INDICAZIONI IGIENICO- SANITARIE REGIONALI PER IL RECUPERO DEL CIBO AL FINE DI SOLIDARIETA SOCIALE Emanuela Ammoni - DG Welfare Milano, 1 Giugno 2017
In Regione Lombardia Dgr X/3908 del 24/07/2015 «Progetto sperimentale Reti territoriali virtuose contro lo spreco alimentare (Comuni, Grande Distribuzione Organizzata, Enti non profit) in attuazione del Programma Regionale di Prevenzione dei Rifiuti. Approvazione dello schema di protocollo d'intesa» VALUTATA positivamente l opportunità di dare un supporto al funzionamento dell intera filiera attraverso la predisposizione di linee guida igienico- sanitarie, condivise tra gli operatori della filiera relative alle procedure da seguire per la donazione e distribuzione dei prodotti alimentari invenduti. COINVOLGIMENTO DG WELFARE Legge Regionale 6 novembre 2015, n. 34 «Legge di riconoscimento, tutela e promozione del diritto al cibo»
Obiettivi della Linea Guida Aiutare le piccole organizzazioni del Terzo Settore, caratterizzate da un attività anche non sistematica e con un basso livello di organizzazione, fornendo indicazioni pratiche e mirate che possano essere utili per facilitare il recupero e la distribuzione degli alimenti. Agevolare gli operatori del settore alimentare che si avvicinano al mondo della donazione dei prodotti alimentari e abitualmente non si occupano di produzione, commercio, vendita e somministrazione di prodotti alimentari, indicando i principali requisiti, dotazioni, limiti e caratteristiche delle donazioni, al fine di gestire il percorso sotto il profilo della sicurezza alimentare
Il Percorso 1. Gruppo di Lavoro regionale: DG Ambiente Struttura Pianificazioni dei Rifiuti e Bonifiche DG Welfare - UO Prevenzione e UO Veterinaria Servizi di Igiene degli Alimenti e Nutrizione di alcune ATS lombarde 2. Fase di condivisione e valutazione con gli enti e le associazioni che partecipano al Protocollo della DG Ambiente 3. Approvazione DGR X/6616 del 19/05/2017
Inquadramento normativo Pacchetto Igiene (Regg. (CE) 178/2002, 882/2004, 852/2004, 853/2004) Legge 25 giugno 2003, n. 155 Disciplina della distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale e art. 236 Legge 27 dicembre 2013, n. 147. Manuale per corrette prassi operative per le organizzazioni caritative, validato dal Ministero della Salute Legge 19 agosto 2016, n. 166 "Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà, sociale e per la limitazione degli sprechi"
Le fasi operative della donazione Tre fasi operative: 1. la donazione: effettuata da donatori o soggetti cessionari - operatori del settore alimentare che intendono donare gratuitamente i propri prodotti alimentari in eccedenza 2. il trasporto: effettuato direttamente dal soggetto donatario o da altro soggetto donatario incaricato 3. la distribuzione: effettuata gratuitamente dal soggetto donatario che riceve le eccedenze alimentari ai fini di solidarietà sociale
Aspetti igienico - sanitari Individuazione rischi legati agli alimenti: Temperatura di conservazione Tipologia di confezionamento Presenza di acqua nell alimento Presenza di nutrimenti proteici Manipolazione e insudiciamento + Allergeni Individuazione, per sommi capi, delle categorie di alimenti ai fini della donazione, loro livello di rischio e possibilità di gestirli in sicurezza come eccedenze da destinare alla donazione
Doveri e obblighi dei donatori Tutti i donatori devono essere registrati/riconosciuti ai sensi dell art. 6 del Reg. CE 852/2004 presso l Autorità Competente (ora ATS) tramite SCIA presentata al SUAP e devono rispettare quanto previsto dai regolamenti europei in ambito di sicurezza alimentare. Tutte le attività che donano le proprie eccedenze alimentari sono responsabili della loro gestione e della loro conservazione in sicurezza fino al momento in cui le derrate non sono più sotto il loro controllo.
Doveri e obblighi dei donatori Le derrate alimentari da recuperare: dovranno essere conservate secondo le modalità previste dalla tipologia dei prodotti stessi con particolare attenzione al rispetto delle temperature per i prodotti da conservarsi refrigerati/surgelati dovranno essere ben individuate e conservate separatamente dai restanti alimenti inseriti nel circuito commerciale Dovrà essere garantito il rispetto della data di scadenza per gli alimenti deperibili. Oltre tale data il prodotto NON potrà essere ceduto.
Modalità di trasporto Il trasporto degli alimenti dovrà avvenire: senza rischio di contaminazione nel rispetto delle temperature contenitori mezzi, attrezzature e durata di trasporto
Distribuzione I destinatari sono i soggetti donatari ai sensi della Legge 166/2016: Distribuzione di pacchi alimentari Distribuzione di alimenti a temperatura controllata Distribuzione di pasti pronti Il donatore dovrà consegnare ai soggetti donatari i pasti a temperatura controllata e già pronti per la distribuzione senza ulteriore manipolazione. La consegna deve avvenire nel minor tempo possibile.
PERFORMANCES Formazione Le ONLUS registrate ai sensi del Reg. (CE) 852/2004 seguiranno quanto previsto dal Capitolo XII dell allegato II Sono opportune l informazione e la formazione del personale, volontario e non, impegnato nelle varie fasi del recupero e distribuzione degli alimenti, circa le misure di prevenzione da adottare e seguire per garantire la sicurezza igienico-sanitaria Supporto ATS a soggetti donatari e/o Comuni