PUC PIANO URBANISTICO COMUNALE DI SAN GIOVANNI A PIRO PROPOSTA DEFINITIVA. Relazione agronomica e ambientale

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Transcript:

PIANO URBANISTICO COMUNALE PUC DI SAN GIOVANNI A PIRO COMUNE DI SAN GIOVANNI A PIRO Sindaco avv. Ferdinando PALAZZO Relazione agronomica e ambientale C.1.1 agr. Fabio Sorrentino Studio agronomico e naturalistico, Relazione di Incidenza dott. geol. Rosanna Miglionico Studio geologico arch. Raffaele LAINO Responsabile Ufficio di Piano e responsabile del Procedimento arch. Rosa BELLOTTI Responsabile Servizio Urbanistica... ing. Carla Eboli Piano di Zonizzazione Acustica arch. Giovanni INFANTE Pianificazione territoriale e urbanistica, Valutazione Ambientale Strategica geom. Antonino Bertino Raccolta ed elaborazione dati, rilevamento degli elementi significativi del territorio geom. Felice Lombardi Raccolta ed elaborazione dati, rilevamento degli elementi significativi del territorio arch. Nicola GRECO Normativa Edilizia e Urbanistica arch. Giosuè Gerardo SATURNO Progettazione urbanistica e valutazione in ambiente GIS... agr. Fabio Sorrentino Marzo 2015 Rev. Dicembre 2015

Provincia Di Salerno Comune Di San Giovanni A Piro Redazione della proposta definitiva di PUC e RUEC RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE

INDICE INQUADRAMENTO TERRITORIALE... 3 LINEAMENTI MORFOLOGICI, PEDOLOGICI ED AGRONOMICI... 3 IL SISTEMA ALTA MONTAGNA... 4 IL SISTEMA MONTAGNA CALCAREA... 4 IL SISTEMA COLLINA COSTIERA... 5 LINEAMENTI VEGETAZIONALI... 5 LA CARTA DELL USO AGRICOLO DEL SUOLO E LA CARTA DELLE RISORSE NATURALISTICHE ED AGROFORESTALI... 6 RISULTATI DELLE INDAGINI... 8 IL SETTORE AGRICOLO STRUTTURA AZIENDALE... 10 EVOLUZIONE DEL SETTORE E CONFRONTO CON IL V CENSIMENTO DEL 2000... 14 CONCLUSIONI... 16 RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 2

INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il comune di San Giovanni a Piro è localizzato nella parte meridionale della provincia di Salerno, parzialmente incluso nel perimetro del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, e presenta una superficie territoriale di circa Kmq 37,00. Dal punto di vista morfologico, il territorio comunale si estende tra il massiccio del Bulgheria, ad Ovest, ed il bacino idrografico del Bussento ad Est, con una orografia molto variabile; si passa dalle aree costiere della frazione Scario alle colline argillose del capoluogo e della frazione Bosco, ai versanti montani ed alto montani, rocciosi, del Monte Bulgheria (1.225 m. slm). LINEAMENTI MORFOLOGICI, PEDOLOGICI ED AGRONOMICI La morfologia prevalente è stata individuata attraverso l approccio utilizzato in ambito FAO, definito dei Sistemi di Terre (FAO 1976). A livello pedologico, nella Carta dei Sistemi di Terre della Regione Campania (Fonte: Risorsa.info) il territorio viene compreso in tre grandi Sistemi di Terre: il Sistema Alta Montagna, il Sistema della Montagna Calcarea ed il Sistema della Collina Costiera. CARTA DEI SITEMI DI TERRE: I SISTEMI E SOTTOSISTEMI RILEVATI NEL TERRITORIO COMUNALE A 1.1 SOMMITA E VERSANTI DELL ALTA MONTAGNA CALCAREA CON DEPOSITI DA CADUTA DI CENERI B 5.1 RILIEVI CALCAREO COSTIERI DEL MONTE BULGHERIA E 2.3 COLLINA COSTIERA ARGILLOSA CILENTANA RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 3

IL SISTEMA ALTA MONTAGNA Il primo, definito anche Sistema A, comprende le aree sommitali ed i versanti montani alti dei rilievi calcarei, marnoso arenacei e marnoso calcarei, a interferenza climatica forte o molto forte. Nell ambito del territorio comunale si distingue il sottosistema definito Alta montagna calcarea (A 11), che comprende le aree dell alta montagna calcarea con coperture pedologiche su depositi da caduta di ceneri, a quote superiori ai 1.000 m. s.l.m. La morfologia è caratterizzata da creste affilate con versanti molto ripidi. IL SISTEMA DI TERRE DEFINITO ALTA MONTAGNA CALCAREA SISTEMA SOTTOSISTEMA SUOLI A.11 Sommità e versanti dell alta montagna calcarea con depositi da caduta di ceneri Suoli ripidi o molto ripidi, da moderatamente profondi a profondi, su depositi a caduta di ceneri, a tessitura media, con buona disponibilità di ossigeno (Molli-Eutricilic Andosols, Molli-Vitric Andosols) Suoli ripidi o molto ripidi, da superficiali a moderatamente profondi, rocciosi, pietrosi, su depositi da caduta di ceneri ricoprenti la roccia calcarea, a tessitura media, con buona disponibilità di ossigeno, ciottolosi (Molli-Eutricilic Andosols (Epileptic), Molli-Eutricilic Andosols (Endoleptic)) IL SISTEMA MONTAGNA CALCAREA Il Sistema Montagna Calcarea, definito Sistema B, comprende le aree della media e bassa montagna calcarea, ad interferenza climatica da forte a moderata. Nell ambito del comune si distingue il sottosistema definito Rilievi calcarei costieri del Monte Bulgheria (B.51) che comprende la sommità e i versanti molto ripidi del M. Bulgheria a quote comprese tra 250 e 1.100 m. s.l.m. IL SISTEMA DI TERRE DEFINITO MONTAGNA CALCAREA SISTEMA SOTTOSISTEMA SUOLI B.51 Rilievi calcareo costieri del Monte Bulgheria Suoli ripidi o molto ripidi, da moderatamente profondi a profondi, rocciosi, pietrosi, su calcari duri stratificati, con orizzonti profondi ad accumulo di argilla illuviale, a tessitura fine, con buona disponibilità di ossigeno (Chromic Luvisols) Suoli ripidi o molto ripidi, superficiali, rocciosi, pietrosi, su calcari duri stratificati, con orizzonti profondi ad accumulo di argilla illuviale, a tessitura fine, con buona disponibilità di ossigeno, ciottolosi (Chromi - Leptic Luvisols) Suoli da dolcemente inclinati a moderatamente ripidi, su depositi antichi di versante, molto profondi, ad accumulo di argilla illuviale, a tessitura fine, con buona disponibilità di ossigeno (Chromi - Profondic Luvisols) RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 4

La morfologia è caratterizzata da creste affilate, con versanti alti molto ripidi, a profilo regolare, localmente precipiti, con profilo accidentato e da versanti bassi, a profilo regolare, da moderatamente ripidi a ripidi, su depositi antichi di versante. IL SISTEMA COLLINA COSTIERA Il Sistema Collina Costiera, definito Sistema E, comprende i rilievi collinari costieri, ad interferenza climatica bassa, con elevato rischio di deficit idrico estivo. Questo grande sistema comprende, in corrispondenza delle superfici a maggiore stabilità, suoli a profilo moderatamente differenziato, talvolta fortemente differenziato, per redistribuzione interna dei carbonati o decarbonatazione del profilo, formazione di orizzonti profondi ad accumulo di argilla illuviale. In corrispondenza dei versanti soggetti a più intense dinamiche erosive comprende suoli troncati a profilo poco differenziato e suoli minerali grezzi. Nel territorio comunale si distingue il sottosistema definito Collina Costiera argillosa Cilentana (E.23) che comprende i rilievi collinari costieri del Cilento su litologie marnoso arenacee, conglomeratiche, argillose e calcaree, a quote comprese tra 0 e 950 m. s.l.m. La morfologia del sottosistema E.23 è caratterizzata da dorsali collinari a più elevata energia, con creste arrotondate, di forma allungata, e versanti lunghi, irregolarmente ondulati. IL SISTEMA DI TERRE DEFINITO COLLINA COSTIERA SISTEMA SOTTOSISTEMA SUOLI E.23 Collina Costiera Argillosa Cilentana Suoli da moderatamente ripidi a ripidi, moderatamente profondi, pietrosi, su argille, a tessitura fine o moderatamente fine, con disponibilità di ossigeno buona o moderata, ghiaiosi (Calcari Vetric Cambisols, Calcari Mollic Cambisols, Vetric Calcisols) Suoli ripidi o molto ripidi, moderatamente profondi, pietrosi, su argille, a tessitura fine o moderatamente fine, con disponibilità di ossigeno buona o moderata, ghiaiosi (Skeleti Calcaric Regosols) LINEAMENTI VEGETAZIONALI I lineamenti pedologici descritti a partire dalla cartografia dei Sistemi di Terre della Campania delineano un territorio eterogeneo per quel che riguarda la copertura vegetale del suolo. In funzione delle diverse RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 5

classificazioni pedologiche si ritrovano anche usi diversi del suolo; nel sottosistema A, e dove la morfologia lo consente, gli usi sono esclusivamente forestali e pascolivi; nel sottosistema B, oltre agli usi forestali e pascolivi sui versanti alti e alla presenza di gariga e vegetazione sclerofilla nelle aree più denudate, l uso diventa agricolo con prevalenza di oliveti e foraggere sui versanti medi e bassi; nel sottosistema E l uso prevalente è agricolo con oliveti, colture cerealicole e foraggere, anche se nelle aree incolte o lungo i versanti più acclivi insistono pure i boschi termofili a prevalenza di leccio e la vegetazione sclerofilla. Le caratteristiche del sistema agricolo sono quindi fortemente influenzate dalle qualità dei suoli e dalla orografia dei luoghi. La lettura della Carta dei Sistemi di Terre fornisce anche un quadro conoscitivo sulle potenzialità del territorio comunale. Mentre, infatti, il settore agricolo interessa maggiormente le aree del Sistema E, oltre a quelle del Sistema B dove le condizioni orografiche lo permettono, la maggiore consistenza del territorio comunale, vista la conformazione ed il substrato pedologico, risulta idonea soprattutto per usi forestali e pascolivi, e comunque per usi diversi da quelli agricoli. LA CARTA DELL USO AGRICOLO DEL SUOLO E LA CARTA DELLE RISORSE NATURALISTICHE ED AGROFORESTALI La Carta dell Uso Agricolo del Suolo (C.U.A.S.) del territorio comunale di San Giovanni a Piro è stata redatta con riferimento alla legenda delle classi d uso stabilite per la cartografia di riferimento C.U.A.S. in scala 1 a 50.000 dalla Regione Campania L uso del suolo del comune di San Giovanni a Piro è stato elaborato partendo dalla foto interpretazione di ortofoto digitali, fornite dalla AGEA in scala 1.10000, georeferenziate secondo il sistema di riferimento WGS 1984 UTM 33 N, e riferite agli anni 2008 e 2011. Le informazioni ottenute sono successivamente state verificate ed integrate mediante sopralluoghi in situ che hanno interessato tutto il territorio comunale. La fase successiva è RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 6

consistita nell implementazione delle informazioni in un sistema informativo geografico (GIS), con la creazione di poligoni e linee all interno di features appositamente creati, contenenti informazioni su superfici, perimetri, destinazioni colturali. Infine, il risultato delle elaborazioni è stato restituito in scala 1.5000, con la suddivisione del territorio comunale in quattro quadranti, Nord Est, Nord Ovest, Sud Ovest, Sud Est. La Carta delle risorse naturalistiche ed agroforestali nasce da una rielaborazione della Carta dell Uso del Suolo, ed è realizzata allo scopo di illustrare la distribuzione territoriale dei differenti tipi di ecosistemi naturali e seminaturali, forestali ed agricoli individuando, anche mediante l ausilio della Carta dei sistemi di terre, gli ambiti fisiografici che condizionano le qualità specifiche e le potenzialità evolutive delle coperture del suolo. In coerenza con gli strumenti di pianificazione sovraordinati, la Carta delle risorse naturalistiche ed agroforestali è redatta allo scopo di analizzare il ruolo del settore agro forestale come parte attiva della gestione e della pianificazione comunale e di valutare le attitudini naturalistiche del territorio con lo scopo di attuare una reale valorizzazione. Questi due obiettivi, solo apparentemente rispondono a problematiche diverse; in realtà essi convergono se si considerano le interrelazioni esistenti fra territorio, risorse e sviluppo socio economico. Infatti, una pianificazione che consideri il territorio come un sistema integrato all interno del quale sono presenti dinamiche produttive, residenziali e di servizio, non può ignorare i problemi di salvaguardia delle potenzialità agricole ed anche quelli relativi ad un distorto uso delle risorse primarie. RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 7

RISULTATI DELLE INDAGINI Rispetto al totale comunale, le superfici agricole rilevate e censite nella Carta dell Uso del Suolo ammontano a 968,40 Ha e rappresentano circa il 26%, mentre le superfici a prevalente utilizzo naturalistico e silvo pastorale rappresentano circa il 71%. Grafico 1: Tipologie di utilizzo del territorio comunale In questo 71% di territorio, sviluppato su una superficie di circa 2636,00 Ha sono distribuiti la maggior parte degli ecosistemi naturali, semi naturali e forestali presenti nel territorio comunale. L uso naturalistico o silvo pastorale è individuato nella Carta dell Uso del Suolo da alcune voci di legenda, differenziato come segue: Tab. n. 1: L uso naturalistico e silvo pastorale rilevato Risorse Legenda Superficie (Ha) USO NATURALISTICO E SILVO PASTORALE AREE FORESTALI PRATERIE Aree a ricolonizzazione naturale 57,04 Aree a vegetazione sclerofilla 548,79 Cespuglieti e arbusteti 260,41 Boschi di conifere 12,65 Boschi di latifoglie 1465,99 Aree con vegetazione rada 37,76 Rocce nude ed affioramenti 145,02 Prati permanenti, prati - pascoli e pascoli 108,17 SPIAGGE Spiagge 1,37 CORPI IDRICI Corpi idrici 0,96 RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 8

Come evidenziato nel Grafico n. 1, le aree agricole occupano circa il 26% della superficie territoriale rilevata. Queste aree, meglio descritte nella tabella successiva, n. 2, sono rappresentate prevalentemente da aree agricole estensive, a basso utilizzo di inputs, dove a prevalere sono gli oliveti, elemento tipizzante la collina costiera del territorio del basso Cilento. Tab. n. 2: Uso agricolo del territorio comunale Risorse Legenda Superficie (Ha) USO AGRICOLO ESTENSIVO MOSAICI AGRICOLI Oliveti 673,90 Vigneti 7,57 Sistemi complessi 133,04 Colture foraggere associate a cereali da granella Colture temporanee associate a colture permanenti 73,21 80,68 L uso agricolo estensivo corrisponde a quelle aree che nella Carta delle Risorse naturalistiche ed agro forestali vengono inserite nella voce di mosaici agricoli. Con tale unità si intende definire quelle aree agricole che presentano, al proprio interno, elementi di naturalità e di diversità biologica, come siepi e/o filari, e che si caratterizzano per la presenza, nel complesso, di isole boscate che fungono da habitat complementari e zone cuscinetto rispetto alle aree a maggiore naturalità; le coltivazioni attuate, suddivise secondo la legenda utilizzata nella Carta dell Uso Agricolo del Suolo, sono del tipo estensivo, le aziende condotte in regime non irriguo; gli oliveti risultano in gran parte disetanei, senza un definito sesto di impianto, inerbiti e soggetti a minime lavorazioni del terreno; i sistemi complessi rappresentano mosaici di appezzamenti coltivati in cui non si riconosce una coltivazione prevalente, in quanto ognuna occupa meno del 50% dell elemento cartografato e differiscono dalla voce Colture temporanee associate a colture permanenti in quanto in quest ultimo caso ben si distinguono due coltivazioni distinte, come è il caso di areali in cui i confini di un oliveto sono rappresentati da vigneti allevati a pergolato, oppure areali in cui i vigneti allevati a pergolato racchiudono orti o aree a seminativi. RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 9

La tipicità dei mosaici agricoli è rappresentata, in molti casi, dalle opere di sistemazione agraria: in numerose aree coltivate in pendenza sono visibili le tipiche sistemazioni a terrazzamenti e ciglionamenti, e muretti in pietra a segnare i limiti di proprietà. IL SETTORE AGRICOLO STRUTTURA AZIENDALE Lo stato del settore agricolo e la sua evoluzione nel comune di San Giovanni a Piro è fotografato dai censimenti ISTAT dell Agricoltura. In particolare, il VI Censimento dell Agricoltura è riferito al 24 ottobre 2010. Le aziende agricole censite sono in numero di 311, che occupano una superficie agricola totale (SAT) pari a Ha 2.034,94 ed una superficie agricola utilizzata (SAU) pari a Ha 1.447,28. Delle 311 aziende, sono 308 quelle a conduzione diretta (oltre il 99%), per un totale di Ha 1.388,40 di SAU e Ha 1.585,36 di SAT, mentre solo una è condotta con salariati, per Ha 1,80 di SAU e 2,50 di SAT (tabella n. 3). Tab. n. 3: Aziende per forma di conduzione, SAU e SAT (Ha) Conduzione diretta del coltivatore Conduzione con salariati Altra forma di conduzione Totale Aziende 308 1 2 311 SAU 1388,4 1,80 57,08 1447,28 SAT 1585,36 2,50 447,08 2034,94 RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 10

Riguardo al titolo di conduzione, 265 aziende sono condotte su terreni in proprietà (circa l 85%), per una SAU pari a Ha 570,17 e una SAT pari a 1109,23, 9 aziende (meno del 3%) coltiva superfici in affitto per complessivi Ha 369,58 di SAU e Ha 382,35 di SAT, mentre il ricorso alla forma proprietà più affitto interessa 7 aziende ed una SAU pari a Ha 232,49 e SAT pari a 254,47 (tabella n. 4) Tab. n. 4: Aziende per titolo di conduzione, SAT e SAU (in Ha) Solo proprietà Solo affitto Solo uso gratuito Proprietà e affitto Proprietà e uso gratuito Affitto e uso gratuito Proprietà, affitto e uso gratuito Tutte le voci Aziende 265 9 13 7 11 5 1 311 SAT 1109,23 382,35 31,17 254,47 15,19 231,45 11,08 2034,94 SAU 570,15 369,58 24,88 232,49 10,89 229,80 9,49 1447,28 La forma giuridica prevalente è l azienda individuale (308 aziende pari al 99%). I dati sulle superfici aziendali condotte, evidenziano che 141 aziende (45,3%) presenta una SAU inferiore all ettaro, per una SAU complessiva pari a Ha 76,85; includendo le aziende con SAU fino a Ha 2,00, il numero sale a 219 (il 70% delle aziende) per una SAU di Ha 185,11 equivalente al 12,8% della SAU comunale complessiva. Tab. n. 5: Aziende, SAU e SAT per classe di superficie agricola utilizzata < 0,99 1 1,99 2 2,99 3 4,99 5 9,99 10 19,99 20 29,99 30 49,99 50 99,99 Aziende 141 78 26 16 19 12 5 9 4 1 311 100 e oltre Totale Solo con coltivazioni con allevamenti 131 69 23 10 15 8 2-1 - 259 10 9 3 6 4 4 3 9 3 1 52 SAU 76,85 108,26 60,55 62,24 129,26 152,05 117,64 350,13 252,30 138 1447,28 SAT 105,1 136,99 81,85 76,76 185,5 166,15 128,56 369,76 644,27 140 2034,94 Le aziende con SAU compresa tra Ha 2,00 e Ha 5,00 sono 42 (il 13,5%) per una SAU complessiva di Ha 122,79 pari all 8,5% della SAU totale. 31 (10% del totale) sono le aziende con SAU compresa tra Ha 5,00 e Ha 20,00, per una SAU complessiva di Ha 281,31, pari al 19,50% della SAU comunale. Nelle RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 11

classi dimensionali superiori a Ha 20,00 sono state censite 19 aziende (6,00% del totale), che occupano una SAU di Ha 858,07 pari al 59,00% del totale comunale. La distribuzione delle aziende per classe di SAU è indicata nella tabella 5. Le aziende con coltivazioni sono in numero di 259, pari a circa l 83% del totale, mentre quelle che presentano anche allevamenti sono in numero di 52 (16%). L utilizzazione dei terreni è rappresentata nella tabella 6. Tab. n. 6: Utilizzazione dei terreni SAT SAU SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA Seminativi Colt. Legnose agrarie SUPERFICIE AGRICOLA TOTALE Orti familiari Prati permanenti e pascoli Arboricoltura da legno Boschi annessi ad aziende agricole Altra superficie Aziende 311 311 115 289 114 162 3 143 245 Superficie 2034,94 1447,28 72,66 330,02 3,85 1040,75 0,59 466,27 47,11 Prati permanenti e pascoli occupano quasi il 72% della SAU comunale, le coltivazioni legnose (olivo, vite, agrumi e fruttiferi, Tabella n. 7) il 23% circa, mentre i seminativi il 5%. Marginali sono gli orti familiari censiti, pari allo 0,26%. Tra le coltivazioni legnose agrarie prevale l olivo che con 293,96 Ha rappresenta il 20% della SAU comunale, e risulta coltivato in 282 aziende, ovvero nel 90% delle aziende agricole censite (Tabella 7). Tab. n. 7: Coltivazioni legnose agrarie Vite Olivo Agrumi Fruttiferi Aziende 67 282 21 87 SAU 7,82 293,86 1,35 26,99 Le coltivazioni di vite, agrumi e fruttiferi rivestono importanza minore, rappresentando appena il 2,5% della SAU. Il settore della zootecnia conta su 52 aziende, e le tipologie di allevamento sono indicate nella tabella 8. RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 12

Tab. n. 8: Aziende per tipologia di allevamento Bovini Equini Suini Ovini Caprini Avicoli Altro (api) Aziende 14 4 6 32 26 11 1 N. di capi 232 11 12 837 783 250 50 Nel territorio comunale prevalgono le aziende con allevamenti ovini (32 aziende per un totale di 837 capi allevati), caprini (26 aziende per un totale di 783 capi allevati) e bovini (14 aziende per un totale di 232 capi allevati), mentre sono presenti 4 aziende con allevamenti equini con 11 capi, 6 con allevamenti suini con 12 capi ed 11 con allevamenti avicoli. Tab. n. 9: Numero di capi per classe di Superficie Totale < 0,99 1 1,99 2 2,99 3 4,99 5 9,99 10 19,99 20 29,99 30 49,99 50 99,99 100 e oltre Aziende 10 6 6 5 3 5 4 8 4 1 52 Bovini 2 2 3 16 104 105 232 Ovini 44 29 24 60 132 136 182 200 15 15 837 Caprini 35 6 27 9 3 66 35 272 130 200 783 Avicoli 60 15 40 70 5 40 20 250 Suini - 2 2 3 4 1 12 Totale Dalla tabella 9 si evidenzia che il maggior numero di capi di bestiame (bovino e ovi caprino) è allevato da aziende con una Superficie Totale superiore a 20,00 Ha, a dimostrazione dell orientamento imprenditoriale delle aziende medio grandi, maggiormente rivolte al mercato, a differenzia delle piccole aziende, i cui allevamenti sono rivolti principalmente al soddisfacimento di bisogni familiari. RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 13

EVOLUZIONE DEL SETTORE E CONFRONTO CON IL V CENSIMENTO DEL 2000 Il raffronto con i dati dei censimenti precedenti fornisce una misura attendibile della dimensione del settore agricolo e permette di individuarne le dinamiche evolutive. Tab. n. 10: Il settore agricolo negli ultimi Censimenti Anno 1982 1990 2000 2010 Aziende 455 642 793 311 SAT 1311,89 2529,70 2347,11 2034,94 SAU 947,34 1020,45 1133,61 1447,28 In termini numerici, le aziende sono drasticamente diminuite negli ultimi 10 anni, dopo che ogni censimento a partire dal 1982 ne registrava aumenti. Solo negli ultimi due censimenti, le aziende sono diminuite del 60%, passando da 793 a 311 unità. Sempre negli ultimi 10 anni la SAT è diminuita del 13% mentre la SAU è aumentata del 27% portando il valore del rapporto SAU/SAT da 0,48% a 0,71%, ad indicazione di una più razionale utilizzazione dei terreni. Tab. n. 11: Coltivazioni legnose agrarie Anno 2000 Vite Olivo Agrumi Fruttiferi Aziende 371 651 85 380 SAU 48,56 392,16 3,24 85,80 La superficie destinata alle coltivazioni legnose agrarie è diminuita di circa il 38%, passando dai 531,00 Ha del 2000 ai 330,00 Ha del 2010, con una sensibile riduzione di tutte le colture censite (83% per la vite, 25% per l olivo, 68% per i fruttiferi - Tab. n. 7 e Tab. n. 11), al pari dei seminativi, che passano da 147,64 Ha del 2000 a 72,66 Ha del 2010, con una contrazione del 51%. Un sensibile aumento viene registrato dalle superfici a prati permanenti e pascoli, che passano dai circa 420 Ha del 2000 ai 1040 Ha del 2010, con un incremento del 148%. La distribuzione delle aziende per classe di SAU evidenzia una tendenza alla riduzione dei fenomeni di frammentazione e parcellizzazione a favore, RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 14

invece, della ricomposizione fondiaria. Le aziende con una SAU inferiore ai 2 Ha passano dal 90% (nel 2000, con una SAU pari al 36,85% della SAU totale) al 70% del totale (nel 2010, con una SAU pari al 12,80% della SAU complessiva), così come aumentano anche le aziende con una superficie agricola utilizzata compresa tra i 2 ed i 5 Ha (dal 5,80% del 2000, con una SAU del 12,46% al 13,5% con una SAU dell 8,40%). Anche nelle classi dimensionali comprese tra i 5 ed i 20 Ha viene mantenuta questa tendenza: infatti, rappresentavano il 4,00% del totale nel 2000 mentre sono il 10,00% nel 2010, con una SAU sostanzialmente invariata rispetto al totale. Le aziende che presentano allevamenti crescono in termini percentuali, passando dal 12,50% del 2000 (99 aziende) al 16,70% del 2010 (52 aziende). Si osserva un aumento del numero di aziende con allevamenti ovini da 16 a 32, con aumento del numero di capi allevati (da 545 a 837), una contrazione delle aziende con allevamenti caprini da 41 a 26 unità, bilanciato da un aumento del numero di capi allevati (da 539 a 783), una contrazione delle aziende con allevamenti bovini da 27 a 14 unità, con un numero di capi allevati sostanzialmente invariato nel decennio, ed una drastica diminuzione delle aziende con allevamenti suini, che passano da 43 a 6 unità. Nell ambito del settore zootecnico si denota il ricorso a forme di contratti agrari: infatti, mentre nel 2000 tutte le aziende avevano la proprietà dei terreni, nel 2010 questo vale solo per il 48% delle aziende (25 unità sul totale di 52), le restanti presentano titoli di possesso diversi dalla proprietà (affitto, uso gratuito). RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 15

CONCLUSIONI Gli utilizzi del suolo nel territorio comunale di San Giovanni a Piro sono fortemente influenzati dalle caratteristiche orografiche, che hanno da sempre posto limitazioni alle scelte colturali. La lettura del territorio attraverso le cartografie specifiche di piano permette di affermare che le coperture vegetali sono prevalentemente di tipo naturalistico e silvo pastorale. L agricoltura, individuata nei mosaici agricoli, è composta principalmente da coltivazioni estensive, a basso utilizzo di inputs, dove prevalgono nettamente gli oliveti, che imprimono una forte impronta paesaggistico ambientale. La zootecnia, altro settore importante, si inserisce nelle aree caratterizzate da un uso silvo pastorale, utilizzando quelle porzioni del territorio che presentano severe limitazioni alle coltivazioni, come rocciosità, pietrosità, pendenza, etc, vocate ad accogliere allevamenti allo stato brado e semi brado. Lo studio agronomico effettuato e le elaborazioni cartografiche di piano prodotte pongono in risalto due obiettivi di riferimento per il sistema agroforestale: 1. valorizzare le vocazioni produttive dei mosaici agricoli garantendo, al contempo, la tutela del suolo e delle emergenze ambientali e paesaggistiche di pregio; 2. incoraggiare la permanenza, nelle aree agricole, della popolazione rurale in condizioni adeguate alle esigenze sociali attuali. Il settore agricolo, oltre che rappresentare un momento occupazionale e produttivo importante, svolge un ruolo fondamentale nella tutela delle risorse naturali, che potrebbero rappresentare un volano per lo sviluppo socio economico dell intero territorio. Inoltre, le ordinarie attività colturali, da cui deriva la redditività delle produzioni, rappresentano degli importanti presidi idraulici sul territorio a salvaguardia dell ambiente e del paesaggio. RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 16

In questo quadro generale, per quanto riguarda le aree rurali, l attività di pianificazione urbanistica comunale, è chiamata ad assolvere alle seguenti funzioni: o Sviluppo e promozione delle attività agricole locali; o Promozione delle produzioni agricole anche attraverso forme di integrazione extra agricole (ad esempio, l agriturismo), al fine di utilizzare al meglio le potenzialità produttive del territorio; o Tutela dei suoli agroforestali e naturali; o Riduzione del consumo del suolo agricolo e conservazione della permeabilità dello stesso o Sviluppo di attività culturali, ricreative e turistico ricettive connesse alle funzioni ambientali. Tali funzioni potranno trovare copertura economica nelle misure di sostegno comunitario che verranno previste nella programmazione 2014 2020. San Giovanni a Piro, marzo 2015 Il consulente Dott. Agr. Fabio Sorrentino RELAZIONE AGRONOMICA ED AMBIENTALE 17