Workshop: I Contratti di Fiume. Lucca, Palazzo Ducale - Sala Maria Luisa, 4 Maggio 2010. Contratti di Fiume e processi di A21 in Italia



Documenti analoghi
I CONTRATTI DI FIUME in Lombardia

Contratti di fiume strategie e prospettive. Massimo Bastiani Coordinatore Tavolo Nazionale Contratti di Fiume

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

Gestione integrata e partecipata delle risorse idriche

CON IL CONTRIBUTO DI PROMOSSO DA DALLE POLITICHE ALL AZIONE CON IL CONTRATTO DI FIUME. Ing. Giancarlo Gusmaroli ASSISTENZA TECNICO-SCIENTIFICA:

Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21 come processo partecipato e condiviso del nostro territorio

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini.

Contratti di Fiume: quale ruolo all interno delle politiche regionali e nazionali

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21

PROTOCOLLO D INTESA TRA

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO

Modalità e requisiti per la definizione delle forme di partecipazione e rappresentanza nei tavoli di programmazione partecipata inerenti il Piano di

Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Comitato di Sorveglianza Roma, 20 giugno 2014

AGIRE Gemellaggio Il sistema di governance delle Pari Opportunità Sardegna - Basilicata

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

PROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte

GLI IMMIGRATI IN PROVINCIA DI CREMONA Contesto, azioni, progetti

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

I Laboratori per lo Sviluppo sostenibile

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LECCE

Boccadoro. Porto Ercole. Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale. Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Programma di Sviluppo Rurale Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato

PROTOCOLLO D INTESA SUI CONTROLLI AMBIENTALI TRA COMUNE DI BENEVENTO ASSESSORATO ALL AMBIENTE CORPO FORESTALE DELLO STATO

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.

Il progetto Nexus dell UNECE per il bacino idrografico dell Isonzo/Soca

Il Piano di comunicazione

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Comenius Regio perché? Le opportunità di un partenariato europeo legato al territorio per il miglioramento delle politiche educative

Nuove metodologie di formazione

LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

Piano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud. Università Ca Foscari. Venezia, 10 febbraio 2010

L IMPEGNO DELLE IMPRESE LOMBARDE PER LA RESPONSABILITA SOCIALE EDIZIONE 2013

ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità

DEOR DISSEMINATION AND EXPLOITATION OF RESULTS

COMUNE DI LANCIANO Provincia di Chieti Assessorato Sanità, Ambiente ed Energia Processo di Agenda 21 Locale Lanciano21

CARTA DI INTENTI DELLA RETE ITALIANA DEI SISTEMI TERRITORIALI PER LO SVILUPPO UMANO ~ LA COOPERAZIONE

Gestione diretta: I programmi comunitari

CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

Progetto Bollenti Spiriti. Giovani Open Space. Comune di Barletta

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

CITTA DI BIELLA AGENDA 21 LOCALE REGOLAMENTO DEL FORUM PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

Repertorio dei Piani e Programmi relativi a sottobacini o settori e tematiche specifiche

Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

La Cooperazione allo Sviluppo: il contributo della Regione Sardegna

AGGREGAZIONE COMUNI PROVINCIA DI AVELLINO CAPOFILA COMUNE DI FRIGENTO

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PRESENTAZIONE PROGETTO

BERGAMO SMART CITY &COMMUNITY

Piano Strategico e Comunicazione: L esperienza di Verona.

CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO. La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE

Finanziamenti per i gemellaggi Lecce, 14 ottobre Dott.ssa Rita Sassu ECP Europe for Citizens Point

PROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN

La responsabilità speciale

La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna

Europa per i cittadini

La costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS

Programma Gioventù in Azione

L esperienza dell Università di Bologna

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute

COMPLESSITA TERRITORIALI

Policy. Le nostre persone

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA per il coinvolgimento del privato sociale

Famiglie e welfare comunitario. Stefania Mazza 25 marzo 2015

PROTOCOLLO DI INTESA

La rete per la promozione della salute in Lombardia

Milano 16 Dicembre A cura del Comune di Milano - DC Sport benessere e qualità della vita - Servizio qualità della vita

Policy La sostenibilità

Transcript:

Workshop: I Contratti di Fiume Lucca, Palazzo Ducale - Sala Maria Luisa, 4 Maggio 2010 Contratti di Fiume e processi di A21 in Italia Arch. Massimo Bastiani www.ecoazioni.it Contenuti. Da Agenda 21 Locale ad Azione 21. Agenda 21 e Contratti di Fiume ( il gruppo di lavoro nazionale A21 Italy) Contratti di Fiume (integrazione tra le politiche; come agiscono, la partecipazione, l articolazione). Contratti di Fiume in Europa (Francia e Belgio). L Acqua negli Statuti medievali. Contratti di Fiume in Italia: Lombardia. L esperienza di STRAFLU 1

L Agenda 21 Locale Nei circa 20 anni trascorsi dalla Dichiarazione di RIO l'agenda 21 rappresenta ancora uno strumento utile a promuovere la Partecipazione e l attuazione di programmi locali di sostenibilità. La lezione appresa - Maggior concretezza e radicamento degli obiettivi di sostenibilità nei territori. - Avvio di processi di cambiamento in grado di dare risultati e di essere monitorati; - Piccoli passi per tutti no a grandi passi per pochi; - Integrare la sostenibilità in tutti i settori e nella vita di tutti i giorni; - Ricercare la cooperazione tra tutti gli attori locali. World Summit di Johannesburg (2002) Dall agenda alla "Local Action" Agenda 21 e Contratti di Fiume Il caso dell acqua è certamente uno dei campi più interessanti per applicare processi di partecipazione e sui quali sviluppare una local action 21. Nella gestione dell acqua è infatti essenziale un coinvolgimento attivo e propositivo di tutti gli attori sociali al fine di promuovere soluzioni collettive ed evitare l insorgere di conflitti. 2

Agenda 21 e Contratti di Fiume IL Gruppo di lavoro Nazionale Contratti di fiume A21 Italy, promosso dal Forum di Agenda 21 dell Alta Umbria ha lo scopo di contribuire alla diffusione di un nuovo approccio non tecnocratico alla materia, aprire un dialogo ed un confronto, scambiare buone pratiche diffondere le linee guida e lanciare un Manifesto. Obiettivi: - individuare pratiche positive di gestione dell acqua a livello locale, di partecipazione dei cittadini, associazioni e movimenti rispetto, secondo i principi della democrazia partecipativa; - studiare e raccogliere esperienze per promuovere accordi volontari, la governance e le politiche integrate in campo ambientale e territoriale per la valorizzazione dei bacini fluviali. Agenda 21 e Contratti di Fiume I lavori del Tavolo sono iniziati nel dicembre 2007. esperienze provenienti da 9 regioni circa 300 presenze distribuite tra i tavoli tecnici e 4 Nazionali una mailing list informativa di oltre 600 contatti. Il prossimo tavolo a Milano il 24 giugno 2010 presso la Regione Lombardia 3

I Contratti di Fiume Il contratto di fiume è la sottoscrizione di un accordo che permette di "adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale" (definizione del 2 World Water Forum, 2002). I Contratti di Fiume L obiettivo di un contratto di fiume è dì costruire in forma incrementale, il passaggio da politiche settoriali di mitigazione del rischio idraulico e inquinologico a politiche integrate di riqualificazione ecologica, fruitiva e paesistica del sistema fluviale. protezione e tutela degli ambienti naturali tutela delle acque difesa del suolo protezione del rischio idraulico tutela del paesaggio e delle bellezze naturali 4

Integrazione tra le politiche Conferenza dell UNECE United Nations Economic Commission for Europe (Aarhus,1998) Convenzione di Aarhus Direttiva 2000/60 (Water Framework Directive) che sancisce un ruolo assolutamente centrale alla partecipazione del pubblico nel processo decisionale. Convenzione Europea del Paesaggio (2000) Il paesaggio rappresenta un elemento chiave del benessere individuale e sociale, la sua salvaguardia, la sua gestione e la sua pianificazione comportano diritti e responsabilità per ciascun individuo Direttiva 2001/42/Ce: Valutazione ambientale di piani e programmi (VAS): processo formalizzato e sistematico di valutazione degli impatti ambientali a un livello strategico di decisione (che precede il livello di decisione legato alla definizione del progetto) che considera alternative e criteri di selezione delle scelte in un ambito pubblico di confronto e di elaborazione delle decisioni. Direttiva 2003/4/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2003, sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale Direttiva 2003/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, 26 maggio 2003, sulla partecipazione del pubblico nell elaborazione di taluni piani e programmi in materia Ambientale Integrazione tra le politiche 5

Integrazione tra le politiche Comunicazione: Towards a thematic strategy on the urban environment COM(2004)60 offre una visione d insieme dell approccio che guiderà l azione europea in questo campo nei prossimi anni, in particolare attraverso la Strategia Tematica per l ambiente urbano. Ogni città o conurbazione superiore ai 100.000 abitanti dovrebbe adottare un piano di gestione ambientale per il proprio territorio, e in particolare per l acqua, l aria e il rumore, mettendo a sistema quanto previsto dalle rispettive Direttive, per aumentarne la sostenibilità. Progettazione urbana sostenibile, Integrazione tra politiche comunitarie e Integrazione tra livelli diversi dell amministrazione pubblica. I Contratti di Fiume: come agiscono - Integrazione orizzontale e verticale, tra programmi e piani d intervento che incidono su di un bacino fluviale evitando il rischio di sovrappposizione piani di gestione delle risorse idriche, del rischio idraulico, piani di gestione dei bacini idrografici, piani di sviluppo rurale, piani paesistici - Potenziamento del ruolo degli strumenti di programmazione negoziata (contratti di fiume) per integrare discipline, approcci, diversi mondi di conoscenza - Passaggio da un modello gerarchico ad un modello di governance: coinvolgere per cambiare i comportamenti e rafforzare la cultura dell acqua 6

La Partecipazione nei Contratti di fiume Il Contratto di fiume rappresenta un percorso che porta ad indagare le regole attraverso le quali si generano relazioni stabili e di reciprocità tra i diversi attori, nella costruzione di un progetto di bacino fluviale condiviso. Ogni comunità locale rivierasca, attraverso l insieme delle sue azioni quotidiane e straordinarie acquisisce la consapevolezza di poter contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità che si è data. La Partecipazione nei Contratti di fiume Il processo partecipativo deve essere strutturato, secondo una progressione logica, che guidi i partecipanti lungo tutte le fasi del processo decisionale pianificatorio: dall individuazione delle priorità di cambiamento all individuazione dei principi e dei valori condivisi secondo cui informare questo cambiamento, il visioning (scenari condivisi), fino alla definizione delle linee di intervento e alla focalizzazione delle azioni prioritarie da portare avanti. 7

La Partecipazione nei Contratti di fiume Articolazione di un Contratto di Fiume Costituzione Tavolo di concertazione del Contratto comprende tutti i soggetti coinvolti Cabina di regia coadiuvata da una segreteria tecnica con funzioni esecutive. Documento monografico di area condiviso contenente criticità conoscenze patrimonio progettuale Piano di Azione Sottoscrizione del Contratto reciproci impegni e condivisione delle risorse da parte di tutti i soggetti 8

I contratti francesi possono essere considerati come un programma condiviso tra enti pubblici che coopianificano e finanziano un insieme di azioni. La partecipazione diretta del cittadino rivierasco non è generalmente prevista. Contratti di Fiume: Francia Il termine contrat de rivière viene utilizzato in Francia a partire dall anno 1981, cioè da quando una legge istitutiva prevede questo strumento pattizio per rispondere al progressivo degrado dei corsi d acqua, con la finalità di organizzare una manutenzione coordinata delle sponde. Al primo contratto di fiume riguardante il fiume La Thur firmato nel 1983, si sono succeduti in Francia circa 150 contratti e hanno interessato più del 10% del territorio nazionale. Contratti di Fiume: Belgio I primi contratti di fiume si sviluppano in Vallonia nel 1988. Nel 1993 una circolare ministeriale indica i criteri di accettabilità dei contratti e ne definisce le modalità di esecuzione, dando a queste iniziative un quadro legale uniformato. Attualmente in Vallonia vi sono 19 Contratti, attivi nei 19 sub-bacini che coprono più del 78% del territorio. 196 comuni sono diventati partner d un Contratto. La superficie coperta dai comuni firmatari ammonta circa a 12.000 km2. I Contratti in Belgio invitano alla discussione e alla consultazione delle forze in gioco. Il contratto si basa su una modalità di gestione ben coordinata, ovunque, l'elaborazione di questo accordo ha generato forte mobilitazione attorno al fiume come mai prima. 9

Italia: L Acqua negli Statuti medievali Gli Statuti Comunali di Gubbio: il primo risale al 1264 e l ultimo al 1624. Prestano all acqua la massima attenzione, come elemento di continuità del territorio fuori e dentro le mura della città è senza dubbio l'acqua in tutte le sue forme e trasformazioni. Con lo statuto del 1338 viene sancita la nomina di un Soprastante alle Acque (fiumi,ponti, fonti e cloache) che ha l'incarico di controllare e periodicamente informare sullo stato di questi beni (lib.i,rub 14). Il Soprastante è a disposizione dei cittadini le acque non devono venire a contatto con nulla che possa intorbidirle e contaminarle (lib.i rub.84). Diocesi di Gubbio di Ubaldo Georgi 1574 la salubrità dei fiumi è considerata, come avviene, per il Camignano bene "ambientale" da tutelare per il quale si fa divieto di gettare "acquam scotonatam ab ora prime campane usque in sero" al fine di evitare la contaminazione in ore di utilizzo collettivo, con reflui, da parte delle concerie e lanifici cittadini (lib III, rub.15 ) Italia: L Acqua negli Statuti medievali Nel Medioevo la produzione di fonti scritte si relaziona strettamente allo sviluppo della città e della società, "lo Statuto nella sua forma definitiva e complessa avente forza di legge" costituisce un elemento determinante di conoscenza dei mutamenti politici economici e culturali della comunità e delle strutture territoriali. Lo statuto come norma inoltre, non si sovrappone mai all'oggetto della sua applicazione, scavalcando le esigenze della comunità, ma ne è sempre espressione diretta, politica, economica culturale e basando proprio su di ciò la sua azione e riuscita. Gli Statuti Comunali di Lucca: La conformazione geologica della piana lucchese, il regime torrentizio del Serchio ed il sistema dei canali minori, imponevano alla città interventi continui di regolamentazione idrica Tenere pervie le vie d acqua attraverso interventi svolti durante la stagione estiva e più tardi con scavi nell alveo del fiume e la costruzione paratie in legno riempite di ghiaia per allontanare le acque dalle rive. Lo Statuto del 1372 attribuisce agli anziani della città il compito di provvedere alla riparazione dei guasti delle inondazioni con l autorità di nominare appositi ufficiali e di decidere le misure da adottare. 10

Contratti di Fiume in Italia: Lombardia In Lombardia la l.r.26/2003 prevede espressamente il Contratto di Fiume e il Contratto di Lago come strumenti di programmazione negoziata per la promozione della concertazione e l integrazione delle politiche a livello di bacino e sottobacino idrografico, con la partecipazione dei soggetti pubblici e privati, per la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi e la salvaguardia del rischio idraulico. Contratti di Fiume in Italia: Lombardia Accanto ai contratti di fiume già sottoscritti, come il Contratto di Fiume Olona, Bozzente e Lura e il Contratto di Fiume Seveso, vi sono quelli per il Lambro ed Oglio, per i quali sono stati avviati i processi Verso il Contratto di fiume. Nel territorio regionale sono in corso diverse altre esperienze in vari sottobacini fluviali che, pur essendo differenziate, tendono tutte a svilupparsi verso la sottoscrizione di accordi di programmazione negoziata. 11

STRARIFLU un Contratto per L Oglio Il Bacino sublacuale dell Oglio: Parco Regionale Oglio Nord e Parco Regionale Oglio Sud (Province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova) si estende per una lunghezza complessiva di circa 140 km per una spf di circa 27.000 ettari Il progetto Strariflu è stato coofinanziato dalla fondazione Cariplo ed ha avuto una durata di un anno e mezzo. Durante il processo di partecipazione si sono svolti circa 20 laboratori e numerosi seminari informativi con 375 presenze e 185 partecipanti tra i quali 84 organizzazioni. STRARIFLU un Contratto per L Oglio UdP Allargata Coordinamento Enti Locali Comitato Tecnico Unità di Progetto (UdP) Processo TECNICO Facilitatori FORUM (Processo PARTECIPATO) PIANO D AZIONE Contratto di Fiume 12

L a partecipazione in STRARIFLU Il Forum ha trattato tutti gli aspetti chiave per la riqualificazione del fiume, dalla qualità dell acqua e più in generale dell ecosistema fluviale, alla gestione del rischio idraulico e geomorfologico fino a trattare degli aspetti legati alla fruizione e allo sviluppo socioeconomico del territorio fluviale. Al fine di potenziare la partecipazione anche di coloro che a causa dell estensione del bacino fluviale non potevano partecipare direttamente si è creato un Forum On-line, con un coinvolgimento diretto di ulteriori attori locali che potevano discutere on-line le varie proposte sviluppate dai forum fisici. STRARIFLU: Risultati conseguiti Visione organica dello stato ambientale del bacino sublacuale dell Oglio; Indicazione delle linee d azione progettuali e gestionali su cui vi è il maggior consenso; Diffusione della conoscenza dello stato ambientale del fiume e condivisione dello scenario di riqualificazione; Incremento dei rapporti di collaborazione fra le istituzioni e rafforzamento del partenariato con gli attori locali; Attivazione di azioni in partenariato del Piano d Azione; Avviato il percorso verso il Contratto di Fiume. 13

STRARIFLU: Risultati conseguiti Gestione regime idrico Forestazione Interventi di rehabitat Abbassamento golene Modifiche ad argini e difese Zone umide - Fitodepurazione Creazione di passaggi per pesci Il Piano d Azione Per approfondimenti ed ulteriori informazioni nuke.a21fiumi.eu www.ecoazioni.it m.bastiani@ecoazioni.it 14