ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI TOSCANA. Ente Morale D.P.G.R.T. n 5105 del 2002 Sede Legale: Piazza Eugenio Artom Firenze

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Transcript:

ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI TOSCANA Ente Morale D.P.G.R.T. n 5105 del 2002 Sede Legale: Piazza Eugenio Artom 12-50127 Firenze Codice Fiscale 94087370485 Partita IVA 05858820482 Intervento Presidente AIA e ARAT Roberto Nocentini Terza Conferenza Regionale dell Agricoltura e dello Sviluppo Rurale Lucca: 6 aprile 2017 Vorrei innanzitutto ringraziare la Regione Toscana, attraverso l Assessore regionale all Agricoltura Marco Remaschi, per la opportunità offertami di poter portare la voce della Zootecnia in questo importante appuntamento della Terza Conferenza Regionale dell Agricoltura e dello Sviluppo Rurale. La zootecnia italiana è una delle più avanzate a livello mondiale. Ha raggiunto questo risultato grazie al lavoro ed all esperienza ultrasettantennale dell Associazione Italiana Allevatori (AIA) e dell intero Sistema degli allevatori italiani, rappresentato dalle Associazioni Nazionali di razza e specie (ANA) e da realtà di livello territoriale (ARA e APA), oltreché dalla rete di laboratori presente in varie regioni. Il Sistema Allevatori non potrebbe definirsi tale se i miglioramenti in campo zootecnico non fossero avvenuti in maniera corale e con

organicità su tutto il territorio, tenendo conto delle singole specificità delle forme e metodologie di allevamento, e delle razze e specie allevate. Questo punto di forza rappresenta l essenza della lungimiranza delle scelte fatte da AIA e dal Sistema Allevatori per venire incontro alle richieste di assistenza e servizi che gli provenivano da parte della base allevatoriale, ed anche per adempiere ai compiti istituzionali che l Amministrazione dello Stato ci ha affidato. Questa crescita, sia sotto l aspetto qualitativo che quantitativo, è andata di pari passo con la conservazione, la valorizzazione e il miglioramento della ricca genetica made in Italy. La varietà e la biodiversità delle Razze e delle Specie di interesse zootecnico presenti nel nostro Paese, hanno permesso l ottenimento di produzioni di eccellenza come le Dop e Igp, di incontestabile valore e qualità, ma anche di esaltare e fare affermare una infinità di prodotti tipici legati strettamente alla cultura ed ai territori di appartenenza. Queste considerazioni di carattere generale trovano la loro esaltazione nella Regione Toscana. La Toscana, nello scenario nazionale, non rappresenta la regione con il maggior numero di

capi allevati; si caratterizza però per essere la Regione con un altissimo livello qualitativo degli allevamenti. La qualità in zootecnia è un risultato riconducibile a diversi fattori: la genetica, la sanità, la forma di allevamento, l alimentazione. L attenzione alla genetica in Toscana ha una consolidata tradizione dettata anche dal fatto di essere la Regione con il maggior numero di razze in selezione presenti, ben 52 di cui 19 autoctone. Ciò fanno della Toscana la regione con un ricchissimo patrimonio rappresentato dalla biodiversità. Un arricchimento costante della genetica è fondamentale per poter mantenere ed esaltare le caratteristiche delle diverse razze conservando nel tempo le manifestazioni morfologiche e produttive che rendono distintive le diverse razze. In Toscana, anche nel 2016, si è registrato un incremento del 5% circa sia del numero di allevamenti aderenti a Libri Genealogici o Registri (circa 1850) che del numero di capi, delle diverse specie e razze, iscritti ai LL.GG. o RR.AA.(circa 90.000). Grazie al quotidiano impegno della struttura ARAT nell effettuazione dei Controlli Funzionali presso gli allevamenti iscritti, grazie, altresì, alla crescente attenzione posta dagli stessi

allevatori nei confronti della genetica, in Toscana si registra un crescente mercato non solo delle eccellenti produzioni (es. la carne) ma anche del mercato dei riproduttori. Il territorio toscano, dal punto di vista zootecnico, ha sempre posto la massima attenzione agli aspetti legati alle questioni sanitarie. Con oculati piani di prevenzione e risanamento (l ultimo quello sull IBR), risulta una delle regioni con il più alto controllo sanitario degli allevamenti. Oltre al consolidato rapporto con l Assessorato Regionale all Agricoltura, positiva e costruttiva risulta anche la collaborazione tra l ARAT e l Assessorato alla Sanità. Non sarebbe stato possibile, per la Toscana, rappresentare la culla di una razza come quella bovina Chianina, regina tra le razze da carne, se, oltre alla genetica ed alla sanità, non si fossero valorizzate le peculiarità della forma di allevamento al pascolo brado o semibrado. L allevamento estensivo e quindi la tutela e conservazione dei pascoli è la punta di diamante ed un simbolo di riconoscibilità per la zootecnia regionale, non solo per la razza Chianina, ma anche per le numerose altre razze che in questi territori si sono perfettamente adattate, tanto da esser considerate ora autoctone.

Lo scenario attuale della zootecnia, sia nazionale che regionale, consente di guardare con grande ottimismo al futuro. Ovviamente non ci si deve distrarre neanche un minuto o sedersi sugli allori dei risultati qualitativi raggiunti; in poco tempo si perderebbe tutto quanto fino ad oggi costruito con impegno e sacrificio dagli allevatori, dal Sistema Allevatori e dalle Istituzione Nazionali e Regionali. Bisogna continuare ad allargare ed ampliare il numero delle aziende in selezione, mantenere la ricchezza della biodiversità, perseverare sugli obiettivi di risanamento e mantenimento sanitario, ma anche riuscire ad investire sulla costante ricerca per introdurre negli allevamenti innovazioni e sperimentazione Il grande patrimonio di dati raccolto negli anni, reso strutturale e rintracciabile dal Sistema Allevatori, rappresenta una insostituibile e irrinunciabile ricchezza su cui basare la ricerca e lo sviluppo futuro della zootecnia. Innumerevoli sono le opportunità che ci si profilano negli anni a venire in questa che, a pieno titolo, è l era della zootecnia di precisione.

Il passaggio successivo e su ciò si concentreranno gli sforzi del Sistema Allevatori - è passare a trasformare l elevato numero di dati raccolti in informazioni utili all allevatore nella sua gestione quotidiana della mandria. Bisogna essere consapevoli dell assunto: si migliora solo ciò che si misura. Un importante appuntamento è rappresentato dalle opportunità che saranno offerte dai PSRN, dalla Mis. 16.2 e quella dell Assistenza Tecnica del PSR della Toscana per le quali si attende l emanazione dei relativi bandi. E importante e fondamentale che tali percorsi vedano coinvolti, come una squadra coesa, gli allevatori, il loro Sistema Allevatori e le Istituzioni a tutti i livelli.