PROGETTO ORTOTERAPIA. Progetto in essere PREMESSA

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Transcript:

PROGETTO ORTOTERAPIA Progetto in essere PREMESSA Nella nostra società i giardini e gli ambienti naturali esprimono una sensazione di benessere psico- fisico; numerosi studi, infatti, hanno dimostrato che il prendersi cura di un orto/giardino produce effetti positivi sulle persone in generale, in particolare sulle persone anziane. La Horticultural Therapy è nata nei paesi anglosassoni, dove la natura è da sempre molto amata. E una nuova terapia alternativa, capace di migliorare lo stato di salute degli individui, sia dal un punto di vista prettamente organico, che psicologico. Tutti noi sappiamo quanto sia salutare fare una passeggiata nel bosco o in un parco quando si è molto stressati e stanchi: la semplice visione degli alberi e dei colori dei fiori riesce a risollevare il morale anche ai malati, ai disabili ed ai depressi. Se tutto questo è vero, si può comprendere come un rapporto attivo con la natura possa ulteriormente favorire le proprietà terapeutiche naturali dei luoghi verdi. Nei giardini terapeutici si trova o si ritrova la fiducia nelle proprie capacità di far vivere, crescere e curare un essere vivente, si sviluppa un metodo di lavoro, che consente di raggiungere un obiettivo, rappresentato dalla crescita della pianta. Fornisce dunque nuove motivazioni e nuovi stimoli ed in questo

senso, è in grado di dare un sostegno molto importante a persone che soffrono di gravi patologie o comunque in età avanzata. Attraverso i profumi e i sapori si ricarica lo spirito, si sciolgono le tensioni. Il progetto si propone di offrire appunto uno spazio all aperto, protetto e riparato, opportunamente studiato, in cui l ospite può muoversi liberamente ricevendo stimolazioni continue dei 5 sensi. E stata studiata un area destinata all orticoltura per favorire l attività manuale, dando la possibilità di toccare, manipolare ed interpretare ogni cosa che li circonda attraverso percorsi sensoriali. FINALITA Migliorare la qualità della vita degli ospiti presenti in struttura attraverso il contatto con la natura. La Horticultural Therapy promuove l orto - giardinaggio come attività di sostegno alle cure mediche tradizionali per la prevenzione ed il recupero di varie forme di disagio. OBIETTIVI GENERALI - Mantenimento e miglioramento dell organizzazione delle capacità motorie ancora presenti; - Mantenimento della memoria procedurale; - Stimolazione dell orientamento temporale e spaziale; - Stimolazione sensoriale; - Riduzione dei comportamenti ossessivi e dell ansia; - Aumento della socializzazione.

OBIETTIVI SPECIFICI 1. a) Stimolare l uso degli arti superiori attraverso le operazioni come il seminare, il piantare e l innaffiare; b) Coinvolgere anche ospiti con deficit motori dando loro dei compiti mirati e rapportati alle loro capacità; c) Migliorare l organizzazione e la strutturazione del movimento degli ospiti non deambulanti (in carrozzina), senza deficit cognitivo; 2. 3. 4. 5. a) Aiutare a mantenere la memoria nell utilizzo degli strumenti da giardino; a) Aiutare a riconoscere gli ambienti di lavoro come spazi familiari; b) Stimolare il riconoscimento delle stagioni attraverso la semina di prodotti tipici legati a quello specifico periodo; inoltre, le varie fasi agricole quali la semina, fioritura, raccolta, consentono di comprendere ed organizzare il tempo; a) Stimolazione visiva (i molteplici colori dei fiori, delle verdure, il verde degli odori) b) Stimolazione olfattiva; c) Stimolazione tattile grazie al contatto con le piante e gli ortaggi; d) Stimolazione gustativa, poiché gli ortaggi prodotti saranno consumati dagli ospiti stessi nell attività di cucina; a) Promuovere il rilassamento attraverso il lavoro fisico all aria aperta; b) Migliorare il rilassamento attraverso la vista del verde e dei colori dei fiori profumati; c) Creare un clima accogliente per favorire la sensazione di benessere;

6. a) Promuovere la collaborazione spontanea tra gli ospiti. DESTINATARI Il gruppo è composto da circa 10 ospiti. La condizione minima delle capacità motorie residue è il controllo del tronco in posizione seduta (o in carrozzina). Dal punto di vista della cognitività il lavoro richiede una sufficiente capacità di comprensione per poter seguire le indicazioni. Il gruppo non può accogliere persone con disturbi comportamentali gravi quali wandering, disturbi d ansia gravi, ecc METODOLOGIA Il giardinaggio si svolge tutti gli anni a partire dal mese di marzo/aprile e comunque in corrispondenza dell inizio della stagione primaverile, compatibilmente con le condizioni atmosferiche. L attività prevede piccoli lavori di giardinaggio per preparare le aiuole, fare la prima semina e piantare i fiori, i semi degli ortaggi, gli odori. L attività viene svolta 3 volte alla settimana o quando gli ospiti autosufficienti ritengono opportuno curare l orto. Saranno piantati alcuni ortaggi come pomodori e zucchine, alcune erbe aromatiche come il rosmarino e la salvia e piantine di fiori di tutti i colori. Tale attività prevede la presenza di 2/3 collaboratori esterni, provenienti da un altra struttura semi residenziale, Cascina Verde, volta al recupero di persone affette da dipendenze, il cui sapere si fonderà con l esperienza vissuta degli ospiti della nostra struttura. I prodotti dell orto verranno successivamente utilizzati nell attività di cucina, per pizzette, focacce e quant altro gli ospiti consiglino di preparare. PERSONALE COINVOLTO Ospiti, personale volontario Cascina Verde, Asa/Oss, parenti, educatrice.

DURATA L attività si svolge ogni anno, dal 2010 ad oggi, dal mese di marzo circa al mese di ottobre circa. AREE COINVOLTE - Area sensoriale; - Area motoria; - Area relazionale; STRUMENTI DI LAVORO Utensili da giardinaggio (zappe, rastrelli, annaffiatoi, forbici), terra, sementi o piantine, bulbi, vasi, vasche in graniglia, grembiuli, guanti, spago, cappellini. STRUMENTI DI VALUTAZIONE Attraverso l osservazione viene monitorata la frequenza, la qualità e il grado di partecipazione degli ospiti. La valutazione verrà eseguita ogni anno alla fine del ciclo del progetto.

ALCUNE FOTO DELL ATTIVITA

Milano, 29 Maggio 2012 Barbini Daniela Educatrice Professionale