SCUOLA POLITECNICA INGEGNERIA CIVILE ED EDILE IDRAULICA. B Ingegneria ambientale e del territorio ICAR/01 FERRERI GIOVANNI BATTISTA

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SCUOLA ANNO ACCADEMICO OFFERTA 2015/2016 ANNO ACCADEMICO EROGAZIONE 2016/2017 CORSO DILAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITA' AMBITO SCUOLA POLITECNICA INGEGNERIA CIVILE ED EDILE IDRAULICA CODICE INSEGNAMENTO 03769 SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE ALTRI DOCENTI CFU 9 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLA DIDATTICA ASSISTITA PROPEDEUTICITA' ANNO DI CORSO 2 PERIODO DELLE LEZIONI MODALITA' DI FREQUENZA TIPO DI VALUTAZIONE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI B 50278-Ingegneria ambientale e del territorio ICAR/01 FERRERI GIOVANNI BATTISTA 144 81 13711 - ANALISI MATEMATICA I 2 semestre Facoltativa Voto in trentesimi FERRERI GIOVANNI BATTISTA Professore Associato Lunedì 11:30 13:30 Stanza professore Mercoledì 11:30 13:30 Stanza professore Venerdì 11:30 13:30 Stanza professore Univ. di PALERMO

DOCENTE: Prof. GIOVANNI BATTISTA FERRERI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali; esercitazioni frontali, delle quali alcune da svolgere numericamente e da portare agli esami. VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO Prova orale; all'esame l'allievo resenterà le esercitazioni numeriche svolte durante il Corso. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE Al termine del Corso lo studente avrà acquisito conoscenza approfondita delle leggi fondamentali della meccanica dei sistemi continui fluidi e delle equazioni matematiche che le esprimono. Avrà acquisito altresì le basi teoriche e gli strumenti matematici per risolvere diversi problemi pratici attinenti alla statica e alla dinamica dei liquidi (quali, ad esempio, determinare l azione di un liquido sul recipiente che lo contiene, le caratteristiche del moto di una corrente in un tubo o in un canale, le elevate pressioni prodotte dalla chiusura di una valvola, ecc.), di cui avrà compreso la fisica dei fenomeni interessati. Tutto questo lo metterà in condizione di affrontare e risolvere numerosi problemi concreti dell'attività lavorativa. CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE Lo studente sarà in grado di affrontare e risolvere i più frequenti problemi della Ingegneria relativi alla interazione tra un liquido e un manufatto, e in particolare: - calcolare le spinte idrostatiche e idrodinamiche dei liquidi su superfici e corpi in contatto con essi; - impostare ed eseguire calcoli di progetto e di verifica di condotte e di semplici reti di condotte, di impianti di pompaggio e di impianti idroelettrici; - valutare le intense sollecitazioni sui tubi derivanti da manovre di chiusura e di apertura di valvole; - dimensionare canali convoglianti correnti in moto uniforme e in moto permanente; determinare le principali caratteristiche (profondità e velocità di deflusso) di correnti entro canali ed entro corsi d'acqua naturali; - riconoscere e scegliere gli apparecchi per la misura delle principali grandezze idrauliche; - possede le re nozioni elementari sull'attingimento di acqua da falde sotterranee attraverso pozzi e trincee drenanti. AUTONOMIA DI GIUDIZIO Lo studente sarà in grado di: comprendere il funzionamento generale di un impianto idraulico - anche complesso - e riconoscere l utilità di particolari dispositivi e accorgimenti adottati; riconoscere le problematiche peculiari di specifici impianti idraulici, anche aventi schemi più complessi di quelli considerati nel Corso; riconoscere i dati necessari per procedere al calcolo (di progetto o di verifica) delle più comuni opere idrauliche in pressione (tubazioni) o a pelo libero (canali); riconoscere le condizioni di funzionamento idraulicamente più onerose per un impianto; confrontarne diverse ipotesi progettuali o diverse condizioni di funzionamento; valutare l attendibilità e la coerenza dei risultati dei calcoli. ABILITÀ COMUNICATIVE Lo studente acquisirà la capacità di esporre, con competenza e linguaggio appropriato, il funzionamento di un'opera idraulica ed i problemi ad esso relativi, e sarà inoltre in grado di sostenere conversazioni tecniche e confrontarsi su problemi relativi a corpi idrici naturali e manufatti idraulici di vario tipo. CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO Lo studente sarà in grado di seguire corsi, anche di livello superiore alla Laurea (Laurea Magistrale, Corsi di Dottorato, Master, ecc.), nei quali si studino problemi e opere attinenti allo sfruttamento, alla gestione e alla salvaguardia delle acque e del territorio. Egli, inoltre, sarà in grado di aggiornarsi e di ampliare autonomamente il proprio sapere in campi attinenti all Idraulica, mediante la consultazione di libri e riviste. OBIETTIVI FORMATIVI Obiettivo del Corso è insegnare gli argomenti di base della meccanica dei sistemi continui fluidi, con particolare attenzione ai liquidi newtoniani (come ad esempio l'acqua, il petrolio, gli oli minerali), i quali più frequentemente riguardano le pratiche applicazioni. Il Corso, che ha un forte contenuto formativo, è tuttavia orientato verso le applicazioni ingegneristiche, nell'intento di preparare lo studente allo svolgimento della sua futura attività professionale. Per tale motivo le lezioni teoriche sono coordinate con esercitazioni numeriche e grafiche riguardanti problemi molto concreti. Al termine del Corso, lo studente è in grado di: determinare le azioni di un fluido in quiete sul recipiente che lo contiene; progettare una tubazione e verificarne il funzionamento in diverse condizioni di servizio; prevedere le elevate pressioni che si destano in conseguenza di manovre di chiusura o apertura di una valvola; calcolare le azioni dinamiche di una corrente sul condotto; prevedere l energia

PREREQUISITI TESTI CONSIGLIATI ORE necessaria per il funzionamento di un impianto di pompaggio o l energia ricavabile da un impianto idroelettrico; calcolare una semplice rete distributrice; progettare un canale e verificarne il funzionamento per diverse condizioni di deflusso; misurare la velocità e la portata di una corrente; ripartire alle utenze, secondo quote assegnate, la portata di una corrente; riconoscere le caratteristiche di funzionamento di un pozzo. Le conoscenze acquisite costituiscono una ricca base che troverà completo sviluppo nei successivi corsi del settore delle Costruzioni idrauliche. CITRINI D. e NOSEDA G.: Idraulica, Casa Editrice Ambrosiana, Milano. ÇENGEL Y. A. e CIMBALA M.: Meccanica dei Fluidi, McGraw-Hill. CURTO G. e NAPOLI E.: Idraulica, Voll. I e II, Editoriale BIOS, Cosenza. ALFONSI GC. e ORSI E.: Problemi di Idraulica e Meccanica dei fluidi, Casa Editrice Ambrosiana, Milano. Le DISPENSE DIDATTICHE fornite durante il Corso. PROGRAMMA Lezioni 3 I FLUIDI COME SISTEMI CONTINUI. I sistemi continui; gli stati di aggregazione della materia solido, liquido e gassoso e le loro proprietà. I sistemi di misura Internazionale e Tecnico. Le proprietà fisiche dei fluidi: il peso specifico, la densità, la comprimibilità, la tensione superficiale, l assorbimento dei gas nei liquidi, la viscosità; i fluidi newtoniani e non newtoniani e le relative equazioni reologiche. 2 Le forze agenti su un sistema continuo: di massa e di superficie. Il Principio di D Alembert; la forza di inerzia. Le forze di superficie: lo sforzo; il teorema del tetraedro di Cauchy; gli sforzi normali e tangenziali; il tensore degli sforzi; i piani e le tensioni principali, l invariante lineare. Il caso particolare di sforzi puramente normali; il concetto di pressione. 5 LA STATICA DEI FLUIDI. Le equazioni indefinita e globale della statica. La statica dei liquidi pesanti incomprimibili: la distribuzione della pressione; le pressioni relativa ed assoluta; i piani dei carichi idrostatici relativo ed assoluto; il calcolo della spinta su una parete piana. La statica degli aeriformi: l'equazione di stato; la distribuzione della pressione; il caso particolare degli ambienti di altezza limitata; il calcolo della spinta su una parete di forma qualsiasi. 3 LA CINEMATICA DEI FLUIDI. Le traiettorie e le correnti; le più frequenti categorie di correnti: in pressione, a superficie libera, i getti, i moti di filtrazione. I tipi di moto: vario, permanente, uniforme. I regimi di moto: laminare e turbolento. I concetti di sezione trasversale e di portata volumetrica, massica e ponderale; il solido di portata; la velocità media. Gli elementi caratteristici del moto: velocità, accelerazione, traiettoria, linea di flusso, linea di fumo; gli approcci lagrangiano ed euleriano. La regola di derivazione euleriana. Il principio di conservazione della massa: l equazione di continuità nelle espressioni locale, globale, per una corrente e per un tubo di flusso. 1 LE EQUAZIONI FONDAMENTALI DELLA DINAMICA DEI FLUIDI. L equazione indefinita dell'equilibrio dinamico. L equazione globale dell'equilibrio dinamico; l inerzia locale; la quantità di moto ed il relativo coefficiente di ragguaglio per le sezioni piane. Il calcolo delle spinte dinamiche su pareti di forma qualsiasi. La reazione di efflusso. 2 LA DINAMICA DEI LIQUIDI PERFETTI - IL TEOREMA DI BERNOULLI. L'equazione di Eulero. La distribuzione della pressione su una sezione trasversale di una corrente; le correnti lineari. Il teorema di Bernoulli ed i suoi significati geometrico ed energetico. Le linee piezometrica e dei carichi totali. 3 IL TEOREMA DI BERNOULLI GENERALIZZATO. L estensione del Teorema di Bernoulli al moto vario; il caso particolare dell'avviamento del moto in una condotta a sezione costante. L estensione del Teorema di Bernoulli ai liquidi reali; la cadente piezometrica; le perdite di carico continue e localizzate. Il Teorema di Bernoulli per il moto vario di un liquido reale. La potenza di una corrente in una sezione; il coefficiente di ragguaglio dell'altezza cinetica; il carico medio; la potenza dissipata lungo un tratto di corrente. Il Teorema di Bernoulli generalizzato per le correnti reali in moto vario. Gli scambi di energia fra una corrente ed una macchina: gli schemi di un impianto idroelettrico e di uno di sollevamento, e le relative equazioni del moto. 3 LA DINAMICA DEI LIQUIDI REALI. La resistenza e l azione di trascinamento nelle correnti uniformi in pressione e in quelle a pelo libero; il significato dinamico della cadente; lo sforzo tangenziale alla parete; il raggio idraulico. Gli sforzi nei liquidi viscosi; le componenti statiche e non statiche degli sforzi; il tensore degli sforzi statici e il deviatore degli sforzi. Le espressioni degli sforzi tangenziali e normali nei fluidi viscosi newtoniani. Le equazioni di Navier-Stokes in forma locale e globale. 6 LE CORRENTI IN PRESSIONE. Il moto uniforme. L'esperienza di Reynolds ed i regimi di moto. Il moto laminare uniforme in un condotto circolare: le distribuzioni dello sforzo tangenziale e della velocità; la formula di Hagen-Poiseuille. Le caratteristiche del moto turbolento: i valori istantanei e medi locali, le componenti di agitazione. L equazione di Navier-Stockes, relativa ai valori medi, in forma globale; le equazioni di Reynolds. Gli sforzi tangenziali viscoso e turbolento e le loro distribuzioni nella sezione trasversale in un condotto circolare; il substrato limite viscoso. La distribuzione nella sezione della velocità media temporale. La legge di resistenza; il numero di Reynolds; l indice di resistenza; l espressione della cadente secondo Darcy-Weisbach. Il moto turbolento nei tubi lisci: le formule di Blasius, Nikuradse, Prandtl-Von Kàrman. Il moto turbolento nei tubi scabri. Le esperienze nei tubi con scabrezza artificiale: l'arpa di Nikuradse; il moto puramente turbolento e la formula di Prandtl-Von Kàrman. Le esperienze nei tubi con scabrezza naturale: la formula di Colebrook- White e l'abaco di Moody.

ORE PROGRAMMA Lezioni 1 Le perdite di carico localizzate: per brusco allargamento (di Borda), di sbocco, di imbocco, di brusco restringimento, per gomiti, per curve, per convergenti, per divergenti. 1 Le correnti in depressione: la formazione della sezione di controllo; il calcolo della portata massima; il moto a canaletta. 3 LE LUNGHE CONDOTTE. La condotta semplice. La condotta con prelievo o immissione di portata in punti intermedi. Le condotte con erogazione uniforme lungo il percorso; la portata equivalente. Le reti di lunghe condotte: elementi ed equazioni disponibili; posizione dei problemi di verifica e di progetto. Cenni al progetto di una rete utilizzando il criterio di minimo costo. Le lunghe condotte in depressione; situazioni che richiedono adescamento della condotta. 2 IL MOTO VARIO NELLE CORRENTI IN PRESSIONE. Tipi di moto vario: oscillazioni elastiche (colpo d'ariete), oscillazioni di massa, moto lentamente variato. Le oscillazioni elastiche in una condotta forzata. La manovra di chiusura istantanea dell otturatore; la celerità delle onde di pressione in condotta sia rigida sia deformabile; la fase di colpo diretto e la fase di contraccolpo; i diagrammi delle sovrappressioni e delle velocità. Definizione di manovre brusche e lente e differenze nei loro effetti. 7 LE CORRENTI A SUPERFICIE LIBERA. Il moto uniforme: la legge di Chezy e la scala delle portate di moto uniforme; i problemi di verifica e di progetto. La celerità delle onde di piccolissima altezza. Le correnti lente, veloci e critiche; l altezza critica e la scala delle portate di stato critico. Posizione reciproca delle scale di moto uniforme e di stato critico; pendenza dell alveo debole, forte e critica; le portate di transizione; il calcolo della pendenza critica. L energia riferita al fondo ed il suo legame con la profondità e la portata della corrente. L'equazione differenziale del profilo di corrente in moto permanente e la sua integrazione numerica. I possibili andamenti dei profili di corrente in alvei a pendenza debole, forte, critica, orizzontali, in contropendenza. Il passaggio della corrente da lenta a veloce; la formazione spontanea dello stato critico. Il passaggio della corrente da veloce a lenta; il risalto idraulico; il risalto annegato. 2 LA FORONOMIA. Le luci a battente in parete sottile ed in parete grossa, sia libere sia rigurgitate. Le luci a stramazzo in parete sottile ed in parete grossa. 1 I MOTI DI FILTRAZIONE. Le falde artesiane e freatiche. La legge di Darcy; la velocità di filtrazione; la permeabilità ed i fattori che la influenzano. Il moto in tre dimensioni; le superfici isopiezometriche. ORE Esercitazioni 2 Il calcolo della spinta su una parete curva con i metodi delle componenti e dell'equazione globale; la misura della pressione (piezometro, manometro semplice, manometro Bourdon, manometro differenziale). Il calcolo dello spessore di un tubo (la formula di Mariotte). 5 Svolgimento di esercizi, alcuni anche numerici da portare agli esami, su: calcolo delle spinte su superfici piane, di un solo fluido o di più fluidi; confronto fra diagrammi delle pressioni, spinta ed eccentricità, al variare della posizione del piano dei carichi idrostatici; calcolo della spinta su superfici curve utilizzando sia il metodo delle componenti sia quello dell'equazione globale; calcolo di spinte relative e assolute, e confronto dei risultati riguardanti una medesima superficie. 3 Applicazioni del Teorema di Bernoulli: moto a pressione costante (getti verso il basso, verso l'alto e inclinati); moto a velocità costante; moto a quota costante; caso generale di moto con variazione di quota, pressione e velocità; correnti in pressione e in depressione. Applicazioni particolari del Teorema di Bernoulli per il calcolo della velocità e della portata: il tubo di Pitot, il venturimetro. 2 Svolgimento di esercizi, alcuni anche numerici da portare agli esami, su: codotta a diametro variabile fra due serbatoi, per diverse condizioni di funzionamento, anche con massima depressione ammissibile; condotte con diverse geometrie; spinte dinamiche su pezzi speciali quali curve e convergenti, e spinte su oggetti investiti da un getto. 1 Svolgimento di un esercizio numerico sul semi-progetto della condotta "a cannocchiale" di un impianto idroelettrico nel caso di liquido reale; tracciamento delle linee, calcolo degli spessori con la piezometrica di colpo d'ariete, valutazione dell'energia giornaliera ritraibile per assegnati diagrammi cronologici di erogazione della portata. 2 La soluzione dei problemi pratici mediante la formula di Colebrook-White. Le formule pratiche per il calcolo della cadente. 2 Svolgimento di esercizi numerici riguardanti: il riconoscimento del regime di moto; il calcolo e il confronto fra diverse caratteristiche dinamiche e cinematiche della corrente (quali: indice di resistenza, cadente, sforzo alla parete, gradiente di velocità alla parete, portata, velocità media) al variare di alcuni dati; il cambiamento del regime di moto e dei parametri di resistenza per invecchiamento della tubazione o per variazione del diametro. 1 Il calcolo pratico di una condotta; la regolazione della portata mediante una valvola; la curva caratteristica della condotta. Il calcolo pratico di un impianto di sollevamento: la curva caratteristica della pompa; le curve del rendimento e della potenza assorbita; la regolazione della portata mediante una valvola. 1 Spiegazione di un esercizio numerico, da portare agli esami, su una condotta di sollevamento riguardante: tracciamento delle linee, calcolo della potenza della pompa, verifica della depressione massima nel tratto di aspirazione, formazione della sezione di controllo, provvedimenti per consentire il passaggio della portata assegnata nonostante la sezione di controllo.

ORE Esercitazioni 3 Svolgimento di esercizi, alcuni anche numerici da portare agli esami, riguardanti: funzionamento di una condotta fra due serbatoi con prelievo o immissione di portata in nodi intermedi (cambiamento del funzionamento al variare delle portate erogate o immesse ai nodi); progetto di una condotta fissati alcuni vincoli altimetrici e di pressione minima; funzionamento a tubi nuovi e a tubi usati; sistemi di condotte, a gravità o con sollevamento, che collegano tre o più serbatoi. 1 Il moto vario gradualmente variato, studio dei casi di: lento avviamento o arresto del moto in una condotta; svuotamento di un serbatoio mediante una condotta di scarico. 7 Andamento qualitativo della linea dei carichi totali. Svolgimento di esercizi, anche numerici da portare agli esami, su: andamento dei profili in alvei a pendenza debole, forte, critica, nulla o in contropendenza, in presenza di perturbazioni di vario tipo, quali paratoie, traverse, cambiamenti di pendenza, ecc.; localizzazione del risalto idraulico; formazione del risalto annegato; presa da un lago; sbocco in un lago; cambiamento di sezione; variazione della quota di fondo. 1 L attingimento da pozzi e trincee artesiani. L attingimento da pozzi e trincee freatici; l'ipotesi di Dupuit. La curva caratteristica di un pozzo o di una trincea. Metodi pratici per determinare la permeabilità di un acquifero.