Università degli Studi di Napoli Federico II CdL: Scienza ed Ingegneria dei Materiali Corso: Disegno Tecnico Industriale (6 CFU) Docente: Dott. ing. Pasquale Franciosa Introduzione al corso Napoli, 20 Ottobre 2010 Anno accademico 2010/2011 Disegno Tecnico Industriale Docente: Ing. Pasquale Franciosa University of Naples Federico II Faculty of Engineering P.le Tecchio, 80-80125, Naples, Italy Tel +39 081 7682457 email: pasquale.franciosa@unina.it pasquale.franciosa@unimol.it Testo di riferimento: Chirone E., Tornincasa S., Disegno Tecnico Industriale, vol. 1 e 2, Edizioni Il Capitello
Introduzione Obiettivi formativi Contenuti Valutazione Organizzazione didattica Esercitazioni Testi e letture Obiettivi formativi Primo obiettivo formativo: Interpretare disegni tecnici, valutando forma, funzione, lavorabilità, finitura superficiale e tolleranze dimensionali. Capacità di rappresentare organi di macchine, elementi di apparecchiature ed impianti, sistemi meccanici mediante disegni costruttivi di particolari e disegni d assieme di montaggi semplici, nel rispetto della normativa internazionale vigente. Secondo obiettivo formativo: Utilizzare in modo adeguato un sistema di modellazione tridimensionale (CAD) per la rappresentazione e la produzione di disegni tecnici.
Contenuti: il disegno tecnico E' una rappresentazione di un oggetto finalizzata a: utilizzazioni pratiche trasmissione di informazioni. La rappresentazione di un oggetto viene scelta in funzione degli utilizzatori e degli obiettivi. Ad esempio, in un disegno utilizzato per scopi pubblicitari o per cataloghi si cerca di dare all'osservatore il senso di tridimensionalità, come nella figura seguente, rimanendo nel campo dell'informazione tecnica. Disegni di questo tipo risultano di facile comprensione, ma di difficile impiego per la fabbricazione. Parte solida Assieme Documentazione tecnica Contenuti: Norme e standardizzazione Nel mondo: ISO IEC International Standards Organization. lnternational Electrotechnical Commission. In Europa: CEN European Committee for Standardization. CENELEC Comitato Europeo per la Normazione Elettrotecnica, ETSI European Telecommunication Standards Institute, Nelle singole nazioni, in Italia... UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione. CEI Comitato Elettrotecnico Italiano, In altri paesi: AFNOR BS DIN ANSI ASME ASTM API AWS IEEC Association Française de Normalisation. British Standards Deutsche Industrie Normen, American National Standards Institute American Society of Mechanical Engineers American Society for Testing and Materials American Petroleum Institute American We/ding Society Institute of Electrical and Electronic Engineers
Contenuti: Norme e standardizzazione UNIFICAZIONE: Forma di normazione che riunisce diverse prescrizioni dimensionali od altre specificazioni, in modo da definire prodotti intercambiabili od accoppiabili in numero relativamente ridotto di tipi e varianti. L unificazione degli elementi (dadi e spine elastiche) semplifica la disponibilità degli attrezzi (chiavi) riducendone il numero! Contenuti: Rappresentazioni nel disegno tecnico Proiezioni ortogonali. Sezioni. Intersezione e sviluppo di superfici. Convenzioni particolari di rappresentazione. Quotatura funzionale e quotatura tecnologica
Contenuti: Proiezioni ortogonali Proiezione parallela o ortogonale La proiezione più semplice consiste nell ignorare la coordinata Z, ovvero nell impostarla a zero per tutti i punti che devono essere proiettati. Questo tipo di proiezione viene chiamata parallela perché da tutti i punti vengono tracciati dei vettori paralleli fino al piano XY (Z=0); i punti di intersezione costituiscono i punti di proiezione. Proiezione prospettica La proiezione centrale utilizza un centro prospettico, che corrisponde al punto dove è situato l osservatore. I vettori non saranno più paralleli, ma uniranno il punto da proiettare con il centro prospettico; i punti che intersecano il piano di proiezione con i vettori costituiranno i punti proiettati. Contenuti: Proiezioni ortogonali
Contenuti: Sezioni Contenuti: Quotatura tecnologica/funzionale
Contenuti: Tolleranze dimensionali A causa delle inevitabili imperfezioni insite in qualunque procedimento tecnologico, i pezzi ottenuti presentano dimensioni e forme reali che si discostano da quelle ideali riportate sui disegni Contenuti: Tolleranze dimensionali Part Variabilities Part Stack Assembly Stack Key Characteristics Le variabilità, sia di tipo dimensionale sia geometrico dei componenti, producono variabilità dei requisiti funzionali a livello di singola parte. Part Stack Le variabilità, sia di tipo dimensionale sia geometrico dei componenti, producono variabilità dei requisiti funzionali a livello di assieme. Assembly Stack
Contenuti: Collegamenti meccanici Contenuti: Rappresentazione di assiemi
Contenuti: Modellazione CAD Il CAD rappresenta oggi uno strumento indispensabile nella progettazione. La rapida evoluzione del CAD nell ultimo decennio rende disponibili numerose funzioni in grado di modellare oggetti e sistemi di elevata complessità. La gestione di queste funzioni non è semplice, ma negli anni lo sforzo dei produttori di software CAD è orientato alla semplicità di utilizzo. L integrazione tra ambienti di modellazione solida, per superfici, sheet-metal, insieme agli strumenti di schizzo 3D avanzato e di assemblaggio, ha raggiunto un livello così spinto che l utente può concentrarsi direttamente sul modello. Valutazione Esercitazioni (max. 6 punti) presentazione delle esercitazioni svolte (eseguite sia a mano sia al CAD) Esame finale (max. 24 punti) prova scritta: rappresentazione in vista/sezione e quotatura di un particolare meccanico prova orale: è inclusa la discussione della prova scritta
Organizzazione didattica Didattica (# ore totali=42) # ore lezioni frontali: 20 # ore lezioni esercitazioni: 22 Organizzazione didattica Lezioni frontali Esercitazioni
Pagina web del corso http://wpage.unina.it/pasquale.franciosa materiale didattico integrativo esercitazioni avvisi e comunicazioni Università degli Studi di Napoli Federico II CdL: Scienza ed Ingegneria dei Materiali Corso: Disegno Tecnico Industriale (6 CFU) Docente: Dott. ing. Pasquale Franciosa Introduzione al corso Napoli, 20 Ottobre 2010 Anno accademico 2010/2011