Negoziato. A cura di Santino Gattuso

Documenti analoghi
ASSERTIVITà: COMPORTAMENTI E COMUNICAZIONE Stabilire relazioni positive, gestire i conflitti, saper dire di no

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

Valore P.A. - Corsi di formazione Programma dettagliato del Corso. People Management: gestire, motivare e valorizzare le risorse umane

ASSERTIVITà: COMPORTAMENTI E COMUNICAZIONE Stabilire relazioni positive, gestire i conflitti, saper dire di no

INDICE-SOMMARIO. Prefazione di Michele Tiraboschi... Introduzione... 1 PARTE I LA PREPARAZIONE DEL NEGOZIATO

OTTENERE RISULTATI DI QUALITA ATTRAVERSO LA COOPERAZIONE

Università degli Studi dell Aquila. Associazione ex studenti dell Università degli Studi dell Aquila WAKE UP

I processi di decisione ALB

PUBLIC SPEAKING Obiettivi Temi trattati Metodologia di lavoro Durata

UN PROGETTO DI DEVELOPMENT CENTER

Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan

IL GRUPPO NELL APPROCCIO DI COMUNITA

L assertività. Giovani e Impresa. La vita in azienda 1.

LA NEGOZIAZIONE. Dott.ssa Elisabetta Mottino Psicologa

CONFLITTO. Processo per cui una parte percepisce che i propri interessi sono ostacolati o influenzati negativamente da un'altra parte

Metodologie di valutazione del rischio stress lavoro-correlato in ambiente bancario

I.P.I.A. "E. Mattei" - Latina

La gestione strategica dei conflitti nelle organizzazioni. miglioramento continuo. Avv. Ana Uzqueda Dott. Moris Facchini

Leadership & Management nella PA

Un bilancio fallimentare

CORSI STUDIO BELFIORE

Comunità professionale dei Responsabili delle Risorse Umane. Seminario sui processi negoziali nel pubblico impiego

Leggere il cambiamento nel contesto sociale Spunti applicativi

STRESS LAVORO CORRELATO

Partecipazione e democrazia. Il caso del lavoro nel Pubblico Impiego

Allegato COMPETENZE COMPORTAMENTALI PER PROFILO

IL TIME MANAGEMENT: ORGANIZZARE IL TEMPO E GOVERNARLO

BRIGADE COMMAND COURSE 2002 CONFERENZA INTERNAZIONALE APRILE 2003

Il benessere organizzativo come strategia dalle e per le figure manageriali e direttive (e per il middle management)

Flavio Servato Docente di Economia Aziendale, Facoltà di Giurisprudenza Università di Torino

Dalla teoria alla pratica: riflessioni, proposte, rischi e opportunità

Corso di Laurea in Servizio Sociale

BREVE GUIDA PER L APERTURA DELLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA D ISTITUTO

CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS

COMUNE DI PREMARIACCO Provincia di Udine REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE PERMANENTE DEL PERSONALE

FONDAMENTI DI MANAGEMENT Strumenti di base per capi di nuova nomina

VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE

Il Problem Solving nella professione infermieristica: tecniche creative di risoluzione dei conflitti

RISCHI PSICOSOCIALI: GLI ACCORDI CON I PARTNERS EUROPEI ACCORDO QUADRO EUROPEO SULLO STRESS LAVORO-CORRELATO (8/10/2004) ACCORDO INTERCONFEDERALE PER

Bruxelles 8 ottobre 2004

Accordo europeo sullo stress

analisi del clima organizzativo

Determinanti sociali nell inserimento lavorativo: un indagine nazionale

IL SET DELLE COMPETENZE CHIAVE

Corso di Laurea in Servizio Sociale

Stato e prospettiva del telelavoro e delle altre forme di lavoro da remoto in Italia. Antonella Marsala

CHANGE MANAGEMENT. 14 Dicembre Idalba Loiacono CUSAS UNIFI

Information summary: La gestione delle riunioni

STRESS LAVORO-CORRELATO 5 MODULO TECNICI E AMMINISTRATIVI

ADDETTO ALLA VENDITA. Durata: 132 ore

La scelta fra le alternative

Valutazione e sostenibilità del sistema di sorveglianza PASSI d Argento

La nuova didattica del movimento

CORSO DI BUSINESS COACHING UMANISTICO

AMBITO DI CASARANO SCHEMA PROGETTO DI PREVENZIONE: SCUOLA DELL INFANZIA I INCONTRO PRESENTAZIONE PROGETTO E LE SUE FINALITÀ

PRESENTAZIONE DELLA GUIDA OPERATIVA AL DIVERSITY MANAGEMENT

Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1

Attivare Laboratori Territoriali di Nuova Economia. Firenze Novo Modo - 17 ottobre 2014

PNL, un decalogo per la gestione efficace dell aula

LA CHECK LIST STRUMENTO PRINCIPE DEL TQM E DELL ECCELLENZA AUTOVALUTARE L AUTOVALUTAZIONE

Scuola primaria di Cisterna d' Asti - a.sc. 2008/09

Organizzazione dei servizi sociali

LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA

L APPROCCIO AL CLIENTE 4 TECNICHE DI VENDITA 5 NEGOZIARE E PERSUADERE 6 IL COMPORTAMENTO EFFICACE NELLA VENDITA 7

Percorsi di genere: quale identità?

LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE

COMPETENZE LINGUISTICHE PER IL MERCATO GLOBALE (inglese, francese, tedesco e spagnolo)

Benessere organizzativo. Teoria e prassi per una P.A. all altezza delle sfide della società italiana.

Contributi di fondazione

impegno a carico del bilancio regionale trattandosi di provvedimento di attuazione di disposto normativo

La Negoziazione di Vendita La Vendita Strategica. Trainer: Pasquale Acampora Pescara, 19 febbraio 2013

Priorità 2: Promozione della sostenibilità ambientale

IL SIGNIFICATO DI CLIMA ORGANIZZATIVO. Andrea Di Lenna 8 giugno 2010

COME I VALORI INFLUENZANO IL WORK-LIFE BALANCE: UNA RICERCA SUL CAMPO

Negoziazione gestire una trattativa sindacale. Formazione sindacale Cisl Scuola

RIFORMA DEGLI ASSETTI CONTRATTUALI ACCORDO QUADRO 22 gennaio 2009 SINTESI. Dipartimento Politiche Contrattuali Roma 29 gennaio 2009

OBIETTIVI DELLA MEDIAZIONE: UNA BUONA SQUADRA. Claudia CHIAROLANZA, Ph.D.

Metodi Decisionali Multicriterio

Alcune evidenze sul bullismo

Autonomia È la capacità di svolgere i compiti assegnati senza il bisogno di una costante supervisione facendo ricorso alle proprie risorse.

Ripensare l educazione? Educazione non è riempire un vaso ma accendere un fuoco

LE COMPETENZE MANAGERIALI PER LO SVILUPPO DEL RUOLO DEL CAPO INTERMEDIO

Fattori di rischio e di protezione specifici per la salute psicofisica degli insegnanti. Firenze, 27 febbraio 2018


POTERE AZIONE SOCIALE E STRUTTURE

Corso di Formazione in Mediazione Familiare 56 edizione Milano 2015

Pesaro, 7 dicembre Regolamento di funzionamento della R.S.U. del Comune di Pesaro

CALENDARIO CORSI MAGGIO/LUGLIO

LA VENDITA, OGGI TRA SCIENZA ED EMOZIONE

Le competenze nel Ruolo del Consigliere di Amministrazione: obblighi, responsabilità, rischi e approcci comportamentali

L evoluzione del sistema di relazioni sindacali nelle aziende sanitarie pubbliche.

ESSERE VOLONTARIO. COSA VUOL DIRE?

Relativamente al 3 Tema PROVVEDIMENTI IN MATERIA DI TERRITORIO E STRUTTURE il partecipante sarà in grado di dimostrare

CARTA DEI VALORI E DEGLI IMPEGNI A SM N ARCISPEDALE SANTA MARIA NUOVA AZIENDA OSPEDALIERA REGGIO EMILIA. Regione Emilia-Romagna

A SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

SFIDE E OPPORTUNITA DEL LAVORO DI GRUPPO

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani

PERCHE I LAVORATORI ADERISCONO AL SINDACATO?

Transcript:

Il Negoziato A cura di Santino Gattuso Questo schema raccoglie alcune linee guida per chi deve condurre un negoziato. Alcuni aspetti sono specifici per il negoziato nella pubblica amministrazione ma, con variabili di poco rilievo, può essere utilizzato su ogni trattativa che si potrà presentare nella nostra quotidianità. Decisione unilaterale. Effetti delle decisioni unilaterali sugli interlocutori: Obbedienza Resistenza Incertezza Rifiuto Comportamenti prevedibili a seguito di rifiuto e resistenza La Rinuncia Il Negoziato La Coercizione La rinuncia a decidere non crea conflitto ma causa la perdita del risultato programmato. I responsabili della mancata decisione, subiscono un forte deterioramento alla propria immagine. L apertura di un negoziato rimette sul tavolo la questione, ma l effetto della decisione unilaterale condiziona i comportamenti delle parti che, all inizio della trattativa, risultano fortemente polarizzate. La coercizione può avere due effetti: L accettazione della decisione, senza coinvolgimento di chi deve eseguire il compito, con conseguente riduzione dell efficacia del provvedimento; Il conflitto. Il conflitto si risolve con: Lotta Autorità Norme Negoziato

Fuga Aggressività Comportamenti prevedibili dei soggetti che sono parte in causa nei conflitti. L atteggiamento di fuga limita ogni forma di comunicazione e chi l ha assunto rifiuta ogni forma di soddisfazione e di piacere nell ambito professionale. Alcune persone assumono una eccessiva aggressività intimorendo gli interlocutori, mettendoli in soggezione, lamentandosi se qualcosa non va anche in modo scorbutico o addirittura violento. Non esitando a urlare, gettare oggetti in aria e fare qualsiasi cosa per raggiungere i propri obiettivi. Gli aggressivi sono persuasi della loro efficienza personale e considerano gli altri poco efficienti! Molto esigenti verso se stessi, non rispettano i collaboratori, rendendo l ambiente lavorativo nervoso, e causano con il loro comportamento una riduzione della produttività. Manipolazione Assertività I manipolatori spesso intelligenti ma scaltri e dissimulatori, avanzano a spese dei loro colleghi fino alla soglia di incompetenza del loro talento: una volta scoperti, perdono allo stesso tempo la credibilità e la fiducia dei superiori. Né istrice né zerbino! E quasi sempre l atteggiamento più naturale: consiste nel rendere partecipe l interlocutore dei nostri bisogni, sentimenti, desideri e delle difficoltà ed aspirazioni, riconoscendogli il diritto di dirci no assumendosene il relativo rischio. 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Profilo comportamentale: mix ideale (scala da 0 a 10) Fuga Aggressività Manipolazione Assertività

Gestione dei conflitti. I conflitti, se ben gestiti, possono essere ricondotti a negoziato, ed essere affrontati con due sistemi: Competizione: approccio win lose; Cooperazione: approccio win win. Competizione: rende difficile la gestione degli accordi Unico fine del negoziato in trattativa win-lose è il risultato; esso deve essere il massimo possibile, è utile, quindi, fare uso di tutto il potere disponibile. La competizione può essere utile quando un negoziato non ha una gestione successiva all accordo, si rischia di polarizzare le parti e causare il fallimento di esso ma può offrire risultati migliori. Oggetto del negoziato. Al di là dell ordine del giorno ufficiale, sforziamoci di individuare l oggetto vero (inespresso) della trattativa: Risorse e preferenze dei soggetti. Valori individuali di fondo, poco calcolabili, inconsapevoli, poco modificabili. Interessi soggettivi razionali, ma con possibilità di intervento indefinite (+-). Posizioni individuali in trattativa: operative e modificabili. Posizioni Interessi Valori

Obiettivi generali del negoziato. Se si vuole evitare di uscire dal negoziato senza risultati, prima di arrivare in sede di trattativa, è indispensabile avere le idee chiare sugli obiettivi che ci siamo dati. Naturalmente è importante tenere presente che non è possibile ottenere il massimo, per cui occorre anche avere chiaro quali sono i nostri: Obiettivi minimi accettabili. Ma vediamo come è meglio procedere per ottenere ciò che ci siamo posti: 1) definire obiettivi condivisi; 2) risolvere conflitti sociali; 3) risolvere conflitti economici; 4) risolvere conflitti politici; 5) risolvere conflitti culturali; 6) canalizzare la competizione; 7) collaborare e lavorare in gruppo; 8) migliorare le relazioni interpersonali; 9) scambiare risorse; 10) condurre efficacemente un processo decisorio.

Grafico dell analisi delle fasi del negoziato. Fase di contatto Negoziale: Face to face Mediato fase di preparazione: Briefing, analisi a priori Role-playing, preparazione delle action lines Fase di Debriefing: Debriefing comportamentale Debriefing strategico

Consapevolezza situazionale: grafico. Il valore delle risorse non è assoluto ma relativo, ciascun soggetto deve capire quanto valgono per se e quanto per gli altri. Scambio di risorse: Quanto si può essere espliciti e chiari? Capacità di ridurre o eliminare incertezza e complessità della trattativa. Dipende da: (prevedere e definire precisamente e chiaramente tutti i dettagli) Volontà di ridurle (Strategia negoziale); Quando, su temi specifici, non è possibile trovare una mediazione soddisfacente per entrambe le parti, piuttosto che rinunciare ad un buon accordo è preferibile lasciare indefinito qualche punto. Tutti gli aspetti irrisolti emergeranno, nella fase di gestione dell accordo, come problemi da gestire.

Elementi centrali per l economia della comunicazione negoziale principio di centratura

Rapporti fra Attori nel sistema di relazioni Industriali nella Pubblica amministrazione. Relazioni Individuali Datori di Lavoro Gestione risorse umane Lavoratori dipendenti Relazioni Bilaterali Relazioni Triangolari Comitati di settore Contrattazione collettiva partecipazione Aran Organizzazioni Sindacali Rapporto di rappresenta nza Rappresent anze sindacali aziendali Governo e Pubblica amministrazione

Le fasi del ciclo dell attività contrattuale 1. Indagini su bisogni ed aspettative: a. Mediante Questionari, assemblee, interviste; b. Ad iscritti, lavoratori, soggetti specifici; 2. Elaborazione risultati ( definizione criteri di selezione e priorità); 3. Traduzione in proposte (valutazione vincoli ed opportunità); 4. Elaborazione dell ipotesi di piattaforma; 5. Confronto con iscritti e lavoratori; 6. Dibattito nella RSU e con le Organizzazioni sindacali; 7. Elaborazione definitiva (modifiche aggiustamenti, ipotesi); 8. negoziato con la controparte (trattativa, mobilitazione, pressione); 9. accordo con la controparte; 10. ratifica dell accordo da parte della RSU; 11. assemblea con gli iscritti e con i lavoratori in generale; 12. applicazione e gestione dell accordo; Contratto classico Esaustività Chiarezza e complessità Incertezza e Precisione Contratto relazionale