3.4 Livello di funzionalità ecologica (IFF), Giugno 2000

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3.4 Livello di funzionalità ecologica (IFF), Giugno 2000 L ecosistema fluviale dell alto Sangro (S1-S2) denota un livello di funzionalità fluviale giudicabile buono ottimo, che diviene ottimo all altezza di Quadri (S3). Anche il torrente Verde raggiunge un ottimo livello di funzionalità fluviale, rappresentando dunque l ambiente fluviale di maggiore pregio nell intero bacino ideologico del Sangro, anche in considerazione delle altre sue caratteristiche sopra descritte. A valle del lago di Bomba (S4) il livello di funzionalità fluviale si mantiene ottimo, ma decade nettamente a valle di Serranella, ove risulta pressoché mediocre. Nel tratto seguente (S6) l ecosistema fluviale denota inizialmente un sensibile recupero (S6) e un nuovo decadimento a monte della foce (S7), ove il livello di funzionalità fluviale risulta ancora mediocre. In modo del tutto simile a quanto riscontrato per la qualità biologica, il fiume Aventino denota nei pressi di Palena (A1) un ottimo livello di funzionalità fluviale, che decade a buono nel segmento a monte confluenza con il Sangro (Fig. 10). Figura 10. Mappa della funzionalità fluviale ottobre 2000

3.5 Livello di funzionalità ecologica (IFF), Ottobre 2001 La situazione descritta nel giugno 2000 permane sostanzialmente immutata nell alto Sangro e nel torrente Verde fino alla loro confluenza. A valle di Villa S. Maria (S3bis) il Sangro raggiunge un buon livello di funzionalità fluviale, che diviene buono ottimo a valle del lago di Bomba (S4). A causa di recenti lavori in alveo e di un ambiente circostante generalmente degradato, la funzionalità fluviale del Sangro nei pressi di Selva di Altino (S4bis) precipita a un livello compreso fra mediocre e scadente. Al torrente Gogna compete un livello mediocre. Anche a valle dello sbarramento di Serranella e per l intera asta fluviale dell Aventino, si riscontra la stessa situazione descritta nel giugno 2000. L Indice di Funzionalità Fluviale è stato stimato anche per il canale che convoglia le acque del fiume Verde di Fara S. Martino nel lago di Casoli, ove è stato riscontrato un livello mediocre (Fig. 11). Figura 11. Mappa della funzionalità fluviale ottobre 2001

3.6 Stato ecologico dei laghi (SEL), Marzo 2001 Le acque del lago di Barrea in prossimità dell ingresso del fiume Sangro (BA1) si presentano in uno stato ecologico definibile sufficiente, mentre al centro del lago (BA2) e nelle vicinanze dello sbarramento (BA3) si osserva un miglioramento dello stato ecologico, che diviene buono. Nel lago di Bomba le acque più vicine all immissario (BO1) sono in uno stato scadente, a causa delle non buone condizioni del Sangro. Come per Barrea, lo stato ecologico diviene buono al centro del lago (BO2) e nell ansa di Pennadomo (BO3). La situazione del lago di Casoli risulta complessivamente migliore rispetto agli altri laghi, poiché in tutti i punti di prelievo lo stato ecologico risulta buono (Fig. 12). Figura 12. Stato ecologico dei laghi di Barrea, Bomba e Casoli - marzo 2001

Tale circostanza è confermata anche dallo studio dei parametri batteriologici rilevati, ovvero la concentrazione di coliformi totali ed Escherichia coli. Infatti, il livello di contaminazione microbica risulta generalmente basso nelle acque del bacino di Casoli, mentre negli altri laghi si osservano concentrazioni più elevate (Fig. 13). 12000 10000 Barrea Bomba Casoli 10000 8000 7500 8000 ufc/100 ml 6000 4000 5400 4200 5600 E. coli Coli tot. 2000 2100 0 47 110 40 770 21 380 1000 7 70 340 80 120 153 23 200 750 BA1 BA2 BA3 BO1 BO2 BO3 CA1 CA2 CA3 punti di prelievo Figura 13. Andamento dei parametri batteriologici nei laghi di Barrea, Bomba e Casoli marzo 2002 3.7 Lago di Serranella e foce del Sangro, Maggio Luglio 2001 Per la determinazione dello stato di salute di questi due ambienti non è possibile fare ricorso all uso di indici sintetici che, come nel caso dei fiumi e dei laghi, esprimono in modo succinto la qualità delle acque e rendono possibile la redazione di cartografie tematiche correlate. Tuttavia, è lecito discutere l andamento dei più importanti parametri chimico-fisici e batteriologici per giungere a una definizione dello stato di qualità e, cosa ancor più utile, a un confronto fra i due ecosistemi esaminati. Importanti indicazioni sul livello trofico delle acque provengono dallo studio dei composti dell azoto e del fosforo che, se presenti in concentrazioni elevate, comportano un arricchimento energetico innaturale dell ambiente acquatico. Tale situazione può innescare fenomeni più o meno evidenti di inquinamento, come imponenti fioriture algali (acque verdi) o condizioni di scarsa concentrazione di ossigeno disciolto (crisi anossiche o distrofiche). Ovviamente, eventuali elevate concentrazioni dei composti dell azoto e del fosforo derivano per lo più da scarichi di natura civile o zootecnica. Esaminando l andamento di questi parametri nelle acque di Serranella e della foce del Sangro, la concentrazione di composti azotati risulta sostanzialmente elevata nei due ambienti ma

sensibilmente superiore nella foce. Nel caso dei composti del fosforo si osservano ancora valori elevati nei due ambienti ma chiaramente superiori nella foce, ove si toccano punte difficilmente raggiungibili nelle acque naturali (oltre 2 mg/l) (Fig. 14) mg/l 5 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 Serranella Foce 4,32 3,98 2,94 2,94 2,2 2 1,5 1,32 1,09 0,9 0,6 0,7 0,8 0,4 0,1 SE1 SE2 SE3 SA1 SA2 SA3 punti di prelievo 4,05 N tot. P tot. Figura 14. Andamento della concentrazione dei composti azotati nel lago di Serranella e nella foce del fiume Sangro maggio/luglio 2001

Dunque, il livello di carico organico dovuto all azoto e al fosforo risulta elevato negli ambienti studiati, ma con una chiara prevalenza nella foce. Il confronto fra le concentrazioni di coliformi totali e di Escherichia coli restituisce invece una enorme differenza fra i due ambienti. Infatti, nelle acque di Serranella sono state rilevate concentrazioni modeste dei citati parametri batteriologici (mai superiori a 1000 ufc/ml), mentre la contaminazione microbiologica delle acque della foce raggiunge livelli sconcertanti, prossimi ai valori relativi ad acque reflue piuttosto che naturali (Fig. 15) 300000 250000 Serranella 240000 Foce ufc/100 ml 200000 150000 100000 50000 0 260 1000 300 800 220 800 17800 40000 22200 10400 12000 18600 26000 13600 129000 E.coli Coli tot. SE1 SE2 SE3 SA1 SA2 SA3 punti di prelievo Figura 15. Andamento della concentrazione dei parametri batteriologici nello sbarramento di Serranella e nella foce maggio/luglio 2001 Se ne conclude che la situazione descritta per il lago di Serranella deriva dall apporto di acque in condizioni scadenti da parte del Sangro, dell Aventino e del Gogna, mentre il grave stato d inquinamento riscontrato nella foce è imputabile a scarichi di natura civile, poco o affatto depurati. Considerando il buono stato delle acque del fiume a livello di S7, si deve ritenere che tali scarichi giungano nel Sangro a poca distanza dal mare.

3.7 Stato ambientale delle acque marine costiere (TRIX), Ottobre 2001 Il monitoraggio delle acque costiere ha dato risultati sostanzialmente prevedibili, a causa delle pessime condizioni della foce del Sangro rilevate qualche mese prima. Infatti, l applicazione del TRIX ha rilevato uno stato ambientale mediocre in corrispondenza di cinque dei nove punti di prelievo a mare, buono su due punti ed elevato su un solo punto, posto sulla riva Nord. L indice non è stato applicato alle acque prelevate in corrispondenza della foce, di natura prevalentemente fluviale. L osservazione della mappa tematica relativa all andamento del TRIX evidenzia che, in quel momento, l inquinamento della costa interessava principalmente tutta la fascia dei 150 metri nonché l intero transetto a Sud della foce (Fig. 16). Figura 16. Classificazione delle acque costiere nte indice TRIX maggio/luglio 2001

La situazione descritta dallo studio della concentrazione dei parametri batteriologici conferma l impatto negativo del Sangro sulle acque costiere, che risultano non balneabili in corrispondenza di tutti i punti di prelievo (Fig. 17). 20000 18000 N 16000 14000 ufc/100 ml 12000 10000 8000 6000 4000 Corrente da Est 2000 1000 Figura 17. Modello di diffusione di Escherichia coli nelle acque costiere ottobre 2001 4. CONCLUSIONI Il monitoraggio delle acque superficiali e marine ha permesso di rilevare la natura e l entità degli impatti a carico degli ambienti acquatici nel bacino idrologico del Sangro. Per quanto riguarda la qualità chimica e biologica delle acque, le situazioni di inquinamento rilevate derivano prevalentemente dal cattivo funzionamento degli impianti di depurazione degli scarichi civili. Nell area del lago di Bomba si è riscontrato un inquinamento consistente e diffuso su tutti gli immissari, che si riflette anche sulla qualità delle acque lacustri. Per quanto riguarda l area del lago di Casoli, i livelli di inquinamento sono bassi ed attribuibili unicamente al canale di restituzione delle acque del fiume Verde di Fara S. Martino. Una situazione del tutto analoga a quella del lago di Bomba è stata rilevata in corrispondenza dello

sbarramento di Serranella, ove un significativo livello d inquinamento è localizzato prevalentemente sul fiume Sangro in ingresso, ma si manifesta anche in uscita dallo sbarramento. A valle della zona industriale Val di Sangro si è invece riscontrato un miglioramento della qualità delle acque durante l intero periodo di osservazione. Ciò è dovuto alle elevate capacità autodepurative del Sangro, nonostante l estrema variabilità delle portate a causa delle attività idroelettriche. Inoltre, l impianto di depurazione degli scarichi industriali non sembra costituire elemento di disturbo nei confronti del fiume. Infine, la qualità delle acque peggiora in modo eclatante in corrispondenza della foce, nella quale è probabile che vengano immessi scarichi di natura civile. Lo scenario descritto permette di individuare le aree ove è maggiore l inquinamento, il che risulta particolarmente utile qualora si intenda attuare un auspicabile programma di potenziamento degli impianti di depurazione (Fig. 18). Figura 18. Aree a rilevante inquinamento delle acque superficiali e costiere

5. BIBLIOGRAFIA 1. Testo aggiornato del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, recante: Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, a seguito delle disposizioni correttive ed integrative di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 258. 2. P.F. Ghetti. Manuale di applicazione. Indice Biotico Esteso (I.B.E.). I macroinvertebrati nel controllo della qualità degli ambienti di acque correnti. Provincia Autonoma di Trento, 1997. 3. M. Siligardi. Indice di Funzionalità Fluviale Manuale di applicazione. ANPA, 2000.