Ambasciata d Italia a Mosca Rassegna della stampa russa - Traduzioni 24 luglio 2013 Kommersant http://www.kommersant.ru/ Pagina 1/6 Una verifica sulla reazione nucleare del Presidente iraniano Vladimir Putin andrà in visita da Hasan Rohani Sommario: Kommersant ha appreso che il Presidente russo prevede di visitare l Iran il 12 agosto. Secondo gli interlocutori di Kommersant a conoscenza della preparazione della visita, il Cremlino conta di utilizzare l arrivo al potere del nuovo Presidente Hassan Rouhani per fare uscire dal vicolo cieco il negoziato sul programma nucleare dell Iran. Vladimir Putin parlerà anche delle questioni bilaterali: la costruzione da parte della Russia di nuovi blocchi energetici della centrale nucleare di Bushehr e le forniture all Iran dei complessi Antey-2500 (S-300VM) in sostituzione degli S-300. Per gli esperti, nella visita ci saranno prospettive, ma anche rischi. La visita è programmata per il 12-13 agosto, - ha detto a Kommersant una fonte vicina al MAE iraniano. L interlocutore di Kommersant nel Cremlino ha confermato le informazioni sul viaggio in preparazione, precisando che non è ancora stato deciso se durerà un giorno oppure due. Questo, dice, dipende dall agenda della visita che è ancora in via di formazione. L ultima volta che il Presidente Putin ha visitato Teheran era l ottobre 2007; ha partecipato al summit del Caspio, ai margini del quale incontrò il Presidente Mahmud Ahmadinejad e il leader spirituale iraniano, l ayatollah Khomeini. Prima di lui, nessun leader sovietico né russo visitò l Iran dai tempi della Conferenza di Teheran del 1943. La visita del 2007 ha attivizzato i rapporti russoiraniani che, del resto, sono di nuovo deteriorati nel periodo della presidenza di Dmitry Medvedev, il quale aveva cancellato il contratto per le forniture all Iran dei sistemi S-300. Ora Vladimir Putin probabilmente diventerà il primo leader straniero ad aver visitato l Iran dopo l inaugurazione del nuovo Presidente, Hassan Rouhani, fissata per il 3 agosto. Gli interlocutori di Kommersant a conoscenza della preparazione della visita dicono che uno degli argomenti chiave sarà il conflitto intorno al programma nucleare dell Iran. In giugno, Vladimir Page: 1/9
Putin ha dichiarato: L Iran osserva le regole nel campo nucleare. Non ci sono prove che dimostrerebbero il contrario (il carattere militare del programma Kommersant). Del resto il Presidente russo ha precisato che ci sono questioni aperte, però con un po di pazienza e una buona disposizione nel lavorare insieme si possono trovare le risposte. A Mosca, a quanto sembra, si spera che il riformatore Rohani dimostrerà, nel discutere il programma nucleare nazionale, una flessibilità maggiore rispetto al proprio predecessore. Bisogna sfruttare il momento, l arrivo al potere del nuovo presidente, per spingere avanti i negoziati, - ha spiegato la fonte di Kommersant negli ambienti diplomatici russi. La visita darà la possibilità di testare i nuovi vertici dell Iran e capire se sono disposti a fare un passo verso una maggiore considerazione delle richieste della comunità mondiale. Al contempo, dice l interlocutore di Kommersant, la situazione si complica per il fatto che il Presidente iraniano ha dei poteri limitati: la parola decisiva spetta all ayatollah Khomeini. Per convincerlo a scendere a un compromesso servono le garanzie dell Occidente riguardo alla rimozione delle sanzioni. Mosca era intervenuta due anni fa (cfr. Kommersant dal 17 agosto del 2011) con una proposta di sistemazione del problema nucleare iraniano tramite delle concessioni reciproche e graduali ( il piano di Lavrov ). Finora non si è riusciti a realizzare questa iniziativa. La visita del Presidente della FR potrebbe rianimarla. Tutto dipenderà dai negoziati con l ayatollah Khomeini, - ha spiegato a Kommersant il presidente del Centro delle Ricerche Politiche Russo, Vladimir Orlov. Per Putin, questa visita è carica di prospettive ma anche di rischi: molti sono scivolati sul tentativo di risolvere il problema nucleare iraniano. Tuttavia, sostiene l esperto, a Putin importa che la politica estera russa sia indipendente al massimo, e l Iran rimane un centro di forza autonomo, uno degli attori chiave nel Medio Oriente e nel mondo. Ci si aspetta che Vladimir Putin discuterà a Teheran anche delle questioni bilaterali, innanzitutto la collaborazione nell ambito nucleare-energetico e tecnico-militare. Trovandosi con una visita a Mosca a inizio luglio, il presidente iraniano dimissionario, Mahmud Ahmadinejad, ha parlato della costruzione da parte della Russia dei nuovi blocchi energetici della centrale nucleare Bushehr in Iran, in pratica, come di una questione risolta. Gli interlocutori di Kommersant invece insistono che Mosca non ha ancora preso una decisione politica al riguardo. Page: 2/9
Nella corporazione statale per l energia nucleare, Rosatom, hanno dichiarato a Kommersant che i rapporti della corporazione con l Iran si limitano al primo blocco, già completato, e non ci sono trattative in corso riguardo ad altri progetti. Le fonti di Kommersant nel settore nucleareenergetico hanno spiegato che la prospettiva di continuare il lavoro nell Iran non interessa moltissimo la corporazione che adesso sta lottando per i contratti nella Repubblica Ceca e in Finlandia. In più, la costruzione del primo blocco della centrale di Bushehr si è rivelata svantaggiosa per Rosatom: il contratto è degli anni 90, quando l obiettivo di primo ordine non era ottenere profitti ma caricare di ordini le imprese del Ministero per l Energia Nucleare. La fonte di Kommersant negli ambienti del Governo russo ha aggiunto che a Mosca dubitano se Teheran avrà abbastanza soldi per i nuovi progetti. Al contempo, gli interlocutori di Kommersant non hanno escluso che la FR andrà comunque incontro all Iran in questo questione, pur senza entusiasmo, - per motivi politici. Nell ambito della collaborazione tecnico-militare, Mosca è già andata incontro a Teheran, proponendo, al posto dei S-300, i sistemi Antey-2500 [ndt S-300VM] che sono superiori per caratteristiche tecniche. Secondo i dati di Kommersant, le autorità russe sperano, grazie a questo compromesso, di convincere l Iran senza ricorrere al tribunale di richiamare l istanza nei confronti di Rosoboronexport per $4 miliardi per l inadempimento al contratto per i S-300 (cfr. Kommersant dal 22 giugno). Teheran non ha ancora risposto a questa proposta. Una fonte vicina al sistemo russo di collaborazione tecnico-militare ha assicurato Kommersant che Vladimir Putin, nel corso della visita, toccherà assolutamente questo argomento. Il portavoce del Presidente russo, Dmitry Peskov, non ha voluto commentare ieri a Kommersant la domanda sulla visita di Vladimir Putin nell Iran. Autore: E. Chernenko, I. Safronov, V. Dzaguto Taglio: alto Traduzione: Lev Kats Page: 3/9
Kommersant http://www.kommersant.ru/ Pagina 6 Il Pentagono è pronto a fare la guerra in Siria Ma la caduta di Bashar Assad non viene garantita. Il Capo di Stato Maggiore dell esercito degli Stati Uniti, il Generale Martin Dempsey, ha avvertito che l intervento militare in Siria sarà dispendioso e inefficace. Il Pentagono ha rivelato i piani di un possibile intervento militare nel conflitto siriano. I militari rimangono tuttavia contrari anche ad un intervento limitato, che non darebbe certezze sulla caduta di Assad. I membri del Congresso continuano dal canto loro ad insistere con i militari per azioni più incisive in grado di imprimere una svolta alla situazione in Siria. Nella lettera indirizzata Carl Levin, Capo del Comitato del Senato per gli Affari Militari, il Capo di Stato Maggiore dell esercito degli Stati Uniti Martin Dempsey ha affermato che per ordine del Presidente degli Stati Uniti le forze militari sono pronte a dare il via immediatamente a un operazione in Siria. Tra gli scenari possibili figurano l invio di consiglieri per la formazione di unità di opposizione, attacchi missilistici secondo le posizioni dell esercito siriano, la creazione di no-fly zones e di aree demilitarizzate sul confine con la Turchia e la Giordania, così come la conquista di depositi di armi chimiche. La lettera del Generale è divenuta la risposta all effettivo ultimatum dei legislatori. Nel corso dell udienza svoltasi al Comitato per le Forze Militari del Senato, i Senatori John McCain e Carl Levin hanno minacciato di dare inizio a una campagnia contro la rinomina di Dempsey alla carica di Capo dello Stato Maggiore Congiunto qualora il Pentagono non presenterà immediatamente i piani di un operazione militare in Siria. Respingendo l accusa di indecisione, il Generale Dempsey ha obiettato che: negli ultimi dieci anni abbiamo capito: non basta solo cambiare l equilibrio militare, occorre preservare anche un governo funzionante. Se, come risultato delle nostre azioni il regime e gli istituti di potere falliranno allora, in assenza di una valida opposizione, noi rinforzeremo solo gli estremisti oppure daremo loro le stesse armi chimiche che vogliamo controllare. Lo stesso Dempsey ha poi ricordato del prezzo di un possibile intervento. Per effettuare limitati attacchi missilistici e aerei secondo le posizioni dell esercito siriano sono necessari centinaia di aerei, navi, sommergibili e altri strumenti software. Il costo dell operazione ammonterà a miliardi, ma il suo risultato potrà diventare solo un lieve indebolimento delle capacità militari del regime e un aumento del numero di disertori. Secondo il Pentagono il regime di Assad può sopportare questi attacchi, avendo decentrato le forze. Page: 4/9
Nel corso del dibattito John McCain ha insistito nell affermare che la prima tappa dell intervento militare degli Stati Uniti può divenire la dichiarazione di chiusura dello spazio aereo siriano. Tuttavia al Pentagono hanno calcolato che il costo di tale operazione si aggira intorno a 1 miliardo di dollari al mese. Nella lettera Martin Dempsey esprime seri dubbi circa l efficacia di tale passo: è poco probabile che ciò ci consentirà di mettere fine alle violenze, oppure di cambiare l equilibrio delle forze dal momento che il regime di Assad, in genere, adotta tecniche su terra: obici, artiglieria e razzi. Il compito più difficile secondo il Pentagono è la presa del controllo degli arsenali di armi chimiche. Per fare ciò occorrono migliaia di poliziotti in tenuta anti sommossa e reparti di terra aggiuntivi che potrebbero proteggere i soggetti, ha spiegato il Generale Dempsey. Una posizione pericolosa è stata occupata anche dalle forze speciali americane. Così il Vice Direttore della DIA (Defence Intelligence Agency) David Shedd ritiene che, nel caso cambi il regime a Damasco, il conflitto armato si estenderà ai territori dell Iraq e della Giordania. Sullo sfondo delle polemiche tra i senatori e i militari la Casa Bianca cerca di scegliere l alternativa ottimale. A giugno Barack Obama aveva dichiarato che gli Stati Uniti sono pronti a rifornire di armi leggere e munizioni l opposizione siriana. Il primo carico dovrebbe essere consegnato ad agosto. In Siria potranno essere inviati anche istruttori americani. Secondo il Pentagono la realizzazione di questo scenario meno rischioso viene a costare 500 milioni di dollari all anno e richiede la partecipazione di alcune migliaia di militari. Al momento il Presidente Obama non è pronto a compiere passi più radicali. Autore: Kirill Belyaninov Taglio:Alto Traduzione: Camilla Bisesti Izvestia http://izvestia.ru/ Pagina 5 Snowden potrebbe lasciare mercoledì la zona di transito di Sheremetievo Page: 5/9
Secondo il suo avvocato Kucherena il 24 luglio scade il termine per la verifica dei documenti presentati una settimana fa al Servizio Federale di Migrazione L avvocato Anatoly Kucherena, in un incontro con Izvestia, non ha escluso che l ex agente CIA Edward Snowden possa lasciare la zona di transito dell aeroporto Sheremetievo già il 24 luglio. In questa data scade il termine per l esame dei documenti presentati una settimana fa al Servizio Federale di Migrazione della Federazione Russa. Si tratta di ottenere un documento che dia il diritto al suo soggiorno in Russia, mentre viene esaminata la domanda di rifugio temporaneo. Secondo l iter del Servizio Federale di Migrazione questi materiali vengono esaminati entro sette giorni, dopo di che viene rilasciato un documento speciale in base al quale Snowden otterrà il diritto a muoversi liberamente sul territorio russo. Abbiamo presentato la domanda il 16 luglio. Di conseguenza mercoledì scade il termine per l esame ha affermato l avvocato dell accusatore dei servizi segreti americani. Il legale interroga ogni giorno il Servizio di Migrazione per sapere lo stato di preparazione dei documenti e trasmetterli al cliente. Egli ha anche supposto che l ente possa ritardare questo processo per alcuni giorni, dato che la questione appare troppo complessa e straordinaria. Izvestia si è rivolta al Servizio Federale di Migrazione per avere commenti riguardo ai documenti di Snowden. Molti chiamano facendo questa domanda, ma non dispongo di informazioni riguardo a quando si concluderà la verifica dei documenti ha detto il rappresentante ufficiale dell ente, Zalina Kornilova. Kucherena non ha fatto sapere dove Snowden intenda andare dopo aver ottenuto i documenti, e ha osservato che questo aspetto riguarda la sicurezza del cittadino americano. Certamente avrà bisogno di tempo per adattarsi, dato che per molto tempo è stato limitato nelle sue libertà ha aggiunto. Secondo l avvocato, la procedura di analisi dei documenti per rifugio temporaneo richiederà fino a tre mesi di tempo. Egli è però convinto che la Russia valuterà la questione positivamente. Se poi all improvviso vi sarà un rifiuto, Snowden avrà il diritto di rivolgersi a un tribunale. Il giurista ha inoltre affermato di ricevere ogni giorno chiamate da numerosi sostenitori e sostenitrici di Snowden. ( ) Le chiamate arrivano non solo da Mosca, ma anche dalle regioni. Poco tempo fa hanno chiamato da Novosibirsk proponendo di dargli parte di un cottage. Riferiamo a Snowden queste chiamate, ma Edward non ha ancora deciso chi sceglierà ha detto l avvocato. Page: 6/9
Snowden si trova a Sheremetievo dal 23 giugno scorso, dove è arrivato da Hong Kong come passeggero in transito. Autore: Natalia Savisko Taglio: medio Traduzione: Alice Bravin Izvestia http://izvestia.ru/ Pagina 1/4 Le Poste Russe richiedono la licenza bancaria Le Poste contano di conquistare in maniera indipendente una parte significativa del mercato dei trasferimenti bancari e del microcredito La Posta Russa (PR) ha rinunciato ai piani di creare una Banca Postale in alleanza con un investitore privato. I nuovi dirigenti della Posta hanno deciso di prestare autonomamente servizi finanziari alla popolazione. Si tratta soprattutto di trasferimenti bancari e del microcredito ai privati. Ne ha parlato ad Izvestia una fonte nella società. - Attualmente i vertici della Posta stanno esaminando la possibilità di ottenere autonomamente la licenza bancaria. Nella società vogliono far rinascere il decaduto segmento dei servizi finanziari sulla base della Posta. Per una concessione globale di servizi finanziari alla popolazione, secondo loro, è necessaria la licenza, - ha detto la fonte. Il servizio stampa dell operatore ha confermato queste informazioni precisando che la Posta non ha ancora iniziato la procedura dell ottenimento della licenza se ne occuperà una volta che il Governo avrà approvato la nuova strategia della società. - Per sviluppare lo spettro dei servizi finanziari, alla Posta Russa serve la licenza bancaria. Dà la possibilità di occuparsi del business delle transazioni del trasferimento di denaro, come nella maggioranza dei sistemi di pagamento, - crescendo nel segmento dei pagamenti pensionistici. La questione della licenza bancaria sarà rappresentata in uno degli scenari della strategia di sviluppo della Posta. La decisione verrà presa a fine settembre nel corso dell approvazione della strategia, - ha riferito a Izvestia il servizio stampa della società. Grazie alla licenza che l operatore postale spera di ottenere al massimo tra due anni, la società conta di riprendersi le posizioni di leader nel mercato dei trasferimenti bancari all interno del Paese e tra gli stati della CSI, diventando inoltre un attore serio nel mercato del credito ai privati e alle piccole imprese. La fonte nella società assicura che non è interessata al lavoro con grandi compagnie. La nuova dirigenza della Posta Russa ha quindi in pratica seppellito l idea di creare una Banca Postale separata. Il progetto della sua creazione viene realizzato ormai da 2,5 anni. Si tratta di Page: 7/9
costruire una struttura finanziaria sulla base della banca Svyaz-bank che appartiene allo Vneshekonombank. Era previsto che le sezioni della nuova banca sarebbero state inaugurate nella maggior parte delle sedi della Posta Russa. Si pensava di attirare una banca privata nel ruolo di partner finanziario. Tra i candidati, Russky Standart e NOMOS-bank. Il costo del progetto era valutato in $5-10 miliardi. La data del lancio del progetto era stata più volte rinviata, in quanto sono sorte discordanze riguardo alla modalità di entrata di PR nel capitale della Banca Postale, in particolare alla quota che la società vi avrebbe posseduto nonché alla fonte dei mezzi per pagarla. Era stata studiata l opzione di un prestito sindacato di medio termine. Potrebbe essere concesso dal VEB insieme a una delle banche partner. Un altra proposta era far entrare la PR nel capitale di Svyaz-bank in anticipo in cambio dei futuri pagamenti da parte della Banca Postale per l affitto dei locali nelle sedi della posta. La società stessa aveva insistito per inserire il proprio business finanziario nel capitale della Banca Postale, un business che, stando alle stime di consulenti indipendenti, ammonta a circa 100 miliardi di rubli. La Posta Russa aveva persino discusso delle soluzioni basate sull analisi dell esperienza mondiale: la società aveva proposto di trasmetterle gratuitamente una parte delle azioni di Svyaz-bank in proprietà del VEB. Alla fine, però, nessuna delle proposte e stata accettata. Per gli analisti, se la Posta Russa si concentra seriamente sulla concessione di servizi finanziari alla popolazione, potrà competere con le aziende che operano in questo settore. Tuttavia, il momento in cui sarebbe stato facile entrare in questo mercato, ormai è stato perso. - La Posta Russa ha possibilità di successo. Fino ad oggi, però, non ci sono stati proggetti efficaci di riorientamento delle sedi postali in Russia. Della Banca Postale si parla da abbastanza tempo. Tanto tempo è stato perso, e nel mercato dei trasferimenti bancari sono arrivati alcuni attori di successo e di grande dimensione, non sarà facile competere con loro, - ritiene l analista senior dell Agenzia nazionale di rating, Maksim Vasin. L esperto avverte anche che nel mercato del microcredito, senza un grado necessario di automazione dei processi e dell addestramento profilato dei collaboratori c è il rischio di perdere dei mezzi rilevanti anziché guadagnarli. - Di per sé, la Posta Russa non può ottenere la licenza bancaria. Per la legge Sulle banche e sull attività bancaria, alle organizzazioni di credito è vietato fare commercio. La Posta Russa, invece, commercia in francobolli, buste, cassette postali, cartoline ecc., - riflette il capo della direzione analitica della banca BKF Maksim Osadchy. Del resto potrebbe richiedere la licenza per qualche sua struttura succursale. L analista dice che la Posta, tenendo conto della sua rete articolata (40 mila punti vendita, due volte di più rispetto a Sberbank), la Posta potrebbe facilmente arrivare alle posizioni leader sia nel mercato di trasferimenti bancari, sia in quello del microcredito. Al contempo, nelle banche dubitano delle prospettive dell ente postale nel campo dei servizi finanziari. - Una struttura così enorme e impacciata come la Posta Russa difficilmente potrà entrare in concorrenza nei prossimi anni con gli attori attuali, - è convinto uno dei dirigenti di una grande banca. Page: 8/9
Autore: V. Loghinov, A. Alekseevskikh Taglio: alto Traduzione: Lev Kats Page: 9/9