La situazione delle quote latte

Documenti analoghi
(in numeri e grafici, aggiornamento compagna 2014/15)

I N D I C E PREMESSA... 2 I PRIMI ACQUIRENTI... 3 LE QUOTE... 5 MOVIMENTAZIONE DELLE QUOTE... 8 PRODUZIONE... 9

I N D I C E PREMESSA... 2 I PRIMI ACQUIRENTI... 3 LE QUOTE... 5 MOVIMENTAZIONE DELLE QUOTE... 8 PRODUZIONE... 9

PRINCIPALI ATTIVITA DEI PRIMI ACQUIRENTI

Zona Svantaggiata Kg. CONSEGNE

La riforma Fischler per i prodotti lattiero-caseari

REGIME QUOTE LATTE L. 119/03

PARERE SUL DISEGNO DI LEGGE RECANTE MISURE URGENTI IN MATERIA DI PRODUZIONE LATTIERA E RATEIZZAZIONE DEL DEBITO NEL SETTORE LATTIERO-CASEARIO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 14 febbraio 2013, n. 224

Impatto delle politiche comunitarie sulla filiera del Parmigiano-Reggiano:

CURRICULUM VITAE TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI ED ESPERIENZE LAVORATIVE

La Politica Agricola Comunitaria (PAC)

PRINCIPALI ATTIVITA DEI PRIMI ACQUIRENTI ADEMPIMENTI A REGIME (Documento aggiornato al )

ISTRUZIONI OPERATIVE PER LA GESTIONE DELLA RICHIESTA DI AIUTO ALLA RIDUZIONE TEMPORANEA DELLA PRODUZIONE DI LATTE VACCINO Reg (UE) 1216/2016

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 13 DEL 31 MARZO 2008

Produzioni zootecniche europee: crisi, equilibrio, o crescita? Felice ADINOLFI Università di Bologna

La valorizzazione della filiera lattiera piemontese attraverso i controlli della qualità: criticità ed opportunità del progetto Bovilat

art. 3: Instaurazione di una politica comune in campo agricolo art. 39: finalità e obiettivi della politica agricola comune

DICHIARAZIONE DI ADESIONE DEL PRODUTTORE ALLA ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI AI SENSI DELL'ART. 1 COMMA 8 DEL DM 31/07/03.

Impatto della PAC del dopo 2013 sulla redditività dell allevamento di bovini da ingrasso

I costi di produzione e redditività del latte

Delibera di Giunta Regionale n. 269 del 18/03/2011

BioBenessere : UN PROGETTO ITALIANO ED EUROPEO

Circolare n. 142 del 18 Ottobre 2017

Bando pubblico per l assegnazione ai produttori di 278 ha di diritti di nuovo impianto dalla Riserva regionale

Torino, 2 marzo 2012 Pierluigi Bessolo Regione Piemonte Direzione Agricoltura. Latte: regime delle quote, produzione e mercato

Focus Sviluppo Rurale. PROGETTAZIONE INTEGRATA: l AGRICOLTURA VENETA FA SISTEMA

Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia

I N D I C E REDAZIONE a cura del SETTORE STUDI ECONOMICI Rapporto n. 11 dicembre 2010

Relatore: SAMUELE TRESTINI docente all Università degli Studi di Padova.

RIFORMA DELL OCM VINO

ANALISI ECONOMICA della filiera del latte italiano

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

Legge n 79 del 7 aprile 2000 e. Testo del DL coordinato con la Legge. Recanti

Rilancio dei settori agricoli in crisi e razionalizzazione delle strutture ministeriali

OGGETTO: Versamento imposte di UNICO PF 2013 e rateizzazioni

IL DIRETTORE DEL SERVIZIO. Lo statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

LEGGE REGIONALE 11 MARZO 2005 N.12

Disposizioni organizzative: attribuzione degli incarichi di responsabilità dei. procedimenti ai coordinatori delle unità organizzative -

Il mercato lattiero-caseario internazionale è in fase di stabilizzazione: terrà il mercato nazionale? Renato Pieri e Daniele Rama

All. Agli. All. All. All. All. All

ASPROCARNE PIEMONTE s.c.c.

La Politica Agricola Comunitaria (PAC)

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi AGREA

AREA DI COORDINAMENTO ISTRUTTORIE E ATTIVITA ISPETTIVE ALLEGATO -A- ALLA DETERMINAZIONE N. 64 DEL 14/01/2013

N. 75 FISCAL NEWS. Saldo Iva

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi AGREA

Innalzamento delle percentuali di compensazione IVA per alcuni prodotti del settore agricolo

Appuntamento con l Esperto MySolution. Unico 2016 Gli effetti della proroga. Di Mauro Nicola

La pataticoltura in Italia e in Emilia Romagna: superfici produzioni e consumi

Misura 3 del PSR: aiuti per l adesione ai regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

agriregionieuropa La spesa per lo sviluppo rurale della Regione Marche Ancona, 6 febbraio 2013 Patrizia Bernacconi

Regolamento recante ulteriori disposizioni per l'applicazione delle quote latte IL MINISTRO DELLE RISORSE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

Comune di Porcari Prov. di Lucca. Regolamento per la disciplina della IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (I.M.U.)

Forum Fiscalità - Energie Rinnovabili Il GSE a confronto con l Agenzia delle Entrate

SETTORE LATTIERO-CASEARIO

I cambiamenti strutturali dei caseifici del comprensorio del Parmigiano-Reggiano dal 1993 al 2005

Le informazioni sul fair value degli strumenti finanziari e sulla gestione dei rischi finanziari (artt bis e 2428 cod. Civ.)

1. DISCIPLINA DEL CONSOLIDATO FISCALE

LA GESTIONE DEI RISCHI AGRICOLI IN ITALIA

Rapporto sulle entrate Giugno Andamento delle entrate tributarie

LA COOPERAZIONE TRA AGRICOLTURA E INDUSTRIA NEL SETTORE DEL RISO. Opportunità & prospettive

Prodotti food DOP e IGP: Italia al primo posto per registrazioni. Solo una decina quelli che contano economicamente.

1. DESTINATARI Possono chiedere l'assegnazione del contributo assistenziale i farmacisti:

` Ç áàxüé wxääëxvéçéå t x wxääx Y ÇtÇéx

Ortofrutta fresca e trasformata

L Operazione si pone l obiettivo di favorire l accesso di giovani agricoltori qualificati nel settore agricolo e il ricambio generazionale.

REGIME PICCOLI AGRICOLTORI. Disposizioni procedurali riguardanti. adesione volontaria adesione automatica revoca delle adesioni al regime

Il futuro delle politiche di sviluppo rurale

Quella delle quote latte si configura come una delle gestioni più fallimentari del nostro Paese nei confronti dell Unione europea.

Politica agraria comunitaria

d iniziativa dei senatori Giovanni MAURO, Mario FERRARA, BILARDI, COMPAGNONE e SCAVONE

alla L. 604/1954 / D. Lgs. 99/2004, art. 1, comma 4; Il sottoscritto nato a Il / / residente in comune di Via (Codice Fiscale ) (telefono /

INDICE. CAPITOLO PRIMO IL CONTRATTO DI AFFITTO DI FONDI RUSTICI Alberto Germanò ed Eva Rook Basile

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 55 DEL 31 OTTOBRE 2005

Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali

Costi di produzione e redditività del mais

L AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2007

Reddito d impresa: risultato della gestione (operazioni aziendali) in cui confluiscono forze personali, mezzi ed organizzazione.

LA PRODUZIONE DI CARNE BOVINA

Organizzazione dei produttori e concentrazione dell offerta agricola Situazione attuale in Italia. Situazione attuale in Italia

Tariffario per il controllo della denominazione di origine protetta dell Olio extravergine di oliva Bruzio

SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI

RELAZIONE CONCLUSIVA

Produzioni aziendali e locali: opportunità per le aziende agricole, i territori, i consumatori

NOTE ESPLICATIVE PER LA COMPILAZIONE DEL MODULO DI COMUNICAZIONE DI VENDITA O AFFITTO DI SOLA QUOTA

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI DILAZIONI E/O RATEIZZAZIONI DI PAGAMENTO APPLICABILI AI DEBITI DI NATURA TRIBUTARIA

RISOLUZIONE N. 193/E

PAC post 2013: Le attese della produzione organizzata e il negoziato in corso

Oggetto: EQUITALIA Polis SpA. Direttiva interna per dilazione debiti fiscali e contributivi.

VERSAMENTO del SALDO IVA RELATIVO al 2010

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA

72 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Venerdì 14 luglio 2017

La crisi del settore delle costruzioni: i riflessi sulla filiera del calcestruzzo. aprile

SETTORE CASEARIO

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 19 del 05/02/2015

Visto il regolamento CE n. 1227/2000 della Commissione del 31 maggio 2000 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE n.

Riforma del sistema pensionistico Informativa riepilogativa a seguito delle Istruzioni fornite dall INPS con circolare n.

La riforma della Pac

Transcript:

SEMINARIO Bologna il 3 dicembre 2012 Quanto costa produrre latte e mais in emilia-romagna? La competitività di queste filiere Maria Cristina Zarri Servizio sviluppo economia ittica e produzioni animali Centro Ricerche Produzioni Animali C.R.P.A. S.p.A.

Il Pacchetto latte è uno degli strumenti per superare l abolizione del regime delle quote latte. Come si presenta il settore dopo 30 anni dalla introduzione del regime?

Quadro normativo Andamento quote e produzione Il Prelievo supplementare La riorganizzazione strutturale La campagna in corso Conclusioni

Quadro normativo Reg. (CEE) 856/84 - introduzione del regime di prelievo supplementare fino al 31 marzo1993: attribuzione all Italia di una quota pari a 8.233.000 t (produzione stimata oltre ai 10.500.000 t) Reg. (CEE) 3950/92 - proroga del regime fino al 31 marzo 2000 Legge 468/92 - attuazione del regime in Italia Susseguirsi di normative (34 tra leggi e decreti tra cui L. 46/95: riduzione della quota B, L.5/98: accertamenti della produzione lattiera - Commissioni Regionali) Reg. (CE) 1256/99 - proroga del regime fino al 31 marzo 2008 Legge 119/03 riforma del settore: - regolamentare il sistema: definizione delle competenze fra Stato e Regioni, liberalizzazione del mercato, introduzione del versamento mensile, sostituzione del meccanismo della compensazione con quello della restituzione - fornire una soluzione per il versamento dei prelievi supplementari accumulatosi: rateizzazione in 14 rate

Quadro normativo Reg. (CE) 1788/03 avvia la liberalizzazione del settore: - riduzione del sostegno ai prezzi - introduzione degli aiuti diretti al reddito - aumento del 1,5%, - riduzione dell importo del prelievo supplementare (euro 278,3/100 Kg) - proroga del regime fino al 31 marzo 2015 Intesa Stato Regioni 2006: recupero del prelievo mediante compensazione con i premi PAC Reg. (CE) 248/08 aumento del 2% delle quote all Italia Reg. (CE) 72/09 inizio cd atterraggio morbido : - aumento quote 1% per 5 anni dal 1/4/2009 - all Italia attribuzione di tutto l aumento da subito + ulteriore 1% per rettifica grasso Legge 33/09: blocco cartelle esattoriali, assegnazioni di quota ai produttori in esubero, introduzione registro dei debiti, nuova rateizzazione

Quadro normativo L. 81/1997: Commissione d indagine governativa Accertare la gestione della normativa ai vari livelli e fare proposte operative L. 5/1998: - Commissione Ministeriale - verificare i contratti di circolazione - Commissioni regionali - istruttoria sui ricorsi di riesame per l attribuzione del quantitativo di riferimento - Commissione di Garanzia - verificare l applicazione dell attività per la determinazione del latte prodotto e commercializzato nel 1995/96 e l attribuzione dei quantitativi di riferimento DPCM 30803/2002: Commissione per la verifica e l accertamento dello stato della commercializzazione del latte DM 6501/2009: Commissione d indagine Amministrativa Accertare la correttezza ai fini della determinazione del contenuto in materia grassa del latte del metodo di calcolo adottato 2010: Relazione del Comando Carabinieri Politiche agricole Approfondimento sui dati utilizzati per il calcolo del prelievo supplementare

ITALIA andamento quote e produzioni consegne (rett.) + vendite dirette ITALIA - Quote latte andamento quote e produzioni consegne (rett.) + vendite dirette aumento quota 5% reg. 72/09 migliaia di tonn 11.500 11.000 10.500 10.000 9.500 10.361 9.895 10.561 9.861 10.333 10.878 10.205 10.490 aumento quota Agenda 2000 11.086 10.937 10.530 11.128 10.530 11.107 11.288 10.903 10.838 10.740 aumento quota 2% reg. 248/08 11.288 11.216 10.972 9.000 1995/96 1997/98 1999/00 2001/02 2003/04 2005/06 2007/08 2009/10 2011/12 quota (fine periodo) produzione Elaborazioni Serv. Prod. Animali su dati Agea

EMILIA-ROMAGNA andamento quote e produzioni consegne (rett.) + vendite dirette 1.900 1.867 1.850 1.817 1.815 1.818 1.827 m i g l i a i a d i to 1.800 1.750 1.700 1.650 1.775 1.805 1.627 1.743 1.643 1.781 1.743 1.742 1.763 1.793 1.796 1.749 1.732 1.721 1.698 1.786 1.736 1.763 1.785 1.600 1.637 1.625 1.550 1.500 1995/96 1997/98 1999/00 2001/02 2003/04 2005/06 2007/08 2009/10 2011/12 quota (fine periodo) produzione Elaborazioni Serv. Prod. Animali su dati Agea

Il Prelievo supplementare dalla campagna 1988/1889 alla 1993/1994: 1.870 milioni di euro, posti a carico dell erario dalla campagna 1995/1996 alla 2008/2009: 2.537 milioni di euro di cui - 2.268 milioni imputati a 35.270 produttori (attivi 15.081) 230 milioni riscossi 424 milioni rateizzati da 15.340 produttori con la L. 119/2003 1.431 milioni imputati a 1.965 produttori con la L. 33/2009

ITALIA Prelievo supplementare 800.000,00 742.367,19 700.000,00 600.000,00 m ig liaia di euro 500.000,00 400.000,00 300.000,00 380.977,27 414.989,06 200.000,00 197.175,22 157.343,06 163.850,76 100.000,00 47.723,66 43.938,45 80.930,83 39.271,53 - Piem onte Lom bardia Veneto Em ilia Rom agna Altre da riscuotere riscosso Elaborazioni Serv. Prod. Animali su dati Agea

RIORGANIZZAZIONE STRUTTURALE DEL COMPARTO Riduzione del numero di aziende Aumento della produzione commercializzata Concentrazione produttiva Riduzione ditte prime acquirenti Aumento aziende con vendite dirette

Riorganizzazione strutturale del comparto ITALIA NUMERO AZIENDE titolari di quota inizio periodo 70.000 n aziende 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 60.929 56.129 51.312 48.098 45.428 43.410 41.869 40.501 39.153 37.645-38,2% rispetto a 2003/04 10.000 0 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 Elaborazioni Serv. Prod. Animali su dati Agea

Riorganizzazione strutturale del comparto Emilia Romagna NUMERO AZIENDE titolari di quota inizio periodo 7.000 6.000 6.373 5.765 5.264 n a z ie n d 5.000 4.000 3.000 2.000 4.950 4.588 4.400 4.202 4.090 3.972 3.809-40,3 % Vend. dir. + 106 % 1.000-2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 Elaborazioni Serv. Prod. Animali su dati Agea

Riorganizzazione strutturale del comparto Emilia Romagna N aziende per classi di ampiezza (tonn. quota consegne inizio periodo) 2.500 2.497 2.000 2.180 2.256 2.018 1.921 1.500 1.784 1.417 1.258 1.742 1.633 1.534 1.444 1.398 1.344 1.000 500 840 571 220 805 613 237 802 626 256 1.044 783 614 267 966 771 618 282 934 752 602 296 837 718 596 302 697 642 833 344 682 695 631 352 692 627 368-2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 <100 t. 100-300 t. 300-500 t. 500-1000 t. >1000 t. Elaborazioni Serv. Prod. Animali su dati Agea

Riorganizzazione strutturale del comparto PRIMI ACQUIRENTI ATTIVI 2500 2309 2000 2092 2053 2002 1952 1879 1754 1645-30,9% rispetto a 2003/04 1500 1696 1596 1000 500 488 464 445 423 396 370 364 356 350-28,3% rispetto a 2003/04 350 0 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 ITALIA EMILIA-ROMAGNA Elaborazioni Serv. Prod. Animali su dati Agea

Campagna in corso ITALIA andamento produttivo quota consegne e produzione rettificata 11200 aumento quota 5% 11053 migliaia di ton 11000 10800 10600 10400 10804 10568 10413 10895 10492 10879 10613 10883 10842 10883 IPOTESI 2012/13 quota = 2011/12 produzione = 2011/12 + 1,95% 10200 10227 aumento quota 2% 10000 9800 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 quota produzione Elaborazioni Serv. Prod. Animali su dati Agea

Campagna in corso Criteri di compensazione/restituzione Il prelievo supplementare imputato e versato in eccesso viene ripartito tra i produttori titolari di quota che hanno versato il prelievo, secondo i seguenti criteri e nell ordine: - alle aziende ubicate in montagna -alle aziende ubicate in zona svantaggiata - alle aziende che non hanno superato il livello produttivo conseguito nel periodo 2007-2008 - alle aziende che non abbiano superato di oltre il 6 % la propria quota disponibile

Conclusioni Il settore ha perseguito una riorganizzazione produttiva Rimane alto il contenzioso per il pagamento del prelievo pregresso Rimane alto il prelievo da pagare L incognita delle ultime campagna lattiere

SEMINARIO Bologna il 3 dicembre 2012 Grazie per l attenzione Quanto costa produrre latte e mais in emilia-romagna? La competitività di queste filiere Maria Cristina Zarri Servizio sviluppo economia ittica e produzioni animali Centro Ricerche Produzioni Animali C.R.P.A. S.p.A.