Studio della shelf-life di terreni critici

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Veterinaria Italiana, 42 (3), 225-235 S. Ulisse, A. Peccio, G. Orsini & B. Di Emidio Riassunto La shelf-life o vita di scaffale di un terreno colturale è il tempo di validità massima raiungibile in condizioni di preparazione e conservazione ottimali. I fattori che influenzano la shelf-life sono, oltre alla composizione del terreno stesso, il metodo di sterilizzazione, le modalità di conservazione e confezionamento, la temperatura di stoccaio e l esposizione alla luce. Per poter definire la shelf-life di un terreno di coltura occorre valutarne le caratteristiche chimico-fisiche essenziali al fine di ottenere la corretta crescita e caratterizzazione di uno specifico microrganismo. La presente ricerca è stata condotta da marzo a settembre 2003 su dodici terreni colturali critici, aventi cioè una shelf-life codificata minore o uguale a trenta giorni, ciascuno dei quali prodotto in tre lotti distinti per un totale di 5940 campioni. L obiettivo del presente lavoro è stato quello di definire un tempo di validità maiore di quello codificato per ciascun terreno oetto di studio, mediante la valutazione dei seguenti parametri: calo ponderale,, fertilità e sterilità. I tempi di validità osservati per ciascun terreno sono stati superiori rispetto a quelli codificati. La nuova shelf-life assegnata tiene conto sia delle esigenze operative delle strutture organizzative complesse sia dell efficacia del terreno stesso dipendente dalle caratteristiche chimico-fisiche e dalle modalità di stoccaio e conservazione. Parole chiave Terreni di coltura, Shelf-life, Controllo di qualità, Metodo ecometrico. Introduzione I terreni colturali sono substrati nutritivi più o meno complessi formulati per la coltivazione di microrganismi. Essi devono soddisfare le esigenze nutrizionali dei microrganismi che, per vivere e replicarsi, hanno bisogno di fonti di azoto, carbonio, idrogeno, ossigeno, zolfo, fosforo, sodio, potassio, magnesio, ferro e manganese. I componenti principali dei terreni di coltura sono suddivisi nelle seguenti classi: peptoni, carboidrati, indicatori, agenti selettivi, agenti solidificanti, arricchimenti, substrati enzimatici cromogenici e fluorogenici (1). Ciascun componente esplica, quando è inserito nella formulazione di un terreno di coltura, una ben precisa funzione che, oltre a favorire la crescita di determinati microrganismi piuttosto che di altri, influenza la maiore o minore validità del terreno stesso nel tempo. La validità di un terreno colturale o shelf-life (vita di scaffale) è intesa come il tempo massimo entro il quale un terreno conserva tutte le caratteristiche chimico-fisiche essenziali per la corretta crescita e caratterizzazione di uno specifico microrganismo. I fattori che influenzano maiormente la shelflife dei terreni colturali, oltre alla sua composizione, Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e Molise G. Caporale, Campo Boario, 64100 Teramo, Italia 225

S. Ulisse, A. Peccio, G. Orsini & B. Di Emidio sono: il metodo di sterilizzazione (autoclavatura, filtrazione) e le modalità di conservazione (confezionamento, temperatura di stoccaio ed esposizione alla luce). L obiettivo del presente lavoro è stato quello di assegnare a ciascun terreno di coltura oetto di studio, una shelf-life maiore di quella attualmente codificata dal Reparto di Produzione Terreni dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise G. Caporale (IZSA&M) di Teramo-Italia. Non sono disponibili dati bibliografici relativi a studi condotti da altri Autori su questa materia di ricerca e spesso le norme di riferimento e i manuali delle ditte distributrici di terreni colturali, che occasionalmente indicano il tempo di validità, riportano una shelf-life tanto breve da non essere conciliabile con le esigenze operative caratterizzanti le strutture organizzative complesse. I terreni sottoposti allo studio sono stati scelti tra quelli maiormente utilizzati dai Reparti della Sede Centrale e delle Sezioni Diagnostiche dell IZSA&M ed aventi una shelf-life codificata minore o uguale a trenta giorni. I terreni scelti sono i seguenti: Campylobacter blood free agar (Karmali) (8,9), Campylobacter selective medium (Skirrow) (8,9), Bacillus cereus agar (MYP agar) (7), Hayflick agar (11), Hayflick brodo (11), Pseudomonas CN agar base (3), Lattosio TTC agar con Tergitolo (4), Aesculin bile azide agar, (5), Slanetz Bartley agar con TTC (5), Thiaucourt brodo (2,13,14), Thiaucourt agar (2,13,14) e XLD (xylose lesine deoxycholate) medium (6). Materiali e metodi Produzione dei terreni oetto della ricerca La ricerca è stata condotta da marzo 2003 a settembre 2003. La descrizione dettagliata della produzione è stata riservata esclusivamente a quei terreni la cui formulazione completa non è disponibile in commercio. Per ogni terreno oetto della ricerca sono stati prodotti tre lotti distinti secondo le modalità riportate in Tabella I. Parametri e tempi di verifica della shelf-life dei terreni oetto della ricerca La shelf-life dei terreni di coltura oetto della ricerca è stata verificata mediante la valutazione dei seguenti parametri: calo ponderale (per i terreni in agar),, sterilità e fertilità. La verifica dei parametri si è svolta, successivamente alle date di scadenza codificate, a partire dal giorno 30/04/2003 (T 1 ). I controlli successivi sono stati effettuati ai giorni 15/05/2003 (T 2 ), 27/05/2003 (T 3 ), 03/06/2003 (T 4 ), 10/06/2003 (T 5 ), 17/06/2003 (T 6 ), 26/06/2003 (T 7 ), 09/07/2003 (T 8 ), 16/07/2003 (T 9 ), 28/07/2003 (T 10 ), 26/08/2003 (T 11 ), 10/09/2003 (T 12 ). Etichettatura, pesatura, confezionamento e stoccaio Ogni singola piastra e/o provetta di ciascun lotto dei terreni colturali oetto della ricerca prodotti è stata identificata mediante un etichetta adesiva riportante: il codice del terreno, il numero del lotto di produzione ed il numero progressivo del singolo pezzo all interno del lotto di produzione. Ogni singola piastra dei terreni in agar è stata pesata utilizzando una bilancia tecnica (Sartorius). Per ciascun lotto dei terreni colturali oetto della ricerca prodotti sono stati confezionati gruppi di nove piastre (per i terreni in agar) e di sei provette (per i terreni liquidi) mediante pellicola termoretraibile. Dopo il confezionamento, i terreni sono stati immediatamente stoccati in celle frigorifere a +5 C ± 3 C all interno di appositi contenitori. Campionamento Terreni in agar Per ciascun lotto di ogni terreno colturale in agar oetto della ricerca è stata prelevata un unità campionaria di nove piastre, in conformità alla 226 Vol. 42 (3), Vet Ital www.izs.it/vet_italiana IZSA&M 2006

S. Ulisse, A. Peccio, G. Orsini & B. Di Emidio procedura operativa interna applicabile in questa materia (10). Il campione sottoposto a verifica di volta in volta per ciascun terreno in agar è quindi stato di ventisette piastre. Terreni in brodo Per ciascun lotto di ogni terreno colturale in brodo oetto della ricerca è stata prelevata un unità campionaria di sei provette, in conformità alla procedura operativa interna applicabile in questa materia (10). Il campione sottoposto a verifica di volta in volta per ciascun terreno in brodo è quindi stato di diciotto provette. Verifica del calo ponderale Ad ogni punto di verifica (T 1 -T 12 ) di ogni terreno colturale in agar, il campione di ventisette piastre, costituito dall unità campionaria di nove piastre per ciascuno dei tre lotti prodotti, è stato prelevato e pesato mediante bilancia tecnica (Sartorius) allo scopo di valutare la % di calo ponderale. Verifica del Ad ogni punto di verifica (T 1 -T 12 ) di ogni terreno colturale oetto della ricerca, il valore del per ciascuno dei tre lotti prodotti, è stato misurato mediante -metro (Mettler-Toledo), tarato a 7 e a 4, come segue: Terreni in agar Su due delle nove piastre costituenti l unità campionaria di ciascun lotto (già sottoposte alla verifica del calo ponderale). Il campione sottoposto a verifica di volta in volta per ciascun terreno in agar è quindi stato di sei piastre. Terreni in brodo Su due delle sei provette costituenti l unità campionaria di ciascun lotto. Il campione sottoposto a verifica di volta in volta per ciascun terreno in brodo è quindi stato di sei provette. Sterilità Ad ogni punto di verifica (T 1 -T 12 ) di ogni terreno colturale oetto della ricerca, la sterilità di ciascuno dei tre lotti prodotti, è stata valutata come segue: Terreni in agar Incubazione in termostato di due piastre a 21 C ± 1 C per 48 h e di altre due piastre a 36 C ± 1 C per 48 h (delle nove piastre costituenti l unità campionaria di ciascun lotto già sottoposte alla verifica del calo ponderale). Il campione sottoposto a verifica di volta in volta per ciascun terreno in agar è quindi stato di dodici piastre. Terreni in brodo Incubazione in termostato di una provetta a 21 C ± 1 C per 48 h e di un altra provetta a 36 C ± 1 C per 48 h delle sei provette costituenti l unità campionaria di ciascun lotto. Il campione sottoposto a verifica di volta in volta per ciascun terreno in brodo è quindi stato di sei provette. Fertilità Ad ogni punto di verifica (T 1 -T 12 ) è stata valutata per ogni terreno colturale oetto della ricerca, la fertilità di ciascuno dei tre lotti prodotti, osservando la crescita, dopo opportuna incubazione, dei ceppi di controllo (Tabella II) seminati secondo le seguenti modalità: Terreni in agar Per i terreni prodotti in piastre da 90 mm di Ø, e precisamente C157, C158, C205, C328, la valutazione della fertilità è stata eseguita utilizzando il metodo ecometrico (12). Per i terreni per micoplasmi prodotti in piastre da 60 mm di Ø, e precisamente C252 e C324, la valutazione della fertilità è stata eseguita mediante semina di una goccia della brodocoltura del ceppo di controllo idoneo per il tipo di terreno e, dopo opportuna incubazione, verifica della crescita. Per gli altri terreni prodotti in piastre da 60 mm di Ø, e precisamente C273, C280, C281, C283, la valutazione della fertilità è stata eseguita mediante 227

S. Ulisse, A. Peccio, G. Orsini & B. Di Emidio Tabella I Modalità di preparazione dei 12 terreni colturali oetto della ricerca Terreno Codice Terreno base Lotti Piastre Petri/ colturale interno e modalità prodotti provette Campylobacter C157 Biolife, Milano, Italia 484 180 piastre Petri blood free agar Karmali antibiotic supplement (Biolife) 486 Ø 90 mm (Karmali) 487 Campylobacter C158 Terreno base Blood agar base 611 180 piastre Petri selective medium medium N 2 (Oxoid, Basingstoke, UK) 613 Ø 90 mm (Skirrow) Campylobacter growth supplement (Oxoid) 624 Campylobacter Skirrow supplement (Oxoid) Sangue equino lisato (IZSA&M, Teramo) Pseudomonas CN C273 Terreno base (Oxoid) 524 180 piastre Petri agar base glicerolo 1% (v/v) (Carlo Erba) 525 Ø 60 mm Pseudomonas CN supplement (Oxoid) 526 Lactose TTC agar C280 Terreno base disidratato (Merck, 621 180 piastre Petri con tergitolo Darmstadt, Germania), 622 Ø 60 mm soluzione di TTC 0,05% (BDH, Poole, UK) 631 Aesculin bile C281 Terreno completo disidratato(biolife) 588 162 piastre Petri azide agar 606 Ø 60 mm 607 Slanetz Bartley C283 Terreno base disidratato (Biolife) 572 180 piastre Petri agar con TTC soluzione di TTC 1% (BDH, Poole, UK) 573 Ø 60 mm 574 XLD agar C328 Terreno completo disidratato (Oxoid) 574 162 piastre Petri 587 Ø 90 mm 598 Bacillus cereus C205 Per ogni lotto: 472 200 piastre Petri agar (MYP agar) 40 g peptone batteriologico (Oxoid) 475 Ø 90 mm 4 g estratto di carne (Biolife) 476 40 g cloruro di sodio (Carlo Erba) 40 g D-mannitolo (Carlo Erba) 0,1 g rosso fenolo (Sigma) 60 g agar batteriologico (Biolife) sono stati sciolti per riscaldamento in 4 litri di acqua deionizzata. Dopo aver verificato la correttezza del (7,2 ± 0,2), il terreno è stato autoclavato a 121 C ± 1 C per 15 min ± 1 min e, una volta raffreddato in bagnomaria a 50 C ± 2 C, supplementato con 40 ml di una soluzione 10 6 UI/100 ml di polymyxin B sulphate (Sigma) e con 400 ml di emulsione d uovo(biolife) Hayflick agar C252 Per ogni lotto: 438 108 piastre Petri 70 g PPLO agar (Difco) 446 Ø 90 mm 20 g triptosio (Oxoid) 455 2 g glucosio (Riedel-de-Haën) sono stati sciolti per riscaldamento in 1400 ml di acqua deionizzata. Dopo aver verificato la correttezza del (7,8 ± 0,2), il terreno base è stato autoclavato a 115 C ± 1 C per 30 min ± 1 min e, una volta raffreddato in bagnomaria a 50 C ± 2 C, supplementato con 280 ml di siero equino inattivato (IZSA&M) e 560 000 UI di penicillina G (Sigma) 228 Vol. 42 (3), Vet Ital www.izs.it/vet_italiana IZSA&M 2006

S. Ulisse, A. Peccio, G. Orsini & B. Di Emidio Tabella I (continua) Terreno Codice Terreno base Lotti Piastre Petri/ colturale interno e modalità prodotti provette Hayflick brodo C253 Per ogni lotto: 439 140 provette 21 g PPLO broth (Difco) 447 ciascuna 10 g triptosio (Oxoid) 456 contenente 5 ml 1 g glucosio (Riedel-de-Haën) 10 g estratto di lievito (Panreac) sono stati sciolti per riscaldamneto in 700 ml di acqua deionizzata. Dopo aver verificato la correttezza del (7,8 ± 0,2), il terreno base è stato sterilizzato mediante filtrazione con un filtro sterile da 0,22 µm (Millipore) e quindi supplementato con 140 ml di siero equino inattivato (IZSA&M) e con 280 000 UI di penicillina G (Sigma) Thiaucourt brodo C323 Per ogni lotto, 437 200 provette 21 g PPLO broth (Difco) è stato sciolto 445 ciascuna in 600 ml di acqua deionizzata. Dopo 457 contenente 5 ml aver verificato al correttezza del (7,8 ± 0,2), il terreno base è stato autoclavato a 121 C ± 1 C per 1 5 min ± 1 min e, una volta raffreddato in bagnomaria 50 C ± 2 C, supplementato con: 10 ml di una soluzione di tallio acetato all 1% (Alpha Aesar Johnson Matthey) sterilizzata mediante filtrazione con un filtro sterile 0,22 µm (Millipore), 10 ml di una soluzione di ampicillina (Sigma) all 1% (p/v), 100 ml di una soluzione al 4% (p/v) di sodio piruvato (Baker) e glucosio (Riedel-de-Haën) all 1% (p/v) sterilizzati per filtrazione con un filtro sterile da 0,22 µm (Millipore), 200 ml di siero equino inattivato (IZSA&M) e 100 ml di estratto di lievito fresco (IZSA&M) al 25% (p/v) sterilizzato per filtrazione con filtri di diametro decrescente fino al filtro sterile finale di 0,22 µm (Millipore) Thiaucourt agar C324 Per ogni lotto, 436 108 piastre Petri 70 g PPLO agar (Difco) è stato sciolto in 1200 ml 444 Ø 60 mm di acqua deionizzata. Dopo aver verificato 454 la correttezza del (7,8 ± 0,2), il terreno base è stato autoclavato a 121 C ± 1 C per 15 min ± 1 min e, una volta raffreddato in bagnomaria 50 C ± 2 C, supplementato con: 20 ml di una soluzione di tallio acetato all 1% (p/v) (Alpha Aesar Johnson Matthey) sterilizzata con filtrazione con un filtro sterile 0,22 µm (Millipore), 20 ml di una soluzione di ampicillina (Sigma) all 1% (p/v), 200 ml di una soluzione al 4% (p/v) di sodio piruvato (Baker) e glucosio (Riedel-de-Haën) all 1% (p/v) sterilizzati per filtrazione con un filtro sterile da 0,22 µm (Millipore), 400 ml di siero equino inattivato (IZSA&M) e 200 ml di estratto di lievito fresco (IZSA&M) al 25% (p/v) sterilizzato per filtrazione con filtri di diametro decrescente fino al filtro sterile finale di 0,22 µm (Millipore) TTC XLD MYP PPLO 2,3,5-triphenyltetrazoliumchloride xylose lysine deoxycholate mannitol-e yolk-polymyxin pleuropneumonia-like organism 229

S. Ulisse, A. Peccio, G. Orsini & B. Di Emidio Tabella II Ceppi di controllo, metodo utilizzato, condizioni di incubazione e risultati attesi dei 12 terreni colturali critici Terreno Ceppi di controllo Met. Condizioni Risultati attesi di incubazione C157 Campylobacter jejuni ATCC 33291 E 42 C x 48 h C. jejuni: crescita 7 Escherichia coli ATCC 25922 in microaerofilia E. coli: crescita C158 Campylobacter jejuni ATCC 33291 E 42 C x 48 h C. jejuni: crescita 7 Escherichia coli ATCC 25922 in microaerofilia E. coli: crescita C205 Bacillus cereus 66/10 E 37 C x 24 h B. cereus: crescita 7 aerobiosi C252 Mycoplasma agalactiae (PG2) S 37 C x 48-72 h Crescita 1 CO 2 C253 Mycoplasma agalactiae (PG2) S 37 C x 48-72 h Crescita 1 CO 2 C273 Pseudomonas aeruginosa S 37 C x 24 h Crescita ATCC 27853 aerobiosi C280 Escherichia coli ATCC 25922 S 37 C x 24 h Crescita aerobiosi C281 Streptococcus faecalis S 37 C x 24 h Crescita ATCC 29212 aerobiosi C283 Streptococcus faecalis S 36 C x 44 h Crescita ATCC 29212 aerobiosi C323 Mycoplasma agalactiae (PG2) S 37 C x 48-72 h Crescita 1 CO 2 C324 Mycoplasma agalactiae (PG2) S 37 C x 48-72 h Crescita 1 CO 2 C328 Salmonella Enteritidis ATCC 31194 E 37 C x 24 h S.Enteritidis: crescita 7 Escherichia coli ATCC 25922 aerobiosis E. coli: crescita E S metodo ecometrico semina una semplice semina per striscio dei ceppi di controllo poiché le ridotte dimensioni delle piastrine non consentono di applicare correttamente il metodo ecometrico (sovrapposizioni di crescita batterica). Per ciascun terreno in agar sono state utilizzate tre delle nove piastre costituenti l unità campionaria di ciascun lotto (già sottoposte alla verifica del calo ponderale). Il campione sottoposto a verifica di volta in volta per ciascun terreno in agar è quindi stato di nove piastre. Terreni in brodo per micoplasmi (C253 e C323) La semina è stata fatta introducendo tre gocce della brodocoltura del ceppo di controllo idoneo per il tipo di terreno in due delle sei provette costituenti l unità campionaria e, dopo opportuna incubazione, è stata effettuata la semina della brodocoltura sul terreno selettivo idoneo per 230 Vol. 42 (3), Vet Ital www.izs.it/vet_italiana IZSA&M 2006

S. Ulisse, A. Peccio, G. Orsini & B. Di Emidio verificarne la crescita. Il campione sottoposto a verifica di volta in volta per ciascun terreno in brodo è quindi stato di sei provette. Criteri di accettabilità Il valore del calo ponderale nel tempo dei campioni dei lotti di ciascun terreno di coltura deve essere minore o uguale al 5%. Il valore del dei campioni di ogni singolo lotto di ciascun terreno di coltura deve rientrare nei limiti di tolleranza tipici del terreno stesso. Sterilità I campioni di ogni singolo lotto di ciascun terreno di coltura devono risultare sterili dopo incubazione a 21 C ± 1 C e a 36 C ± 1 C per 48 h in condizioni di aerobiosi. Fertilità I campioni di ogni singolo lotto di ciascun terreno di coltura devono risultare fertili dopo opportuna incubazione con i ceppi di controllo positivo. Per i terreni nei quali il metodo ecometrico è applicabile (C157, C158, C205, C328) la crescita dei ceppi di controllo positivo, incubati nelle condizioni opportune, deve essere maiore o uguale al 7 (D5, C5, B4 etc.) mentre la crescita dei ceppi di controllo negativo, quando previsti (C157, C158, C328), non deve essere possibile (Tabella II). La non conformità a ciascuno di questi parametri da parte di una singola unita campionaria, rappresentante uno dei tre lotti di ciascun terreno di coltura, ha comportato l emissione di una valutazione di non idoneità per l intero campione residuo del terreno stesso. Risultati Durante tutto il periodo di osservazione, le piastre dei terreni di coltura C205, C252, C273, C280, C281, C283 e C324 non hanno mai presentato, in ciascun punto di osservazione, un calo peso percentuale medio superiore al 5% (Fig. 1). Il superamento di questo valore si è invece verificato per il C157 tra il nono ed il decimo controllo ( 5,30 % a T 10 ), per il C158 tra il decimo e l undicesimo controllo ( 5,68 % a T 11 ) e per il C328 tra l undicesima e la dodicesima osservazione ( 6,73 % a T 10 ) (Fig. 1). Tutti i lotti dei seguenti terreni di coltura oetto della ricerca hanno presentato variazioni del valore del che sono sempre rimaste all interno dei limiti di tolleranza prefissati: C205, C252, C253, C280, C281, C283, C323 e C324. I rimanenti terreni di coltura hanno invece superato al 12 controllo i limiti di tolleranza stabiliti: in particolare il C157 ha presentato a T 12 un valore medio dei 3 lotti pari a 7,115 (limite di tolleranza inferiore: 7,2); il C158 a T 12 ha presentato un valore medio di di 7,105, quindi 0,095 unità oltre il limite di tolleranza inferiore; il C273 al dodicesimo controllo ha presentato un medio di 6,587, più basso quindi del limite di tolleranza inferiore di 0,313 unità; anche il C328 a T 12 ha presentato un valore medio di più basso del limite di tolleranza inferiore, in particolare di 0,072 unità (Fig. 2). Sterilità Tutti i lotti di ciascun terreno di coltura oetto della ricerca, sono risultati sterili ad entrambi i punti di controllo (21 C ± 1 C e 37 C ± 1 C) durante tutto il periodo di osservazione. Fertilità I tre lotti dei terreni di coltura C280, C281 e C283 in esame sono risultati fertili per tutto il periodo di osservazione; per gli altri terreni di coltura oetto della ricerca invece, uno o due dei tre lotti esaminati al dodicesimo controllo sono risultati non fertili o hanno presentato un valore di fertilità percentuale (semina 231

S. Ulisse, A. Peccio, G. Orsini & B. Di Emidio C157 C158 0 20 40 60 80 100 120 140 160 C205 C252 C273 C280 C281 C283 C324 C328 Figura 1 dei terreni in piastre Petri 232 Vol. 42 (3), Vet Ital www.izs.it/vet_italiana IZSA&M 2006

S. Ulisse, A. Peccio, G. Orsini & B. Di Emidio C157 1 8 7,5 7 6,5 T 1 T 2 T 3 T 4 T 5 T 6 T 7 T 8 T 9 T 10 T 11 T 12 Probabilità (%) 0,75 0,5 0,25 7,8 7,6 7,4 7,2 7 6,8 7,5 7 6,5 6 7,8 7,6 7,4 7,2 7 6,8 Media Tolleranza superiore Tolleranza inferiore ecometrica) inferiore al limite prefissato (Tabella III). Discussione C158 T 1 T 2 T 3 T 4 T 5 T 6 T 7 T 8 T 9 T 10 T 11 T 12 C273 T 1 T 2 T 3 T 4 T 5 T 6 T 7 T 8 T 9 T 10 T 11 T 12 C328 T 1 T 2 T 3 T 4 T 5 T 6 T 7 T 8 T 9 T 10 T 11 T 12 Limite controllo superiore Limite controllo inferiore Figura 2 Terreni con andamento del al di fuori dei limiti di tolleranza L analisi dei parametri scelti per la verifica della shelf-life dei terreni di coltura oetto della 0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 N campioni Figura 3 Curva cumulativa della probabilità di rilevare un campione non idoneo per in una popolazione con prevalenza del 4 ricerca (calo ponderale,, sterilità e fertilità), ha permesso di ricavare dei tempi di validità in eccesso rispetto ai codificati e di assegnare una shelf-life ai dodici terreni oetto della ricerca, come mostrato in Tabella IV. Si è potuto osservare come esista una notevole differenza tra la shelf-life attualmente codificata e quella ottenuta sperimentalmente. Il numero dei giorni preso in considerazione, definito shelf-life osservata, si riferisce al tempo di controllo in cui tutti e quattro i parametri scelti rientravano nei range stabiliti. La data di fine ricerca, corrispondente al T 12, è stata stabilita dopo aver riscontrato, per alcuni terreni, che il valore del risultava fuori dai limiti di tolleranza, che uno o più dei tre lotti esaminati risultava non fertile o presentava un valore di fertilità percentuale inferiore al limite prefissato. Sulla base dei limiti di shelf-life osservata per ciascun terreno di coltura, si è ritenuto opportuno assegnare loro una nuova shelf-life inferiore ai suddetti limiti (Tabella IV) corrispondente ad almeno altri due controlli favorevoli per ciascun lotto pari, sulla base di una distribuzione binomiale negativa cumulativa, ad una probabilità superiore al 95% di rilevare la presenza di almeno un campione 233

S. Ulisse, A. Peccio, G. Orsini & B. Di Emidio non idoneo per una prevalenza pari al 4 (Fig. 3). La scelta delle nuove date è congruente sia per soddisfare le esigenze operative di una struttura organizzativa complessa sia per garantire il mantenimento delle caratteristiche chimico-fisiche essenziali per la corretta crescita e caratterizzazione di uno specifico microrganismo. Inoltre questa riduzione temporale fra la shelflife osservata e la shelf-life assegnata costituisce un ulteriore elemento di sicurezza, ai fini dell efficienza del terreno, nei confronti di errori che si possono verificare nello stoccaio e/o nella conservazione del terreno stesso. In ultima analisi è bene ribadire che, per quanto riguarda il controllo della fertilità eseguito sui terreni oetto della ricerca, sono stati utilizzati ceppi di controllo ufficiali ATCC. Sarebbe, quindi, interessante condurre ulteriori studi aventi come oetto il confronto fra le Tabella IV Tabella analitica di raffronto shelf-life Terreno Shelf-life (giorni) codificata osservata assegnata C157 3 113 90 C158 5 108 90 C205 2 155 120 C252 30 155 120 C253 30 162 120 C273 30 148 90 C280 10 148 90 C281 14 155 90 C283 14 156 90 C323 30 162 120 C324 30 162 120 C328 5 162 90 Tabella III Valori di fertilità (30 aprile-10 settembre 2003) (in neretto i valori inferiori al limite di accettabilità) Lotto Fertilità (espressa in % con il metodo ecometrico) T 1 T 2 T 3 T 4 T 5 T 6 T 7 T 8 T 9 T 10 T 11 T 12 C157 484 95 75 80 80 80 80 80 80 70 90 70 70 486 95 75 80 80 80 80 80 80 70 90 70 40 487 95 75 80 80 80 80 80 80 70 90 70 45 C158 611 95 75 80 80 80 80 80 80 70 90 70 40 613 95 75 80 80 80 80 80 80 70 90 70 70 624 95 75 80 80 80 80 80 80 70 90 70 70 C205 472 95 80 95 80 80 80 80 90 90 90 80 40 475 95 80 95 80 80 80 80 90 90 90 80 80 476 95 80 95 80 80 80 80 90 90 90 80 80 C328 587 100 100 100 100 90 95 100 80 70 70 70 45 598 100 100 100 100 90 95 100 80 70 70 70 45 608 100 100 100 100 90 95 100 80 70 70 70 70 T 1 30 aprile T 5 10 giugno T 9 16 luglio T 2 5 maio T 6 17 giugno T 10 28 luglio T 3 27 maio T 7 26 giugno T 11 26 agosto T 4 3 giugno T 8 9 luglio T 12 10 settembre 234 Vol. 42 (3), Vet Ital www.izs.it/vet_italiana IZSA&M 2006

S. Ulisse, A. Peccio, G. Orsini & B. Di Emidio percentuali di recupero (crescita) dei ceppi ATCC di uso comune, ormai adattati alla crescita sui terreni colturali, e i corrispondenti ceppi di campo. Ringraziamenti Un caloroso ringraziamento va alla Dott.ssa Annamaria Conte per il competente supporto fornito durante l elaborazione statistica dei dati. Bibliografia 1. Biolife Italiana SRL 2000. Biolife Manual, INGRAF Milano, 3rd Ed., Rev. 1. Biolife, Milano. 2. Bolske G., Mattsson J.G., Bascunana C.R., Bergstrom K., Wesonga H. & Johansson K.E. 1996. Diagnosis of contagious caprine pleuropneumonia by detection and identification of Mycoplasma capricolum subsp. capripneumoniae by PCR and restriction enzyme analysis. J Clin Microbiol, 34, 785-791. 3. International Organization for Standardization (ISO) 1988. Water quality Detection and enumeration of Pseudomonas aeruginosa by membrane filtration. ISO, Ginevra, ISO 12780:1988. 4. International Organization for Standardization (ISO) 2000. Water quality Detection and enumeration of Escherichia coli and coliform bacteria. Part 1: Membrane filtration method. ISO, Ginevra, ISO 9308:2000. 5. International Organization for Standardization (ISO) 2000. Water quality Detection and enumeration of intestinal enterococci. Part 2: Membrane filtration method. ISO, Ginevra, ISO 7899-2:2000. 6. International Organization for Standardization (ISO) 2002. Microbiology of food and animal feeding stuffs Horizontal method for the detection of Salmonella spp. ISO, Ginevra, ISO 6579:2002. 7. International Organization for Standardization (ISO) 2004. Microbiology of food and animal feeding stuffs Horizontal method for the enumeration of presumptive Bacillus cereus. Colony-count technique at 30 C. ISO, Ginevra, ISO 7932:2004. 8. International Organization for Standardization (ISO) 2006. Microbiology of food and animal feeding stuffs Horizontal method for detection and enumeration of Campylobacter spp. Part 1: Detection method. ISO, Ginevra, ISO 10272-1:2006. 9. International Organization for Standardization (ISO) 2006. Microbiology of food and animal feeding stuffs Horizontal method for detection and enumeration of Campylobacter spp. Part 2: Colony-count technique. ISO, Ginevra, ISO/TS 10272-2:2006. 10. Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise G. Caporale (IZSA&M) 1999. Produzione dei terreni di coltura. IZSA&M, Teramo, IZS TE B5.1.2 SOP001. 11. Kibor A.C. & Waiyaki P.G. 1986. Growth of mycoplasma F-38 in medium B (modified Hayflick) and Newing s tryptose medium. Bull Anim Health Prod Afr, 34, 157-159. 12. Mossel D.A.A., Bonants Van Laarhoven T.M.G., Ligtenberg Merkus A.M.T. & Werdler M.E.B. 1983. Quality assurance of selective culture media for bacteria, moulds and yeasts: an attempt at standardisation at the international level. J Appl Bacteriol, 54 (3), 313-327. 13. Thiaucourt F., Guérin C. Mady V. & Lefèvre P.-C. 1992. Diagnostic de la pleuropneumonie contagieuse caprine : améliorations récentes. Rev Sci Tech, 11, 859-865. 14. Thiaucourt F. & Bolske G. 1996. Contagious caprine pleuropneumonia and other pulmonary mycoplasmoses of sheep and goats. Rev Sci Tech, 15, 1397-141. 235