ARTICOLI. Mortalità per leucemia e incidenza di leucemia infantile in prossimità della stazione di Radio Vaticana di Roma



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Mortalità per leucemia e incidenza di leucemia infantile in prossimità della stazione di Radio Vaticana di Roma Leukaemia mortality and childhood leukæmia incidence near the Vatican radio station of Rome Paola Michelozzi, 1 Ursula Kirchmayer, 1 Alessandra Capon, 2 Francesco Forastiere, 1 Annibale Biggeri, 3 Alessandra Barca, 2 Carla Ancona, 1 Danilo Fusco, 1 Alessandra Sperati, 1 Paolo Papini, 2 Aldo Pierangelini, 4 Roberto Rondelli, 5, Carlo A. Perucci 1 1 Dipartimento di idemiologia ASL RM/E, Roma 2 Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio, Roma 3 Dipartimento di statistica, Università di Firenze 4 Servizio di igiene e sanità pubblica, ASL RM/E, Roma 5 Dipartimento di scienze pediatriche mediche e chirurgiche, Ospedale S. Orsola-Malpighi, Bologna Corrispondenza a: Paola Michelozzi, e-mail: salute@asplazio.it Abstract Some recent idemiological studies suggest an association between lymphatic and haematopoietic cancers and residential exposure to high frequency electromagnetic fields (100kHz-300GHz) generated by radio and television transmitters. Vatican Radio, a very powerful radio station transmitting all over the world (up to 600 kw) is located in Santa Maria di Galeria, in the northern suburbs of the city of Rome. Electric field measurements in the proximity of the radio station ranged between 1,5 and 25 V/m. In the 10 km area around the station, with 60.182 residents (1999), leukaemia mortality among adults (>14 years, 40 cases) in the period 1987-98 and childhood leukaemia incidence in the period 1987-99 (8 cases) were evaluated. The analysis (Stone s conditional test) was performed computing observed and expected cases (reference: population of Rome) in 5 Riassunto Alcuni recenti studi idemiologici hanno suggerito un associazione tra tumori del tessuto linfatico ed ematopoietico ed esposizione residenziale a campi elettromagnetici ad alte frequenze (100 khz-300ghz) generati da impianti radio o televisivi. In località Santa Maria di Galeria, a Nord di Roma, è situata la stazione di Radio Vaticana, una delle più importanti al mondo per numero di antenne e potenza di emissione (fino a 600 kw). In prossimità della stazione sono stati misurati valori di campo elettrico tra 1,5 e 25 V/m. E stata analizzata la mortalità per leucemia nel periodo 1987-98 nella popolazione adulta (40 casi) e l incidenza di leucemia infantile nel periodo 1987-99 (8 casi) nell area entro 10 km dalla stazione radio, comprendente una popolazione di 60.182 abitanti nel 1999. Per l analisi dell andamento del rischio con la distanza (Test di Stone condizionato), sono state definite 5 bande di raggio crescente, di 2 km di ampiezza, all interno delle quali sono stati calcolati i casi osservati e quelli attesi utilizzando come riferimento la popolazione del comune di Roma. Il test di Stone ha evidenziato un significativo decremento del rischio all aumentare della distanza per la mortalità tra gli uomini adulti (p=0,03) e per l incidenza tra i bambini (p=0,04). Anche lo Score test ha mostrato un significativo decremento del rischio di incidenza di leucemia infantile in funzione della distanza. Il rischio di leucemia infantile risulta superiore all atteso nell area entro 6 km dalla stazione (Rapporto standardizzato d incidenza =217; intervallo di confidenza 95% 99-405). Il piccolo numero dei casi osservati e l uso della distanza quale surrogato dell esposizione a radiofrequenze costituiscono il limite principale dello studio. Un futuro approfondimento dell indagine richiede campagne di misura per consentire una stima diretta dell esposizione della popolazione. (Epidemiol Prev 2001; 25: 249-255) Parole chiave: leucemia, mortalità, incidenza, radiofrequenza, analisi geografica bands of increasing radius (2 km width). The risk of childhood leukaemia was higher than expected within 6 km from the station (Standardized Incidence Ratio = 217; 95% Confidence Interval 99-405). Stone s test showed a significant decrease in risk with increasing distance both for male adult mortality (pvalue=0,03) and for childhood incidence (p-value=0,04). A Score test, showed a significant decrease in risk of childhood incidence as function of the distance. The main limitations of this study are the small number of observed cases and the use of distance as a proxy for RF exposure. Further research will require a systematic campaign of electromagnetic field measurements to allow better assessment of the population exposure. (Epidemiol Prev 2001; 25: 249-255) Key words: leukaemia, mortality, incidence, radio frequency, geographic analysis Introduzione Il crescente sviluppo del settore delle telecomunicazioni negli ultimi decenni ha determinato un aumento dell esposizione della popolazione generale a radiofrequenze generate 249

da ripetitori radiotelevisivi e antenne radio-base per la telefonia cellulare; vi è nell opinione pubblica un allarme relativo ai possibili rischi per la salute legati a queste esposizioni. E da rilevare, tuttavia, che mentre sono noti gli effetti termici generati da alti livelli di esposizione a campi elettromagnetici da radiofrequenze (RF), le attuali conoscenze non supportano possibili effetti a lungo termine di livelli di esposizione a RF di intensità inferiore. Una recente revisione degli studi su RF e tumori conclude che allo stato attuale non c è evidenza conclusiva di effetti e che le evidenze idemiologiche disponibili giustificano ulteriori ricerche. 1 In particolare gli studi idemiologici pubblicati fino a oggi su popolazioni esposte in ambito residenziale sono poco numerosi e presentano diversi limiti e risultati contrastanti. Tra questi, alcuni hanno suggerito un aumento della mortalità e dell incidenza di tumori del tessuto linfatico ed ematopoietico, in particolare di leucemie, tra la popolazione esposta in ambito residenziale. 2-5 A Nord di Roma è localizzata la stazione di Radio Vaticana dotata di diverse antenne radio che trasmettono programmi in tutto il mondo. Nel corso degli anni sono state numerose le manifestazioni di preoccupazione da parte della popolazione e delle diverse organizzazioni ambientaliste sui possibili danni alla salute legati al campo elettromagnetico prodotto da tali trasmettitori, in particolare rispetto a possibili incrementi di occorrenza di patologie tumorali. Nel 1997 la Giunta regionale del Lazio ha richiesto all Osservatorio idemiologico regionale l attivazione di un indagine idemiologica per verificare se nell area fosse presente un eccesso di patologie tumorali. A seguito di tale richiesta, è stata effettuata un analisi preliminare della mortalità nell area per gli anni 1987-95 per tutte le cause, tutti i tumori e per le principali sedi tumorali. I risultati relativi alla mortalità per causa non hanno evidenziato alcun eccesso per le principali cause tumorali tra la popolazione residente, a eccezione di un incremento di mortalità per leucemie. Poiché in alcuni studi pubblicati in quegli anni 4,5 veniva riscontrata un associazione tra esposizione a RF e occorrenza di leucemie, fu ritenuto opportuno attivare un primo studio caso-controllo sulla mortalità per tumori del tessuto linfatico ed ematopoietico tra la popolazione adulta (>14 anni) residente nell area nel periodo 1987-95. 6,7 Nello studio vennero inclusi 31 decessi per leucemia (ICD-IX: 2040-2089) residenti entro 10 km dalla stazione radio e 5 controlli per caso appaiati per sesso ed età. Per l analisi venne utilizzata come indicatore di esposizione la distanza tra la residenza della persona al momento del decesso e il centro della stazione radio. I risultati di questo primo studio hanno mostrato un eccesso significativo di mortalità per leucemia nell area < 4 km dalla stazione radio solo tra gli uomini (uomini: Odds Ratio (OR) = 4,5 IC 95% 1,46-30,87; donne: OR=1,4 IC 95% 0,24-8,25). Considerando nell analisi la durata della residenza nell area non si sono osservate variazioni dell effetto stimato. I risultati di questa prima indagine non sono stati ritenuti esaustivi, soprattutto a causa della mancanza di dati riguardanti la popolazione infantile. Si è ritenuto utile quindi estendere l analisi della mortalità agli anni più recenti (1987-1998) attivando parallelamente un indagine sull incidenza di leucemie nella popolazione infantile (1987-1999). Nel presente lavoro viene valutata l incidenza di leucemie infantili e la mortalità tra la popolazione residente utilizzando un approccio di tipo geografico e viene analizzato l andamento del rischio in funzione della distanza dalla stazione radio. Materiali e Metodi Definizione dell area e della popolazione in studio La stazione di Radio Vaticana è situata nel comune di Roma in località Santa Maria di Galeria a circa 20 km dal centro della città e si estende su un area di circa 2 km in direzione Nord/Sud e di circa 1,5 km in direzione Est/Ovest. E circondata da un alto muro di cinta entro cui sono dislocati diversi tralicci con antenne filari fisse e diverse postazioni di antenne rotanti. Dalla sua attivazione (alla fine degli anni cinquanta) a oggi le caratteristiche e la potenza dell emittente sono variate. Al Servizio di igiene pubblica della ASL di competenza, che ne ha fatto più volte richiesta, non sono state mai fornite informazioni dettagliate sugli orari e le caratteristiche di trasmissione e sulle variazioni apportate nel tempo. Dati riguardo al tipo e alla potenza dei trasmettitori attualmente presenti sono riportati sul sito web della radio (http://www.vaticanradio.org, dati presenti nel giugno 2001): «Vi sorgono attualmente 28 antenne fisse, tre ruotanti e due onde medie, le quali sono servite da nove trasmettitori in 0-2 km 2-4 km 4-6 km 6-10 km 0-10 km Censimento 1991 uomini 708 2.567 8.958 11.603 23.836 donne 689 2.684 9.233 12.114 24.720 totale 1.397 5.251 18.191 23.717 48.556 0-14 248 932 3.247 3.897 8.324 Dati anagrafici 1995* uomini 657 3.624 10.456 12.035 26.772 donne 651 3.856 10.763 12.133 27.403 totale 1.308 7.480 21.219 24.168 54.175 0-14 221 1.298 3.656 3.875 9.050 Dati anagrafici 1999* uomini 695 4.067 11.651 13.147 29.560 donne 694 4.347 11.941 13.640 30.622 totale 1.389 8.414 23.592 26.787 60.182 0-14 210 1.409 3.950 4.163 9.732 * per i comuni di Anguillara e Formello stime intercensuarie Tabella 1. Popolazione residente in aree a diverse distanze dalla stazione radio, per sesso e classe di età secondo diverse fonti (1991, 1995, 1999). Table 1. Resident population in areas at increasing distance from the radio station by sex and age group using different sources (1991, 1995, 1999). 250

Singole corone 0 2 km 2 4 km 4 6 km 6 8 km 8-10 km OSS SMR IC95% OSS SMR IC95% OSS SMR IC95% OSS SMR IC95% OSS SMR IC 95% uomini 2 290 35-1.049 6 163 60-354 7 97 39-200 5 80 26-187 1 23 1-127 donne 0 - - 3 129 27-377 5 106 34-247 6 145 53-315 51 38 45-323 totale 2 178 22-644 9 150 68-284 12 101 52-176 11 106 53-190 6 75 28-163 Aree cumulate 0 2 km 0 4 km 0 6 km 0 8 km 0-10 km OSS SMR IC95% OSS SMR IC95% OSS SMR IC95% OSS SMR IC95% OSS SMR IC 95% uomini 2 290 35-1.049 8 183 79-360 15 130 72-214 20 112 69-173 21 95 59-145 donne 0 - - 3 109 22-318 8 107 46-211 14 120 66-202 19 125 75-195 totale 2 178 22-644 11 154 77-276 23 121 76-181 34 116 80-161 40 107 76-145 TEST DI STONE Uomini p=0,03 Donne p=0,86 Totale p=0,14 *SMR corretto per il livello socioeconomico della sezione di censimento / SMR adjusted for socio-economic index of the census tract Tabella 2. Mortalità per leucemia nella popolazione adulta (>14 anni). Numero di casi osservati (OSS), SMR*, IC 95 % in aree concentriche (corone e cerchi di raggio crescente) e significatività del test di Stone, 1987-1998. Table 2. Leukaemia mortality among adults (>14 years). Observed cases (OSS), SMR*, 95 % CI in concentric bands and cumulative areas and results of Stone s test, 1987-1998. tutto per l onda corta (OC) e due trasmettitori per l onda media (OM) (con una riserva ciascuno). Di conseguenza le antenne in onda corta impegnate possono essere al massimo nove, le antenne in onda media utilizzano un trasmettitore per volta. La massima potenza di esercizio dei trasmettitori per l onda corta può essere di 500 kw, mentre quello in onda media è stato declassato al 50% della potenza per decisione spontanea della Radio e lavora pertanto a 300 kw. Per quanto riguarda le potenze dei trasmettitori impiegati, il Centro è dotato di 4 trasmettitori di onda corta da 100 kw, e di 5 la cui potenza nominale può arrivare fino a 500 kw; di questi uno va da 180 a 500 kw, mentre gli altri trasmettono a 250 o 500 kw. Per l onda media, c è un trasmettitore da 300 kw e con uno di riserva da 250 kw, e uno da 100 kw con uno di riserva da 50 kw». Non sono disponibili sul sito informazioni sui palinsesti della stazione radio. Si tratta quindi di una situazione in cui la valutazione delle emissioni risulta molto complessa: le antenne presenti nell area sono infatti numerose, hanno direzioni di emissione variabili, diversa potenza (fino a un massimo di 600 kw) e diverse bande di frequenza (onde corte e medie). Tali caratteristiche rendono quindi molto difficile stimare l esposizione dei residenti, anche in considerazione della necessità di valutare l esposizione verificatasi nel passato. I dati delle campagne di misura condotte fino a oggi nell area da vari enti (ENEA, ANPA, ISPESL e PMP), non consentono di ottenere informazioni sull andamento dei campi magnetici in prossimità dei trasmettitori e a diverse distanze dagli impianti. La maggior parte delle misure sono state effettuate al solo scopo di verificare il rispetto dei limiti di legge (20 V/m per esposizione a onde di frequenza 3-3000 MHz; 6 V/m in corrispondenza di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore). 8 I dati delle campagne effettuate mostrano inoltre una grande variabilità poiché le misure sono state effettuate in diverse ore della giornata senza tener conto delle caratteristiche dell emissione delle sorgenti al momento delle misure, e spesso non sono corredate di informazioni sulle bande di frequenza che consentirebbero l individuazione delle sorgenti responsabili. Misure eseguite in diversi anni hanno evidenziato superamenti dei limiti di legge sia all interno che all esterno di abitazioni vicine alla stazione radio. Alcune misure prolungate (fino a 12 ore), effettuate dall ENEA nel 1998 presso abitazioni limitrofe alla stazione di Radio Vaticana, hanno evidenziato valori massimi di campo elettrico tra 13,6 e 20 V/m (misure esterne alle abitazioni) e tra 1,5 e 6 V/m (misure interne all abitazione). 9 Misure eseguite nel 1999 nell area entro i 3 km dalla stazione hanno fornito valori massimi di medie sui 6 minuti in un intervallo da 1,6 a 14,97 V/m. 10 Nel 2001 l Agenzia regionale per la protezione dell ambiente del Lazio (AR- PA) ha misurato valori superiori ai 20 V/m in alcuni punti in prossimità di abitazioni. 11 Per lo studio è stato definito arbitrariamente un punto centrale rispetto alle principali emittenti presenti nella stazione radio, di cui sono state estrapolate le coordinate geografiche; tale punto è stato utilizzato per calcolare le distanze dalla stazione radio. Tale approssimazione implica che in alcuni casi la distanza calcolata possa risultare maggiore o minore della distanza reale dalle singole antenne. La distanza tra la fonte di emissione e la residenza rappresenta, in assenza di misure dirette, un indicatore di esposizione della popolazione già utilizzato in diverse indagini 4,5 in quanto in condizioni di campo lontano, la densità di potenza diminuisce in funzione della distanza. Attraverso il Sistema informativo geografico regionale, che gestisce dati di popolazione e dati sanitari a livello di sezione di censimento, dal centro della stazione radio è stata definita un area di 10 km di raggio che comprende alcune zone del comune di Roma (Santa Maria di Galeria, Cesano, L Olgiata e La Storta), e tutto il territorio dei comuni di Anguillara e Formello (localizzati tra 8 e 10 km). L area di 10 km include 192 sezioni di censimento con una popolazione media pari a 235 residenti (ISTAT 1991). La popolazione residente nell area di 10 km è passata da 48.556 nel 1991 (censimento ISTAT) a 60.182 abitanti nel 1999 (dati anagrafici) (tabella 1). Per il presente studio è stata utilizzata la popolazione ISTAT 1991 per gli anni 1987-92, la popolazione anagrafica al 01.01.1995 per gli anni 1993-95, e la po- 251

anno sesso età patologia* distanza durata della diagnosi (km) residenza polazione anagrafica al 01.01.1999 per gli anni successivi. Per i dati di mortalità la fonte di dati utilizzata è il Registro nominativo delle cause di morte (ReNCaM), attivo nella regione Lazio dal 1987. Per tutti i decessi tra i residenti nel Lazio, il registro contiene i dati anagrafici, la codifica ISTAT della causa di morte (codifica ICD-IX), e il comune di residenza al decesso. Per il solo comune di Roma, l informazione sulla residenza include la sezione di censimento (verificata attraverso controlli anagrafici). I dati di incidenza di leucemia infantile provengono dalla registrazione sistematica dei tumori infantili (0-14 anni) nel Lazio attraverso varie fonti: l Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica (AIEOP) che raccoglie dal 1989 i casi di leucemie dei centri di diagnosi e cura che fanno parte di tale associazione (modulo 1.01), il Sistema informativo dei ricoveri ospedalieri (SIO) attivo dal 1996, il Sistema informativo di mortalità attivo dal 1987. Per gli anni non coperti dal SIO (1987-95), sono state recuperate in modo retrospettivo informazioni cliniche di tutti i casi di tumore diagnosticati da strutture non afferenti all AIEOP, in modo da garantire l accuratezza diagnostica per tutti i casi inclusi. Per i casi individuati dal SIO è stata verificata l accuratezza della diagnosi dalla documentazione clinica esistente. I dati relativi alla residenza sono stati controllati tramite verifiche angrafiche presso il comune di residenza. Nel periodo 1987-99 si sono verificati tra i residenti a Roma 257 casi di leucemie infantili nella popolazione 0-14 anni. Di questi, il 75% sono stati notificati dall AIEOP, il 12% dal SIO e il 13% sono stati arruolati attraverso la verifica delle cartelle cliniche. Nessuno dei casi è stato notificato solo attraverso il registro delle cause di morte. Il tasso di incidenza stimato nel comune di Roma per il periodo 1987-99 è pari a 60,2 per milione di bambini all anno, superiore al tasso stimato per le popolazioni pediatriche italiane servite da un registro tumori (pari a 49,1 per milione) riferito però al periodo 1980-91. 12 Analisi dei dati L andamento del rischio di mortalità per leucemia in funzione della distanza tra residenza e stazione radio è stato analizzato cumulando i casi osservati nel periodo 1987-98 per la mortalità tra gli adulti e nel periodo 1987-99 per l incidenza di leucemia infantile. In questa analisi è stata presa in esame la residenza di ciascun soggetto identificata attraverso il centroide della sezione di censimento corrispondente ed è stato analizzato l andamento del rischio di malattia in funzione della distanza tra residenza e fonte di emissione, utilizzando un test specifico per il trend (test di Stone condizionato). 13,14 Con questo test viene testata l ipotesi di una diminuzione del rischio all aumentare della distanza da una fonte di emissione; contro l ipotesi di un rischio distribuito uniformemente (rapporto tra tassi costante in ciascuna corona) e uguale a quello dell intera area in esame. 1 1989 f 2 LLA 4,79 dalla nascita 2 1991 f 12 LMA 3,33 5 anni 3 1993 m 9 LLA 1,37 dalla nascita 4 1996 m 0 LLA 5,56 dalla nascita 5 1997 m 5 LLA 5,79 2 anni 6 1998 f 7 LLA 5,21 dalla nascita 7 1998 f 1 LLA 3,65 dalla nascita 8 1998 m 4 LLA 5,79 dalla nascita *LLA=leucemia linfoide acuta, LMA=leucemia mieloide acuta Tabella 3. Incidenza di leucemia infantile entro 10 km dalla stazione radio. Elenco dei casi osservati con anno di diagnosi, sesso, età alla diagnosi, patologia, distanza dal centroide della sezione di censimento di residenza e durata della residenza nella stessa abitazione, 1987-1999. Table 3. Incidence of childhood leukaemia within 10 km from the radio station. List of observed cases with year of diagnosis, sex, age at diagnosis, type of leukæmia, distance from the centre of the census tract of residence, and length of stay in the same residence, 1987-1999. Per l esecuzione del test di Stone sono state definite 5 aree concentriche per incrementi di 2 km dalla stazione di Radio Vaticana (raggio pari a 2 km, 4 km, 6 km, 8 km, e 10 km). I casi attesi sono stati calcolati applicando nelle singole aree i tassi di mortalità e di incidenza di leucemia infantile del comune di Roma. Per ciascuna corona circolare sono stati calcolati il numero di casi osservati, il numero di casi attesi e i Rapporti standardizzati di mortalità (SMR) e di incidenza (SIR). Sono stati calcolati infine i valori degli SMR e SIR aggiustati per il livello socioeconomico della sezione di censimento di residenza, utilizzando un indicatore che tiene conto del numero di componenti del nucleo familiare, dell indice di affollamento, del livello di istruzione, della professione, del tasso di disoccupazione, delle abitazioni di proprietà/in affitto. 15 Gli intervalli di confidenza sono stati calcolati secondo la formula di Clayton e Hills, 16 ed è stato calcolato il test di Stone per il rischio relativo massimo. 14 Per l analisi dell andamento delle leucemie infantili è stato inoltre utilizzato un test che assume una funzione di distanza per l andamento del rischio, confrontando diversi andamenti monotonici dell esposizione in funzione della distanza rispetto all ipotesi nulla di un rischio uniforme in tutta l area (Score Test). 17 Il test è stato realizzato pesando la differenza fra osservati e attesi nelle varie bande con 5 diverse funzioni della distanza: inverso della distanza; inverso del quadrato della distanza; inverso della radice della distanza; decadimento esponenziale; decadimento esponenziale con soglia. Risultati La tabella 2 riporta i risultati dell analisi di mortalità per leucemie nella popolazione adulta. L SMR è stimato per le singole cornici e per le aree cumulate per il totale della popolazione e saratamente per gli uomini e per le donne. In totale sono stati osservati nell intero periodo 40 decessi per leucemie nella popolazione adulta (>14 anni), 21 tra gli uomini e 19 tra le donne. In nessuna delle cornici analizzate so- 252

Figura 1 - Localizzazione dei casi di leucemia infantile (0-14 anni) entro 10 km dalla stazione radio, 1987-99 Figure 1 - Location of childhood leukaemia cases (0-14 years) within 10 km from the radio station, 1987-99 no stati osservati eccessi significativi di mortalità. Il test per l andamento del rischio in funzione della distanza è risultato significativo tra gli uomini, evidenziando un decremento del rischio all aumentare della distanza (p=0,03). Per gli uomini infatti il valore dell SMR passa da 290 entro i 2 km dalla stazione di Radio Vaticana a 163 a 2-4 km, a valori inferiori a 100 oltre 4 km. Da notare che l aggiustamento per livello socioeconomico della sezione di censimento di residenza non ha determinato modifiche dei parametri stimati e i risultati dei test statistici di significatività sono rimasti invariati. Tra le donne non si è osservato un decremento del rischio con la distanza (p=0,86). Nell area in studio (raggio=10 km) sono stati osservati 8 casi di leucemia infantile, con un tasso di incidenza pari a 71 per 1,000,000 (e.s.=25) che non si discosta significativamente da quello stimato per il comune di Roma (62 per 1,000,000; e.s.=4). Tutti gli 8 casi sono risultati residenti nel comune di Roma (figura 1). Nei comuni di Anguillara e Formello non sono stati osservati casi malgrado vi fossero attesi 2.53 casi (1,38 attesi a Anguillara e 1,15 attesi a Formello). Nella tabella 3 è riportato l elenco dei casi con l anno di diagnosi, sesso, età alla diagnosi, patologia, distanza stimata della residenza dalla stazione radio e durata della residenza nell abitazione. Nella tabella 4 sono illustrati i risultati dell analisi relativa all incidenza di leucemia infantile nell area; viene riportato il SIR relativo alle singole cornici e alle aree cumulate di raggio crescente. Il rischio massimo si osserva nell area 0-2 km dalla stazione di Radio Vaticana ed è dovuto a un solo caso osservato (SIR=607, IC 95% 36-2752; test di Stone per il rischio relativo massimo: p=0,018). Il test di Stone per il trend evidenzia una significativa diminuzione del rischio all aumentare della distanza dalla stazione radio sia quando è stato effettuato su 5 bande per incrementi di 2 km (p=0,004) sia quando è stato effettuato su 3 bande aggregando le bande più esterne in cui non si sono osservati casi (p=0,036). Il rischio passa da 607 entro i 2 km, a 232 nell area da 2 a 4 km, a 187 nell area da 4 a 6 km, mentre non si osservano casi tra 6 e 10 km. Nell area entro 4 km dalla stazione radio si è osservata un incidenza circa 3 volte superiore all atteso (SIR=292, IC 95% 73-763); l eccesso è presente fino a 6 km di distanza (SIR=217, IC 95% 99-405). I risultati dello Score Test per la leucemia infantile sono riportati in figura 2. La maggiore significatività è stata ottenuta per le funzioni che assegnano maggior peso alle bande più vicine: inverso del quadrato della distanza (z=2,44, stazione radio casi di leucemia infantile Singole cornici 0-2 km 2-4 km 4-6 km 6-8 km 8-10 km OSS ATT SIR OSS ATT SIR OSS ATT SIR OSS ATT SIR OSS ATT SIR 1 0,16 607 2 0,86 232 5 2,66 1,87 0 1,74-0 1,14 - Aree cumulate 0-2 km 0-4 km 0-6 km 0-8 km 0-10 km OSS ATT SIR OSS ATT SIR OSS ATT SIR OSS ATT SIR OSS ATT SIR (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) 1 0,16 607 3 1,03 292 8 3,67 217 8 5,43 147 8 6,57 122 (36-2752) (73-763) (99-405) (67-275) (56-227) TEST DI STONE su 5 bande p=0,004 su 3 bande (aggregando le bande 4-10 km) p=0,036 Tabella 4. Incidenza di leucemia infantile (0-14 anni). Numero di casi osservati (OSS), attesi (ATT), rapporto standardizzato di incidenza (SIR), IC 95 % in aree concentriche (corone e cerchi di raggio crescente) e significatività del test di Stone, 1987-1999. Table 4. Incidence of childhood leukaemia (0-14 years). Number of observed cases (OSS), expected cases (ATT), standardized incidence ratio (SIR), 95 % CI in concentric bands and cumulative areas, and results of Stone s test, 1987-1999. 253

p=0,015), decadimento esponenziale con soglia (z=2,39, p=0,017), inverso della distanza (z=1,68, p=0,093), decadimento esponenziale (z=1,68, p=0,093), inverso della radice della distanza (z=1,11, p=0,267). Discussione I risultati dello studio hanno evidenziato un aumento di incidenza di leucemie infantili nell area entro 6 km dalla stazione e un decremento significativo del rischio all aumentare della distanza per l incidenza di leucemia infantile e per la mortalità negli uomini. L incidenza di tumori tra i residenti in prossimità di ripetitori televisivi è stata analizzata in studi condotti alle Hawaii, 2,3 in Australia 4,18 e in Gran Bretagna. 5,19,20 Le indagini più rilevanti sono quelle effettuate in Australia e in Gran Bretagna: in entrambi i casi i risultati dei primi studi che hanno riscontrato un associazione tra distanza dalle emittenti e leucemia non sono stati confermati in analisi successive. In Australia, Hocking et al. 4 hanno analizzato l incidenza e la mortalità per tumori in tre comuni adiacenti interessati dalla presenza di un sito con alcuni trasmettitori televisivi. Il confronto fra i comuni ubicati intorno al sito (area interna, 135.000 abitanti) e i comuni circostanti (area esterna, 450.000 residenti), nel periodo 1972-90, ha mostrato un aumento di rischio di leucemia infantile nell area interna, con un incremento sia dell incidenza (RR=1,58, IC 95% 1,07-2,34), sia della mortalità (RR= 2,32, IC 95% 1,35-4,01). Gli stessi dati sono stati rianalizzati in uno studio successivo; 18 i risultati del secondo studio hanno mostrato che l associazione tra leucemia infantile ed esposizione a RF, riscontrata nell analisi precedente, era più debole e risultava attribuibile in larga misura a un area dello studio, Lane Cover, che presentava alti livelli di esposizione e alta incidenza di leucemia. Nello stesso studio è stato evidenziato che in tale area l elevato tasso di leucemia (per la classe di età 0-4 anni) era precedente (1972-78) all avvio delle trasmissioni televisive su 24 ore (1977-78). E tuttavia da rilevare che almeno tre impianti erano operativi a Lane Cover fin dal 1958. 4 In Gran Bretagna è stata analizzata l incidenza di tumori nella popolazione residente in prossimità del trasmettitore televisivo di Sutton Coldfield negli anni 1974-86. 5 Il rischio di leucemia negli adulti, in un raggio di 2 km intorno al sito, è risultato pari a 1,83 (IC 95% 1,22-2,74), basato su 23 casi osservati e 12,6 casi attesi. Nello studio è stato evidenziato inoltre un significativo declino del rischio in funzione della distanza. A seguito di questa osservazione, l indagine idemiologica è stata estesa a 20 impianti di trasmissione radiotelevisiva in Gran Bretagna con potenza irradiata di almeno 500 kw per la televisione e 250 kw per la radio. 19 Lo studio ha evidenziato una diminuzione significativa del rischio di incidenza di leucemia (>15 anni) con la distanza dagli impianti. L eccesso di rischio non era presente nelle immediate vicinanze (0-2 km) ma si manifestava a una distanza di 2-5 km con un valore del rischio relativo pari a 1,15 tra i Figura 2. Leucemia infantile: andamento del rischio in funzione della distanza dalla stazione radio. Vengono riportati i risultatai dello Score Test, che si basa sulla differenza osservati attesi pesata per diverse funzioni della distanza. Figure 2. Childhood leukaemia: different patterns of risk with distance from the radio station. The figure rorts the results of the Score test, which is based on the difference between observed and expected weighted for various distance functions. 2 e 3 km. In particolare, l area intensamente popolata intorno all impianto di Cristal Palace in vicinanza di Londra, contribuiva in modo rilevante al complesso delle osservazioni con un rischio relativo di 1,33 nella corona 2-3 km. Sono stati recentemente pubblicati i risultati di una nuova analisi nell area di Sutton Coldfield utilizzando dati aggiornati (1987-1994). 20 L eccesso di rischio di leucemia tra gli adulti residenti entro 2 km, riscontrato nel periodo precedente, non è stato confermato, mentre per la leucemia infantile è risultato significativo il declino del rischio in funzione della distanza solo tra i maschi (p=0,037). L associazione tra distanza della residenza dal centro della stazione radio e rischio di leucemia riscontrata nella nostra indagine è debole. Tuttavia si evidenzia un effetto simile per la leucemia infantile e per la mortalità tra gli uomini (aumento di rischio in prossimità della stazione radio e decremento del rischio con la distanza). In entrambi i casi il numero di eventi osservati è piccolo, anche in un intervallo temporale lungo come quello considerato, quindi le analisi statistiche sono affette da grande instabilità. Uno dei principali limiti di tutti gli studi idemiologici condotti fino a oggi è che la caratterizzazione dell esposizione della popolazione è estremamente carente. Anche la presente indagine utilizza la distanza della residenza dalla stazione radio come indicatore di esposizione. E da rilevare che tutte le campagne di misura condotte fino a oggi nell area non forniscono informazioni sull andamento del campo elettromagnetico a diverse distanze dagli impianti e quindi non consentono di validare tale indicatore. Inoltre la presenza di numerosi trasmettitori di diversa frequenza rende la situazione molto più complessa. Nello studio si assume una diffusione radiale delle onde radio, mentre alcuni trasmettitori sono di tipo direzionale. E stata inoltre discussa, recentemente, l appropriatezza del Test di Stone già utilizzato in indagini di questo ti- 254

po, 5,19,20 ossia la correttezza dell ipotizzare un decremento continuo del campo in funzione della distanza dall antenna. 20 E stato descritto in letteratura che la leucemia, in particolare quella infantile, è tra le patologie tumorali che maggiormente tende a presentarsi in aggregati spazio-temporali, anche se la proporzione dei casi riscontrati in tali aggregati è modesta. Questo fenomeno è stato evidenziato in diversi studi condotti in vari paesi e ha fatto supporre cause infettive nell eziologia della malattia. 21 E possibile quindi che sia presente nell area un aggregato geografico di casi, messo in evidenza dai test statistici effettuati, non associato all esposizione in studio. Tuttavia l indagine non ha avuto origine dalla denuncia di un eccesso di leucemie infantili nell area, ma è stata attivata su richiesta dell amministrazione regionale, sulla base delle evidenze prodotte in altri studi 2-5 e sulla base dell eccesso di mortalità per leucemia riscontrato precedentemente tra gli adulti. 6,7 Nell analisi non si tiene conto infine di potenziali fattori di confondimento ad altri noti o sospetti cancerogeni 22 tra i quali particolare rilievo potrebbero avere nell area in studio le esposizioni professionali sia per i maschi adulti sia per i bambini, per i quali è stata ipotizzata un associazione con l esposizione occupazionale dei genitori nel periodo prenatale. 23,24 In conclusione, i risultati di questa indagine, assieme alle evidenze prodotte in studi analoghi non possono ritenersi conclusivi. Anche se, sulla base delle conoscenze attuali, l evidenza di associazione tra esposizione a radiofrequenze e leucemie è debole, la documentazione scientifica prodotta fino a oggi non consente di escludere un effetto con sufficiente livello di certezza. Questa cautela è condivisa nel documento dell OMS sul progetto internazionale EMF («non c è nessuna evidenza convincente che l esposizione a RF induca o favorisca il cancro» «ma sono necessari ulteriori studi per delineare un quadro più completo dei rischi sanitari»). 25 Sulla base di quanto emerso, si ritiene quindi indispensabile l approfondimento dell indagine nell area attraverso l acquisizione di informazioni su altri potenziali fattori di rischio e soprattutto attraverso l acquisizione di misure di esposizione della popolazione residente. E da rilevare tuttavia che un indagine condotta a livello locale difficilmente sarà in grado di risolvere problematiche complesse come quelle relative al nesso di causalità tra esposizione a RF e induzione di leucemia e che le tematiche relative agli effetti cancerogeni dell esposizione a RF da fonti fisse debbano essere affrontate in progetti di ambito nazionale e internazionale. Si ritiene che solo ricerche e studi futuri potranno fornire ulteriori elementi di valutazione in grado di chiarire l esistenza o meno di un nesso di causalità tra esposizione a RF e induzione di leucemia. Conflitto d interessi: nessuno Bibliografia 1.Elwood JM. A critical review of idemiologic studies of radiofrequency exposure and human cancers. Environ Health Perspect 1999; 107 (Suppl 1): 155-68. 2.Maskarinec G, Cooper J, Swygert L. Investigation of increased incidence in childhood leukaemia near radio towers in Hawaii: preliminary observations. 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