Diego Gambetta La mafia siciliana Un'industria della protezione privata Einaudi Paperbacks Scienze sociali..
.. T I CiA ~ituto Universitario Architettura Venezia so. 31 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione
Diego Gambetta La mafia siciliana Un'industria della protezione privata lnventaii~o 3 ~ \ 3..
Indice p. VII Introduzione La mafia siciliana PARTE 1 L'industria della protezione Capitolo primo Il mercato 5 r. «Peppe» ro 2. Un «bidone» equino 17 3. Sfiducia endogena 23 4. L'estorsione 32 Capitolo secondo Le risorse 34 r. Spiare e tacere 41 2. La violenza 46 3. La reputazione 52 4. La pubblicità 62 Capitolo terzo L'industria 63 r. I clienti 69 2. La proprietà 81 3. La manodopera PARTE II L'industria in Sicilia 89 Capitolo quarto Le origini 92 r. L'Italia meridionale 99 2. La Sicilia ro2 3. Dal latifondo ai mercati urbani II3 4. Un altro sguardo alla campagna 122 5. La datazione..
VI.. INDICE p. 127 Capitolo quinto Il cartello 131 r. Equilibri precari 137 2. Carriere mafiose 145 3. Alleanze «naturali» e cartelli provvisori 161 4. Le norme q8 Capitolo sesto I marchi 181 r. Simboli presi a prestito 188 2. Identità circolari 200 3. «All'inizio era il Verbo...» 2o6 4. Il rito di iniziazione PARTE III La protezione in pratica 221 Capitolo settimo La composizione delle controversie r. I contratti 2. «Servizi vari» 3. La protezione contro il crimine 4. I pagamenti 5. I politici 6. Gli inconvenienti Capitolo ottavo Mercati regolati r. Gli accordi collusivi 2. Il mercato ittico di Palermo 3. Il mercato ortofrutticolo di Palermo 4. Appalti pubblici e corruzione 5. I radiotaxi 319 321 330 344 Capitolo nono Mercati turbolenti r. Scippatori e contrabbandieri 2. Il groviglio della droga Conclusioni Appendici r. Etimologie dei termini mafia e mafioso II. Le descrizioni del rito di iniziazione III. Biografie dei pentiti 383 Fonti 386 Bibliografia 399 Indice analitico
La mafia ci appare come un mondo oscuro, fatto di stragi, brutali esecuzioni, prepotenze quotidiane, omertà servile, messaggi obliqui, riti e simboli sanguinari. Le sue manifestazioni sono cosi fuori dell'ordinario che viene naturale scambiarle per i residui di una cultura del passato. I mafiosi appaiono radicalmente diversi da noi, e le categorie con cui diamo un senso alla nostra realtà e aue nostre azioni sembrano inadeguate per caplre le loro. È facile cosi esorcizzare la mafia associandola ~ forze primitive e irrazionali. E possibile tuttavia vedere le cose sotto una luce completamente diversa, ribaltando le concezioni correnti e descrivendo la mafia in termini semplici e razionali. Secondo l'ipotesi qui sviluppata, essa rappresenta un caso particolare - e particolarmente distruttivo - di una vera e propria industria, che produce, promuove e vende protezione privata. Questa impostazione teorica consente di riformulare le idee tradizionali sulla mafia, le sue origini e il modo in cui opera nella realtà economica e sociale, eliminando interpretazioni macchinose e incoerenti e istituendo confronti rivelatori con le industrie «normali», come quella dell'automobile, delle assicurazioni o della pubblicità. Le fonti su cui si basa la ricerca derivano in gran parte dallo straordinario lavoro compiuto dai giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e dai loro colleghi in diverse province siciliane nel corso degli anni '80, lavoro che ha portato alla luce la realtà sotterranea delle famiglie grazie alle testimonianze degli ex mafiosi - come Tommaso Buscetta, Antonino Calderone, Stefano Calzetta, Salvatore Contorno, Francesco Marino Mannoia, Vincenzo Marsala, Vincenzo Sinagra - qui analizzate per la prima volta in dettaglio. Diego Gambetta (Torino, 1952) è sraro Research Fellow del King's CoUege dì Cambridge dal 1984 al 1991 e insegna oggi sociologia a Oxford. Ha pubblicato fra l'altro Per amore o per forza? Le decisioni scolastiche individuali (il Mulino, r 990) e ha curato il volume Le strategie della fiducia. Indagini sulla razionalità della cooperazione (Einaudi 1989). ISBN 88-06-12773-X Lire 34000 9 ~JJJILJ