Il regno assiro. Città di Alta Mesopotamia, Assiria e Babilonia nel Medio Bronzo

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Transcript:

Il regno assiro Città di Alta Mesopotamia, Assiria e Babilonia nel Medio Bronzo

Immagine del sito di Assur da Google Earth

M. Roaf, Cultural Atlas of Mesopotamia and the Ancient Near East

Il percorso e la rete commerciale dei mercanti assiri in Anatolia M. Roaf, Cultural Atlas of Mesopotamia and the Ancient Near East

I commerci paleo-assiri sono documentati da più di 20.000 tavolette rinvenute nel quartiere dei mercanti (karum) della città di Kanesh, in Anatolia centrale. Per mezzo di carovane venivano portati a Kanesh stagno e tessuti, per essere poi commercializzate in vari centri anatolici. In cambio i mercanti assiri ricevevano pagamento in argento e oro. Con tali guadagni spesso organizzavano nuove spedizioni, creando società e utilizzando complessi sistemi finanziari, e mantenendo così vivo il commercio tra l area iranica, da dove giungeva lo stagno, la regione babilonese, ove si trovavano manifatture di tessuti e l Anatolia, ricca di metalli come l argento e il rame. Il governo della città era fortemente coinvolto nella gestione dell attività mercantile.

Estensione approssimativa del regno di Shamshi-Adad e città menzionate nei testi di Mari M. Roaf, Cultural Atlas of Mesopotamia and the Ancient Near East

Dopo la sconfitta del regno di Alta Mesopotamia nell ambito delle complesse relazioni e numerosi conflitti dell epoca, l area assira entra nella sfera di egemonia mittanica. Più scarse sono le informazioni relative a queste fasi, durante le quali si può comunque seguire la continuità della dinastia assira sul trono di Assur.

Gli archivi più significativi del periodo sono stati rinvenuti in zone periferiche di Mittani, ossia Alalakh e Nuzi, e sono per lo più di carattere amministrativo e legale. Le iscrizioni dei sovrani assiri sono caratterizzate da uno schema molto scarno, ma forniscono in qualche caso notizie sul restauro degli edifici templari. Insieme alla cronaca degli eponimi, questi dati sono utili per stabilire uno scheletro cronologico, che tuttavia non può essere arricchito di particolari. L Assiria mantiene la sua identità statale e culturale.

Con Assur-uballit I (1363-1328 a.c.) inizia l'ascesa dell'assiria (il cui re porta il titolo di Re del paese di Assur) che si rapporta alle altre grandi potenze dell'epoca. L'espansione continua con Adad-nirari I (1305-1274), Salmanassar I (1273-1244) e Tukultininurta I (1243-1207) completando la trasformazione del regno in stato territoriale, assoggettando la regione mittanica, combattendo contro gli Ittiti e giungendo fino a occupare Babilonia. Sigillo medio-assiro

Kar-tukulti-Ninurta sorgeva sul sito odierno di Tulul al Aqar a ca. 3 km a nord di Assur sulla sponda sinistra del Tigri. Kar-Tukulti-Ninurta è una capitale artificiale, una città nuova, costruita come residenza regia o sede di culto. L area circostante è fatta oggetto di un programma di irrigazione e coltivazione intensiva. La realizzazione della nuova città potrebbe essere vista anche in relazione a questo programma di sfruttamento agricolo. Una cinta muraria la circonda e un muro separa l area palatina e cultuale dal resto della città. E possibile che l organizzazione dello spazio urbano e degli edifici si ispiri a modelli babilonesi.

La vittoria assira su Babilonia è celebrata in un poema «L epica di Tukulti-Ninurta» che esalta il proprio valore guerriero, ma dimostra anche come la vittoria sia giustificata dal fatto che il nemico ha trasgredito i patti e quindi ha meritato di essere punito. Il bottino preso a Babilonia comprende anche numerose tavolette iscritte, che vengono nel poema enumerate in base al loro contenuto, e che sono portate a Assur. Si tratta di una notizia importante che fa luce anche sui rapporti culturali tra Assiria e Babilonia.

Pur con vicende alterne, l Assiria mantiene un ruolo di rilievo nell area siro-mesopotamica e mostra in taluni momenti, come durante il regno di Tiglat-pileser I (1114-1076) la capacità di intraprendere spedizioni militari e ampliare il proprio controllo. Tuttavia, se la fine dell impero ittita e del suo controllo sulla Siria potrebbe aprire la via all espansione assira, essa è ostacolata dalle emergenti formazioni dei regni aramaici, che si espandono anche nell area tra l Eufrate e il Tigri, costringendo il regno assiro entro confini ristretti.

Tra i beni di pregio che circolano nel Vicino Oriente gli avori costituiscono uno degli indicatori più significativi del gusto internazionale. I reperti databili al primo millennio provengono da: Samaria, ArslanTash, Tell Halaf, Khorsabad, Zincirli e soprattutto da Nimrud, l antica Kalhu, capitale d Assiria nei secc. 9 e 8 a.c. e una tra le maggiori città del regno, con specifiche competenze per l ambito militare, anche dopo che la residenza regia fu spostata altrove. Come vedremo, avori orientali sono stati rinvenuti a Atene, Efeso, Creta, Rodi, Samo e Thaso, ma anche in Italia e nella penisola iberica.

In Siria, nell area che si estende dalle propaggini meridionali del Tauro, alla Jezira e, più a sud, nella regione transeufratica, la valle dell Oronte fino all oasi di Damasco, sorsero una serie di regni aramaici. Nell area più settentrionale sono in stretta relazione con i regni neo-ittiti e spesso le due componenti aramaica e luvia si combinano, non solo in iscrizioni che presentano queste varietà linguistiche, ma anche nelle sequenze dinastiche di alcune località, come il regno di Bit Adini con capitale a Til Barsip. La crescente potenza del regno assiro finì per assorbire, nel corso del 9 e 8 sec.a.c., i regni aramaici e tradurli in provincie assire. La ripresa della capacità offensiva inizia infatti con il regno di Adad-nirari II (911-891 a.c.), che nuovamente si fregia del titolo di «re delle quattro parti del mondo», e continua con il successore.

E con Assurnasirpal II (883-859 a.c.) che il raggiungimento e in qualche caso il superamento del confine eufratico diviene obiettivo alla portata dei sovrani assiri e che si pongono le basi di una nuova organizzazione delle conquiste in un sistema definito pre-imperiale.

Salmanassar III (858-824 a.c.) portò a compimento l opera di Assurnasirpal II sconfiggendo definitivamente, nel corso di ripetute campagne, il principato aramaico di Bit Adini che costituiva un formidabile contendente per il controllo dell Eufrate e si era dimostrato capace di coalizzare alleanze in funzione anti-assira. Nell 853 Salmanassar superava inoltre l Eufrate per invadere la Siria fino alle regioni costiere, ma veniva fermato, in una battaglia campale a Qarqar, da una coalizione capeggiata da Hama e Damasco. La fine del regno di Salmanassar è contrassegnata da una rivolta interna che si protrae per qualche anno e probabilmente non si risolse definitivamente se non con la salita al trono di Tiglat-pileser III.

E significativo che la presenza assira ai confini dei regni siriani venga percepita anche come autorità in grado di garantire la salvaguardia di relazioni concordate. Ne sono testimonianza le stele di Antakya e Pazarcik in cui il re assiro (Adad-nirari III, 810-783 a.c.) appare come arbitro della contesa confinaria tra Hamat e Arpad e tra Gurgum e Kummuh rispettivamente. La spinta espansionistica assira riprende con vigore con il sovrano Tiglat-pileser III (745-727 a.c.) che amplia considerevolmente il sistema provinciale trasformando in province assire vari regni vassalli e attua estese deportazioni per garantire la pacificazione dei territori conquistati.

Campagne assire contro la Siria e costa fenicia: 742: Tiglat-pileser III sconfigge la coalizione guidata da Urartu e Mati-el di Arpad; il re assiro conquista il territorio siriano a nord di Biblio, con esclusione di Arwad. 738: contro Unqi/Pattin e la coalizione di stati siriani e fenici. 734: coalizione anti-assira guidata da Hiram di Tiro con Haza el di Damasco. Tiglat-pileser riuscì a sconfiggere Damasco e a ridurre il territorio di Israele. Hiram mantenne il trono, forse per la rilevanza della città nel commercio con Cipro. 732: intervento contro Damasco in seguito alla richiesta del re di Giuda attaccato a Gerusalemme da Resin/Rahianu di Damasco. Presa di Damasco (nell assedio muore Panamuwa II di Sam al, alleato degli assiri) e provincializzazione della Siria meridionale.

Altre campagne sono condotte sul versante opposto, ove gli Assiri contendono al regno di Urartu il controllo delle vie che attraversano gli Zagros e raggiungono l altopiano iranico. Qui sottopongono a tributo le tribù dei Medi. Importante area di intervento è anche quella babilonese con la sconfitta del principe caldeo della tribù di Bit Amukkani e l assunzione della corona di Babilonia.

Il regno di Tiglat-pileser III corrisponde all inizio della fase propriamente imperiale che prosegue con i successori: Sargon II (722-705): aggiunge altre province a ovest (Hama, Samaria) e nord-ovest (Karkemish, Melid, Kummukh, Cilicia); narra di aver sottomesso 7 re di Cipro; sconfigge Urartu; riprende la guerra in Babilonia e vi si insedia; edifica una nuova residenza regia a Dur-Sharruken Sennacherib (705-681): continuano aspre ostilità in Babilonia e contro Elam, fino alla distruzione di Babilonia. A ovest combatte per sedare rivolte di regni sottomessi a tributo e ampliare le conquiste, attaccando anche il regno di Giuda. In particolare interviene contro Tiro e costringe il re Lulî a trovare rifugio a Cipro. Riceve tributo da varie città fenice e assegna parte del territorio di Tiro al re filo-assiro di Sidone.

Esarhaddon (680-669): sale al trono dopo l assassinio del padre e un aspra contesa dinastica; cambia politica verso Babilonia, che ricostruisce, e designa uno dei suoi figli come suo re. Compie due spedizioni contro l Egitto, trovando la morte per cause naturali mentre conduce la seconda. Assicura la successione con un patto di fedeltà giurato ed esteso a tutto l impero. Assurbanipal (668-631/27): riprende la spedizione in Egitto e assicura il controllo assiro nell area del Delta fino al 655, quando Psammetico I costringe gli assiri al ritiro. Altra questione fondamentale è Babilonia con i suoi contatti con Elam. Contro quest ultimo vengono condotte campagne che portano alla distruzione di Susa segnando il declino di tale regno. La rivolta del fratello sul trono di Babilonia determina un intervento armato vittorioso, ma anche probabilmente un grave dispendio di forze che prelude all esaurirsi delle energie assire.

Gli ultimi anni del regno e quello dei successori sono contrassegnati da scarsità di documentazione. Conosciamo i nomi di Assur-etel-ilani, figlio di Assurbanipal, Sin-shumuleshir, capo eunuco, Sin-shar-ishkun, ultimo re assiro. Intanto, un generale babilonese, Nabopolassar, sale sul trono di Babilonia nel 626, si allea con i Medi, e conquista territori che erano stati parte delle province assire. Nel 615 Assur viene posta sotto assedio. La città è conquistata dal medo Ciassare nel 614. La guerra continua negli anni immediatamente successivi, per concludersi con l assedio di Ninive nel 612 e la sua caduta nel giro di pochi mesi. Un estremo tentativo di resistenza venne opposto dal re Assur-uballit con l aiuto egiziano a Harran, ma l assiro dovette ritirarsi oltre Eufrate, che diviene la frontiera tra Egitto e regno di Babilonia.

Amministrazione assira: l organizzazione provinciale La creazione del sistema provinciale assiro conosce varie fasi e, probabilmente, un cambiamento durante in regno di Tiglat-pileser III, poi perfezionato con i suoi successori, quando non solo viene ampliato il numero delle provincie in seguito alle conquiste, Da Radner, Provinz, RlA

ma si procede inoltre a uno sviluppo nel senso di un maggior controllo da parte del sovrano. Rimangono tuttavia i titoli tradizionali di alcuni grandi del regno la cui autorità si esercita su regioni di particolare rilevanza, in aree sensibili come quelle del confine settentrionale. Anche le città principali della regione centrale sono comunque inserite in province affidate a un governatore.

Il sistema amministrativo assiro comprendeva un gruppo di «grandi del regno», costituito dai più alti funzionari: turtanu, masennu, nagir ekalli, rab šaqê, e dai governatori delle provincie. Si discute sui cambiamenti avvenuti nel corso del tempo nell ambito di questo gruppo, nella loro appartenenza alla stessa famiglia reale o alla categoria degli eunuchi, nonché sull estensione dei loro poteri. Il governatore della provincia aveva ampi poteri, ma il dovere di relazionare al sovrano, soprattutto su questioni militari. I governatori avevano infatti il comando delle truppe di stanza nelle provincie, complementari alle truppe reali. Il governatore era affiancato da un «secondo» e da un «terzo» cui dalla corrispondenza appaiono affidate alcune mansioni specifiche. Il legame con il centro era garantito anche da messi speciali, i qurbutu, che rispondevano direttamente al re.

Nelle città esistevano inoltre magistrature cittadine, come il hazannu, «sindaco» di nomina regia, ma collegato anche alle famiglie e gilde che componevano il tessuto sociale e che rappresentava la comunità cittadina, e il ša-muhhi-āli, «il supervisore/incaricato della città», che era un dipendente del governatore provinciale. Più in dettaglio: Il hazannu era un cittadino importante, probabilmente uno degli anziani, che fungeva anche da rappresentante dei cittadini di fronte al re; nelle città più grandi c era più di un hazannu in rappresentanza dei rioni in cui la città era suddivisa. Aveva funzioni legali e giudiziarie. ša-muhhi-āli, era sempre nominato dal re e aveva un ruolo importante soprattutto per quanto riguarda la pianificazione urbana e le costruzioni.

La tavola del testo di giuramento dei Medi per la successione dinastica a Esarhaddon, validato dall apposizione di tre sigilli

Sigillo di Sennacherib ca. 700 a.c. Sigillo della città di Assur XIX sec.a.c. Sigillo medio-assiro (XIII sec.a.c.)

Le manifestazioni cerimoniali, edifici e monumenti nei capoluoghi provinciali richiamano le strutture, le cerimonie, i messaggi presenti nel centro del potere, ossia le maggiori città d Assiria e quelle che ospitavano la residenza principale del re, ossia quelle che identifichiamo come le città che in successione svolsero la funzione di capitali del regno: Assur, Kalhu, Dur- Šarruken, Ninive. Kalhu (odierna Nimrud) diviene residenza regia e capitale del regno assiro con Assurnasirpal II (883-859 a.c.). Sotto questo sovrano l espansione assira si spinge fino al confine eufratico in Siria e alcune imprese lo superano. A Kalhu, centro provinciale durante l età medio-assira, viene edificato un palazzo decorato con sculture e rilievi su ortostati. Tratto saliente è la presenza di iscrizioni sulle stesse lastre litiche e sulle figurazioni a rilievo.

Poco è noto delle fasi più antiche del sito, già abitato nel neolitico; ad esse risalgono tra l altro alcuni frammenti ceramici e litici databili al III mill. a.c. (periodo Ninive V) e resti di una sepoltura forse di età paleo-assira (quando il sito era noto come Kawalhum/Kawilhum.) Maggiori testimonianze risalgono all epoca medio-assira ; tra di esse un documento dell epoca di Tglat-pileser I conferma il ruolo della città come capoluogo provinciale. La sua trasformazione avvenne comunque nel IX sec. a.c. con Assurnasirpal II.

Kalhu è situata a ca. 35 km. a valle di Mosul, vicino alla confluenza del Tigri con lo Zab superiore.