SUDAN. A cura di: Ambasciata d'italia - SUDAN. Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it



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A cura di: Ambasciata d'italia - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane allâ estero www.infomercatiesteri.it

INDICE PERCHE' Perchè Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO RISCHI Accesso al credito Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'italia - Stock Investimenti con l'italia - Flussi Flussi turistici

PERCHE' PERCHÈ Tassazione e incentivi favorevoli agli investimenti stranieri Basso costo di una forza lavoro qualificata Risorse naturali ed idriche One-stop-window per gli investitori stranieri Tassazione e incentivi favorevoli agli investimenti stranieri Gli investitiori stranieri beneficiano di un regime di tassazione agevolato. La normativa che disciplina gli incentivi agli investimenti prevede che nel primo anno di implementazione di un progetto di investimento non viene attuata alcuna imposizione fiscale e l'importazione di macchinari o mezzi di trasporto per i progetti di investimento non e' sottoposta a dazi doganali. Il livello di imposizione fiscale relativo a diversi settori e' stato diminuito: attualmente nel settore dei servizi l'esazione fiscale e' pari al 15% dei profitti, al 10% nel settore industriale e 0% per l'agricoltura. Basso costo di una forza lavoro qualificata La forza lavoro del Sudan e' composta in misura rilevante da giovani qualificati, con competenze tecniche di alto livello. La remunerazione del fattore lavoro e' particolarmente bassa con il livello medio degli stipendi attestato attorno a 70-100 Euro. Risorse naturali ed idriche Il Sudan e' particolarmente ricco in risorse naturali ed idriche. Vi sono circa 300 milioni di ettari di terreno irrigato naturalmente, o dalle acque del Nilo o da fonti sotterranee, e l'estensione del terreno da pascolo e' altrettanto vasta. Il Paese e' inoltre dotato di risorse minerarie costituite da mica, alluminio, oro, gesso ed uranio. One-stop-window per gli investitori stranieri stranieri,) necessarie per effetutare un investimento nel Paese. Agli investitori stranieri e' data la possibilita' di usufruire dei servizi di uno sportello unico attraverso il quale e' possibile espletare tutte le procedure amministrative e legali (ad esempio registrazione di una societa',iscrizione nel registro degli importatori/esportatori Ultimo aggiornamento: 04/06/2014 DATI GENERALI Forma di stato Superficie Lingua Religione Moneta repubblica federale 1.886.068 km2 arabo (lingua ufficiale); inglese (lingua veicolare) musulmana sunnita con minoranze cristiane e animiste SDG (Pound sudanese) Ultimo aggiornamento: 04/06/2014 1

DOVE INVESTIRE Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti alimentari Prodotti delle miniere e delle cave Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Flussi turistici Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Il Sudan ha larghe distese di terra arabile di cui soltanto il 20% coltivato applicando tecnologie moderne. Cio offre interessanti opportunita per la diversificazione dell economia in settori quali l agricoltura e l agro-business e le Autorita, essendone coscienti, stanno focalizzando la loro attenzione in questa direzione. Il settore agricolo e, infatti, uno dei tre pilastri su cui poggia la strategia economica del Governo del Sudan approvata per il 2012-2015. Prodotti alimentari I prodotti alimentari italiani sono gia' conosciuti ad apprezzati dai consumatori sudanesi. La classe medio-alta dei consumatori sudanesi sta gradualmente adeguando le proprie preferenze e gusti ai prodotti esteri, primi tra questi, i tipici prodotti alimentari italiani. Il livello dei prezzi dei beni alimentari importati non e' tuttavia accessbile alla fascia di consumatori con potere d'acquisto medio. La produzione in loco di alcuni di prodotti base italiani sta allargandone il consumo anche da parte di questa fascia della popolazione. Prodotti delle miniere e delle cave Nel 2012 il Sudan ha esportato 70 tonnellate di oro per un valore di 2 miliardi di dollari americani costituendo la principale esportazione e le potenzialita estrattive non sono ancora sfruttate al massimo. In tal senso il competente Ministero dei Minerali si sta impegnando per organizzare il settore attraverso l introduzione di nuovi sistemi informatici per la semplificazione delle procedure amministrative e delle transazioni nell intento di facilitare gli investimenti. I chiarimenti forniti sulla legislazione e sui tipi di servizi forniti dallo stesso dicastero dovrebbero accellerare le procedure per il rilascio di nuove licenze a vantaggio di nuove compagnie. Analogamente il Ministero sta attivandosi in controlli e verifiche per la revoca delle licenze di compagnie operanti non linea con la normativa in vigore. La principale raffineria operante a Khartoum, inaugurata nel 2012, ha gia acquistato la maggior parte dei macchinari sul mercato italiano.il settore estrattivo risulta pertanto essere in espansione ed in tal senso si aprono prospettive anche per le ditte straniere tenuto conto delle carenze strutturali sudanesi e della volonta governativa di perseguire questa strada nella necessita di diversificare la propria economia. Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) La stessa geografia del Paese e le condizioni climatiche da una parte e dall altra la necessita di ridurre il consumo di petrolio, ormai disponibile sul territorio nazionale solo in quantita limitate, destinandolo all esportazione per garantire afflusso di moneta forte, lasciano spazio ad interessanti prospettive nel settore delle energie rinnovabili. Flussi turistici Il Sudan non rappresenta una meta turistica di massa. Ma, il Paese e' dotato di straordinari siti archeologici i quali, opprtunamente valorizzati da strutture ricettizie adeguate, potrebbero diventare una meta turistica con un enorme interesse storico ed artistico. La regione nord del Paese, l'antica Nubia, e' caratterizzata dalla presenza delle circa 200 piramidi di Meroe risalenti ai tre regni di Kush. Nelle vicinanze e' ubicata anche la montagna sacra 'Jebel Barkal' di cui una delle fiancate ospita il Tempio di Mut. Ultimo aggiornamento: 15/05/2014 2

COSA VENDERE Macchinari e apparecchiature Prodotti della metallurgia Prodotti alimentari Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Macchinari e apparecchiature La quota prepondernate di esportazioni italiane sul mercato sudanese e' costituita da macchinari ed apparecchiature che vengono utilizzate prevalentemente nel settore agricolo e di trasformazione alimentare. Tra i prodotti maggiormente esportati vi sono le pompe idriche, le pompe idrauliche, i macchinari per il taglio della pietra e, piu' di recente, sono stati esportati macchinari specializzati per il taglio e la lavorazione del metallo. Prodotti della metallurgia La vendita dei prodotti della metallurgia rappresenta la seconda categoria di beni maggiormente esportati sul mercato del Sudan. Si tratta per la maggior parte di prodotti semi-lavorati o lavorati che vengono prevalentemente utilizzati nell'industria o nel settore edile. Prodotti alimentari I prodotti alimentari italiani vantano una diffusa presenza nelle zone urbane del Paese. Sono particolarmente apprezzati i prodotti tipici di base quali la pasta e i prodotti da forno secchi. Il mercato sudanese offre potenzialita' anche per i prodotti alimentari a lunga conservazione che vengono anch'essi distribuiti e venduti nelle aree urbane del Paese. Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche I piccoli elettrodomestici rappresentano uno dei beni il cui consumo si sta estendendo a sempre piu' fasce della popolazione sudanese e, in particolar modo nelle aree urbane. I prodotti italiani sono particolarmente apprezzati per l'ottimo rapporto qualita'-prezzo. Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici misura del sostegno statale tramite sussidi. La richiesta di prodotti farmaceutici di base e preparati farmacuetici e' particolarmente elevata. Nel Paese le strutture sanitarie e le spese sociali non sono sviluppate in maniera omogenea e devono ancora essere sviluppate. Le strutture sanitarie beneficiano in larga Ultimo aggiornamento: 25/05/2014 3

OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA Il processo di riforma economico e politico sudanese sta procedendo a rilento e i dettagli del programma di riforma non sono ancora stati resi noti. Da quanto annunciato dal Governo, la riforma dovrebbe esere articolata in quattro macro settori: raggiungimento della pace, riforma economica, creazione di maggiori spazi di liberta e la definizione dell identita nazionale. A tale fine, il National Congress Party (NCP), il partito politico al potere, ha annunciato il lancio di una piattaforma istituzionale, il cd Dialogo Nazionale, incaricata di formulare i contenuti del processo di riforma. Le riforme da attuare dovrebbero comunque essere congiuntamente identificate attraverso il dialogo con tutte le componenenti del panorama politico sudanese, inclusi i gruppi armati. Il Dialogo Nazionale stenta pero' a decollare. Per quanto concerne la situazione in Darfur, non sembra sia ancora stata individuata una via di uscita alla crisi umanitaria che sta piegando la popolazione. Gli sforzi intrapresi dalle Autorita' decentrate al fine di alleviare tale situazione e sviluppare l'agricoltura e gli altri settori produttivi vengono vanificati dal perdurare della crisi. Ultimo aggiornamento: 03/06/2014 RELAZIONI INTERNAZIONALI La secessione tra il Sudan ed il Sud Sudan e avvenuta nel luglio 2011 e la stabilizzazione dei rapporti con Juba costituisce uno elemento importante anche nell ambito delle relazioni di Khartoum con gli altri Stati, alcuni dei quali direttamente coinvolti nel negoziato di pace attualmente in corso. Nel settembre 2012 Khartoum e Juba hanno firmato ad Addis Abeba otto accordi di pace cui ha fatto seguito in marzo la firma di una matrice di implementazione. Dagli accordi rimangono tuttavia fuori questioni quali lo status di Abyei e le crisi in Sud Kordofan e Blue Nile. Nei confronti della crisi apertasi a Juba lo scorso mese di dicembre, Khartoum ha mantenuto una posizione responsabile riconoscendo all Intergovernmental Authority on Development (IGAD) un ruolo prioritario e sostenendone l azione di mediazione tra le parti in conflitto. Sul piano regionale, sebbene la secessione del Sud Sudan abbia in parte avvicinato ulteriormente Khartoum alla sfera di influenza del mondo arabo e dei Paesi islamici, il Sudan mantiene comunque rapporti privilegiati anche con i suoi principali vicini africani. Il Sudan e membro dell Unione Africana che a sua volta sta svolgendo un ruolo attivo nella soluzione delle controversie ancora aperte tra Sudan e Sud Sudan. Gli Stati Uniti d America, sostenitori dell indipendenza del Sud Sudan, nonostante il successo in tal senso, nel novembre del 2011 hanno confermato le sanzioni economiche contro il Sudan a conferma delle relazioni bilaterali non facili tra i due Paesi. Presentano altresi alcune criticita i rapporti tra Sudan ed Unione Europea soprattutto a seguito dell incriminazione del Presidente Bashir per il genocidio in Darfur da parte della Corte Penale Internazionale, di cui l UE, al contrario degli USA, e membro. Cio ha determinato alcune misure nei soli confronti del Presidente Bashir. Tali difficolta non sempre si riscontrano nell ambito delle relazioni bilaterali tra il Sudan ed i signoli Stati membri. La presenza economica in Sudan di paesi Asiatici-in primo luogo la Cina- e dei Paesi del Golfo e gia da tempo significativa e sono numerosi gi investimenti nel settore delle infrastrutture ma anche dell agricoltura e dell industria agro-alimenatre. Per quanto concerne il debito estero, secondo le stime della Banca Mondiale, quello totale del Sudan è pari a circa 38 miliardi di USD, di cui 29 miliardi di USD in arretrati. Il Sudan è considerato dal FMI in debt distress, a causa dell elevato ammontare dei suoi arretrati.[1] Il rimborso degli arretrati e il trattamento di debt relief sono considerati necessari per riportare il debito sudanese ad un livello sostenibile e ottenere l accesso del Paese ai finanziamenti esterni. [1] A fine luglio 2013 gli arretrati verso il FMI erano pari a SDG 983,3 milioni (pari a circa USD 1.514 milioni). Ultimo aggiornamento: 21/07/2014 4

OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO A seguito della secessione Sud Sudan nel luglio 2011, il Sudan ha perso circa il 75% delle sue risorse petrolifere, le quali costituivano una quota preponderante delle esportazioni sudanesi. La cooperazione nel settore petrolifero tra i due Paesi costituisce ancora un elemento imprescindibile per il miglioramento dei conti pubblici benche' le Autorita' sudanesi si siano impegnate in un profondo e complesso processo di riforme strutturali e di bilancio pubblico. Sulla base degli obbiettivi previsti nel programma governativo 2012-2014 ( il c.d."three Year Emergency Programme" finalizzato a migliorare il quadro economico e finanziario sudanesi) sono in via di applicazione misure fiscali, di politica monetaria e di spesa sociale volte a far ripartire l'economia superando le aree di maggiore difficolta'. Alla meta' del 2014 i valori dei principali parametri macroeconomici sudanesi confermano ancora una sofferenza economica ma sono anche emersi alcuni segnali incoraggianti: nei primi mesi dell'anno il tasso di inflazione, pur mantenendo valori elevati, ha subito un rallentamento e gli obbiettivi di contenimento del disavanzo fiscale sono stati raggiunti. Nel primo semestre 2014 i maggiori ostacoli che si frappongono ad una crescita sostenibile dell'economia sono il marcato disavanzo della bilancia commerciale, il deficit di bilancio ed un sistema bancario, che non e' dotato della liquidita', in termini di valuta estera, necessaria per sostenere la domanda degli operatori. Per quanto concerne il livello dei prezzi, l'elevato tasso di inflazione rappresenta una delle principali criticita' che hanno caratterizzato il quadro macroeconomico. Le stime elaborate per l esercizio corrente prevedono un tasso di inflazione medio per il 2014 pari al 31%, a fronte del 37,1% dell anno precedente, un valore dunque ancora ben lontano dal target del 18% fissato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI). Gli elevati tassi di crescita del livello dei prezzi registrati sono da ascrivere al taglio dei sussidi per i carburanti, attuati dal Governo nel 2013, nonche alla decisione dell ottobre del 2013 della Banca Centrale di svalutare la valuta locale di circa un quarto rispetto al dollaro statunitense (USD). La politica fiscale dell'ultimo esercizio e' stata improntata da una serie di misure di natura restrittiva che il Governo ha adottato per contenere il deficit di bilancio. E' stato stimato che nel prossimo quadriennio vi sara' un disavanzo medio annuo di circa 4,7% sul PIL con il deficit per l esercizio corrente che si prevede si attestera attorno al 4%. Gli introiti derivanti dal pagamento dei transport fees del petrolio rappresentano oggi una voce rilevante per il bilancio di Khartoum: secondo le stime del FMI gli introiti per il Sudan nel 2014 dovrebbero ammontare a 528 milioni USD e l accordo finanziario attualmente in vigore comportera un afflusso totale nelle casse sudanesi di circa 1,4 miliardi di USD. Le perdita della produzione petrolifera nel 2011 ha naturalmente comportato un generale rallentamento della crescita economica che nelle proiezioni per il 2014 e' stato stimato pari a circa il 2.6% rispetto all'esercizio precedente. Secondo le stime del Ministero delle Finanze e dell'economia Nazionale, nel 2014 il tasso di crescita del PIL dovrebbe comunque attestarsi attorno al 10%. Per quanto concerne il tasso di cambio, esso continua a registrare un peggioramento da ascrivere alla penuria di liquidita del sistema finanziario sudanese, nonche alla crescente difficolta ad effettuare transazioni finanziarie con gli istituti bancari esteri. La tendenza della maggioranza delle banche europee a non accettare transazioni con il Sudan, si sta ora diffondendo anche ad istituti creditizi di alcuni Paesi arabi. Il tasso di cambio ufficiale, dall'ottobre 2013 pari a 5.7 Pound sudanesi per 1 USD e rimasto invariato a fronte di un mercato parallelo dei tassi di cambio che riflette la crescente domanda di valuta estera. Nel marzo 2014 Il tasso di cambio parallelo e cresciuto in misura maggiore dell inflazione: nel giro di un mese la valuta locale si e bruscamente deprezzata, passando da un tasso di cambio pari a 8,4 Pound sudanesi a 9,1 Pound per USD 1. Ultimo aggiornamento: 10/06/2014 POLITICA ECONOMICA A seguito di un articolato processo di negoziazione, il Governo del Sudan ha sottoscritto il 9 marzo 2014 un accordo con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) con il quale sono stati definiti i parametri per lo Staff Monitored Programme (SPM) attualmente in corso. Cio' costituisce uno dei pre-requisiti per la negoziazione del debito estero sudanese indispensabile per dare avvio al processo di crescita e di riforme economiche che il Governo di Khartoum ha in programma di implementare. Nel maggio 2014 la prima di quattro valutazioni sull'implementazione dello SMP nonche' sul raggiungimento degli obiettivi che esso ha posto e' stata sostanzialmente positiva. Le entrate fisclai sono state superiori di quanto previsto, cio' e' da ricondurre in larga misura alle limitazioni poste alle esenzioni fiscali ma anche alla cautela adottata nel formulare le previsioni di bilancio. Per quanto concerne le uscite statali, gli obiettivi posti a livello aggregato sono stati centrati. La rimodulazione delle spese sociali ha rappresentato l'unico obiettivo a non essere in linea con quanto previsto dallo SMP. 5

Politca fiscale e bilancio 2013 VOCI BILANCIO 2013 (preventivato) BILANCIO 2013 (effettivo) % Entrate e doni 27306 34242 125% Uscite 32616 36164 111% Bilancio -5310-1923 36% Fondo di sviluppo (uscite non finanziarie) 4482 3864 86% Avanzo/Disavanzo -9793-5786 -59% Fondi capitali 254 662 <td Ultimo aggiornamento: 10/06/2014 6

INDICATORI MACROECONOMICI 2011 2012 2013 PIL Nominale (mln ) 48.364 49.057 50.026 Variazione del PIL reale (%) -3,8-4,2 3 Popolazione (mln) 36,4 29,3 30 PIL pro-capite a parità di potere d'acquisto ($) 1.722 2.257 2.235 Disoccupazione (%) 12 10,8 9,6 Debito pubblico (% PIL) 84 86,6 80,4 Inflazione (%) 21,3 46 41,9 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) -19,8 3,8 10,2 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU e IMF. Ultimo aggiornamento: 23/07/2014 TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'italia 7

BILANCIA COMMERCIALE Export 2011 2012 Previsioni di crescita 2013 Previsioni di crescita 2014 Totale 6.990 mln. 2.629 mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) CINA 4.542 EMIRATI ARABI UNITI 1.314 EMIRATI ARABI UNITI 677 CINA 149 ARABIA SAUDITA 186 CANADA 63 Italia Position:4 116 Italia Position:21 4 Merci (mln. ) 2011 2012 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 477 549 Prodotti delle miniere e delle cave 5.614 116 Prodotti alimentari 41 78,5 Bevande 0 0,01 Tabacco 0 0 Prodotti tessili 0 0 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 0 0 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 21 260 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 0,7 0 Carta e prodotti in carta 0,3 0,1 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 0 0 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 160 0 Prodotti chimici 8 147 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 0 0 Articoli in gomma e materie plastiche 0,6 0,1 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 0 0,1 Prodotti della metallurgia 645 1,69 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 0 0,2 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 0,6 0,1 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 0,8 0 Macchinari e apparecchiature 0,4 0,2 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 0,5 0,1 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 0,7 3 Mobili 0 0 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 0,2 3 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 0 0 Altri prodotti e attività 19 17 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. 8

Import 2011 2012 Previsioni di crescita 2013 Previsioni di crescita 2014 Totale 7.427 mln. 5.121 mln. nd % nd % PRINCIPALI FORNITORI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) CINA 1.485 CINA 951 EMIRATI ARABI UNITI 590 INDIA 517 ARABIA SAUDITA 554 ARABIA SAUDITA 421 Italia Posizione: 12 114 Italia Posizione: 13 82 Merci (mln. ) 2011 2012 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 664 194 Prodotti delle miniere e delle cave 254 164 Prodotti alimentari 677 590 Bevande 2,6 0,4 Tabacco 3 0,3 Prodotti tessili 171 161 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 86 67 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 62 50 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 89 49 Carta e prodotti in carta 150 104 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 1 0,8 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 712 410 Prodotti chimici 544 343 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 230 241 Articoli in gomma e materie plastiche 335 208 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 104 75 Prodotti della metallurgia 472 354 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 249 227 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 357 239 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 319 191 Macchinari e apparecchiature 877 604 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 732 370 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 147 89 Mobili 30 13 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 67 55 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 0 0 Altri prodotti e attività 62 320 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. OSSERVAZIONI Gli ultimi dati della bilancia commerciale del Sudan ad essere disponibili risalgono al 2012, anno successivo alla secessione del Sud Sudan. La fortissima contrazione del valore delle esportazioni sudanesi avvenuta dal 2011 al 2012 riflette la perdita delle risorse petrolifere da parte di Khartoum ma e' altrettanto significativa nella misura in cui delinea la grave crisi economica che sta tuttora attraversando il Sudan con la conseguente diminuzione delle importazioni e delle esportazioni anche in tutti gli altri comparti merceologici. La domanda di beni esteri derivanti dalla precedente forte espansione di alcuni settori, quali quello edile, e' bruscamente diminuita. La lettura dei dati relativi al biennio 2011-2012 evidenzia la notevole modifica dei valori di alcune delle principali categorie merceologiche esportate dal Sudan. Nel 2011 il valore dell'esportazione dei prodotti delle miniere e delle cave e' stato pari a 5614 milioni di Euro mentre nell'anno successivo tale valore e'stato pari a soli 116 milioni di Euro. Crolli analoghi possono essere rilevati per l'esportazione del coke e dei prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, passati dai 160 milioni di Euro esportati nel 2011, valore che e' stato azzerato nell'anno suuccessivo.. Al contrario, e' possibile rilevare la tendenza inversa per l'esportazione dei prodotti chimici, il cui valore e' piu' che decuplicato. Sotto il profilo delle importazioni, ha avuto luogo una certa contrazione del valore di tutte le categorie merceologiche. Nonostante la diminuzione del valore delle importazioni sia il 2011 che il 2012 sono stati caratterizzati da un forte disavanzo della bilancia commerciale a sfavore del Sudan. 9

SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI 2011 2012 2013 Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. ) 1.150-3.581-1.402 Saldo dei Servizi (mln. ) -990-635 -890 Saldo dei Redditi (mln. ) -1.878-1.208-4.032 Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. ) 838 649 567 Saldo delle partite correnti (mln. ) -879-4.776-5.757 Riserve internazionali (mln. ) 145 145 145 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU. Note: I dati relativi ai saldi ed alle riserve internazionali del Sudan per l'esercizio 2013 sono costituiti da stime dell'economist Intelligence Unit. Ultimo aggiornamento: 28/05/2014 10

INVESTIMENTI - STOCK 11

Stock di investimenti diretti esteri nel paese: (Inward) 2010 2011 2012 Previsioni 2013 Previsioni 2014 Totale (% PIL) 33 % 40 % 54 % nd % nd % Totale (mln e var. %) 17.271 mln. 20.044 mln. 23.635 mln. nd % nd % 12

INVESTIMENTI - FLUSSI Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: (Outward) 2010 2011 2012 Previsioni 2013 Previsioni 2014 Totale (% PIL) 0,1 % 0,1 % 0,1 % nd % nd % Totale (mln e var. %) 50 mln. 60 mln. 62 mln. nd % nd % 13

Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: (Inward) 2010 2011 2012 Previsioni 2013 Previsioni 2014 Totale (% PIL) 3 % 4 % 4,4 % nd % nd % Totale (mln e var. %) 1.557 mln. 1.933 mln. 1.919 mln. nd % nd % OSSERVAZIONI 14

MATERIE PRIME MATERIE PRIME Materia Unità 2010 2011 2012 2013 Acciaio (semilavorato) tonnellate 67000 67000 nd nd Argento chilogrammi 631 640 nd nd Caolino tonnellate 32696 33000 nd nd Carburante jet migliaia di barili 42 galloni 1059 1100 nd nd Cemento idraulico tonnellate 2112600 5200000 nd nd Coke di petrolio migliaia di barili 42 galloni 1774 1800 nd nd Cromite (produzione mineraria, peso lordo) tonnellate 56823 57000 nd nd Gas derivante da petrolio liquefatto migliaia di barili 42 galloni 3798 3800 nd nd Gasolio migliaia di barili 42 galloni 10593 10600 nd nd Gesso tonnellate 31000 32000 nd nd Kerosene migliaia di barili 42 galloni 196 200 nd nd Manganese (grezzo) tonnellate 378990 380000 nd nd Marmo metri cubi 16 16 nd nd Mica tonnellate 10 10 nd nd Nafta migliaia di barili 42 galloni 180 200 nd nd Olio combustibile (distillato) migliaia di barili 42 galloni 17489 17500 nd nd Olio combustibile (residuale) migliaia di barili 42 galloni 1732 1800 nd nd Oro (produzione mineraria, contenuto aureo) chilogrammi 26317 23739 nd nd Petrolio crudo migliaia di barili 42 galloni 168656 110000 nd nd Sale tonnellate 141840 150000 nd nd 15

BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea Le barriere non tariffarie che condizionano i rapporti economici del Sudan con i mercati esteri sono imperniate sulla ridotta trasparenza del sistema bancario, sulle difficolta' ad effettuare e ricevere pagamenti internazionali ed ad accedere alle informazioni e sulle rigidita' del mercato in termini di capacita' di pagamento in valuta straniera. Relativamente minore invece il peso delle sanzioni statunitensi, le quali vengono, al contrario, percepite come uno dei principali fattori alla base delle difficolta' sudanesi in campo commerciale. Le stime effetuate hanno calcolato che le sanzioni hanno imposto il congelamento di circa 48 milioni di dollari statunitensi mentre il numero delle transazioni bloccate nel periodo tra il 2000 e il 2008 e' stato pari a 5777 per un controvalore monetario corrispondente a 745 millioni di dollari statunitensi. Ultimo aggiornamento: 11/06/2014 16

COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA OSSERVAZIONI L'ultimo anno di cui si dispongono dati relativi all'indice della liberta' economica in Sudan e' il 2000, anno in cui l'indice ha raggiunto il valore massimo mai ricevuto, pari a 47,2. Negli esercizi successivi l'assenza di fonti attendibili non ha consentito la costruzione dell'indice. Ultimo aggiornamento: 23/07/2014 17

INDICE DOING BUSINESS Val (0-7) Pos. 185 paesi Posizione nel ranking complessivo 149 Avvio Attività (Posizione nel ranking) 131 Procedure - numero (25%) 10 Tempo - giorni (25%) 36 Costo - % reddito procapite (25%) 20,7 Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) 167 Procedure - numero (33,3%) 16 Tempo - giorni (33,3%) 270 Costo - % reddito procapite (33,3%) 248,8 Accesso all'elettricità (Posizione nel ranking) 113 Procedure - numero (33,3%) 5 Tempo - giorni (33,3%) 70 Costo - % reddito procapite (33,3%) 3.435 Registrazione della proprietà (Posizione nel ranking) 41 Procedure - numero (33,3%) 6 Tempo - giorni (33,3%) 9 Costo - % valore della proprietà (33,3%) 2,8 Accesso al credito (Posizione nel ranking) 170 Indice di forza dei diritti legali (0 min - 10 max) (62,5%) 4 Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 157 Indice di responsabilità dell'amministratore (0 min - 10 max) (33,3%) Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria (0 min - 10 max) (33,3%) Tasse (Posizione nel ranking) 108 Pagamenti annuali - numero (33,3%) 42 Tempo - ore annuali per gestire le attività connesse ai pagamenti (33,3%) Tassazione dei profitti (33,3%) 13,8 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) 155 Documenti per esportare - numero (33,3%) 7 Documenti per importare - numero (33,3%) 7 Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per esportare - giorni (33,3%) Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per importare - giorni (33,3%) Costi per esportare un container da 20 piedi - (33,3%) 2.050 Costi per importare un container da 20 piedi - (33,3%) 2.900 Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) 154 Risolvere una controversia - giorni (33,3%) 810 Costi - % del risarcimento (33,3%) 19,8 Procedure - numero (33,3%) 53 Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) 89 Tempo - anni 2 Costo - % del valore della proprietà del debitore 2 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business. Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology. 6 4 180 32 46 2014 Ultimo aggiornamento: 26/03/2014 18

ACCESSO AL CREDITO ACCESSO AL CREDITO Il sistema creditizio sudanese sta attraversando una fase caratterizzata da una certa criticita'. Soprattutto per cio' che concerne le transazioni finanziarie con gli operatori economici esteri per i quali i canali di accesso alla liquidita' necessaria alle operazioni commerciali rimangono talvolta preclusi. La recente tendenza della maggior parte delle principali banche europee e di alcune banche saudite ad evitare di effettuare transazioni finanziarie con il Sudan ha acuito la gia' grave carenza di liquidita' di valuta estera, sottoponendo pertanto, i rapporti commerciali tra il Sudan e il resto del mondo ad una ulteriore tensione. Ultimo aggiornamento: 11/06/2014 19

RISCHI RISCHI POLITICI Corruzione Manifestazioni di protesta Limitazioni nella liberta' di espressione Accesso al movimento delle persone Corruzione Il Governo di Khartoum ha inserito tra le sue priorita' la lotta al fenomeno della corruzione che si riscontra a tutti i livelli amministrativi, sia federali che nell'ambito dei Governi regionali. Manifestazioni di protesta Il pericolo di manifestazioni popolari di protesta e' presente soprattutto nella capitale dove, a seguito dell'adozione da parte del governo di misure economiche impopolari, si è riscontrato un aumento della tensione sociale. Si e' tuttavia finora trattato di episodi circoscritti. Limitazioni nella liberta' di espressione In Sudan la liberta' di espressione viene garantita entro determinati limiti. Inoltre, tutte le pubblicazioni e la stampa vengono sottoposte a censura. Accesso al movimento delle persone I viaggi nel Paese sono consentiti solo previa autorizzazione del Governo centrale, il quale emette un permesso di viaggio per ogni spostamento al di fuori della capitale e dietro richiesta motivata da parte degli stranieri che intendono spostarsi per lavoro o per affari. Ultimo aggiornamento: 25/05/2014 20

RISCHI ECONOMICI Tasso di inflazione Deficit della bilancia dei pagamenti Disavanzo fiscale Rete viaria e infrastrutturale Diversificazione dell'economia Tasso di inflazione La politica di monetizzazione del debito condotta in passato, ha generato alti livelli di inflazione che il Governo sta ora tentando di arginare. Essa rimane tuttavia a livelli elevati. Deficit della bilancia dei pagamenti A seguito della secessione del Sud Sudan il disavanzo della bilancia commerciale e' andato incrementando con un forte depauperamento delle riserve internazionali e la diminuzione delle attivita' estere delle banche. Disavanzo fiscale sostegno sociale. Il Sudan ha perso quasi il 70% dei propri introiti fiscali a seguito della secessione del Sud Sudan e il Governo ha dovuto adottare una politica di forte austerita' e di tagli alle reti di Rete viaria e infrastrutturale dotata di una rete viaria di tipo rurale. In Sudan e' stato dato avvio ad un grande processo di riammodernamento della rete viaria che ha interessato soprattutto la capitale. La maggior parte del Paese e' tuttavia ancora Diversificazione dell'economia Il Governo sudanese sta attuando una programma di riforma del sistema economico canalizzando risorse per lo sviluppo dell'agricoltura; il mercato sudanese sta pertanto affrontando le difficolta' proprie di un processo di ristrutturazione del proprio sistema produttivo. Ultimo aggiornamento: 11/06/2014 RISCHI OPERATIVI Accesso a valute straniere Merce estera presso porti commerciali Rientro capitali esteri Procedure di sdoganamento Burocrazia Accesso a valute straniere commerciali con l'estero. Di recente la mancanza di liquidita' delle banche sudanesi e le difficolta' degli operatori economici a reperire valuta straniera hanno reso meno fluide e piu' rischiose le transazioni Merce estera presso porti commerciali I container di merci provenienti dall'estero sono tutelati da una normativa che ne garantisce la messa all'asta qualora non vengano ritirati dall'acquirente sudanese nei tempi contrattuali. Tuttavia, non vi e' una reale garanzia che i tempi di applicazione della normativa vengano rispettati con il pericolo che container vengano abbandonati presso le strutture dei porti commerciali. Rientro capitali esteri Il Sudan e' dotato di una legge che garantisce il rientro dei capitali stranieri. Tuttavia, dal punto di vista pratico, gli operatori economici possono andare incontro a delle difficolta' dovute soprattutto alla penuria di valuta estera. Procedure di sdoganamento Gli operatori commerciali esteri devono considerare che le operazioni di sdoganamento comportano tempistiche incerte. 21

Burocrazia Le procedure amministrativo/burocratiche vengono spesso sottoposte a modifiche e possono richiedere tempi prolungati. Ultimo aggiornamento: 11/06/2014 22

RAPPORTI CON L'ITALIA OVERVIEW Uno dei comparti in cui l'italia vanta rapporti economici di rilievo e' il settore agricolo, soprattutto per l'esportazione di macchinari agricoli e sistemi di pompaggio idrico. La perdita di una quota preponderante della produzione petrolifera a favore del Sud Sudan ha favorito l intensificarsi degli sforzi a sostegno del settore agro-alimentare che, insieme all estrazione dell oro, ha assunto un rilievo strategico per la crescita economica del Paese. L importanza che il comparto agro-alimentare riveste e peraltro ben evidenziato dal rapporto tra il valore totale dell interscambio commerciale italo-sudanese e il valore relativo al solo interscambio agro-alimentare. Nel 2012 il valore totale delle importazioni dirette sul mercato italiano e provenienti dal Sudan e stato pari a Euro 13.779.653, con un valore pari a Euro 6.198.252 per le importazioni agro-alimentari. Gli ultimi dati rilevati, relativi al periodo gennaio-ottobre 2013, non evidenziano lo stesso rapporto, con il valore relativo alle importazioni agro-alimentari attestato su Euro 1.379.105 e un valore totale pari a Euro 12.162.202; tale rilevante modifica del rapporto tra i due dati e da ascrivere alla mancanza dei dati relativi al raccolto estivo. Ultimo aggiornamento: 11/06/2014 23

SCAMBI COMMERCIALI Export italiano verso il paese: 2012 2013 nd nd Totale 160 mln. 136 mln. nd mln. nd mln. Merci (mln. ) 2012 2013 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 0,5 0,5 Prodotti delle miniere e delle cave 0,1 0,1 Prodotti alimentari 25 11,6 Bevande 0,1 0,3 Tabacco 0 0 Prodotti tessili 0,1 0,2 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 0,1 0,1 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 0,2 0,1 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 0,2 0,4 Carta e prodotti in carta 3 2,2 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 0,04 0,1 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 0,2 0,1 Prodotti chimici 3 3,1 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 8 9,2 Articoli in gomma e materie plastiche 1,4 2,8 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1,1 2,5 Prodotti della metallurgia 37,2 27,8 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 8 5,9 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 3 1,5 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 15 7 Macchinari e apparecchiature 44 50,2 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 4,4 5,3 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 0,03 0,1 Mobili 5,4 2,5 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 1,2 1,1 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 0 0 Altri prodotti e attività 0,3 1,3 Elaborazioni Ambasciata d Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. 24

Import italiano dal paese: 2012 2013 nd nd Totale 15 mln. 16 mln. nd mln. nd mln. Merci (mln. ) 2012 2013 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 4 5 Prodotti delle miniere e delle cave 0 0 Prodotti alimentari 1 4 Bevande 0 0 Tabacco 0 0 Prodotti tessili 0 0 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 0 0 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 3 2 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 0 0 Carta e prodotti in carta 0 0 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 0 0 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 0 0 Prodotti chimici 6 3 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 0 0 Articoli in gomma e materie plastiche 0 0 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 0 0 Prodotti della metallurgia 0 0 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 0 0 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 0 0 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 0 0 Macchinari e apparecchiature 0 0 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 0 0 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 0 0 Mobili 0 0 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 0 0 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 0 0 Altri prodotti e attività 0,9 2 Elaborazioni Ambasciata d Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. OSSERVAZIONI Nel 2013 le esportazioni italiane sul mercato sudanese sono state pari a 137 milioni di Euro, con una sostanziale contrazione rispetto all'esercizio precedente in cui hanno raggiunto il valore di 160 milioni di Euro, equivalente ad una contrazione di circa il 15% sul totale. Le ragioni di tale diminuzione sono da rinvenire nel contesto operativo sudanese che e' stato caratterizzato da forti criticita' rispetto alla liquidita' e all'accesso alle valute straniere. Più di recente, il Governo ha intrapreso una serie di misure volte a migliorare le condizioni di mercato e, soprattutto, dell'accesso alle valute estere per dare impulso al commercio estero. Nel 2013 le esportazioni italiane sono state principalmente composte da macchinari ed apparecchiature, prodotti della metallurgia, prodotti alimentari e apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche. Sul totale delle esportazioni queste quattro tipologie di prodotti hanno costituito 97 milioni di Euro sul totale di 137 milioni di Euro di merci esportate. 25

INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK Stock degli investimenti detenuti in Italia da: 2010 2011 Totale 1 mln. 1 mln. 26

Stock di investimenti italiani nel paese: 2010 2011 Totale 33 mln. 32 mln. 27

INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI 28

Flussi di investimenti italiani verso il paese: 2010 2011 2012 Previsioni di crescita 2013 Previsioni di crescita 2014 Totale (mln e var. %) 1 mln. 1 mln. 2 mln. nd % nd % 29

FLUSSI TURISTICI Il Sudan e' un Paese ricco di siti naturali, archeologici e di luoghi di grande interesse storico. Tuttavia, le tensioni politiche che hanno caratterizzato gli ultimi anni e la contrapposizione con il Sud Sudan non hanno favorito lo sviluppo di questo settore che ha tuttavia potenzialita'. Nella capitale, il punto di incontro del Nilo Azzurro e del Nilo Bianco rappresenta uno dei luoghi di maggiore suggestione dell'africa e nello stato del Nord vi sono delle aree di enorme interesse archeologico. Diversi Paesi, tra i quali l'italia, stanno effettuando dei progetti per la conservazione ed il restauro dell'enorme patrimonio archeologico e storico dell'area al fine di sostenere la crescita del turismo in Sudan, comparto il cui sviluppo rappresenta una delle priorita' strategiche del Governo di Khartoum. I dati piu' recenti relativi ai flussi turistici risalgono al 2011, anno in cui sono stati rilevati 95mila turisti outbound. Il flussi turistici in uscita sono costituiiti da un turismo di alto livello e solo la classe dirigente del Paese possiede le risorse per effettuare viaggi esteri con finalita' ricreative. Anche il turismo in entrata e' costituito da un turismo di nicchia, caratterizzato da un turismo molto raffinato. I dati relativi ali flussi turistici in entrata rilevano 536 mila turisti registrati in entrata nel Paese. Nel 2011 i turisti inbound hanno effettuato esborsi pari a 91 milioni di USD, con una marcatissima contrazione rispetotto al 2008, anno in cui tali esborsi sono stati equivalenti a 331 milioni di USD. Le principali strutture alberghiere e ricettizie si trovano nella capitale mentre l'unico resort di alto livello e' situato all'altezza della quarta cataratta del Nilo, zona in cui si trova una delle principali aree archeologiche del Sudan. Ultimo aggiornamento: 11/06/2014 30