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Laboratorio di Calcolo Numerico A.A. 2007-2008 Laboratorio 4 Risoluzione di sistemi non lineari Metodo di punto fisso Esercizio 1. Risoluzione di sistemi non lineari Si consideri il seguente sistema non lineare { e x+y 1 = 0, e x y 1 = 0. 1. Si traccino con Matlab le due curve, dopo aver trovato per ciascuna di esse un opportuna espressione esplicita del tipo y = g(x). Quale è la soluzione esatta del problema? 2. Si calcoli l espressione dello Jacobiano di (1). 3. Si scriva il metodo di Newton applicato alla risoluzione di (1). 4. Si calcolino a mano le prime due iterate del metodo di Newton, partendo dal dato iniziale x0=1, y0=2. 5. Si utilizzi ora il programma newtonxsys.m (oppure la versione per Matlab 6.5 newtonxsysv6.m), leggendone attentamente l help e usando la versione opportuna!, per trovare la soluzione del sistema con una tolleranza di 10 6. (1)

Soluzione 1. Per trovare un espressione esplicita del tipo y = g(x), procediamo nel seguente modo: e x+y 1 = 0 e x+y = 1 e x+y = e 0. Poiché l esponenziale è una funzione biettiva, abbiamo che x + y = 0 y = x. Quindi, la prima equazione del sistema può essere scritta come y = g 1 (x), con g 1 (x) = x. Per la seconda equazione del sistema procediamo analogamente: e x y 1 = 0 e x y = 1 e x y = e 0, e quindi x y = 0 y = x. La seconda equazione del sistema può essere dunque scritta come y = g 2 (x), con g 2 (x) = x. Da queste considerazioni, deduciamo facilmente che la soluzione esatta del problema è (x, y ) = (0, 0). Per tracciare in MATLAB il grafico di g 1 (x) e g 2 (x), scriviamo >> x=-5:0.01:5; >> plot(x,-x, r-,x,x, g- ); 2

>> grid 2. Il sistema può essere scritto in forma astratta come F(x) = 0, dove la funzione F è definita da R 2 a valori in R 2, e ( ) f1 (x) F(x) =, con f f 2 (x) 1 (x) = e x+y 1, f 2 (x) = e x y 1. L espressione dello Jacobiano di F(x) è f 1 x J(x, y) = (x, y) f 1 y (x, y) ( f 2 x (x, y) e x+y e f 2 = x+y (x, y) e x y y e x y 3. Il metodo di Newton applicato alla risoluzione del sistema è ( ) δx J(x k, y k k ) δy k = F(x k, y k ), ). dove abbiamo definito δx k = (x k+1 x k ), δy k = (y k+1 y k ). 4. La prima iterazione del metodo di Newton è [ ] e 3 e 3 ( ) ( ) δx 0 e e 1 e 1 δy 0 = 3 1 e 1 1 }{{}}{{} J(x 0,y 0 ) F(x 0,y 0 ) La soluzione di questo sistema (2 2) (che in questo semplice caso possiamo calcolare esattamente a mano), è δx 0 = 0.3840, δy 0 = 1.3342, 3

da cui x 1 = x 0 + δx 0 = 1.3840, y 1 = y 0 + δy 0 = 0.6657. 5. Risolviamo numericamente il sistema con Matlab. A questo scopo, costruiamo una funzione Matlab che definisce la funzione nonlineare e una funzione Matlab che definisce lo Jacobiano. function F=fun(x) F=[exp(x(1)+x(2))-1; exp(x(1)-x(2))-1]; function J=Jfun(x) J =[exp(x(1)+x(2)) exp(x(1)+x(2)); exp(x(1)-x(2)) -exp(x(1)-x(2))]; Il punto di partenza, il numero massimo di iterazioni e la tolleranza sono definiti come segue: >>x0=[1;2]; 4

>>nmax=100; >>toll=1e-4; la chiamata della funzione newtonxsys >>[xr,nit]= newtonxsys(@fun,@jfun,x0,toll,nmax); xr = 1.00000000000000 2.00000000000000 1.38403444841345 0.66575261995441 0.69221025689286 0.48633912971456 0.25304164125157 0.23323255006697 0.05069114129085 0.05049623036854 0.00247553398676 0.00247551499286 0.00000611812030 0.00000611812030 0.00000000003743 0.00000000003743 nit = 8 Osserviamo che la seconda riga del vettore xr fornisce il vettore (x 1, y 1 ) (da confrontarsi con il risultato al punto precedente, dove abbiamo risolto esattamente e non numericamente il sistema J(x 0, y 0 )δx = F(x 0, y 0 )). 5

Qualora si usi la versione newtonxsysv6.m si procede come segue nella definizione della funzione e dello Jacobiano. Dal prompt di MATLAB: >> syms x1 x2 >> fun=[exp(x1+x2)-1; exp(x1-x2)-1]; >> Jfun=[diff(fun(1), x1 ), diff(fun(1), x2 ); diff(fun(2), diff(fun(2), x2 )]; e quindi >>[xr,nit]= newtonxsys(fun,jfun,x0,toll,nmax); dove gli altri parametri sono definiti come nel caso precedente. 6

ESERCIZIO 2. Metodo di punto fisso Per il calcolo dell unica radice reale α della funzione f(x) = e x x 2 si utilizzi il metodo di punto fisso x (k+1) = φ(x (k) ), k 0 con ciascuna delle seguenti funzioni di iterazione φ: ( x ( x φ 1 (x) = exp, φ 2 (x) = exp, 2) 2) φ 3 (x) = x ex x 2 e x 2x. 1. Si studi consistenza e ordine di convergenza per ciascuna scelta di φ. 2. Si scriva la function puntofisso che prende in ingresso il punto di partenza x0 il numero massimo di iterazioni nmax la tolleranza sul test d arresto toll il puntatore alla funzione f il puntatore alla funzione di iterazione φ e restituisce lo zero calcolato alpha il vettore contenente tutte le iterate calcolate xvect (l ultima componente e la soluzione) 7

il vettore contenente l avanzamento tra due iterate xdif il vettore contenente le valutazioni della funzione f in corrispondenza delle iterate fx il numero di iterazioni effettuate it 3. Per i soli metodi convergenti, si utilizzi il codice scritto al punto sopra con xv=0, nmax=1000, toll=1e-6, riportando il numero di iterazioni impiegate per convergere e l errore assoluto effettivamente commesso (α = 0.7034674) 4. Si riconosce il metodo con funzione di iterazione φ 3? Si poteva stabilire a priori l ordine di convergenza di tale metodo? Soluzione 1. Sia α tale che f(α) = 0. Allora e α = α 2. Per la funzione di iterazione φ 1 abbiamo α = e α/2 α = (e α ) 1/2 α 2 = e α. Quindi il metodo è consistente. Analogamente si verifica che anche φ 2 è consistente. Verifichiamo che le ipotesi del teorema di convergenza del punto fisso siano soddisfatte nell intervallo [a, b] = [ 1, 0]. Per la funzione φ 1 si osserva che se x [ 1, 0] allora 0.6 < φ 1 (x) < 1. Quindi, la prima ipotesi non è soddisfatta. Per la funzione φ 2 abbiamo 8

se x [ 1, 0] allora 1 < φ 2 (x) < 0.6 φ 2 è derivabile in [ 1, 0] e φ 2 (x) = 1 2 ex/2 K = 0.5 < 1 tale che φ 2 (x) K x [ 1, 0] Quindi il metodo di punto fisso per la funzione di iterazione φ 2 è convergente e la convergenza è almeno lineare. Verifichiamo se la convergenza è più che lineare calcolando φ 2(α) con α 0.7 (letto dal grafico!). Abbiamo che φ 2 (α) 0 e quindi la convergenza del metodo è solo lineare. 2. Codice allegato 3. function g=gfun(x) g=-exp(x/2); function phi=phifun(x) phi=exp(x)-x.^2 >> xv=0; >> nmax=1000; >> toll=1e-6; >> [xvect,xdif,fx,it]= puntofisso(xv,nmax,toll,@gfun,@phifun); Numero di Iterazioni : 15 9

Radice calcolata : -0.70346755 L errore assoluto effettivamente commesso è: >>(-0.7034674) - xvect(end)= 1.469579210544580e-07. Se proviamo a lanciare il codice con la funzione φ 1, come previsto dalla teoria, il metodo non converge allo zero. Per fare la prova numerica, al primo passo dobbiamo definire le funzioni g e φ : function g=gfun(x) g=exp(x/2); function phi=phifun(x) phi=exp(x)-x.^2 il punto di partenza,il numero massimo di iterazioni e la tolleranza: >> xv=0; >> nmax=1000; >> toll=1e-6; >> [xvect,xdif,fx,it]= 10

puntofisso(xv,nmax,toll,@gfun,@phifun); Numero di Iterazioni : 10 Radice calcolata : Inf 4. Il metodo di punto fisso con funzione di iterazione φ 3 è il metodo di Newton, quindi ci aspettiamo una convergenza quadratica. 11