LA PROVA PENALE Trattato diretto da ALFREDO GAITO Volume terzo LA VALUTAZIONE DELLA PROVA contributi di: GIUSEPPE DELLA MONICA, FILIPPO RAFFAELE DINACCI EMILIO GIRONI, CIRO SANTORIELLO, VINCENZO TARDINO UTET
INDICE S O M M A R I O VOLUME III La valutazione della prova CAPITOLO XLV II giudizio penale tra fatto e valore giuridico (VINCENZO TARDINO) 1. Premessa introduttiva e caratterizzazione del tema. 2. La concezione della norma giuridica come giudizio di valore. 3. a) fatto e valore giuridico nel sistema probatorio. 3.1. Segue: b) il valore del linguaggio nell'ambito dell'esperienza giuridica e del discorso legislativo. 4. Ermeneutica giudiziaria. 5. La portata innovativa della riformulazione dell'art. 606, lett. e), e.p.p. 6. Struttura e funzione della prova: a) il concetto di prova e di legalismo probatorio. 6.1. Segue: b) nozioni generali sulla valutazione della prova. 7. Il giusto processo: a) imparzialità del giudice. 7.1. Segue: b) il diritto alla prova nel contraddittorio tra le parti. 8. a) contesto di ricerca e contesto di giustificazione. 8.1. Segue: b) onere di allegazione della prova e atto ammissivo. 8.2. Segue: e) procedimento acquisitivo. 8.3. Segue, d) regole di esclusione probatoria. 9. Valutazione della prova: nozioni essenziali. 9.1. Limite della libertà morale. 9.2. Criteri legali di valutazione: fl) la prova indiziaria. 9.2.1. Segue, b) le dichiarazioni del coimputato. 9.2.2. Segue, e) il giusto processo e le prove utilizzabili ai fini della deliberazione. 9.2.3. Segue: d) il contraddittorio come regola di esclusione probatoria e il diritto alla prova. 9.2.4. Segue, e) dichiarazioni extraprocessuali. 9.2.5. Segue: f) la regola probatoria di giudizio deh'"oltre il ragionevole dubbio". IO. Fatti notori e fatti incontestati o pacifici. 11. Massime d'esperienza. 12. Casistica di spunti dottrinari e arresti giurisprudenziali su temi fondamentali e controversi afferenti alla valutazione delle prove: a) abnormità del decreto di rinvio a giudizio per contestuale implicita declaratoria di colpevolezza dell'imputato e per trasgressione del divieto di motivare il provvedimento. 12.1. Segue: b) sul concetto di prova decisiva. 12.Z Segue: e) sull'attendibilità del teste e della parte offesa, con particolare riguardo ai minori e alle persone dei genitori e parenti. 12.3. Segue: d) sulla rinnovazione dell'istruzione dibattimentale e sul quando il giudice può disporre una perizia. 12.4. Segue, e) l'incidente probatorio. 12.5. Segue: f) la confessione e la ritrattazione. 12.6. Segue: g) il movente. 12.7. Segue: h) cause di estinzione del reato e concomitante nullità processuale assoluta. 12.8. Segue, i) cause di non punibilità ex art. 129 e.p.p. in sede di legittimità. 13. Il ricorso per cassazione alla luce dei principi sul giusto processo. 14. La normativa di cui all'art. 625-te e.p.p. e gli errori in sede
Vili Indice sommario di legittimità. 15. La Corte di Cassazione, supremo organo di giustizia e garante dell'esatta osservanza e dell'uniforme interpretazione della legge. 16. Conclusioni.... Pag. CAPITOLO XLVI La prova indiziaria (EMILIO GIRONI) 1. Nozione e polisemia del termine "indizio". 2. Nozione di indizio in senso tecnico. 3. Legittimità costituzionale della prova indiziaria. 4. Voci critiche sull'ammissibilità della prova indiziaria. 5. Classificazione della prova indiziaria e profili semantico-lessicali. 6. Procedimenti logico-inferenziali per la valutazione dell'indizio. 7. Tipologie di indizi. 8. Problematicità della prova indiziaria. 9. Analisi del disposto dell'art. 192, 2 co., c.p.p., e metodo di valutazione della prova indiziaria. 10. La certezza dell'elemento indiziante. Indizio e sospetto. 11. L'indizio mediato. 12. Regole di esclusione probatoria e prova indiziaria. 13. Considerazioni critiche sulla funzione dell'art. 192, 2 co., c.p.p. 14. Insostenibilità di una gerarchia tra "prove" ed "indizi". 15. Ulteriori considerazioni sulla rilevanza della prova indiziaria. 16. Giustificazione esterna, giustificazione interna e controllo di legittimità. 17. Casistica in tema di elementi indizianti. 18. L'indizio come prova provvisoria. 19. Note conclusive» 115 CAPITOLO XLVII L'inutilizzabilità (FILIPPO RAFFAELE DINACCI) I. Il tema e le questioni di metodo. 2. Il diritto probatorio tra verità e tutela di legalità delle forme. 3. L'inutilizzabilità quale limite del sapere giudiziale. 4. Il divieto d'uso tra regole di esclusione e regole di valutazione. 5. L'unitarietà normativa del divieto d'uso. 6. Costituzione e limiti valutativi. 7. L'art. 191 c.p.p. quale esclusivo riferimento dell'inutilizzabilità. 8. Il valore assiologico e sanzionatorio del divieto d'uso. 9. Le premesse storiche dell'inutilizzabilità. 10. Il divieto di legge. II. La dimensione concreta e la portata applicativa del divieto probatorio. 12. L'inutilizzabilità tra ì'an ed il quomodo della prova. 13. La prova innominata. 14. La prova illecita. 15. La prova illegale. 16. La prova incostituzionale. 17. Situazioni soggettive, carenza di poteri e divieto d'uso. 18. L'inutilizzabilità come rifiuto del principio di conservazione degli atti imperfetti. 19. La propagazione dell'inutilizzabilità. 20. Gli effetti della propagazione con riferimento alle prove dichiarative, alle cc.dd. interferenze di giudicato e alla prova per sentenza. 21. L'ambito operativo del divieto d'uso probatorio. 22. La rilevazione del vizio. 23. Gli ambiti di eccezione nel giudizio di Appello ed in quello di Cassazione. 24. Inutilizzabilità e giudizi successivi alla Cassazione. 24.1. Il giudizio di rinvio. 24.2. Il ricorso straordinario.
Indice sommario IX 24.3. L'incidente di esecuzione. 24.4. La revisione. 24.5. La revoca delle sentenze per abolitio criminis. 25. Incidenza delle fonti convenzionali per la rilevazione post iudicatum di cause di inutilizzabilità. 26. Inutilizzabilità, ius superveniens e tempus regit aduni. 27. Il divieto d'uso con riferimento alla prova "estera" Pag. 167 CAPITOLO XLVIII La parabola del principio del libero convincimento (GIUSEPPE DELLA MONICA) Sezione I L'evoluzione del principio del libero convincimento 1. L'elaborazione di stampo illuministico. 2. La successiva involuzione. 3. La metamorfosi del principio in Italia: dalle codificazioni pre-unitarie alla riforma del 1988» 201 Sezione II L'analisi del principio 1. Il libero convincimento come criterio di ricostruzione del fatto storico. 2. Libero convincimento e discrezionalità nell'applicazione delle norme giuridiche. 3. La definizione: il "convincimento" del giudice e la sua "libera" formazione. 4. L'antitesi tra libero convincimento e prove legali. 5. La legalità probatoria ed i "limiti indiretti" al libero convincimento. 6. I "limiti diretti" al libero convincimento...» 279 Sezione III L'attuale fisionomia del libero convincimento 1. La valenza sistematica del principio. 2. La versione codicistica del libero convincimento. 3. L'obbligo di motivazione. 4. L'indicazione dei risultati acquisiti e dei criteri adottati. 5. La valutazione degli indizi. 6. La valutazione delle dichiarazioni rese da soggetti interessati: il contributo dell'imputato di reato connesso o collegato. 6.1. Segue: il contributo dell'offeso dal reato. 7. La selezione degli elementi di prova utilizzabili per la decisione. 8. Le regole di giudizio» 292 CAPITOLO XLIX I criteri di valutazione della prova (fra massime d'esperienza, regole di giudizio e standards d'esclusione) (CIRO SANTORIELLO) 1. Premessa» 325
X Indice sommario Sezione I Cosa valutare 1. La nozione di prova ed il procedimento probatorio. 2. Le classificazioni probatorie: a) prova tipica e prova atipica; b) prova legale e prova a valutazione libera. 2.1. Segue: e) prova diretta e prova indiretta. 2.2. Segue: d) prova storica, prova dichiarativa, prova rappresentativa e prova critica. 3. Il grande equivoco: la distinzione fra prova ed indizi Pag- 328 Sezione II Cosa è la valutazione 1. La valutazione quale strumento per l'individuazione del "risultato di prova". 2. La valutazione dell'attendibilità del "risultato di prova". 3. La valutazione complessiva delle risultanze probatorie acquisite.» 366 Sezione III Come valutare 1. Disciplina in tema di valutazione della prova e libero convincimento: una contraddizione insanabile? 2. La valutazione finalizzata all'individuazione del "risultato di prova": a) l'utilizzo delle leggi scientifiche nel processo penale. 2.1. Segue: b) il ricorso alle massime d'esperienza. 3. La valutazione avente ad oggetto l'attendibilità del "risultato di prova": a) V"attendibilità intrinseca" del risultato di prova. 3.1. Segue: b) l'"attendibilità estrinseca" del risultato di prova. 4. La valutazione circa la fondatezza dell'ipotesi accusatoria.» 377 Bibliografia.» 41 3 Indice per argomenti.» 473