L ANALISI DI BILANCIO: I FLUSSI FINANZIARI



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Transcript:

Salvatore Nucci, gennaio 2011 L ANALISI DI BILANCIO: I FLUSSI FINANZIARI L analisi dei flussi finanziari ha la finalità di evidenziare e interpretare le variazioni intervenute nella situazione patrimoniale e finanziaria di un azienda, ponendo a confronto i valori assunti dal Capitale Circolante Netto o dalla Liquidità (immediata) in due momenti diversi. 1

Il capitale circolante netto Il capitale circolante netto èdato dalla differenza tra le attività correnti e le passività correnti ricavabili dallo Stato patrimoniale riclassificato secondo criteri finanziari. Stato patrimoniale sintetico riclassificato secondo criteri finanziari Impieghi Fonti Attivo corrente Ac Debiti a breve Pb Attivo immobilizzato Im Debiti a medio lungo Pc Patrimonio netto: Capitale proprio Utile Cp Rn Totale impieghi Ci Totale fonti Tf 2

Il capitale circolante netto Totale impieghi = Totale fonti Ac + Im = Pb+ Pc + Cp + Rn da cui otteniamo: Ccn = Ac -Pb = Pc + Cp + Rn -Im Il capitale circolante netto Ac-Pb = Pc+ Cp+ Rn -Im Il capitale circolante netto è influenzato dalle operazioni che comportano variazioni in uno o più elementi posti a destra dell equazione. 3

Flussi finanziari di CCN possono essere generati o consumati da: gestione reddituale Complesso di operazioni connesse al processo di produzione del reddito di esercizio gestione patrimoniale Operazioni che determinano movimenti circoscritti all attivo immobilizzato, al capitale proprio e alle passività consolidate Flussi finanziari di Ccn ATTIVO IMMOBILIZZATO Acquisti di immobilizzazioni Vendite di immobilizzazioni PASSIVITA CONSOLIDATE Accensione di finanziamenti Rimborso di finanziamenti Utilizzo di fondi rischi e oneri CAPITALE DI PROPRIETA Aumenti di capitale proprio con apporto di denaro Diminuzione di capitale con rimborso GESTIONE REDDITUALE Ricavi monetari Costi monetari CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 4

LA GESTIONE REDDITUALE Determinazione del flusso di Ccn prodotto dalla gestione reddituale Procedimento analitico Procedimento sintetico Rm -Cm Rn + Cnm-Rnm Ccn generato dalla gestione reddituale LA GESTIONE REDDITUALE Ccngenerato dalla gestione reddituale Esprime l autofinanziamento in senso lato, ossia la capacità dell azienda di coprire internamente, con le risorse generate dalle normali operazioni di gestione, il fabbisogno finanziario connesso agli impieghi di capitale, senza ricorrere o ricorrendo in minor misura a finanziamenti esterni a titolo di prestito o a titolo di capitale di rischio. definizione tratta da Boni, Ghigini, Robecchi Telepass Percorsi modulari per la classe quinta, ed. 2010, tomo 1, pag 243 5

Conto Economico (a sezioni divise) COSTI Acquisto materie Decrementi rimanenze Salari e stipendi Servizi Ammortamenti Oneri finanziari RICAVI Vendite prodotti Proventi finanziari Incrementi rimanenze Plusvalenze Costruzioni in economia.. Conto Economico finanziario COSTI COSTI MONETARI Acquisti materie prime Costi per servizi Oneri finanziari Oneri straordinari Oneri tributari Rimanenze iniziali Svalutazione crediti RICAVI RICAVI MONETARI Vendite beni e servizi Incrementi rimanenze Proventi vari Proventi finanziari Proventi straordinari Rimanenze finali COSTI NON MONETARI Accantonamento fondi rischi e oneri a MLT Ammortamento Quote TFR Minusvalenze UTILE D ESERCIZIO RICAVI NON MONETARI Plusvalenze Capitalizzazione costi (es. Costruzioni interne) (PERDITA D ESERCIZIO) 6

I componenti di reddito monetari I componenti di reddito monetari sono rappresentati da costi e ricavi misurati da variazioni di liquidità, da variazioni nei debiti e nei crediti a breve e da variazioni nel magazzino Acquisto materie Salari e stipendi Consulenze, trasporti, leasing Interessi passivi Oneri sociali Imposte correnti Rimanenze iniziali Svalutazione crediti Accantonamento a fondi rischi e oneri correnti Costi monetari Vendita prodotti Prestazioni servizi Fitti attivi Interessi attivi Rimanenze finali Ricavi monetari Esempi di costi monetari Materie c/acquisti a Fornitori Interessi passivi a Banca Oneri sociali a Banca Si tratta di costi monetari perché hanno come contropartita una uscita di liquidità o un aumento di debiti a breve 7

Esempi di costi monetari Svalutazione crediti a Fondo rischi su crediti Svalutazione crediti è un costo monetario perché ha come contropartita una rettifica di crediti. Maggiore è la svalutazione dei crediti, minore sarà il presunto valore di realizzo iscritto nell attivo circolante e di conseguenza minore sarà il CCN. Esempi di costi monetari e di ricavi monetari Rimanenze iniziali (costo monetario) a Magazzino Magazzino a Rimanenze finali (ricavo monetario) Le scritture in oggetto si rilevano rispettivamente alla riapertura e alla chiusura dei conti. In entrambi i casi si movimenta il Magazzino: con la prima il Magazzino diminuisce e di conseguenza anche il CCN, con la seconda succede il contrario. 8

Esempi di ricavi monetari Clienti a Prodotti c/vendite Cassa a Fitti attivi Banca a Interessi attivi Si tratta di ricavi monetari perché hanno come contropartita una entrata di liquidità o un aumento di crediti a breve Componenti di reddito non monetari I componenti di reddito non monetari sono i costi e i ricavi che non danno luogo a variazioni di liquidità o a variazioni nei debiti e nei crediti a breve Ammortamenti Tfr Minusvalenze Costi non monetari Lavori interni Costruzioni in economia Plusvalenze Ricavi non monetari 9

Esempi di costi non monetari Ammortamento a Fondo Amm.to TFR a Debiti per TFR Nel primo caso non si ha movimentazione di valori finanziari; nel secondo caso sorge un debito non a breve ma a medio-lungo termine. Esempi di ricavi non monetari Immobili a Costr. in economia Macchinari a Plusvalenze In questi casi si movimentano esclusivamente valori economici 10

IL RENDICONTO FINANZIARIO Il Rendiconto Finanziario è un prospetto che riporta le variazioni finanziarie originate dalla gestione dell azienda. I modelli di Rendiconto Finanziario che risultano maggiormente utilizzati nella realtà operativa sono: il rendiconto delle variazioni di capitale circolante netto; il rendiconto delle variazioni di liquidità. IL RENDICONTO FINANZIARIO DELLE VARIAZIONI DI CCN Redazione del documento Per la predisposizione del Rendiconto finanziario del CCN è necessario disporre del bilancio di esercizio nelle sue tre parti: Stato patrimoniale, a stati comparati; Conto economico; Nota integrativa. 11

IL RENDICONTO FINANZIARIO DELLE VARIAZIONI DI CCN I flussi finanziari di capitale circolante netto possono costituire: fonti (flussi positivi): sono rappresentate, ad esempio, da vendite di immobilizzazioni, aumento di debiti di finanziamento a medio-lungo termine, ecc.; impieghi (flussi negativi): sono originati, ad esempio, da acquisti di immobilizzazioni, riduzioni di debiti per TFR, pagamento utili ai soci, ecc. IL RENDICONTO FINANZIARIO DELLE VARIAZIONI DI CCN L analisi dei flussi specifica: qual è l origine delle fonti di finanziamento e qual è l entità dei mezzi finanziari raccolti; come i mezzi finanziari raccolti sono stati utilizzati; quali relazioni legano le fonti e gli impieghi. 12

IL RENDICONTO FINANZIARIO DELLE VARIAZIONI DI CCN Metodologia di analisi Le fasi operative del processo di formazione del rendiconto delle variazioni di Ccn sono le seguenti: 1. determinazione della variazione globale di Ccn e delle variazioni intervenute nelle voci che lo compongono; 2. riclassificazione in termini finanziari del conto economico, separando i costi e i ricavi monetari dai componenti di reddito non monetari; 3. determinazione del flusso di Ccn prodotto dalla gestione reddituale con il procedimento analitico o con quello sintetico; 4. individuazione delle variazioni finanziarie patrimoniali, connesse a movimenti di attività immobilizzate, di passività consolidate e di capitale proprio. RENDICONTO FINANZIARIO DELLE VARIAZIONI DI CAPITALE CIRCOLANTE NETTO TOTALE FONTI Tot. a pareggio SEZIONE I Dimostrazione delle fonti e degli impieghi Fonti Gestione reddituale: Utile esercizio + costi non monetari -ricavi non monetari Diminuzioni di immobilizzazioni: vendita macchinari vendita automezzi Aumenti di passività consolidate: emissione prestito obbligazionario Aumenti di capitale proprio: emissioni di azioni con sovrapprezzo Diminuzione di Ccn Aumenti di immobilizzazioni: acquisto di mobili e arredi acquisto brevetti Diminuzioni di passività consolidate: rimborso mutui rimborso obbligazioni storno debiti TFR Diminuzioni di capitale proprio: distribuzione dividendi TOTALE IMPIEGHI Tot. a pareggio Impieghi Aumento di Ccn 13

RENDICONTO FINANZIARIO DELLE VARIAZIONI DI CAPITALE CIRCOLANTE NETTO SEZIONE II Variazioni negli elementi del CCN Variazioni positive Aumenti di attività correnti (es. +banca, cassa, magazzino) Variazioni negative Aumenti di passività correnti (es. + debiti v/fornitori, tributari, ratei passivi) Diminuzioni di passività correnti (es. debiti v/fornitori) Diminuzioni di attività correnti (es. cassa e banca, - crediti) Totale variazioni positive Totale variazioni negative Totale delle variazioni positive - Totale delle variazioni negative = Aumento/diminuzione CCN 14