UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali STUDENTI DELL UNIVERSITA DI PAVIA: LE RISPOSTE APERTE AL QUESTIONARIO SPOSTAMENTI CASA-UNIVERSITA 1 Sabrina Spaghi Università di Pavia, Collaboratrice Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali Un campione di studenti dell Università di Pavia è stato invitato a rispondere al questionario spostamenti casa-università 2 al fine di analizzare le scelte modali e le abitudini di viaggio nei giorni feriali degli studenti universitari. Il questionario prevedeva in fase finale, oltre a domande a scelta vincolata, la possibilità di fare osservazioni e dare suggerimenti sul tema della mobilità a Pavia (risposta aperta). Ogni studente ha potuto compilare il questionario on-line, attraverso una piattaforma digitale, collegandosi dal proprio pc al link suggerito. Sul totale di 2.685 interviste valide, sono state registrate 239 risposte aperte, ovvero circa l 8,9% del campione. Considerando il totale delle risposte aperte pervenute, l 81,2% è inerente a suggerimenti e commenti sul tema della mobilità, mentre il rimanente 18,8% è costituito da considerazioni riguardanti il questionario 3. Analizzando le risposte aperte in tema di mobilità, si osserva la 1 Documento prodotto dall Università degli Studi di Pavia (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) nell ambito del progetto Pavia Mobility Manager, co-finanziato dalla Fondazione Cariplo nell ambito del Bando 2010 Promuovere forme di mobilità sostenibile alternative all auto privata. 2 Il questionario rileva le abitudini di viaggio per il tragitto casa-università di un campione di 2.685 studenti dell Università di Pavia nell anno 2013. 3 Le risposte aperte inerenti al questionario riguardano 7 aspetti: 1) alcuni studenti hanno sottolineato l importanza di alcune tipologie di viaggio non considerate dal questionario, come la mobilità degli universitari che si devono spostare in città per seguire le lezioni in sedi differenti e la mobilità degli studenti che ogni fine settimana tornano alla casa di residenza (di solito fuori provincia); 2) non sono state specificate nel questionario alcune tipologie di studenti, come gli studenti lavoratori e i disabili; 3) alcuni studenti hanno trovato difficoltà a rispondere alle domande con menu a tendina inerenti la frequenza dei viaggi; 4) alcuni studenti hanno trovato difficoltà a capire cosa si intendesse per casa, se la casa di residenza o il luogo da cui si parte ogni giorno per
seguente distribuzione per argomento: auto 7%, bus 50%, treno 10%, bicicletta 7%, altro 4% (nessuna osservazione/proposta per la mobilità pedonale e il telelavoro) (Grafico 1). Si evidenzia quindi una prevalenza di proposte e osservazioni che riguardano l uso di mezzi sostenibili piuttosto che l utilizzo dell automobile. Grafico 1: Argomenti delle risposte aperte nel Questionario Spostamenti Casa-Università degli studenti dell Università di Pavia Fonte: Nostre elaborazioni su dati Questionario Spostamenti Casa-Università deli studenti dell Università di Pavia, 2013. Esaminando i contenuti delle risposte aperte, in primo luogo va rilevato un sostanziale pareggio fra il numero delle risposte contenenti osservazioni critiche e il numero di quelle propositive. Di seguito uno schema riassuntivo di quanto emerso. Auto 1) Poca pulizia nei parcheggi dell Università, soprattutto in caso di neve. 1) Introdurre e promuovere il car sharing. 2) Abbonamento agevolato per studenti per i parcheggi limitrofi alle sedi universitarie. recarsi in Università; 5) alcune domande risultano poco attinenti al tema della mobilità. In realtà alcune domande apparentemente non in tema sono state introdotte al fine di indagare la relazione fra scelte modali di trasporto e reddito/spese mensili/scelte personali; 6) è stata poco apprezzata dagli studenti la domanda inerente la felicità e in generale le domande troppo personali; 7) alcuni hanno trovato il questionario troppo lungo da compilare.
3) Ampliare il più possibile i servizi online per gli studenti, così da evitare a chi abita lontano e non è ben collegato a Pavia dal trasporto pubblico di prendere l auto per raggiungere l Università (ad es. la registrazione degli esami non può essere fatta in modo telematico?) 4. 4) Creare un parcheggio gratuito per studenti vicino alle sedi dell Università centrale 5. Autobus 1) Scarse corse la sera (assenti dopo le 22) e nei giorni da mercoledì a sabato. Il servizio Noctibus non funziona bene. Gli studenti non si muovono in città solo per le lezioni/esami ma anche per uscire la sera. La sera servono i bus anche per sicurezza personale. 2) Ritardi (a volte addirittura anticipi di orario). 3) Le città di Pavia e Abbiategrasso sono poco collegate dal trasporto pubblico: ne deriva che molti studenti di Abbiategrasso preferiscono l ateneo milanese al pavese per comodità di viaggio. 4) Costi dei biglietti troppo elevati rispetto alla qualità di viaggio offerta. In particolare, il costo dell abbonamento studenti è aumentato negli ultimi anni. 5) Non c è sicurezza sugli autobus, troppi borseggiatori. 1) Potenziare la frequenza del bus nelle ore di punta, soprattutto verso le facoltà scientifiche (la linea 3 è sempre sovraffollata tanto da non riuscire a salire negli orari di punta). 2) Aumentare la frequenza del bus n. 5 per gli studenti di odontoiatria (fermata in viale Brambilla) e dei bus n. 3 e 7. 3) Introdurre delle linee solo per studenti universitari che colleghino negli orari di punta delle lezioni (la mattina fra le 8 e le 9 soprattutto) i principali luoghi frequentati (come stazione, polo Cravino, polo scientifico Nave, centro storico) 6. 4) Introdurre alcune fermate dei bus extraurbani al Polo Cravino-Nave, per evitare agli studenti che arrivano da fuori Pavia di prendere i bus urbani per andare in facoltà. 5) Introdurre corsie preferenziali per gli autobus sulle strade più importanti e ingorgate così da velocizzare i tempi di viaggio 7. 4 L idea di agevolare gli studenti evitando spostamenti inutili può essere concretizzata attraverso la informatizzazione della maggior parte delle funzioni di segreteria e delle pratiche amministrative degli studenti, come in parte già accade all Università di Pavia. 5 Questa possibilità non è in linea con la mobilità sostenibile, soprattutto per il concetto di gratuità della sosta auto in prossimità del centro città. L occupazione di suolo pubblico ha un prezzo. Inoltre, permettere la sosta gratuita alle auto (che siano di studenti o di qualsiasi cittadino) è il miglior modo per incentivare l uso del mezzo privato per recarsi nel centro storico; viceversa, la difficoltà a trovare parcheggio è un fortissimo incentivo a scelte modali di trasporto sostenibile. 6 Questa sembra una opzione fattibile, considerato che a Pavia esiste già un offerta simile per gli studenti delle scuole superiori: si tratta di alcune linee di autobus che sono attive solo in alcune fasce orarie della giornata (entrata-uscita degli studenti da scuola) e su certi percorsi (quelli che interessano gli istituti scolastici molto frequentati). 7 Questa è una scelta che andrebbe a vantaggio di tutta la popolazione. Tempi di viaggio più snelli sarebbero un grandissimo incentivo all uso del trasporto pubblico locale per spostarsi in città, considerato che molti cittadini
6) Tempi di percorrenza in autobus troppo elevati (anche 45 minuti per attraversare la città) per le dimensioni ridotte di Pavia. Treno 1) Ritardi e poca pulizia. 1) Convenzione con Trenord per abbonamenti agevolati per gli studenti dell Università di Pavia su tutte le tratte. 2) Pochi collegamenti ferroviari (esclusa la tratta Pavia-Milano che ha un offerta adeguata). Ad esempio, manca un collegamento ferroviario diretto fra Pavia e Vigevano. 3) Orari dei treni poco comodi per le lezioni (bisogna arrivare in Università molto presto e si perde molto tempo). 4) Poca sicurezza nella stazione ferroviaria, soprattutto il tardo pomeriggio. 5) Molti disagi per gli studenti che ogni fine settimana devono spostarsi per andare a casa fuori provincia e tornare a Pavia la domenica sera. 2) Creare degli abbonamenti integrati per studenti per viaggiare sia su bus che su treni. 3) Iniziare le lezioni alle 9.30 per venire incontro a chi si sposta in treno e non ha orari di treni comodi per Pavia. Bicicletta 1) Poca sicurezza dei ciclisti. 1) Più piste ciclabili. Posteggi per biciclette per ogni padiglione dell ospedale San Matteo. 2) Furti di bici. 2) Migliorare il bike sharing (introdurre postazioni anche nel polo Cravino-Nave). Altro 1) Agevolazioni fiscali per il trasporto verso l Università. evitano l uso del bus proprio a causa della durata esagerata dello spostamento rispetto ai km percorsi. A fronte di ciò, la realizzazione di corsie preferenziali è utile solo se realizzata su una ampia porzione di strade comunali e dovrebbe prevedere una separazione fisica delle corsie bus, in modo da azzerare invasioni di corsia da parte delle auto.
2) Rivedere gli orari delle lezioni così da accorparle il più possibile sui 4 giorni ed evitare agli studenti di doversi spostare da casa per sole due ore di università. In questo modo si può ridurre il numero di viaggi degli studenti. Considerate tutte le osservazioni e proposte sopra-esposte, si può riassumere in 6 punti ciò che l Università di Pavia potrebbe realizzare per incontrare la volontà dei propri studenti e contribuire a migliorarne le scelte modali per i viaggi casa-università: - Ampliare il più possibile i servizi on-line per gli studenti così da ridurre il numero dei viaggi per motivi amministrativi; - Fare un accordo con la Società Line che gestisce il tpl in città per introdurre alcune linee di autobus solo per studenti universitari che colleghino negli orari di punta delle lezioni (la mattina fra le 8 e le 9 soprattutto) i principali luoghi frequentati (come stazione, polo Cravino, polo scientifico Nave, centro storico); - Segnalare alla società Line la necessità di una frequenza maggiore di autobus delle linee 3, 5 e 7 la mattina fra le 8 e le 9; - Creare convenzioni con Trenitalia e Trenord per studenti dell Università di Pavia; - Introdurre postazioni di bike sharing nelle principali sedi dell Università, soprattutto al polo Cravino-Nave; - Definire orari di lezione che riducano al minimo gli spostamenti degli studenti in città durante i giorni feriali; introdurre in alcune facoltà la possibilità di posticipare l inizio delle lezioni la mattina (verso le 10) e terminare le lezioni più tardi il pomeriggio (verso le 19), così da differenziare gli orari di spostamento di studenti-docenti ed evitare sovraffollamenti sui mezzi pubblici. Le sopracitate osservazioni e proposte degli studenti dell Università di Pavia saranno valutate, unitamente agli altri risultati dell indagine QSCL del progetto Pavia Mobility Manager, al fine di proporre politiche di mobilità sostenibile nell ambito universitario.