Florentina Marin Francesco Colzi...... correre per Volare
www.palestrasolopergrassi.it Copyright 2012 by Francesco Colzi e Florentina Marin Pubblicato dagli autori a Prato nel 2015 Proprietà letteraria riservata
Viviamo attraverso le nostre sensazioni che spesso sono il risultato di come percepiamo il segnale che ci arriva dall'ambiente esterno. Se il segnale si trasforma in una sensazione positiva per noi, le nostre azioni diventano attive, propositive e ci apriamo verso una maggiore ricezione del segnale stesso. Così facendo, miglioriamo le nostre caratteristiche che hanno dato inizialmente luogo al segnale positivo. Di conseguenza quest'ultimo si ripresenterà con maggiore evidenza incrementando ulteriormente la sensazione positiva e le benefiche conseguenze. Viceversa se il segnale percepito dà luogo ad una sensazione negativa, si innesca automaticamente un meccanismo di autodifesa che blocca ogni successivo passaggio da o verso l'esterno, ci isoliamo nella passività, anzi rientriamo totalmente nei nostri confini senza più agire. Il tutto si trasforma poi in un cerchio che non si chiude mai ma che si restringe a spirale verso il centro, fino a diventare un punto: noi e la nostra autocommiserazione. Le due definizioni rappresentano i ritratti degli estremi opposti dei potenziali utenti di una palestra e corrispondono rispettivamente al Tipo 1 ed al Tipo 2 di seguito delineati: Tipo 1) Forma fisica perfetta, sicuro di sé, socievole, motivato, probabilmente arrogante verso chiunque non si collochi al suo livello. Tipo 2) Forma fisica pessima, anzi obeso o quantomeno in sovrappeso, privo di stima verso se stesso, introverso e arrendevole. Si parla dunque di "POTENZIALI" utenti di una palestra, proprio perché il Tipo 2) sarà difficile che si iscriva in una palestra dove potrebbe incontrare nella sala attrezzi o ancora peggio nello spogliatoio e nelle docce, il Tipo 1). Le statistiche lo dimostrano. E, paradossalmente, è proprio il contrario di quello che dovrebbe essere. Le persone che più avrebbero bisogno di fare regolarmente attività per migliorare il proprio stato psico-fisico e di salute, si auto escludono da quei luoghi appositi, per lo stesso motivo per il quale invece dovrebbero frequentarli: perché sono grasse.
L'obesità infatti è un problema che va affrontato e l'attività fisica rappresenta uno dei principali fattori di misurazione di uno stile di vita sano ed equilibrato. E' facilmente intuibile quindi che ci troviamo di fronte ad un circolo vizioso: "Le persone obese o in sovrappeso non andranno mai in una classica palestra" Questa è una affermazione che però poteva andare bene fino al mese di ottobre del 2012 quando una coppia pratese di abituali frequentatori delle palestre, anche se lontani dal "Tipo 1", ma anche dal "Tipo 2", in quanto cultori del fitness e più in generale di uno stile di vita salutare in tutte le sue sfumature compresa l'alimentazione, ha depositato presso la SIAE - OLAF l'opera verosimilmente inedita per l'italia e per l Europa: "Far Fly... correre per volare. Di cosa si tratta? E perché " opera"? "Opera" è' il termine impiegato nel gergo normativo del "diritto d'autore" protetto come sopra, ed in questo caso rappresenta un CONCETTO ovvero un METODO/MODELLO di fitness finalizzato al dimagrimento, al benessere psicofisico ed alla salute, da destinarsi ESCLUSIVAMENTE a persone in sovrappeso e/o obesi, quale requisito essenziale ed inderogabile per poter partecipare ai programmi di lavoro. Quindi niente "Tipo 1"! Per potersi iscrivere occorrono i chili, tipo oltre 100, in un contesto ritenuto di sovrappeso o di obesità, in rapporto all altezza e ad altri parametri. Nessun confronto tra grassi e muscolosi. Un paradiso sicuro per i clienti in sovrappeso, dove si eseguono esclusivamente attività per ridurre la propria taglia, dove cioè si praticano solo esercizi possibili e calibrati a seconda delle taglie e delle caratteristiche di ogni singolo individuo. La particolarità del METODO/MODELLO consiste nel fatto che viene applicato solo nei confronti di persone che hanno come obiettivo la riduzione del proprio peso di un predeterminato quantitativo minimo di chilogrammi (ad es. minimo 20 kg), in un ambiente per loro appositamente pensato, progettato e dimensionato (ad es. non ci
sono specchi), dove TUTTE le persone sono taglie forti ; ambiente che favorisce l input iniziale per tentare di migliorarsi, facilita il faticoso percorso di lavoro rendendolo amichevole ed incoraggiante e permette di comunicare e di aprirsi agli altri. Lavorare in un gruppo di soli robusti amici, da una parte, elimina totalmente il disagio e l imbarazzo individuale, inevitabile in presenza di soggetti magri ed in forma (perciò esclusi dal METODO/MODELLO ) e dall altra parte, carica le attività che si vanno a svolgere, di una forte motivazione dettata dallo spirito di cameratismo e di comprensione reciproca che si instaura tra i partecipanti. Un ambiente dove la selezione all ingresso, per una volta, discrimina i magri, negando loro l accesso. Un ambiente dove tutti sono accomunati dallo stesso unico obbiettivo, dalla stessa situazione fisica, diventa anche un piacevole luogo di incontro dove si può socializzare e stringere amicizie, sorridersi, guardarsi negli occhi, specchiarsi nella voglia dell altro di scrollarsi di dosso quel peso fisico che spesso, di fronte agli altri, lo portano ad incupirsi, a chiudersi. Permette di condividere serenamente situazioni impensabili in ambienti di normopesi, come lo spogliatoio, la doccia, il fiatone, la fatica, l abbondante sudorazione. Rappresenta un grande abbraccio, una stretta di mano, un sorriso di incoraggiamento reciproco, la grande voglia di credere e la sensazione di sentirsi già più leggeri. L idea non discrimina, ma unisce; non esclude, ma crea Gruppo. Di Taglie Forti con l unico obbiettivo: dimagrire per stare bene... correre per volare.
Finito si stampare nel mese di Marzo 2015 presso la Tipografia Thomas s.r.l. Via Cesare Battisti n. 20/A - 59100 Prato (PO) Stampato in Italia Printed in Italy