Le forme del paesaggio

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Le forme del paesaggio

Introduzione La geomorfologia è la scienza della Terra che si occupa dello studio e dell'interpretazione del rilievo terrestre e dei meccanismi responsabili del suo modellamento. La geomorfologia studia le forme presenti sulla superficie terrestre, esaminando le caratteristiche del rilievo, gli agenti, i processi e i fattori responsabili della sua genesi e della sua trasformazione nel tempo. dati sedimentologici dati pedologici dati geomorfologici ricostruzione dei processi responsabili del modellamento del rilievo riconoscimento delle interrelazioni tra dinamiche naturali e antropiche

Morfogenesi Un agente morfogenetico è un fenomeno fisico e/o chimico che, attraverso l attivazione di meccanismi caratteristici, può generare o modificare le forme del rilevo e/o le caratteristiche dei depositi. Gli agenti morfogenetici possono essere distinti in endogeni ed esogeni. Gli agenti endogeni dipendono dalle condizioni fisiche e chimiche dei materiali che formano l interno terrestre, e sono la manifestazione dell energia interna della Terra che interagisce con la superficie del pianeta. Gli agenti esogeni sono legati alle interazioni che avvengono al contatto tra la litosfera e l atmosfera, l idrosfera e/o la biosfera; sono la manifestazione dell energia esterna alla Terra che interagisce con la sua superficie agenti endogeni agenti esogeni

Morfogenesi Un processo morfogenetico è un particolare meccanismo attraverso il quale un agente morfogenetico riesce a creare o modificare forme e depositi. Vengono detti fattori morfogenetici le condizioni statiche e dinamiche che influenzano l efficacia dei processi morfogenetici. I fattori che influenzano la morfogenesi (soprattutto per quanto riguarda gli agenti esogeni) possono essere distinti in: attivi: in grado di modificare l energia dell agente passivi: determinano l inerzia del paesaggio, ovvero la resistenza che forme e depositi oppongono alla modificazione

Classificazione delle forme I diversi agenti tendono a modificare continuamente la superficie terrestre, il cui aspetto in ciascun istante rappresenta semplicemente una fase di transizione tra situazioni differenti, in un ambito dinamico di continua trasformazione in cui con ritmo irregolare si alternano fasi di prevalente costruzione e di prevalente distruzione del rilievo In genere, gli agenti endogeni tendono a creare rilievo, mentre gli agenti esogeni tendono a modellarlo e a ridurlo. Per tale motivo le forme prodotte dagli agenti endogeni sono definite primarie, mentre quelle originatesi dagli agenti esogeni, proprio perché sono successive alle primarie, sono definite derivate. La superficie terrestre rappresenta l'interfaccia tra la crosta terrestre, l'atmosfera, l'idrosfera e la biosfera; su di essa si verificano, quindi, un insieme di processi di carattere fisico, chimico, biologico e antropico che la modellano e la modificano attraverso scambi di energia e trasferimenti di materia.

Classificazione delle forme Le forme possono essere descritte e classificate utilizzando parametri di natura geometrica: dimensione, forma, angolo d inclinazione ed orientazione. Tuttavia, quando si esaminano le forme del rilievo, ci si rende conto che in natura lo stesso tipo di forma rassomiglia a moltissime altre, in ragione del fatto che molte di esse hanno origine complessa, derivando dall'azione di più meccanismi o agenti, contemporanei o no Per convergenza morfologica si intende proprio il processo per il quale agenti e processi diversi danno luogo a forme simili (i.e. i conoidi, che possono derivare da processi alluvionali, gravitativi o dall'azione di acque superficiali non incanalate Risulta, pertanto, molto più efficace utilizzare un criterio genetico per la descrizione e classificazione delle forme, che tenga contro dei seguenti elementi: struttura del substrato roccioso processo che a modellato la forma stadio di sviluppo

Fattori di controllo della morfogenesi Nell impossibilità di stabilire un legame univoco tra processo e forma, è però possibile effettuare delle considerazioni sul contesto nel quale i processi vengono ad operare e, di conseguenza, sui fattori che governano, vincolano e controllano la morfogenesi, ovvero: Clima Contesto geodinamico Stato di attività Erosione e accumulo Forme endogene ed esogene

Fattori di controllo della morfogenesi Clima Le diverse fasce climatiche e ambientali del pianeta sono dominate da agenti e processi distinti e in ciascuna fascia climatica si trovano morfologie ricorrenti, caratteristiche di quella zona, correlate al comportamento dei diversi agenti superficiali (acqua, vento, temperatura, etc.); Le regioni glaciali e periglaciali, dove l azione del ghiaccio è prevalente, avranno forme caratteristiche differenti da quelle delle regioni umide, dove l azione erosiva dei corsi d acqua è maggiore e delle zone aride, dove l agente predominante diventa il vento Il clima diventa pertanto un importante fattore di controllo dei processi morfogenetici la cui classificazione in zone può essere utilizzata come base per un analisi sintetica delle forme morfologiche ad esse associate (geomorfologia climatica).

Fattori di controllo della morfogenesi Contesto geodinamico Esiste una correlazione molto forte tra processi e forme caratteristiche da un lato e regioni strutturali dall'altro. Zone di orogenesi recente, caratterizzate da imponenti rilievi montuosi, elevati dislivelli con il fondo valle e climi freddi, sono caratterizzati in generale da processi glaciali, periglaciali e di versante tipici ed assolutamente assenti in contesti strutturali più antichi, quali gli affioramenti dello scudo continentale.

Fattori di controllo della morfogenesi Stato di attività Le forme morfologiche possono essere correlate a processi attivi o inattivi ed pertanto esse stesse possono essere catalogate come forme attive o inattive. Una forma attiva deriva da un processo ancora oggi in atto e che può pertanto causarne una modifica nel tempo (es. una falesia può essere soggetta a modifiche in seguito a crolli o ribaltamenti per l azione di erosione prodotta dal mare). Una forma inattiva è invece il frutto di processi ormai estinti per i quali oggi non sussistono più le condizioni di attività (es. il piede di un colamento detritico ricolonizzato dalla vegetazione).

Fattori di controllo della morfogenesi Si è soliti distinguere tre stati di attività: attivo, quiescente, inattivo Sono da considerare inattive, o relitte, le forme per le quali sono radicalmente mutate le condizioni morfogenetiche tanto da non poter più essere riattivate dai medesimi agenti morfogenetici i quali non sono più presenti. Tra le forme inattive rientrano quelle fossili, ovvero quelle sepolte sotto una coltre di sedimenti. Vengono considerate attive s.s. le forme per le quali risultano in atto al momento del rilevamento, o ricorrono con un ciclo il cui periodo massimo non supera quello stagionale, i processi che le hanno generate e ne hanno condizionato l evoluzione Sono classificate come quiescenti le forme non attive al momento del rilevamento e prive di periodicità stagionale, per le quali però esistano sicuri dati (geomorfologici, storici, bibliografici, ecc.) che ne dimostrino l attività passata nell ambito dell attuale sistema morfoclimatico e morfodinamico e che abbiano oggettive possibilità di riattivazione non avendo esaurito la loro potenzialità di evoluzione.

Fattori di controllo della morfogenesi Erosione ed accumulo Molte forme possono derivare in via generale da processi riconducibili ad azioni di erosione o accumulo; La morfologia di una valle fluviale è governata dal processo di erosione ad opera della corrente idrica delle rocce costituenti l alveo del fiume. Una valle alluvionale è invece una forma morfologica governata dal processo di accumulo dei detriti trasportati dalla corrente e depositati sotto l azione della gravità.

Fattori di controllo della morfogenesi Forme endogene ed esogene Un'ulteriore grande suddivisione delle forme si basa sulla loro origine endogena, dovuta a forze di origine interna della Terra (es. deformazioni tettoniche, vulcanismo o terremoti), o esogena, per processi di tipo fisico, chimico, biologico o antropico che agiscono sulla superficie terrestre Cono vulcanico (forma endogena) Duna eolica (forma esogena).

Fattori geologici di erosione Le forme del rilievo possono essere controllate da fattori geologici quali la litologia, l'assetto strutturale e l'attività tettonica che determinano meccanismi di erosione differenziale sulle differenti litologie affioranti; Il ruolo che rivestono questi fattori può essere talmente importante da portare alla genesi di morfologie caratteristiche, che non vengono inserite in altri gruppi, ma sono considerate in una categoria più o meno omogenea Rientrano in questo gruppo: forme controllate dalla litologia, cioè dalla natura e composizione delle rocce affioranti forme strutturali, controllate dalla giacitura del materiale geologico in cui sono scolpite forme tettoniche, influenzate da movimenti tettonici.

Fattori geologici di erosione Controllo litologico A causa della loro composizione chimica e mineralogica, della loro resistenza e della presenza e frequenza di discontinuità, i vari tipi di rocce possiedono un comportamento diverso di fronte alle azioni di degradazione ed erosione Quando due rocce con differente resistenza all'erosione affiorano in posizione adiacente e sono sottoposte allo stesso agente erosivo, si avrà tendenzialmente un'alterazione più efficace sulla roccia più tenera, mentre quella più resistente sarà meno soggetta alla degradazione e alla decomposizione In situazioni di questo tipo si generano forme caratteristiche che vedono la roccia più resistente rimanere in rilievo o comunque sporgere rispetto alla più tenera, che verrà più facilmente smantellata

Fattori geologici di erosione Controllo litologico Morfologie da erosione differenziale sulle arenarie della Monument Valley (Arizona) Piramidi di Segonzano (TN), singolari architetture originate dall azione erosiva dell acqua su un deposito morenico sovrastato da una frana di massi di porfido. I massi hanno esercitato un azione protettrice dal dilavamento dovuto alle precipitazioni che ha invece spazzato via il materiale morenico cementato costituito da ciottoli e terre di varia pezzatura e granulometria.

Fattori geologici di erosione Controllo stratigrafico Nei casi in cui si abbiano affioramenti di rocce sedimentarie stratificate, ma anche metamorfiche o filoniane, un altro importante fattore di controllo sul processo dell erosione selettiva e delle forme associate è dato dalla giacitura. L'esposizione agli agenti meteorici di successioni con giacitura orizzontale può dare origine a tipici rilievi tabulari, la cui parte sommitale è impostata nella roccia più resistente, che protegge dall'erosione i materiali sottostanti. Si parla in questo caso mesa (dallo spagnolo, mesa = tavolo), cui può essere associato un testimone, cioè un torrione isolato in corso di smantellamento

Fattori geologici di erosione Controllo stratigrafico L evoluzione di una successione stratigrafica a giacitura orizzontale sottoposta ad erosione differenziale ad opera di agenti atmosferici può produrre 3 differenti forme secondo il sottostante schema

Fattori geologici di erosione Controllo stratigrafico Se delle rocce stratificate affiorano con giacitura inclinata, si possono formare rilievi caratteristici dati dall'associarsi dell'alternanza litologica con la giacitura. Come nel caso delle cuestas, il processo di smantellamento si arresta o è rallentato in corrispondenza della roccia più resistente e si genera un caratteristico rilievo simmetrico, con montagne (o colline) e valli con profilo trasversale asimmetrico. Dessin Dominique Sablons - Archives Larousse

Fattori geologici di erosione Controllo tettonico Anche i movimenti di deformazione tettonica (faglie, pieghe, sovrascorrimenti) possono esercitare un notevole controllo geomorfologico; Una struttura a pieghe, sulla quale agisce l erosione selettiva prodotta dalla degradazione meccanica, è caratterizzata da antiformi e sinformi (rispettivamente anticlinali e sinclinali) e si esprime in genere nel paesaggio con dorsali e depressioni relativamente strette e allungate, più o meno parallele tra loro. In linea generale, se il nucleo delle anticlinali è più resistente all erosione rispetto alle formazioni più giovani, esso sarà difficilmente smantellato ed emergerà come una dorsale anticlinale; viceversa, se al nucleo di un anticlinale affiorano litologie più erodibili, tenderà a formarsi una valle anticlinale con serie di dorsali omoclinali ai lati; Le sinclinali con al nucleo le formazioni più erodibili daranno origine a valli sinclinali; quelle con terreni più resistenti al nucleo con l andar del tempo tenderanno invece a dare origine a dorsali sinclinali.

Fattori geologici di erosione Controllo tettonico Dorsale antiforme Valle sinforme Valle omoclinale Dorsale omoclinale Valle antiforme Dorsale sinforme (da Bartolini, 2002)

Fattori geologici di erosione Controllo tettonico L'evidenza morfologica di una faglia può essere varia, a seconda del tipo di movimento, del rigetto, dell'età del movimento, del tipo di roccia coinvolta etc. Una morfologia caratteristica è la scarpata di faglia, corrispondente ad un salto di pendenza più o meno marcato in corrispondenza del piano di faglia; La scarpata è caratterizzata da un andamento marcatamente rettilineo in pianta e da una pendenza più o meno elevata in funzione delle litologie coinvolte e della sua evoluzione (nel tempo subentrano processi di erosione che ne attenuano il profilo).

Fattori geologici di erosione Controllo tettonico La differenza tra scarpata di faglia e scarpata di linea di faglia è strettamente genetica: una scarpata di faglia è il risultato diretto di una faglia (il rigetto topografico osservabile lungo la scarpata è il prodotto di un movimento tettonico). una scarpata di linea di faglia è il prodotto dell erosione differenziale sui due lati della faglia: essa si genera quando lungo una faglia vengono a contatto terreni a forte contrasto litologico (per esempio rocce dure, come i calcari o i graniti, e rocce erodibili, come le argille).