FOCUS novembre Il disagio sociale e materiale nei comuni nella regione Puglia, attraverso i dati della piattaforma 8milaCensus.

Documenti analoghi
FOCUS settembre Attività culturali nelle regioni italiane e nelle province pugliesi. INGRESSI PER TIPO DI EVENTO PREMESSA

FOCUS Marzo Un analisi statistica del personale dipendente delle Regioni, a statuto ordinario, e dei Comuni della Puglia. Anno 2013.

FOCUS Luglio Dinamica del mercato del lavoro dipendente e parasubordinato, sulla base delle comunicazioni obbligatorie.

FOCUS novembre Recenti dinamiche del mercato del lavoro femminile in Puglia PREMESSA FORZA LAVORO E OCCUPAZIONE FEMMINILE

Nome indicatore DPSIR Fonte dati Autovetture per standard emissivo D ACI. Disponibilità dati *** P

Tavola 1 Dettaglio territoriale comuni partecipanti al Tavolo Interistituzionale Nord-Milano Quadro di sintesi della domanda abitativa

IL MERCATO IMMOBILIARE PROVINCIA DI BRINDISI 1 SEMESTRE A cura del Servizio Economia Locale della CCIAA di Brindisi

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno luglio e tra le famiglie dove i redditi da lavoro si associano a redditi da pensione (dal 3,6% al 5,3%).

La povertà relativa in Italia nel 2007

Fonti: INAIL- Banca dati statistica. Istat - Le Forze di Lavoro

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua -2,1-1,7-0,5

TRASPORTI 2013 Trasporto stradale Autovetture per standard emissivo

FOCUS Febbraio Una descrizione statistica del personale dipendente delle Regioni a statuto ordinario PREMESSA

Dossier 6 La situazione delle famiglie con riguardo agli affitti e ai mutui per la casa

Informazioni Statistiche N 6/2014

Il tuo quartiere sotto la lente di ingrandimento

DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA

SISTEMA PUGLIA. Le Risorse Umane in Puglia

Nome indicatore DPSIR Fonte dati Parco veicolare pugliese D ACI. Disponibilità dati *** P

ANNO

UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI

2. USO DELLE RISORSE 2.3 TRASPORTO STRADALE. Tiziano Pastore, Ettore Valentini. Foto: Vittorio Triggiani

INDICATORI DI FABBISOGNO

Roma al Censimento della popolazione 2001

La povertà relativa in Italia nel 2006

Il Quadro demografico della città di Messina

3. Inquadramento statistico e socio-economico. Dati sul territorio Dati sulla popolazione Istruzione e cultura Lavoro Attività produttive

La povertà assoluta in Italia nel 2007

Popolazione

Rilevazione sulle forze di lavoro

Occupazione - Disoccupazione

Credito ai Consumatori in Europa a fine 2012

Masterplan Città di Castello smart Scheda: demografia Versione 1.1 (maggio 2014)

Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali

Fondi di sostegno ai genitori

Capitolo 5. Strutture formative. 5.1 Istituti Numero di unità scolastiche per tipologia di istituti medi superiori

8. Occupazione e forze di lavoro

Forze di Lavoro: comprendono gli occupati e le persone in cerca di occupazione.

La povertà in Italia nel 2009

La povertà in Italia nel La povertà relativa. 30 Luglio 2009

Sistemi di welfare. IL MERCATO DEL LAVORO. Strumenti di base per l analisi.

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2007

LA POPOLAZIONE. Tabella 1. Struttura della popolazione residente nella provincia di Torino per classi di età e sesso, anno 2000

Gli stranieri al 15 Censimento della popolazione

FOCUS Novembre Alcune recenti dinamiche demografiche in Puglia PREMESSA. Fonte: Istat Indagine Multiscopo Aspetti della vita

L UNIONE TERRE DI CASTELLI E IL COMUNE DI MONTESE LA REALTA TERRITORIALE DEI COMUNI Analisi socio economica

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo luglio-settembre 2016

Nome indicatore DPSIR Fonte dati Uso del suolo S Carta Tecnica Regionale. Disponibilità dati *** 2007 R

Informazioni Statistiche N 1/2014

Provincia di Barletta Andria Trani

La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2012

I risultati del 15 censimento nella provincia di della popolazione e delle abitazioni nella provincia di Catania

Censimento delle abitazioni

Informazioni Statistiche

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

7. P.I.L. e produzione di ricchezza

Il Censimento della Popolazione e delle Abitazioni

Informazioni Statistiche N 2/2005

TAV. 1 Popolazione residente nei comuni della Provincia di Carbonia-Iglesias nel 1991

ALLEGATO C LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE DELLA POPOLAZIONE PUGLIESE

l accesso al lavoro, nel 2009 le persone in cerca di occupazione ( unità) corrispondevano a ben il 12,1 per cento del complesso nazionale, e

IL MERCATO DEL LAVORO IN SICILIA NEL 2009

Malattie croniche non neoplastiche: focus su cirrosi e malattie epatiche croniche, diabete, BPCO e cardiopatia ischemica.

La pressione fiscale locale sulle famiglie bolognesi nel 2009

Facoltà di Economia - STATISTICA - Corso di Recupero a.a Prof.ssa G. Balsamo

Note sulla costruzione di indicatori compositi sul turismo 1

LICEO SCIENTIFICO LEONARDO DA VINCI NOCI

Edifici e abitazioni

Il fenomeno delle forze di lavoro potenziali in Italia

TRASPORTI 2014 Trasporto stradale Parco veicolare pugliese

Report Confcommercio IL TURISMO IN PUGLIA - 1 -

Screening Mammografico in Puglia nel 2008 I risultati dello studio PASSI

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno luglio 2017

COMPRAVENDITE DI IMMOBILI A USO ABITATIVO IN CAMPANIA numero

IL MERCATO DEL LAVORO NEL FAENTINO E NELLA PROVINCIA DI RAVENNA

L area metropolitana fiorentina. Statistiche territoriali, demografiche, economiche Presentazione del rapporto statistico

Il mercato del lavoro femminile in Provincia di Bari e nel sud-est barese

Nota di commento ai dati sulla natalità e fecondità della popolazione residente Anno 2015 Fonte: Istat

Occupati e disoccupati Aprile 2010: stime provvisorie

La povertà relativa in Italia nel 2003

Povertà assoluta in Lombardia e nelle regioni del nord Italia - Anno 2014

La definizione dell anagrafe dei suscettibili: L esempio di Roma. Mariangela D Ovidio Dipartimento di Epidemiologia ASL RM/E

OCCUPATI E DISOCCUPATI

Povertà ed esclusione sociale: il quadro pugliese ed il contesto nazionale

CASA.IT : Nota Congiunturale Mercato immobiliare residenziale

Occupati e disoccupati Febbraio 2010: stime provvisorie

La distribuzione del rischio di ricovero per Tumore maligno della Tiroide nella Provincia di Taranto

La deprivazione alimentare secondo l Istat e l incidenza della povertà a Parma

FOCUS gennaio Un analisi dell offerta di strutture per minori in Puglia, attraverso i dati del Registro Regionale.

Analisi congiunta sul mercato italiano degli immobili a destinazione commerciale, terziaria e produttiva

U.O. Epidemiologia Registro Tumori ASL Lecce. Dati di incidenza e Mortalità

COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA

IL CARPOOLING IN ITALIA: ANALISI DELL OFFERTA

VULNERABILITÀ SOCIALE: QUADRO DI CONTESTO E STRUMENTI DI ANALISI. Filippo Bongiovanni Milano, 28 gennaio 2016

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno luglio 2016

IL MERCATO DEL LAVORO IN PROVINCIA DI PIACENZA NEL 2015 SULLA BASE DELLA RILEVAZIONE CONTINUA SULLE FORZE DI LAVORO ISTAT

Comune di Prato dati provvisori del 15 Censimento della Popolazione e delle Abitazioni Ufficio di Statistica del Comune di Prato

Fabbricati Residenziali Fabbricati Non Residenziali Abitazioni (a) Nuova Costruzione

BILANCIO DEMOGRAFICO 2009 La popolazione del Piemonte nel 2009

Febbraio 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori

Transcript:

L indice di vulnerabilità sociale e materiale è costruito attraverso la media aritmetica corretta dei valori normalizzati di sette variabili legate alle principali dimensioni materiali e sociali della vulnerabilità. Si tratta di: FOCUS novembre 2015 Il disagio sociale e materiale nei comuni nella regione Puglia, attraverso i dati della piattaforma 8milaCensus Introduzione: Si propone una lettura dell evoluzione socio economica della regione Puglia, disaggregata per singolo Comune e nel tempo, attraverso la banca dati relativa ai Censimenti della Popolazione e delle Abitazioni, dal 1991 al 2011, denominata 8milaCensus. E una piattaforma dell Istat che mette a disposizione, tra l altro, 99 indicatori e le relative metodologie di calcolo. Un obiettivo del presente lavoro è anche quello di condividere la conoscenza di questa importante fonte informativa. Il valore dell indice di vulnerabilità sociale e materiale fornisce una lettura di sintesi del fenomeno oggetto di studio che, unitamente a altri 5 indicatori di vulnerabilità, offre una lettura di sintesi del fenomeno osservato. Si chiarisce che alcuni di detti indicatori, già presenti nella metodologia di calcolo dell indice di vulnerabilità, sono utilizzati con la finalità di fornire un dettaglio più mirato al singolo contributo. Per la descrizione spaziale di ciascuno dei fenomeni associati agli indicatori statistici e delle eventuali evoluzioni/involuzioni nell arco temporale intercensuario 2001-2011, sono state utilizzate mappe tematiche, con un livello di dettaglio comunale. Fonti: Banca dati Istat - 8milaCensus. Indice di vulnerabilità sociale e materiale 1) incidenza percentuale della popolazione di 25-64 anni analfabeta e alfabeta senza titolo di studio; 2) incidenza percentuale delle famiglie con potenziale disagio economico; 3) incidenza percentuale delle famiglie con potenziale disagio assistenziale; 4) incidenza percentuale della popolazione in affollamento grave; 5) incidenza percentuale delle famiglie con 6 e più componenti; 6) incidenza percentuale di famiglie monogenitoriali giovani e adulte; 7) incidenza percentuale di giovani di 15-29 anni non attivi e non studenti. Queste variabili, in quanto normalizzate, sono trasformate in modo da svincolarle dalle unità di misura e dalle loro variabilità. L indice sintetizza, quindi, i diversi aspetti del fenomeno e, per com è costruito, agevola i confronti territoriali e temporali. Per costruzione, i valori sono tutti compresi nell intervallo (70;130) e per l Italia nel 1991 è assegnato il valore uguale a 100. Nella fig. 1, i valori della mappa sono stati classificati in cinque classi. Quelli più bassi rappresentano le situazioni migliori essendo più basso il livello di vulnerabilità sociale e materiale. Si nota che le zone geografiche in cui tale indice è più elevato (situazioni peggiori) sono quelle del Gargano e del Tavoliere, più attenuata è la zona dei Monti Dauni. La Murgia è caratterizzata da una situazione più omogenea, con più forte concentrazione di valori bassi dell indice, a differenza dell Arco Ionico e del Salento, laddove si alternano comuni a più alto indice di variabilità a quelli con valore più basso. Per quanto attiene i capoluoghi di provincia, le situazioni migliori sono a Lecce e Andria. Sono 15 i comuni pugliesi con una bassa vulnerabilità sociale e materiale e di questi, 7 appartengono alla provincia di Lecce; nessuno a

quella di Foggia. Sono 104 i comuni connotati da alta vulnerabilità, 42 appartengono alla provincia di Foggia. Incidenza delle famiglie numerose L incidenza delle famiglie numerose è ottenuta come rapporto percentuale tra il numero di famiglie con 6 e più componenti e il totale delle famiglie. Nella fig. 2, i valori dell indice sono stati classificati in cinque classi. Nella zona nord della Puglia, Gargano e Tavoliere in particolare, si concentra il maggior numero di comuni con medio-alta/alta incidenza di famiglie numerose; nella provincia foggiana oltre il 40% delle famiglie con alta incidenza. Stesso fenomeno, più ridotto nell estensione comunale, si trova in alcune zone del territorio murgiano che aggrega grandi comuni come Altamura, Gravina e Santeramo. Incidenza delle famiglie con potenziale disagio economico L incidenza delle famiglie con potenziale disagio economico è calcolata come il rapporto percentuale tra il numero di famiglie con i) figli, ii) con la persona di riferimento in età fino a 64 anni e iii) con nessun componente occupato o ritirato dal lavoro e il totale delle famiglie. Questo indicatore individua le situazioni di potenziali difficoltà economiche causate dall assenza di reddito, per mancanza di un lavoro retribuito o da percettori di pensione in famiglia. I dati del 2011 comprendono i percettori di redditi da capitale fra i "ritirati da lavoro". Dalla fig. 3, ancora una volta, nella provincia di Foggia, in particolare la zona del Gargano, e del Tavoliere, così come in alcuni comuni del nord della Murgia e dell arco Ionico, emergono concentrazioni di comuni classificati ad medio-alta/alta incidenza di famiglie a disagio. Meno consistente risulta il fenomeno nella parte rimanente del territorio pugliese. I comuni capoluoghi di provincia mostrano situazioni differenti: a Lecce, l indice assume un valore basso; a Bari, medio basso; a Trani, medio; ad Andria, alto e in tutti gli altri, medio alto. Incidenza popolazione in condizione di affollamento La convivenza di più persone in uno spazio ristretto rappresenta una misura di una condizione di deprivazione materiale. E misurabile attraverso l incidenza della popolazione in condizione di affollamento cioè il rapporto percentuale tra i) la popolazione residente in abitazioni con superficie inferiore a 40 mq e più di 4 occupanti o ii) in 40-59 mq e più di 5 occupanti o iii) in 60-79 mq e più di 6 occupanti, e il totale della popolazione residente in abitazioni occupate. La condizione di alto affollamento in Puglia (fig. 4) sembra evidenziare un profilo geografico decrescente, a partire dai comuni situati a nord fino ad arrivare a quelli situati a sud. I comuni della provincia di Foggia e BAT, connotati da un alto valore dell indice, sono 32 sul totale di 52. L indice diventa meno concentrato nelle altre zone. I comuni capoluoghi di provincia con alto indice di affollamento sono Taranto, Bari, Barletta e Foggia; Trani, Brindisi e Andria, medio alto; Lecce, medio basso. Incidenza di giovani fuori dal mercato del lavoro e dalla formazione Una misura di potenziale vulnerabilità sociale è il prolungato allontanamento della popolazione residente di 15-29 di età dal mercato del lavoro e dal sistema formativo. L incidenza di giovani fuori dal mercato del lavoro e dalla formazione è calcolato come il rapporto percentuale tra la popolazione residente di 15-29 di età, in condizione non professionale diversa da studente, e il totale della popolazione residente di 15-29 anni. La fig. 5 evidenzia una diffusa aggregazione di comuni, con una limitata estensione geografica, classificati con alta incidenza di giovani fuori dal mercato del lavoro e dalla formazione. Più marcate alcune aree sul Gargano e nell Arco Ionico. Il numero di comuni con alto valore dell indice sono 53, 35 appartengono alle province di Foggia e di Taranto. Il numero di comuni con valore basso sono 52, 8 appartengono alla provincia di Foggia e 26 a quella di Lecce. Nei capoluoghi di provincia, Bari, Trani e Barletta sono classificati con media incidenza; Brindisi, Andria e Foggia, con medio alta ; Taranto, con alta ; Lecce con bassa. Incidenza di famiglie in disagio di assistenza

Le famiglie composte solo da anziani mostrano una potenziale vulnerabilità sociale per il bisogno esprimibile di assistenza e la difficoltà a poterla soddisfare all interno. Infatti, in tali famiglie, può essere alto il rischio di presenza di malattie croniche e limitazioni funzionali nelle attività quotidiane collegate all età avanzata. L incidenza di famiglie in disagio di assistenza è calcolata come il rapporto percentuale tra il numero di famiglie con almeno due componenti, senza coabitanti, con tutti i componenti di 65 anni e più e con la presenza di almeno un componente di 80 anni e più, sul totale delle famiglie. L incidenza più alta è presente nella zona foggiana dei Monti Dauni unitamente ad alcuni grandi comuni garganici meno colpite sono le zone dalla Murgia e del Salento. I comuni con l indice alto sono 45; 22 appartengono alla provincia di Foggia. I comuni capoluoghi con una bassa incidenza sono Andria, Trani e Barletta; è medio bassa a Foggia, Taranto e Lecce; media a Bari (fig. 6). Confronti intercensuari: il 2011 rispetto al 2001 Nelle figg. dalla 7 alla 11 sono stati calcolati, nei comuni pugliesi, i punti percentuali delle differenze degli indicatori negli ultimi due censimenti, 2011 e 2001. Le differenze negative evidenziano che gli indicatori di vulnerabilità sociale e materiale decrescono dal 2001 al 2011; quelle molto vicine allo zero identificano una stabilità temporale; le differenze positive marcano una crescita del fenomeno nel tempo. Pertanto, le mappe raggruppano i valori negativi in classi di miglioramento ; quelli positivi, in classi di peggioramento. La classe costante identifica i comuni che hanno i valori degli indici molto prossimi allo zero. L indice di vulnerabilità sociale e materiale migliora in oltre 160 comuni della Puglia e peggiora in 80, distribuiti nella zona dei Monti Dauni, sud della Murgia, Arco Ionico e parte del Salento. Per i capoluoghi di provincia, si registra il miglioramento nel comune di Andria, Bari, Brindisi, Foggia e Trani. Un lieve peggioramento lo fanno registrare i comuni di Taranto e Lecce (fig. 7). numerose (fig. 8), con delle distinzioni sull intensità. Sono pochi i comuni, soprattutto quelli piccoli, che evidenziano peggioramenti, di questi la quasi totalità appartengono alla provincia di Foggia. I comuni capoluoghi di Barletta e Andria mostrano i miglioramenti più evidenti, rispetto a tutti gli altri, che in ogni caso manifestano un evoluzione positiva del fenomeno. In fig. 9 sono state rappresentate le variazioni temporali dell indicatore incidenza delle famiglie con potenziale disagio economico. E evidente l elevata concentrazione di aree geografiche in cui l indicatore peggiora nel 2011. Sono 142 i comuni classificati con alto o medio peggioramento ; 25 mostrano delle differenze trascurabili tra il 2001 e il 2011; in 88 comuni, il fenomeno è si è ridotto nel 2011. Nella classe ad alto peggioramento si ritrovano i comuni capoluogo di Brindisi, Taranto, Barletta, Lecce e Trani; a medio peggioramento, Foggia; Bari è in una situazione stabile nel tempo; Andria registra un medio miglioramento. Le variazioni temporali dell indicatore relativo all incidenza dei giovani fuori dal mercato del lavoro e della formazione (fig. 10) fanno emergere un generalizzato miglioramento caratterizzato, in ogni caso, da differenti intensità, l eccezione riguarda 20 piccoli comuni della zona dei Monti Dauni, per i quali si registra un peggioramento dell indicatore. La situazione dei comuni capoluogo è caratterizzata da un generalizzato miglioramento di intensità alta per quanto riguarda i comuni di Barletta e Andria; intensità media per tutti gli altri. Le caratteristiche delle variazioni temporali dell indicatore incidenza delle famiglie in potenziale disagio di assistenza, descritto nella fig. 11, sono marcatamente peggiorative in 240 comuni pugliesi su 258, con più ampie aggregazioni di comuni ad alto peggioramento nella zona dei Monti Dauni e nel sud Salento. Tutti i comuni capoluoghi di provincia evidenziano un basso peggioramento dell indicatore. Si evidenzia un generalizzato miglioramento tra il 2001 e il 2011 dell incidenza delle famiglie

Glossario: Indice di vulnerabilità sociale e materiale. L indice di vulnerabilità sociale e materiale è capace di sintetizzare attraverso un solo valore i diversi aspetti di un fenomeno di natura multidimensionale, e che agevola i confronti territoriali e temporali. L indice è costruito attraverso la media aritmetica corretta dei valori normalizzati dei seguenti sette indicatori elementari che descrivono le principali dimensioni materiali e sociali della vulnerabilità: 1) incidenza percentuale della popolazione di 25-64 anni analfabeta e alfabeta senza titolo di studio; 2) incidenza percentuale delle famiglie con potenziale disagio economico; 3) incidenza percentuale delle famiglie con potenziale disagio assistenziale; 4) incidenza percentuale della popolazione in affollamento grave; 5) incidenza percentuale delle famiglie con 6 e più componenti; 6) incidenza percentuale di famiglie monogenitoriali giovani e adulte; 7) incidenza percentuale di giovani di 15-29 anni non attivi e non studenti. Incidenza delle famiglie numerose. E il rapporto percentuale tra il numero di famiglie con 6 e più componenti e il totale delle famiglie. Incidenza delle famiglie con potenziale disagio economico. E il rapporto percentuale tra il numero di famiglie con figli con la persona di riferimento in età fino a 64 anni nelle quali nessun componente è occupato o ritirato dal lavoro e il totale delle famiglie. Attraverso l indicatore si individuano situazioni di potenziali difficoltà economiche per la mancanza di almeno un reddito da lavoro o da pensione derivante da attività lavorativa. I dati del 2011 includono fra i "ritirati da lavoro" anche i percettori di redditi da capitale. Incidenza popolazione in condizione di affollamento. Rappresenta il rapporto percentuale tra la popolazione residente in abitazioni con superficie inferiore a 40 mq e più di 4 occupanti o in 40-59 mq e più di 5 occupanti o in 60-79 mq e più di 6 occupanti, e il totale della popolazione residente in abitazioni occupate. L incidenza della popolazione residente che vive in condizioni di affollamento evidenzia un disagio connesso alla convivenza di più persone in uno spazio ristretto in rapporto alla numerosità degli occupanti l abitazione. L indicatore fornisce dunque una misura di una condizione di deprivazione materiale. Incidenza di giovani fuori dal mercato del lavoro e dalla formazione. Rappresenta il rapporto percentuale tra la popolazione residente di 15-29 anni in condizione non professionale diversa da studente e la popolazione residente di 15-29 anni. L indicatore individua la quota di popolazione in età 15-29 anni che è non occupata, non in cerca di occupazione e nemmeno inserita in un percorso regolare distruzione/formazione. Per il rischio di una maggiore difficoltà di reinserimento, dovuto a un prolungato allontanamento dal mercato del lavoro e dal sistema formativo di questa fascia di età, l indicatore fornisce una misura di potenziale vulnerabilità sociale. Incidenza di famiglie in disagio di assistenza. Rappresenta il rapporto percentuale tra il numero di famiglie con almeno due componenti, senza coabitanti, con tutti i componenti di 65 anni e più e con la presenza di almeno un componente di 80 anni e più, e il totale delle famiglie. L indicatore misura l incidenza di famiglie composte solo da anziani e, quindi, potenzialmente a rischio di incontrare difficoltà nel fornire assistenza in caso di bisogno agli altri componenti ultraottantenni. Per il rischio di presenza di malattie croniche e limitazioni funzionali nelle attività quotidiane collegate all età avanzata, l indicatore esprime, insieme con altri analoghi (quali l Incidenza di anziani soli), una domanda implicita di assistenza e misura una condizione di potenziale vulnerabilità sociale. Per eventuali contatti UFFICIO STATISTICO, Via Gentile 52-70126 Bari email: ufficio.statistico@regione.puglia.it; www.regione.puglia.it/ufficiostatistico