PIEMONTE CONGIUNTURA. IV trimestre 2009: l intensità della crisi sembra diminuire, ma la ripresa non è ancora realtà

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/ PUBBLCAZONE TRMESTRALE PEMONTE CONGUNTURA Rallenta, nell ultimo trimestre del, la ripresa dell economia europea: secondo i dati Eurostat, il Pil dell area euro è cresciuto a p p e n a d e l l o 0, 1 %, d o p o il +0,4% registrato nei tre mesi precedenti. Appaiono ancora più deludenti le cifre sull andamento del Pil durante l intero per i tre principali Paesi dell Eurozona: -5% per la Germania, -4,9% per l talia e -2,2 punti percentuale per la Francia; per tutti e tre si tratta della peggior performance mai registrata dal dopoguerra ai nostri giorni. Complessivamente, la diminuzione del Pil nell intera area euro è stata del 4% rispetto al 20, sintomo dello stato di recessione che ha investito l intera zona nel corso del. Concentrando l attenzione sull ultimo trimestre dell anno, emerge come la performance dell economia italiana sia risultata più debole rispetto a quella dei principali partner europei. Nel nostro Paese, infatti, il periodo ottobre-dicembre è stato caratterizzato da un calo del Prodotto interno lordo dello 0,2% rispetto al trimestre e del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 20. Tra i fattori determinanti troviamo la consistente diminuzione del valore aggiunto dell industria, mentre i servizi, pur non incrementando il valore aggiunto prodotto, hanno manifestato una sostanziale stabilità. L agricoltura ha realizzato, invece, incoraggianti margini di crescita. Per il futuro a breve termine il Fondo monetario internazionale intravede graduali segnali di ripresa: secondo le previsioni, infatti, l economia mondiale crescerà del 3,9% quest anno e del 4,2% nel 2011. l Pil italiano manifesterà un incremento di intensità inferiore, aumentando dell 1% nel 2010 e del 1,3% nel 2011. Secondo l stat, il comparto industriale in talia registra ancora, nel trimestre, variazioni tendenziali e congiunturali negative. l riproduce le tendenze evidenziate a livello nazionale. La crisi ha investito il comparto manifatturiero regionale già sul finire del 20, e nel trimestre del le difficoltà del sistema produttivo locale hanno assunto i connotati di una crisi strutturale e generalizzata. Gli effetti di tale crisi si sono estesi anche al e trimestre, sebbene in leggera attenuazione rispetto ai primi mesi dell anno. nuovi dati relativi al trimestre risultano ancora negativi, sia per quanto riguarda la produzione (-6,0% rispetto al trimestre 20), sia per quanto concerne il fatturato; dati più incoraggianti arrivano dagli ordinativi e dalle previsioni delineate dagli imprenditori piemontesi per i prossimi sei mesi. trimestre : l intensità della crisi sembra diminuire, ma la ripresa non è ancora realtà La flessione produttiva registrata dal tessuto manifatturiero locale trae origine da performance differenti concretizzate dai principali settori industriali. La produzione di metalli (-20,0%), la meccanica (-10,7%) e l elettricità-elettronica (-8,8%) manifestano flessioni di intensità superiore rispetto alla media regionale. Si collocano in linea con il dato complessivo piemontese, invece, i risultati dei settori del legno(-6,7%) e della carta (-6,5%), mentre poco al di sotto troviamo la flessione produttiva della filiera tessile. Si registrano, invece, i primi segnali di ripresa per l automotive (+6,4%) e per l industria alimentare(+3,5%). Quest ultima aveva subìto, già nei trimestri precedenti, cali produttivi di intensità inferiore rispetto a quella degli altri settori. Per quanto riguarda l automotive, filiera trainante dell economia piemontese, la performance positiva di fine anno appare determinante per la ripresa dell intero tessuto produttivo locale. Secondo i dati della 153ª ndagine congiunturale sull industria manifatturiera realizzata da Unioncamere su un campione di 997 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 91.586 addetti e un valore pari a 50,6 miliardi di euro di fatturato, la performance del tessuto manifatturiero regionale si associa a risultati parzialmente più incoraggianti concretizzati dagli altri indicatori congiunturali: sia gli ordinativi provenienti dal mercato interno che quelli provenienti da oltre confine segnano, infatti, una crescita del 4,4% rispetto al trimestre. l fatturato, invece, appare ancora in diminuzione: le imprese manifatturiere piemontesi registrano mediamente una contrazione del 9,5% rispetto al periodo ottobre-dicembre del 20. Si segnala, inoltre, un significativo miglioramento delle aspettative degli operatori economici sia livello internazionale che a livello locale. Già nel trimestre gli imprenditori piemontesi intervistati avevano manifestato previsioni meno sfavorevoli rispetto a quelle delineate nei mesi precedenti; nel trimestre, sebbene il saldo tra ottimisti e pessimisti rimanga negativo per la maggioranza degli indicatori, si intravedono i segnali di un possibile cambiamento favorevole nel breve periodo. Questi sintomi testimoniano che la ripresa che arriverà nel 2010 sarà lenta e selettiva, e premierà soprattutto le imprese che in questi ultimi anni hanno continuato ad investire, a migliorare e a internazionalizzarsi.

2 PEMONTE CONGUNTURA TRMESTRE ndustria +5,0 +2,5 +0,0-2,5-5,0-7,5-10,0-12,5-15,0-17,5-20,0-22,5-25,0 02 Produzione industriale in Variazione % rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente Rallenta la caduta dell industria piemontese: la produzione manifatturiera diminuisce del 6,0% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Fonte: Unioncamere, 153ª ndagine congiunturale sull industria manifatturiera piemontese L PEMONTE N SNTES - TRMESTRE Variazione % produzione Grado di utilizzo della capacità produttiva Variazione % nuovi ordinativi sul trimestre precedente Variazione % fatturato sul trimestre precedente sullo stesso trimestre 20 dal mercato nazionale dal mercato internazionale sul trimestre precedente sullo stesso trimestre 20 Per settore Alimentare 8,6 3,5 74,0 12,3 6,2 10,8 1,5 Tessile, abbigliamento e calzature 7,5-5,5 58,9 6,0 10,9 3,1-9,8 Legno e mobile 0,7-6,7 71,4-1,0-1,2 1,2-6,6 Carta, stampa, editoria -2,6-6,5 71,1-2,4-7,0-0,9-7,3 Chimica, gomma e plastica 6,6 0,6 66,6 1,7 2,5 4,7-1,8 Metalli e prodotti in metallo 6,5-20,0 51,5 1,3 5,2 4,0-23,4 Meccanica 8,0-10,7 56,5 3,0 7,3 10,4-15,3 Elettricità ed elettronica 5,9-8,8 63,2-0,2-2,1 2,8-9,4 Mezzi di trasporto 4,6 6,4 59,4 14,2 3,6 14,1-4,0 Altre imprese manifatturiere 3,5-5,6 62,0-0,8 5,2 5,0-5,5 Per classe dimensionale 10-49 addetti 2,9-10,5 59,2-0,3 1,8 3,8-11,1 50-249 addetti 6,8-8,4 64,4 5,3 3,2 5,5-12,6 250 addetti e più 8,5 2,5 68,3 11,5 6,9 12,2-4,0 Per province Alessandria 0,2-4,0 61,5 0,3 24,1-1,5-9,2 Asti 6,2-10,1 68,0 12,8 2,8 10,6-11,5 Biella 18,8-3,1 58,8 3,7 1,4 18,0-10,4 Cuneo 5,5-3,6 67,4 1,9 2,4 5,2-5,5 Novara 9,9-3,2 66,3 2,9 2,1 9,6-9,5 Torino 5,5-7,3 55,6 5,7 2,5 7,7-10,3 Verbano Cusio Ossola 5,7-9,2 58,0 2,9 15,0 6,5-12,3 Vercelli 5,0-9,4 62,5 6,3 3,9 5,1-11,7 Totale 6,0-6,0 60,2 4,4 4,4 7,0-9,5 Fonte: Unioncamere, 153ª ndagine congiunturale sull industria manifatturiera piemontese

TRMESTRE PEMONTE CONGUNTURA 3 Produzione industriale in Variazione % trimestre / trimestre 20 Totale -6,0 Altre imprese manifatturiere -5,6 Mezzi di trasporto Elettricità ed elettronica -8,8 Meccanica -10,7 Metalli e prodotti in metallo -20,0 Chimica, gomma e plastica 0,6 Carta, stampa, editoria -6,5 Legno e mobile -6,7 Tessile e abbigliamento -5,5 3,5 Alimentare -25% -20% -15% -10% -5% 0% 5% 6,4 10% L andamento ancora negativo della produzione industriale del tessuto manifatturiero regionale trae origine dai risultati manifestati, nel trimestre del, da quasi tutti i principali comparti produttivi, ad eccezione della filiera alimentare, che manifesta un nuovo segnale di ripresa (+3,5%), e il comparto dei mezzi di trasporto che registra una crescita del 6,4%. La ripresa di questo settore potrà essere determinante per l intero sistema economico locale. Fonte: Unioncamere, 153ª ndagine congiunturale sull industria manifatturiera piemontese Produzione industriale per provincia Variazione % trimestre / trimestre 20 VB -9,3% TO -7,3% CN -3,6% B -3,1% VC -9,4% NO -3,2% AT -10,1% AL -4,0% La performance ancora negativa del tessuto manifatturiero regionale trae origine dalle contrazioni produttive di tutte le realtà provinciali. l trimestre del, infatti, registra flessioni in tutti i territori. Asti (-10,1%), Vercelli (-9,4%) e il Verbano Cusio Ossola (-9,3%) manifestano risultati peggiori rispetto al dato medio regionale. Torino registra un calo della produzione del 7,3%, mentre Alessandria (-4,0%), Cuneo (-3,6%), Novara(-3,2%) e Biella(-3,1%) subiscono le contrazioni di entità minore. Fonte: Unioncamere, 152ª ndagine congiunturale sull industria manifatturiera piemontese ndice produzione industriale (base anno 2000=100) (1) ndici Variazioni % Produzione industriale: dati grezzi Produzione industriale: dati corretti per i giorni lavorativi Produzione industriale: dati destagionalizzati trimestre trimestre / trimestre trimestre / trimestre 20 78,4 - -6,0 78,9 - -6,3 74,8 0,4 - (1) Dal trimestre 20, Unioncamere, in conformità con la metodologia adottata dall stat, calcola un numero indice della produzione industriale piemontese. Fonte: Unioncamere, 152ª ndagine congiunturale sull industria manifatturiera piemontese ndice della produzione industriale trimestre Nel trimestre, l indice grezzo della produzione industriale con base anno 2000=100 è stato pari a 74,8 con una contrazione, come già evidenziato in precedenza, del 6,0% rispetto al trimestre del 20. L indice della produzione corretto per giorni lavorativi (78,9) ha registrato, invece, una flessione del 6,3% (64 giorni lavorativi contro i 63 del trimestre 20), mentre l indice della produzione destagionalizzato è stato pari a 74,8, in leggero aumento (0,4 punti percentuale) rispetto al periodo luglio-settembre.

4 PEMONTE CONGUNTURA TRMESTRE Aumento Stazionarietà Diminuzione Saldo Produzione 27% 38% 35% -8% Occupazione 5% 66% 29% -24% Ordinativi interni 26% 40% 34% -8% Ordinativi esteri 29% 44% 27% 2% Prezzi di vendita 13% 63% 24% -11% Fonte: Unioncamere, 153ª ndagine congiunturale sull industria manifatturiera piemontese Previsioni per il semestre Gennaio - Giugno 2010 Migliorano significativamente le aspettative: il 27% degli imprenditori piemontesi prevede una crescita della produzione industriale, mentre il 35% ne prospetta una flessione, per un saldo di opinione del -8% contro il -23% del trimestre. Ancora sfavorevoli le previsioni relative alla domanda interna, incoraggianti quelle sul fronte della domanda estera. Domanda interna Volumi Prezzi Fatturato e Valle d Aosta 3,2-1,1 2,1 talia 2,6-1 1,6 (1) Volumi e valori di vendita a rete corrente, dati destagionalizzati. Aumentando il numero di osservazioni, la procedura di destagionalizzazione può produrre, nel corso del tempo, lievi modifiche nei valori storici già pubblicati. Le vendite includono i reparti: drogheria alimentare, bevande, freddo, fresco, cura degli animali, cura della casa e della persona. Fonte: elaborazioni Unioncamere su dati Unioncamere Vendite (1) nella Grande distribuzione organizzata Variazione % V bimestre /V bimestre 20 Nel corso del V bimestre del si rileva, per l aggregato -Valle d Aosta, una dinamica di crescita tendenziale sia del fatturato della Gdo che dei volumi di vendita, analogamente a quanto avviene a livello nazionale. Domanda estera 0% -5% -3,7-4,8 Esportazioni piemontesi per principali settori Variazione % trimestre / trimestre 20-10% -15% -20% -25% -30% -35% -40% -20,0-36,9-22,3-20,6 La performance negativa delle esportazioni regionali nel trimestre (-20,6%) coinvolge tutti i principali settori industriali. La flessione tendenziale delle vendite oltre confine risulta particolarmente elevata per il comparto dei metalli ( -36,9%), per i mezzi di trasporto (-22,3 punti percentuale) e per il tessile-abbigliamento (-20,0%); registrano, invece, una flessione più contenuta le esportazioni della filiera alimentare(-3,7%) e la meccanica (-4,8%). Prodotti alimentari, bevande e tabacco Prodotti delle industrie tessili e dell abbigliamento Metalli e prodotti in metallo Macchine e apparecchi meccanici Mezzi di trasporto Totale Fonte: elaborazioni Unioncamere su dati stat 40 30 20 10 31,7 Esportazioni piemontesi per principali Paesi Variazione % trimestre / trimestre 20 0-10 -20-30 -40-50 -17,7-22,8-22,5 Ue 27-20,6% -21,8-4,6-3,2-32,0-22,3 Extra-Ue 27-20,7% -20,9 La flessione registrata dalle esportazioni piemontesi nel corso del periodo luglio-settembre ha riguardato tanto le vendite dirette ai partner comunitari (-20,6%), quanto quelle destinate ai Paesi extra-ue 27 (-20,7%). -60 Francia Germania Regno Unito Spagna Polonia Svizzera -56,8 Russia Stati Uniti ndia Cina Giappone Fonte: elaborazioni Unioncamere su dati stat

TRMESTRE PEMONTE CONGUNTURA 5 Esportazioni piemontesi per provincia Variazione % trimestre / trimestre 20 Verbano Cusio Ossola -28,5% Biella -18,8 Alessandria -26,6 Asti -19,4 Cuneo -6,2 Novara -16,1 Vercelli -17,6 Torino -25,2-20,6-35% -30% -25% -20% -15% -10% -5% 0% l dettaglio territoriale mette in luce come, anche nel trimestre, risulti negativo il trend delle esportazioni di tutte le province piemontesi. Le performance peggiori si registrano per il Verbano Cusio Ossola, Alessandria e Torino; la flessione inferiore viene registrata a Cuneo (-6,2%). Fonte: elaborazioni Unioncamere su dati stat Prezzi 1,2% talia ndice Nic (1) - talia Variazione % sullo stesso mese dell anno precedente 1,0% 0,95 0,95 0,8% 0,6% 0,4% 0,2% 0% 0,22 Ottobre 0,31 0,66 Novembre 0,79 Dicembre Nel mese di dicembre aumenta il costo della vita in. Dopo la variazione tendenziale dello 0,31% registrata nel mese di ottobre e quella dello 0,79% manifestata nel successivo mese di novembre, a dicembre l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (Nic) ha realizzato, infatti, un incremento di 0,95 punti percentuale rispetto allo stesso mese del 20. (1) Senza tabacchi. Fonte: Unioncamere, prezzi, sito internet: http://www.pie.camcom.it/piemonteprezzi mprese Non classificate 5% 14% mprese registrate per settore Al 31 dicembre Altri servizi 24% Turismo 6% ndustria 11% 16% Tra settembre e dicembre il Registro delle imprese delle Camere di commercio piemontesi ha ricevuto 6.826 domande di iscrizione, a fronte di 6.880 richieste di cancellazione da parte di imprese esistenti (al netto delle cessazioni d ufficio efettuate nel periodo). Per effetto del saldo leggermente negativo, lo stock di imprese registrate a fine settembre è così pari a 468.4 unità. 24% Fonte: elaborazioni Unioncamere su dati nfocamere

6 PEMONTE CONGUNTURA TRMESTRE mprese registrate per settore Variazione % di stock 31 dicembre /30 settembre Altri servizi 0,12 Turismo ndustria -0,67-0,48-0,13 0,16 0,43 Tra i comparti di attività economica, l industria in senso stretto, l agricoltura e le costruzioni registrano una variazione negativa dello stock delle imprese registrate; positive, invece, le variazioni di stock per gli altri comparti, tra cui si segnalano il turismo e il commercio. -0,8-0,6-0,4-0,2 0,0 0,2 0,4 0,6 Fonte: elaborazioni Unioncamere su dati nfocamere 0,3% 0,2% Tasso di crescita -0,01% 0,18 mprese registrate Tassi di crescita per provincia trimestre 0,1% 0,0% -0,1% -0,2% -0,3% -0,27-0,4% Alessandria -0,17 Asti -0,36 Biella -0,32 Cuneo 0, Novara Torino -0,22 0, Verbano Vercelli Cusio Ossola l saldo leggermente negativo tra nuove iscrizioni e cessazioni registrato nel trimestre determina un tasso di crescita della base imprenditoriale piemontese pari al -0,01%. l dettaglio territoriale mostra come questo rappresenti la sintesi delle performance registrate dalle diverse province; in particolar modo, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e il Verbano Cusio Ossola manifestano tassi negativi, mentre Novara, Torino e Vercelli registrano trend moderatamente crescenti. Fonte: elaborazioni Unioncamere su dati nfocamere Occupazione 15,4% 3,9% Occupati per settore in trimestre ndustria 24,9% 7,7% A fine settembre, il numero degli occupati in era pari a 1.855mila unità. l comparto dei servizi accoglieva poco meno di un occupato su due (48,2%), seguito dall industria in senso stretto, cui spettava oltre un quarto dell occupazione complessiva, e dal commercio (15,4%). Servizi 48,2% Fonte: elaborazioni Unioncamere su dati stat

TRMESTRE PEMONTE CONGUNTURA 7 15,0% 12,7 Occupati per settore Variazione % trimestre / trimestre 20 10,0% 5,0% 0,0% -5,0% -10,0% -5,6 ndustria 5,3 1,9 Servizi -1,1 0,1 Totale l numero degli occupati in a fine giugno è risultato in decremento rispetto allo stesso mese del 20 (-1,3%); a livello settoriale, le flessioni più consistenti hanno riguardato l industria in senso stretto (-5,5%) e i servizi (-1,6%), mentre è risultato in crescita il numero degli occupati nei settori delle costruzioni, del commercio e dell agricoltura. Fonte: elaborazioni Unioncamere su dati stat Tasso di attività 15-64 anni trimestre 20 trimestre Tasso di occupazione 15-64 anni trimestre 20 trimestre Tasso di disoccupazione totale trimestre 20 trimestre Principali indicatori del mercato del lavoro trimestre 68,4 68,0 65,0 63,8 4,9 6,0 Nord ovest 69,1 68,8 66,4 64,9 3,8 5,5 talia 62,8 62,1 59,0 57,5 6,1 7,3 Fonte: elaborazioni Unioncamere su dati stat Nel trimestre del il tasso di occupazione della popolazione in età 15-64 anni in è risultato pari a 63,8 punti percentuale, inferiore di oltre l 1% rispetto al trimestre del 20. Parallelamente a tale flessione, si registra un incremento del tasso di disoccupazione superiore all 1%: si passa, infatti, dal 4,9% del trimestre 20 al 6,0% del trimestre. Cassa integrazione trimestre 20 trimestre variazione assoluta Variazione % Cig ordinaria 10.801.983 32.972.941 22.170.958 2,2% Cig straordinaria 5.949.748 17.6.342 11.657.594 195,9% Cig totale 16.751.731 50.580.283 33.828.552 201,9% Fonte: elaborazioni Unioncamere su dati nps Ore di Cassa integrazione in trimestre Nel trimestre del gli effetti della crisi economica hanno continuato ad investire con forza il mercato del lavoro piemontese. Le ore di Cassa integrazione complessivamente autorizzate hanno superato la quota dei 50 milioni, realizzando un incremento del +201,9% rispetto allo stesso periodo del 20. anno 14 n. 51 febbraio 2010 direttore responsabile Renato Boretti Tribunale di Torino Registro Stampa n. 54 del 31 ottobre 1997 coordinamento redazionale Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Roberto Strocco, Sarah Bovini, Elena Porta, Valentina Coppo, Chiara Della Sala coordinamento editoriale Ufficio Stampa e Comunicazione Unioncamere Annalisa D Errico, Gisella Guatieri hanno collaborato in questo numero Uffici Studi - Camere di commercio piemontesi Associazione bancaria italiana Commissione regionale progetto grafico e impaginazione Visual Data s.n.c. - Torino VSTATE NOSTR ST http://piemonte.congiuntura.it http://www.pie.camcom.it