Radioattività. per il corso di Laboratorio di Fisica Nucleare e Subnucleare. martedì 22 novembre 11

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Transcript:

Radioattività per il corso di Laboratorio di Fisica Nucleare e Subnucleare

Perché la radioattività? La radioattività rappresenta una delle maggiori sorgenti di fondo per i rivelatori di particelle La radioattività da origine a particelle di diverso tipo (!,",#,n) e di diverse energie (0-10 MeV) Conoscerla è necessario per evitarla, schermarla o comunque ridurla a un livello accettabile Ogni cosa è radioattiva

Outline Definizioni Decadimenti radioattivi Cenni di radioprotezione Background shielding

Definizioni La radioattività, o decadimento radioattivo, è un processo per cui alcuni nuclei atomici instabili (radionuclidi) decadono (si trasformano) in nuclei di energia inferiore raggiungendo uno stato di maggiore stabilità con emissione di particelle (radiazioni ionizzanti), in un certo tempo aleatorio detto tempo di decadimento. Se il nucleo che si è formato in seguito al decadimento è a sua volta instabile, il processo continua più o meno velocemente nel tempo finché gli elementi via via prodotti, che possono essere a loro volta radioattivi, non raggiungono una condizione di stabilità (catena di decadimento). La ionizzazione è la rimozione di elettroni da atomi o molecole con la conseguente creazione di ioni. Perché la radiazione sia ionizzante deve avere energia a sufficienza per strappare un elettrone dall atomo con il quale interagisce. Energie dell ordine di qualche decina di ev (1 ev = 1.6 10-19 J) sono sufficienti per produrre ionizzazione.

Stabilità nucleare La stabilità nucleare è data dalla forza forte che bilancia la repulsione Coulombiana. Se però queste forze non sono bilanciate il nucleo tende spontaneamente a trasformarsi in un nucleo più stabile. Ogni elemento è caratterizzato da un valore di Z ma per lo stesso valore di Z abbiamo diversi valori di A (p+n). Nuclei con stesso Z ma diverso A si dicono isotopi Naturally occurring 54 Fe, 56 Fe, 57 Fe, 58 Fe Radioisotopes 52 Fe, 53 Fe, 55 Fe, 59 Fe, 60 Fe, 61 Fe, 62 Fe Valle di stabilità Alcuni degli isotopi naturali e buona parte di quelli artificiali sono instabili. Per Z > 82 non ci sono isotopi stabili.

Decadimento radioattivo Legge fondamentale del decadimento radioattivo attività (rate di decadimento) Vita Media dn dt = = 1 costante di decadimento N N(t) =N 0 e t/ Emivita o tempo di dimezzamento Numero di nuclei iniziali T 1/2 = ln2 Tempo necessario per ridurre del 50% l attività della sorgente 1 Curie = 3.7 10 10 decay/s (attività di 1 g di 226 Ra) 1 Bq = 1 decay/s (si usano di solito kbq o MBq) attività specifica [Bq/kg]: A M numero di Avogadro peso molecolare

Decadimento α nucleo padre A ZX A 4 Z 2 Y +4 2 nucleo figlio Q-value: energia rilasciata, si divide tra la particella! e il nucleo figlio (~ 4-9 MeV) E = Q(A 4)/A Per poter essere emessa dal nucleo la particella! deve superare la barriera coulombiana del nucleo (effetto tunnel). L energia dell! è direttamente correlata alla probabilità di decadimento e quindi inversamente correlata alla vita media del decadimento

Decadimento β Viene emesso un elettrone (β - ) oppure un positrone (β + ) con spettro continuo n p + e + e p n + e + + e A ZX A Z+1 Y + e + e A ZX A Z 1 Y + e + + e Tranne pochi casi (emettitori beta puri) è accompagnato da emissione di gamma (monocromatici) dovuti alla diseccitazione del nucleo figlio Il decadimento beta+ è accompagnato dalla radiazione di annichilazione del positrone (due gamma da 511 kev) beta + gamma beta puro spettro beta Q valore

Electron Capture In questo processo un elettrone atomico viene assorbito dal nucleo, che trasforma un protone in un neutrone, con emissione di un neutrino e + A Z X A Z 1 Y + e e + p n + e Compete con il decadimento β + in nuclei con p > n oppure avviene nei casi in cui il decadimento β + non è permesso energeticamente È accompagnato da emissione di raggi gamma (livelli nucleari) dovuti alla diseccitazione del nucleo figlio Inoltre, poiché l elettrone catturato proviene da una delle shell più interne (K, L, etc...), è seguito da emissione di Raggi X (livelli atomici) o alternativamente elettroni monocromatici (Auger)

Nuclear Data Sheets Esistono diversi siti che forniscono tutte le informazioni relative ai nuclei (livelli nucleari, tipi di decadimento, radiazioni emesse, etc...) http://www.nndc.bnl.gov/ensdf/ http://nucleardata.nuclear.lu.se/nucleardata/ toi/

Fissione spontanea La fissione spontanea è una forma di decadimento radioattivo caratteristica di isotopi molto pesanti, in cui il nucleo padre si divide in due nuclei più piccoli (frammenti) con emissione di neutroni e gamma. È teoricamente possibile per qualsiasi nucleo atomico con A>100. In pratica, tuttavia, la fissione spontanea è energeticamente fattibile soltanto per A>230 (gli elementi vicini al torio). La fissione spontanea è il meccanismo più probabile solo per nuclei con A>250, altrimenti il decadimento! è più favorito. Per l'uranio e il torio, la modalità di decadimento per fissione spontanea si presenta, ma la probabilità è bassa ed è solitamente trascurata. Il criterio per stabilire se possa presentarsi la fissione spontanea è approssimativamente: Z 2 A 47 Esiste anche la fissione indotta (da n o γ)

Dosimetria Dose assorbita Energia media depositata dalla radiazione in un elemento di volume di massa unitaria. D= de/dm Si misura in Gray (Gy) Dose equivalente Oltre a considerare l energia depositata tiene conto anche del diverso grado di danno provocato dalle radiazioni. Si ottiene moltiplicando la dose assorbita per un fattore di ponderazione che dipende dal tipo di radiazione: H= Q D Q = 1 per fotoni ed elettroni Q = 20 per particelle alfa Si misura in Sievert (Sv) Dose efficace Tiene conto della diversa radiosensibilità dei tessuti Si ottiene moltiplicando la dose equivalente per un fattore di ponderazione che dipende dall organo o tessuto. Si misura in Sievert (Sv)

Radioprotezione La radioprotezione è una disciplina autonoma che ha come oggetto la protezione dell'uomo e dell'ambiente dagli effetti nocivi delle radiazioni. Si fonda su concetti di fisica e di biologia. La radioprotezione trova attuazione nella pratica in un insieme di leggi, norme e procedure tese alla protezione da effetti nocivi sui lavoratori e sulla popolazione.

Radioprotezione Le particelle! non rappresentano un pericolo per irraggiamento esterno, infatti per la maggior parte non riescono nemmeno ad attraversare lo strato di cellule morte della pelle. Rappresentano invece un pericolo se vengono introdotte nel corpo,infatti avendo dei range molto piccoli ed un potere ionizzante elevato l energia rilasciata sarà fortemente localizzata intorno alla zona in cui si trova la particella Le particelle " con energia superiore ai 70 kev sono in grado di superare lo strato di cellule morte e quindi possono depositare la loro energia nei tessuti. La maggior parte delle radiazioni " ha un range inferiore ai 50 mm e poiché gli organi vitali si trovano ad una profondità pari o superiore a questa distanza, questi organi non saranno interessati dall esposizione. L irraggiamento esterno si può avere dai raggi X prodotti per frenamento su materiali con elevato numero atomico. Se introdotte nell organismo, l energia rilasciata è meno localizzata rispetto al caso delle particelle!, ma rappresentano comunque una fonte di contaminazione interna Raggi X e Gamma avendo un potere penetrante elevato sono pericolosi per irraggiamento esterno. E importante quindi l utilizzo di schermature che tengano conto anche della radiazione diffusa (in particolare per i raggi X) L esposizione riguarderà l intero corpo, e bisognerà porre particolare attenzione ai tessuti ed agli organi più radiosensibili.

Radioattività naturale La radioattività è una normale componente dell ambiente in cui viviamo L uomo è stato esposto alle radiazioni di origine naturale fin dal suo apparire sulla Terra Fino a circa un secolo fa questa è stata l unica fonte di irraggiamento e ancora adesso, nonostante il largo uso di sostanze radioattive artificiali e impianti radiogeni, è il maggior contributo alla dose ricevuta dalla popolazione mondiale La radioattività naturale si divide in due componenti: terrestre e extra-terrestre

Terrestre vs extra-terrestre La prima è dovuta ai radionuclidi primordiali presenti in varie concentrazioni nei materiali inorganici (rocce, minerali) fin dalla formazione della Terra: 40 K, 87 Rb, 238 U, 235 U, 232 Th La seconda è dovuta ai raggi cosmici e ai radionuclidi cosmogenici (prodotti da interazione dei raggi cosmici): 14 C, 7 Be, etc... Insieme formano il fondo naturale di radiazioni

Radioattività artificiale Comprende la radioattività derivante dai radioisotopi di origine antropogenica (attività umane) Sorgenti radioattive per applicazioni industriali (rivelatori di incendio, rivelatori di livello, rivelatori di umidità e contenuto d'acqua, quadranti di orologio, sistemi antistatici, insegne luminose, etc.). Dispositivi a raggi X e gamma (grandi irradiatori, acceleratori di particelle) per la determinazione di difetti nelle saldature e nelle strutture di fusione, per la sterilizzazione di derrate alimentari e di prodotti medicali, etc. Reattori nucleari. Sorgenti di radiazioni sia in diagnostica che in terapia medica (seconda causa di esposizione della popolazione alle radiazioni ionizzanti e la maggior fonte di esposizione alle radiazioni artificiali) Radioisotopi per la medicina nucleare (radionuclidi iniettati nell'uomo per lo studio di numerosi processi e per la localizzazione di tumori). Acceleratori di particelle e radionuclidi nella radioterapia tumorale. Tomografia (PET: tomografia ad emissione di positroni; TAC: tomografia assiale computerizzata a raggi X) Ricerca, nelle più diverse discipline (praticamente impossibile elencare tutti i campi di applicazione scientifica). Un cenno particolare merita però, per le enormi ricadute anche extra- scientifiche che ne sono conseguite, la ricerca nel campo della fisica nucleare che si svolge principalmente presso gli acceleratori di particelle.

Legislazione 1. Nuovi tipi o nuove categorie di pratiche che comportano un'esposizione alle radiazioni ionizzanti debbono essere giustificati, anteriormente alla loro prima adozione o approvazione, dai loro vantaggi economici, sociali o di altro tipo rispetto al detrimento sanitario che ne può derivare. 2. I tipi o le categorie di pratiche esistenti sono sottoposti a verifica per quanto concerne gli aspetti di giustificazione ogniqualvolta emergano nuove ed importanti prove della loro efficacia e delle loro conseguenze. 3. Qualsiasi pratica deve essere svolta in modo da mantenere l esposizione al livello più basso ragionevolmente ottenibile, tenuto conto dei fattori economici e sociali. 4. La somma delle dosi derivanti non deve superare i limiti di dose stabiliti per i lavoratori esposti, gli apprendisti, gli studenti e gli individui della popolazione. Lavoratori esposti - 20 msv/anno per la dose efficace; - 150 msv/anno per la dose equivalente al cristallino; - 500 msv/anno per la dose equivalente alla pelle; - 500 msv/anno per la dose equivalente a mani, avambracci, piedi, caviglie. Lavoratori non esposti e persone del pubblico - 1 msv/anno per la dose efficace; - 15 msv/anno per la dose equivalente al cristallino; - 50 msv/anno per la dose equivalente alla pelle. ALARA (As Low As Reasonably Achievable): procedura per tenere le dosi ricevute dai lavoratori e dal pubblico le più basse possibili, tenendo conto dei fattori economici e sociali. Rif. Normativi DLgs 230/95 e s.m.i. DLgs 241/00 e s.m.i. DLgs 187/00 e s.m.i.

Detector Shielding Il livello di fondo indotto dalla radioattività detemina il Livello Critico di rivelazione Fondo interno: dovuto ai materiali che costituiscono il rivelatore stesso (anche! e " sono rilevanti) si riduce scegliendo materiali il più possibile radiopuri (material screening) o con tecniche di discriminazione (anticoincidenza, pulse shape analysis, etc...) Fondo esterno: ambiente + raggi cosmici (gamma, neutroni e muoni) si usano schermi diversi a seconda del tipo di particella In più dobbiamo considerare che anche i materiali che usiamo per schermare possono produrre fondo.

Gamma shielding Si usano materiali ad alto Z Schermo interno di rame (~ decine di cm): alto Z, molto radiopuro ma molto costoso Schermo esterno di Pb (~ 10 cm): di più si rischia di produrre maggiore fondo per interazioni di cosmici e neutroni (buildup). Spesso contiene 210 Pb, si usa lowactivity lead.

Neutron shielding Si fa in due step: Moderazione: materiali a basso Z, ricchi di idrogeno (acqua, polietilene, cemento). Servono diverse decine di cm Cattura: materiali con alta sezione d urto per cattura neutronica (boro, cadmio, gadolinio)

Raggi cosmici Si riduce effettivamente solo andando sottoterra In generale si usa un veto attivo (muon veto) La maggior parte degli esperimenti che ambiscono a un livello di fondo estremamente basso (neutrini, materia oscura, decadimento doppio beta) lo possiedono