UNITÀ DIDATTICA 11 LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI 11.1 Il concetto di Stato unitario e stato federale. Accanto ai poteri pubblici centrali vi sono altri poteri pubblici dislocati in periferia, che hanno un certo grado di autonomia rispetto allo Stato e che permettono alle autorità locali di autogovernarsi in parte. La nostra Costituzione usa la parola Stato per indicare lo Stato centrale cioè distinto dagli altri enti territoriali, altre volte usa la parola repubblica per indicare l insieme dei pubblici poteri. Pertanto la repubblica italiana è composta da 4 enti territoriali diversi: - lo stato; - le regioni; - le province; - i comuni. Nello stato unitario la sovranità è esercitata da un unico ente: lo Stato, ad esso spetta la funzione legislativa, giurisdizionale e amministrativa; mentre gli enti territoriali hanno competenze limitate e svolgono poteri derivati, cioè che derivano dallo stato, e sono esercitati sotto il suo diretto controllo. Gli stati unitari, quindi, sono stati centralizzati, vale a dire molte decisioni sono prese al centro. Negli Stati federali la sovranità è ripartita tra diversi enti: la federazione e gli stati federati. Gli stati federali sono formati da più stati (stati federati) che conservano vari aspetti tipici della sovranità: ad esempio il potere di emanare leggi e di riscuotere le tasse. Invece, alla federazione o al governo federale sono riservate le funzioni più importanti, ad esempio la politica estera, la difesa. 61
11.2 Principio di sussidiarietà Esso stabilisce che i poteri devono essere assegnati al livello di governo più vicino ai cittadini, cioè dai poteri centrali a quelli periferici, e che i livelli di governo superiori possono intervenire solo quando una determinata questione non può essere trattata dal livello di governo più basso. In sostanza il loro intervento è sussidiario rispetto a quello dei livelli di governo inferiori. Il principio di sussidiarietà è dunque in contrasto con i principi dello stato centralizzato dato che in questo tipo di stato tutti i poteri spettano in linea di principio al centro. Negli stati, invece, in cui si applica il principio di sussidiarietà, avviene esattamente il contrario: lo stato svolge solo le funzioni strettamente indispensabili, mentre tutte le altre spettano ai livelli di governo inferiori. La tendenza dominante negli stati contemporanei è quella verso un maggiore decentramento, infatti, le comunità locali rivendicano sempre più spazi di auto governo. 11.3 La nascita dello stato regionale in Italia L Italia è nata come uno stato fortemente centralizzato. La svolta in senso autonomistico avvenne subito dopo la liberazione dal nazifascismo (1945). Infatti, l assemblea costituente si orientò verso la trasformazione dell Italia in uno stato regionale in cui, accanto allo stato centrale, vi fossero altri enti territoriali capaci di gestire e risolvere i problemi di interesse locale. La costituzione mantenne in vita i due enti locali preesistenti (la provincia e il comune) e istituì un nuovo ente territoriale, la regione, con poteri legislativi e con funzioni di coordinamento e di programmazione rispetto agli enti locali (provincia e comune). L Italia è divisa in 20 regioni, di cui 5 a statuto speciale e 15 a statuto ordinario. Le regioni a statuto speciale sono: la Sicilia, la Sardegna, la Valle d Aosta, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. Mentre 62
tutte le altre sono a statuto ordinario. Le province sono attualmente 102, di cui di esse, Trento e Bolzano, sono province autonome ed hanno potere legislativo. 11.4 La pubblica amministrazione L attività amministrativa consiste nel compiere tutti quegli atti che permettono di realizzare in concreto le scelte politiche e le disposizioni di legge, dunque essa è un attività subordinata alla prima nel senso che deve svolgersi all interno degli indirizzi scelti in sede politica ed espressi in norme di legge. Il complesso di enti pubblici e di organi che hanno il compito di svolgere l attività amministrativa formano la pubblica amministrazione. L organizzazione della pubblica amministrazione è molto articolata e complessa, infatti, non c è settore della vita sociale in cui lo stato non sia presente con i propri apparati. 11.5 I principi dell attività amministrativa Uno dei principi della pubblica amministrazione è il principio di legalità. Ciò significa che gli organi della pubblica amministrazione devono agire secondo le norme stabilite dalla legge, rispettando i diritti dei cittadini, questo principio caratterizza il nostro stato come uno stato di diritto. Affinché questo principio sia effettivamente rispettato sono previsti controlli all interno dell amministrazione e controlli effettuati dall autorità giudiziaria sugli atti della pubblica amministrazione. Il principio di legalità comporta due conseguenze espressamente previste dalla costituzione. La prima riguarda il principio di imparzialità (art. 97 co. 1 Cost.). Esso afferma che l attività amministrativa deve trattare tutti i cittadini in modo eguale senza alcun trattamento particolare e senza discriminazioni. 63
L altra conseguenza riguarda il principio enunciato nel 3 comma dell art. 97 della Costituzione secondo cui agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso. L attività amministrativa deve essere guidata, oltre che dal principio di legalità, dai principi di efficienza ed efficacia. L efficienza (o economicità) riguarda i mezzi impiegati nella pubblica amministrazione. Un amministrazione è efficiente quando adotta i mezzi più adatti e meno costosi per svolgere i propri compiti in altri termini lo scopo di questo principio è di evitare gli sprechi. L efficacia riguarda invece i risultati effettivamente conseguiti. La pubblica amministrazione è efficace se riesce ad ottenere risultati di buona qualità che corrispondono agli obbiettivi stabiliti in sede politica. Un altro principio introdotto con la legge n. 241 1990 è la trasparenza. Ciò significa che l amministrazione deve permettere ai cittadini di informarsi sulle sue attività. La stessa legge prevede anche le modalità attraverso cui l amministrazione deve garantire la pubblicità dei propri atti. La principale novità riguarda il diritto di accesso ai documenti amministrativi redatti dalla pubblica amministrazione. Ovviamente il segreto non è stato abolito, poiché una sua eliminazione potrebbe essere di ostacolo alla realizzazione dei fini pubblici che l amministrazione deve perseguire. 64