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Transcript:

IMPOSTE GENERALI SUI CONSUMI A) Giustificazioni 1) C: indicatore di capacità contributiva ma: a) C/R decresce al crescere di R b) se tassati consumi necessari IC regressive rispetto al R I) aliquote differenziate II) usare gettito per spese redistributive 2) Valore beni pubblici strumentali (fattori prod.)

B) Modalità di applicazione 1. Monofase sul valore pieno 2. Plurifase sul valore aggiunto Esempio: Fasi Acquisti Vendite VA I 0 1000 1000 II 1000 4000 3000 III 4000 6000 2000 Totale 6000

Imposta Monofase (ultimo stadio) (t M = 20%) Fasi P A VA Vendite P V T M I 0 1000 1000 1000 0 II 1000 3000 4000 4000 0 III 4000 2000 6000 7200 1200 Totale: 1200

Imposta sul Valore Aggiunto (t VA = 20%) Fasi P Acquisto V.A. Valore Compl. P Vendita T VA I 0 1000 1000 1200 200 II 1000+200 3000 4000 4800 600 III 4000+800 2000 6000 7200 400 Totale: 1200 (20%)

C) Imposta sul Valore Aggiunto I Basi imponibili Valore aggiunto: 1) tipo prodotto lordo 2) tipo reddito (= prodotto netto) 3) tipo consumo

Definizioni - Singola impresa: (7.1) F M L Q IP = = Profitti F M = L + Q + IP + = VA Lordo F M Q = L + IP + = VA Netto F = (M + Q) + (L + IP + ) = Vendite

Definizioni - sistema economico: (7.2) PL = PN + Investimenti Sostituz. = C + Invest. Netti=Agg. + Investimenti Sostituz. = C + Investimenti Lordi=Totali

Impresa Sistema economico 1) VA-P = F M PL 2) VA-R = F M Q PL Inv S = PN = L + IP + = R 3) VA-C = F M Q Inv Agg PL Inv S Inv A = F M Inv Tot = R Inv N = C

II Metodi di Calcolo del VA e dell IVA (VA tipo prodotto) 1) per sottrazione I) su base effettiva: VA Eff = V Prod V M II) su base finanziaria: VA Fin = F M 2) per addizione su base finanziaria: VA Fin = L + + Q + IP

calcolo dell Iva (IVA tipo prodotto) a) base da base: T = t (VA-P Fin ) = t (F M) b) imposta da imposta: T = T F T M = t F t M (IVA tipo consumo) a) base da base: T = t (VA-C Fin ) = t (F M Inv T ) b) imp. da imp.: T = T F T M T Inv = t F t M t Inv T

Prezzi al consumo e alla produzione IVA: P C = P P (1 + t IVA ) P C P P = 1 + t IVA

Imposte sui consumi in Italia L IVA entra in vigore nel 1973 Sostituisce l IGE, imposta plurifase cumulativa sul valore pieno L IVA risponde a esigenze di neutralità negli scambi internazionali (Trattato di Roma) tassazione nel paese di destinazione L IVA è calcolata su base imponibile di tipo consumo con il metodo per sottrazione finanziaria «imposta da imposta»

Imposte speciali sui consumi Efficienza eliminare o ridurre le esternalità (es. imposte sulla lavorazione dei prodotti petroliferi), ridurre gli effetti delle carenze informative (imposte su tabacchi o alcolici), incentivare la produttività (imposte su beni complementari al tempo libero: es. case vacanze, imbarcazioni diporto) Equità tassazione differenziata beni di lusso

DISTRIBUZIONE VERTICALE DELLE COMPETENZE FISCALI A) Giustificazioni economiche Teoria economica del Federalismo Fiscale fondamento: efficienza economica dimensione territoriale ottimale I) diffusione effetti intervento pubblico II) rispondenza a preferenze individuali 14

I) Dimensione territoriale spese/entrate pubbliche a) beni pubblici locali -seestensione effetti > giurisdizione ente fornitore spillover effects (effetti di traboccamento ) - se estensione effetti < giurisdizione ente fornitore costi anche su non beneficiari non corrispondenza fra - beneficiari - pagatori - decisori principio di corrispondenza fiscale (Olson) federalismo funzionale: enti mono-funzionali 15

b) scelta del livello decisionale decisioni: - centralizzate (ma possibile gestione decentrata) - decentrate caratteristiche interventi: 1. effetti su parte o tutto territorio nazionale: - allocazione: fornitura beni e servizi - redistribuzione: personale, territoriale,.. - politiche macroeconomiche (stabilità, sviluppo) 2. obiettivo: omogeneità servizi (istruzione, sanità,.) 16

Dimensione ottima delle giurisdizioni dipende da estensione territoriale effetti interventi livello di governo corrispondente: I) responsabilità intervento II) disponibilità risorse finanziarie 17

La teoria dei club (Buchanan, 1965) MC(N 1 ) B,C MC(N 3 ) MC(Q 1 ) MC(Q2 ) D MB(Q 2 ) MB(Q 1 ) Q Q 1 N 1 N 2 Q 2 N 3 N N opt Q opt Q 18

II) Imperfezioni procedimento decisionale pubblico 1) Rispondenza a preferenze locali: Teorema del decentramento (Oates, 1972): se preferenze diverse tra aree geografiche Benessere con decentramento condizioni: a) non economie di scala b) non effetti di traboccamento solo beni pubblici locali c) preferenze omogenee entro le aree 19

2) Principio di sussidiarietà: motivi: a) politici locali: più informati/sensibili soddisfano meglio esigenze locali b) contribuenti/elettori: maggiore conoscenza azioni pubbliche controllo 20

Teorema del decentramento (W. Oates - 1972) FIGURA 8.1 n. 1 Disponib. a pagare Costo marg. O Servizio pubblico 21

Teorema del decentramento (W. Oates - 1972) FIGURA 8.1 n. 2 Disponib. a pagare Costo marg. D B D A O Servizio pubblico 22

Teorema del decentramento (W. Oates - 1972) FIGURA 8.1 n. 3 Disponib. a pagare Costo marg. D B D T D A O Servizio pubblico 23

Teorema del decentramento (W. Oates - 1972) FIGURA 8.1 n. 4 Disponib. a pagare Costo marg. T = C mgg D B D T D A O Servizio pubblico 24

Teorema del decentramento (W. Oates - 1972) FIGURA 8.1 n. 5 Disponib. a pagare Costo marg. T = C mgg H D B D T D A O G T Servizio pubblico 25

Teorema del decentramento (W. Oates - 1972) FIGURA 8.1 n. 6 Disponib. a pagare Costo marg. L T = C mgg H D B K D T D A O G T Servizio pubblico 26

Teorema del decentramento (W. Oates - 1972) FIGURA 8.1 n. 7 Disponib. a pagare Costo marg. L T = C mgg E H F D B K D T D A O G A G T G B Servizio pubblico 27

Teorema del decentramento (W. Oates - 1972) FIGURA 8.1 n. 8 Disponib. a pagare Costo marg. L T = C mgg E H F D B K D T D A O G A G T G B Servizio pubblico 28

B) Strumenti di finanziamento degli enti locali I) Imposte autonome II) Utilizzo di imposte statali III) Contributi statali I) Imposte autonome: a) possibile autonomia su: - definizione BI - fissazione parametri (aliquote, deduzioni,..) - accertamento e riscossione 29

b) criteri per potestà tributaria locale teoria tradizionale (Musgrave, 1959) 1. min distorsioni su scelte di localizzazione 2. onere fiscale rimane entro confini ente locale - presupposto dell imposta*: non mobile evitare concorrenza fiscale dannosa - incidenza su beneficiari delle spese utenti = contribuenti 3. gettito costante (non ciclico) 4. nullo o scarso effetto redistributivo * atto o fatto da cui la legge fa derivare il sorgere di un obbligazione tributaria 30

forme di finanziamento appropriate: 1) imposte su proprietà immobiliare 2) imposte su vendite al dettaglio 3) tariffe per servizi resi dall ente locale imposte non appropriate: - personali (IPR,Imp.Pers.Patrim.) - eludibili con trasferimento di residenza (IRS,Imp.fabbricazione) - con incidenza fuori confini ente locale (IRS,Imp.fabbricazione,IVA) - con funzioni redistributive nazionali (IPR,IVA) - con funzioni anticicliche (IPR) 31

criteri aggiuntivi: da teorie nel filone public choice: - responsabilizzare politici locali su spesa - controllare impiego gettito - imposte di scopo da esigenza di min interventi perequativi statali: - distribuzione territoriale uniforme BI analoga capacità fiscale 32

II) Utilizzo di imposte statali 1. Sovra-imposte (stessa BI) 2. Addizionali (sull imposta) 3. Compartecipazioni al gettito III) Contributi statali a) incondizionati b) condizionati: - fissi - proporzionali allo sforzo finanziario locale funzione perequativa 33

C) Finanza decentrata in Italia I) Imposte autonome principali: 1) ICI (1992-2011): a) presupposto: possesso di immobili b) trattamento dell abitazione principale: - fino a 2007: - detrazione statale 103,29 - agevolazioni sociali comunali (minori,disabili,anziani,disoccupati, basso reddito, n. componenti,..) - LF 2007: ulteriore detrazione 1,33 max 200 - da 2008: esclusione c) BI: valore catastale (< valore di mercato) d) aliquote: 4-7 (maggiorazioni per case sfitte) e) d.l. 23.2011 introduce l IMU con decorrenza 2014 34

2) IRAP a) presupposto: esercizio abituale attività diretta a produzione o scambio beni + prestazione servizi b) BI = L + + IP = R prodotti = F M Q = VA-R su base effettiva c) momento: produzione R (non percezione) d) struttura: - proporzionale (aliquota ord.: 4,25%) (dal 2008: 3,9%) - aspetti personali irrilevanti imposta reale e) funzioni: finanziamento regionale sanità f) giustificazioni: - capacità contributiva - beneficio per servizi (sanità) 35

3) TARSU II) Addizionali Addizionali all IRPEF - regionale - comunale III) Contributi statali 36

E) Decreto Legislativo 4/3/2011: FFM - IMU propria: possesso immobili eccetto abit. princ. (dal 2014) ( principio del beneficio) - imposta di soggiorno: gettito per servizi turistici (= imposta di scopo) (princ. beneficio: improbabile singoli utenti = contribuenti) - devoluzione a Comuni di gettito redditi fondiari ( ulteriore snaturamento IRPEF) - ampio ricorso a addizionale IRPEF scarsa autonomia tributaria dei comuni 37

F) Anticipazione sperimentale IMU propria Art. 13 DL 6/12/2011 n. 201 (conv. in L 22/12/2011 n. 214) modificato da DL 2/3/2012 n. 16 (conv. in L 26/4/2012 n. 44) - presupposto: possesso di immobili compresa abitazione principale (dimora abituale + residenza anagrafica) (principio del beneficio) - BI: valore immobile: - determinato DLg 504/1992 (ICI) - (rendite cat. + rivalutazione) moltiplicatori fabbricati A/1-9: (rendite cat. + 5%) 160 38

- Aliquote: - base: 0,76% ± 0,3% (delibere Comuni) - ridotta (abitazione princ.): 0,4% ± 0,2% (delibere Comuni) - ridotta: min 0,4% (soggetti IRES,imm.locati) (delibere Comuni) - Detrazioni: - 200 (una per nucleo fam.) - 50 per ogni figlio < 26 anni (dimora+res) - Versamento allo Stato: metà di 0,76% BI esclusa abitazione principale (= imposta erariale) imposta comunale: - su abitazione principale - restante metà, netta di effetti aliq. ridotte 39