Presentazione Rapporto Annuale Cispel Confservizi Toscana

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Presentazione Rapporto Annuale Cispel Confservizi Toscana Comunicato stampa SERVIZI PUBBLICI: SETTORE IN CRESCITA PER FATTURATO E PRODUTTIVITA De Girolamo (Cispel): può diventare la seconda impresa toscana, ma ha bisogno di una norma industriale che favorisca la concentrazione tra le aziende Firenze, 6 luglio 05. Il sistema dei servizi pubblici potrebbe essere la seconda impresa toscana per fatturato e produttività, un impresa dei servizi locali forte, non frammentata e più industriale, un pezzo indispensabile di una strategia economica regionale che guarda al futuro, alla Toscana del 2020 - questo il commento di Alfredo De Girolamo al Convegno organizzato stamani da Cispel Confservizi Toscana in cui è stato presentato il Rapporto Annuale sui servizi pubblici, che raccoglie i dati economici del settore. Le aziende toscane di servizio pubblico che comprendono i settori di acqua, gas, rifiuti, trasporti, parcheggi, farmacie comunali, edilizia pubblica sono aziende che fatturano 2,4 miliardi di euro e occupano 13.0 lavoratori, rappresentando così quasi il 5% dell industria toscana sia in termini di addetti che di produttività. Negli ultimi anni sono fortemente aumentati anche gli investimenti, il 5, 4 % in più nel 2004 e il settore si dimostra maturo per indurre crescita e sviluppo, in una fase di crisi dell economia toscana come dimostrano le recenti analisi del contesto toscano. Anche per questo Alfredo De Girolamo, presidente Cispel Confservizi Toscana ha sottolineato la necessità di valorizzare questo trend positivo riorganizzando l industria toscana dei servizi. Serve una norma vera di politica industriale che favorisca le concentrazioni tra le aziende per rafforzare efficienza ed efficacia degli attori oggi in campo. Il patrimonio che oggi rappresentano le aziende di servizio pubblico locale va valorizzato, ecco perché è necessario realizzare la cabina di regia a livello regionale per la costituzione dell industria toscana dei servizi. Nelle aree produttive del panorama italiano i fenomeni di concentrazione delle aziende sono all ordine del giorno e anche in Toscana dobbiamo porci l obiettivo di aziende grandi ed efficienti, che superino i localismi e che guardino alle strategie anche fuori dalla nostra regione. Alfredo De Girolamo ha sottolineato l importanza del ruolo della Regione Toscana e dei Comuni: la Regione ha la competenza legislativa per riorganizzare i servizi pubblici e può assumere il ruolo di promozione di un player industriale a carattere nazionale ed europeo, approvando una Legge Regionale di politica industriale sui servizi pubblici; il ruolo dei Comuni è assolutamente strategico per favorire forme di integrazione dei servizi sul territorio e di sinergia tra aziende sempre più competitive e capaci di rispondere al meglio alle aspettative delle imprese e dei cittadini utenti che chiedono servizi di qualità.

Il Rapporto sui servizi pubblici locali in Toscana X Edizione Sintesi per la stampa 1. Le aziende aderenti a Cispel Confservizi Toscana Il complesso delle aziende delle utilities toscane aderenti a Cispel Confservizi e oggetto della rilevazione hanno fatturato nel 2003, 2,4 miliardi di euro ed impiegato circa 14.000 addetti. In termini percentuali, le utilities rappresentano oltre il 4% dell industria (sia in termini di addetti, che di valore aggiunto), e si distinguono per percorsi e dinamiche temporali del tutto positive. Il confronto della crescita del valore aggiunto ad esempio consente di apprezzare i positivi trend di tutti i comparti delle utilities oggetto della rilevazione, in un contesto economico di generale difficoltà della produzione industriale in Toscana. Anche il livello degli investimenti, in continuo aumento nei comparti delle utilities (+5,4% in un anno), appare di fondamentale rilevanza nel contesto dell economia toscana, in cui gli unici altri incrementi apprezzabili di spesa per investimenti provengono dal settore pubblico e non da quello privato. L analisi dell evoluzione industriale delle utilities a rilevanza economica pone per altro il 2003 come l anno conclusivo di un lungo processo di ristrutturazione industriale. Completato il processo di aziendalizzazione e di privatizzazione formale, le imprese create ed esistenti si avviano al perseguimento di più mature strategie industriali. Aumentano la patrimonializzazione delle imprese ed i livelli di fatturato, ed aumentano anche gli indici di bilancio come il ROS ed il ROE, evidenziando un attenzione al recupero di efficienza di tutti i comparti industriali coinvolti. Per loro stessa natura (stabilità del livello di domanda, assenza di concorrenza in contesti di monopolio naturale, bassa incidenza sui redditi familiari dei consumi ma universale diffusione degli stessi per tali servizi), le utilities vanno meglio dell economia toscana. La crisi produttiva e quella della domanda toscana non sembrano quindi particolarmente influenzare la produzione delle utilities, che si distinguono per andamenti anticongiunturali. Il positivo trend del quadriennio 2000-2003 è confermato dai primi dati a consuntivo del 2004. Aumentano gli addetti, ed il valore della produzione, e per effetto di alcuni specifici settori (acqua, gas) aumentano fortemente anche gli investimenti. Tabella 1.1 SPL: previsioni 2004 UM Variazione Totale addetti addetti 0,30% Valore della produzione euro 2,21% Costi della produzione euro 1,% Investimenti euro 32,63% La sfida e la frontiera delle imprese di local utilities toscane, diventa quindi il processo di rafforzamento industriale e la concentrazione delle imprese. Esposti alle dinamiche in corso in altre regioni in Italia, le aziende toscane dei servizi, a partire dal 2004, e con accentuazione nel 2005, si orientano verso simili strategie industriali.

Il ruolo delle utilities è rilevante anche sulla base del peso che esse hanno sui consumi ed i redditi familiari. Pesando per meno del 4% del reddito disponibile delle famiglie toscane, la crescita della spesa varia positivamente, tra il 2000 ed il 2004, del 15%. 2. Le utilities toscane e l economia regionale Le local utilities rappresentano un importante componente dell economia delle aree territoriali in cui risultano insediate. Esse infatti fungono da vantaggio (o svantaggio) competitivo per le aziende che tali servizi utilizzano come input intermedi, oltre che per le famiglie, dovendo necessariamente queste destinare una parte del proprio reddito e consumi nella spesa di tali servizi. Le aziende di servizio pubblico rappresentano inoltre un importante componente dell economia toscana, in senso assoluto: impiegano un numero assai rilevante di addetti in un numero molto ristretto di imprese. Ancora maggiore è la produzione di valore aggiunto direttamente prodotto dalle aziende di utilities. Ad esso si dovrebbe aggiungere quello dell indotto delle aziende fornitrici e appaltatrici delle utilities stesse. 2.1 Gli occupati Gli occupati dipendenti delle aziende di local utilities toscane aderenti a Cispel Confservizi, sono stati, nel 2003, pari a 13.767 unità. Essi rappresentano quasi il 5% dei dipendenti dell industria regionale, ed incidono per circa l 1,4% del totale degli occupati dipendenti toscani. Tabella 4.1 aziende Cispel Confservizi Toscana. Confronti. aziende Cispel Confservizi Toscana (tutte le associate) Toscana nel settore terziario* Toscana nel settore industria Toscana A B C D valori 13.767 520.000 278.000 1.023.000 rapporti 2,65% 4,95% 1,35% legenda rapporti % A / B A / C A / D * senza il commercio Utilizzando un panel di aziende, tra il 2001 ed il 2003, si rileva come la dinamica degli occupati evidenzi risultati assai differenziati tra i vari comparti dei servizi a rilevanza economica: i settori di gas, acqua vedono incrementare il numero degli occupati, il settore delle farmacie rimane invariato, rifiuti e trasporti evidenziano riduzioni (seppur contenute). La dinamica complessiva è di una sostanziale invarianza degli addetti. Tra i settori che vedono aumentare il numero degli addetti, è da segnalare come il comparto idrico si distingua per un forte incremento, dipendente dal trasferimento dei dipendenti dagli enti locali verso le aziende gestrici del servizio idrico integrato. ACQUA 108

GAS 104 RIFIUTI TRASPORTI 99 98 FARMACIE Totale 99,89 È interessante infine notare la dinamica degli occupati nei due principali settori produttivi della regione (industria e terziario), ponendoli a confronto con l andamento dell occupazione nelle utilities. L effetto è che lo stock di occupati delle utilities rimangono sostanzialmente invariati, mentre l industria diminuisce di 5 punti percentuali ed i servizi aumentano del 3%. Seppur investiti da un processo di profonda riorganizzazione industriale, i comparti industriali dei servizi pubblici si caratterizzano dunque per andamenti mediani rispetto al trend complessivo regionale.

CONFRONTO addetti 103 99,89 95 Cispel Add. industria Toscana Add. Toscana Terziario 2.2 Il Valore aggiunto e gli investimenti Il valore aggiunto prodotto dalle aziende di local utilities toscane aderenti a Cispel Confservizi, è stato, nel 2003, pari a 761 milioni di euro. Esso rappresenta circa 4% del prodotto dall industria toscana ed il 5% del settore terziario 1. Tabella 4.2 Valore aggiunto aziende Cispel Confservizi Toscana. Confronti. aziende Cispel Confservizi Toscana** Toscana industria* Toscana servizi escluso commercio* A B C euro 7.521.401 18.598.000.000 16.002.640.000 rapporti 4,1% 4,8% legenda rapporti % A / B A / C Utilizzando il medesimo panel di aziende, tra il 2001 ed il 2003, si rileva come la dinamica della produzione di tra le aziende di servizio pubblico a rilevanza economica abbia evidenziato: sostenuti aumenti nei settori di gas, servizio idrico e rifiuti, invarianza nei trasporti e lieve diminuzione nel comparto delle farmacie. La spiegazione di simili andamenti, risulta differenziata tra i vari settori coinvolti. Nel comparto idrico, le aziende, diventano i gestori unici del servizio idrico integrato, sostituendosi sovente alle precedenti gestioni in economia degli enti locali. Nel gas le aziende aumentano il mercato servito, sostituendosi alle gestioni comunali. Aumenta inoltre il costo della risorsa e quindi di gestione del servizio, per cui coincidono elevati incrementi del valore fatturato. 1 Da un punto di vista statistico appare assai complesso ricomprendere le local utilities nel settore dell industria o in quello dei servizi (terziario). Infatti, pur definendosi letteralmente servizi, in realtà i SPL a rilevanza economica si caratterizzano per processi produttivi tipici dell industria. Tale difficoltà di identificazione rende necessario conservare un doppio livello di confronto tra i SPL e l industria ed il terziario

La dinamica complessiva è di una elevato incremento del. Se confrontato con l invarianza degli occupati del settore, ciò suggerisce un incremento della produttività degli addetti medesimi assai accentuata. Tabella 4.3 Produttivà aziende Cispel Conferservizi Toscana. Confronti. Cispel Conferservizi Toscana** Toscana settore terziario* Toscana industria in senso stretto indice di produttività 59.240 30.774 66.899 legenda rapporti valore aggiunto / addetti valore aggiunto / addetti valore aggiunto / addetti * senza il comercio È interessante infine notare la dinamica del nei due principali settori produttivi della Regione (industria e terziario), ponendoli a confronto con l andamento del nelle utilities. L effetto è che il recupero di produttività sopra descritto per le local utilities evidenzia una crescita del di 14 punti percentuali, contro una crescita del terziario del 4% (di poco superiore all incremento degli occupati), e una diminuzione, a prezzi correnti, di 6 punti percentuali dell industria. 140 130 GAS 134 1 1 1 ACQUA 167 130 130 RIFIUTI TRASPORTI 117 FARMACIE 97 TOTALE 114

CONFRONTO 114 104 94 Cispel Toscana industria Toscana servizi Le aziende di servizio pubblico hanno effettuato, nel 2003, 314 milioni di euro di investimenti. Tale valore rappresenta l 8,9% degli investimenti complessivi dell industria, ed il 2% del valore complessivo degli investimenti regionali. Tabella 4.4 Investimenti aziende Cispel Confservizi Toscana. Confronti Investimenti aziende Cispel Confservizi Toscana*** Investimenti Toscana*** A B euro 314.338.294 15.675.000.000 rapporti 2,0% legenda rapporti % A / B * Dati Istat ** Nota: settori non compresi: Edilizia, Latte, Mercati e Parcheggi ***Nota: gli investimenti totali toscani sono ricavati dal conto risorse impieghi **** Nota: settori non compresi: Parcheggi e Edilizia Al fine di comprendere infine le diverse caratteristiche tra le utilities e gli altri player regionali, abbiamo infine operato un confronto fra le prime 40 aziende toscane di SPL e le prime 40 aziende toscane dell industria per fatturato. Confrontando indici di produttività e la capitalizzazione delle imprese (normalizzata al fatturato) si evince come le imprese delle utilities si distinguano per un livello di per addetto circa volte più elevato delle altre imprese e per livelli di capitalizzazione anch essi leggermente più alti. Tabella 4.5 Le aziende Cispel Confservizi e le aziende toscane. Va/addetti ( ) Cn/Fatturato Cispel Media 117.089,55 0,37 Medio Banca Media 15.121,08 0,30