Lezione undicesima. Le imposte locali

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Transcript:

Lezione undicesima Le imposte locali 1

2

Struttura delle entrate tributarie locali e grado di autonomia degli enti decentrati Alta Tributo proprio Bassa Addizionale (aliquota locale su imponibile nazionale) Nulla Compartecipazione (una quota del gettito nazionale) 3

IRAP (Imposta regionale sulle attività produttive) Imposta in vigore dal 1998 (in sostituzione dei contributi sanitari e di diversi tributi minori) dovuta alle Regioni nel cui territorio è realizzata la produzione 4

PRESUPPOSTO Esercizio abituale di un attività diretta allo scambio di beni o alla prestazione di servizi Ricorda da imposte dirette sul reddito (Irpef e Irpeg): percezione di un reddito da imposta indiretta sugli scambi (Iva): cessione di beni e prestazione di servizi 5

SOGGETTI PASSIVI esercenti attività commerciali (enti commerciali, imprese individuali, società di persone e di capitale) lavoratori autonomi esercenti arti e professioni enti non commerciali pubbliche amministrazioni enti e società non residenti (per il valore aggiunto prodotto all interno del territorio dello Stato) 6

BASE IMPONIBILE E costituita, in via generale, dal valore aggiunto netto prodotto nel territorio regionale 7

RICORDA Il valore aggiunto è il valore dei beni e servizi prodotti, in un dato periodo di tempo, da un soggetto economico, mediante l impiego dei fattori produttivi (capitale, lavoro, terra) dedotti i costi sostenuti per acquistare materie prime e prodotti intermedi. Il valore aggiunto coincide quindi con la somma delle remunerazioni dei fattori produttivi impiegati. Per sottrazione Per somma Si distingue fra valore aggiunto al lordo e al netto degli ammortamenti. 8

DUE DIVERSI METODI DI CALCOLO DEL VALORE AGGIUNTO NETTO 1) Ricavi 1000 2) Costi materie prime 200 3) Salari e stipendi 300 4) Oneri sociali 120 5) Ammortamenti 50 6) Interessi passivi 150 7) Utili (base Ires) 180 1-2-3-4-5-6 BI Irap (per sottrazione) 750 1-2-5 BI Irap (per addizione) 750 7+3+4+6 9

BASE IMPONIBILE E definita seguendo criteri articolati a seconda della natura del soggetto passivo (impresa, banca, assicurazione, lavoratore autonomo, impresa agricola, ente pubblico) per tener conto: -delle particolari caratteristiche dell attività svolta; - dei diversi obblighi di contabilità. 10

BASE IMPONIBILE Imprese Valore della produzione (ricavi, variazioni rimanenze e lavori in corso) meno costi per l acquisto di materie prime e semilavorati costi di ammortamento alcune voci relative al costo del lavoro* * Deviazione dal concetto di VA netto! 11

BASE IMPONIBILE Imprese Il valore aggiunto è quindi ottenuto per sottrazione: VA = P MP PI AM AD* dove: P = valore della produzione MP = materie prime PI = prodotti intermedi AM = ammortamenti AD* = altre deduzioni (le principali: relative al costo del lavoro a tempo indeterminato) 12

BASE IMPONIBILE Imprese (dal 2015) E anche pari alla somma della remunerazione di fattori: - profitti (capitale di rischio) - interessi passivi (remunerazione del capitale di prestito) -salari e stipendi (remunerazione del lavoro, al netto del costo del lavoro per i dipendenti a tempo indeterminato + qualche ulteriore deduzione per le nuove assunzioni), VA = + wl + IP 13

DEDUZIONI DALLA BASE IMPONIBILE IRAP La legislazione aveva introdotto deduzioni importanti, prima della esclusione del costo del lavoro per i lavoratori a tempo indeterminato. Ad esempio Per ogni lavoratore a tempo indeterminato in più nell anno t, rispetto agli occupati nel periodo precedente (t-1), si consente una deduzione per il suo costo (entro il massimale di 15.000 ) per tre anni (t; t+1 e t+2). Esclusioni e deduzioni si sommano creando casistiche complesse 14

ALIQUOTA BASE Imposta proporzionale con aliquota del 3,9% Le Regioni hanno la possibilità: -di aumentare o diminuire questa aliquota (fino a 0,92 punti percentuale) - di differenziarla per settori di attività e per categorie di soggetti passivi. 15

DEDUZIONI DALL IMPONIBILE IRES-IRPEF DELL IRAP PAGATA SU SPESE DEL PERSONALE E SU INTERESSI PASSIVI L Irap pagata sulle spese per personale dipendente (al netto delle relative deduzioni), è stata successivamente resa pienamente deducibile dalla base imponibile dell Ires e dell Irpef. L Irap pagata sugli interessi passivi dà invece diritto ad una deduzione pari al 10% dell Irap residua. Le deduzioni creano interdipendenza della base IRES-IRPEF da quella IRAP 16

UN ESEMPIO Società di capitali che opera in Emilia Romagna nel manifatturiero con 10 lavoratori dipendenti a tempo indeterminato (TI) e 4 lavoratori a tempo determinato (TD) (p.253-55 di Bosi-Guerra 2016, SALTARE «Aspetti di dettaglio per il calcolo delle deduzioni») 1) Ricavi 1.500.000 2) Costi materie prime 200.000 3) Salari e stipendi TI 300.000 4) Salari e stipendi TD 60.000 5) Oneri sociali TI 120.000 6) Oneri sociali TD 24.000 7) Ammortamenti 100.000 8) Interessi passivi 150.000 9) Utili 546.000 1-2-3-4-5-6-7-8 10) Valore aggiunto netto 1.200.000 1-2-7 11) Base IRAP 780.000 10-3-5 12) IRAP 30.420 0,039*(11) 13) Deduzione IRAP su TD 3.276 0,039*(4+6) 14) Deduzione IRAP 10% quota residua 2.714 0,1*(12-13) 15) Base Ires 540.010 9-13-14 17

IUC (Imposta unica comunale) Solo apparentemente «unica»: in realtà di tre diversi prelievi IMU (Imposta municipale unica) TASI (Tributo per i servizi indivisibili) TARI (Tassa sui rifiuti) Tratto unificante: prelievo che grava sugli immobili. Difficile equilibrio tra applicazione dei principi della capacità contributiva e del beneficio (impossibile da realizzare in un unico tributo).

IMU (Imposta municipale unica) E un imposta patrimoniale, sulla base del principio della capacità contributiva. Il presupposto è il possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli, con esclusione delle abitazioni principali, ad eccezione di quelle di lusso. Il soggetto passivo è il proprietario o il titolare di altro diritto reale. La base imponibile è il valore degli immobili valutati sulla base delle rendite catastali rivalutate del 5% e di appositi moltiplicatori [per ottenere il valore del patrimonio] (pari a 160 nella maggior parte dei casi)

IMU L aliquota dell imposta è pari a 7,6 per mille, che può essere modificata (+/- 3 punti) da parte dei Comuni. L aliquota è ridotta al 4 per mille per l abitazione principale (di lusso) e relative pertinenze. I Comuni possono modificarla (+/- 2 punti). Per l abitazione principale (di lusso) è prevista una detrazione dall imposta dovuta pari a 200 euro. I Comuni possono innalzarla, anche sino ad annullare l intera imposta. Ricorda: a fronte dell incremento dei valori patrimoniali a cui è rapportata l Imu (innalzamento dei moltiplicatori, rispetto alla precedente Ici), i redditi fondiari relativi agli immobili non locati e i redditi dominicali sono stati esclusi dall Irpef e dalle relative addizionali.

TASI (Tributo per i servizi indivisibili) Il tributo è finalizzato al finanziamento dei servizi comunali indivisibili, sulla base del principio del beneficio(*). Il presupposto è il possesso o la detenzione (utilizzo) di fabbricati, aree scoperte ed edificabili a qualunque uso adibibile, escluse (dal 2016) le abitazioni principali non di lusso. Soggetto passivo sono sia il proprietario che l utilizzatore. La base imponibile è la medesima dell IMU (*) ma «personalizzabile», attraverso riduzioni del tributo, per tenere conto anche della capacità contributiva (Isee)

TASI L aliquota dell imposta è pari all 1 per mille. Il Comune può ridurla o innalzarla, rispettando tuttavia numerosi vincoli da cui qui si prescinde. Per il 2015 l aliquota non può comunque eccedere il 2,5 per mille. L onere complessivo della Tasi è ripartito fra titolare del diritto reale sull unità immobiliare e occupante, in una misura stabilita dal regolamento del Comune, compresa fra il 70 e il 90% per il titolare del diritto reale (fra il 30 e il 10% per l occupante). Se abitazione principale dell occupante, non è dovuta dall occupante, ma solo dal proprietario.

TARI (Tassa sui rifiuti) E una «tassa» che ha la funzione di coprire i costi di investimento e di esercizio del servizio della gestione dei rifiuti Il presupposto è il possesso o la detenzione (utilizzazione) di locali o aree coperte che siano suscettibili di produrre rifiuti urbani. Il soggetto passivo è il possessore o il detentore. La base imponibile: superficie calpestabile oppure l 80% della superficie catastale. L aliquota dell imposta è definita dai Comuni secondo criteri differenziati che debbono tuttavia garantire la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio della gestione dei rifiuti (non è tecnicamente una «tassa»)

ADDIZIONALI REGIONALI E COMUNALI ALL IRPEF Regioni: aliquota base 1,23%, con possibilità di variazione possibilità di modificare la progressività (stessi scaglioni Irpef, con aliquote dell addizionale non uniformi) possibilità di detrazioni (ad es. per carichi di famiglia, anche come «imposta negativa») Comuni: aliquota variabile nell intervallo 0-0,8% possibilità di modificare la progressività (stessi scaglioni Irpef, con aliquote dell addizionale non uniformi) possibilità di definire soglie di esenzione

ADDIZIONALI REGIONALI E COMUNALI ALL IRPEF Problemi derivanti dall autonomia (definizione aliquote, detrazioni ecc.) Bassa trasparenza del prelievo complessivo con effetti su: Disegno della funzione redistributiva del sistema tributario Difficoltà di distinguere la «responsabilità» del carico fiscale Complicazione del lavoro dei sostituti d imposta

Dove studiare P. Bosi e M. C. Guerra, I tributi nell economia italiana. Edizione 2016, il Mulino, 2016 Capitolo IX. Le imposte regionali e locali escluso: «Per il lettore interessato agli aspetti di dettaglio» alle pp. 250-1 e relativa parte dell «Esempio» alla p. 254 («Aspetti di dettaglio per il calcolo delle deduzioni») il «Riquadro 9.3», alle pp. 257-8 26

Esercizio (Irap-Ires) La S.p.a. Serramenti ha 40 dipendenti assunti a tempo indeterminato e 15 dipendenti a tempo determinato. Nel 2016 ha avuto (dati in migliaia di euro): -ricavi 10.200 -interessi attivi 1.000 -spese per salari e stipendi e oneri sociali per lavoratori a tempo indeterminato 2.500 -spese per salari e stipendi e oneri sociali per lavoratori a tempo determinato 800 -spese per acquisto materie prime e beni intermedi 3.500 -ammortamenti per 1.200 -spese per interessi passivi 900 Ha inoltre incrementi di capitale, successivi al 31 dicembre 2010, per 3.000. Calcolare l Ires e l Irap dovute dalla società. 27