Il turismo internazionale dell Italia nella crisi del 28 29 29 Andrea Alivernini, Emanuele Breda L ITALIA E IL TURISMO INTERNAZIONALE Risultati e tendenze per incoming e outgoing nel 28 29 Venezia 15 dicembre 29 http://www.bancaditalia.it
handamenti internazionali hitalia: Turismo incoming hitalia: Turismo outgoing
Andamenti internazionali
Arrivi e spesa per viaggi internazionali nel mondo (milioni di viaggiatori e miliardi di dollari a prezzi correnti) 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Arrivi (milioni di viaggiatori) Crescita media annua 198 28: 4,3% Spesa (miliardi di dollari) Crescita media annua 198 28: 8,2% 195 1952 1954 1956 1958 196 1962 1964 1966 1968 197 1972 1974 1976 1978 198 1982 1984 1986 1988 199 1992 1994 1996 1998 2 22 24 26 28 Fonte: Organizzazione mondiale del turismo (OMT, per gli arrivi) e Organizzazione mondiale del commercio (OMC, per la spesa).
L andamento delle quote di mercato Nell ultimo decennio (1999 28) Stati Uniti, Regno Unito e Italia sono stati caratterizzati dalle maggiori perdite di quote di mercato (rispettivamente, di circa un quarto per i primi due e di oltre un quinto per l Italia). La Cina è emersa come rilevante nuovo mercato di destinazione, aumentando di quasi un quarto la sua quota, anche se il suo sviluppo sembra almeno temporaneamente segnare il passo; il maggiore incremento relativo èstato quello della Turchia, che negli ultimi dieci anni ha raddoppiato la propria quota di mercato. Nell ultimo quinquennio (24 8) l Italia ha subito la maggiore perdita relativa nella quota di mercato ( 16,5%), seguita dai due principali concorrenti, la Francia ( 14,3%) e la Spagna ( 12,2%); i tre paesi hanno risentito anche dell apprezzamento dell euro nel periodo.
Quote di mercato sugli introiti mondiali da turismo internazionale a prezzi e cambi correnti 1, Valori percentuali 22, 9, 21, 8, 2, 7, 19, 6, 18, 5, 4, 3, 2, Cina Francia Italia Spagna Turchia Stati Uniti (scala di destra) 17, 16, 15, 14, 1, 13,, 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 199 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 24 25 26 27 28* Fonte: elaborazioni su dati Banca d'italia, OMC e statistiche nazionali. (*) Per il totale mondiale, stime OMC. Nota: per ciascun paese sono evidenziati i livelli massimi raggiunti. 12,
Quote di mercato principali paesi incoming Tra il 1982 e il 1992 èevidente l inizio del calo dell Italia dai suoi massimi e la crescita di Stati Uniti e Francia 1982 1992 Austria; 5,5 Cina; 1,1 Resto del mondo; 45,1 Cina;,7 Francia; 6,9 Germania; 4,8 Grecia; 1,5 Italia; 7,9 Resto del mondo; 4,1 Austria; 4,3 Francia; 8, Germania; 5, Grecia; 1, Italia; 7,4 Turchia;,4 Stati Uniti; 14,8 Regno Unito; 5,5 Spagna; 7, Turchia; 1,1 Stati Uniti; 2, Regno Unito; 4,9 Spagna; 7, Fonte: elaborazioni su dati OMC
Quote di mercato principali paesi incoming Nei decenni successivi forte ridimensionamento degli USA, calo di Italia, Francia e Spagna ed emersione della Cina e della Turchia. 22 28* Resto del mondo; 45,3 Austria; 2,2 Cina; 4,2 Francia; 6,7 Germania; 4, Grecia; 2, Resto del mondo; 5,1 Germania; 4,2 Austria; 2,3 Francia; 5,9 Cina; 3,8 Grecia; 1,8 Italia; 4,9 Turchia; 1,7 Stati Uniti; 17,5 Italia; 5,5 Regno Unito; 4,2 Spagna; 6,6 Turchia; 2,3 Stati Uniti; 14,4 Regno Unito; 3,8 Spagna; 6,5 (*) Per il totale mondiale nel 28, stime OMC.
Crescita media annua degli introiti turistici (1999 28) Valori percentuali 18 16 14 12 1 8 6 4 2 Austria Cina Francia Germania Grecia Fonte: elaborazioni su dati Banca d'italia, OMC e statistiche nazionali. Italia Regno Unito Spagna Stati Uniti Turchia Mondo per memoria: cambio euro/dollaro
Confronto Italia-Francia Francia-Spagna Esauritisi gli impulsi alla competitività dell Italia provenuti dalle crisi della lira (1992 e 1995), la perdita di quote di mercato è stata più marcata rispetto a entrambi gli altri due paesi, nonostante vi sia stata una minore perdita di competitività di prezzo rispetto alla Spagna effetto della maggiore inflazione in quel paese; questo indicherebbe (indirettamente) un effetto negativo per l Italia di fattori di competitività non di prezzo. Ultimo triennio: il 27 è l ultimo anno di crescita degli introiti nei tre paesi; nel 28 la spesa ha iniziato a scendere soprattutto in Francia, mentre nel 29 la Spagna e l Italia stanno subendo maggiormente le conseguenze della crisi (cfr. prossima slide).
Entrate da viaggi internazionali variazioni percentuali rispetto all'anno precedente 8 6 4 27 28 29* 2 2 4 6 8 1 12 Francia Italia Spagna Fonte: Banche centrali nazionali. (*) Gennaio settembre 29 per l'italia, gennaio agosto 29 per la Francia e la Spagna.
Italia: Turismo incoming e outgoing
Introiti da turismo internazionale dell'italia, PIL paesi avanzati e indicatore di competitività (var. % rispetto all'anno precedente) 3 6 25 5 2 4 15 3 1 2 5 1 5 1 1 15 2 Introiti da viaggi a prezzi costanti (1) PIL paesi avanzati scala destra Indicatore di competitività scala destra (2) 2 3 4 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 199 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 24 25 26 27 28 29* Fonte: FMI (per il PIL dei paesi avanzati) ed elaborazioni su dati Banca d'italia e Istat. (1) Deflazionati con il deflatore del PIL. (*) Dati stimati per il 29. (2) Indice standardizzato su base 1999=1, basato sui prezzi alla produzione. p Un aumento dell indice riflette un guadagno di competitività.
25 2 Introiti da viaggi internazionali e indicatore di competitività: : II trim. 1998 II trim. 29 variazioni percentuali rispetto al trimestre precedente dei dati destagionalizzati; indice: I trim. 1999=1 125 12 15 1 5 5 1 15 Introiti da viaggi a prezzi costanti (1) indicatore di competitività scala di destra (2) 115 11 15 1 95 9 85 II t. 1998 IV t. 1998 II t. 1999 IV t. 1999 II t. 2 IV t. 2 II t. 21 IV t. 21 II t. 22 IV t. 22 II t. 23 IV t. 23 II t. 24 IV t. 24 II t. 25 IV t. 25 II t. 26 IV t. 26 II t. 27 IV t. 27 II t. 28 IV t. 28 II t. 29 Fonte: BCE ed elaborazioni su dati Banca d'italia e Istat. (1) Deflazionati con il deflatore del PIL. (2) Basato sui pesi del commercio di beni e i prezzi al consumo; un aumento indica un aumento della competitività del mercato italiano.
Introiti per motivo del viaggio e struttura ricettiva Ottobre 28 settembre 29 e corrispondente periodo precedente Milioni di euro a prezzi correnti e variazioni percentuali Vacanza 1,3% Albergo 11,7% Visita a parenti, amici Altri motivi personali +7,3% 1,2% ott 27 set 28 ott 28 set 29 Casa in affitto Ospitalità privata Altro 5,6% 3,4% +3,7% ott 27 set 28 ott 28 set 29 Lavoro 11,% Escursionisti,4% 5. 1. 15. 2. 5. 1. 15. 2. Fonte: Banca d Italiad
Spesa per l albergo l e stagionalità Ottobre 28 settembre 29 e corrispondente periodo precedente Milioni di euro a prezzi correnti e variazioni percentuali La spesa media giornaliera per l hotel l è diminuita: 1. Per una diminuzione dei prezzi degli hotel? 2. Per una scelta di alberghi di qualità inferiore? 3. Per una differente stagionalità dei viaggi? Spesa 27 8 28 9 var % Spesa per l'albergo 8.315 7.32 12,2% pernottamenti in albergo 119.323 11.345 7,5% spesa media giornaliera 7 66 5,% 12 1 8 6 4 2 Stagionalità della spesa ottobre novembre dicembre 27 8 28 9 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre Fonte: Banca d Italiad
Outgoing Big Spenders Milioni di $ USA a prezzi correnti e variazioni medie annue 28 28/ 1988 28/ 1998 28/ 27 Germania 91.692 5,8% 5,4% 1,3% Stati Uniti 85.381 4,9% 3,9% 4,4% Regno Unito 69.792 8,1% 7,6% 2,4% Francia 42.42 7,6% 8,4% 14,4% Cina 36.157 22,4% 14,7% 21,4% Italia 3.839 8,5% 5,8% 12,8% Giappone 27.91 2,% 2,9% 5,2% Canada 27.36 7,2% 9,7% 1,5% Russia 24.89 11,1% 12,5% Paesi Bassi 21.825 6,1% 6,2% 14,2% Spagna 2.363 11,2% 14,4% 3,2% Fonte: elaborazioni su dati OMC La Germania è il maggior importatore di servizi turistici; seguono USA e Regno Unito. La Cina è il paese che mostra gli aumenti maggiori rispetto al passato, la crescita media annua dell Italia si colloca circa nella media di questi paesi. Le variazioni annuali sono fortemente influenzate dalla variazione dei cambi delle valute rispetto al dollaro USA.
Italia: spese per viaggi all'estero, PIL e consumi variazioni percentuali rispetto all'anno precedente 8 7 6 5 4 3 2 1 shock petrolifero (1973) e recessione (1975) Spese per viaggi a prezzi costanti (1) PIL italiano a prezzi costanti (scala di destra) Consumi delle famiglie a prezzi costanti (scala di destra) crisi corrente 8 6 4 2 Nelle crisi economiche precedenti c erano state riduzioni delle spese outgoing più ampie di quella attuale. 1 2 3 4 5 6 1971 1973 1975 stagnazione della crescita (1981 82) 1977 1979 1981 1983 1985 1987 crisi valutaria (settembre 1992) e recessione (1993) 1989 1991 1993 1995 1997 crisi valutaria (marzo 1995) 1999 21 attacchi terroristici dell'11/9/21 23 25 27 29* 2 4 6 I consumi delle famiglie erano diminuiti di più rispetto al calo del 28 9, 9, mentre il PIL non era mai diminuito in questa misura Fonte: elaborazioni su dati Banca d'italia e Istat. (1) Deflazionate con il deflatore delle importazioni di servizi. (*) Dati stimati per il 29 (per il PIL: previsioni ISAE).
Italia: spese per viaggi all'estero, consumi delle famiglie e indicatore di competitività (variazioni percentuali rispetto all'anno precedente; indice: 1999=1) 5 4 3 2 1 1 2 Spese per viaggi a prezzi costanti (1) Indicatore di competitività Consumi delle famiglie a prezzi costanti (scala di sinistra) 198 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 199 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 24 25 26 27 28 29* Fonte: elaborazioni su dati Banca d'italia e Istat (1) Deflazionate col deflatore delle importazioni di servizi. (2) Basato sui prezzi alla produzione. (*) Dati stimati per il 29 (per i consumi delle famiglie: previsioni ISAE). 125 12 115 11 15 1 95 9 Un fattore che determina la spesa outgoing è la competitività del nostro paese. Il tasso di cambio è la componente più volatile dell indicatore. Nel corso degli anni, il cambio della lira è stato molto più volatile dei consumi; l euro continua ad apprezzarsi da quattro anni, mitigando gli effetti del calo di PIL e consumi durante la crisi attuale
Italia: consumi delle famiglie e spese per viaggi all'estero e indicatore di competitività (variazioni percentuali rispetto al trimestre precedente dei dati destagionalizzati; indice: I trim. 1999=1) 2 15 1 5 5 1 15 2 II t. 1998 IV t. 1998 II t. 1999 IV t. 1999 II t. 2 IV t. 2 II t. 21 IV t. 21 II t. 22 IV t. 22 II t. 23 Spese per viaggi a prezzi costanti (1) indicatore di competitività scala di destra (2) Consumi delle famiglie a prezzi costanti IV t. 23 II t. 24 IV t. 24 II t. 25 IV t. 25 II t. 26 IV t. 26 II t. 27 IV t. 27 II t. 28 IV t. 28 II t. 29 11 15 1 95 9 Il livello dei prezzi e del cambio in Italia sta favorendo la competitività dei paesi esteri; questo favorisce un maggiore ricorso all acquisto acquisto di beni e servizi all estero ed anche di turismo Fonte: BCE ed elaborazioni su dati Banca d'italia e Istat (1) Deflazionate con il deflatore dell'import di servizi (2) Basato sui pesi del commercio di beni e i prezzi al consumo un aumento indica un aumento di competitività dei paesi esteri
IV trimestre 28 Nonostante l inizio l della crisi, la spesa outgoing è cresciuta del 9,2% e i pernottamenti del 1,8% sul corrispondente periodo del 27. Aumento della spesa per vacanze, meno viaggi business con spesa invariata Vacanza: calo dei viaggi brevi (1 3 3 notti) low cost e aumento dei viaggi lunghi (soprattutto + di 15 notti) Altri motivi personali: ottima performance (effetti di sostituzione one su vacanze brevi?) Lavoro: forte calo viaggi brevi e stabilità di quelli lunghi Spesa media giornaliera stabile, spesa per viaggio e durata media a in aumento Forte crescita dei viaggi in casa in affitto e ospitalità presso parenti/amici Possibili chiavi di lettura Effetti di ritardo dovuti a prenotazioni anticipate (viaggi organizzati) Sostituzione di viaggi in Italia con viaggi all estero (effetto del cambio) La componente dei viaggiatori a maggiore reddito potrebbe non avere risentito della crisi sin dal suo inizio, mentre le imprese hanno o da subito ridotto le spese per i viaggi all estero ritenuti non indispensabili