Laboratorio di biomeccanica. per il trattamento delle patologie. della colonna vertebrale e del bacino. come educare "l'uomo" dalla "Mente al Corpo"

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Transcript:

SCIENZA DEL MOVIMENTO VERTEBRALE Laboratorio di biomeccanica per il trattamento delle patologie della colonna vertebrale e del bacino come educare "l'uomo" dalla "Mente al Corpo" Comitato Scientifico: - Dr. Giuseppe Alessio Marra Medico chirurgo e specializzato in Ortopedia Perfezionato in Medicina Manuale - D.ssa Antonietta Petrungaro Laureata in Scienze Motorie esperta nelle Scienze del Movimento Vertebrale - D.ssa Rosaria Cancelliere Laureata in Scienze Motorie ed in Sociologia competenze in Neuroscienze

!l dolore vertebrale meccanico- degenerativo deve essere diagnosticato con "scienza e coscienza" da medici chirurghi e specialisti sulle patologie vertebrali per non incorrere in errori diagnostici e programmi terapeutici inadeguati. Il dolore è il primo sintomo da studiare e valutare, l'anamnesi è, pertanto, il primo passo che ci permetterà di conoscere le caratteristiche del dolore e controllare che non ci sia una patologia traumatica, infiammatoria o degenerativa evidente, ma ci porta a pensare che esistono una serie di lesioni di origine meccanica o statica che comportano delle manifestazioni cliniche di carattere cronico ma con episodi acuti e sporadici che risultano senza causa apparente. Il Dr. Marra definisce il "mal di schiena" un sintomo molto complesso, pertanto, non esistendo nessuno strumento diagnostico capace di rilevarlo, spesso non ne viene evidenziata la causa scatenante con la conseguenza di non poter programmare un piano terapeutico adeguato. Gli studi clinici e strumentali realizzati dal Dr. Marra hanno dimostrato che la causa del "comune" dolore vertebrale è la "stazione eretta". L'uomo, essendo stato l'unico animale a raggiungere la stazione eretta, non ha raggiunto ancora uno " status ideale"di "ortostasi"; il passaggio dalla "quadrupedia" alla "bipedia" ha provocato e provoca ancora oggi sul piano biomeccanico delle unità funzionali distribuite nelle cerniere della colonna vertebrale abnormi sollecitazioni sui dischi intervertebrali, sulle faccette articolari, sulle capsule articolari, sui legamenti e sui muscoli, per mantenere costante il suo equilibrio in ortostatismo statico e dinamico. Il dolore vertebrale può essere: - acuto; - subacuto; - cronico; Un dolore non deve essere mai generalizzato o standardizzato in quanto il "sintomo algico vertebrale" è rapportato alla conformazione anatomica della colonna al proprio "IO" ed alla propria qualità di vita quotidiana. L'autore afferma che la corretta funzione anatomica deriva dalla perfetta armonia che esiste tra le curve "cifotiche e lordotiche" in riferimento al segmento motore di "H. Junghanns"e ad un assetto plantare corretto e stabile.

L'autore afferma che il sintomo algico vertebrale manifestatosi a seguito di un blocco articolare, di entità variabile, sulla colonna vertebrale potrà essere debellato dopo un'accurata diagnosi prima ed interventi operativi dopo, mirati al singolo caso in modo che si possa realizzare in tempi brevi un'adeguata ripresa anatomofunzionale e tissutale nei distretti cointeressati dal sintomo. La prognosi è varia dipende dalla capacità psico-fisica del soggetto (tipo di reazione al protocollo terapeutico programmato) dall'età di osservazione e dalla tipologia del lavoro quotidiano. Proporre al paziente, affetto da dolore vertebrale, di ridurre o aumentare l'attività motoria libera e sulla colonna vertebrale, può portare a blocchi psicologici non manifesti derivanti dall'associazione "movimento- dolore", pertanto ogni paziente và studiato in quanto unità autonoma,il sanitario che lo ha in cura deve aiutarlo anche con terapia farmacologica. Il DrJ/fitiene opportuno che è bene consigliare al paziente un programma terapeutico "decompressivo" prima di indirizzarlo ad attività fisiche di tipo amatoriale. La tecnica Marra viene praticata a pazienti affetti da "dolore vertebrale" di qualsiasi età dopo una raffinata e scrupolosa diagnosi clinica e strumentale. Il suo obiettivo è: - eliminare la contrattura muscolare; - detendere il blocco articolare; rimuovere la turba biomeccanica ed osteo-articolare; - riattivare il movimento anatomo- fisiologico vertebrale; - decomprimere il fascio vascolo- nervoso loco-regionale; - riattivare i tessuti sofferenti loco regionali e periferici. La notevole esperienza del Dr. Marra ci induce a riflettere sul sintomo "dolore vertebrale" in quanto tale manifestazione interagisce con la persona nella sua totalità "mente- corpo" indebolendo la risposta psicologica, funzionale, emotiva e sociale. Pertanto è molto importante la formulazione di un programma terapeutico dilazionato nel tempo, che rende gradualmente partecipe il paziente del proprio recupero motorio, psichico e sociale. Non esiste, per l'autore, ciclo di FKT per curare il "Dolore Vertebrale", quello finora in uso "non" ha portato alcun benessere al paziente rachialgico che deve essere curato non solo dal punto di vista vertebrale- meccanico ma anche psicologico,non esiste inoltre un "farmaco" che curi il "dolore vertebrale- meccanico", l'azione è solo sintomatica.

Lo sport non è precluso alle persone affette da dolore vertebrale meccanico purché si sottopongano prima a trattamenti decompressivi sulla colonna vertebrale. Lo sport non cura il " Dolore Vertebrale meccanico", funge da scarico psichico nel soggetto, il quale, inconsciamente sente il bisogno di liberarsi da tensioni accumulate durante il giorno. Pertanto il "Dolore Vertebrale" meccanico degenerativo, può essere debellato non attraverso un atto chirurgico o fisioterapico ma con l'intervento di terapie manuali effettuati da "mani esperte" medici specialisti in patologie vertebrali e contemporaneamente da giovani laureati in Scienze Motorie ed esperti in Scienza del Movimento Vertebrale, educati attraverso la "filosofia" scientifica messa a punto dell'autore. L'obiettivo del Dr. Marra e della sua equipe mira a migliorare la qualità della vita dell'uomo, attraverso programmi adattati ad ogni singolo paziente. L'igiene vertebrale deve avvalersi della preparazione del laureato in Scienze Motorie e non di strumenti o apparecchi sofisticati. L'orizzonte scientifico ed operativo della Medicina Ortopedica del 3 millennio per l'autore viene dato dal contributo della Medicina Manuale e della Scienza del Movimento Vertebrale. Il dolore posteriore della colonna vertebrale, qualunque sia la sua origine, porta ad una riduzione della motilità articolare, secondaria ad una causa meccanica con funzionale conseguenza del dolore: - sollecitazioni scorrette ed asimmetriche; - blocco articolare; - dolore vertebrale. In ortostatismo le forze gravitazionali portano a trazioni, torsioni e tagli anche dei tessuti molli creando così una o più turbe bio- meccaniche su determinati U.F., con meno resistenza e forza muscolare. Nel tempo questa situazione nel distretto rachideo cointeressato porta dolore regionale da ischemia neurogena. La turba biomeccanica nella colonna vertebrale in ortostatismo può essere sintomatica o asintomatica. Ogni autore, nel suo periodo di vita professionale, ha dato una sua definizione al sintomo "Dolore Vertebrale". Il Dr. Marra ha potuto constatare "clinicamente", quanto detto da Sir Henry Head che " Il dolore vertebrale è il grido di un nervo privato della sua irrorazione

sanguigna". Inoltre lo ha riscontrato clinicamente palpando la C.V., concludendo anche lui che il dolore rachideo da "turba biomeccanica" non è altro che il "grido" delle strutture nobili "loco- regionali", private della loro irrorazione sanguigna; pertanto, a suo parere, bisogna intervenire sul distretto interessato in tempi brevi per non incorrere nella cronicità, degenerazioni ed anchilosi segmentarla. Conclusioni Il Dr. Marra dopo anni di studi e ricerche "cliniche e strumentali" afferma che il dolore rachialgico su base meccanica, se curato con scienza e coscienza e conoscenza, non crea alcuna sofferenza al paziente che ne è affetto. La terapia manipolativa deve essere effettuata solo e soltanto da medici chirurghi e specialisti delle patologie muscolo- scheletriche della colonna vertebrale; in quanto è una tecnica universalmente riconosciuta e pertanto deve essere praticata sulla c.v. dopo un accurato esame diagnostico "clinico e strumentale". L'autore definisce tale tecnica terapeutica come una strategia curativa e preventiva per lo star bene dell'uomo. Precisa inoltre che non tutti i " dolori vertebrali" possono essere trattati con la sopracitata tecnica manipolativa, in quanto esistono patologie vertebrali che vanno trattate con interventi operativi differenti. Il Dr. Marra afferma che lo stress meccanico quotidiano ed i vizi posturali lavorativi interessano tutta la colonna vertebrale con modalità diverse, pertanto il sintomo algico viene evidenziato in modo diverso e non in tutte le regioni. La tecnica manipolativa rappresenta un percorso terapeutico lodevole là dove esiste la giusta indicazione per il raggiungimento della corretta "Igiene posturale". La letteratura non ci aiuta molto scientificamente, le informazioni sono superficiali e frammentarie, la finalità degli obiettivi non sempre uniformi, l'aiuto più concreto ci viene dall'esame clinico e strumentale. Pertanto la risposta terapeutica deriva dalla professionalità e conoscenza del medico- chirurgo e specialista delle patologie muscolo-scheletriche della colonna vertebrale che la effettua e che deve conoscere inoltre le precise indicazioni e controindicazioni di tale intervento operativo. E'opportuno ricordare a tutti i colleghi che operano sul mal di schiena che la "Manipolazione Vertebra le" de ve essere "esclusivamente" effettuata da medicichirurghi e specialisti delle Patologie Vertebrali senza "mai" delegare tale terapia ad una figura professionale "non medica" per non provocare danni irreversibili

"Vertebrali e Midollari" al paziente sofferente inducendo lo stesso ad una impotenza anatomo-funzionale di elevata entità.