3.4.1 Descrizione del Programma

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PROGRAMMA N -010 PUBBLICA ISTRUZIONE, DIRITTO ALLO STUDIO E SERVIZI CONNESSI RESPONSABILE SIG.- BARBARA MARANGOTTO (Il riferimento al Responsabile è puramente indicativo, individuazione formale avverrà in sede di P.E.G., a norma dell art. 169 del T.U. D.Lgs. 18/08/2000, n 267) 3.4.1 Descrizione del Programma Il programma comprende: l esercizio delle funzioni amministrative relative alla materia assistenza scolastica (in base all art. 45 D.P.R. 616/77) secondo le modalità previste dalla L.R. 31/80 e attraverso azioni rivolte a: facilitare la frequenza scolastica e l accesso al diritto allo studio (mensa e scuolabus) consentire l inserimento nelle strutture scolastiche e la socializzazione dei minori disadattati o in difficoltà di sviluppo e di apprendimento (assistenza socio-psico-pedagogica), eliminare i campi di evasione e di inadempienze dell obbligo scolastico, favorire innovazioni educative e didattiche che consentono un interrotta esperienza educativa in stretto collegamento tra i vari ordini di scuola, tra scuola, strutture parascolastiche e società, fornire un adeguato supporto per l orientamento scolastico e per le scuole degli indirizzi dopo il compimento dell obbligo, favorire la prosecuzione degli studi ai capaci e meritevoli anche se privi di mezzi, favorire il completamento dell obbligo scolastico e la frequenza di scuole secondarie superiori da parte di adulti lavoratori e studenti; l esercizio delle funzioni amministrative di cui all art. 156 1 comma D.Lgs n. 297/94 (fornitura gratuita libri di testo agli alunni della scuola primaria); l esercizio delle funzioni amministrative di cui all art. 7 L. 19/2007 e succ. modificazioni ed integrazioni (dote scuola) che integra in un unico strumento la pluralità dei contributi regionali che fino ad oggi hanno supportato le famiglie nelle sostenute per l istruzione (libri di testo scuola secondaria di I e grado art. 27/448/98) (borse di studio di cui alla L. n. 62/2000); l esercizio delle funzioni amministrative trasferite ai comuni dall art. 139 del D.Lgs 112/98 relative a - l istituzione, l aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione; - la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche; - i servizi di supporto organizzativo del servizio d istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio; - il piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle attrezzature, d intesa con le istituzioni scolastiche; - la sospensione delle lezioni in casi gravi e urgenti; - le iniziative e le attività di promozione relative all ambito delle funzioni conferite; - la costituzione, i controlli e la vigilanza, ivi compreso lo scioglimento, sugli organi collegiali scolatici a livello territoriale; Il Comune esercita inoltre, anche d intesa con le istituzioni scolastiche, iniziative relative a: - educazione degli adulti; - interventi integrati di orientamento scolastico e professionale; - azioni tese a realizzare le pari opportunità d istruzione; - azioni di supporto tese a promuovere e sostenere la coerenza e la continuità verticale e orizzontale tra i diversi ordini di scuola; - interventi perequativi;

- interventi integrati di prevenzione della dispersione scolastica e di educazione alla salute 3.4.2 Motivazione delle scelte Le nuove disposizioni normative emanate successivamente al DPR nr. 616/77 e L.R. n. 31/80 in materia di erogazione di servizi attinenti alle funzioni amministrative di assistenza scolastica e di programmazione e di pianificazione della rete delle istituzioni scolastiche hanno ampliato l ambito di competenza dell Ente Locale, il quale deve, non solo garantire quei servizi diretti a facilitare la frequenza scolastica e l accesso al diritto allo studio quali TRASPORTO, MENSA e ASSISTENZA, ma è impegnato in un continuo miglioramento degli stessi, al fine renderli sempre più funzionali alle esigenze della nostra comunità nel mutato contesto socioeconomico nonché alla realizzazione di nuovi importanti servizi tesi ad innalzare la qualità dell istruzione. Sulla base delle nuove disposizioni normative contenute nell art. 21 della L. 59/97 e dal D.Lgs.vo n. 112 del 31.03.1998 l autonomia scolastica, l Ente Locale è diventato a tutti gli effetti, il principale interlocutore delle Istituzioni scolastiche. Resta comunque inteso che la base alla quale attenersi per l erogazione dei servizi previsti dal piano per il diritto allo studio dell Ente Locale sono le disposizioni contenute nella L.R. 31/80 e nella L. 19/2007, che non siano incompatibili con le disposizioni in tema di autonomia scolastica, di interventi perequativi e di azioni di supporto, zzate all attuazione delle pari opportunità scolastiche. 3.4.3 Finalità da conseguire Gli obiettivi da realizzare, negli anni futuri, sono i seguenti: Facilitare il buon funzionamento degli Istituti Comprensivi che comprende l insieme delle funzioni e dei compiti volti a consentire la concreta e continua erogazione di beni e di materiale di consumo alle scuole la base di segnalate loro esigenze; Concorrere alla generalizzazione del servizio di scuola dell infanzia, attraverso il consolidamento delle scuole dell infanzia autonome paritarie esistenti territorio con l obiettivo di realizzare, progressivamente, condizioni paritarie per l accesso di tutti i bambini al sistema prescolastico integrato; Concorrere alla qualificazione del servizio di scuola materna non statale (elevazione della qualità, potenziamento e/o creazione di coordinamenti pedagogico-didattici, sperimentazione e/o rafforzamento di modalità di rapporto fra scuola, famiglia ed Enti Locali, di servizi comuni all intero sistema della scuola dell infanzia, con particolare riferimento all inserimento di bambini diversamente abili e di bambini extracomunitari); assicurare l inserimento degli invalidi, degli emarginati e dei diversamente abili nell ambito delle scuole dell infanzia, primarie e secondarie; assicurare la fornitura gratuita dei libri di testo agli alunni delle scuole primarie statali e paritarie garantire la massima funzionalità dei locali delle scuole dell infanzia, della scuola dell obbligo dei due Istituti Comprensivi, nonché dei locali che ospitano il Centro E.D.A con l acquisto di arredi e di quanto necessario per assicurare il buon svolgimento delle attività didattiche rivolte agli adulti; garantire il servizio mensa secondo standard di qualità e di sicurezza ottimali agli alunni e ai docenti delle scuole dell infanzia, primarie e secondarie di I grado; accedere ai contributi di cui alla normativa comunitaria Regione Lombardia. CEE 3392/93 per i prodotti lattiero caseari utilizzati nella refezione scolastica; assicurare la sorveglianza la qualità del pasto, i controlli l andamento del servizio mensa e il buon funzionamento della Commissione Mensa;

concorrere agli obiettivi della programmazione didattico-educativa attraverso azioni a sostegno della scuola dell infanzia e alla scuola dell obbligo, da alcuni anni anche a favore delle scuole secondarie di grado presenti nostro territorio, in relazione all arricchimento dell offerta formativa; trasferimento oneri per il funzionamento gestionale amministrativo delle scuole a supporto dell autonomia scolastica; offrire a tutti gli adulti la possibilità di conseguire le conoscenze di base e le competenze necessarie per l inserimento nella società moderna in forte trasformazione (C.P.T.E.D.A); garantire e migliorare l inserimento degli stranieri nei vari ordini di scuola oltre che favorire il rapporto coi genitori stranieri attraverso la promozione di progetti zzati alla diffusione della cultura della mediazione ; realizzazione di progetti di mediazione culturale nelle scuole e nei servizi sociali zzati all accoglienza e al sostegno dei bambini e delle famiglie migranti. Tali progetti, finanziati dalla Regione Lombardia nell ambito della L. n. 328/2000, sono gestiti dall Ufficio del Piano di Zona del distretto di Guidizzolo; garantire il servizio di trasporto scolastico per gli studenti residenti presso le scuole del territorio. Tale servizio risponde all esigenza di facilitare l assolvimento dell obbligo scolastico, concorre a rendere effettivo il diritto allo studio e facilita l accesso alla scuola di competenza; garantire il dimensionamento ottimale della rete scolastica locale. Studio e promozione di iniziative per consolidare la nuova organizzazione, nonché collaborazione con i dirigenti scolastici per il mantenimento delle dimensioni ottimali dei due Istituti Comprensivi; garantire l erogazione dei contributi regionali art. 7 L. 19/2007 (dote scuola) che integra in un unico strumento la pluralità dei contributi regionali che fino ad oggi hanno supportato le famiglie nelle sostenute per l istruzione.(libri di testo scuola secondaria di I e grado art. 27/448/98) (borse di studio di cui alla L. n. 62/2000); erogazione diversi premi allo studio a studenti meritevoli, sia delle scuole superiori che universitari, che non godano di condizioni economiche particolarmente agiate, con l intento di premiare ed agevolare il loro impegno nello studio. 3.4.3.1 Investimento Si rinvia al contenuto del corrispondente piano triennale per le opere pubbliche 3.4.3.2 Erogazione dei servizi di consumo Si sostanzia nell espletamento delle attività indicate nel programma 3.4.4 Risorse umane da impiegare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse umane da impiegare saranno quelle che, nella dotazione organica, sono associate ai servizi contabili richiamati. 3.4.5 Risorse strumentali da utilizzare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse strumentali impiegate saranno quelle attualmente in dotazione ai centri di costo già detti, richiamate ed elencate, in modo analitico, nell inventario dell ente. 3.4.6 - Coerenza con il Piano Regionale di Settore Il programma esposto rita essere coerente con le linee generali di medio lungo periodo della Regione.

3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA 10 - Pubblica Istruzione, Piano di Diritto allo Studio e servizi connessi Entrate ENTRATE SPECIFICHE Stato Regione Provincia Unione Europea Cassa DD.PP. - Credito sportivo ist. previdenza Altri Indebitamenti (1) Altre Entrate PROVENTI DEI SERVIZI QUOTE DI RISORSE GENERALI (A) (B) (C) Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 15.900,00 15.900,00 15.900,00 4.350,00 4.350,00 4.350,00 2.000.00 700,00 710,00 720,00 2.020.950,00 20.960,00 20.970,00 146.350,00 152.360,00 153.880,00 146.350,00 152.360,00 153.880,00 1.330.252,00 1.732.210,00 1.433.850,00 1.330.252,00 1.732.210,00 1.433.850,00 Legge di finanziamento e articolo TOTALE GENERALE (A+B+C) 3.497.552,00 1.905.530,00 1.608.700,00 (1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito, prestiti obbligazionari e simili.

3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA 10 - Pubblica Istruzione, Piano di Diritto allo Studio e servizi connessi Impieghi Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 entità (c) entità (c) 1.375.052,00 39,3 0,00 0 2.122.500,00 60,7 3.497.552,00 13,8 1.460.530,00 76,6 0,00 0 445.000,00 23,4 1.905.530,00 16,3 1.463.700,00 91 0,00 0 145.000,00 9,01 1.608.700,00 17