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OUTLOOK ABI-CERVED SULLE SOFFERENZE DELLE IMPRESE STIMA E PREVISIONE DEI TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA DELLE SOCIETÀ NON FINANZIARIE PER FASCIA DIMENSIONALE N. 5 MAGGIO 2017

IN CALO LE NUOVE SOFFERENZE TRA PMI E GRANDI IMPRESE SINTESI DEI RISULTATI Nel 2016 si è fortemente ridotto il flusso di nuovi crediti deteriorati, che è tornato vicino ai livelli pre-crisi. Nel dettaglio delle singole componenti dei crediti deteriorati, è risultato particolarmente marcato il calo dei crediti che le banche devono classificare come finanziamenti scaduti o inadempienze probabili, in un quadro in cui anche le nuove sofferenze nel complesso sono in riduzione. I dati relativi alle società non finanziarie evidenziano andamenti diversificati per dimensione di impresa, settore e area geografica: è proseguito il miglioramento per le imprese con più di 10 addetti, per le imprese industriali e per quelle che operano nel Nord, mentre l incidenza delle sofferenze è tornata ad aumentare per le microimprese, per le società che operano nell edilizia e nel terziario, per quelle che hanno sede nel Centro-Sud. Crediti deteriorati già a livelli pre-crisi, calo delle sofferenze previsto più sostenuto nel 2017-18 In base alle previsioni, nel biennio 2017-18 il rischio delle imprese è però atteso in calo in tutta l economia - a tutti i livelli territoriali, di settore e dimensionali d impresa - con un restringimento dei divari attuali. I benefici già osservati nelle statistiche relative ai finanziamenti scaduti e alle inadempienze probabili si estenderanno anche alle sofferenze, che reagiscono con maggiore ritardo a miglioramenti della congiuntura. È questo, in estrema sintesi, il quadro che emerge dal nuovo Outlook sulle sofferenze delle imprese, che elabora stime e previsioni dei tassi di ingresso in sofferenza per 64 cluster di società non finanziarie, distinguendo in base al territorio, al settore e alla fascia dimensionale delle imprese. TASSO DI DETERIORAMENTO E TASSO DI INGRESSO IN SOFFERENZA, IMPRESE E FAMIGLIE (nuovi crediti deteriorati sullo stock di credito in bonis e nuove sofferenze sullo stock di prestiti non in sofferenza, importi, dati trimestrali) 7% 2006 2007 TASSO DI DETERIORAMENTO TASSO DI SOFFERENZA TASSO DI SOFFERENZA (SOCIETÀ NON FINANZIARIE) Fonte: elaborazioni Abi - Cerved su dati Banca d'italia 2 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

I dati della Banca d Italia indicano che il tasso di ingresso in sofferenza si è ridotto in termini di importi, passando dal 4, di fine 2015 al 3,7% di fine 2016 sebbene sia rimasto ai livelli dell anno precedente in termini di numero di prestiti (3,8%). È quindi diminuito l importo medio dei crediti entrati in sofferenza. Per le imprese, questo ha significato un miglioramento dei tassi di ingresso in sofferenza per le PMI e per le grandi società, ma un peggioramento per le aziende più piccole, che hanno fatto registrare un picco negativo nel 2016, al 4,. Nel corso dell anno, sono aumentati i divari settoriali e territoriali: i tassi di ingresso in sofferenza si sono mantenuti sui livelli dell anno precedente nel Nord- Ovest (3,), è proseguito il miglioramento nel Nord-Est - l area più sicura della Penisola -, sono aumentati nel Sud (al 5,) e al Centro - raggiungendo un nuovo massimo (4,7%) -; si sono ridotti nell industria nel suo complesso (), ma hanno toccato un picco nelle costruzioni (6,) e nei servizi (3,). 4, PREVISIONE DEI TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER DIMENSIONE DI IMPRESA (stime del flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti per dimensione delle società non finanziarie) Previsioni 4, 3,8% 3,8% 3, 3, 2, 2,9% 2,7% 0, 1,7% 1, 1, 0,7% 1, 1, 0, 2017 2018 MICRO PICCOLE MEDIE GRANDI TOTALE SOCIETÀ Fonte: stime e previsioni Abi - Cerved A fronte di questi andamenti recenti, i modelli Abi-Cerved in base a uno scenario che prevede una crescita per l economia italiana dello 0,9% e dell 1, nei prossimi due anni indicano una riduzione del tasso di ingresso in sofferenza per le società non finanziarie dal 3,8% del 2016 al 3, del 2017 al 2,7% del 2018. Secondo le previsioni, nel prossimo biennio i differenziali di rischio tra dimensioni, settori e aree geografiche torneranno, dunque, a ridursi, con miglioramenti più consistenti per le categorie di imprese che oggi evidenziano gli indici più critici: microimprese, società che operano nelle costruzioni e al Centro-Sud. Al termine dell esercizio di previsione le PMI e le grandi imprese industriali faranno registrare miglioramenti che le riporteranno al di sotto dei livelli pre-crisi. 3 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

LE SOFFERENZE BANCARIE DELLE IMPRESE ITALIANE Nel 2016 il flusso di prestiti che le banche devono classificare come crediti deteriorati è tornato molto vicino ai livelli pre-crisi. Secondo i dati della Banca d Italia, il tasso di deterioramento il rapporto tra crediti che diventano sofferenze, inadempienze probabili o finanziamenti scaduti e lo stock di prestiti si è infatti attestato alla fine dell anno al 2, (3, a fine 2015), tornando ai livelli di inizio 2008 e molto lontano dal picco negativo del osservato nel corso delle due recessioni nel 2009 e nel 2013. Anche il tasso di ingresso in sofferenza evidenzia un miglioramento su base annua, seppur di minore entità, toccando il alla fine del 2016, un decimo percentuale in meno rispetto all anno precedente (2,). Nel corso dello scorso anno si è quindi osservata una ricomposizione all interno dei crediti deteriorati, con un calo molto pronunciato delle categorie più sensibili al ciclo economico, finanziamenti scaduti e inadempienze probabili, e una riduzione più lieve delle sofferenze. 7% TASSO DI DETERIORAMENTO E TASSO DI INGRESSO IN SOFFERENZA, IMPRESE E FAMIGLIE (nuovi crediti deteriorati sullo stock di credito in bonis e nuove sofferenze sullo stock di prestiti non in sofferenza, importi, dati trimestrali) 6, 2, 3, 2, 2006 2007 TASSO DI DETERIORAMENTO TASSO DI SOFFERENZA Fonte: elaborazioni Abi - Cerved su dati Banca d'italia I dati relativi società non finanziarie, che sono l oggetto del report e che costituiscono circa l 8 dello stock, indicano che nel corso del 2016, il volume di nuove sofferenze originate da crediti a imprese si è attestato a 25 miliardi di euro, il 1 in meno rispetto ai 30 miliardi del 2015 e il 3 in meno rispetto al massimo toccato nel 2013 (40 miliardi). Il numero di prestiti in sofferenza rimane invece ai livelli dell anno precedente: 27 mila, cui corrisponde un calo su base annua dello 0,8%. Di conseguenza si riduce in modo marcato il taglio medio dei nuovi crediti in sofferenza: da 1,4 milioni di euro del 2013, a 1,1 milioni nel 2014 e nel 2015 fino a 938 mila euro nel 2016. Anche questo è un dato più vicino ai valori fisiologici pre-crisi (tra 850 e 900 mila euro). 4 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

45.000 FLUSSO DI NUOVE SOFFERENZE E IMPORTO MEDIO, SOCIETÀ NON FINANZIARIE (sofferenze rettificate) 1.600.000 40.000 35.000 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 1.400.000 1.200.000 1.000.000 800.000 600.000 400.000 200.000 0 2004 2005 2006 2007 IMPORTO MEDIO (ASSE DX) IMPORTI PRESTITI IN SOFFERENZA ( MLN) NUMERO PRESTITI IN SOFFERENZA - Fonte: elaborazioni Abi - Cerved su dati Banca d'italia Queste dinamiche si riflettono sui tassi di ingresso in sofferenza relativi ai prestiti concessi alle società non finanziarie: in termini di importi, si registra un miglioramento su base annua, dal 4, di fine 2015 al 3,7% di fine 2016, in netto calo rispetto ai massimi di fine 2013 (4,8%); in termini di numero di prestiti, il tasso rimane invece allo stesso livello dell anno precedente (3,8%). Il flusso di nuove sofferenze rimane comunque su livelli distanti da quelli pre-crisi, più che doppio sia in termini di importi (3,7% contro del 2008) che di numero di prestiti (3,8% contro 1,7%). TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER LE SOCIETÀ NON FINANZIARIE (flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti, valori percentuali) 4,8% 4, 3,8% 3,8% 3,7% q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 IMPORTI NUMERI Fonte: elaborazioni Abi - Cerved su dati Banca d'italia 5 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

I dati ufficiali offrono dettagli relativi agli andamenti dei tassi di ingresso in sofferenza per area geografica, settore dell'impresa e taglio del credito erogato dalle banche, ma non esistono statistiche sugli andamenti per dimensione di impresa. Abi e Cerved hanno stimato questi indicatori sulla base degli score individuali di rischio che Cerved elabora per le società italiane (v. box): grazie alle nuove informazioni sui bilanci, sui default e sul nuovo quadro macroeconomico, si aggiornano in questo numero del report i dati 2016 e le previsioni 2017-18 pubblicate lo scorso dicembre. Le stime per fascia dimensionale indicano che nel 2015 e nel 2016 si è ridotto il rischio delle imprese con più di 10 addetti, mentre è lievemente cresciuto quello delle microimprese (società con meno di 10 addetti), che già partivano da tassi di decadimento più alti. Ogni 100 prestiti, si stima che nel 2016 ne siano entrati in sofferenza 4,1 se erogati a microimprese, in crescita rispetto al dell anno precedente; il tasso invece si riduce per le piccole società (10-50 addetti) dal 3, al, per le medie imprese (da a 2, per le società con 50-250 addetti) e per le grandi aziende (da a ). In tutte le fasce dimensionali considerate la frequenza delle sofferenze rimane comunque maggiore rispetto ai livelli pre-crisi, con gap più pronunciati per le imprese più piccole. TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER DIMENSIONE DI IMPRESA (stime del flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti per dimensione delle società non finanziarie) 4, 4, 3, 2,8% 3, 1, 2, 2, 1, 0, 0,7% 0, MICRO PICCOLE MEDIE GRANDI TOTALE SOCIETÀ 6 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

IL PROGETTO ABI-CERVED PER LA STIMA DEI TASSI DI DECADIMENTO PER DIMENSIONE DI IMPRESA Cerved e Abi hanno avviato un progetto congiunto che ha lo scopo di stimare e prevedere i tassi di decadimento per classe dimensionale delle imprese, contribuendo così ad ampliare il set informativo a disposizione degli analisti e, più in generale, di tutti gli operatori interessati. Il progetto si pone l obiettivo di stimare i tassi di ingresso in sofferenza in numeri a partire dal 1990 per macrosettore di attività economica, area geografica e classe dimensionale delle imprese, per un totale di 64 cluster, e di modellare i tassi così ottenuti per poter costruire previsioni e simulazioni. La stima dei tassi di decadimento è ottenuta attraverso un processo che utilizza uno score di Cerved disponibile per il complesso delle società italiane, il CeBi-Score4, come valutazione sintetica del rischio economicofinanziario di un impresa, trasformandolo in indicatori individuali del rischio delle singole o EIDR (Expected Individual Default Rates) e riproporziando gli EIDR riproporzionati sulla serie storica pubblicata dalla Banca d Italia. La possibilità di disporre di un indicatore a livello individuale con la proprietà di replicare, in media, le dinamiche dei tassi di decadimento di sistema, fornisce un potente stimatore del tasso stesso a livello di cluster dimensionale. Attraverso una proporzione è stata quindi ricostruita la serie storica dal 1990 dei tassi di decadimento (TD) per i 64 cluster considerati nel progetto. Nell'ambito del progetto di ricerca, Cerved e Abi distinguono le società non finanziarie in quattro classi dimensionali, utilizzando i criteri definiti dalla Commissione Europea: CLASSIFICAZIONE DELLE IMPRESE PER DIMENSIONE OCCUPATI FATTURATO ATTIVO MICROIMPRESA <10 e 2 mil oppure 2 mil PICCOLA IMPRESA <50 e 10 mil oppure 10 mil MEDIA IMPRESA <250 e 50 mil oppure 43 mil GRANDE IMPRESA 250 oppure > 50 mil e > 43 mil I tassi di decadimento ottenuti alimentano un modello di stima di rischiosità dei prestiti alle imprese con un grado di dettaglio dato dall intersezione tra i livelli di dettaglio settoriale, territoriale e dimensionale. 7 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

GLI ANDAMENTI SETTORIALI Nel corso del 2016 è proseguito il calo dei tassi di ingresso in sofferenza per tutte le fasce dimensionali di impresa nell industria e nell agricoltura, per le grandi e medie imprese impegnate nel settore delle costruzioni e per le società di maggiore dimensione nei servizi. Nel 2016, per il terzo anno consecutivo, si è ridotto il tasso di ingresso in sofferenza nell industria, anche se a ritmi più moderati degli anni precedenti. A fine 2016 sono entrati in sofferenza il dei prestiti in essere all inizio dell anno, in calo rispetto al 3, del 2015. Il miglioramento ha riguardato tutte le fasce dimensionali, con cali maggiori tra le PMI (di due decimi percentuali, dal al 2, nel caso delle piccole società e dal all per le medie aziende), rispetto a microimprese (da 3, a ) e grandi aziende (da a 1,). Microaziende e piccole società evidenziano una distanza maggiore dai valori del 2008, che non avevano risentito dell impatto della crisi, rispetto a quanto osservato per le imprese medio-grandi. Dopo un arresto nel 2015, nel corso del 2016 il tasso di ingresso in sofferenza è tornato a crescere per le microaziende e piccole società impegnate nelle costruzioni. Nel complesso del settore, il tasso di decadimento si è infatti attestato a fine 2016 al 6,, tre decimi percentuali in più del precedente picco negativo, toccato nel 2014 e nel 2015. Il rischio non è però aumentato in tutto il settore: le stime indicano che il tasso di ingresso in sofferenza si è fortemente ridotto per le medie imprese (dal 7% al 6,) e, soprattutto per le grandi (dal 6,9% al 5,) ed è cresciuto per le microaziende (dal 5,8% al ) e per le piccole società (dal 6, al 6,). Anche i servizi evidenziano un picco negativo delle sofferenze nel 2016, con i tassi che aumentano dal dell anno precedente al 3,. Nell ambito del terziario, i miglioramenti sono limitati alle sole grandi imprese, per cui i tassi si riducono dall all. Aumenta invece il rischio di microsocietà (dal 3,7% al 3,9%), di piccole imprese (da 2,7% a 2,8%) e di medie aziende (da 2, a 2,). 7% TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER MACROSETTORE (flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti per dimensione delle società non finanziarie) 5,8% 5,8% 6, 3, 3, 3, 2,8% 2, COSTRUZIONI INDUSTRIA SERVIZI AGRICOLTURA 8 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

4, TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER DIMENSIONE DI IMPRESA NELL'INDUSTRIA (stime del flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti per dimensione delle società non finanziarie) 3,8% 3, 2,8% 3, 3, 2, 2, 1,7% 2, 1, 1, 0, 0,8% 0, MICRO PICCOLE MEDIE GRANDI TOTALE INDUSTRIA TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER DIMENSIONE DI IMPRESA NELLE COSTRUZIONI (stime del flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti per dimensione delle società non finanziarie) 8, 7, 6, 5, 7, 7, 6,9% 6,9% 6, 6, 5,7% 5,8% 6, 6, 5, 1, 0, MICRO PICCOLE MEDIE GRANDI TOTALE COSTRUZIONI 9 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER DIMENSIONE DI IMPRESA NEI SERVIZI (stime del flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti per dimensione delle società non finanziarie) 4, 3,7% 3,7% 3,9% 3, 2,9% 2, 2,7% 2,8% 2, 2, 1, 1, 0, 0,7% 0, MICRO PICCOLE MEDIE GRANDI TOTALE SERVIZI 10 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

GLI ANDAMENTI TERRITORIALI Nel 2016 si riduce il rischio delle società che operano nel Nord della Penisola, mentre torna ad aumentare nel Mezzogiorno e soprattutto nel Centro. Nel Nord Ovest le sofferenze rimangono ai livelli del 2015 (al 3,), mentre si riducono ulteriormente nel Nord Est (dal al 2,7%), che si conferma l area con le imprese più sicure. Il Sud e le Isole, con un tasso in crescita dal 5, al 5,, rimangono l area più rischiosa, ma il Centro è l area in cui si osserva un peggioramento più consistente, con un tasso che passa dal 4, al 4,7%. Si amplia quindi il divario territoriale tra Nord e Sud del Paese. Le stime relative alle microimprese indicano che nel 2016 i tassi di ingresso in sofferenza sono stabili sui livelli del 2015 nel Nord Ovest (al ), si riducono dal 3, al nel Nord Est, mentre sono in crescita e hanno toccato un massimo nel Sud (da 5, a 5,) e nel Centro (da 4, a 4,9%). L incidenza delle nuove sofferenze tra le piccole società cresce solo nel Centro, passando dal 3,8% del 2015 al del 2016. Rimane stabile, ma più alto, il tasso delle piccole aziende con sede nel Sud (al 4,8%), mentre si riduce nel Nord Ovest (da 2, a ) e nel Nord Est (da 2, a 2,). Anche le stime per le medie aziende indicano un evidente divario tra il Nord e il Centro-Sud, sia nei livelli, sia negli andamenti: i tassi crescono nel Mezzogiorno (dal 4, al 4,) e nel Centro (dal 3, al ), mentre si riducono nel Nord Ovest (da 2, a ) e nel Nord Est (da a 1,). Le grandi imprese fanno registrare miglioramenti in tutte le aree della Penisola, con la sola eccezione del Centro, in cui il tasso di ingresso in sofferenza passa dal 2,9% del 2015 al del 2016. Le grandi società del Sud si confermano le più rischiose, ma con un tasso che si riduce (dal al 3,); nel Nord Est e nel Nord Ovest l incidenza si riduce all 1,, con un miglioramento più marcato nelle regioni nord-occidentali. TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER MACROAREA (flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti) 5, 5, 5, 4,7% 4, 4, 3, 3, 3, 2,9% 2,7% 2, 1, NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD E ISOLE 11 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

MICROIMPRESE: TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER MACROAREA (flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti) 5, 5, 5, 4, 4, 4,9% 3, 3, 3, 2, 1, NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD E ISOLE PICCOLE IMPRESE: TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER MACROAREA (flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti) 5, 4,8% 4,8% 3,8% 3,8% 2, 1, 1, 1, 2,8% 2, 2, 2, 2, NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD E ISOLE 12 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

MEDIE IMPRESE: TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER MACROAREA (flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti) 4,9% 3, 4, 3, 4, 2, 2, 1, 0,9% 0,8% NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD E ISOLE GRANDI IMPRESE: TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER MACROAREA (flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti) 4, 4, 2,7% 2,9% 3, 0, 1, 0, 0, 1, 1, 1, 1, 1, 1, 0, NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD E ISOLE 13 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

LE PREVISIONI AL 2018 Secondo lo scenario macroeconomico utilizzato per elaborare le previsioni sulle sofferenze, l economia italiana continuerà a crescere, seppur lentamente, nel prossimo biennio, con un tasso pari al +0,9% nel 2017 e una lieve accelerazione nel 2018 al +1,. Grazie anche agli incentivi messi in campo per Industria 4.0, si prevede una ripresa degli investimenti che, insieme alle esportazioni, rappresenteranno la componente più dinamica della domanda. L inflazione è prevista in lieve accelerazione, con tassi di interesse di nuovo in aumento al termine del programma di quantitative easing. I modelli indicano che, sulla base di questo scenario, i tassi di ingresso in sofferenza per le società non finanziarie si ridurranno al 3, a fine 2017 per poi scendere ulteriormente al 2,7% nel 2018. Questi valori vedono leggermente al rialzo le previsioni formulate a dicembre ( a fine 2018), soprattutto per l inatteso aumento degli indici osservati nel quarto trimestre del 2016. Terminata la fase di ricomposizione dei crediti deteriorati, si prevede comunque una discesa piuttosto rapida delle nuove sofferenze, che a fine previsione risulteranno comunque ancora più alte dei livelli pre-crisi. Il calo delle sofferenze riguarderà tutte le fasce dimensionali, con miglioramenti più marcati tra le società di minore dimensione, per cui ancora non si sono manifestati cali delle nuove sofferenze. Il divario di rischio tra piccole e grandi imprese, che si è accentuato nel 2016, si ridimensionerà nel biennio 2017-18, con le società medio-grandi più vicine ai livelli pre-crisi. Nel dettaglio, le previsioni indicano che il tasso di ingresso in sofferenza si ridurrà per le microsocietà di 1,2 punti percentuali (dal 4, al 2,9%), per le piccole imprese di un punto (dal al ), per le medie aziende di 0,9 punti (da 2, a ) e per le grandi società di 0,7 punti (da a 1,). Industria e agricoltura sono i settori per cui le nuove sofferenze sono previste a livelli più vicini a quelli pre-crisi al termine dell esercizio di previsione: il tasso di ingresso in sofferenza toccherà il 2, nell industria ( nel 2008) e l nell agricoltura (). Nonostante un calo più marcato, costruzioni e servizi rimarranno invece più distanti, rispettivamente con un tasso del 4, ( nel 2008) e del (). Dati di maggiore dettaglio indicano che, nell ambito dell industria, sia per le PMI che per le grandi società industriali, i tassi di ingresso in sofferenza risulteranno più bassi di quelli del 2008, solo le microimprese non avranno recuperato i livelli pre-crisi nel 2018. PREVISIONE DEI TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER DIMENSIONE DI IMPRESA (stime del flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti per dimensione delle società non finanziarie) Previsioni 4, 4, 3,8% 3,8% 3, 3, 2,9% 2, 2,7% 0, 1,7% 1, 1, 0,7% 1, 1, 0, 2017 2018 MICRO PICCOLE MEDIE GRANDI TOTALE SOCIETÀ Fonte: stime e previsioni Abi - Cerved 14 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

PREVISIONE DEI TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER MACROSETTORE (flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti) 7% Previsioni 5,8% 6, 5, 4, 3, 3, 3, 2,8% 2, 2, 2, 2, 2017 2018 COSTRUZIONI INDUSTRIA SERVIZI AGRICOLTURA Fonte: stime e previsioni Abi - Cerved INDUSTRIA: PREVISIONE DEI TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER DIMENSIONE DI IMPRESA (stime del flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti per dimensione delle società non finanziarie) 4, Previsioni 3, 3, 2, 2, 2,7% 2, 1, 2, 0, 1, 0,8% 1, 1, 1, 0,9% 0,9% 0,7% 0, 2017 2018 MICRO PICCOLE MEDIE GRANDI TOTALE INDUSTRIA Fonte: stime e previsioni Abi - Cerved 15 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

COSTRUZIONI: PREVISIONE DEI TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER DIMENSIONE DI IMPRESA (stime del flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti per dimensione delle società non finanziarie) 8% Previsioni 7% 2017 2018 Fonte: stime e previsioni Abi - Cerved MICRO PICCOLE MEDIE GRANDI TOTALE COSTRUZIONI SERVIZI: PREVISIONE DEI TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER DIMENSIONE DI IMPRESA (stime del flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti per dimensione delle società non finanziarie) 4, Previsioni 1, 1, 3,9% 3,7% 3, 3, 3, 2,7% 2,8% 2, 2, 2, 2,7% 1, 0, 0,7% 0, 2017 2018 Fonte: stime e previsioni Abi - Cerved MICRO PICCOLE MEDIE GRANDI TOTALE SERVIZI 16 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

Nelle costruzioni i tassi di sofferenza continueranno a ridursi velocemente per le grandi imprese, con il tasso che passerà dal 5, del 2016 al del 2018. L incidenza delle nuove sofferenze si ridurrà in modo consistente anche nelle altre fasce dimensionali, per cui si prevede che al termine dell esercizio di previsione i valori convergeranno a valori compresi tra il 4, e il 4,. Diversamente dagli altri settori, le microimprese non saranno le più rischiose, ma evidenzieranno livelli di rischio più bassi rispetto alle PMI. Nel 2018 si prevede un tasso di ingresso in sofferenza nei servizi in calo in tutte le fasce dimensionali, con miglioramenti più marcati nelle fasce dimensionali minori: per le microimprese i tassi si ridurranno dal 3,9% al 2,7%, per le piccole aziende dal 2,8% all, per le medie dal 2, all e per le grandi dall all 1,. I modelli indicano per il prossimo biennio un restringimento dei divari territoriali, con miglioramenti nel Centro-Sud più marcati di quelli delle imprese del Nord. Al termine dell esercizio di previsione, queste ultime saranno più vicine ai livelli pre-crisi: nel dettaglio si prevede che il tasso di ingresso in sofferenza si attesterà nel 2018 all nel Nord-Est (+0, rispetto al 2008), al 2, nel Nord Ovest (+0,7%), al 3, nel Centro (+1,) e al 3,9% nel Mezzogiorno (+1,7%). PREVISIONE DEI TASSI DI INGRESSO IN SOFFERENZA PER MACROAREA (flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti) 5, 5, Previsioni 4,7% 4,7% 4, 4, 3,9% 3, 3, 3, 2, 1, 2,7% 2,7% 2, 2, 2017 2018 NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD E ISOLE Fonte: stime e previsioni Abi - Cerved 17 2017 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

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