SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA



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SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA ENTE 1) Ente proponente il progetto: AZIENDA USL 2 LUCCA 2) Codice regionale: RT 1S00052 2bis) Responsabile del progetto: (Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 16) i. NOME E COGNOME: Sirio Del Grande ii. DATA DI NASCITA: 05/11/1968 iii. CODICE FISCALE: DLGSRI68S05E715U iv. INDIRIZZO MAIL: s.delgrande@usl2.toscana.it v. TELEFONO: 348/8962986 vi. CURRICULUM VITA E E COPIA DOCUMENTO IDENTITA' E CODICE FISCALE DA ALLEGARE ALLA SCHEDA PROGETTO 2 ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale): vii. NOME E COGNOME: Monica Biggeri CARATTERISTICHE PROGETTO 3)Titolo del progetto: Salute senza barriere: assistenza e orientamento agli stranieri 4) Settore di intervento del progetto: ARE A GENERALE Legge Regionale n. 35/2006, art. 3, lettera d) Valorizzazione dell integrazione, dell interculturalità e della multiculturalità 4bis) Codice identificativo dell'area di intervento: CODICE AREA GEN 5)Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:

L'Azienda USL 2 di Lucca si colloca all'interno del Servizio Sanitario Pubblico, come parte del Sistema Sanitario Toscano. Il Servizio Sanitario Regionale, in coerenza con i principi e i valori della Costituzione e dello Statuto regionale, ispira la propria azione a: Centralità e partecipazione del cittadino, in quanto titolare del diritto alla salute e soggetto attivo del percorso assistenziale; Universalità e parità di accesso ai servizi sanitari per tutti gli assistiti; Garanzia per tutti gli assistiti dei livelli uniformi ed essenziali di assistenza previsti negli atti di programmazione; Unicità del sistema sanitario e finanziamento pubblico dei livelli essenziali ed uniformi di assistenza; Sussidiarietà istituzionale e pieno coinvolgimento degli enti locali nelle politiche di promozione della salute; Sussidiarietà orizzontale e valorizzazione delle formazioni sociali, in particolare di quelle che operano nel terzo settore; Concorso dei soggetti istituzionali e partecipazione delle parti sociali agli atti della programmazione sanitaria regionale; Libertà di scelta del luogo di cura e dell'operatore sanitario nell'ambito dell'offerta e dei percorsi assistenziali programmati; Valorizzazione professionale del personale del servizio sanitario regionale e promozione della sua partecipazione ai processi di programmazione e valutazione della qualità dei servizi. L Azienda USL 2 promuove e tutela la salute dei singoli e della collettività nell ambito della propria competenza territoriale, garantendo a tutti il raggiungimento dei livelli di assistenza definiti dalla programmazione sanitaria nazionale e regionale. A tal fine l Azienda si impegna costantemente a raggiungere gli obiettivi di salute nel proprio territorio e a migliorare con continuità le proprie prestazioni nell ottica della soddisfazione dei bisogni e delle aspettative dei propri utenti. Il contesto entro il quale si sviluppa e realizza il progetto è quello dell Azienda USL 2 di Lucca, organizzato territorialmente in due Zone-Distretto: Zona-Distretto Piana di Lucca e Zona-Distretto Valle del Serchio. La Zona-Distretto Piana di Lucca comprende i Comuni di: Altopascio, Capannori, Lucca, Montecarlo, Pescaglia, Porcari e Villa Basilica (7 comuni). La Zona-Distretto Valle del Serchio comprende i Comuni di: Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Camporgiano, Careggine, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di Garfagnana, Coreglia Antelminelli, Fabbriche di Vergemoli, Fosciandora, Gallicano, Giuncugnano, Minucciano, Molazzana, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, S. Romano in Garfagnana, Sillano, Vagli e Villa Collemandina (20 comuni). Dunque, i servizi offerti dall Azienda Sanitaria USL 2 di Lucca sono distribuiti in maniera capillare su un ampio territorio. Tre sono gli Ospedali che fanno parte dell Azienda: l Ospedale San Luca di Lucca, appena attivato (18 maggio 2014), lo Stabilimento Ospedaliero San Francesco di Barga e lo Stabilimento Ospedaliero Santa Croce di Castelnuovo Garfagnana. A questi presidi si aggiungono la Casa della Salute di Marlia, quella di Piazza al Serchio, la nuova Cittadella della Salute Campo di Marte, ubicata nei padiglioni del Vecchio Ospedale, e tutti i Centri Socio-Sanitari, diffusi capillarmente sul territorio (6 nella Piana di Lucca e 6 nella Valle del Serchio). Queste sedi rappresentano punti di incontro quotidiano tra il cittadino e l Azienda e costituiscono un veicolo per dare concretezza al principio di partecipazione e per migliorare l efficacia e l efficienza dei servizi disponibili

puntando sull accessibilità alle informazioni attraverso l ascolto dei cittadini e il loro orientamento. In particolare, con la costituzione della Cittadella della Salute nel vecchio Presidio Campo di Marte si intende creare una rete sinergica ed integrata di servizi territoriali che possa riorganizzare l offerta complessiva per la città di Lucca e che sia fulcro delle attività territoriali di tutta la Piana. In questo contesto è presente l Ufficio Rapporti Internazionali il quale ha lo scopo di gestire tutte le problematiche inerenti il cittadino straniero, indirizzandolo e seguendolo nel percorso di assistenza a livello sanitario. Nell ambito del Servizio Sanitario Regionale l Azienda è compresa nell Area Vasta Nord-Ovest unitamente alle Aziende USL 1 di Massa e Carrara, 5 di Pisa, 6 di Livorno, 12 di Viareggio ed all Azienda Ospedaliera-Universitaria Pisana. La popolazione del territorio di competenza dell Azienda USL 2, al 1 gennaio 2013 risulta di 230.106 abitanti, di cui 111.725 maschi (48,6%) e 178.381 femmine (51,4%). L ulteriore suddivisione del territorio dell ASL nelle due Zone-Distretto evidenzia che nella zona Piana di Lucca risiedono 171.311 abitanti, rappresentanti il 74,4% dell intera popolazione della ASL (74,2% nel 2011), mentre il restante 25,6% (58.795) risiede nella zona Valle del Serchio. Si rileva una forte presenza di anziani (soggetti di età superiore ai 65 anni) nella popolazione, con il 23,8% sul totale; la presenza di anziani è più elevata nella Zona Valle del Serchio (26,6%) rispetto alla Piana di Lucca (22,9%). L andamento della struttura demografica degli ultimi anni è caratterizzato da un trend negativo, in senso numerico, della popolazione residente, ovvero il numero delle nascite continua ad essere inferiore rispetto al numero delle morti: tale trend negativo è ancora compensato dalla popolazione immigrata, per cui alla fine il bilancio demografico continua ad essere positivo. La necessità di garantire un adeguata accessibilità ai servizi socio-sanitari dei migranti rappresenta quindi oggi un elemento di grande rilevanza. All interno dell Azienda USL 2 è attivo da più di dieci anni un servizio di mediazione linguistica, informazione ed orientamento ai servizi socio sanitari rivolto ai cittadini stranieri, denominato InfoPointSalute - Servizio di mediazione linguistica, iniziativa organizzata in collaborazione con Il Ponte Società Cooperativa Sociale Onlus. Con questo servizio l Azienda intende assicurare le risorse informative e orientative che permettono ai cittadini stranieri di relazionarsi ai servizi sanitari e di conoscere e individuare i percorsi per affrontare i loro problemi di salute. L'obiettivo è quello di promuovere, facilitare e migliorare l'accesso dei cittadini stranieri alle strutture sanitarie e sociali, attraverso azioni di informazione, orientamento e accompagnamento sostenute con l'aiuto di un mediatore linguistico culturale, il quale, agendo con imparzialità, utilizza il proprio patrimonio di conoscenza e la capacità di gestione delle relazioni interpersonali, cercando di rimuovere le barriere linguistiche e culturali, per: rappresentare, nel modo migliore possibile, i bisogni dei cittadini stranieri agli operatori sanitari o sociali aziendali, favorendo, così, una maggiore comunicazione tra gli operatori aziendali e i migranti; far comprendere ai migranti i contenuti dell'assistenza e i servizi e le diverse disposizioni che regolano le attività dell'azienda Sanitaria L'operatore sanitario è nel contempo stimolato a comprendere le dinamiche sociali e culturali che spesso rendono difficile l'accesso e l'utilizzo di una serie di servizi da parte dei migranti. L'infopoint Salute prevede anche un servizio di reperibilità telefonica per la mediazione in lingua araba, francese, inglese e cingalese e, inoltre, è previsto anche un servizio di traduzione scritta per i documenti sanitari. L'Infopoint

Salute prevede la presenza di mediatrici presso alcuni servizi fondamentali in ambito materno infantile, come il consultorio ostetrico ginecologico e le vaccinazioni dei bambini. L Azienda USL 2 di Lucca dal 2009 è parte attiva del Progetto SPRAR Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati coordinato dalla Provincia di Lucca. Tale sistema, istituito dalla legge n. 189/2002, è costituito dalla rete degli enti locali che accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell asilo per realizzare, con l imprescindibile apporto del Terzo Settore, progetti di accoglienza integrata destinati a richiedenti protezione internazionale, rifugiati, titolari di protezione sussidiaria e umanitaria. In particolare, negli ultimi cinque anni, l Azienda USL 2 ha garantito cure ed assistenza ad oltre 40 soggetti deboli provenienti prevalentemente da Paesi del Maghreb e del Corno d Africa. Alla luce dei sempre più frequenti arrivi di richiedenti asilo e rifugiati che il Ministero degli Interni attraverso la Prefettura ha dirottato anche sul territorio lucchese, l Azienda, in sinergia con gli altri attori facenti parte della rete locale SPRAR, negli ultimi mesi sta lavorando per cercare di uniformare e rendere effettive le procedure di presa in carico socio-sanitaria, di profilassi, di accoglienza/integrazione/sostegno attraverso la redazione di un protocollo condiviso da ciascun partner. L Azienda USL 2 ha inoltre collaborato, insieme alle altre Aziende Sanitarie toscane, alla realizzazione del Progetto Mum Health, un intervento per la promozione della salute globale delle donne straniere, coordinato da L Albero della Salute, Struttura di riferimento per la promozione della salute dei migranti. Si rende però necessaria l introduzione di ulteriori forme di accoglienza e di orientamento degli immigrati nei percorsi socio-sanitari dell Azienda USL 2. Secondo il XXIII Rapporto Caritas-Migrantes all inizio del 2013 risiedevano in Italia 59.685.227 persone, di cui 4.387.721 (7,4%) di cittadinanza straniera. La popolazione straniera è aumentata di oltre 334.000 unità (+8,2% rispetto all anno precedente). L incremento degli ultimi anni è dovuto principalmente all apporto della natalità dato dalle donne straniere, le quali costituiscono il 53% degli oltre 4 milioni e 300 mila stranieri residenti nel nostro Paese. In relazione alle provenienze, l immagine che si ottiene ad inizio 2013 è sostanzialmente identica a quella degli ultimi anni visto che i cittadini romeni rappresentano la principale collettività immigrata con un numero che si avvicina al milione di unità, pari al 21% del totale. Gli altri cittadini comunitari, invece, hanno percentuali molto più basse per quanto in Italia, nell insieme, quasi il 30% dei cittadini stranieri residenti sono provenienti da Paesi dell Unione Europea. A proposito dei cittadini non comunitari, invece, la nazionalità prevalente è quella albanese seguita a breve distanza dalla marocchina. La distribuzione regionale conferma un dato ormai storico, che vede il 61,8% degli immigrati nel Nord, il 24,2% nel Centro e il 14% nel Sud e nelle Isole. La popolazione straniera residente in Toscana ad inizio 2013 corrisponde a 350.761 unità. Queste persone sono diversamente distribuite sul territorio regionale, con Firenze, Prato, Pisa e Arezzo che esercitano una forte funzione attrattiva. Tra le nazionalità numericamente più rilevanti vi sono la romena, l albanese e la cinese che nell insieme rappresentano circa il 60% dei residenti stranieri in Toscana. Nella provincia di Lucca risultano residenti 26.859 immigrati equamente divisi sui due generi. In particolare, nel territorio di competenza della ASL 2 di Lucca risiedono 19.099 stranieri, come evidenziato nella tabella sotto riportata.

Comuni Maschi Totale Femmine Totale Totale Altopascio 1033 1038 2071 Bagni di Lucca 307 311 618 Barga 389 452 841 Borgo a Mozzano 218 257 475 Camporgiano 41 64 105 Capannori 1603 1678 3281 Careggine 3 11 14 Castelnuovo di Garfagnana 171 191 362 Castiglione di Garfagnana 47 40 87 Coreglia Antelminelli 152 150 302 Fabbriche di Vallico 33 21 54 Fosciandora 14 20 34 Gallicano 118 149 267 Giuncugnano 11 8 19 Lucca 3455 4225 7680 Minucciano 18 38 56 Molazzana 12 22 34 Montecarlo 223 231 454 Pescaglia 69 85 154 Piazza al Serchio 29 47 76 Pieve Fosciana 64 66 130 Porcari 431 476 907 San Romano in Garfagnana 19 43 62 Sillano 12 15 27 Vagli Sotto 5 14 19 Vergemoli 1 7 8 Villa Basilica 43 46 89 Villa Collemandina 28 25 53 (Fonte ISTAT) Come suggeriscono questi dati, la dimensione della salute è sempre più fortemente condizionata da determinanti e da dinamiche di natura sociale, tra cui ha rilevante peso la componente migratoria. Il crescente fenomeno di immigrazione che riguarda anche il nostro Paese impone di valutare in maniera oggettiva e quantitativa quali siano i reali bisogni di salute di tali popolazioni al fine di garantire un effettivo universalismo di salute e benessere per tutta la cittadinanza, così come indicato nel programma dei Paesi Europei dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) denominato Salute 2020: Una politica di riferimento europea a sostegno di un azione trasversale ai governi e alle società per la salute e il benessere. Attraverso di esso gli Stati membri concordano una nuova politica comune di riferimento in ambito socio-sanitario da realizzarsi entro il 2020 e finalizzata anche a ( ) ridurre le disuguaglianze nella salute, potenziare la sanità pubblica e garantire sistemi sanitari centrati sulla persona, che siano universali, equi, sostenibili e di elevata qualità.

In Italia i testi generali di riferimento per la tutela della salute degli immigrati sono il Testo unico sull immigrazione (D.Lgs. n. 286 del 1998) ed il relativo regolamento di attuazione (d.p.r. 394/1999), assieme alla circolare del Ministero della Sanità del 24 marzo 2000. La loro importanza risiede principalmente nel fatto che in ambito sanitario hanno sancito per i cittadini stranieri, presenti regolarmente o irregolarmente sul territorio nazionale, la certezza del diritto e dell inclusione ordinaria nel sistema di tutela sanitaria. L autonomia regionale (devolution) ha tuttavia prodotto un quadro nazionale molto eterogeneo in merito alla definizione delle modalità con cui viene garantito agli immigrati l accesso ordinario alle prestazioni sanitarie preventive, curative e riabilitative. La Regione Toscana ha da sempre posto una particolare attenzione all integrazione delle popolazioni e alla garanzia di accesso ed equo utilizzo dei servizi di welfare disponibili sul territorio. Gli articoli 35-39 della Legge Regionale n. 29 del giugno 2009 Norme per l accoglienza, l integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri nella Regione Toscana, confermano la volontà di includere a tutti i livelli gli stranieri presenti regolarmente o irregolarmente sul territorio. In particolare, viene sottolineata l importanza di: - promuovere l adozione di strumenti epidemiologici per il riconoscimento e la valutazione dei bisogni di salute specifici dei cittadini stranieri; - sviluppare interventi informativi per favorire l accesso ai servizi - organizzare specifiche iniziative d informazione e di educazione alla salute nei luoghi di lavoro e su temi relativi alla salute collettiva; - utilizzare i mediatori culturali nei servizi di primo accesso alle prestazioni sanitarie; - sviluppare politiche di formazione sulla normativa vigente in tema di salute per gli stranieri e sul tema dell intercultura per il personale socio sanitario, medico e paramedico - adattare i servizi socio-sanitari ad un utenza pluriculturale. Date le numerose interpretazioni ed applicazioni difformi della normativa vigente in materia di cura verso i cittadini stranieri, le recenti Linee Guida Regionali per l applicazione della normativa sull assistenza sanitaria dei cittadini non italiani presenti in Italia (febbraio 2012) rappresentano un primo tentativo di rendere omogenei i criteri e le modalità di accesso all assistenza sanitaria per gli immigrati. Una recente ricerca commissionata da Regione Toscana al Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant Anna di Pisa in collaborazione con l Università di Firenze, ha esplorato il fenomeno dell assistenza sanitaria agli immigrati in Toscana. Attraverso un analisi di stampo quali-quantitativo effettuata sull offerta dei servizi in relazione ai bisogni sanitari e sociali della popolazione immigrata, sulle esperienze dei migranti che usufruiscono di tali servizi e degli operatori, sanitari e amministrativi, che più spesso sono a contatto con gli utenti stranieri, sono state confermate o raggiunte importanti conclusioni. In particolare è emersa la difficoltà dei migranti di accedere ai servizi socio-sanitari, elemento che non consente la reale promozione e tutela della salute; dunque, la verifica dell esistenza di ostacoli e la loro rimozione è il primo passo da compiere verso servizi sanitari realmente migrant friendly. La motivazione principale alla base di questo progetto è quella di garantire all interno delle strutture sanitarie un'accoglienza più equa e adeguata ai cittadini stranieri, che permetta di orientarli al meglio nei percorsi da intraprendere e nei servizi da usufruire, così da renderli maggiormente partecipi e attivi all interno della società. Le modalità di accoglienza incidono notevolmente sulla percezione e sul grado di

soddisfazione dei cittadini che richiedono una prestazione: spesso l opinione iniziale dell utente, se negativa, finisce per riprodurre all infinito lo stereotipo dell inefficienza del servizio pubblico. E una convinzione difficile da modificare e può pregiudicare anche i successivi approcci all Azienda Sanitaria. Un aspetto da evitare è rappresentato dal possibile disorientamento del cittadino, a cui spesso vengono fornite informazioni contrastanti o poco chiare. In definitiva, lo scopo di questo progetto è quello di intervenire sulle principali criticità rilevate, quali la mancanza o la scarsa efficacia dell informazione e le barriere linguistiche. Infatti, molto spesso, la circolazione di informazioni destinate ad orientare l accesso dei migranti ai servizi sanitari e ad aumentare la loro consapevolezza sul diritto all assistenza non è sufficiente e non si rivela efficace (presumibilmente per le modalità scelte di comunicazione e veicolazione delle informazioni - tipo di messaggio, modalità di formulazione, supporto scelto, luoghi di diffusione). In particolare è ormai evidente che la sola utilizzazione di brochures, volantini e poster multilingua non esaurisce il reale bisogno di informazioni sulla salute e sull accesso ai servizi che lo straniero richiede. L interazione, il contatto e lo scambio con un operatore che sia a conoscenza del sistema e che abbia il giusto atteggiamento di apertura verso l Altro, oltre che le necessarie abilità linguistiche, è la premessa necessaria affinché la comunicazione sia efficace. I volontari del servizio civile si collocano in questo contesto affiancando il personale dipendente e dedicando tempo e attenzione a coloro che effettivamente necessitano di presa in carico (immigrati regolari e non), sia per l orientamento nel percorso sociosanitario sia per superare i disagi che si possono creare nell utilizzo dei servizi e delle nuove tecnologie messe a disposizione dei cittadini. 6) Obiettivi del progetto: In considerazione della molteplicità dei servizi presenti sul territorio rivolti alla popolazione straniera e da questa ancora poco conosciuti il presente progetto vuole rafforzare la rete dei punti di contatto ed orientamento rispetto alle esigenze espresse da questa categoria di utenza più debole. In un ottica di riduzione delle disuguaglianze nell esercizio del diritto alla Salute dei migranti e di una loro maggiore integrazione nella società, l obiettivo generale che l Azienda si propone di raggiungere risponde alla necessità di implementare la conoscenza dei percorsi facilitati/appropriati di accesso ai servizi da parte dei cittadini stranieri in una prospettiva multiculturale. In particolare, due saranno i punti informativi aziendali che beneficeranno della presenza dei volontari: il punto di accoglienza della Zona Distretto Piana di Lucca (presso la Cittadella della Salute Campo di Marte ) in diretto contatto, anche in virtù della sua collocazione con l Ufficio Relazioni Internazionali e il punto accoglienza dello Stabilimento Ospedaliero di Castelnuovo Garfagnana nella Zona Distretto Valle del Serchio. In questo quadro, il Servizio Civile Regionale può dare un importante contributo per la realizzazione dei seguenti obiettivi specifici di supporto all Ufficio Relazioni Internazionali nell espletamento delle sue peculiari funzioni: Accoglienza Informazioni (possibilità di iscrizione al Servizio Sanitario Regionale

(SSR), documentazione da produrre per l iscrizione, informazioni riguardanti le prestazioni sanitarie a pagamento per coloro che non hanno diritto all iscrizione al SSR, indicazioni sul percorso da seguire per il cittadino di passaggio (turista) in caso di necessità di prestazioni sanitarie ) Aiuto nella compilazione della modulistica Orientamento in relazione ai percorsi burocratico-amministrativi da seguire, anche in collegamento con altri Enti del territorio che fungono da punti di riferimento per i migranti (Prefettura, Questura, Comune ) Redazione di reportistica/censimento utile per rispondere in modo appropriato al debito informativo nei confronti di Regione Toscana, Prefettura, Questura ed altri Enti Pubblici Conservazione atti ed altro materiale Informazioni specifiche sull utilizzo dei servizi socio-sanitari (orari ambulatori, modalità di prenotazione delle prestazioni, accesso al CUP, contatti con Medico di Medicina Generale e Pediatra di Libera Scelta ) e sulle nuove tecnologie offerte ai cittadini (in particolare, per i cittadini stranieri in possesso della Tessera Sanitaria, la possibilità di attivarla usufruendo così di altri servizi di semplificazione nell accesso al SSR) Obiettivi verso i volontari 1. Sviluppare nel volontario la consapevolezza del proprio ruolo sociale e l importanza di una partecipazione attiva nella società, in particolare in relazione alla propria posizione di supporto nei confronti di una fascia debole come la maggior parte degli immigrati che si approcciano al Sistema Sanitario; 2. Sviluppare le capacità di comunicazione interpersonale in modo efficace, in particolare adeguandole alle specificità dell interlocutore migrante; 3. Sviluppare, attraverso il lavoro in équipe multi professionali, la capacità di promuovere un accoglienza ed un primo contatto con l istituzione sanitaria che si rivelino efficaci e realmente attenti ed aperti alle peculiarità del target migrante. 7)Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei giovani in servizio civile: 7.1 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente (non prendere in considerazione i giovani in servizio civile regionale). Il progetto, vista l importanza dei processi comunicativi che vuole promuovere e del

target specifico cui si rivolge, focalizza le azioni sugli aspetti relativi all accoglienza e alla correttezza delle informazioni date. Nell Azienda USL 2 di Lucca il progetto si svilupperà con la partecipazione organizzata anche in gruppi di lavoro multi professionali di personale dipendente: Operatori che lavorano nell ambito dei servizi amministrativi di accoglienza ed informazione territoriale CUP (3 dirigenti e 33 amministrativi così suddivisi: 14 Zona-Distretto Valle del Serchio e 19 Zona-Distretto Piana di Lucca) SS Comunicazione, Gestione Relazioni con il pubblico e Marketing (1 Dirigente - 1 Responsabile P.O. URP - 1 Responsabile P.O. Comunicazione 6 amministrativi) Ufficio anagrafe e Ufficio Rapporti Internazionali (2 amministrativi) Assistenti Sociali (1 per la Piana di Lucca, 1 per la Valle del Serchio) Saranno inoltre ricercate e concordate modalità di coinvolgimento delle Associazioni del Terzo Settore che si occupano di accoglienza ed integrazione degli immigrati, nonché di Enti territoriali e locali coinvolti nel processo di relazione con i migranti. 7.2 Ruolo ed attività previste per i giovani in servizio civile nell ambito del progetto. I giovani del Servizio Civile saranno di supporto alle seguenti attività già elencate nel precedente punto 6) e riassumibili in due macroaree di attività concrete: A) Attività di accoglienza e orientamento, di informazione sull accesso ai servizi offerti, di supporto nella compilazione della modulistica. Sulla base delle richieste e delle domande dell utenza il personale addetto all accoglienza deve essere in grado di individuare i servizi competenti ed i percorsi appropriati per dare risposta al bisogno espresso. Il rapporto costante con altri Enti del territorio che si occupano a vario titolo di immigrazione permetterà di poter fornire sintetiche informazioni di massima anche su questioni non strettamente correlate all ambito sanitario. L informazione dovrà essere completata con indicazioni di giorni, orari, modulistica, ecc., al fine di semplificare e migliorare l accesso alle procedure e alle attività. La conoscenza delle lingue straniere, inoltre, faciliterà notevolmente la comunicazione con l interlocutore straniero. B) Attività di monitoraggio dell affluenza di soggetti migranti agli sportelli previsti dal progetto, di censimento dell utenza (soprattutto in relazione ai richiedenti asilo e rifugiati), di eventuale aggiornamento della loro posizione sui database aziendali. Anche per queste operazioni i volontari saranno adeguatamente formati e guidati dagli operatori aziendali che spiegheranno loro le modalità di censimento e registrazione degli accessi, nonché le indicazioni necessarie per poter accedere al sistema anagrafico aziendale. 8)Numero dei giovani da impiegare nel progetto (min. 2, max. 10): 4

9)Eventuale numero ulteriore di soggetti da impiegare (non superiore al 50% di quelli indicati al precedente punto 8) che l'ente intende autonomamente finanziare, impegnandosi ad anticipare alla regione le somme necessarie per l'intera copertura delle relative spese prima dell'avvio dei giovani in servizio: 0 10) Numero posti con vitto: 4 11) Numero posti senza vitto: 0 12) Numero ore di servizio settimanali dei giovani (minimo 25, massimo 30): 30 13) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 6) : 5 14) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di servizio: Partecipazione al percorso formativo generale e specifico; Flessibilità oraria nei limiti previsti dalla normativa; Partecipazione ai momenti di verifica dell esperienza di servizio civile svolti su base periodica e previsti a tre, sei, dodici mesi (fine servizio); Utilizzo del cartellino di riconoscimento; Disponibilità alla partecipazione a corsi di formazione organizzati dalla Regione Toscana, dall Ufficio Regionale Servizio Civile e da altri provider accreditati; Rispetto delle norme aziendali previste dal regolamento vigente; Disponibilità al trasferimento temporaneo dalla sede in caso di eventi di formazione e/o sensibilizzazione sulla tematica di riferimento del progetto (Accoglienza Migranti).

15) Sede/i di attuazione del progetto (1): N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo (compresa eventuale partizione interna) N. giovani per sede (2) 1 Stabilimento Ospedaliero di CASTELNUOVO DI Via dell Ospedale, 1 55032 Castelnuovo di Castelnuovo Garfagnana GARFAGNANA Garfagnana (LU) 1 2 Sede Zona Distretto di Lucca LUCCA Via dell Ospedale, 1 Padiglione Centrale Edificio B 3 3 4 5 6 7 8 9 10 (1) le sedi devono essere individuate esclusivamente fra quelle indicate in sede di iscrizione/adeguamento all'albo degli enti di servizio civile regionale, riportando la stessa denominazione e indirizzo (compresa l'eventuale ripartizione interna, es. scala, piano, palazzina, ecc) indicate sulla procedura informatica SCR. (2) il numero complessivo di giovani di questa colonna deve coincidere con il numero indicato al precedente punto 8)

16) Nominativo operatore di progetto per singola sede (almeno uno per sede): i. NOME E COGNOME: Lucia Regoli ii. DATA DI NASCITA:11/04/1959 iii. CODICE FISCALE: RGLLCU59D51G648C iv. INDIRIZZO MAIL: urpvds@usl2.toscana.it v. TELEFONO: 0583/449606 vi. CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) vii. SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Stabilimento Ospedaliero di Castelnuovo Garfagnana CASTELNUOVO DI GARFAGNANA Via dell Ospedale, 1 55032 Castelnuovo di Garfagnana (LU) viii. HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): - corso svolto in data sede del corso oppure - si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI NO 17) Nominativo operatore di progetto per singola sede (almeno uno per sede): i. NOME E COGNOME: Sergio Mura ii. DATA DI NASCITA: 30/09/1961 iii. CODICE FISCALE: MRUSRG61P30E715L iv. INDIRIZZO MAIL: s.mura@usl2.toscana.it v. TELEFONO: 0583/449636 vi. CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) vii. SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Sede Zona Distretto di Lucca LUCCA Via dell Ospedale, 1 Padiglione Centrale Edificio B viii. HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): - corso svolto in data sede del corso oppure - si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI NO

17)Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale: Giornali, tv, radio, internet (sito web aziendale: www.usl2.toscana.it) 18)Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto: Focus-group, riunioni periodiche, questionario di gradimento del servizio per l utenza, questionario di gradimento con spazio per suggerimenti che i volontari dovranno compilare dopo 2, 5, 9 mesi dall inizio del servizio. Riunioni periodiche con tutti i giovani partecipanti al progetto (al 3 e al 6 mese), incontro di fine servizio (al 12 mese). Durante gli incontri verranno proposte attività di gruppo finalizzate alla verifica e alla rilettura dell esperienza. Entro 45 giorni dopo la scadenza del primo semestre ed entro sessanta giorni dopo la scadenza del progetto invio al competente ufficio della Regione della relazione relativa all attuazione del progetto, con particolare riferimento all attività di preparazione e supporto svolta, alla partecipazione dei giovani, ai risultati conseguiti e alle eventuali criticità riscontrate. 19) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35: Conoscenza lingua italiana parlata e scritta; conoscenza discreta della lingue straniere, in particolare inglese e francese; conoscenza tecniche informatiche di base; attitudine al lavoro di gruppo; predisposizione ai rapporti interpersonali. 20) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive utilizzate per l'acquisto di beni o servizi destinati ai giovani in servizio: Spese per vitto: euro 4.000 21)Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: Per la formazione l Azienda mette a disposizione: aule formative, proiettori, strumenti di presentazione, video e dispense. Le attività del progetto si svilupperanno con il supporto delle attrezzature informatiche e di comunicazione (computer, stampanti, fax, fotocopiatrice e telefoni) oltre che delle dotazioni strumentali d ufficio che saranno messe a disposizione, non necessariamente in modo esclusivo, ad ogni singolo volontario. Per gli spostamenti nell ambito del progetto sarà possibile usufruire dei mezzi di servizio dell Azienda USL 2, secondo le disponibilità e con le modalità di accesso valide per i dipendenti. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 22) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

La SC Formazione dell Azienda USL 2 di Lucca ha conseguito la certificazione ISO 9001:2008 relativa al sistema di gestione per la qualità dell attività di formazione nel marzo del 2010, nel corso del 2011 e 2012 sono state superate positivamente le verifiche intermedie ed a marzo 2013, è stata sottoposta ad una revisione completa dall organismo certificatore, che ne ha constatato il permanere delle condizioni ottimali che ne avevano permesso la certificazione. Tale certificazione testimonia della validità delle procedure e delle modalità con le quali viene erogata la formazione nell ambito dell azienda Usl 2. Oltre alla certificazione di qualità suddetta l Azienda USL 2 di Lucca è riconosciuto quale provider ECM (Educazione Continua in Medicina) del Sistema Sanitario Regionale Toscano L accreditamento quale provider è il riconoscimento pubblico di un soggetto attivo nel campo della formazione continua in sanità che, sulla base di un sistema di requisiti minimi che riguardano anche il piano formativo proposto e di procedure concordate a livello nazionale, lo abilita a realizzare attività didattiche per l ECM (Educazione Continua in Medicina) e ad assegnare direttamente i crediti ai partecipanti, crediti validi su tutto il territorio nazionale. Considerato che un'adeguata formazione - finalizzata a far acquisire ai volontari una capacità relazionale adeguata e positiva rispetto al tipo di utenza coinvolta dal servizio, oltre a concrete capacità e competenze professionali - si fonda anche sulla partecipazione a processi formativi durante l'attività lavorativa, i Volontari del sevizio Civile saranno inseriti nei percorsi formativi idonei allo svolgimento delle proprie mansioni e in quelli verso i quali il Volontario mostra interesse; percorsi che, qualora portati termine consentono ai Volontari di acquisire l attestazione di partecipazione ed i relativi crediti ECM. Tali crediti sono quindi da considerare quali titoli certificati e riconosciuti da enti terzi, in quanto l Azienda li rilascia a nome del Sistema Sanitario Regionale Toscano nella sua qualità di Provider Accreditato, ed hanno validità nazionale in quanto riconosciuti nel sistema ECM. I volontari potranno partecipare a eventi formativi di carattere generale e trasversale su argomenti quali la Privacy, la sicurezza sui luoghi di lavoro, l organizzazione aziendale che solitamente vengono inseriti nel Piano di Formazione annuale redatto dalla SC Formazione ed eventualmente, al manifestarsi di uno specifico bisogno formativo relativo alla mansione che andranno a svolgere ed alla struttura aziendale nella quale saranno inseriti, ad eventi su argomenti ad hoc per soddisfare tale bisogno formativo. I Volontari del Servizio Civile saranno indirizzati, inoltre, alla partecipazione a corsi di aggiornamento organizzati dalla Regione Toscana e da ogni altro Ente Provider Accreditato in grado di rilasciare crediti formativi. Formazione generale dei giovani 23) Sede di realizzazione: Sede Zona Distretto di Lucca - Via dell Ospedale, 1 Padiglione Centrale Edificio B 24) Modalità di attuazione:

Lezioni frontali, proiezioni di slide, lavoro di gruppo, role playing 25) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Il percorso formativo si realizzerà tramite moduli didattici attivi. L obiettivo è quello di inserire proficuamente il volontario nell organizzazione dell ente presso cui presta il servizio civile, in modo che possa sperimentare atteggiamenti e comportamenti solidali, di comprensione della persona che a lui si rivolge per il soddisfacimento di un bisogno. La tecnica utilizzata sarà quella delle lezioni frontali, del lavoro di gruppo, del confronto, del role playing e dell elaborazione di quanto appreso. Saranno a questo scopo somministrati test di verifica dell apprendimento. 26) Contenuti della formazione: La formazione viene realizzata in moduli: 1. Identità del gruppo di volontari (nella prima giornata è necessario che si formi lo spirito di gruppo e che i ragazzi inizino a conoscersi) 5 ore 2. Il Servizio Civile: dall obiezione di coscienza al servizio civile 4 ore 3. La difesa civile non armata e non violenta: la gestione dei conflitti 4 ore 4. Elementi di educazione civica: la Costituzione e le Istituzioni 3 ore 5. Normativa vigente, diritti e doveri del volontari 5 ore 6. Presentazione ed organizzazione dell ente 4 ore 7. La comunicazione quale elemento fondamentale nei rapporti fra Istituzione e cittadino 10 ore 35 ore 27) Durata (espressa in ore): Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani 28) Sede di realizzazione: Sede Zona Distretto di Lucca - Via dell Ospedale, 1 Padiglione Centrale Edificio B 29) Modalità di attuazione: La realizzazione del progetto richiede un adeguata formazione sia generale (vedi sopra) che specifica. Quest ultima si articola in due parti, una teorica di 12 ore riguardante il sistema sanitario e le norme che lo regolano, una pratica di 18 ore effettuata all interno delle singole sedi con l affiancamento dell operatore di progetto.

30) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La parte teorica sarà svolta in aula con lezioni frontali e con l utilizzo di mezzi audiovisivi. Sono previsti lavori e prove di gruppo. Nel corso degli incontri verranno simulate tipologie di situazioni che i giovani in servizio civile spesso dovranno affrontare nella pratica quotidiana. Le lezioni pratiche rappresenteranno pertanto momenti di confronto diretto in cui i volontari concretizzeranno quanto appreso e verificheranno la competenza che stanno acquisendo. Al termine del percorso formativo iniziale si somministrerà ai giovani un questionario di autovalutazione delle competenze possedute. Nel secondo, quinto e nono mese verranno effettuati incontri con i giovani finalizzati a conoscere meglio le loro competenze tecniche professionali. Nel 12 mese, nell ambito dell ultimo incontro di monitoraggio, sarà effettuata la verifica dell esperienza svolta, con somministrazione di un questionario di valutazione finale e scheda di autovalutazione delle competenze possedute alla fine del servizio. 31) Contenuti della formazione: PARTE TEORICA: Modulo A Organizzazione sanitaria (5 ore) A) Organizzazione sanitaria: esposizione dei principali servizi specialistica ambulatoriale, ricoveri, assistenza di base. B) Ruolo del pronto Soccorso nel contesto dell assistenza. C) Cenni sull assistenza sociale e socio-sanitaria Modulo B Gestione delle relazioni (7 ore) D) Presa in carico e gestione delle relazioni, problem solving E) Organizzazione delle funzioni di informazione e di accesso ai servizi: carta dei servizi, URP F) Accoglienza, informazione, comunicazione efficace. Modulo C Immigrazione e salute (11 ore) G) Normativa in materia di assistenza sanitaria per i cittadini stranieri H) Iscrizione al SSN, assistenza ai cittadini stranieri, permesso di soggiorno I) Nozioni di anagrafe aziendale e reportistica J) TEAM e progetto Carta Sanitaria Elettronica/Fascicolo Sanitario Elettronico K) Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. PARTE PRATICA: Modulo D (da svolgere nelle singole Aziende) 7 ore, suddiviso in esercitazioni pratiche e teoria L) Uso dei programmi informatici aziendali 30 ore 32) Durata (espressa in ore):

Altri elementi 33) Presenza di almeno una delle altre figure previste per la gestione del servizio civile regionale (diversa dall'operatore di Progetto) che nell'ultimo anno abbia frequentato il corso di formazione o/e/o aggiornamento programmato dalla Regione Toscana (o si impegni a parteciparvi entro l'anno in cui si realizza il progetto): Nome e cognome: Maurizio Petrillo Ruolo: Responsabile di Servizio Civile Regionale corso Responsabile del Servizio Civile Regionale frequentato data del corso 22/05/2014 sede Palazzo Dell'Anpas Via Pio Fedi 46/48,50142 Firenze 34) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto alla formazione aggiuntiva programmata dalla regione Toscana: SI NO 35) Attestazione che all'interno del medesimo bando sono stati presentati progetti per un numero complessivo di posti inferiori al 50% di quelli richiedibili in base alla categoria di appartenenza: SI NO n progetti presentati: 2 n posti richiesti complessivamente: 6 36) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto ad almeno due manifestazioni, eventi o attività di carattere regionale inserite nel sistema delle politiche giovanili della regione Toscana: SI NO 37) Coprogettazione tra i seguenti enti (è necessario allegare l'accordo sottoscritto dagli enti per la coprogettazione, da cui risulti l'ente capofila): Denominazione ente Codice RT Categoria d'iscrizione all'albo SCR Ente pubblico o privato Il sottoscritto Joseph Polimeni nato a New York (USA) il 21/04/1969 in qualità di responsabile legale dell'azienda USL 2 Lucca dichiara che l'ente che rappresenta è in possesso di tutti i requisiti previsti per l'iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale (art. 5 comma 1 legge regionale n. 35 del 25/07/2006). Lucca, 27 maggio 2014 Il Responsabile legale dell ente