REGIONE MARCHE INTERVENTI

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REGIONE MARCHE DIPARTIMENTO TERRITORIO E AMBIENTE SERVIZIO PROGETTAZIONE OPERE PUBBLICHE DI INTERESSE REGIONALE, ATTIVITA ESTRATTIVE E V.I.A. PIANO DI GESTIONE INTEGRATA DELLE AREE COSTIERE Allegato INTERVENTI

A CURA DI Direttore del Dipartimento Territorio e Ambiente Dott. Ing. Libero Principi Dirigente Servizio progettazione opere pubbliche di interesse regionale, attivita estrattive e V.I.A. Dott. Ing. Vincenzo Marzialetti Dott. Geol. Luigi Diotallevi Dott. Ing. Andrea Bartoli Dott.ssa Paola Valenti Dott. Ing. Giorgio Filomena Dott. Geol. Lorenzo Magi Galluzzi Dott. Geol. Stefano Parlani Dott. Ing. Luciano Moliterni Dott. Ing. Mauro Petraccini Dott.ssa Antonella Galli Geom. Mauro Sinigaglia Geom. Catia Ficosecco Geom. Elisa Rinaldi Geom. Aldo Bardeggia Geom. Cesare Cognini Geom. Forchielli Giordano Geom. Pernini Daniele Sig.ra Anna Pellicone Sig.ra Rossella Mattiello - S.T.V. Mario Poli - Collaboratore statistica Sig.ra Vittoria Maggialetti Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto - Comandante C.F. Alessandro Pajno - Assistente amministrativo Sig. Ciro Sandomenico CON LA COLLABORAZIONE DI REGIONE MARCHE Servizio Turismo - Dirigente Dott. Riccardo Strano - Geom. Mario Ruggini - Geom. Franco Pace - Geom. Andrea Recanatini Servizio Agricoltura-Ufficio Pesca - Dirigente Dott. Sergio Bozzi - Dirigente Dott.Uriano Meconi - Dott. Paolo Acciarri Servizio Tutela e Risanamento Ambientale - Dott. Arch. Antonio Minetti - Dott. Luigi Bolognini Servizio Urbanistica - Dott. Arch. Rodolfo Novelli - Dott. Arch. Fabiola Ferrarin ARPAM - Direttore Generale Dott. Gisberto Paoloni - Direttore Tecnico-scientifico Dott. Ferdinando De Rosa Hanno redatto il rapporto Ambientale i Dipartimenti Provinciali Arpam di Pesaro, Ancona, Macerata e Ascoli Piceno Capitaneria di Porto di Pesaro - Comandante C.F. Saverio Di Matteo - T.V. Rosario Meo - Maresciallo II Classe Umberto Casciaro Capitaneria di Porto di Ancona - Comandante C.V. Agostino Izzo C:\Documents and Settings\cad1\Desktop\trasformazione_pdf\04_Allegati.doc 2/69

INDICE 1. STUDI PROPEDEUTICI E ANALISI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ANCONA...5 2. ANALISI AMBIENTALI DELL ARPAM...9 3. RELAZIONI DI PROGETTO PER UNITA FISIOGRAFICA E ALLEGATI...11 3.1. RELAZIONE TECNICO-ECONOMICA...11 3.1.1. Premessa...11 3.1.2. Specifiche tecniche...11 3.1.3.Tipologie...13 3.1.3.1. Scogliere emerse...13 3.1.3.2. Scogliere soffolte...14 3.1.3.3. Pennelli...15 3.1.3.4.Salpamenti...15 3.1.3.5. Ripascimenti...15 3.1.4. Ipotesi di costo...17 3.1.4.1.Premessa...17 3.1.4.2.Scogliere emerse...18 3.1.4.3.Scogliere soffolte...19 3.1.4.4.Pennelli...19 3.1.4.5.Salpamenti...20 3.1.4.6.Ripascimenti...21 3.1.5.7. Riepilogo costi...21 3.2. UNITA' FISIOGRAFICA N.1 - SPIAGGIA BASSA DI GABICCE MARE...22 3.2.1. STATO DI FATTO...22 3.2.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI...22 3.2.3. INDICAZIONI PROGETTUALI...25 3.2.4. QUADRO ECONOMICO...25 3.3. UNITA' FISIOGRAFICA N.2 - PROMONTORIO DEL COLLE SAN BARTOLO...26 3.3.1. STATO DI FATTO...26 3.3.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI...26 3.3.3. INDICAZIONI PROGETTUALI...27 3.3.4. QUADRO ECONOMICO...28 3.4. UNITA' FISIOGRAFICA N.4 - DAL PORTO DI PESARO AL PORTO DI FANO...29 3.4.1. STATO DI FATTO...29 3.4.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI...29 3.4.3. INDICAZIONI PROGETTUALI...30 3.4.4. QUADRO ECONOMICO...30 3.5. UNITA' FISIOGRAFICA N.6 - DAL PORTO DI FANO ALLA FOCE DEL FIUME METAURO...31 3.5.1. STATO DI FATTO...31 3.5.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI...31 3.5.3. INDICAZIONI PROGETTUALI...32 3.5.4. QUADRO ECONOMICO...32 3.6. UNITA' FISIOGRAFICA N.7 - DALLA FOCE DEL FIUME METAURO ALLA FOCE DEL FIUME CESANO... 33 3.6.1. STATO DI FATTO... 33 3.6.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI... 33 3.6.3. INDICAZIONI PROGETTUALI... 34 3.6.4. QUADRO ECONOMICO... 34 3.7. UNITA' FISIOGRAFICA N.8 - DALLA FOCE DEL FIUME CESANO AL PORTO DI SENIGALLIA... 35 3.7.1. STATO DI FATTO... 35 3.7.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI... 35 3.7.3. INDICAZIONI PROGETTUALI... 36 3.7.4. QUADRO ECONOMICO... 36 3.8. UNITA' FISIOGRAFICA N.10 - DAL PORTO DI SENIGALLIA ALLA FOCE DEL FIUME ESINO... 37 3.8.1. STATO DI FATTO... 37 3.8.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI... 38 3.8.3. INDICAZIONI PROGETTUALI... 38 3.8.4. QUADRO ECONOMICO... 38 3.9. UNITA' FISIOGRAFICA N.11 - DALLA FOCE DEL FIUME ESINO AL PORTO DI ANCONA... 39 3.9.1. STATO DI FATTO... 39 3.9.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI... 40 3.9.3. INDICAZIONI PROGETTUALI... 40 3.9.4. QUADRO ECONOMICO... 40 3.10. UNITA' FISIOGRAFICA N.13 - PROMONTORIO DEL MONTE CONERO... 41 3.10.1. STATO DI FATTO... 41 3.10.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI... 41 3.10.3. INDICAZIONI PROGETTUALI... 42 3.10.4. QUADRO ECONOMICO... 42 3.11. UNITA' FISIOGRAFICA N.15 - DAL PORTO DI NUMANA ALLA FOCE DEL FIUME MUSONE... 43 3.11.1. STATO DI FATTO... 43 3.11.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI... 43 3.11.3. INDICAZIONI PROGETTUALI... 44 3.11.4. QUADRO ECONOMICO... 44 3.12. UNITA' FISIOGRAFICA N.16 - DALLA FOCE DEL FIUME MUSONE ALLA FOCE DEL FIUME POTENZA... 45 3.12.1. STATO DI FATTO... 45 3.12.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI... 46 3.12.3. INDICAZIONI PROGETTUALI... 46 3.12.4. QUADRO ECONOMICO... 46 3.13. UNITA' FISIOGRAFICA N.17 - DALLA FOCE DEL FIUME POTENZA AL PORTO DI CIVITANOVA MARCHE... 47 3.13.1. STATO DI FATTO... 47 3.13.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI... 47 3.13.3. INDICAZIONI PROGETTUALI... 48 3.13.4. QUADRO ECONOMICO... 48 C:\Documents and Settings\cad1\Desktop\trasformazione_pdf\04_Allegati.doc 3/69

3.14. UNITA' FISIOGRAFICA N.19 - DAL PORTO DI CIVITANOVA MARCHE ALLA FOCE DEL FIUME CHIENTI...49 3.14.1. STATO DI FATTO...49 3.14.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI...49 3.14.3. INDICAZIONI PROGETTUALI...49 3.14.4. QUADRO ECONOMICO...50 3.15. UNITA' FISIOGRAFICA N.20 - DALLA FOCE DEL FIUME CHIENTI ALLA FOCE DEL FIUME TENNA...51 3.15.1. STATO DI FATTO...51 3.15.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI...51 3.15.3. INDICAZIONI PROGETTUALI...51 3.15.4. QUADRO ECONOMICO...52 3.16. UNITA' FISIOGRAFICA N.21 - DALLA FOCE DEL FIUME TENNA AL PORTO DI PORTO SAN GIORGIO...53 3.16.1. STATO DI FATTO...53 3.16.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI...53 3.16.3. INDICAZIONI PROGETTUALI...54 3.16.4. QUADRO ECONOMICO...54 3.17. UNITA' FISIOGRAFICA N.23 - DAL PORTO DI PORTO SAN GIORGIO ALLA FOCE DEL FIUME ASO...55 3.17.1. STATO DI FATTO...55 3.17.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI...55 3.17.3. INDICAZIONI PROGETTUALI...56 3.17.4. QUADRO ECONOMICO...56 3.18. UNITA' FISIOGRAFICA N.24 - DALLA FOCE DEL FIUME ASO ALLA FOCE DEL TORRENTE TESINO...57 3.18.1. STATO DI FATTO...57 3.18.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI...57 3.18.3. INDICAZIONI PROGETTUALI...58 3.18.4. QUADRO ECONOMICO...58 3.19. UNITA' FISIOGRAFICA N.25 - ALLA FOCE DEL TORRENTE TESINO AL PORTO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO...59 3.19.1. STATO DI FATTO...59 3.19.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI...59 3.19.3. INDICAZIONI PROGETTUALI...59 3.19.4. QUADRO ECONOMICO...60 3.20. UNITA' FISIOGRAFICA N.27 - DAL PORTO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO ALLA FOCE DEL FIUME TRONTO...61 3.20.1. STATO DI FATTO...61 3.20.2. ANALISI DEGLI SQUILIBRI...61 3.20.3. INDICAZIONI PROGETTUALI...62 3.20.4. QUADRO ECONOMICO...62 4. CARATTERIZZAZIONE SEDIMENTI PORTUALI...63 5. CAVE SOTTOMARINE...65 6. SISTEMA DI SUPPORTO ALLE DECISIONI...67 C:\Documents and Settings\cad1\Desktop\trasformazione_pdf\04_Allegati.doc 4/69

1. STUDI PROPEDEUTICI E ANALISI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ANCONA L affidamento dell incarico all Università degli Studi di Ancona ha offerto l opportunità di avvalersi di specifiche analisi nel settore dell idraulica e della dinamica costiera che, svolte dalle strutture regionali direttamente coinvolte nella redazione del piano (Ufficio Progetti e sezione Opere Marittime del Servizio Lavori Pubblici), avrebbero richiesto tempi incompatibili con lo svolgimento delle ordinarie funzioni istituzionali. Si è preferito optare per una gestione ispirata al Project management, secondo cui le funzioni di programmazione, direzione, gestione fanno capo alla amministrazione, mentre attività esterne vengono giustificate dalla multidisciplinarietà dei progetti con un estensione orizzontale delle attuali competenze ingegneristiche (Circolare 7 ottobre 1996 del Ministero LL.PP.). In luogo delle attività specialistiche, le medesime strutture avrebbero assicurato l indispensabile supporto alla raccolta dei dati di campagna (batimetria, sedimentologia, topografia, analisi di laboratorio), nonché lo svolgimento delle attività tecniche e amministrative strumentali (controllo e collaudo). D altro canto, la scelta in capo all Università degli Studi di Ancona è stata motivata dalle ricerche effettuate in precedenza in campo idrodinamico (studio per la progettazione della protezione del litorale Senigallia-Falconanara-Montemarciano) ed in campo sedimentologico (indagini sulle proprietà fisico-meccaniche ed acustiche dei sedimenti superficiali del Mare Adriatico e sull evoluzione tardo quaternaria del litorale anconetano e marchigiano). L attività di collaborazione scientifica dall Istituto di Idraulica della Facoltà di Ingegneria dell Università degli Studi di Ancona viene meglio chiarita dall allegato tecnico che è parte integrante della Convenzione: elaborazione di tutti i dati ondametrici registrati e utilizzazione degli stessi per la taratura del clima ondoso al largo della costa marchigiana; raccolta in unico rapporto di tutti i dati di moto ondoso misurati e ricostruiti sulla costa marchigiana (compresi i dati delle regioni limitrofe); specifiche ricerche sul trasferimento dei dati di moto ondoso di progetto dal largo verso riva, sia utilizzando modelli spettrali sia elaborazioni nello spazio dei tempi. archiviazione e rappresentazione di tutti i dati batimetrici (anche dati esistenti per precedenti campagne in tratti di costa limitati) e di tutte le informazioni raccolte su supporto magnetico (il sistema da utilizzare in accordo con la Regione Marche appartiene al gruppo dei programmi GIS); integrazione dei dati batimetrici con la elaborazione e rappresentazione dei parametri sedimentologici, raccolti in una C:\Documents and Settings\cad1\Desktop\trasformazione_pdf\04_Allegati.doc 5/69 campagna da effettuarsi (a spese della Regione Marche) contemporaneamente alla campagna batimetrica. La rappresentazione cartografica e le elaborazioni effettuate è finalizzata a descrivere la spiaggia emersa e sommersa, valutare l'evoluzione della linea di costa e le tendenze in atto nei vari tratti della costa marchigiana. ricerca di sedimenti sabbiosi in mare aperto da riutilizzare per il ripascimento delle aree costiere in erosione; elaborazione di una carta di distribuzione dei sedimenti superficiali distribuiti sulla piattaforma continentale antistante le coste della Regione Marche; costruzione di tale carta basata sull'apertura di carote e box-corer già prelevati ed ubicati presso l'università di Ancona, con descrizione litologica ed analisi granulometriche dei livelli sabbiosi, tenendo conto anche dei dati già noti in bibliografia; indicazione, a seguito delle operazioni sopra descritte, delle aree più adatte al prelievo delle sabbie atte al ripascimento delle spiagge in erosione e nelle quali saranno eseguite ulteriori e più dettagliate indagini a cura della Regione Marche; consulenza per la campagna sedimentologica costiera al fine di predisporre le specifiche tecniche dei rilievi e delle analisi da eseguirsi a cura della Regione Marche; censimento del materiale sabbioso presente all'interno delle aree portuali o intrappolato da difese costiere e programma di riutilizzazione dello stesso materiale. analisi del comportamento delle numerose opere di difesa e dei porti esistenti sulla costa marchigiana; predisposizione di schede operative per esaminare l'evoluzione e l'effetto delle opere durante la loro vita; criteri ed analisi sul comportamento delle strutture e delle opere da realizzare per la difesa della costa in base ai più recenti metodi di calcolo ed indagini di laboratorio. taratura di modelli matematici per lo studio del trasporto solido trasversale al fine di individuare il comportamento di profili di spiaggia anche in presenza di barre sommerse e bilancio dei sedimenti su tutta la costa marchigiana; utilizzazione dei modelli nell'analisi del comportamento di tratti di litorale in erosione e nella taratura del modello bidimensionale. analisi del trasporto solido fluviale ed evoluzione storica delle foci dei fiumi marchigiani; utilizzazione dei "modelli regionali" per lo studio delle portate idriche e delle portate solide; raccolta ed elaborazione di tutti i dati di misura di portata e di trasporto solido, dal momento che le voci del trasporto fluviale sono uno degli input del bilancio dei sedimenti. modello matematico bidimensionale degli elementi finiti per lo studio dell'idrodinamica costiera anche in presenza di opere di difesa, tarato con misure e con modelli semplificati e implementato in modo da essere successivamente unito ad un modello morfologico. Responsabile scientifico della Convenzione, stipulata il 19.10.1998, è stato nominato il Prof. Ing. Alessandro Mancinelli, Direttore dell Istituto di Idraulica della Facoltà di Ingegneria di

Ancona, con il compito di coordinare gli studi di natura sedimentologica del Prof. Pietro Curzi, Ordinario della Facoltà di Ingegneria di Bologna, con gli studi del Prof. Ing. Giulio Scarsi della Facoltà di Ingegneria di Genova, riguardanti la predisposizione di un modello idrodinamico delle acque basse e la caratterizzazione del clima ondoso al largo e sottocosta. L attività, iniziata nell ottobre 1998, si è sviluppata in sinergia con il Servizio Lavori Pubblici Ufficio Progetti Dirigente Ing. Vincenzo Marzialetti, che ha fornito l indispensabile e fattiva collaborazione e si è direttamente occupato dell espletamento delle indagini batimetriche e sedimentologiche. Alcuni problemi amministrativi insorti durante l esecuzione dei lavori hanno fatto sì che la campagna di misure venisse interrotta prima del suo completamento; i dati batimetrici, ancora in fase di esecuzione, saranno inseriti nello studio, non appena disponibili. Frattanto è funzionante dal marzo 1999 la boa ondametrica situata al largo di Ancona che, mediante la stipula di apposita convenzione, è stata inserita nella Rete Ondametrica Nazionale gestita dall Ufficio Idrografico e Mareografico Nazionale. L'Università ha consegnato la prima fase prevista nella convenzione (analisi dati esistenti) e parte della seconda (analisi nuovi dati derivanti dalla Boa Ondametrica e dai rilievi topografici e sedimentologici) con la richiesta di proroga, motivata dalla assenza dei rilievi batimetrici previsti. I principali obiettivi che la convenzione ha raggiunto sono di seguito riportati: 1. Sono state rappresentate le caratteristiche fisiche ed ambientali dello spazio costiero attraverso carte tematiche costruite con i dati rilevabili dalle campagne batimetriche e sedimentologiche. Sono stati confrontati i dati recenti con quelli del passato al fine di individuare le tendenze evolutive e l efficacia delle opere di difesa realizzate. È stato predisposto un sistema informativo territoriale che permette di osservare la costa a scale spaziali regionali e locali e di valutare l evoluzione a scale temporali sia nel breve che nel lungo periodo. 2. La conoscenza delle caratteristiche del moto ondoso al largo della costa marchigiana è stata approfondita utilizzando sia i dati rilevati dalla boa ondametrica sia tutte le informazioni attualmente disponibili. I dati del moto ondoso sono stati trasferiti dal largo verso riva utilizzando i metodi spettrali efficaci sino al limite della zona dei frangenti. Sono stati individuati i metodi per il trasferimento all interno della zona dei frangenti dove la turbolenza ed i processi non lineari divengono prevalenti. Sono stati definiti i modelli di trasporto trasversale ed alcuni indicatori di tipo morfologico per analizzare le condizioni di stabilità della spiaggia. 3. È stato predisposto un modello numerico per le shallow-waters che sia in grado di simulare l idrodinamica dei bassi fondali anche in presenza di opere di difesa. 4. È stata costruita la carta dei depositi sabbiosi marini analizzando campioni esistenti in modo di valutare la fattibilità tecnica ed economica del prelievo della sabbia da utilizzare nei ripascimenti. 5. È stata ricostruita l evoluzione storica delle foci fluviali per conoscere la consistenza degli apporti solidi recenti dei bacini idrografici regionali. Nello Studio ha particolare rilevanza l organizzazione e la gestione dei dati. I fattori che influenzano la dinamica costiera sono molteplici e spesso tra loro collegati. Ciò vuol dire che nella fase di analisi, è necessario raccogliere e gestire un grande numero di informazioni a volte puntuali e a volte distribuite su di un area, in qualche caso conservate in un archivio e in qualche altro da raccogliere sul campo. In questo ambito, particolare importanza ha il Sistema Informativo Territoriale o GIS, predisposto all interno dello Studio, il quale permette di visualizzare, esplorare, interrogare ed analizzare i dati geografici, fisici ed idraulici memorizzati. Grazie alla capacità di analisi trasversali dei dati, il SIT consente diverse chiavi di lettura, nonché restituzioni geografiche, tabellari e testuali rispondenti alle varie esigenze e adattabili ai diversi tipi di utenza, attraverso procedure di immediata e facile accessibilità. In questi anni le applicazioni dei SIT sono state indirizzate soprattutto nei settori della pianificazione territoriale, della gestione dei beni culturali ed ambientali e nella gestione delle reti tecnologiche. Pochi, per quanto è dato sapere, sono ancora gli utilizzi in ambito di studio dell ambiente costiero o più in generale della difesa del suolo. Tuttavia in un quadro frammentato e condizionato da più fattori come è quello dell ambiente costiero, il solo fatto di poter riunire le informazioni disponibili è già un grande vantaggio ed un ottimo punto di partenza. Cuore del GIS è dunque la base dati, la quale è composta da una banca dati all interno della quale gli elementi geografici in forma numerica si integrano con quelli descrittivi in forma tabellare, testuale e di immagine. In una problematica come lo studio dell ambiente costiero, le informazioni che devono entrare a formare la banca dati del sistema informativo sono: - dati cartografici; - dati meteomarini (misure del moto ondoso, del vento e del livello del mare); - dati geomorfologici (rilievi topografici, batimetrici e sedimentologici); - dati idrologici (caratteristiche dei bacini idrografici, regime delle portate solide e liquide dei C:\Documents and Settings\cad1\Desktop\trasformazione_pdf\04_Allegati.doc 6/69

corsi d acqua); - dati di interesse antropico e/o ambientale (censimento delle opere di protezione costiera, rilievo fotografico della zona costiera, raccolta di notizie storiche, contenuti degli strumenti urbanistici). Tutti questi elementi sono stati raccolti ed elaborati nel presente studio in modo da conseguire due tipi di risultati: un primo risultato, di validità generale, è rappresentato dalla predisposizione di un sistema globale di analisi e gestione dell ambiente costiero; un secondo risultato, legato allo scopo dello studio, è costituito da alcuni prodotti per la caratterizzazione della spiaggia emersa e sommersa. In particolare questi elaborati sono costituiti da: - valutazione dell evoluzione della linea di costa; - analisi delle opere di difesa e della loro efficacia; - redazione di carte tematiche relative alla caratteristiche della costa delle Marche. In generale, il GIS consente di avere grandi vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali, tra i quali: - visione omogenea ed unitaria dell ambiente; - tempi brevi per l analisi di informazioni complesse e numerose; - possibilità di scegliere la scala di rappresentazione tenendo però conto della scala propria degli elementi geografici contenuti all interno della base dati; - possibilità di correlare l elemento territoriale geo - referenziato con le sue informazioni descrittive (tabelle, testi e immagini); - possibilità di aggiornare ed integrare in qualsiasi momento la banca dati. Il sistema messo a punto non esaurisce ovviamente la problematica ma ne costituisce un punto di partenza per il confronto con i soggetti interessati alla programmazione e gestione dell ambiente costiero. Esso deve essere considerato aperto e dovrà inoltre essere periodicamente aggiornato per introdurre tutte le informazioni, le notizie ed i dati che verranno raccolti. L Istituto di Idraulica della Facoltà di Ingegneria di Ancona al termine dello studio ha prodotto i seguenti elaborati: Relazione Generale Cartografia Generale Schede Tecniche sulle opere esistenti Relazione di sintesi sui modelli matematici predisposti S.I.T. (Sistema Informativo Territoriale) con sistemi informatici compatibili con quelli regionali La Relazione Generale è così suddivisa: Introduzione A. Analisi dei dati meteomarini esistenti B. Caratterizzazione della spiaggia emersa e sommersa Appendice: Analisi delle campagne sedimentologiche esistenti a Nord di Ancona B.1 Sistema informativo territoriale della costa marchigiana C. Ricerca delle sabbie su area vasta D. Analisi delle opere di difesa E. Modellazione del trasporto solido trasversale F. Trasporto solido fluviale e dinamica delle foci G. Modello numerico per le acqua basse Appendice: Sviluppo del modello numerico per le acqua basse Conclusioni La cartografia Generale prodotta è costituita dalle seguenti tavole: Tavola A0 Inquadramento Generale Tavola A1 Linea di costa ed opere di difesa Tavola A2 Tipologia delle opere di difesa Tavola B1 Distribuzione del D50 nei campioni sedimentologici Tavola B2 Punti di campionamento per la ricerca dei depositi sabbiosi Tavola C1 Evoluzione storica della linea di costa Tavola C2 Evoluzione storica delle opere di difesa e della linea di costa Tavola C3 Valutazione dell evoluzione della linea di costa Le schede tecniche sulle opere esistenti sono inserite all interno della Relazione Generale nella parte D) Analisi delle opere di difesa. La relazione di sintesi sui modelli matematici è inserita all interno della Relazione Generale nella parte E) Modellazione del trasporto solido trasversale e nella parte G) Modello numerico per le acqua basse. CD contenente elaborazione del S.I.T. (Sistema Informativo Territoriale). Gli argomenti trattati nello Studio evidenziano la grande mole di informazioni e di dati che sono oggi disponibili su tutta la costa marchigiana. Il completamento delle indagini batimetriche fornirà un indispensabile supporto a quanto elaborato e rappresenta quindi un integrazione indispensabile. C:\Documents and Settings\cad1\Desktop\trasformazione_pdf\04_Allegati.doc 7/69

Pur essendo difficile sintetizzare tutto il lavoro svolto, alcuni risultati principali sono di seguito illustrati in modo che essi possano rappresentare una base di confronto con tutti gli attori interessati al problema della costa: amministratori regionali e locali, operatori economici, associazioni naturalistiche, tecnici impegnati nella pianificazione e gestione del territorio, ecc. C:\Documents and Settings\cad1\Desktop\trasformazione_pdf\04_Allegati.doc 8/69