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PROVINCIA DI LECCE SETTORE APPALTI E MOBILITA Servizio Strade RELAZIONE TECNICA DI APPROFONDIMENTO E VERIFICA IN ORDINE AGLI ELEMENTI DI VINCOLO ED AGLI ASPETTI LOCALIZZATIVI RILEVATI DAL SERVIZIO URBANISTICA DELLA REGIONE PUGLIA In ottemperanza a richiesta R.U.P., Ing. Stefano ZAMPINO, in seduta di prima convocazione Conferenza dei Servizi del 01.07.2014.- OGGETTO: LAVORI DI REALIZZAZIONE DELLA CIRCONVALLAZIONE SUD DI COPERTINO (LE). 1 Lotto.- PROGETTO DEFINITIVO. 2.500.000,00. 1. Premessa Con la presente relazione si intende perseguire l obiettivo sostanziale di verificare i possibili impatti derivanti dalla realizzazione delle opere previste, fornendo una risposta agli interrogativi posti dal SERVIZIO URBANISTICA DELLA REGIONE PUGLIA sulla compatibilità ambientale di tali infrastrutture nella loro interezza e con particolare riferimento alla coerenza dell intervento progettato e gli indirizzi e le relative direttive di tutela paesaggistica previste dal P.U.T.T. approvato definitivamente dalla Regione Puglia con delibera della G.R. n.1748 del 15.12.2000. Conseguentemente si motiveranno le scelte legate agli aspetti localizzativi dell intervento nonché le misure di mitigazione e/o compensazione finalizzate ad un migliore inserimento del programma costruttivo in progetto nel contesto paesaggistico di riferimento. 2. Il Piano Urbanistico Territoriale Tematico Paesaggio (PUTT/P). Il Piano disciplina i processi di trasformazione fisica e l'uso del territorio allo scopo di tutelare l identità storica e culturale dello stesso, di rendere compatibile la qualità del paesaggio e delle sue componenti strutturanti con il suo uso sociale e di promuovere la tutela e la valorizzazione delle risorse disponibili. In adempimento di quanto disposto dall art. 149 del D. Lgs. n.490 del 29.10.1999 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali oggi abrogato dal Codice dei Beni culturali e del paesaggio - Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n.42) e dalla L.R. n.56 del 31.05.80 (Tutela ed uso del territorio) il campo di applicazione del PUTT/P interessa le categorie dei beni paesistici di cui alle Leggi 1497 e 1089 del 1939, i decreti Galasso, i vincoli faunistici (oasi di protezione, zone addestramento cani, zone umide, zone a gestione sociale), i vincoli archeologici e architettonici ed aree di interesse archeologico o architettonico e ulteriori articolazioni e specificazioni (relazionate alle caratteristiche del territorio regionale) individuate nello stesso PUTT/P. Il Piano ha suddiviso il territorio regionale in aree omogenee (Titolo II - Ambiti Territoriali Estesi - art.2.01 delle NTA), con riferimento al livello dei valori paesaggistici, di: 1.1. valore eccezionale ("A"), laddove sussistano condizioni di rappresentatività di almeno un bene costitutivo di riconosciuta unicità e/o singolarità, con o senza prescrizioni vincolistiche preesistenti; 1.2. valore rilevante ("B"), laddove sussistano condizioni di compresenza di più beni costitutivi con o senza prescrizioni vincolistiche preesistenti; 1

1.3. valore distinguibile ("C"), laddove sussistano condizioni di presenza di un bene costitutivo con o senza prescrizioni vincolistiche preesistenti; 1.4. valore relativo ("D"), laddove pur non sussistendo la presenza di un bene costitutivo, sussista la presenza di vincoli (diffusi) che ne individui una significatività; 1.5. valore normale ("E"), laddove non è direttamente dichiarabile un significativo valore paesaggistico. Con riferimento alla suddetta classificazione in ambiti territoriali estesi il Piano stabilisce indirizzi di tutela differenziati, da perseguirsi con il rilascio delle autorizzazioni o con gli strumenti di pianificazione sottordinati; in base all appartenenza dei territori ai diversi ATE, l efficacia delle norme tecniche del piano varia da assoluta a nulla. Il Piano inoltre individua, per mezzo di elenchi e di rappresentazioni grafiche su cartografia I.G.M. in scala 1:25.000, le emergenze e/o componenti ed insiemi di pregio che costituiscono gli elementi caratterizzanti e strutturanti il territorio dal punto di vista paesaggistico e con riguardo alla specificità del contesto regionale e le classifica in ambiti territoriali distinti (ATD) ai sensi degli art. 3.02, 3.03 e 3.04 delle NTA del PUTT/p, ordinandole rispetto ai seguenti sottosistemi: Assetto geologico, geomorfologico e idrogeologico; Copertura botanico vegetazionale, colturale e presenza faunistica; Stratificazione storica dell'organizzazione insediativi. Per ciascuno ATD, le norme tecniche di attuazione (NTA) specificano (art. 3.01): la definizione che individua, con o senza riferimenti cartografici, l'ambito nelle sue caratteristiche e nella sua entità minima strutturante; l individuazione dell'area di pertinenza (spazio fisico di presenza) e dell'area annessa (spazio fisico di contesto); i regimi di tutela; le prescrizioni di base. Le norme ed i vincoli posti dal Piano, contenuti nel titolo II Ambiti territoriali estesi e nel titolo III Ambiti territoriali distinti della NTA, sono immediatamente operativi ma non trovano applicazione all'interno dei territori costruiti come definiti all'art. 1.03 comma 5 delle N.T.A. ed all interno dei territori disciplinati dai Piani delle Aree di Sviluppo Industriale (art. 1.03 comma 6). Per il Comune di Copertino sono applicative le NTA del PUTT/p. 2

2.1 COERENZA CON GLI AMBITI TERRITORIALI DISTINTI. Stralcio Tavola PUTT/P Ambiti territoriali distinti con sovrapposizione dell'opera Si premette che le emergenze geomorfologiche individuate dalla tavola PUTT/P - Ambiti territoriali distinti è difforme all elaborato Carta Idrogeomorfologica della Puglia messa a disposizione dall AdB. Infatti in quest ultima viene riscontrata la sola presenza di una dolina ubicata in prossimità della Masseria dei Preti. Il gruppo di progettazione ha comunque esperito sul campo diverse prove geognostiche attraverso la sismica a rifrazione e precisamente: - in prossimità della dolina evidenziata dalla tavola PUTT/P - Ambiti territoriali distinti ricadente in sito indicato come Giardino Scarparieddi, - in prossimità della dolina evidenziata tanto dalla tavola PUTT/P - Ambiti territoriali distinti quanto dalla Carta Idrogeomorfologica della Puglia dell AdB ubicata in prossimità della Masseria dei Preti. Entrambe le prove, che si producono in allegato alla presente, dimostrano l assenza di dette emergenze geomorfologiche. Inoltre la cartografia non è suffragata dalla realtà neanche in merito alla presenza del ciglio mostrato nella precedente immagine. Tutto quanto sopra premesso si significa quanto segue. Per quanto concerne gli elementi strutturanti il territorio - sottosistemi, di seguito si riportano tutti gli ambiti territoriali distinti (ATD) e l analisi della compatibilità dell intervento da realizzare con le direttive di tutela di cui all art. 3.05; gli ambiti territoriali distinti sono così classificati: - vincoli ex Legge 1497/39 (serie n.1) - decreto Galasso (serie n.2) - vincoli idrogeologici (serie n.3) - boschi, macchie, biotipi e parchi (serie n.4) - grotte (serie n.4/bis) - vincoli e segnalazioni architettoniche ed archeologiche (serie n.5) - idrologia superficiale (serie n.6); - usi civici (serie n.7); - strumenti urbanistici (serie n.8) 3

- vincoli faunisitici (serie n.9) - geomorfologia (serie 10) In Allegato vengono riportate le seguenti tavole degli ATD del PUTT/p: - ubicazione dell intervento nella cartografia di base I.G.M. - ubicazione dell intervento rispetto alla ex Legge 1497/39 - ubicazione dell intervento rispetto al Decreto Galasso - ubicazione dell intervento rispetto ai vincoli idrogeologici - ubicazione dell intervento rispetto a boschi/macchia/biotipi/parchi - ubicazione dell intervento rispetto al catasto delle grotte - ubicazione dell intervento rispetto ai vincoli architettonici e archeologici - ubicazione dell intervento rispetto ai vincoli idrogeologici - ubicazione dell intervento rispetto agli usi civici - ubicazione dell intervento rispetto ai vincoli faunistici - ubicazione dell intervento rispetto ai vincolo geomorfologici Con riferimento ai rapporti tra la localizzazione dell'intervento e gli ambiti Territoriali Distinti si rileva quanto segue: a. ASSETTO GEOLOGICO, GEOMORFOLOGICO, IDROGEOLOGICO (3.02) Sottosistemi: 3.06 LE EMERGENZE; 3.07 COSTE ED AREE LITORANEE; 3.08 CORSI D ACQUA; 3.09 VERSANTI E CRINALI. Dalla verifica dei sottosistemi e dall analisi della Tavola della serie n. 10, si evince che il tracciato stradale interferisce con alcune emergenze geomorfologiche riconducibili a due doline; la prima nel tratto iniziale del tracciato stradale in corrispondenza di Giardino Scarparieddi, la seconda in corrispondenza di Masseria dei Preti. Il tracciato stradale, nel tratto immediatamente ad Ovest di Masseria dei Preti, inoltre, interferisce cartograficamente con un ciglio di scarpata; procedendo ancora verso Ovest Sud Ovest il solido stradale passa nelle vicinanze di una dolina. Infine, nei pressi di Masseria Villanova la giacitura di progetto attraversa, per un brevissimo tratto, un area rappresentata come piana alluvionale. Il tutto come meglio indicato dal successivo stralcio della Tavola della Serie n.10. 4

Stralcio Tavola Serie n.10 PUTT/P Ambiti territoriali distinti con sovrapposizione dell'opera Dall analisi della Carta Idrogeomorfologica della Regione Puglia (conformemente alla Carta Idrogeomorfologica della AdB Puglia) si evince che nell area interessata dal tracciato stradale in progetto è riportata esclusivamente la dolina in corrispondenza di Masseria dei Preti e che non sono stati riportati elementi geomorfologici riconducibili a ulteriori doline, alla presenza di cigli di scarpata e a piane alluvionali. 5

6

Rilievi morfologici e indagini sismiche eseguite ai fini dell individuazione degli elementi geomorfologici riportati nella cartografia PUTT/p. I rilievi geomorfologici eseguiti sono consistiti nella dettagliata analisi della morfologia del territorio con particolare attenzione alla presenza di avvallamenti, variazioni di pendenza, processi carsici in atto, elementi che possano essere riconducibili alle emergenze segnalate. L assetto morfologico dell area si presenta generalmente suborizzontale; frequentemente la morfologia del territorio è caratterizzata dalla presenza di modeste cave di prestito per l estrazione della calcarenite. - Relativamente alla prima dolina, ubicata sulla cartografia ATD in corrispondenza di Giardino Scarparieddi: i rilievi geomorfologici, eseguiti in corrispondenza dell area di sedime segnalata, e l indagine sismica eseguita (foto1) non evidenziano elementi geomorfologici riconducibili alla presenza di una dolina, quali avvallamenti di forma subcircolare, l'orlo morfologico che, a luoghi con evidenze morfologiche pronunciate e a luoghi in maniera graduale, ne segna il limite esterno con le aree non interessate dal processo di carsogenesi. Nell area indagata l assetto morfologico del terreno si presenta sub-orizzontale privo di significativi avvallamenti e caratterizzato in alcuni tratti da roccia subaffiorante. (Fig.1). 7

Foto 1: stendimento sismico eseguito in corrispondenza di Giardino Scarparieddi La sezione tomografica sismica, riportata di seguito, definisce entro i primi metri di profondità lo spessore di terreno sciolto di copertura sovrastante i litotipi calcarei presenti e permette di evidenziare spessori variabili di coltre superficiale generalmente intorno al metro. 8

Sulla base dei rilievi eseguiti e delle indagini effettuate è possibile affermare che il tracciato stradale non interferisce nel tratto indicato dalla tavola ATD del Putt/p serie n.10 con alcuna dolina. - Relativamente alla seconda dolina, ubicata sulla cartografia ATD e riportata nella carta Idrogeomorfologica della Regione Puglia in corrispondenza della Masseria dei Preti (Fig.2): i rilievi geomorfologici eseguiti in corrispondenza dell area di sedime della dolina segnalata e l indagine sismica eseguita (foto2) non evidenziano, come meglio esplicitato sopra, elementi geomorfologici e litologici riconducibili alla presenza di una dolina. La sezione tomografica sismica riportata di seguito riporta uno spessore di terreno vegetale scarso, inferiore al metro, sovrastante i litotipi calcarenitici affioranti in più punti. 9

Foto 2: stendimento sismico eseguito in corrispondenza di Masseria dei Preti 10

Pertanto sulla base dei rilievi eseguiti e delle indagini effettuate è possibile affermare che il tracciato stradale non interferisce nel tratto indicato dalla tavola ATD del Putt/p n.10 in corrispondenza di Masseria dei Preti con alcuna dolina. - Relativamente alla ulteriore dolina è segnalata nella Tavola serie n. 10 del Putt/p ad Ovest di Masseria dei Preti, a circa 70,00m dal tracciato in progetto: anche in questo caso i rilievi eseguiti nell area non hanno riscontrato la presenza di elementi riconducibili ad una dolina. - Relativamente al ciglio di scarpata: Dal confronto con la Tavola n. 10 Geomorfologia del PUTT si evince che il tracciato stradale interseca un ciglio di scarpata definito come l orlatura superiore con significato morfologico. Gli orli di scarpata delimitanti superfici semispianate rappresentano generalmente l andamento planimetrico di orli geomorfologici presenti sui versanti, originati da processi dovuti all abrasione marina (terrazzi marini) oppure a fenomeni tettonici che hanno isolato, con scarpate di linee di faglie estese, superfici sub pianeggianti a modellamento prevalentemente carsico. In corrispondenza dell area interessata dal tracciato in oggetto la morfologia del terreno si presenta orizzontale, non sono presenti gradini morfologici o dislivelli da ricondurre alla presenza di una scarpata. Pertanto è possibile affermare che il ciglio segnalato nella cartografia Putt/p non è presente sul territorio, così come evidenziato anche dalla Carta Idrogeomorfologica della Puglia. 11

b. SISTEMA DELLA COPERTURA BOTANICO-VEGETAZIONALE, COLTURALE E DELLA POTENZIALITA FAUNISTICA (3.03) Sottosistemi: 3.10 BOSCHI E MACCHIE; 3.11 BENI NATURALISTICI; 3.12 ZONE UMIDE; 3.13 AREE PROTETTE; 3.14 BENI DIFFUSI NEL PAESAGGIO AGRARIO. Dalla verifica dei sottosistemi e dall analisi delle Carte n. 04 e n. 09 si evince quanto segue. L'area in oggetto non risulta interessata da beni naturalistici (Boschi; macchie; biotopi; Parchi). Per quanto attiene ai beni diffusi del paesaggio agrario sottoposto a tutela dall'art. 3.14 delle N.T.A. e del PUTT/P, si evidenzia che nell'area dall'intervento insistono manufatti rurali e muretti a secco per i quali è in corso l emissione di parere da parte delle competenti Soprintendenze. A tale scopo si vuole evidenziare che, a meno di sporadiche singolarità, la maggior parte dei muretti a secco situati lungo il tracciato risultano essere in pessime condizioni, e dell opera originaria se ne rileva la sola fondazione. Per tali motivi i muretti a secco, valutati in buono stato, che non potranno essere mantenuti per necessità progettuali saranno ricostruiti ai margini del solido stradale, garantendo con la loro vegetazione spontanea che man mano si insedierà sugli stessi, una micro-infiltrazione di naturalità e di connessione ecologica. c. SISTEMA DELLA STRATIFICAZIONE STORICA DELL ORGANIZZAZIONE INSEDIATIVA (3.04) Sottosistemi: 3.15 ZONE ARCHEOLOGICHE; 3.16 BENI ARCHITETTONICI EXTRAURBANI; 3.17 PAESAGGIO AGRARIO E USI CIVICI; 3.18 PUNTI PANORAMICI Dalla verifica dei sottosistemi e dall analisi delle carte n. 05 si evince che non insiste, sull area in esame, alcun vincolo o particolari prescrizioni. d. VINCOLO EX LEGE 1497/39 L area in oggetto risulta non interessata dal vincolo ex lege 1497/39 (Carta n 01). 12

Serie 00 (LE.Copertino_4): Cartografia di base I. G. M. Serie 0 (LE.Copertino_4): Quadri Catastali 13

Serie 1 (LE.Copertino_4): VINCOLI EX LEGGE 1497/39 Serie 2 (LE.Copertino_4): DECRETO GALASSO 14

Serie 3 (LE.Copertino_4): VINCOLI IDROGEOLOGICI Serie 4 (LE.Copertino_4): BOSCHI, MACCHIE, BIOTIPI E PARCHI 15

Serie 4BIS (LE.Copertino_4): CATASTO DELLE GROTTE Serie 5 (LE.Copertino_4): VINCOLI E SEGNALAZIONI ARCHITETTONICHE ED ARCHEOLOGICHE 16

Serie 6 (LE.Copertino_4): IDROLOGIA SUPERFICIALE Serie 7 (LE.Copertino_4): USI CIVICI 17

Serie 8 (LE.Copertino_4): STRUMENTI URBANISTICI Serie 9 (LE.Copertino_4): VINCOLI FAUNISITICI 18

Serie 10 (LE.Copertino_4): GEOMORFOLOGIA 19

2.2 COERENZA CON GLI AMBITI TERRITORIALI ESTESI (ATE). Classificazione ATE del PUTT/P, in evidenza l area di progetto. Asse 1 ed gran parte dell Asse 2: ATE valore relativo ("C") Il P.U.T.T./P classifica l'area interessata dall'intervento proposto con il seguente Ambito Territoriale Esteso: Valore distinguibile "C" (art. 2 punto 1.3 delle N.T.A. del P.U.T.T./P): laddove sussistano condizioni di presenza di un bene costitutivo con o senza prescrizioni vincolistiche preesistenti. INDIRIZZI DI TUTELA DEL PIANO Gli indirizzi di tutela (art. 2.02 punto 1.4 delle N.T.A. del PUTT/P) per gli ambiti di valore relativo C prevedono: la salvaguardia e valorizzazione dell'assetto attuale se qualificato; la trasformazione dell'assetto attuale, se compromesso, per il ripristino e l'ulteriore qualificazione, la trasformazione che sia compatibile con la qualificazione paesaggistica. DIRETTIVE DI TUTELA DEL PIANO ART. 3.05 RELATIVE AGLI ATE DI TIPO C Per il sistema assetto geologico, geomorfologico e idrogeologico, va perseguita la tutela delle componenti geologiche, geomorfologiche e idrogeologiche (definenti gli ambiti di cui all'art. 3.02), di riconosciuto valore scientifico e/o di rilevante ruolo negli assetti paesistico-ambientali del territorio regionale, prescrivendo: negli ambiti territoriali di valore distinguibile C, in attuazione degli indirizzi di tutela, le previsioni insediative e i progetti delle opere di 20

trasformazione del territorio devono mantenere l'assetto geomorfologico d'insieme e conservare l'assetto idrogeologico delle relative aree;.... Per il sistema copertura botanico vegetazionale e colturale va perseguita la tutela delle componenti del paesaggio botanico-vegetazionale di riconosciuto valore scientifico e/o importanza ecologica, economica, di difesa del suolo, e/o di riconosciuta importanza sia storica sia estetica, presenti sul territorio regionale, prescrivendo per tutti gli ambiti territoriali (art. 2.01) sia la protezione e la conservazione di ogni ambiente di particolare interesse biologicovegetazionale e delle specie floristiche rare o in via di estinzione, sia lo sviluppo del patrimonio botanico e vegetazionale autoctono. Va inoltre prescritto che negli ambiti territoriali estesi di valore distinguibile ( C dell'art. 2.01) in attuazione degli indirizzi di tutela, tutti gli interventi di trasformazione fisica del territorio e/o insediativi vanno resi compatibili con: la conservazione degli elementi caratterizzanti il sistema botanico-vegetazionale, la sua ricostituzione, le attività agricole coerenti con la conservazione del suolo. Per il sistema stratificazione storica dell'organizzazione insediativa, va perseguita la tutela dei beni storico-culturali di riconosciuto valore e/o di riconosciuto ruolo negli assetti paesaggistici del territorio regionale, individuando per tutti gli ambiti territoriali (art. 2.01) i modi per perseguire sia la conservazione dei beni stessi, sia la loro appropriata fruizione/utilizzazione, sia la salvaguardia/ripristino del contesto in cui sono inseriti. Va, inoltre, prescritto negli ambiti territoriali estesi di valore distinguibile ( C dell'art. 2.01), in attuazione degli indirizzi di tutela, per tutti gli ambiti territoriali distinti di cui all'art. 3.04, va evitata ogni destinazione d'uso non compatibile con le finalità di salvaguardia e, di contro, vanno individuati i modi per innescare processi di corretto riutilizzo e valorizzazione. 2.3 COERENZA CON LE TAVOLE GRAFICHE DEL PUTT/P. In conclusione non essendo direttamente interessato dal tracciato in progetto alcun altro ambito territoriale distinto con la relativa area di pertinenza e/o area annessa (ove le prescrizioni di base del P.U.T.T. risultano direttamente vincolanti in quanto costituenti il livello minimo inderogabile di tutela), non si rileva per il caso in specie alcun vincolo di immodificabilità assoluta e/o relativa tra l'intervento proposto e le N.T.A. del P.U.T.T./P. Pertanto facendo riferimento alla suddivisione in serie in riferimento alla coerenza cartografica per l area interessata dall intervento può riassumersi quanto segue: 21

2.4 CONCLUSIONI DELL ANALISI DI COERENZA CON IL PUTT/P. Il progetto provinciale Lavori di realizzazione della circonvallazione sud di Copertino, può essere considerato un infrastruttura lineare per la mobilità di rilevante trasformazione territoriale comportante modificazioni permanenti agli elementi strutturanti del paesaggio. Al fine di tutelare comunque i segni tipici del paesaggio agrario pervasivamente presenti sull area oggetto di intervento, nonché al fine di mitigare l impatto, soprattutto visivo, delle opere da realizzare si reputa necessario adottare le seguenti misure di mitigazione e/o compensazione finalizzate ad un migliore inserimento del programma costruttivo in progetto nel contesto paesaggistico di riferimento: i movimenti di materia per la realizzazione della strada di progetto siano ridotti al minimo necessario con riutilizzo nella stessa area; la maggior parte dei muretti a secco situati lungo il tracciato risultano essere in pessime condizioni, e dell opera originaria si rileva la sola fondazione. Per tali motivi i muretti a secco, valutati in buono stato, che non potranno essere mantenuti per necessità progettuali saranno ricostruiti ai margini del solido stradale garantendo con la loro vegetazione spontanea che man mano si insedierà sugli stessi, una micro-infiltrazione di naturalità e di connessione ecologica; qualora presenti, gli alberi di ulivo saranno tutelati anche sulla base delle disposizioni della Legge n. 144 del 14.02.1951, e della L.R. n. 14/2007; le opere di mitigazione, prevedano la piantumazione, ove possibile, di essenze arboree tipiche della vegetazione locale; l andamento orografico della strada sia per quanto possibile coincidente con la morfologia del terreno esistente; gli interventi siano resi compatibili con le attività agricole esistenti. 22

3 Aspetti localizzativi. 3.1 Generalità L intervento progettato consiste nella costruzione di un nuovo tronco stradale localizzato a Sud-Est di Copertino. Il tronco viario di cui trattasi costituisce il I lotto di intervento. Per esso sono state valutate diverse alternative a partire dallo stato attuale della rete, dalle previsioni urbanistiche, dagli obiettivi del progetto complessivo. In esito a dette valutazioni, si è stabilito di considerare, salvo diverse determinazioni comunali, previsioni più ampie di quelle dell attuale strumento urbanistico, proponendo un tracciato più esterno rispetto alle previsioni, in particolare, nel primo tratto che rispetta il caposaldo iniziale consistente nell incrocio con la S.C. Grottella, mentre il caposaldo finale (in direzione Sud) corrisponde a quello già previsto dallo strumento urbanistico. Da un punto di vista individuativo, l intervento ricade in aree appartenenti al territorio comunale di Copertino che attualmente sono tipizzate nel vigente P.R.G., approvato definitivamente nel 2001, come aree E1 (Agricola normale) e viabilità di piano regolatore generale. A tale scopo si vuole significare che con la Delibera di C.C. n. 6 del 10.04.2013 il Comune di Copertino ha approvato il progetto dei Lavori di realizzazione della circonvallazione sud di Copertino predisposto dalla Provincia ai fini dell adozione della Variante Urbanistica al P.R.G. con la procedura di cui all art. 16 della Legge Regionale n. 13/2001 e ss.mm.ii.. Tali aree muteranno la loro destinazione urbanistica in Viabilità ai fini della realizzazione dell opera progettuale. (Tav.03.a, Tav.03.b, Tav.03.c, Tav.03.d allegata). PRG: Tavola Unica Sovrapposizione PUTT su Ambiti territoriali estesi Stralcio PRG 23

Stralcio Corografico con inserimento dell intervento proposto. L area di intervento è caratterizzata, come si evince dalla successiva immagine, dalla presenza di terreni agricoli coltivati prevalentemente ad ulivo. Stralcio Ortografico con inserimento dell intervento proposto. 24

3.2 IN MERITO ALLA SCELTA DELLA GIACITURA DEL TRACCIATO FINALE. Si premette che in data 01 luglio 2014, in sede di seduta di prima convocazione della Conferenza dei Servizi indetta ai sensi della L. n.241/90 e ss.mm.ii. e D. Lgs. n.163/96 e ss.mm.ii. e relativa al progetto di cui trattasi, la localizzazione del tracciato viario individuato dallo scrivente gruppo di progettazione ha ottenuto, sotto il profilo urbanistico, il parere favorevole del Comune di Copertino. Detta giacitura è il frutto affinato di diverse soluzioni contemplate dal gruppo di progettazione. Il perfezionamento ha riguardato espressamente gli assi di collegamento tra le rotatorie di progetto, che rappresentano, per il ruolo che sono chiamate a svolgere (regolamentazione della nuova viabilità di progetto con la viabilità esistente), un vero e proprio vincolo progettuale in termini di ubicazione nel territorio. Ed infatti, con preciso riferimento alla sovrapposizione del tracciato di progetto con gli ambiti ATE (pag. 20), si potrà notare che l ambito C viene interessato dall asse 1 e da parte dell asse 2, non esistendo nessuna possibilità di raggiungere, in altro modo, il caposaldo rappresentato dalla rotatoria appena ultimata da parte della Provincia, vincolo di inizio della progettazione, ubicata al termine della già presente circonvallazione est del comune di copertino (SP 20). La scelta finale è dunque stata ottenuta alla luce dei seguenti parametri: - progettazione di percorsi di elevato standard di sicurezza, con andamenti in rettifilo alternati da curve ad ampio raggio all insegna del criterio di un tracciato di progetto ben assortito che mantenga alta la concentrazione dell utente alla guida; - compatibilità con il reale stato dei luoghi; - coerenza con gli strumenti urbanistici dal livello locale a quelli di carattere regionale (PTCP, PUTT/P, PAI, PTA, PRT, PRQA ecc.); - conciliabilità con le componenti ambientali, paesaggistiche, archeologiche ed architettoniche; - salvaguardia della viabilità e dei percorsi interferenti con la giacitura di progetto; - minimizzazione degli espropri parziali; - esecuzione di percorsi ciclabili. Si resta a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. Lecce, lì luglio 2014 Dott. Ing. Antonio DI GREGORIO (Capogruppo e Coordinatore) 25