B7) STIMA QUALI - QUANTIVA DELLE SPECIE SOTTOPOSTE A ESPIANTO
B7-1-9 B7 STIMA QUALI-QUANTITATIVA DELLE SPECIE SOTTOPOSTE A ESPIANTO La presente relazione interessa un territorio che si sviluppa da c.a. quota 1.000 s.m. a c.a. quota 550 s.l.m. tra l opera di presa sul torrente Elvo e la centralina elettrica di Sordevolo localizzata al posto di una vecchia filatura di cui rimangono oggi solo i ruderi ormai circondati da un frassineto. Procedendo da monte a valle, il tracciato della condotta forzata, così come riportato nella corografia allegata, segue le seguenti categorie stradali costeggiando od attraversando i tipi forestali di seguito evidenziati: - inizialmente, la condotta forzata principale (presa Elvo) seguirà un paleo alveo dove, riguardo i tipi forestali, si riscontrano mescolanze tra Alneto di Ontano Bianco e Betuleto Montano, con ingresso massiccio di nocciolo Corileto : trattasi di formazioni boscate ripariali ove l azione meccanica del corso d acqua sia meno distruttiva (deviazione del corso d acqua principale), caratterizzate da specie con spiccate capacità di adattamento e rusticità (specie pioniere) su suoli idromorfi sabbioso ciottolosi, generalmente poveri ed molto poco evoluti, in genere di recente origine alluvionale e ricchi di grossi ciottoli e massi. Generalmente queste formazioni non presentano grandi prospettive evolutive anche a causa delle piene periodiche che tendono ad impedire l evoluzione pedologica e forestale verso forme più complesse. Nel caso specifico il sacrificio di esemplari di betulla ed ontano bianco, oltre alle ceppaie di nocciolo, non comporterà variazioni significative del ruolo ecologico / trofico di questa boscaglia ripariale nè la stabilità del versante in quanto posizionata in tratto sub-pianeggiante (rispetto ai versanti) con modesta pendenza da monte a valle (paleo alveo). - la condotta secondaria (presa rio Canale), incontra tipi forestali che indicano mescolanze tra Alneto di Ontano Bianco Corileto e Saliceto con ingresso di Alnus viridis Alneto di ontano alpino nella porzione verso monte: trattasi di formazioni pioniere che si sviluppano in versante a ridosso di torrentelli e/o sorgenti di pendio in posizioni a lungo innevate su suoli poco evoluti, spesso di origine colluviale, ricchi di scheletro con scarse o nulle possibilità evolutive. L eliminazione di singoli esemplari a portamento arbustivo, sub-arboreo o arboreo, ovvero di fasi cespugliose, non determinerà conseguenze di rilievo sotto il ruolo ecologico / trofico, paesaggistico e circa la protezione del versante vista la rapida capacità di ricostituzione dei nuclei interessati. - traversata la S.P. 512 detta del Tracciolino, la condotta procede, addossata a monte, per un buon tratto di una mulattiera storica di collegamento tra i pascoli in quota e quelli prossimali all abitato di Sordevolo passando rapidamente verso il tipo forestale del Castagneto puro o misto : trattasi di formazioni boscate miste di versante con presenza, accanto a castagni anche di grosse dimensioni, di faggi isolati od in nuclei modesti, betulle, ciliegi, aceri di monte, sorbo degli uccellatori e sorbo montano, nocciolo nella parte più a monte fino ai prati pascoli intorno alla località Gioset; quindi con predominanza del castagneto ceduo sempre con presenza di betulla, acero e ciliegio quindi di carpino e frassino scendendo a valle. In questo tratto verranno sacrificati unicamente esemplari al margine della viabilità esistente (versante di monte) senza quindi interessare le formazioni boscate salvo l attraversamento reso necessario dalla presenza di un tornante in un tratto boscato
B7-2-9 ricco di massi esposti dove l alloggiamento della condotta non modificherà sostanzialmente le caratteristiche attuali e senza pregiudicare il ruolo ecologico / trofico del bosco considerato il modesto asporto di esemplari arborei rispetto la disponibilità garantita dall attuale struttura del bosco. - quindi seguirà un ulteriore tratto della medesima mulattiera già trasformato in strada di servizio per opere di assestamento idrogeologico (scogliera in idrografica sx torrente Elvo prossimale alla loc. Gioset) seguendo l alveo dell Elvo in idrografica sx traversando, senza incidervi direttamente, tipi forestali con dominanza del Castagneto : trattasi sempre di formazioni con tendente predominanza del ceduo / ceduo invecchiato di castagno e con un corredo complementare di betulle, aceri e ciliegi, quindi di carpini isolati od in nuclei (talvolta possibile esito / residuo di antichi roccoli per l uccellagione Pian del Toro -); anche in questo caso saranno interessate piante marginali alla viabilità ed al bosco con modesti riflessi ecologici riferibili ad esemplari che presentino cavità utili alla ornitofauna e/o alla mammalofauna locale e ricadute, di fatto, nulle sulla catena trofica dell ecosistema bosco. Per l attraversamento previsto in prossimità di tornante valgono le osservazioni già formulate per il tratto precedente. - a valle della loc. Pian del Toro seguirà tratti stradali in asfalto ed in cls. con predominanza, tra i tipi forestali, del Castagneto (lati della viabilità di monte e di valle) e presenza di Carpinus betulus: trattasi ancora di porzioni di bosco interrotte dalla viabilità ove sono presenti principalmente castagni, betulle e nuclei di carpino, anche in questo caso saranno interessati esemplari al margine della strada oltre ad alcune piante pericolanti che andranno tagliate per garantire la viabilità dall innesco di eventi franosi ed erosivi dovuti al probabile schianto degli stessi ovvero la sicurezza dei pedoni, dei ciclisti e degli automobilisti di passaggio oltre alle maestranze impegnate nel cantiere. L impatto sul sistema bosco è da ritenersi poco rilevante o addirittura nullo. - seguendo ancora verso valle il tracciato procede lungo prati pascoli fino in prossimità del rio Gambilera dove verrà traversata una modesta macchia con prevalenza del tipo forestale Alneto e acero (tiglio) frassineto : l attraversamento dei pascoli comporterà il taglio di piante isolate presenti sul tracciato della condotta con riflessi unicamente sotto il profilo paesaggistico compensabili con opportune ripiantumazioni secondo le esigenze delle proprietà interessate e dei conduttori dei terreni agricoli; la macchia boscata interessata dal progetto in prossimità del rio Gambilera, riconducibile ad una transizione tra l alneto e l acero tiglio frassineto, non senza infiltrazioni di altre specie quali il castagno o influenze dettate dalla presenza prossimale di coniferamenti di origine artificiale e vista la ricca rinnovazione presente, non tarderà a ricomporsi in tempi rapidi senza riflessi significativi sulla funzionalità del bosco che assume connotati modesti sia sotto il profilo produttivo (periodici tagli di ceduazione per lo più dovuti alla manutenzione del versante e/o degli acquedotti ivi presenti) che sotto quello ecologico / trofico con la fauna locale che potrà, comunque, contare su una vegetazione rigogliosa in ogni direzione. - il tracciato continua, quindi, traversando altri prati pascoli con alberi isolati o riuniti in nuclei sporadici: trattasi in genere di nuclei di frassino posti sulle sponde dei locali rii e che subiranno perdite modeste, colmabili con specifiche ripiantumazioni la ove fosse indispensabile garantire l assetto spondale ovvero sostituibili o con precisi interventi di ingegneria naturalistica. - il tratto terminale prevede l attraversamento di un bosco riconducibile al tipo forestale Alneto e acero (tiglio) frassineto per giungere alla centralina: trattasi di una macchia boscata evolutasi in versante su pascoli precedentemente
B7-3-9 abbandonati che è evoluto verso il tipo forestale su indicato. Lungo tale tratto, l eliminazione del soprassuolo forestale ancorchè limitato ad una fascia larga 3 / 4 metri, può comportare, l innesco di fenomeni franosi di versante che dovranno essere prevenuti con opportune ripiantumazioni con specie di facile attecchimento in quelle condizioni di discreta umidità (acero campestre, carpino, biancospino) accompagnate da specifiche opere di ingegneria naturalistica che consolidino il versante fino all affermazione delle piante messe a dimora (viminate, graticciate, stecconate: una fila ogni 5 m. di versante che prosegua 2 m. oltre il tracciato impegnato con impianto delle specie sopra indicate a file alterne 1 pianta (vaso) x metro ed h. m. 1.0). - la stessa centrale con la strada di servizio, insiste su un area presso cui si è sviluppato un bosco è ancora riconducibile al tipo forestale Alneto e acero (tiglio) frassineto con predominanza di frassino ed ingresso di carpino bianco: la porzione pianeggiante un tempo occupata dall opificio è stata via via colonizzata da un frassineto praticamente in purezza con frassini in nuclei disposti irregolarmente e ceppaie di nocciolo evolute con polloni che, pur non avendo raggiunto le classi diametriche superiori allo 0 e/o 1, mostrano una dimensione non facilmente riscontrabile nelle nostre realtà forestali. L eliminazione delle piante in funzione delle esigenze progettuali con il rilascio oculato di esemplari in posizioni che non ostacolino i lavori comporterà il mantenimento di una efficiente fascia di collegamento con il bosco ripariale circostante sia sotto il profilo ecologico che paesaggistico. Particolare attenzione dovrà essere posta nell adeguamento della pista di accesso con appropriata valutazione dei movimenti di terra (sterri e riporti) e circa il consolidamento del versante di valle, il bosco in tale tratto presenta ingressi di carpini, specie che potrà essere impiegata al termine dei lavori come pianta utile al consolidamento delle scarpate di monte e di valle nonchè come essenza adatta al completamento paesaggistico di questo pianoro in idrografica sx del torrente Elvo. Nell ambito del tracciato descritto e sulla base dei dati cartografici si possono indicare le seguenti progressive accompagnate dal rispettivo piedilista di previsione: 1) Tratto dalle prese fino al rio Scucchiaro; 2) Tratto tra rio Scucchiaro e rio Gambilera 3) Tratto presso attraversamento rio Gambilera e prati 500 m. a valle del rio Gambilera;
B7-4-9 4) Tratto bosco prossimale alla centrale, strada di accesso alla centrale e area centrale con restituzione in torrente Elvo. Riassunto piedilista per specie e classi diametriche: Ontano : classe diametrica 20 : 13 esemplari 25 : 5 esemplari 30 : 4 esemplari 35 : 1 esemplare Salicone: classe diametrica 20 : 3 esemplari Betulla : classe diametrica 15 : 10 esemplari 20 : 14 esemplari 25 : 3 esemplari 30 : 2 esemplari 35 : 2 esemplari 40 : 1 esemplare Castagno : classe diametrica 20 : 22 esemplari 25 : 15 esemplari 30 : 6 esemplari 35 : 1 esemplare 40 : 2 esemplari 45 : 2 esemplari > 50 : 2 esemplari Frassino : classe diametrica 15 : 25 esemplari 20 : 39 esemplari 25 : 23 esemplari 30 : 21 esemplari
B7-5-9 35 : 5 esemplari 40 : 1 esemplare Acero c/m: classe diametrica 20 : 1 esemplare 25 : 2 esemplari Ciliegio : classe diametrica 15 : 4 esemplari 20 : 2 esemplari 25 : 1 esemplare 30 : 1 esemplare 35 : 1 esemplare 40 : 1 esemplare Carpino : classe diametrica 15 : 6 esemplari 20 : 1 esemplare 25 : 3 esemplari 30 : 6 esemplari Tiglio : classe diametrica 15 : 0 esemplari 20 : 4 esemplari Sorbo m. : classe diametrica 25 : 1 esemplare Nocciolo : classe diametrica 15 : ceppaie 6 esemplari 50/70 ceppaie N.B. Segue piedilista di martellata e denuncia di taglio / sradicamento con progetto esecutivo prima di inizio lavori.
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