Autorità di Bacino del Fiume Arno Situazione delle risorse idriche e della siccità nel bacino del fiume Arno Si riporta un quadro sintetico della situazione delle risorse idriche nel bacino dell'arno, aggiornato al 22 giugno 2012. Dati e informazioni vengono raccolti nell'ambito delle attività della Commissione Tutela delle Acque. La Commissione Tutela delle Acque trova il suo fondamento nel Piano di Bacino dell'arno, e si riunisce regolarmente dal 1998. Alla Commissione partecipano i rappresentanti regionali e provinciali, i gestori del servizio idrico e i gestori di invasi (come ENEL), ARPAT, Prefettura, Vigili del Fuoco. Normalmente, la Commissione viene riunita al termine della stagione primaverile, per fotografare lo stato dell'arte delle risorse idriche del bacino, per poi proseguire regolarmente nel periodo estivo con azioni di controllo e regia delle situazioni critiche si possono manifestare su asta principale dell'arno e sul resto del bacino. Nel corso del 2011 e del 2012, vista la situazione di perdurante siccità, la Commissione non ha mai cessato i lavori, e si è riunita continuativamente ogni mese. Le più recenti riunioni sono state effettuate il 24 gennaio, il 15 febbraio, il 14 marzo, l 5 aprile e il 22 maggio 2012. Tutto il materiale presentato e discusso in Commissione (quadri previsionali, rapporti idrologici, descrizioni dello stato delle risorse idriche e delle criticità) viene depositato su un'area web riservata gestita direttamente dall'autorità di bacino del fiume Arno): http://www.adbarno.it/cta/ utente: utentecta password: arnocta 1
Situazione pluviometrica Una sintesi della situazione pluviometrica viene regolarmente effettuata attraverso la valutazione di alcuni indici relativi agli afflussi nei diversi sottobacini dell'arno, e attraverso il confronto con la serie storica completa (90 anni di dati). Il quadro che emerge è di notevole gravità, soprattutto se riferito agli ultimi 4-6 mesi, ovvero alle ultime due stagioni invernale e primaverile, i cui apporti pluviometrici sono fondamentali per la ricarica delle falde. Di seguito sono riportate le stime dell'indice SPI (Standard Precipitation Index) per le durate 120 giorni (ultimi 4 mesi) e 180 giorni (ultimi sei mesi). In particolare per quest'ultima durata, per molti sottobacini, i valori degli afflussi attuali si avvicinano al minimo storico: raramente era piovuto così poco (in un periodo oltretutto normalmente ricco di precipitazioni). 2
Dati storici e confronto con gli afflussi sugli ultimi 180 giorni per la zona dell'area fiorentina: il dato del 2012 è tra i minimi assoluti della serie. 3
Situazione idrometrica Date le scarse precipitazioni avvenute nei mesi autunnali e invernali mesi, tutti i corsi d'acqua hanno mostrano in tale periodo valori di portata ben inferiori alla media. Facendo riferimento alla stazione di Nave di Rosano, immediatamente a monte di Firenze, l'arno nel periodo novembre-febbraio ha avuto una portata media di 11 mc/s: si tratta del valore minimo mai registrato nello stesso periodo. Invece negli ultimi mesi, beneficiando delle piogge abbondanti di marzo e aprile, la portata di base del fiume si è mantenuta costantemente ben al di sopra del deflusso minimo vitale. Questo vale anche per i principali affluenti, che sono nelle ultime settimane vedono avvicinarsi di nuovo il loro valore di portata a tale limite. Arno a Nave di Rosano 4
Sieve a Fornacina 5
Greve a Tavarnuzze 6
Stato delle risorse idriche superficiali Gli unici invasi di una certa significatività a disposizione per la regolazione delle risorse idriche nel bacino sono l'invaso di Bilancino (volume utile di circa 60 milioni di mc) e il sistema Levane-La Penna (volume utile di 7 milioni di mc). Mentre il volume invasato nel sistema di sbarramenti Levane La Penna è circa al 90% del potenziale riempimento, l'invaso di Bilancino presenta un livello corrispondente a 49 milioni di mc invasati (di cui 10 sostanzialmente non utilizzabili, tra volume di scarico e volume morto). Mai alla stessa data si era attestati ad un valore così basso, durante il periodo di esercizio della diga (ovvero, dal 2001). 7
Scenari per il periodo estivo ed autunnale In sede di Commissione Tutela delle Acque, di concerto con i gestori del servizio idrico (ed in particolare con Publiacqua, che gestisce l'invaso di Bilancino), sono state fatte alcune simulazioni sulla prevedibile capacità di mantenimento di livelli di portata in Arno compatibili con i prelievi idropotabili più significativi e con la sopravvivenza della vita nel fiume. Ipotizzando l'attuale volume come dato di partenza per la gestione del periodo estivo (ipotesi assolutamente probabile, vista l'incertezza della potenziale ricarica nel periodo aprile-maggio), nello scenario di un utilizzo analogo agli anni precedenti dei rilasci dalla diga di Bilancino, si giungerebbe ad un volume di appena 20 milioni di mc alla data del 31 ottobre imponendo una serie ipoteca negativa alla possibilità di riempire nuovamente l'invaso nel prossimo autunno - inverno. Con uno scenario più conservativo (accettando cioè livelli e portate inferiori in Sieve ed Arno, ma continuando ad assicurare la piena funzionalità dei principali impianti di potabilizzazione), si riuscirebbero invece a preservare 25 milioni di mc di acqua. Rimangono in ogni caso forti probabilità che nel successivo periodo autunnale-invernale (2012-2013) le precipitazioni a monte dello sbarramento non siano in grado di recuperare il volume utile dell'invaso pregiudicando così anche la gestione dell'anno 2013. 8