L evoluzione del pensiero organizzativo. Teorie Classiche. Burocrazia:

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Transcript:

Organizzazione aziendale CLT in Economia e Management Prof. Paolo Gubitta 30 settembre 2014 L evoluzione del pensiero organizzativo Teorie Classiche Burocrazia: Virtù ù& Disfunzioni Materiali didattici - a.a. 2014-2015 Approfondimenti sulla storia del pensiero organizzativo.

Come usare questi materiali 2 Slide di supporto ad alcune lezioni i (come da programma) Necessarie per la preparazione all esame (= comprese nell esame finale) Fai attenzione Il pensiero degli Autori citati è molto più ampio, approfondito e vario di quello riassunto nelle slide In questi materiali sono state estratte le parti della loro produzione scientifica che ci servono per il nostro ragionamento Che si inquadra nello schema, riportato nella pagina seguente

Obiettivi di apprendimento Perché il pensiero di Weber rientra nella scuola classica Agire dotato di senso e tipo ideale Teoria del potere Caratteristiche delle organizzazioni burocratiche Fattori che favoriscono lo sviluppo delle organizzazioni burocratiche Cosa ci dice di nuovo Merton Quali sono le disfunzioni della burocrazia

Gli attori e le teorie organizzative In sintesi 4

Chi era Max Weber (1864 1920) 5 Per saperne di più, consulta anche questi siti: http://it.wikipedia.org/wiki/max_weber http://homepage.newschool.edu/het//profiles/weber.htm

Weber nelle teorie classiche 6 Autori Ambiti Istanza Contributi di interesse superiore di emblematici riferimento Taylor Processi produttivi Scienza One Best Way Paradigma razionalistico i Fayol Amm.ne Esperienza Principi generale razionalizzata direzionali Weber Apparati Amm.vi Diritto Idealtipo burocratico

Weber nelle teorie classiche 7 Condivide id il paradigma razionalistico Ecco perché lo mettiamo nel primo quadrante in alto a sinistra i Soggetti, determinismo Come Taylor e Fayol Individua in astratto una istanza superiore legittimante, dalla quale fa discendere, in maniera deduttiva, le scelte di azione Tale istanza è rappresentata dal diritto Elabora un modello che è sia analitico che propositivo, da cui discendono sviluppi teorici successivi

Cosa ci ha detto di nuovo Weber? 8 La sociologia i È una conoscenza scientifica, empiricamente verificabile e dotata di significati ifi i generali Ha lo scopo di comprendere e spiegare l agire sociale. Cosa studi al sociologia? Le azioni con un senso intenzionato Cioè, il cosiddetto agire dotato di senso Un azione è sociale quando, in base al significato che gli attori sociali attribuiscono ad essa, è rivolta verso gli atteggiamenti e i comportamenti degli altri e da questi è orientata

Quali sono i fondamenti dell agire dotato di senso 9 Ai Agire razionale rispetto allo scopo Mezzi rispetto agli scopi, scopi in rapporto alle conseguenze, scopi tra loro Metodicità e neutralità affettiva Calcoli puri e freddi di costi e benefici Agire razionale rispetto al valore Si agisce in un certo modo perché convinti della bontà di un certo valore (etico, religioso, estetico) e per testimoniarlo, senza pensare alle conseguenze Fedeltà a un valore assoluto

Quali sono i fondamenti dell agire dotato di senso 10 Ai Agire affettivamente fftti t Si agisce sulla base di impulsi, stati d animo, per soddisfare un bisogno incontrollabile Agire tradizionale Si agisce sulla base di abitudini

Quali sono i fondamenti dell agire dotato di senso 11 Non è una classificazione i rigida id Si tratta di tipi puri o ideali di azione, che permettono di analizzare in modo adeguato i comportamenti degli attori anche dentro le organizzazioni I vari fondamenti di azione possono essere tra loro in contrasto Tensione tra razionalità rispetto allo scopo e razionalità rispetto al valore Il senso dell azione è definito dalla valutazione della persona che agisce

Quali sono i fondamenti dell agire dotato di senso 12 I quattro tipi ipuri idell agire sociale danno indicazioni i isu come analizzare le istituzioni formali Le organizzazioni si studiano sempre in relazione all agire sociale degli attori che vi appartengono I quattro tipi dell agire costituiscono dunque delle categorie per capire come funzionano le organizzazioni

Il tipo ideale 13 Il tipo ideale (idealtipo) Un costrutto mentale che serve per comparare i fenomeni, per avere dei punti di riferimento per osservare la realtà Non esiste nelle realtà storico sociale e nemmeno ha lo scopo di avvicinarsi ad essa Come si costruisce? Si selezionano, fra i dati empirici, gli elementi più significativi allo scopo che ci serve Si trascurano gli elementi irrilevanti o accidentali Si collegano fra loro gli elementi selezionati, accentuandoli e coordinandoli. (al limite anche accentuando, o stressando, un elemento per riuscire a costruire un modello coerente)

Teoria del potere 14 Potere come Possibilità per un comando di trovare obbedienza da parte di un determinato gruppo di uomini Diverso da potenza (possibilità di far valere la propria volontà anche di fronte a un opposizione) Per essere esercitato in maniera continuativa Il potere richiede di trovare legittimazione da parte dei sottoposti Ogni potere necessita di un Apparato amministrativo che agisca da tramite tra chi detiene il potere ed i sottoposti

Tipi di potere 15 Potere carismatico Carisma =qualità eccezionale, sovrumana attribuita auna persona che viene riconosciuta i come capo Irrazionale, rivoluzionario Rischi Ha bisogno di continue conferme (successi, vittorie, miracoli) Problemi di trasmissione del potere Apparato amministrativo = rudimentale o inesistente (es. discepoli, uomini di fiducia)

Tipi di potere 16 Potere tradizionale La legittimità si fonda e viene accettata sulla base di antichi ordinamenti e regole tradizionali: è sempre stato così Tipico dell era pre-capitalistica e feudale I sottoposti sono sudditi, sui quali il sovrano ha potere illimitato Trasmissione del potere per via ereditaria Rischi Carisma di capi locali (nobili, feudatari) Argomentazione che i capi devono essere scelti in base alla competenza Apparato amministrativo = nobiltà

Tipi di potere 17 Potere legale Si basa sulla credenza nell equità della legge Discende da un ordinamento astratto ed universale (es. La costituzione) Colui che esercita il potere è tenuto all osservanza dello stesso ordinamento che vincola i suoi sottoposti Si deve obbedienza non alla persona, ma alla legge che gli ha attribuito una posizione sovraordinata Si obbedisce solo fino a quando si è membri dell organizzazione L apparato amministrativo tipico del potere legale è la burocraziadisponibilità al rispetto di un ordine legale

Caratteristiche delle organizzazioni burocratiche 18 Divisione dei doveri e poteri di ufficio secondo norme previste Rigida gerarchia di uffici con relativi poteri di controllo dei superiori sugli inferiori I funzionari vengono selezionati in base a concorsi che accertano determinate conoscenze I funzionari ricevono uno stipendio monetario fisso pagato dall amministrazione per cui lavorano (non dagli utenti della stessa) Il lavoro del funzionario è un attività a tempo pieno. Esiste un percorso di carriera (per anzianità e per merito) Il funzionario non è proprietario degli strumenti del suo lavoro, né della sua carica Il funzionario è soggetto ad un controllo e ad un sistema disciplinare unificati Gli atti amministrativi, i i i le decisioni, i i le regole vanno fissate per iscritto i

Il funzionario della burocrazia 19 L ufficio è una professione che richiede: Un corso di studi predeterminato e segnato da certificazioni di competenza Prove di qualificazione per l assunzione e per gli avanzamenti di carriera Dovere di fedeltà all ufficio Lealtà ad uno scopo oggettivo impersonale Obbedienza ai ruoli superiori indipendentemente dalle persone che li ricoprono (forte differenza rispetto alle altre due forme di potere) La condizione di funzionario si accompagna ad un prestigio di ceto

Perchè si diffondono le organizzazioni burocratiche Comparsa della democrazia di massa Da sudditi a cittadini uguali di fronte alla legge La burocrazia garantisce trattamenti uguali, imparziali,,prevedibili Superiorità tecnica della burocrazia Più efficiente, economica, prevedibile Meno arbitraria delle amministrazioni pre-burocratiche La rigida definizione di diritti e doveri e la gerarchia permettono una maggiore rapidità di risposta (in teoria ) Il ricorso a regole scritte e rigide assicura precisione, uniformità, prevedibilità Il coordinamento e agevolato dal ricorso a regole La divisione del lavoro consente lo sfruttamento di economie di specializzazione 20

Problemi e ambivalenze delle organizzazioni burocratiche 21 Tensione tra il controllo dei saperi specialistici da parte della burocrazia e i diritti dei cittadini Tendenza della burocrazia ad essere avversa ad un parlamento che intende esercitare i propri legittimi poteri di controllo La burocrazia si perfeziona rendendo man mano i rapporti impersonali ed anonimi Questo porta ad un tendenziale tecnicismo, formalismo, accettazione indiscussa della gerarchia (diventa legittimo qualsiasi comando che abbia il crisma della legalità formale) Obbedienza all autorità Esperimenti di Milgram

Che fare? 22 Revisionismo in ottica funzionalista Mette in luce gli scarti tra l intenzione razionale e le conseguenze inattese a livello di struttura Funzioni latenti (Merton) Pluralità di modelli burocratici (Gouldner) Effetti sulle burocrazie provocate da gruppi di potere esterni (Selznick) Si pone in discussione l idea weberiana secondo cui non possono esistere organizzazioni razionali se non come burocrazie Crozier e la scoperta dell agire strategico

Chi era Robert K. Merton (1910 2003) 23 Americano Studioso di sociologia Teoria e struttura sociale, 1949 Per saperne di più, consulta anche questi siti: http://it.wikipedia.org/wiki/robert_k._merton Sito del libro

Cosa ci dice di nuovo Merton? 24 Critiche di Merton al funzionalismo forte (teniamolo come promemoria; lo capiremo meglio, quando faremo il funzionalismo) Secondo Merton Non è vero che ogni forma sociale standardizzata (istituzione, credenza, ecc.) svolga sempre una qualche funzione vitale nella società Le funzioni non sono sempre correlate al mantenimento dell ordine di esistente Possono essere anche negative o disfunzionali La società non è un sistema generale unitario La società è segmentata e divisa (esempio della religione) Si rivaluta la dimensione soggettiva dell agire che il funzionalismo forte subordina sempre alle funzioni i integrative i delle istituzioni i i i

Cosa ci dice di nuovo Merton? 25 Funzioni i manifeste Producono conseguenze volute e ammesse dai membri del sistema Funzioni latenti Producono conseguenze non volute e non ammesse Problemi teorici sollevati dalle funzioni latenti Alcune funzioni latenti possono essere positive per certi gruppi e negative per altri Quali sono i soggetti che definiscono i come non volute e non ammesse le conseguenze delle funzioni latenti? Le funzioni latenti possono diventare successivamente manifeste?

Quali sono le disfunzioni della burocrazia 26 Incapacità addestrata Funzione manifesta delle regole burocratiche Perseguire con il massimo di efficienza e di imparzialità gli scopi dell organizzazione Favorire la massima identificazione dei funzionari con gli scopi organizzativi, ridurre rivalità Per ottenere questi obiettivi Le attività dei funzionari sono governate da regole astratte e chiaramente definite (non servono istruzioni specifiche) I funzionari imparano le regole e si addestrano a usarle Le regole garantiscono uniformità di comportamenti e trattamenti equi I funzionari sono invitati ad attenersi alle regole (altrimenti nuovi regolamenti) MA funzione latente Mancanza di flessibilità in soluzione di problemi e applicazione regole Riduzione della ricerca di nuove soluzioni Incapacità di adattamento al nuovo

Quali sono le disfunzioni della burocrazia 27 Spirito it di corpo e orgoglio di mestiere Funzione manifesta delle regole burocratiche I regolamenti chiaramente fissati disciplinano la carriera ed evitano dannose competizioni MA funzione latente al tempo stesso spingono i funzionari a privilegiare la difesa di dei propri iinteressi icostituiti iiinvece di assistere utenti e superiori

Quali sono le disfunzioni della burocrazia 28 Ritualismo burocratico Funzione manifesta delle regole Burocrazia i richiede ihid interiorizzazione i i i delle dll norme da parte dei di funzionari, che sono professionisti MA funzione latente Le norme divengono un fine in sé La disciplina diventa fine a se stessa e pignoleria pg burocratica Si perde di vista l obiettivo originario, perché si è fedeli alle regole anche se queste non sono in linea con le esigenze degli utenti Il caso delle incertezze interpretative Interpretare alla lettera piuttosto che secondo lo spirito della norma

Quali sono le disfunzioni della burocrazia 29 Contrastanti t tiaspettative tra utenza e burocrazia Funzione manifesta delle regole Formalità e impersonalità per trattare tutti i clienti in modo equo MA funzione latente Contrasto tra modo di procedere del burocrate e aspettative dell utente Burocrate riconduce i problemi a categorie Utente mette in luce peculiarità del proprio caso Spesso emergono aspetti particolari e unici che il burocrate tratta in maniera standard

I circoli viziosi della burocrazia Merton 30 Esigenza di controllo Difendibilità dell azione individuale Enfasi sull affidabilità del comportamento. Regole Riduzione dell attività àdi ricerca di nuove alternative; Interiorizzazione delle regole Esigenza di difendibilità dell azione individuale Conseguenze attese Conseguenze inattese Rigidità del comportamento Difficoltà con i clienti