INDICAZIONI IGIENICO- SANITARIE REGIONALI PER IL RECUPERO DEL CIBO AL FINE DI SOLIDARIETA SOCIALE. Emanuela Ammoni - DG Welfare

Documenti analoghi
SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA. Area Sicurezza Alimentare e Produttiva

Conformità igienico-sanitaria delle attrezzature e dei processi

Il progetto Nella Pancia o nella Terra

PROGRAMMA DEL CORSO PER: CONSULENTI H.A.C.C.P. EVENTO E.C.M.

Salus Populi Suprema Lex IL CAMPIONAMENTO DI SOSTANZE ALIMENTARI

Articolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate:

Accordo di partenariato. tra ente accreditato di 1^ o 2^ classe ed ente non accreditato per la presentazione di progetti di servizio civile nazionale

1ª Giornata delle buone prassi per l integrazione delle conoscenze e competenze del Ministero della Salute (Attuazione Legge 38/2010)

SEMINARIO PRODOTTI ITTICI

ALIMENTARISTA Livello 1 (12 ore)

ANNO SCOLASTICO

RELAZIONE TECNICA (Allegato a NOTIFICA ai sensi dell art. 6 del Reg. CE n. 852/2004)

WATER SAFETY PLAN: SALUTE, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NELLA GESTIONE DELL ACQUA POTABILE. Contesto sanitario. 15/01/2016 Montanelli Maurizio

IL PRESIDENTE DETERMINA

Articolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate:

Il sottoscritto Cognome Nome. Partita IVA/C.F. Cittadinanza Sesso M F

Il sistema delle IG in Italia e la sua rilevanza nell'ambito del comparto agroalimentare

IL DIRITTO ALLO STUDIO E L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DI BAMBINI/E E ALUNNI/E CON PATOLOGIE CRONICHE

Dipartimento di Prevenzione Medico Dr. Marco Larghi (SIAN) Dr. Aldo Palumbo (SISP/PAV)

DIREZIONE GENERALE SANITA

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

SEGRETARIO GENERALE AREA STRATEGICA: AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE, CITTADINI, TRASPARENZA E DIALOGO

SCADENZA FASE VALORE ECONOMICO DATA. Scadenza 0 Avviamento Progetto ,00 02/12/2013. Scadenza 1 I SAL ,00 28/02/2014

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008

Il Servizio sociale territoriale

Comune di Candia Lomellina. REGOLAMENTO COMUNALE DELLE SAGRE e FESTE DEL PAESE

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E

Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l intelligenza che si vincono i campionati. Michael Jordan

Documento di validazione della Relazione sulla performance

FASCICOLO DELL OPERA

REGIONE PUGLIA. Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO

CITTÀ DI POMEZIA PROVINCIA DI ROMA SETTORE III SERVIZI ALLA PERSONA

I MEDICI COMPETENTI NEL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE

REGOLAMENTO DI PRODUZIONE DELLA CARNE DI RAZZA BOVINA PIEMONTESE DEL CONSORZIO MACELLAI TIPICI DI CUNEO

SAIPEM S.p.A. ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 27 /28 APRILE Proposta di deliberazione del Consiglio di Amministrazione sul punto 1

Rintracciabilità nella filiera del latte alimentare

Delibera n. 10/2011 Carta dei Servizi Reparto Commercio Polizia Municipale Anno 2011 PREMESSE GENERALI

REGOLAMENTO DELLA PRESA IN CARICO (delle persone con disabilità da 0 a 65 anni e delle loro famiglie)

Il ruolo dei sistemi di sorveglianza regionali nel RSI e modelli di risposta alle emergenze infettive.

INDICE SOMMARIO. Presentazione... pag. 7 Avvertenza...» 9 Abbreviazioni...» 11 PARTE PRIMA LE RIFORME

PROGETTO DSA PER LA PREVENZIONE, IL RILEVAMENTO PRECOCE E IL RECUPERO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Compiti del responsabile dell impresa

BUON FINE. A scuola di buon fine. Le buone pratiche COOP per il recupero delle eccedenze e contro lo spreco alimentare.

Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 275 DEL AREA POLITICHE ECONOMICHE E SERVIZI ALLA CITTA

Gestione del rischio nella sicurezza alimentare e HACCP. Slide 1

RELAZIONI DEGLI AMMINISTRATORI SULLE PROPOSTE ALL ORDINE DEL GIORNO DELL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI (13 APRILE 2016 UNICA CONVOCAZIONE)

PROCEDURA DI SISTEMA 10 GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE

Art. 2 (Denominazione) Il periodico e denominato ArcolaTinforma. Tale dicitura dovra essere riportata anche su ciascuna edizione del giornale, con ind

SUBSISTEMA O COMPONENTE INTERESSATO

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età. Il ruolo dei. dei RLS. Milano - 21 giugno 2016

REPORT SULL ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI

ANCONA ANNO XXXVIII N. 98 SOMMARIO

Compiti e responsabilità del Medico Competente

PROTOCOLLO D INTESA TRA. Ordine degli Avvocati di Milano - C.F , con sede in Milano via

Si riporta in allegato alla presente mail quanto disposto dal Miur in tema di sicurezza e salute nei luoghi

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, AI SENSI DELL ART. 125-TER DEL TUF, SUL QUARTO PUNTO ALL ORDINE DEL GIORNO

A cura della prof.ssa Sabina Nuti Responsabile del Laboratorio Management e Sanità

DONAZIONI DELLE ECCEDENZE

I.I.S.S. A. VESPUCCI Gallipoli Pag. 1/7

REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO N. 10 LAVORO, POLITICHE DELLA FAMIGLIA, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E VOLONTARIATO.

la sicurezza nei cantieri nasce a scuola DA STUDENTE A... RSPP

DOMANDA PER LA COSTITUZIONE DI UNA GARANZIA GLOABALE (NOTA ESPLICATIVA)

BANDO DI IDEE PER ATTIVITÀ DI PROMOZIONE

COMUNE di MONTALCINO REGOLAMENTO COMUNALE SUL CONTROLLO DELLE PARTECIPATE

Battista Magna SNOP Veronica Cassinelli

secondo le indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI.

COMUNE DI BORGARELLO REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE IL PONTE DI BORGARELLO

Operatore del benessere - Acconciatura

PROGETTO Pro-DSA. I.C. De Amicis di Anzola dell Emilia (BO) Scuola Primaria

REGIONE del VENETO. Unità di Progetto Veterinaria

PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ

Rischio Chimico. Definizioni

CAT CONFCOMMERCIO PMI soc. consortile a r.l. Ufficio Formazione Via Miranda, 10 tel. 0881/ fax 0881/

ASSEVERATORE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

Conformità igienico-sanitaria delle attrezzature e dei processi

Servizi di supporto per l uso sostenibile dei fitofarmaci

PROTOCOLLO D INTESA. TRA I COMUNI DI Berlingo, Castegnato, Castel Mella, Flero, Lograto, Roncadelle, Torbole Casaglia ( Ente delegato)

Principi di base e organizzazione di un Sistema di Gestione Qualità in SIMT e UdR

Regione Liguria Settore Prevenzione Sicurezza Alimentare e Sanità Animale

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL FLUSSO MONITORAGGIO ECONOMICO FINANZIARIO DEI PIANI DI ZONA TRIENNIO

OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

UNITÀ OPERATIVA LABORATORIO ANALISI DIPARTIMENTO SERVIZI

PRIVACY Sistemi di gestione privacy: le best practices per la compliance aziendale in prospettiva UE. Privacy Day 2014 PISA ANDREA CHIOZZI

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN TEMA DI ACQUISTO E ALIENAZIONE DI AZIONI PROPRIE PREDISPOSTA AI SENSI DEGI ARTT. 73 E 93 DELLA DELIBERA

GESTIONE EREDITARIA IMPRESA INDIVIDUALE (Il presente modello deve essere presentato in n. 2 copie + una per l interessato)

Comune di BELLINZAGO LOMBARDO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA

INFORTUNI STRADALI IN OCCASIONE DI LAVORO: UNA ESPERIENZA DEL SERVIZIO PSAL ASL MILANO

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA riletta attraverso i criteri aggiuntivi della Regione Puglia anno 2012

Rispetto dei requisiti di legge per le Dichiarazioni di Conformità e i Protocolli di Ispezione dei modelli di certificazione.

PROGRAMMA DEL CORSO. Lavori fuori tensione (Parte I). Disposizioni legislative e norme tecniche in materia di sicurezza degli operatori elettrici

AZIENDA U.L.S.S. N. 16 DI PADOVA

LA PROGETTAZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO E DI GESTIONE

COMUNE DI SANT ANNA ARRESI

Misura M19. Sostegno allo sviluppo locale LEADER (da art. 42 a 44) Interventi

PER LA CONCILIAZIONE VITA -LAVORO

ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE

Aspetti connessi con la gestione della sicurezza

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento.

Transcript:

INDICAZIONI IGIENICO- SANITARIE REGIONALI PER IL RECUPERO DEL CIBO AL FINE DI SOLIDARIETA SOCIALE Emanuela Ammoni - DG Welfare Milano, 1 Giugno 2017

In Regione Lombardia Dgr X/3908 del 24/07/2015 «Progetto sperimentale Reti territoriali virtuose contro lo spreco alimentare (Comuni, Grande Distribuzione Organizzata, Enti non profit) in attuazione del Programma Regionale di Prevenzione dei Rifiuti. Approvazione dello schema di protocollo d'intesa» VALUTATA positivamente l opportunità di dare un supporto al funzionamento dell intera filiera attraverso la predisposizione di linee guida igienico- sanitarie, condivise tra gli operatori della filiera relative alle procedure da seguire per la donazione e distribuzione dei prodotti alimentari invenduti. COINVOLGIMENTO DG WELFARE Legge Regionale 6 novembre 2015, n. 34 «Legge di riconoscimento, tutela e promozione del diritto al cibo»

Obiettivi della Linea Guida Aiutare le piccole organizzazioni del Terzo Settore, caratterizzate da un attività anche non sistematica e con un basso livello di organizzazione, fornendo indicazioni pratiche e mirate che possano essere utili per facilitare il recupero e la distribuzione degli alimenti. Agevolare gli operatori del settore alimentare che si avvicinano al mondo della donazione dei prodotti alimentari e abitualmente non si occupano di produzione, commercio, vendita e somministrazione di prodotti alimentari, indicando i principali requisiti, dotazioni, limiti e caratteristiche delle donazioni, al fine di gestire il percorso sotto il profilo della sicurezza alimentare

Il Percorso 1. Gruppo di Lavoro regionale: DG Ambiente Struttura Pianificazioni dei Rifiuti e Bonifiche DG Welfare - UO Prevenzione e UO Veterinaria Servizi di Igiene degli Alimenti e Nutrizione di alcune ATS lombarde 2. Fase di condivisione e valutazione con gli enti e le associazioni che partecipano al Protocollo della DG Ambiente 3. Approvazione DGR X/6616 del 19/05/2017

Inquadramento normativo Pacchetto Igiene (Regg. (CE) 178/2002, 882/2004, 852/2004, 853/2004) Legge 25 giugno 2003, n. 155 Disciplina della distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale e art. 236 Legge 27 dicembre 2013, n. 147. Manuale per corrette prassi operative per le organizzazioni caritative, validato dal Ministero della Salute Legge 19 agosto 2016, n. 166 "Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà, sociale e per la limitazione degli sprechi"

Le fasi operative della donazione Tre fasi operative: 1. la donazione: effettuata da donatori o soggetti cessionari - operatori del settore alimentare che intendono donare gratuitamente i propri prodotti alimentari in eccedenza 2. il trasporto: effettuato direttamente dal soggetto donatario o da altro soggetto donatario incaricato 3. la distribuzione: effettuata gratuitamente dal soggetto donatario che riceve le eccedenze alimentari ai fini di solidarietà sociale

Aspetti igienico - sanitari Individuazione rischi legati agli alimenti: Temperatura di conservazione Tipologia di confezionamento Presenza di acqua nell alimento Presenza di nutrimenti proteici Manipolazione e insudiciamento + Allergeni Individuazione, per sommi capi, delle categorie di alimenti ai fini della donazione, loro livello di rischio e possibilità di gestirli in sicurezza come eccedenze da destinare alla donazione

Doveri e obblighi dei donatori Tutti i donatori devono essere registrati/riconosciuti ai sensi dell art. 6 del Reg. CE 852/2004 presso l Autorità Competente (ora ATS) tramite SCIA presentata al SUAP e devono rispettare quanto previsto dai regolamenti europei in ambito di sicurezza alimentare. Tutte le attività che donano le proprie eccedenze alimentari sono responsabili della loro gestione e della loro conservazione in sicurezza fino al momento in cui le derrate non sono più sotto il loro controllo.

Doveri e obblighi dei donatori Le derrate alimentari da recuperare: dovranno essere conservate secondo le modalità previste dalla tipologia dei prodotti stessi con particolare attenzione al rispetto delle temperature per i prodotti da conservarsi refrigerati/surgelati dovranno essere ben individuate e conservate separatamente dai restanti alimenti inseriti nel circuito commerciale Dovrà essere garantito il rispetto della data di scadenza per gli alimenti deperibili. Oltre tale data il prodotto NON potrà essere ceduto.

Modalità di trasporto Il trasporto degli alimenti dovrà avvenire: senza rischio di contaminazione nel rispetto delle temperature contenitori mezzi, attrezzature e durata di trasporto

Distribuzione I destinatari sono i soggetti donatari ai sensi della Legge 166/2016: Distribuzione di pacchi alimentari Distribuzione di alimenti a temperatura controllata Distribuzione di pasti pronti Il donatore dovrà consegnare ai soggetti donatari i pasti a temperatura controllata e già pronti per la distribuzione senza ulteriore manipolazione. La consegna deve avvenire nel minor tempo possibile.

PERFORMANCES Formazione Le ONLUS registrate ai sensi del Reg. (CE) 852/2004 seguiranno quanto previsto dal Capitolo XII dell allegato II Sono opportune l informazione e la formazione del personale, volontario e non, impegnato nelle varie fasi del recupero e distribuzione degli alimenti, circa le misure di prevenzione da adottare e seguire per garantire la sicurezza igienico-sanitaria Supporto ATS a soggetti donatari e/o Comuni