Riferimento normativo Articolo 36, lettera a), punto vi) e Articolo 41 del Reg. (CE) n. 1698/2005.

Documenti analoghi
- Favorire una corretta gestione delle aree della Rete Natura 2000;

MISURA Sostegno ad investimenti non produttivi

MISURA PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI

REGIONE MOLISE ASSESSORATO AGRICOLTURA, FORESTE E PESCA PRODUTTIVA

LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale

LE SCIENZE NATURALI IN PIEMONTE ASTI, 12 NOVEMBRE 2016

Prospettive dell agricoltura all interno della. Rete Natura 2000

Parco agricolo e cintura verde per la grande Bergamo

LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale

Tipo di sostegno: Grants Contributo in conto capitale agli investimenti materiali ed immateriali

L'accesso è libero tanto agli Enti pubblici che ai privati, con un aiuto, a seconda dei casi, che varia fra l'80% ed il 100 %.

Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi

Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane

Misura 216 Sostegno agli investimenti non produttivi

Le Linee guida regionali sulla gestione della vegetazione ripariale

I Programmi Comunitari

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007

ALLEGATO A al Progetto Esecutivo

VALUTAZIONE IN ITINERE PSR LIGURIA

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO

IL PIANO DI GESTIONE DELLE SCIARE E DELLE ZONE UMIDE DI MARSALA E MAZARA OPPORTUNITÀ DEL CICLO DI PROGRAMMAZIONE

Gli interventi connessi al turismo

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO SOTTOMISURA 16.5

La valorizzazione del ruolo ambientale nell azienda agro-forestale Dalle misure agroforestali ai boschi di pianura

ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria

Convegno «lo sviluppo rurale tra mare e montagna» Gruppo di Lavoro n. 2

SCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA

Progetto SILLIFE 14/NAT/IT/000809

Gli indirizzi regionali per la gestione della pesca in lombardia

premesso che Coldiretti Lipu Coldiretti Lipu

La strategia del Piano di Sviluppo Rurale

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

4) Il progetto di ampliamento degli insediamenti presenti in tessuti urbani consolidati dovrà dimostrare:

Strumenti di finanziamento europei per la conservazione della biodiversità. Patrizia Rossi Responsabile Agricoltura LIPU BirdLife Italia

(Coordinamento delle Associazioni Tecnico-scientifiche per l Ambiente ed il Paesaggio: CATAP AAA, AIAPP, AIN, AIP, AIPIN, SIEP, SIGEA)

DETTAGLIO MAPPA REGIONALE DELLE MISURE / SOTTOMISURE ATTIVE

La Rete Natura 2000 in Piemonte

Articolo 36, lettera b, punto iii) e Articolo 45 del Reg. (CE) n. 1698/2005

Linee Guida su Ambiente e paesaggio: il percorso effettuato

Le misure del PSR in favore del paesaggio

L ESPERIENZA DEL COMUNE DI ROVERETO. Maurizio Tomazzoni Assessore all'urbanistica, patrimonio e cultura, Comune di Rovereto

Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4

Dalle criticità idrauliche alla gestione della vegetazione: la manutenzione dei corsi d acqua nell approccio regionale

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.

Il PSR della Regione Piemonte. Dott. Gualtiero Freiburger Regione Piemonte - Direzione Agricoltura

Capitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette

PSR ABRUZZO

Riqualificazione e valorizzazione del sistema dei tratturi e del patrimonio naturalistico e culturale delle aree rurali

GLI INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALE NELLA PREVENZIONE DEI RISCHI NATURALI LE LINEE DI AZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE.

BA_09. AMBITO PGT : Verde urbano ( PGT adottato), Area boscata (PGT approvato in fase di pubblicazione). PROFILO DESCRITTIVO DELL AREA

MISURA Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all adeguamento dell agricoltura e della silvicoltura

Come finanziare la sostenibilità in agricoltura? Fabrizio Adriano Dagostin Responsabile Servizio Agricoltura della Provincia Autonoma di Trento

PSR V a l t i e r o M a z z o t t i

Di questi una decina sono ambienti erbosi montani semi-naturali, mantenuti dall azione dell uomo.

La Rete Natura 2000 in Liguria. Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale

2 - Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole (art. 15)

4.4 - sostegno a investimenti non produttivi connessi all'adempimento degli obiettivi agroclimatico-ambientali

IL CASO STUDIO DEL TORRENTE SEVESO

Il Primo Report di monitoraggio ambientale del PSR

La coerenza del PSS con la programmazione territoriale

Azione E.3 Consultazione pubblica e coinvolgimento dei portatori d interesse LE OPPORTUNITÀ PER LA GESTIONE DELLE AREE UMIDE IN AMBIENTE AGRICOLO

2.2.1 Imboschimento di terreni agricoli

FEAMP Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014/2020

Sezione I Identificazione della misura

Sant Ippolito (PU), 23 Aprile 2004 convegno ELEMENTI CHIMICI UTILI IN AGRICOLTURA: FITODEPURAZIONE, FERTIRRIGAZIONE, UTILIZZO DEI FANGHI

MISURA F, AZIONE F4 COLTIVAZIONI A PERDERE PER LA FAUNA SELVATICA

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020

Sviluppo rurale: il Programma della Regione Emilia Romagna (PSR)

DIREZIONE GENERALE SISTEMI VERDI E PAESAGGIO ( Unità Organizzativa Sistemi Verdi e Foreste

L esperienza della Regione Veneto nell utilizzo delle informazioni sui suoli nella programmazione agroambientale

SUOLI E PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE. Mario Perosino

Misura M04 Investimenti in immobilizzazioni materiali (art. 17)

LR 20/00 capo A-IV - Territorio Rurale

WORKSHOP "LA RETE RURALE NAZIONALE E IL PROGRAMMA LIFE+" ROMA, 28 GIUGNO 2012 PROGETTO LIFE09 NAT/IT/ ECORICE PROVINCIA DI VERCELLI

Il Piano di Sviluppo Rurale : strumenti e misure per il recupero di aree abbandonate

MODIFICHE AL DOCUMENTO DI ATTUAZIONE FINANZIARIA (DAF) DEL PSR approvato con DGR n.314/2014 e s.m.i.

REGOLAMENTO CAPANNI DA PESCA E DA CACCIA

Il contributo del PSR all agricoltura di montagna

Piani di sviluppo rurale: 2 regioni italiane

LEGGE REGIONALE N. 24

LO SVILUPPO RURALE IN VENETO. Franco Contarin Sezione Piani e Programmi Settore Primario Regione del Veneto

Aree protette. Parchi, riserve e siti rete natura 2000

REGGIO CALABRIA 29 ottobre 2015

La condizionalità in Puglia

Udine Fiere dal 23 al 26 gennaio Orario 9.30/ pag. 1/6 segue >>

AREE NON IDONEE IMPIANTI A BIOMASSA - FILIERA LIGNO-CELLULOSICA CARATTERISTICHE DELL'IMPIANTO

LA GIUNTA REGIONALE. VISTO il Reg. (CE) n. 1290/2005 del Consiglio del 21 giugno 2005 relativo al finanziamento della politica agricola comune;

La programmazione

BANDO PIAR. Province, Comuni, Associazioni di Comuni giuridicamente riconosciute, Comunità Montane, Enti pubblici

ALBERTO MASSA SALUZZO

Autorità di bacino del fiume Po

RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE

PROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO TORRAZZUOLO - PROVINCIA DI MODENA

Valutazione Ambientale. Sanremo. Criticità ambientali e obiettivi. Arch. Andrea Cavaliere

Misure di mitigazione del rischio per la protezione dei corpi idrici superficiali e sotterranei

Politiche di Sviluppo Rurale. Simone Severini

Le misure del PSR Marche e la Rete Natura 2000 regionale

Transcript:

MISURA 216 SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI NON PRODUTTIVI (TERRENI AGRICOLI) Riferimento normativo Articolo 36, lettera a), punto vi) e Articolo 41 del Reg. (CE) n. 1698/2005. Giustificazione logica alla base dell intervento Il territorio regionale è caratterizzato da una accentuata diffusione di contesti agricoli contraddistinti da marginalità produttiva ed economica e da una conseguente sottoutilizzazione delle risorse naturali per finalità eminentemente produttive. Tali contesti identificano, peraltro, zone del territorio con un relativa maggiore qualità ambientale complessiva, nei quali sussiste l esigenza e l opportunità di promuovere la realizzazione di interventi la cui finalità sia da un lato rivolta all esaltazione della funzione di tutela del paesaggio e degli habitat agro-forestali nonché la difesa della biodiversità. In relazione a tali caratteristiche, la misura è finalizzata alla tutela e al miglioramento delle risorse naturali dei paesaggi rurali agrari tradizionali nonché dei sistemi agricoli e forestali ad elevata valenza naturale. La Misura si propone di sviluppare una gestione attiva delle risorse naturali, coniugando la gestione agricola a quella faunistica, promuovendo lo svolgimento di servizi ambientali da parte delle aziende agricole, anche attraverso la fruizione pubblica di siti di pregio dal punto di vista ambientale e paesaggistico e la protezione delle attività economiche da potenziali danni derivanti dalla fauna selvatica. Più in generale, si intende favorire la messa in atto, da parte dei beneficiari, di un modello gestione sostenibile dell'agroecosistema relativamente a tutte le sue componenti, dunque non solo produttive, ma anche legate alla fauna selvatica, la cui presenza, se ben governata, costituisce motivo di diversificazione ambientale e quindi di biodiversità. Obiettivi e collegamento con le strategie dell Asse La Misura intende rispondere ad una molteplicità di esigenze: conservare la biodiversità quale condizione di salvaguardia per specie ed habitat di interesse comunitario ai sensi delle direttive 79/409 e 92/43; favorire l incremento spontaneo di flora e fauna selvatiche; mantenere gli ecosistemi di alta valenza naturale e paesaggistica. Pertanto essa contribuisce prioritariamente al conseguimento dell obiettivo specifico relativo alla Conservazione della biodiversità, tutela e diffusione di sistemi agro-forestali ad alto valore naturalistico. Indirettamente la misura favorisce il perseguimento dell obiettivo Miglioramento dell'attrattività dei territori rurali per le imprese e le popolazioni in relazione agli effetti che si ci attende sulla qualità del paesaggio e degli abita agro-forestali regionali e quindi della loro migliore capacità di fungere da attrattori turistici. Obiettivi operativi - Salvaguardare e valorizzare la biodiversità di specie e habitat dei territori agricoli e forestali; - Favorire una corretta gestione delle aree della Rete Natura 2000; - Conservare e mantenere la funzionalità del sistema idrico costituito da elementi naturali e seminaturali per consentire lo scambio delle acque interne con quelle esterne e garantire la continua movimentazione e circolazione delle stesse sull intera superficie delle zone umide; 404

- Realizzazione di investimenti non produttivi finalizzati al ripristino degli elementi naturali e seminaturali caratteristici del paesaggio agrario. Descrizione della misura - All obiettivo ambientale di completamento degli impegni assunti nel quadro dei pagamenti agroambientali è connessa la tipologia di investimento A di seguito descritta: A. Creazione/Ripristino di spazi naturali e seminaturali e del paesaggio agrario Tale tipologia, connessa all Azione 4 della Misura 214, prevede il ripristino di elementi paesaggistici, naturali e seminaturali caratteristici del paesaggio agrario in Molise, attraverso investimenti non produttivi riguardanti la realizzazione di: - Siepi arbustive di larghezza massima pari a 5 metri calcolata in base alla proiezione delle chiome della vegetazione matura) e siepi alberate (di larghezza massima pari a 20 metri calcolata in base alla proiezione delle chiome della vegetazione matura) e con finalità di fasce tampone, per ridurre il fenomeno di trasporto di elementi inquinanti di vario tipo; - boschetti (costituiti da appezzamenti occupati da vegetazione arborea e/o arbustiva inferiori o pari a 0,50 Ha non contigui ad altre superfici a bosco, cioè separati da superfici a bosco da una fascia di terreno inerbito larga almeno 10 metri); - stagni, laghetti, e bacini per la fitodepurazione delle acque. La realizzazione dei suindicati elementi naturali deve essere effettuata attraverso investimenti non produttivi che comprendono: - la piantumazione di specie arboree o arbustive appartenenti alla flora autoctona o storicamente presente nei territori interessati; - la piantumazione di specie erbacee acquatiche idrofite ed elofite nei bacini per la fitodepurazione; - la realizzazione di una fascia di rispetto circostante le sponde di laghetti, stagni, bacini di fitodepurazione, estesa almeno cinque metri e rivestita di vegetazione erbacea e/o arborea ed arbustiva; - la realizzazione di una fascia di rispetto circostante, siepi e boschetti, non coltivata e mantenuta a regime sodivo, estesa tra 2 e 5 metri per ogni lato esterno. Le tipologie di intervento connesse ad obiettivi ambientali diversi da quelli presi in conto dai pagamenti agroambientali sono di seguito descritte. - All obiettivo ambientale di favorire la biodiversità attraverso la conservazione di elementi tradizionale del paesaggio agrario con priorità nei siti Natura 2000 è collegata la tipologia di seguito descritta: B. Creazione e ripristino di muretti a secco e terrazzature in zone collinari e montane Questa tipologia di intervento sarà attivata con approccio LEADER nell ambito della misura 4.1.2 del presente programma; la Regione interviene nei soli territori non ricompresi in area LEADER L aiuto è concedibile per il ripristino e il rifacimento dei muretti a secco e terrazzamenti, prioritariamente all interno dei siti Natura 2000, effettuato con 405

materiale reperibile sul posto. Questa tipologia di intervento si applica alle sole opere preesistenti al 2005 (anno di entrata in vigore del Reg. (CE) 1698/2005 ). - All obiettivo ambientale di favorire la biodiversità mediante la creazione di corridoi ecologici e aumentare la diversità ambientale e paesaggistica nei siti Natura 2000 è collegata la tipologia di seguito descritta: C. Creazione di fasce tampone vegetate lungo i corsi d acqua e miglioramento della naturalità di canali di bonifica ed irrigui, per il miglioramento del paesaggio rurale e la creazione di corridoi ecologici Gli interventi mirano al miglioramento dei paesaggi rurali ed alla ricostruzione di ambienti ripariali all interno dei siti Natura 2000 in grado di svolgere molteplici funzioni ecologiche (stabilizzazione delle sponde e contenimento dei fenomeni erosivi, riduzione della concentrazione di inquinanti chimico fisici nelle acque, creazione di habitat per numerose specie animali di interesse comunitario) contribuendo al perseguimento degli obiettivi della direttiva 2000/60/CE e delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CE. Ove possibile ed opportuno, gli interventi potranno prevedere la sostituzione di opere di contenimento e/o canalizzazione rigide (arginature in cemento armato), con opere a funzione analoga realizzate applicando le tecniche dell ingegneria naturalistica. Le specie vegetali erbacee, arbustive ed arboree utilizzate devono essere quelle tipiche degli ambienti ripariali nelle condizioni fitoclimatiche e pedologiche della stazione di impianto. - All obiettivo ambientale di favorire la biodiversità mediante la riqualificazione/rinaturalizzazione e creazione di zone umide nei siti Natura 2000 è collegata la tipologia di seguito descritta: D. Costituzione e riqualificazione di zone umide Tali investimenti non produttivi interesseranno le rive di corpi idrici, nei terreni agricoli, all interno dei siti Natura 2000, tramite investimenti per il mantenimento di minimi livelli idrici con creazione di opportuni manufatti idraulici, risagomatura delle sponde e dei fondali al fine di ricreare microhabitat di interesse faunistico, ripristino e controllo della vegetazione palustre con formazione anche di fasce sufficientemente estese di canneto, modellamento delle stesse con tagli per parcelle a rotazione in modo da favorire la formazione di anse e canaletti interni, costituzione, ripristino e/o conservazione di collegamenti con siepi e filari tra la zona umida considerata e altri biotopi interattivi presenti nell intorno (bacini, canali, corsi d acqua minori) o l asta fluviale principale. - All obiettivo ambientale di favorire la fruizione pubblica nei siti Natura 2000 è collegata la tipologia di seguito descritta: E. Investimenti aziendali non produttivi in aree Natura 2000 Questa tipologia di intervento sarà attivata con approccio LAEDER nell ambito della misura 4.1.2 del presente programma; la Regione interviene nei soli territori non ricompresi in area LEADER. Gli interventi riguardano progetti localizzati in aree agricole situate all interno dei siti Natura 2000 finalizzati alla realizzazione e ristrutturazione di sentieri e 406

piazzole per escursioni naturalistiche, realizzazione di cartellonistica, schermature finalizzate a mitigare il disturbo sulla fauna, punti di osservazione per bird watching, strutture per la gestione della fauna selvatica finalizzate a garantirne la coesistenza con le attività produttive agro-forestali, interventi finalizzati al sostentamento della fauna selvatica. Localizzazione La misura è attiva su tutto il territorio regionale (ad esclusione della macro area Poli urbani ), in forma differenziata per singola tipologia come di seguito: A - Creazione/Ripristino di spazi naturali e seminaturali e del paesaggio agrario Macroaree D1, D2, D3 con priorità nelle Aree natura 2000 B. Creazione e rispristino di muretti a secco e terrazzature in zone collinari e montane Macroaree D2, D3 con priorità nelle Aree natura 2000 C - Creazione di fasce tampone vegetate lungo i corsi d acqua e miglioramento della naturalità di canali di bonifica ed irrigui, per il miglioramento del paesaggio rurale e la creazione di corridoi ecologici Aree natura 2000 ricadenti nelle macroaree D1, D2, D3 D - Costituzione e riqualificazione di zone umide Aree natura 2000 ricadenti nelle macroaree D1, D2, D3 E- Investimenti aziendali non produttivi in aree Natura 2000 Aree natura 2000 ricadenti nelle macroaree D1, D2, D3 - Beneficiari - Imprenditori agricoli singoli o associati Condizioni di ammissibilità In relazione alle azioni i soggetti privati beneficiari devono dimostrare il legittimo possesso dei terreni agricoli dove vengono realizzati gli investimenti previsti. Sono inoltre adottate le ulteriori condizioni di ammissibilità: - Per la Tipologia A Il beneficiario si impegna a realizzare gli elementi naturali e paesaggistici su una superficie minima aziendale, comprensiva anche delle tare, pari ad almeno il 5% della S.A.U. e comunque non superiore al 10%della SAU. Nel caso di aziende composte da più corpi nettamente separati, tale realizzazione può essere effettuata anche soltanto per uno, facendo riferimento alla percentuale della S.A.U. del corpo medesimo. La realizzazione degli elementi naturali e paesaggistici, deve essere effettuata ad una distanza non inferiore a 50 m. dalle abitazioni escludendo in ogni caso le aree occupate da parchi e giardini. Stagni e laghetti devono essere separati tra di loro da una fascia di terreno larga almeno 50 m. (dove possono essere 407

realizzate siepi e/o boschetti), devono essere di estensione non superiore a 2 ettari e in essi non può essere praticata l'acquacoltura e la pesca sportiva. - Per la Tipologia D I beneficiari si impegnano a non usare in nessun caso gli investimenti effettuati per lo svolgimento di attività di acquacoltura, né per la pesca sportiva (a pagamento). Gli investimenti ubicati all interno dei siti Natura 2000 saranno preventivamente sottoposti alla valutazione di incidenza ambientale di cui alla Direttiva 92/43/CEE. Entità e intensità dell aiuto L intensità dell aiuto per i costi di investimento è la seguente: 80% del costo dell investimento ammissibile nel caso di investimenti realizzati da soggetti privati e ricadenti nelle zone montane, nelle zone caratterizzate da svantaggi naturali e nei siti di cui alle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE; 70% del costo dell investimento ammissibile nel caso di investimenti realizzati da soggetti privati e ricadenti nelle altre zone. Coerenza demarcazione e complementarietà con altri interventi di sostegno pubblico Le azioni previste dalla Misura sono coerenti e sinergiche con l attuazione delle Direttive 79/409/CEE (Uccelli) e 92/43/CEE (Habitat). Il FESR non finanzia le stesse tipologie di interventi a favore dei medesimi beneficiari previsti dalla presenta misura Modalità attuative La misura sarà attivata mediante bandi emanati dalla Regione. Descrizione delle operazioni in corso Non presenti Quantificazione degli obiettivi Indicatori comuni (QCMV) Tipo Indicatore Obiettivo Realizzazione Numero di aziende agricole e di altri gestori del territorio beneficiari 100 Volume totale degli investimenti (000.euro) 1.000 Risultato Superficie soggetta a una gestione efficace del territorio, che ha contribuito con successo (ettari) (a) alla biodiversità e alla salvaguardia di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale (b) a migliorare la qualità dell acqua (c) ad attenuare i cambiamenti climatici (d) a migliorare la qualità del suolo (e) a evitare la marginalizzazione e l abbandono delle terre 600 Impatto Mantenimento del valore naturale delle foreste e del territorio agrario; - Superficie forestale totale : stato e variazione; 500 408

5.3.2.2 MISURE INTESE A PROMUOVERE L UTILIZZO SOSTENIBILE DELLE SUPERFICI FORESTALI Disposizioni comuni a tutte le misure: - Nesso tra gli interventi proposti e i programmi forestali nazionali/subnazionali o altri strumenti equivalenti, nonché con la strategia forestale comunitaria L attuazione degli interventi a favore del settore forestale costituisce una componente della strategia regionale di promozione complessiva della forestazione attuata in sintonia con la politica comunitaria ( Sesto Programma d azione per l ambiente approvato con decisione n. 1600/2002/CE; Comunicazione della Commissione al Consiglio Un piano di azione dell UE per le foreste ), alla luce dei molteplici benefici ambientali assicurati dalla superficie forestale (prevenzione del rischio idrogeologico, miglioramento del clima, conservazione della biodiversità, lotta alla desertificazione, miglioramento della fertilità dei suoli), in connessione alle finalità produttive suddette. Gli interventi nel settore forestale, inoltre, a partire dal 1 gennaio 2005, sono conformi al quadro di riferimento nazionale, predisposto dal MIPAF e al Piano Forestale Regionale approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n 285 del 29 luglio 2003 e dichiarato conforme al DM 16 giugno 2005 con Delibera della Giunta Regionale n. 1474 del 31 ottobre 2005. Il Piano Forestale Regionale, coerentemente con le indicazioni strategiche del Programma di Azione Europeo per le foreste, costituisce il documento di indirizzo per la programmazione del settore forestale della Regione Molise; tale piano ha una impostazione strategica incentrata sul mantenimento e sul rafforzamento del ruolo multifunzionale delle foreste, attraverso una gestione attiva e consapevole dei boschi, ed assicura la logica attuazione del Programma di Sviluppo Rurale. Tale quadro contribuisce al rispetto degli impegni assunti dall Italia e dall Unione Europea a livello internazionale e in sede di conferenze ministeriali sulla protezione delle foreste in Europa. - Riferimento ai piani di protezione delle foreste nelle zone classificate a rischio medio-alto di incendi boschivi ed elementi comprovanti la conformità delle misure proposte con detti piani di protezione La Regione Molise dispone di un proprio Piano regionale per la previsione, prevenzione e lotta agli incendi boschivi, adottato ai sensi della Legge 20 novembre 2000, n. 353. Il Piano è stato approvato con DGR 728/2004 e 529/2007. Le misure previste dalla previsione, alla prevenzione e lotta degli incendi sono state definite in conformità alla normativa nazionale e alla politica comunitaria in materia di protezione delle foreste dagli incendi. Detto Piano, inoltre, classifica il territorio regionale in aree omogenee caratterizzate dal diverso grado di rischio, sulla base della metodologia ricorrente per tali simulazioni. Conformemente a quanto indicato dal Piano AIB, gli interventi saranno realizzati nelle aree classificate ad alto e medio rischio di incendi. La Regione garantirà la conformità degli interventi previsti dalle misure, di cui alla presente sezione, al Piano Forestale Regionale ed al Piano Regionale AIB. - Definizione di Foreste e di Zone boschive Ai fini dell attuazione delle misure della sottosezione 2 dell Asse II si adottano le seguenti definizioni. 409