Le perdite di carico nei circuiti idraulici



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Le perdite di carico nei circuiti idraulici Luigi Fanizzi, ECOACQUE - Email: info@ecoacque.it Sono perdite di pressione, causate dalle resistenze che si oppongono al moto di un fluido. Conoscere il loro valore serve, essenzialmente, a: dimensionare i condotti che convogliano i fluidi; determinare le caratteristiche degli organi motori (pompe, air-lift, eccetera), cioè dei mezzi che servono a mantenere in movimento i fluidi. Le perdite di carico possono essere continue oppure localizzate (vedi Figura 1): quelle continue si manifestano lungo i tratti lineari dei condotti; quelle localizzate (o cd p. concentrate) si manifestano, invece, in corrispondenza di organi meccanici e/o pezzi speciali che fanno variare la direzione o la sezione di passaggio del fluido (come, ad esempio: imbocchi, riduzioni, allargamenti, derivazioni, raccordi, curve, confluenze, valvole, filtri, misuratori, sbocchi, eccetera). perdite di carico continue e poi quelle localizzate. Perdite di carico continue Per ogni metro di tubo, le perdite di carico continue, dell acqua in esso convogliata, possono essere calcolate con la formula generale (mod. M. Doninelli, 2002): dove: J = perdita di carico continua unitaria, m c.a./m; F a = fattore di attrito, adimensionale; ρ = massa volumica del fluido (acqua), Kg/m 3 ; v = velocità media dell acqua, m/s; D = diametro interno del tubo, m; t = temperatura del fluido, C. Di seguito vedremo come possono essere determinate queste perdite pressorie. Noti il diametro del tubo, la velocità dell acqua e la sua massa volumica, il solo parametro che risulta indeterminato è il fattore di attrito [F a ]; fattore che dipende: (1) dal regime di moto del fluido, e (2) dalla rugosità dei tubi. Il regime di moto del fluido, a sua volta, può essere: laminare, quando le particelle del fluido hanno traiettorie ordinate e fra loro parallele (il moto è calmo e regolare); turbolento, quando le particelle del fluido si muovono in modo irregolare e variabile nel tempo (il moto è disordinato ed instabile); transitorio, quando il moto non è chiaramente né laminare, né turbolento. Il regime di moto di un fluido è individuabile col numero di Reynolds (D. Citrini et Al., 1987): dove: Re = numero di Reynolds, adimensionale; v = velocità media del fluido, m/s; Figura Figura 1 1 Perdite Perdite di carico di carico in un in circuito un circuito idraulico. D = diametro interno del tubo, m; canali verticali. idraulico. υ = viscosità cinematica del fluido, m 2 /s; t = temperatura del fluido, C. Pur essendo la teoria di base uguale per tutti i fluidi, ci riferiremo, specificatamente, al caso dei tubi che convogliano solo acqua. Esamineremo, dapprima, come possono essere determinate le 5/2014 1

t [ C] ρ [kg/m 3 ] ν [m 2 /s] 10 999,6 0,00000130 20 998,0 0,00000102 30 995,4 0,00000080 In regime turbolento è, invece, determinabile con la formula di Colebrook: formula che, però, richiede metodi di calcolo per approssimazioni successive assai complessi. Motivo per cui, nella pratica, si ricorre a formule più semplici. Misure di laboratorio e verifiche in merito hanno indotto ad utilizzare la formula di Blasius, sotto riportata, per i tubi a bassa rugosità: 40 992,0 0,00000065 abella 1 Masse volumiche e viscosità dell acqua relazionate al variare della temperatura. ed ad elaborare un apposita relazione per i tubi a media rugosità: In relazione a tale numero, il moto del fluido può ritenersi (E. Scimeni, 1964): laminare per Re minore di 2.000; transitorio per Re compreso fra 2.000 e 2.500; turbolento per Re maggiore di 2.500. Per quanto riguarda il calcolo delle perdite di carico, il regime transitorio - il cui campo di validità è molto limitato e non sempre risulta compreso con certezza nei limiti, sopra riportati è generalmente assimilato a quello turbolento: cioè al regime con maggior disordine e, quindi, con maggior perdite di carico. Ponendo Re = 2.000, nella formula per il calcolo del numero di Reynolds, è possibile ottenere la relazione che consente il calcolo delle velocità v c (dette v. critiche), oltre le quali il moto non è più laminare (M. Doninelli et Al., 2005). Come è facile constatare, tali velocità sono inversamente proporzionali al diametro (D) dei tubi: cioè sono più elevate per i tubi più piccoli che per quelli di più grande diametro. Nell ambito dell idraulica pratica (ove, generalmente v>v C ), interessa, soprattutto, calcolare le perdite di carico continue in regime turbolento. Per i tubi che convogliano acqua, si possono considerare tre classi di rugosità: la bassa, la media e l elevata: la bassa rugosità, comprende i tubi in rame, acciaio inox e materiale plastico (scabrezza omogenea equivalente e 0,007 mm); la media rugosità, comprende i tubi in acciaio nero o zincato (scabrezza omogenea equivalente 0,020 e 0,090 mm); l elevata rugosità, invece, comprende i tubi sensibilmente incrostati e/o corrosi (scabrezza omogenea equivalente 0,200 < e 1,000 mm. Esempio ferro arrugginito: ε 0,700 mm) In regime laminare, [F a ] è determinabile con la seguente formula (M. Doninelli et Al., 2005): 2 Ponendo nella formula generale, i valori di [F a ], sopra riportati, è dunque possibile ottenere formule che consentono di calcolare le perdite di carico continue in base a parametri direttamente noti o determinabili. Per un uso pratico di queste formule va comunque sostituita la velocità del fluido con la relativa portata. Le perdite di carico continue sono, infatti, generalmente determinate in base alle portate e non alle velocità. Per diverse tipologie di tubazioni, di bassa e media rugosità, convoglianti acqua, in regime di moto turbolento, Chezy ha proposto la seguente relazione (G. Becciu et Al., 2005): Nel caso, invero, di moto laminare, dove la scabrezza ε non interviene (lo spessore dello strato limite viscoso della corrente che aderisce alla parete ricopre completamente le asperità della parete interna della tubazione), la relazione precedente assume la seguente semplice espressione (V. Ferro, 2013): ove: J = perdita di carico continua unitaria m c.a./m; g = 9,80665 accelerazione di gravità terrestre, m/s 2 ; D = diametro interno della tubazione, m (con D < 1,80 m); Q = portata convogliata in condotta, m 3 /s; K S = coefficiente di scabrezza di Gauckler-Strickler, m 1/3 /s, che assume, a seconda della superficie interna, del materiale costituente la tubazione, i seguenti valori (G. Becciu et Al, 2010): = 80 per tubi in gres (rugosità e = 1,500 mm 2,000 mm); = 95 per tubi in acciaio nero o zincato (rugosità e = 0,200 mm 0,500 mm); =100 per tubi in cemento armato lisciato (rugosità e = 0,100 mm 0,150 mm); 5/2014

l Ambiente =105 per tubi in ghisa rivestita (rugosità e = 0,100 0,150); =120 per tubi in alluminio (rugosità e = 0,015 0,050); =130 per tubi rame, acciaio inox ed ottone (rugosità e = 0,004 0,010); =145 per tubi in PE, PVC, PP e PRFV (t. tecnicamente lisci: rugosità e = 0,002 0,004). Per tubi ad elevata rugosità, le perdite di carico continue possono determinarsi moltiplicando quelle dei tubi a bassa e media rugosità per i fattori correttivi [F C ], riportati nella abella 2 (mod. M. Doninelli, 2002). DN [mm] ε = 0,20 [mm] ε = 0,50 [mm] ε = 1,00 [mm] v [m/s] v [m/s] v [m/s] 0,50 1,00 2,00 0,50 1,00 2,00 0,50 1,00 2,00 25 D 40 1,18 1,20 1,26 1,35 1,45 1,60 1,70 1,90 2,00 40 D 60 1,18 1,20 1,26 1,35 1,45 1,60 1,70 1,80 2,00 60 D 80 1,18 1,20 1,24 1,35 1,45 1,60 1,65 1,80 1,95 Perdite Perdite di carico di localizzate carico localizzate Queste perdite di carico sono dovute alla presenza, sul circuito idraulico, Queste perdite di di organi carico sono meccanici dovute alla e/o presenza, di pezzi sul circuito speciali idraulico, che di fanno organi variare meccanici la e/o direzione pezzi speciali ovvero che la fanno sezione variare la di direzione passaggio ovvero del la sezione fluido e di vengono passaggio del a fluido crearsi e vengono per la a crearsi turbolenza per la turbolenza che si manifesta che si manifesta in in vicinanza di di tali pezzi (curve, raccordi, misuratori, valvole, saracinesche, tali pezzi (curve, raccordi, misuratori, valvole, saracinesche, riduzioni, eccetera). riduzioni, eccetera). ali perdite di pressione, possono essere calcolate con uno dei seguenti metodi, più ali perdite di pressione, possono essere calcolate con uno dei seguenti utilizzati: metodi, più utilizzati: metodo metodo diretto, diretto, utilizza utilizza i coefficienti i coefficienti di attrito che dipendono attrito che dalla dipendono forma e dalle dimensioni dalla forma dei pezzi e speciali; dalle dimensioni dei pezzi speciali; metodo indiretto, utilizza lunghezze equivalenti, ossia metodo indiretto, utilizza le lunghezze equivalenti, ossia sostituisce ad ogni pezzo sostituisce ad ogni pezzo speciale, un tratto di tubo lineare, speciale, un tratto di tubo lineare, in grado di dare le stesse perdite di carico. in grado di dare le stesse perdite di carico. In genere, per il dimensionamento dei tubi e delle apparecchiature motorie, si ricorre al In genere, per il dimensionamento dei tubi e delle apparecchiature metodo diretto, in quanto motorie, è sufficientemente si ricorre accurato al metodo ed è facile diretto, da utilizzare. in quanto Con tale è metodo, sufficientemente le perdite di carico localizzate accurato si possono ed è facile calcolare da con utilizzare. la formula: Con tale metodo, le perdite di carico localizzate si possono calcolare con la formula: 80 D 100 1,18 1,20 1,24 1,35 1,40 1,55 1,60 1,75 1,90 100 D 200 1,18 1,19 1,24 1,30 1,40 1,50 1,55 1,70 1,90 200 D 300 1,18 1,19 1,24 1,30 1,40 1,45 1,50 1,70 1,90 300 D 400 1,18 1,19 1,24 1,30 1,40 1,45 1,50 1,70 1,85 abella 2 Fattori di correzione per tubazioni ad elevata rugosità. La perdita di carico continua (p. di forza motrice), espressa in m c.a., tra due punti di un circuito idraulico (vedi Figura 2) è, quindi, la differenza di carico idraulico Y[m] tra i due punti, presi in considerazione, espressa dalla relazione: in cui v è la velocità media, che si stabilisce in una sezione caratteristica in cui v è la velocità e media, k un che parametro si stabilisce in adimensionale una sezione caratteristica (cd e coefficiente k un parametro adimensionale resistenza (cd coefficiente localizzata) di resistenza che localizzata) dipende, che dipende, essenzialmente, essenzialmente, dalla configurazione configurazione geometrica geometrica e dal numero di Reynolds. e dal numero Spesso, però, di la Reynolds. dipendenza di Spesso, k dal numero però, di Reynolds la dipendenza è trascurabile. A titolo di k indicativo dal numero forniamo di i seguenti Reynolds valori di è k trascurabile. A titolo indicativo forniamo i seguenti valori di k (mod. E. Bettanini et Al., 1987; R. Joyce, 1996; P. Rimoldi, 2010). (mod. E. Bettanini et Al., 1987; R. Joyce, 1996; P. Rimoldi, 2010). Per imbocco/sbocco da serbatoio: Per imbocco/sbocco da serbatoio: Figura Per rapporti 1 Perdite di L/D di carico 1.000, in un le circuito condotte idraulico. vengono definite lunghe condotte (B. Brunone et Al., 2006). Figura 3 Varie tipologie di imbocco da serbatoio. Figura 3 Varie tipologie di imbocco da serbatoio. Figura Figura 2-2 Perdita - Perdita di carico di carico continua, continua, in una condotta in una lunga condotta L. lunga L. k = 0,50 imbocco a spigolo vivo; = 1,00 imbocco con tubo rientrante a spigolo vivo; k = 0,50 0,08 imbocco imbocco a spigolo arrotondato; vivo; k = 1,00 1,00 imbocco sbocco con tubo a spigolo rientrante vivo; a spigolo vivo; k = 0,60 sbocco con tubo svasato (1,40 volte il diametro). k = 0,08 imbocco arrotondato; k = 1,00 sbocco a spigolo vivo; Per curve e gomiti: k = 0,60 sbocco con tubo svasato (1,40 volte il diametro). Per curve e gomiti: 5/2014 3

K = 0,12 per curve a 45 con r/d = 1,0; Figura 4 Raccordo curvilineo a gomito. Figura 4 Raccordo curvilineo a gomito. Figura 4 Raccordo curvilineo a gomito. K = 0,13 per curve a 45 con r/d = 1,5; K = 0,14 per curve a 45 con r/d = 2,0; K = 0,12 per curve a 45 = 0,18 per curve Figura con r/d a 60 4 = 1,0; Raccordo con r/d curvilineo = 1,0; a gomito. K = 0,13 per curve a 45 con r/d = 1,5; K k = 0,14 0,17 per per curve curve a 45 con a 60 r/d = 2,0; con r/d = 1,5 e r/d = 2,0; K = 0,12 0,18 0,29 per per curve curve a 45 60 con a r/d 90 = 1,0; con r/d = 1,0; K k = 0,17 0,13 0,24 per per curve curve a 60 45 con a 90 r/d = 1,5; con e r/d r/d = 2,0; = 1,5 e r/d = 2,0. K = 0,14 0,29 per curve a 45 90 con r/d = 2,0; 1,0; K k = 0,24 0,18 per curve a 90 60 con r/d = 1,5 1,0; e r/d = 2,0. k Per = 0,17 giunzioni per curve a 60 con fra r/d tubi = 1,5 di e ugual r/d = 2,0; diametro: K Per = 0,29 giunzioni 2,00 per diramazione curve a fra a tubi 90 con ugual r/d doppia = diametro: 1,0; con a squadra (90 ); k = 0,24 per curve a 90 con r/d = 1,5 e r/d = 2,0. rve a 45 con r/d = 1,0; rve a 45 con r/d = 1,5; rve a 45 con r/d = 2,0; rve a 60 con r/d = 1,0; rve a 60 con r/d = 1,5 e r/d = 2,0; rve a 90 con r/d = 1,0; rve a 90 con r/d = 1,5 e r/d = 2,0. fra tubi di ugual diametro: Per giunzioni a fra tubi di ugual diametro: Figura 5 Raccordi Figura a 5 Raccordi a spigolo a a spigolo vivo. vivo. K = 2,00 diramazione doppia con a squadra (90 ); k = 0,50 0,50 diramazione diramazione semplice Figura semplice con 5 Raccordi a squadra, con a in a direzione spigolo a squadra, vivo. a); in direzione a); k = 1,50 1,50 diramazione diramazione semplice semplice con a squadra con in direzione a squadra b); in direzione b); K k = 0,50 2,00 confluenza diramazione a doppia squadro con in direzione a squadra a); (90 ); 0,50 Figura confluenza 5 a Raccordi squadro in direzione a a spigolo a); k = 0,50 1,00 diramazione confluenza a semplice squadro in con direzione a squadra, b); in direzione a); vivo. k = 1,50 2,00 1,00 diramazione confluenza confluenza doppia semplice con a con squadro a squadra; a squadra in in direzione b); b); k = 0,50 2,00 confluenza a semplice squadro doppia in ovvero direzione con diramazione a); a squadra; semplice con angolo inclinato (45 k 60 ). = 1,00 0,50 confluenza confluenza a squadro semplice in direzione ovvero b); diramazione semplice con k = 2,00 confluenza doppia con a squadra; Per angolo allargamenti inclinato e restringimenti (45 60 ). k = 0,50 confluenza semplice ovvero di sezione: diramazione semplice con angolo inclinato (45 60 ). Per allargamenti e restringimenti di sezione: Per K = allargamenti 0,20 per e allargamento restringimenti di sezione: di sezione con D/d = 1,5; azione doppia con a squadra (90 ); azione semplice con a squadra, in direzione a); azione semplice con a squadra in direzione b); enza a squadro in direzione a); enza a squadro in direzione b); enza doppia con a squadra; 45 90 uenza semplice ovvero diramazione semplice con angolo inclinato (45 ti e restringimenti di sezione: 6 K = 0,50 per allargamento di sezione con D/d = 2; K = 0,75 per allargamento di sezione con D/d = 4; k = 0,20 per restringimento di sezione con D/d = 1,5; k = 0,30 per restringimento di sezione con D/d = 2; k = 0,40 per restringimento di sezione con D/d = 4; K = 0,50 per allargamento graduale (L/d = 2) di sezione con d/d = 1/2; K = 0,09 per allargamento graduale (L/d = 2) di sezione con d/d = 2/3 ; Figura 6 Raccordi con variazione di sezione (brusca e graduale). K = 0,07 per allargamento graduale (L/d = 2) di sezione con d/d K = 0,20 per allargamento di sezione con D/d = 1,5; K = = 3/4; 0,50 per allargamento di sezione con D/d = 2; K = = 0,75 0,06 per allargamento per allargamento di sezione con graduale D/d = 4; (L/d = 2) di sezione con d/d k = 0,20 per restringimento di sezione con D/d = 1,5; k = 4/5. 0,30 per restringimento di sezione con D/d = 2; k = 0,40 per restringimento di sezione con D/d = 4; K = 0,50 per allargamento graduale (L/d = 2) di sezione con d/d = 1/2; K Per = 0,09 organi per allargamento meccanici: graduale (L/d = 2) di sezione con d/d = 2/3 ; K = 0,07 per allargamento graduale (L/d = 2) di sezione con d/d = 3/4; K k = 0,06 0,40 per allargamento per valvole graduale a farfalla, (L/d = 2) a di sezione completa con d/d apertura; = 4/5. k = 0,25 per valvole a fuso, a completa apertura; Per organi meccanici: Figura 7 Varie tipologie di organi meccanici nelle tubazioni idrauliche. Figura 7 Varie tipologie di organi meccanici nelle k = 0,40 per valvole a farfalla, a completa apertura; tubazioni idrauliche. k = 0,25 per valvole a fuso, a completa apertura; k = 0,20 per saracinesche piane, a completa apertura; k = 0,10 per valvola a sfera, in linea, a completa apertura; k = 1,25 per valvola di fondo (senza succheruola), a completa apertura; = 0,20 per saracinesche piane, apertura; k = 2,70 per valvola di ritegno a cerniera, a completa apertura; k = 3,00 0,10 per saracinesche per valvola piane, a sfera, con apertura in linea, a metà; a completa apertura; k = 10,00 per valvola a globo (sede libera), a completa apertura. = 1,25 per valvola di fondo (senza succheruola), a completa Le apertura; perdite di carico di organi meccanici e/o di altri componenti speciali, del circuito idraulico, dovrebbero essere calcolate con la apposita predetta formula, in funzione del valore k = 2,70 di K, fornito per valvola dal produttore di ritegno (metodo diretto). a cerniera, Nel caso a questo completa non sia possibile apertura; e le perdite dovute ai vari organi meccanici e/o pezzi speciali, nella abella 3 è indicato il k = 3,00 per saracinesche piane, con apertura a metà; valore della perdita di pressione, in metri, secondo l applicazione del metodo indiretto della "lunghezza k = 10,00 di tubazione per valvola equivalente a ( globo H = Y = J (sede L e), per libera), i diametri nominali a completa (DN) dei pezzi speciali e per gli organi meccanici, commercialmente più diffusi (mod. Oppo, 2014). apertura. DN CURVE SD RACCORDI SANDARD SARACINESCHE VALVOLE Apertura DI Le perdite di carico (Passaggio di organi dritto) meccanici (Passaggio a e/o di altri componenti RIEGNO 100 % 50 % 90 ) speciali, del circuito idraulico, dovrebbero essere calcolate LUNGHEZZA DI UBAZIONE EQUIVALENE [m] con la apposita predetta formula, in funzione del valore di K, 7 fornito dal produttore (metodo diretto). Nel caso questo non sia possibile e per le perdite dovute ai vari organi meccanici e/o pezzi speciali, nella abella 3 è indicato il valore della perdita di pressione, in metri, secondo l applicazione del metodo indiretto della lunghezza di tubazione equivalente (DH = Y = J L e ), per i diametri nominali (DN) dei pezzi speciali e per gli organi meccanici, commercialmente più diffusi (mod. Oppo, 2014). Figura 6 Raccordi con variazione di sezione (brusca e graduale). 6 La abella 3 è valida per una velocità del flusso convogliato di 1,0 m/s e per componenti di media rugosità (se il flusso attraversa 4 5/2014

Portata convogliata e velocità del fluido nella tubazione: 3 3 l Ambiente DN CURVE SD RACCORDI SANDARD SARACINESCHE 45 90 (Passaggio a 90 ) (Passaggio dritto) Apertura 100 % 50 % LUNGHEZZA DI UBAZIONE EQUIVALENE [m] VALVOLE DI RIEGNO 25 0,3 0,6 0,5 1,5 0,3 3,7 1,5 32 0,3 0,9 0,6 1,8 0,3 3,7 2,1 40 0,6 1,2 0,8 2,4 0,3 3,7 2,7 50 0,6 1,5 1,0 3,0 0,3 3,7 3,3 65 0,9 1,8 1,2 3,6 0,3 3,7 4,2 80 0,9 2,1 1,5 4,5 0,3 3,7 4,8 100 1,2 3,0 2,0 6,0 0,6 7,4 6,6 125 1,5 3,6 2,5 7,5 0,6 7,4 8,3 150 2,1 4,2 3,0 9,0 0,9 11,1 10,4 200 2,7 5,4 3,5 10,5 1,2 14,8 13,5 250 3,3 6,6 5,0 15,0 1,5 18,5 16,5 DENOMINAZIONE PARICOLARI D ESERCIZIO GRADO DI APERURA Le/D Valvola a globo Sede libera 100 % 340 Otturatore guidato 100 % 450 Saracinesca Piana 100 % 13 75 % 35 50 % 160 25 % 900 Valvola di ritegno A battente 100 % 135 Valvola a sfera In linea (passaggio totale) 100 % 5 Valvola di fondo Con succheruola 100 % 420 Valvola a farfalla DN 150 mm 100 % 20 Rubinetto a maschio (a 2 o 3 vie) Flusso diritto 100 % 44 Flusso deviato a 90 100 % 140 Curva larga A 90 (1,5 r/d 2) 20 Gomito standard A 90 30 Gomito standard A 45 16 300 3,9 8,1 6,0 18,0 1,8 22,2 19,5 N.B.: (L e /D) SARACINESCHE = 2,6 (L e /D) VALVOLE A SFERA (Vedi ab. 4; mod. Acquaverde, 2014) Raccordi a standard Squadro a 90 Flusso in direzione principale Flusso attraverso la diramazione 20 abella 3 Lunghezze equivalenti, relative a specifici DN, al variare degli organi o dei pezzi idraulici. un raccordo con una riduzione della sezione, la lunghezza equivalente deve essere determinata sul diametro della sezione minore). Se nel condotto il fluido convogliato scorre con una velocità v, diversa da 1,0 m/s, la lunghezza equivalente L e è pari al prodotto della lunghezza equivalente L e, tabellata per specifico DN, per il quadrato di quella determinata velocità. Dati: abella 4 abella dei rapporti Le/D per la valutazione delle lunghezze di tubazione equivalente. Ad esemplificazione di quanto teoricamente esposto, si riporta, di seguito, il calcolo Caratteristiche delle perdite di della carico sul tubazione: circuito idraulico di cui alla Fig. 8. abella 4 abella dei rapporti Le/D per la valutazione delle lunghezze di tubazione equivalente. Ad esemplificazione di quanto teoricamente esposto, si riporta, di seguito, il calcolo delle perdite di carico sul circuito idraulico di cui alla Fig. 8. Sezione tipo di tubazione: Strutturata in plastica (PVC); Rugosità assoluta della parete interna: 0,004 mm; Dimensioni tubazione: PN 10 DN 57 mm ( 0,057 m) D e = 63 mm S3 (Claredot, 2014). Portata convogliata e velocità del fluido nella tubazione: Portata idraulica: 10 m 3 /h ( 0,00277777 m 3 /s); Area sezione: 0,002551758 m 2 ; Velocità: 1,08857 m/s; 60 Caratteristiche del fluido: ipo di fluido: Acqua dolce; emperatura di esercizio: 20 C; Viscosità cinematica del fluido: 0,00000102 m 2 /s; Densità volumica del fluido: 998,0 kg/m 3. Figura 8 Circuito idraulico con organi e pezzi speciali sulle tubazioni. Figura 8 Circuito idraulico con organi e pezzi speciali sulle tubazioni. Dati: Componenti dell impianto: Lunghezza tubazione rettilinea: (L1 + L2 + L3) = (5 + 5 + 1,50) = 11,50 m; Deviazioni a 90 standard (gomiti SD r/d = 1,00): 3 (C1, C2 e C3); Deviazioni a standard (squadri 90 SD): 1 (); Valvole a sfera: 2 di cui una in linea (VS1: apertura 100%) ed una in derivazione (VS2: apertura 0%). Caratteristiche della tubazione: Sezione tipo di tubazione: Strutturata in plastica (PVC); Rugosità assoluta della parete interna: 0,004 mm; Dimensioni tubazione: PN 10 DN 57 mm ( 0,057 m) D e = 63 mm S3 (Claredot, 2014). 5/2014 5

Risultati: Numero di Reynolds: 60.832 (moto turbolento); Caduta di pressione dovuta alla tubazione rettilinea: DH = J L = 10,29 Q 2 2 D 5,33 L DH = J L = 10,29 0,002777 2 140-2 0,057-5,33 = 0,0173277 11,50 = 0,199 m c.a.; Caduta di pressione dovuta ai tre gomiti a 90 : DH = 3 k v 2 /(2 g) = 3 [0,29 1,08857 2 (2 9,80665) 1 ] = 0,053 m c.a. (metodo diretto) DH = 3 (L e /D) D J v 2 = 3 (30 ) 0,057 0,0173277 1,08857 2 = 0,105 m c.a. (metodo indiretto) Caduta di pressione dovuta alla deviazione a : H = 1 k v 2 /(2 g) = 1 [0,50 1,08857 2 (2 9,80665) 1 ] = 0,030 m c.a. (metodo diretto); DH = 1 (L e /D) D J v 2 = 1 (20 ) 0,057 0,0173277 1,08857 2 = 0,023 m c.a. (metodo indiretto); Caduta di pressione dovuta a valvola a sfera, in linea, completamente aperta: DH = 1 k v 2 /(2 g) = 1 [0,10 1,08857 2 (2 9,80665) 1 ] = 0,006 m c.a. (metodo diretto) DH = 1 (L e /D) D J v 2 = 1 (5 ) 0,057 0,0173277 1,08857 2 = 0,006 m c.a. (metodo indiretto) Caduta di pressione dovuta ad imbocco e sbocco a spigolo vivo: H = (0,50 + 1,00) v 2 /(2 g) = 1,50 1,08857 2 (2 9,80665) 1 = 0,091 m c.a. (metodo diretto). Caduta totale di pressione, sull intero circuito idraulico: Y = SDH = 0,199 + 0,053 + 0,030 + 0,006 + 0,091 = 0,389 m c.a. (metodo diretto); Y = SDH = 0,199 + 0,105 + 0,023 + 0,006 + 0,091 = 0,424 m c.a. (metodo indiretto). Bibliografia [1] Joyce Raymond (1996): Internal flow systems, 2nd Completely revised edition, Edited by D.S. MILLER, Hardcovers, UK. [2] Ernesto Bettanini, Pierfrancesco Brunello (1987): Lezioni di impianti tecnici, Vol. 1, II Edizione, Ed. CLEUP, Padova; [3] Mario Doninelli (2002): Le reti di distribuzione, Quaderni Caleffi, Ed. GRAFICHE NICOLINI, Padova; [4] Marco e Mario Doninelli, (2005): Le perdite di carico negli impianti ad acqua e aria e il dimensionamento dei miscelatori, Rivista Idraulica, n. 28, Ed. CALEFFI, Novara; [5] Gianfranco Becciu, Alessandro Paoletti (2005): Esercitazioni di costruzioni idrauliche, III Edizione, Ed. CEDAM, Padova; [6] Gianfranco Becciu, Alessandro Paoletti (2010): Fondamenti di costruzioni idrauliche, Ed. UE, orino; [7] Duilio Citrini, Giorgio Noseda (1987): Idraulica, II Edizione, Ed. CEA, Milano; [8] Ettore Scimeni (1964): Compendio di idraulica, III Ristampa, Ed. CEDAM, Padova; [9] Bruno Brunone, Marco Ferrante, Silvia Meniconi (2006): Esercizi di idraulica, Vol. 2, Ed. MORLACCHI, Perugia; [10] Vito Ferro (2013): Elementi di idraulica e idrologia, Ed. McGRAW-HILL, Milano; [11] Pietro Rimoldi (2010): Ingegneria idraulica urbana, Ed. MAGGIOLI, Santarcangelo di Romagna. WEBSIES [1] http://www.oppo.it/tabelle/p_carico_concentrato.htm; [2] http://www.aquaverde.it/progettazione-6.php; [3] http://www.claredot.net/it/sez_fluidica/perdita_di_carico_flu. php. 6 5/2014