Istituto comprensivo SCUOLA- CITTÀ PESTALOZZI Scuola sperimentale statale D.M. 10.03.06 - ex art. 11 D.P.R. n. 275/1999 Scuola Laboratorio - Centro Risorse per la formazione docenti Proposta di un laboratorio di teatro per i ragazzi da 6 a 10 anni In 11 incontri I Incontro Lo spazio e il movimento Le andature 1) Sviluppare la capacità di azione nello spazio 2) Conoscere e controllare le articolazioni del corpo e le sue possibilità di movimento 3) Potenziare l impiego di tutte le parti del corpo nelle varie immagini espressive 4) Sviluppare la capacità di orientamento 5) Sviluppare la capacità d invenzione partendo dal movimento Materiali occorrenti: alcuni fazzoletti per bendare A) I bambini si dispongono in cerchio, a sedere possibilmente in terra, gambe incrociate. Ciascuno pronuncerà il proprio nome in maniera da essere sentito chiaramente da tutti i componenti del gruppo. Si ripete il nome variando intensità e intonazioni. B) I bambini sono invitati a occupare un posto a piacere cercando di sfruttare tutto lo spazio a disposizione. Ad un segnale prestabilito ci si muoverà camminando, saltellando, a quattro gambe, ecc. Alla fine si cercherà di tornare esattamente al punto di partenza. L animatore potrà dare varie indicazioni: - Camminare più lentamente possibile. - Camminare più velocemente possibile. - Immaginare di camminare nell acqua, nel fango, sulla sabbia ardente, sulla neve, sui sassi, in salita, in discesa. Viene indicato un percorso da seguire (es.: attraversare un ruscello saltando su tre pietre) Ciascun bambino, una volta visualizzata la collocazione delle pietre, tenterà di passare il ruscello senza cadere nell acqua!
A) Gioco della domanda bendata. I bambini, bendati, sono in vari punti della stanza. Ciascuno di loro sceglie un compagno a cui rivolgere delle domande. A seconda della distanza dell interlocutore, si sperimentano intensità differenti. Il gioco si anima quando l adulto comincia ad allontanare o avvicinare i vari interlocutori. B) Andature legate a stati d animo: come cammina una persona arrabbiata, triste, allegra, pensosa, ecc. - Andature legate ad ostacoli e ingombri: come cammina una persona con un sacco sulle spalle, con un sasso in una scarpa, con una valigia pesante, con un vestito troppo lungo. - Andature legate a caratteristiche fisico - patologiche: come cammina un ubriaco, come cammina una persona grassa, una persona che ha male a un piede, una persona con una gamba ingessata, ecc. Con le andature si possono inventare tanti percorsi. Attività di verifica: - È più facile la camminata accellerata o rallentata? - Inventa una storia in cui uno o più personaggi devono superare tanti ostacoli per giungere alla meta sognata. 2
II Incontro Lo spazio e il movimento La danza 1) Sviluppare la capacità di azione nello spazio 2) Potenziare l impiego di tutte le parti del corpo nelle varie immagini espressive Materiali occorrenti: registratore, musica della Farandola - Lo spazio a nostra disposizione si trasforma in un bosco. - Ciascun bambino sceglie un animale da imitare. Si inventa una storia con tutti gli animali. - Il bosco si anima di esseri fantastici (folletti, fate, maghi, gnomi). Si cercano i movimenti più appropriati per ciascun essere. - Ogni bambino è un albero del bosco. Mimica del seme, delle radici, dell albero che cresce, delle foglie che si muovono al vento. - Un ramo si spezza e racconta la sua storia. Danza come momento di festa: LA FARANDOLA (La Farandola è una Antica danza originaria della Provenza, con un unico passo base, in cui il capo fila sceglie i cambi di direzione determinando le serpentine e gli intrecci più fantasiosi). I bambini si tengono per mano in cerchio aperto. L animatore tiene la mano destra sul fianco. L ultimo bambino ha la mano sinistra sul fianco. La danza consiste in una serie di saltelli e di figure (la chiocciola, il ponte, gli alberi, l intreccio). Chiocciola: il capofila forma un guscio. Si libera dal guscio con il ponte. Ponte: il capofila senza lasciar la mano, cambia il senso di marcia del secondo bambino. Tutti gli altri dovranno passare sotto l arco formato dal braccio sinistro del capofila e dal braccio destro del secondo della fila. Intreccio: Ad un cenno del capofila tutti i bambini, tenendosi sempre per mano, alzeranno le braccia. (alberi). Il capofila inizierà a passare sotto le braccia alzate, seguito dagli altri. (non adatto a bambini piccoli che si aggrovigliano subito) A) Lo spazio in cui stiamo lavorando può trasformarsi in mare, deserto, circo, giardino. Divertiamoci a creare situazioni, personaggi fantastici, dialoghi, storie. B) Il bambino in mezzo al cerchio incontrerà gli esseri fantastici interpretati a turno dagli altri ragazzi. Cosa possono dirsi e farsi? C) Ci sono diversi giochi cantati che hanno movimenti simili a quelli della farandola: sarebbe ineressante confrontarli con questa antica danza. Attività di verifica: - Conosci qualche gioco cantato adatto a una festa di esseri fantastici? - Conosci qualche gioco cantato adatto a una festa di animali? - Proviamo a mimare una filastrocca. 3
III Incontro Lo spazio e l oggetto immaginario 1) Individuare le diverse relazioni spaziali 2) Sviluppare la capacità di azione nello spazio in relazione a persone e oggetti. Materiali occorrenti: nessuno A) Ad un segnale (può essere un battito di mani) si camminerà senza urtarsi come se ci trovassimo in una stanza ingombra di oggetti. B) Giochi con oggetti immaginari : disposti in cerchio ci passiamo una palla immaginaria cercando di non mutarne le dimensioni C) Giochi con oggetti immaginari che cambiano peso e volume (in questo caso la palla con cui giochiamo diventa pesante, leggera, enorme, piccolissima). D) Gioco dell oggetto trovato per terra : ciascun bambino immagina di trovate e raccogliere un oggetto. I compagni, osservando gesti ed espressioni, devono indovinare di che si tratta. E) Lo spazio in cui stiamo lavorando si trasforma in un giardino, una piazza, un mercato. Ogni bambino sceglie un personaggio e lo fa agire nel contesto indicato (il signore che legge il giornale, il bambino che gioca con la corda, il venditore ambulante, la mamma con il passeggino, ecc.) B) I giochi con oggetti immaginari possono essere fatti a coppie o a gruppi di tre/quattro ragazzi. Attività di verifica: Proviamo ad aprire e a richiudere una porta immaginaria. Quali sono le difficoltà che incontriamo a lavorare con oggetti immaginari? 4
IV Incontro Lo spazio e il filo di lana 1) Sviluppare la capacità di azione nello spazio in relazione a persone e oggetti. 2) Saper controllare il gesto e personalizzarlo. 3) Stimolare la ricerca espressiva nella comunicazione gestuale. 4) Trasferire messaggi visivi in situazioni da drammatizzare. Materiali occorrenti: fili di lana di svariati colori,cartoncini, bacchettine, registratore. A) I bambini sono a coppie. Ciascuna coppia ha in dotazione fili di lana di svariati colori. I due bambini si aiuteranno ad attorcigliare i fili di lana in modo da formare dei cordini colorati. Ciascun bambino animerà il proprio filo di lana ( previsto l uso di uno strumento musicale che indichi il movimento e la stasi). B) Ogni bambino col il proprio cordino disegnerà una forma per terra. Quando tutte le forme saranno disegnate, ci si muoverà (previsto l uso del registratore) dentro - fuori gli oggetti stando molto attenti a non sfiorarli. C) La storia di lana. In cerchio, seduti per terra. Ciascun bambino disegnerà davanti a sé un oggetto con un filo di lana colorato (es. un sole giallo, una mantagna marrone, una nuvola azzurra, ecc.) Partendo da uno di questi elementi e facendo il giro, inventeremo una storia. Drammatizziamo la storia (tutti insieme o a piccoli gruppi). A) Tanti fili legati ai polsi: si imita il vento, la pioggia, le onde del mare, il fuoco. B) Tutto il gruppo disegna un grande quadro per terra usando tutto i cordini di lana. C) Con un po di cartoncino, qualche bacchettina e i fili di lana si possono costruire marionette molto leggere e facili da usare. Attività di verifica: Quanti giochi con la corda conosci? Inventa un percorso da fare con i fili di lana. Costruisci un labirinto con i fili di lana. Inventa una storia da drammatizzare in cui un filo di lana o una corda siano i protagonisti dell azione. 5
V Incontro Percorsi 1)Sviluppare la capacità di azione nello spazio 2) Conoscere e controllare le articolazioni del corpo e le sue possibilità di movimento 3) Sviluppare la capacità di orientamento Materiali occorrenti: registratore, cerchi, birilli, mattoncini, sonagli. A) Gioco del labirinto. Tutti i bambini, tranne due sono a sedere per terra gambe incrociate. Uno dei due bambini (la guida) inventa un percorso da seguire per giungere alla meta. L altro bambino dovrà ripetere il percorso (esploratore) 6
B) Gioco delle abitazioni. I bambini prendono un cerchio ciascuno (la casa) e scelgono un posto dove metterla. Si possono invitare i bambini a svolgere quelle azioni che normalmente vengono svolte in una casa (lavare, spolverare, stirare, ecc.) Questo gioco prevede l uso del registratore o di strumenti suonati dal vivo. Ad un segnale stabilito si uscirà dalla propria abitazione per fare una passeggiata o per andare a trovare gli amici. C) Gioco del percorso fatato. Si dovrà il percorso stabilito senza farsi sorprendere dalla Strega dei sonagli. Il percorso verrà costruito con cerchi, birilli, mattoncini. L insegnante impersonerà la strega dei sonagli. Un bambino alla volta cercherà di passare senza farsi vedere dalla strega. Per far questo, dovrà restare immobile ogni volta che sentirà suonare i sonagli. A) Dopo aver osservato il percorso fatto dalla guida, l esploratore viene bendato e per giungere alla meta dovrà seguire l indicazioni dei compagni. B) Le case scambiate. Dopo la passeggiata si andrà ad abitare in un altra casa e poi in un altra ancora. Facendo il percorso inverso, si ritroverà la casa iniziale. C) La casa sparita (registratore) Con la musica ciascun bambino esce di casa per una passeggiata. L animatore toglierà un cerchio così che quando si rientrerà in casa, un partecipante si ritroverà senza abitazione! Con l aiuto dei bambini possono essere inventati innumerevoli percorsi da drammatizzare. Es. Letta una storia, costruiamo il percorso fatto dal protagonista per raggiungere l obiettivo. Oppure si organizza un percorso e poi ci inventiamo una storia. VI Incontro Trasformazioni 1) Sviluppare la capacità di invenzione partendo dal movimento 2) Potenziare la capacità di comunicazione non verbale e verbale Materiali occorrenti: Fogli di carta, cartone, colla. 7
A) Costruire una bacchetta di carta. Si inizia ad arrotolare un foglio di carta partendo da un angolo e cercando di arrivare all angolo opposto. Un po di colla o nastro adesivo sigillerà la bacchetta che per essere funzionale dovrà essere abbastanza rigida. B) La bacchetta. I giocatori sono in cerchio ciascuno con una bacchetta in mano. Il capogioco ordina: Ombrello! Racchetta! Bastone! Violino! Flauto!, ecc. Ad ogni comando i giocatori trasformano la bacchetta nell oggetto indicato. Variazioni del gioco: si comincia a girare in senso orario a tempo di musica. Ad ogni trasformazione si inverte il giro. C) Girotondo della bacchetta. I bambini in cerchio, si tengono per mano. Un bambino bendato, con la bacchetta in mano è al centro del cerchio. Facendo il girotondo si canta: Giro giro giro tondo (il numero dei bambini in cerchio) principi per mano vanno a spasso per il mondo canticchiando piano piano. Ma la strega Bacchettona non gradisce questo canto prende il principe e in un rospo lo trasforma per incanto! Il bambino con la bacchetta (la strega Bacchettona) indica il bambino che si trasformerà in rospo. I bambini trasformati in rospo salteranno fuori dal cerchio. L animatore prende un altro bambino per fare la strega Bacchettona. Fino a che rimane un cerchio formato da due o tre bambini. I rospi formeranno un secondo girotondo e canteranno: Giro giro giro tondo (il numero dei rospi in cerchio) rospi saltellando Vanno a spasso per il mondo Piano piano canticchiando Ma la strega Bacchettona Non gradisce questo canto Prende un rospo e in principino Lo trasforma per incanto. E così via fino a che non saremo stanchi di tutte queste trasformazioni! A) Oltre la bacchetta, si può costruire un disco di cartone. Il disco può essere trasformato in scudo, piatto, volante, ecc. Gioco del cerchio e del bastone. Vengono messi a disposizione dei bambini un cerchio e un bastoncino. A turno, ciascun bambino userà questi oggetti trasformandoli. Il cerchio potrà diventare un isola, un lago, una barca, una casa. Il bastoncino potrà trasformarsi in canna da pesca, remo, spada. Si può giocare sia con un solo oggetto sia con tutti e due ricercando accostamenti 8
logici: il cerchio è la barca, il bastoncino il remo, ecc. L azione può essere accompagnata da suoni prodotti con la voce che imitino il rumore della ruota, se il cerchio è diventato tale, delle onde se il bastoncino è diventato remo, ecc. Con i due oggetti (bacchetta e disco) si possono costruire i primi burattini e inventare una Storia per bacchette, cerchi, burattini. Attività di verifica: Conosci fiabe in cui ci sia una bacchetta magica? Conosci storie in cui qualcuno viene trasformato in animale? VII Incontro I centri di espressione 1) Potenziare l impiego di tutte le parti del corpo nelle varie immagini espressive 2) Individuare atteggiamenti e gesti usati comunemente per esprimere stati d animo particolari Materiali occorrenti: un cappuccio, un telo, una cornice o un cartoncino con un foro grande come la testa di un bambino, una bacchetta per ciascuno (anche di carta va benissimo) registratore. A) Il gioco dei mestieri : un bambino per volta mima le azioni di un mestiere. Gli altri tenteranno di indovinare di che cosa si tratta. B) I bambini si dispongono in cerchio, seduti. Ci esprimiamo con le mani. Che cosa è possibile capire dal movimento delle mani? C) Viene teso un telo in modo che si possano vedere i piedi del bambino che va dietro. Gli altri sono disposti davanti al telo. Si deve indovinare dal movimento dei piedi lo stato d animo che si è voluto esprimere. D) Usando una cornice o un cartoncino ritagliato esprimiamo con la mimica facciale stati d animo diversi. E) Un bambino per volta, con il volto coperto da un cappuccio di stoffa, si esprime con i movimenti del corpo. Per facilitare il gioco possono essere dati biglietti con scritta la frase da realizzare mimicamente (es.: vai via!, Che fame!, Vieni qua, Ho paura, ecc.) 9
A) Altri giochi simili da fare a coppia o a piccolo gruppo.es. Gioco dei gesti quotidiani, (ci alziamo, facciamo colazione, ecc.) Gioco degli sport, Gioco degli animali (individuare i movimenti che caratterizzano l animale che abbiamo scelto) Giochi mimico sugli elementi Acqua, fuoco, terra, aria. B) Viene teso un telo nero su cui siano stati fatti dei fori all altezza delle braccia. I bambini avranno guanti di vari colori. Infilando le mani nei fori, racconteranno una storia. C,D,E) Si possono prevedere percorsi espressivi in cui ci si deve esprimere con la faccia o con le mani, o con i piedi, ecc. Una fiaba raccontata con i piedi, con le mani, con il volto Al cappuccio può essere sostituita una maschera, costruita dai bambini, in carta, cartoncino, cartacolla o altro materiale. Attività di verifica: - Le mani dipinte: si può associare un colore ad uno stato d animo? Di che colore potrebbe essere la mano arrabbiata? - E la mano triste? E quella allegra? - Costruisci una maschera neutra. Cosa dobbiamo modificare per renderla allegra? E per renderla triste? VIII Incontro Lo spazio e il suono 1) Prendere coscienza delle possibilità di produrre suoni con il proprio corpo. 2) Affinamento delle capacità percettive e senso-motorie. 3) Sviluppo delle capacità di discriminazione timbrica Materiali occorrenti: registratore, fogli di carta, tubetti di cartone A) Ci muoviamo cercando di non far sentire il rumore dei passi. Ci muoviamo facendo sentire chiaramente il rumore dei passi. In cerchio, seduti: quanti suoni possono essere prodotti con le mani? B) Proviamo a produrre suoni con le labbra (senza emissione vocale). Proviamo a produrre suoni con la voce. C) Viene distribuito a ciascun bambino un foglio di carta: quanti suoni si possono produrre con un foglio di carta? D) Registrazione dei suoni prodotti con le mani, con le labbra, con la voce. Si prende un tubetto di cartone: battendolo sul pavimento, sulle pareti, su parti del corpo otteniamo suoni diversi. Si prova a sfruttare il suono prodotto per elaborare un azione mimica. Es. il suono del tubetto battuto sul pavimento ricorda ai bambini la grandine, si prova a realizzare l immagine facendo l azione della grandine che cade. 10
E) Viene letta una breve storia con una struttura narrativa semplice. I bambini mimeranno la storia. I bambini racconteranno la storia con i suoni. Attività di verifica: E possibile raccontare la fiaba di Cappuccetto Rosso solo con i suoni? Quali suoni per la foresta? E per i passi del lupo? IX incontro La voce 1) Individuare i due momenti della respirazione ed in particolare centrare l attenzione sulle innumerevoli possibilità espressive date da ritmi diversi di respirazione 2) Coordinare movimento e respirazione 3)Individuare le varianti (gesti, espressioni facciali, intonazioni) che modificano il significato di una esclamazione, una parola, una frase) 4) Utilizzare le esperienze mimiche per l avvio alla lettura espressiva. 5) Favorire il rilassamento con una respirazione adeguata. Materiali: sacchetti di carta leggera grandi come la mano di un bambino Attività proponibili: A) Osservare la possibilità di trasferire alla mano il movimento di respirazione: la mano ha un estensione nell inspirazione e si raccoglie nell espirazione. Provare ad avvertire la corrispondenza fra i movimenti della mano e movimenti di tutto il corpo. Invitare i bambini a ripetere l operazione con la mano infilata in un sacchetto di carta: adesso viene trasferito a questo il movimento respiratorio. Il sacchetto animato compie alcune azioni: gira, sale, scende, cade, corre si ferma. B) Creare con la mano il movimento di un animale e realizzarlo analogamente con tutto il corpo. C) Emissione vocale: provare ad esprimersi con le vocali: che cosa posso esprimere con la A, la E, la I, la O, la U? Verrà dato a ciascun bambino un biglietto con scritto lo stato d animo da esprimere con le vocali (es. paura, meraviglia, indignazione, ecc.) Si osservano le varie intonazioni, le espressioni facciali, i movimenti della mano. Il significato di quello che si vuole comunicare può subire variazioni se muta una di queste tre componenti. Invitare i bambini ad usare la stessa esclamazione accompagnandola con una mimica diversa (fronte aggrottata, fronte distesa, occhi aperti, occhi chiusi, gesto lento della mano, gesto veloce della mano). D) Azioni mimate e azioni parlate. Letta una storia, vengono distribuiti ai bambini alcuni biglietti con su scritte le azioni compiute da alcuni 11
personaggi. Si dovrà cercare di evidenziarne le caratteristiche peculiari. (es. La strega malvagia offre la mela all ingenua Biancaneve. Gli aggettivi da attribuire ai vari personaggi possono essere trovati insieme ai bambini per evitare fraintendimenti e difficoltà di comprensione. D) Lettura di una storia. Dopo la lettura, si dividono i bambini a coppie. Realizzano le azioni indicate nel biglietto a loro assegnato, prima senza parole, poi con le parole. 12
X Incontro Lettura espressiva 1) Scoprire il valore mimico delle parole, degli accenti, della punteggiatura. Materiali occorrenti: registratore, microfono, copie della storia o della poesia scelta, alcuni oggetti e costumi. A) Scelta una storia, ciascun bambino ne leggerà una sequenza in tante maniere diverse: come se ridesse, come se piangesse o fosse arrabbiato, impaurito, ecc. B) Mentre un bambino - narratore leggerà una storia, gli altri creeranno movimenti corali. Per questo tipo di attività è possibile prevedere l uso di oggetti, di elementi scenici, di costumi. C) Lettura di una filastrocca o di una poesia. Stimolare i bambini a ricercare le varie immagini mimiche e a trasferire l esperienza vissuta con il movimento, nella lettura. A) Ogni bambino leggerà una breve storia pensando al personaggio e alla situazione indicata. Si leggerà come un nonno che racconta ai nipotini, una maestra che detta, un cronista di una partita di calcio, ecc. B) Lettura a più voci: verrà scelto il ritmo che si ritiene essere più adatto per la lettura di un particolare racconto. Ogni bambino avrà una parte da leggere e dovrà cercare di mantenere il ritmo iniziale. Una possibile registrazione dei brani letti potrebbe facilitare la comprensione di alcuni errori e inesattezze di pronuncia e intonazione. C) Lettura corale di una poesia: una volta individuato ritmo ed intonazioni da usare, è possibile interpretare coralmente una poesia? XI Incontro Lo spazio e la messinscena 1) Riuscire a creare un canovaccio collettivo e rappresentarlo Materiali occorrenti: alcuni elementi di costumi (corone, cappelli, mantelli), alcuni oggetti (es.:un cestino, un fiore finto, un cuscino), un registratore, musiche registrate. Dal canovaccio alla messinscena. L animatore formerà piccoli gruppi (3-4 persone). Ciascun ragazzo avrà un particolare (cappello, mantello, ecc.)e sceglierà il proprio personaggio ( sono un re, una strega, una principessa, ecc.) In base ai personaggi si inventa una storia. Si scrive il canovaccio. Si provano movimenti e si improvvisano battute. Si riprova cercando il ritmo definitivo. Contemporaneamente alla 13
messa a punto dell azione scenica, si pensa a un veloce allestimento della scena. Alla fine un gruppo alla volta rappresenta la propria storia. Ci si può sbizzarrire come si vuole. Le varianti sono infinite. - Prima il gruppo inventa una storia e dopo prende gli elementi a disposizione - L animatore dà a ciascun gruppo alcuni oggetti per inventare una storia. - L animatore legge una storia e ciascun gruppo troverà una maniera per rappresentarla. - L animatore legge una storia e ciascun gruppo ne rappresenterà una parte. - L animatore prepara ai quattro angoli della stanza quattro allestimenti, assegna a ciascun angolo un gruppo di bambini che inventeranno una storia in base a ciò che ci trovano (in un angolo possono trovare un cuscino, una corona un fiore, in un altro un cappello da strega, un telo azzurro, una sedia, ecc.) INDICE I Incontro Lo spazio e il movimento - Le andature II Incontro Lo spazio e il movimento - La danza III Incontro Lo spazio e l oggetto immaginario IV Incontro Lo spazio e il filo di lana V Incontro Percorsi VI Incontro Trasformazioni VII Incontro I centri di espressione VIII Incontro Lo spazio e il suono IX incontro La voce X Incontro Lettura espressiva XI Incontro Lo spazio e la messinscena Alcune considerazioni 14