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INDAGINE CONGIUNTURALE CONSUNTIVO PRIMO SEMESTRE 2015 PREVISIONI SECONDO SEMESTRE 2015

Indagine congiunturale API Torino Pag. 2 di 24 Campione per: addetti, fatturato, attività, presenza all estero ADDETTI FATTURATO ATTIVITÀ EXPORT

Indagine congiunturale API Torino Pag. 3 di 24 PREVISIONI II O SEMESTRE 2015

Indagine congiunturale API Torino Pag. 4 di 24 PREVISIONI II O SEMESTRE 2015 24,5% Imprese che, alla luce dell'andamento degli ultimi sei mesi, ritengono di aver superato la fase più difficile della congiuntura economica. 13,6% Con riferimento al 2 semestre 2015 tra gli imprenditori torinesi prevale «cauto» ottimismo. Il saldo Ottimisti Pessimisti è positivo, pari a +13,6%. -6,1% Pur prevalendo l ottimismo, solo il 15,8% degli imprenditori si dice più ottimista rispetto a sei mesi fa; il 21,9% si dichiara più pessimista. Saldo negativo, pari a -6,1%

Indagine congiunturale API Torino Pag. 5 di 24 PREVISIONI II O SEMESTRE 2015 produzione ordini fatturato -1,3% +3,7% -4,3% IMPRESE EXPORT +2,2% +6,6% - IMPRESE NO EXPORT -6,1% +1,4% -7,6% Dopo una prima parte dell anno di recupero, per i prossimi mesi le PMI torinesi prevedono una fase economica in leggero rallentamento, che si auspica possa essere di assestamento. Nonostante i dati nazionali evidenzino una ripresa della domanda interna (Bollettino economico Banca d Italia, n. 3/2015), tra le PMI torinesi che operano solo sul mercato domestico - pari al 57% del campione - prevalgono attese negative: i saldi previsionali relativi a produzione e fatturato sono rispettivamente pari a -6,1% e -7,6%; solo sul fronte degli ordini le previsioni sono più fiduciose (saldo positivo pari a +1,4%).

Indagine congiunturale API Torino Pag. 6 di 24 PREVISIONI II O SEMESTRE 2015 FATTURATO, PER AREE GEOGRAFICHE I mercati esteri, in particolare quello europeo, si confermano da traino per la nostra economia. Anche aspettative per i prossimi mesi sono positive. Quasi un imprenditore su tre (31-32%) prevede di incrementare i propri livelli di fatturato sui mercati esteri, mentre circa il 14-15% si attende un calo. I saldi previsionali sono positivi, rispettivamente pari a +17,1% sul mercato UE e +16,7% sui mercati Extra-UE Saldo UE +17,1% Saldo IT -5,0% Saldo Extra UE +16,7% OCCUPAZIONE Con i primi decreti attuativi della riforma del lavoro e gli incentivi alle nuove assunzioni, l andamento dei livelli occupazionali nei primi mesi del 2015 è stato decisamente vivace. Dopo questa scossa, nei prossimi mesi è atteso un prevedibile rallentamento e maggiore stabilità: il 7,4% degli imprenditori prevede nuove assunzioni, mentre per il 9,6% i livelli occupazionali saranno in calo. Il saldo previsionale è negativo pari a -2,2% ma in recupero rispetto alle previsioni formulate sei mesi fa (-7,4%). IL RICORSO AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI L utilizzo degli ammortizzatori sociali è in una fase di generale rallentamento, decisamente più intenso in altre regioni d Italia. Con riferimento all area torinese per i prossimi mesi la percentuale di imprese che prevede di farne ricorso rimane pressoché stabile attorno al 20%. Nella maggior parte dei casi (15,8%) si tratta di imprese che ne hanno già usufruito nel primo semestre.

Indagine congiunturale API Torino Pag. 7 di 24 PREVISIONI II O SEMESTRE 2015 INVESTIMENTI Diminuiscono le intenzioni di nuovi investimenti: rispetto a sei mesi fa la percentuale di imprese scende di quasi 5 punti (dal 31,5% al 26,7%) RICORSO AL CREDITO (1) Mentre a livello nazionale si osserva a partire dal secondo trimestre una ripresa della domanda del credito bancario da parte delle imprese, su scala locale tra le PMI non si osserva la medesima tendenza, ma i dati mostrano continuità rispetto ai sei mesi precedenti. Il 73,3% degli imprenditori intervistati dichiara che non investirà: - il 29% degli imprenditori ritiene ancora elevato il grado di incertezza dei mercati per ipotizzare l'avvio di nuovi investimenti; - il 33,6% considera sufficienti gli investimenti già in atto. RICORSO AL CREDITO (2) Il 45,5% del campione prevede di soddisfare il proprio fabbisogno finanziario con debito a breve termine (contro il 47,9% di fine 2014); mentre per il 28,4% si prevede di ricorrere al debito a medio-lungo (28,4% di fine 2014).

Indagine congiunturale API Torino Pag. 8 di 24 RISULTATI DEL I O SEMESTRE 2015

Indagine congiunturale API Torino Pag. 9 di 24 IN UNO SCENARIO GENERALE ANCORA AMPIAMENTE INCERTO, NUOVO RIMBALZO DEGLI INDICATORI CONGIUNTURALI

Indagine congiunturale API Torino Pag. 10 di 24 RISULTATI DEL I O SEMESTRE 2015 Con riferimento al primo semestre 2015 i principali indicatori congiunturali - raccolta degli ordini, fatturato e livelli di produzione - risultano in miglioramento rispetto all ultima rilevazione di sei mesi fa, quando le piccole e medie imprese dell area torinese chiudevano il 2014 con una nuova battuta d arresto. Quasi il 40% delle PMI intervistate ha incrementato la raccolta degli ordini e il fatturato, e una quota di poco inferiore (poco più del 30% del campione) ne ha subìto il calo. I saldi (ossia la differenza tra le dichiarazioni di aumento e diminuzione) relativi a ordini e fatturato sono positivi, pari a 7,1% e 7,6% (contro -12,8% e -13,5% di fine 2014).

Indagine congiunturale API Torino Pag. 11 di 24 RISULTATI DEL I O SEMESTRE 2015 Inoltre, si osserva nel periodo una aumentata dinamicità, che si evince dalla ridotta percentuale di imprese che ha dichiarato un andamento pressoché stabile degli indicatori (pari al 31% circa del campione contro il già basso 35,5% degli ultimi 3 anni). Tale dinamicità è sintomo probabilmente della cresciuta vulnerabilità del nostro sistema economico locale, che - a distanza di quasi sette anni - ancora oggi sembra non trovare un nuovo equilibrio.

Indagine congiunturale API Torino Pag. 12 di 24 CRESCONO GLI ORDINI PER LE IMPRESE ESPORTATRICI. Nel primo semestre 2015 la raccolta ordini da parte delle imprese esportatrici segna un saldo positivo pari a +27,4%. Di contro, sul fronte domestico persiste, senza soluzione di continuità, una condizione di profonda stagnazione (saldo negativo pari a -9%).

Indagine congiunturale API Torino Pag. 13 di 24 23,2% 76,8% 17,7% MIGLIORA LA COMPOSIZIONE DEGLI ORDINI 15,6% Si osserva - rispetto alle due rilevazioni del 2014 - un incremento degli ordini superiori a 3 mesi (dal 17,7% al 23,2%), che potrebbe auspicabilmente offrire maggiore stabilità nei prossimi mesi. Tuttavia, nella maggioranza dei casi la durata degli ordini non supera i 3 mesi (76,8%). In lieve, ma progressivo, aumento (da 17,4% a 19,4% e 21%) la raccolta di ordini da esaurirsi entro appena 15 giorni.

Indagine congiunturale API Torino Pag. 14 di 24 I livelli di fatturato crescono per una quota prevalente di imprese intervistate (39,6%), portando il saldo complessivo nuovamente su valori positivi: +7,6%, contro il -13,5% di dicembre 2014. La distribuzione per aree geografiche mostra il miglior andamento delle imprese sui mercati europei, dove si concentrano maggiormente i clienti esteri delle PMI. Saldo UE +25,4% Saldo IT nullo Saldo Extra UE -2,0%

Indagine congiunturale API Torino Pag. 15 di 24 Il settore manifatturiero (1/2) I livelli di produzione industriale risultano in sensibile aumento: il 45,8% delle imprese manifatturiere dichiara di aver incrementato la produzione. Per il 24,1% è, invece, diminuita. Il saldo è positivo, pari a +21,7% (contro il precedente -7,4%)

Indagine congiunturale API Torino Pag. 16 di 24 Il settore manifatturiero (2/2) In lieve miglioramento la capacità di saturazione degli impianti, che giunge al 70,8%, con la previsione di un ulteriore incremento (al 71,6%) per il prossimo semestre.

Indagine congiunturale API Torino Pag. 17 di 24 L occupazione Il 18,6% delle imprese ha incrementato i livelli occupazionali, mentre solo 8,6% ha dichiarato la riduzione dell organico. Il saldo è positivo pari a +10%. Il mercato del lavoro ha certamente beneficiato delle nuove agevolazioni alle assunzioni introdotte a inizio anno.

Indagine congiunturale API Torino Pag. 18 di 24 L occupazione (procedure di assunzione - Fonte SILP) A Torino, nei primi 5 mesi 2015, le procedure di assunzione sono aumentate complessivamente del 13,1%, rispetto allo stesso periodo del 2014. In particolare, le assunzioni con contratti a Tempo Indeterminato sono cresciute del 44,3% (34.016 nuovi contratti a TI, contro i 23.578 di gen-mag 14). Già l indagine «Jobs Act il giudizio degli imprenditori di API Torino» (febbraio 2015) aveva annunciato il marcato incremento della propensione ad assumere (per il 39,5% delle imprese) e, nel 60% dei casi, la preferenza verso il contratto a tempo indeterminato.

Indagine congiunturale API Torino Pag. 19 di 24 Il ricorso agli ammortizzatori sociali Si riduce al 19,9% la quota di imprese che ricorre ad ammortizzatori sociali. Amm. Sociali I/15 II/14 CIG Ordinaria 13,7% 11,2% CIG Straord. 0,7% 0,5% CIG Deroga 4,1% 7,0% Solidarietà 2,1% 3,7% Totale 19,9% 22,5% In termini di ore autorizzate, i dati INPS di gennaio-giugno confermano su Torino il calo del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni. Tuttavia, il confronto con il resto del Piemonte e Italia restituisce un quadro ancora particolarmente difficile per l area torinese. Gen-Giu 15/ Gen-Giu 14 Torino -4,0 Piemonte -11,5 Italia -30,3 Nel periodo gennaio-giugno 2015, a livello nazionale il calo delle ore autorizzate di CIG è stato decisamente marcato (-30,3%); mentre è sceso in misura contenuta in Piemonte (-11,5%) e, in particolare, a Torino (-4,0%). (Dati INPS)

Indagine congiunturale API Torino Pag. 20 di 24 Dal 2011 costante calo delle ore complessive di CIG, fino a segnare nel 2014 una riduzione del 39,7% rispetto al picco massimo del 2010 (121 milioni di ore). Nonostante tale trend, i livelli pre-crisi finanziaria restano ancora molto lontani. 73 milioni di ore nel 2014 17 milioni di ore nel 2007

Indagine congiunturale API Torino Pag. 21 di 24 Investimenti nel primo semestre 2015 SI RIDUCONO GLI INVESTIMENTI La quota di imprese che ha realizzato nuovi investimenti nella prima parte del 2015 è scesa al 48,6%, segnando una diminuzione di 9,6 punti percentuali rispetto alle dichiarazioni di fine 2014. In particolare, frenano gli investimenti materiali, (da 44,6% a 37,7%), la cui quota più rilevante è rappresentata dalla voce «impianti, macchinari e attrezzature», passati da 36,4% a 28,8%. In calo anche gli investimenti immateriali: le spese delle PMI in R&S sono scese da 8,2% a 5,5%.

Indagine congiunturale API Torino Pag. 22 di 24 Ritardi di pagamento Il 58,9% delle imprese ha crediti scaduti da oltre 60 giorni, con un ritardo medio di 184 giorni (circa 6 mesi). Il dato è in peggioramento rispetto ai 171 giorni osservati nella precedente rilevazione. Tipologia debitori % imprese Ritardo medio (mesi) Pubblica Amministrazione 6,4% 5,5 Grande Impresa 22,0% 5,6 Altro (prevalentemente PMI) 39,7% 6,5

Indagine congiunturale API Torino Pag. 23 di 24 Accesso al credito RICHIESTE NUOVI FINANZIAMENTI In calo la quota di PMI che si è rivolta al sistema bancario per l ottenimento di credito (dal 50,6% di dicembre 2014 al 38,5% di giugno 2015). Permane incertezza e i segnali di ripresa nell area torinese sono ancora fragili per produrre effetti sul mercato del credito In merito alle richieste di credito (avanzate dal 38,5% delle imprese), il 33,8% ha avuto esito positivo: il 23,6% con accoglimento integrale; il 10,2% con accoglimento parziale. Solo il 4,7% delle imprese ha visto negata la richiesta di credito (in miglioramento rispetto alle precedenti rilevazioni con percentuali superiori al dieci) RICHIESTE DI RINNOVO Si riduce la percentuale di casi di diniego di rinnovo di crediti in precedenza già concessi, dal 14,5% di fine 2014 all attuale 8,1%. In aumento al 37,2% la percentuale di imprese che non ne ha fatto richiesta.

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