CEREALI. Scheda di settore

Documenti analoghi
LA FILIERA CEREALICOLA TRA MINACCE E OPPORTUNITÀ

Frumento: tendenze e dinamiche recenti

Frumento: tendenze e dinamiche recenti

Mais e Soia: tendenze e dinamiche recenti

Mais e soia: tendenze e dinamiche recenti

Mais e Soia: tendenze e dinamiche recenti

Mais e Soia: tendenze e dinamiche recenti

Frumento tenero. Panificabile francese

Mais e soia: tendenze e dinamiche recenti

IN SINTESI. Nel mondo pag. 2 In Italia pag. 4 IN EVIDENZA. II TRIMESTRE 2014 numero 3/14 30 luglio 2014

Il mercato dei cereali nel medio periodo

L industria dolciaria dei prodotti da forno

L industria Pastaria. Grado di autoapprovvigionamento (q.) 215% Propensione all import (q.) 2% Propensione all export (q.) 54%

SCHEDA SETTORE: FRUTTA IN GUSCIO

Il comparto italiano. rilevanza socioeconomica, relazioni di filiera e leadership internazionale

Direzione Servizi per lo sviluppo rurale. I numeri della filiera del pomodoro da industria

Il mercato del mais: primo consuntivo 2013 e prospettive per il 2014

LO SCENARIO PRODUTTIVO ITALIANO DELLE PRINCIPALI COMMODITIES AGRICOLE. Una sintesi delle principali dinamiche nazionali nel contesto mondiale

Mercato del grano: dieci anni di instabilità

LA FILIERA ITALIANA DELL ORTOFRUTTA FRESCA

Frumento: tendenze e dinamiche recenti

L export di vino veneto e i flussi internazionali

L industria molitoria

SETTORE LATTIERO-CASEARIO

La bilancia commerciale agroalimentare nazionale. gennaio-settembre 2017

SCENARIO MONDIALE E POSIZIONAMENTO ALL ESTERO DEI SALUMI ITALIANI

Quadro di settore e caratteristiche delle produzioni di frumento tenero e duro nell ottica delle filiere/mercato

Agricoltura biologica in Italia: nel 2015, i produttori sono cresciuti dell 8,1%, la SAU del 7,5%

L industria mangimistica

IL MERCATO DELL AGLIO

IL MERCATO DEL POMODORO DA MENSA

IL MERCATO DELLE FRAGOLE

il Commercio Estero in Friuli Venezia Giulia anno 2016

Evoluzione del settore agricolo nel corso della crisi: il contributo della cooperazione

Focus on: Evoluzione dell offerta dell industria molitoria e pastaria nel 2012 pag. 11

Il quadro del commercio mondiale: opportunità per le imprese. Alessandra Lanza, Prometeia spa

SANA. di Silvio Pellati. Lunedì 8 Sett 2014 // ore 10. SALONE INTERNAZIONALE DEL BIOLOGICO E DEL NATURALE Quartiere Fieristico di Bologna!

IMPORTAZIONI & ESPORTAZIONI NEL SISTEMA FORESTA-LEGNO-MOBILI

IL MERCATO DEL MELONE TENDENZE RECENTI. Ismea. Mario Schiano lo Moriello AGGIORNAMENTO GIUGNO

TENDENZE Mais, soia e orzo Trimestrale Ismea di analisi e previsioni per i settori agroalimentari

IL MERCATO DEL MELONE

MERCATO LATTIERO CASEARIO

Il quadro del commercio mondiale: opportunità per le imprese. Alessandra Lanza, Prometeia spa

L INDUSTRIA ITALIANA COSTRUTTRICE DI MACCHINE UTENSILI: LE ULTIME TENDENZE

Scenario di medio periodo del mercato dei cereali e prospettive per la campagna di commercializzazione 2012/13

1. IMPORTAZIONE ED ESPORTAZIONE DEL GRANO DURO. La coltivazione di grano duro viene attuata principalmente in Europa, in Medio

SCHEDA SETTORE: AGRUMI

Struttura dell agricoltura in Friuli Venezia Giulia e in Europa

Struttura dell agricoltura in Friuli Venezia Giulia e in Europa

SETTORE PRODOTTI BIOLOGICI

Prime valutazioni sull andamento del settore agroalimentare veneto nel Rapporto di sintesi

RIUNIONE DELLA FILIERA ZOOTECNICA

Rallentamento strutturale del commercio mondiale

LA FILIERA CORILICOLA IN ITALIA. Roma, 20 Aprile 2015

Il mercato del grano duro: previsioni a breve e medio termine

I prezzi delle Camere di Commercio CEREALI

SCHEDA SETTORE: ORTAGGI, LEGUMI E PATATE

I prezzi delle Camere di Commercio CEREALI

IL MERCATO DELLE CARNI

Mais & Soia. Mais (fonte WASDE) Soia (fonte WASDE)

La bilancia commerciale dell agroalimentare italiano nel Elementi di analisi congiunturale e di medio periodo

LE ESPORTAZIONI AGRICOLE E DELL INDUSTRIA ALIMENTARE DELL EMILIA-ROMAGNA. Gennaio 2016

Il mercato del tondo per cemento armato Periodo: Primo trimestre 2004 Fonte: Federacciai

MERCATO E SCENARI EVOLUTIVI PER I VINI ITALIANI

La qualità e i volumi di grano duro richiesti dall industria pastaria

Il settore agro-alimentare in Italia e in Sicilia. Direzione Studi e Ricerche

LA FILIERA CORILICOLA IN ITALIA

SETTORE PELLETTERIA: CONSUNTIVO 2015 e 1 TRIMESTRE 2016

IL MERCATO DEL POMODORO DA MENSA

Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2014

I prezzi delle Camere di Commercio CEREALI

F.V.G. - Export vini:

Un futuro di sfide. Dal metanolo alla conquista dei mercati. VINITALY, Veronafiere 6 aprile Simone Vieri

Produzione vendibile: 314 milioni (2012/2013) Aziende, capi e produzioni (2013; 2014)

Il settore agro-alimentare in Italia e in Toscana. Direzione Studi e Ricerche

LA PRODUZIONE DI CARNE AVICOLA VENETA A CONFRONTO COL RESTO D EUROPA (EU27)

SCHEDA LEGUMI PER L ALIMENTAZIONE UMANA.

Manta, 1 Luglio 2011 I COSTI DI PRODUZIONE IN FRUTTICOLTURA. La produzione. e i consumi. Centro Servizi Ortofrutticoli

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

MONITOR LE IMPRESE AGROINDUSTRIALI DEL NORD ITALIA

MERCATI ESTERI E CANALI DI VENDITA: LE OPPORTUNITÀ PER I PRODUTTORI VITIVINICOLI

Valutazione sull andamento congiunturale delle imprese cooperative biellesi I semestre 2012

L industria alimentare

GLI SCAMBI COMMERCIALI DELLA FILIERA AGROALIMENTARE DELL EMILIA-ROMAGNA Dinamica 2015 e I trimestre Luglio 2016

IL SISTEMA LEGNO-ARREDAMENTO ITALIANO

L effetto Brexit sull agroalimentare italiano

3. Il Commercio Internazionale

TAVOLA MOVIMENTO CLIENTI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI PER PAESE DI RESIDENZA, CATEGORIE E TIPOLOGIE DI ESERCIZI Anno 2015

Opportunità e strategie dell ICE per le imprese - Focus Veneto

Bologna, 22 marzo 2016 COMPETITIVITA E SVILUPPO DELL AGROALIMENTARE ITALIANO DENIS PANTINI. Direttore Area Agroalimentare - NOMISMA spa

Focus sul settore alimentare

Quadro del Settore lattiero-caseario. Report n 4 Ottobre 2010

Mappa del Posizionamento Internazionale. Un nuovo strumento per l analisi ed il posizionamento dell Impresa sui mercati esteri

LA CAMPAGNA CEREALI 2012/2013 Analisi del potenziale produttivo e del mercato

I prezzi delle Camere di Commercio CEREALI

SUPERFICIE COLTIVATA A CEREALI E SOIA

L agroalimentare: energia per la vita e per lo sviluppo

Il settore agro-alimentare in Italia. Focus sul vitivinicolo. Direzione Studi e Ricerche

DATI PER WINE BUSINESS EXECUTIVE PROGRAM

Transcript:

CEREALI Scheda di settore

SCHEDA DI SETTORE CEREALI 1. LE CARATTERISTICHE DELLA FILIERA 2. LA FASE AGRICOLA 3. LA PRODUZIONE INDUSTRIALE 4. PREZZI E COSTI 5. LA DOMANDA INTERNA 6. GLI SCAMBI COMMERCIALI 7. LO SCENARIO MONDIALE 8. ANALISI SWOT 2

1. LE CARATTERISTICHE DELLA FILIERA L incidenza del settore cereali su agricoltura e industria I numeri del settore cerealicolo Gli attori della filiera I flussi di prodotto La dipendenza delle industrie dalle materie prime importate

RILEVANZA DEL SETTORE L incidenza del settore cerealicolo su agricoltura e industria - 2016 FASE AGRICOLA Il valore della produzione ai prezzi di base del totale cereali ammonta a 4.189 milioni di euro pari al 15% delle coltivazioni agricole; nello specifico, le produzioni cerealicole più rilevanti sono frumento tenero, frumento duro, mais e orzo che nel complesso rappresentano l 82% del valore totale del comparto cerealicolo. FASE DELLA TRASFORMAZIONE fatturato industria molitoria: 3.483 milioni di euro; fatturato industria pastaria: 4.748 milioni di euro; fatturato industria mangimistica: 6.020 milioni di euro. 15,5% 2,6% 3,6% 4,6% 89,2% 84,5% cereali altre coltivazioni agricole molitoria pastaria mangimistica altri settori Fonte: Ismea su dati Istat, Italmopa, Aidepi, Assalzoo 4

I NUMERI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO struttura Unità di misura 2014 2015 2016 az.agricole 1 frumento duro (n) 202.182 - - superficie investita (000 ha) 1.288 1.329 1.384 molini a frumento duro (n) 125 n.d. n.d. addetti industria molitoria 2 (n) 4.600 n.d. n.d. imprese industria pastaria (n) 120 120 120 addetti industria pastaria (n) 7.500 7.500 7.500 offerta produzione granella di frumento duro (000 t) 4.121 4.481 5.129 produzione sfarinati di frumento duro (000 t) 3.829 3.685 3.745 fatturato industria molini a frumento duro (mln ) n.d. 1.963 1.727 produzione pasta (000 t) 3.422 3.273 3.324 fatturato industria pastaria (mln ) 4.610 4.802 4.748 scambi con l'estero granella di frumento duro 3 import (mln ) 806 843 642 export (mln ) 92 191 107 saldo (mln ) - 714-652 - 535 pasta di semola 4 import (mln ) 61 58 59 export (mln ) 1.867 1.978 1.917 saldo (mln ) 1.806 1.920 1.858 domanda 5 consumo nazionale (000 t) 1.487 1.439 1.428 consumo pro-capite di pasta di semola (kg) 24,9 23,5 23,5 mercato indice dei prezzi all'origine frumento duro (100=2010) 163,9 168,4 118,3 1) Censimento generale agricoltura, SPA 2013. 2) dato riferito ai molini a frumento duro e a frumento tenero. 3) NC8: 100111, 100119. 4) NC8: 190211, 190219, 190230. 5) dato Aidepi Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT, Italmopa, Aidepi 5

I NUMERI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO TENERO Unità di misura 2014 2015 2016 struttura az.agricole 1 frumento tenero (n) 128.052 - - superficie investita (000 ha) 587 554 529 molini a frumento tenero (n) 233 - - addetti industria molitoria 2 (n) 4.600 - - offerta produzione granella di frumento tenero (000 t) 3.123 3.006 3.007 produzione sfarinati di frumento tenero (000 t) 4.026 4.018 4.006 fatturato industria molini a frumento tenero (mln ) n.d. 1.797 1.756 produzione prodotti da forno (000 t) 1.138 1.133 1.149 fatturato industria dei prodotti da forno (mln ) 5.136 5.125 5.268 scambi con l'estero granella di frumento tenero 3 import (mln ) 994 1.001 973 export (mln ) 14 20 15 saldo (mln ) - 980-981 - 958 prodotti della panetteria e biscotteria 4 import (mln ) 706 747 782 export (mln ) 1.573 1.724 1.785 saldo (mln ) 866 977 1.003 domanda 5 consumo apparente dei prodotti da forno (000 t) 977 958 993 consumo pro-capite dei prodotti da forno (kg) 16,1 15,8 16,4 mercato indice dei prezzi all'origine frumento tenero (100=2010) 110,7 104,6 92,6 1) Censimento generale agricoltura, SPA 2013. 2) dato riferito ai molini a frumento duro e a frumento tenero. 3) NC8: 100191, 100199. 4) NC8: 1905. 5) dato Aidepi Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT, Italmopa, Aidepi 6

I NUMERI DELLA FILIERA MAIS E ORZO Unità di misura 2014 2015 2016 struttura az.agricole 1 mais (n) 132.874 - - superficie investita mais (000 ha) 869 656 661 az.agricole 1 orzo (n) 92.996 - - superficie investita orzo (000 ha) 233 243 244 imprese industria mangimistica (n) 477 440 429 addetti industria mangimistica (n) 8.500 8.500 8.500 offerta produzione mais (000 t) 9.350 6.657 6.904 produzione orzo (000 t) 861 966 1.000 produzione mangimi composti (000 t) 14.090 14.056 14.226 fatturato industria mangimistica (mln ) 6.360 5.860 6.020 scambi con l'estero granella di mais 2 import (mln ) 866 676 806 export (mln ) 42 62 54 saldo (mln ) - 824-614 - 752 granella di orzo 3 import (mln ) 119 120 122 export (mln ) 2 2 1 saldo (mln ) - 117-118 - 121 mercato indice dei prezzi all'origine mais (100=2010) 102,9 91,9 102,1 indice dei prezzi all'origine orzo (100=2010) 112,1 107,6 97,8 1) Censimento generale agricoltura, SPA 2013. 2) NC8: 1005. 3) NC8: 1003 Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT, Assalzoo 7

PRINCIPALI ATTORI DELLE FILIERE CEREALICOLE Import granella Aziende agricole Export granella Commercianti / centri privati di raccolta Prima trasformazione Industria Molitoria Cooperative Associazioni di produttori Export sfarinati Consorzi agrari Seconda trasformazione Industria pastaria Panificazione artigianale ed industriale Industria mangimistica Industria dolciaria Allevamenti Export mangimi Export di pasta e prodotti panett./biscott. Consumo nazionale di pasta, pane e prodotti dolciari 8

FLUSSI DI PRODOTTO NELLA FILIERA DEL FRUMENTO (2016) Granella di frumento: 5,1 mln t di fr. duro 3,0 mln t di fr. tenero 40% 35% Commercianti privati 15% 50% Consorzi agrari/coop/op 4,1 mln t Industria mangimistica 1,3 mln t fr. tenero Import: 5,3 mln t fr. tenero 2,4 mln t fr. duro 60% 92% Industria molitoria 15,3 mln t di cui stock circa 100% Export 0,5 mln t 8% 4% Farine 4,01 mln t Produzione di sfarinati Semole 3,75 mln t D.M. (iper, super ) sfarinati per private label export sfarinati 15% 85% 5% 95% Industria dolciaria Panificazione artigian./industr. panetteria Produzione nazionale di pasta industriale 54% Export pasta 1,84 mln t 46% Consumo nazionale di Consumo nazionale di pasta 9

FLUSSI DI PRODOTTO NELLA FILIERA MAIS E ORZO (2016) Produzione agricola nazionale di granella: 6,9 mln t di mais 1,0 mln t di orzo si stima un autoconsumo aziendale pari a circa il 30 % 50% Import: 4,5 mln t mais 0,7 mln t orzo Commercianti privati 4,0 mln t 50% 30% 60% 100% 10% Industria mangimistica 10,3 mln t Consorzi agrari/coop/op 3,1 mln t Industria mangimistica: 1,3 mln t fr. tenero Allevamenti zootecnici 10

DIPENDENZA DELL INDUSTRIA DALLE MATERIE PRIME IMPORTATE Indicatori (2016) Frumento duro Frumento tenero Mais Destinazione materia prima italiana Produzione italiana di granella 5,1 mln tonnellate 3,0 mln tonnellate 6,9 mln tonnellate Export (q) 8% 1% 1% Industria italiana (q) 92% 99% 99% Impieghi industria I trasformazione (semola) (farina) (mangimi semplici) Consumo apparente di granella 7,2 mln tonnellate 8,2 mln tonnellate 11,3 mln tonnellate Materia prima nazionale (q) 66% (74% nel 2005) 36% (39% nel 2005) 61% (89% nel 2005) Materia prima estera (q) 34% (26% nel 2005) 64% (61% nel 2005) 39% (11% nel 2005) Produzione di sfarinati 3,7 mln tonnellate di semole 4,0 mln tonnellate di farine 7,91 mln tonnellate di mais per l'alimentazione animale Industria di II trasformazione (pasta) (prodotti da forno) 2 Produzione 3,3 mln tonnellate 1,1 mln tonnellate Valore della produzione 4,7 mld euro 5,3 mld euro Grado di autoapprovvigionamento (q) 218% 116% Propensione all import (q) 3% 35% Propensione all export (q) 55% 43% 1) dato 2015 2) L industria dei prodotti da forno utilizza mediamente il 15% della farina prodotto dall industria molitoria. La quota rimanente è utilizzata dall industria della panetteria, soprattutto artigianale. Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT, Italmopa, Assalzoo, Aidepi 11

2. LA FASE AGRICOLA La produzione di frumento La localizzazione produttiva del frumento La produzione di mais e orzo La localizzazione produttiva di mais e orzo La qualità della granella di frumento I centri di stoccaggio di cereali

milioni di tonnellate PRODUZIONE DI FRUMENTO 5,2 5,1 3,3 4,0 3,8 4,0 3,9 3,7 2,9 2,9 2,9 3,5 4,2 3,4 4,1 4,1 3,1 4,5 3,0 3,0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Frumento tenero Frumento duro Fonte: ISMEA su dati ISTAT Fermo restando le strutturali oscillazioni produttive annuali dei seminativi, dovute sia a fattori climatici sia di mercato che condizionano le semine, la produzione di frumento duro si è accresciuta, nel decennio, ad un ritmo medio annuo del 2,1% tra il 2007 e il 2016 mentre il frumento tenero ha subito una lieve flessione (TVMA -0,9%). Restringendo l osservazione all ultimo triennio, appare evidente un andamento produttivo contrapposto tra i due frumenti, con il duro in costante crescita e il tenero in flessione. Nel 2016, inoltre, grazie all aumento delle superfici (a 1,4 mln di ettari, +4% sul 2015) e soprattutto delle rese (+ 10% a 3,6 t/ha), l offerta di frumento duro ha oltrepassato la soglia dei 5 milioni di tonnellate. 13

LOCALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE DI FRUMENTO La distribuzione territoriale nel 2016 100% Frumento tenero 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% quota % superfici quota % produzione 29% 25% 17% 19% 16% 17% 17% 12% 13% 11% 89% 83% 100% Frumento duro 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% quota % superfici quota % produzione 25% 26% 21% 15% 8% 7% 8% 10% 11% 6% 6% 7% 73% 64% 36% 27% Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT 14

milioni di tonnellate PRODUZIONE DI MAIS E ORZO 9,8 9,8 8,2 8,6 9,8 7,9 8,0 9,4 7,1 6,7 1,2 1,2 1,1 1,0 1,0 0,9 0,9 0,9 1,0 1,0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Mais Orzo Fonte: ISMEA su dati ISTAT La produzione del mais si è fortemente contratta negli ultimi anni, ad un ritmo medio annuo del 4,2% tra il 2007 e il 2016. In quest ultimo anno, poi, i raccolti hanno raggiunto il minimo storico scendendo al di sotto dei 7 milioni di tonnellate. Tale situazione è da ascrivere ai sempre più frequenti problemi di ordine climatico e anche sanitario che, unitamente ad un mercato poco attraente, stanno penalizzando le semine. 15

LOCALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE DI MAIS E ORZO La distribuzione territoriale nel 2016 100% Mais 90% quota % superfici 80% quota % produzione 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 26% 26% 22% 26% 23% 21% 10% 10% 8% 9% 7% 5% 93% 95% 100% Orzo 90% quota % superfici 80% quota % produzione 67% 70% 60% 55% 50% 45% 40% 33% 30% 20% 8% 12% 7% 7% 7% 6% 8% 4% 7% 7% 3% 7% 10% 10% 5% 0% Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT 16

2000 2001 2002 2003 2004 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2000 2001 2002 2003 2004 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2000 2001 2002 2003 2004 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2000 2001 2002 2003 2004 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 LA QUALITA DELLA GRANELLA 14,0 13,0 12,0 11,0 Proteine (S.S. %) 85,0 80,0 75,0 70,0 Peso ettolitrico (Kg/hl) Frumento tenero 14,0 13,5 13,0 12,5 12,0 11,5 11,0 Proteine (S.S. %) Frumento duro Peso ettolitrico (Kg/hl) 84,0 81,0 78,0 75,0 Fonte: elaborazione ISMEA su dati CREA_QCE 17

2.078 1.788 2.641 numero 4.519.000 tonnellate I CENTRI DI STOCCAGGIO DI CEREALI Aziende: 813 Centri di stoccaggio: 1.187 Nord Ovest: 211 (26%) Nord Est: 229 (28%) Centro: 144 (18%) Sud e Isole: 229 (28%) Nord Ovest: 280 (24%) Nord Est: 341 (29%) Centro: 291 (25%) Sud e Isole: 275 (23%) 400 300 200 211 280 341 229 144 291 275 229 5.000 4.500 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 Capacità di stoccaggio: 11.027.180 tonnellate Nord Ovest: 2.078.440 (19%) 100 1.500 1.000 500 Nord Est: 4.519.258 (41%) Centro: 1.788.040 (16%) 0 Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e Isole - Sud e Isole: 2.641.442 (24%) aziende centri capacità stoccaggio (asse dx) Fonte: Censimento ISMEA, 2014 18

3. LA PRODUZIONE INDUSTRIALE La localizzazione dei molini e produzione di sfarinati La localizzazione dei pastifici industriali e produzione di pasta La localizzazione dei mangimifici

LOCALIZZAZIONE DEI MOLINI E PRODUZIONE DI SFARINATI In Italia sono presenti 358 molini per una potenzialità produttiva complessiva pari a circa 50.000 t/24h 70% 60% 50% 40% quota % industrie quota % produzione Industria molitoria 39% 37% 61% 63% Frumento tenero: 233 molini (28.144 T/24H) 30% 20% 10% 14% 12% 12% 8% 9% 6% 8% 12% Frumento duro: 125 molini (20.370 T/24H) 0% Emilia Romagna Piemonte Lombardia Veneto Sud e isole Centro-Nord La produzione di semola di frumento duro è aumentata grazie alle maggiori richieste provenienti dai pastifici per far fronte alla crescente domanda di pasta di semola da parte dei mercati esteri (TVMA 2007-16 +0,7%). La produzione di farina di frumento tenero, al contrario, è risultata in lieve flessione in ragione del calo dei consumi interni di pane (TVMA 2007-16 -0,2%). Nel 2016 la produzione di entrambi i prodotti è rimasta stabile. Produzione di sfarinati di frumento (mln t) 3,9 4,0 4,0 4,0 4,0 4,0 3,9 3,8 3,8 3,9 3,8 3,7 3,7 3,7 3,5 3,4 3,5 3,5 3,5 3,6 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Fonte: elaborazione ISMEA su dati Italmopa semole di frumento duro farine di frumento tenero 20

LOCALIZZAZIONE DEI PASTIFICI INDUSTRIALI E PRODUZIONE DI PASTA 60% 50% 40% 30% 20% 10% Industria pastaria quota % industrie quota % produzione 18% 19% 12% 11% 13% 13% 8% 8% 8% 7% 50% 48% 50% 52% In Italia sono presenti 120 pastifici industriali (produzione di pasta secca) per una potenzialità produttiva complessiva pari a circa 160.000 t/24h. 0% Lombardia Emilia Romagna Abruzzo Campania Sicilia Sud e isole Centro- Nord Produzione di paste alimentari (mln t) La produzione di paste alimentari di frumento duro è aumentata negli ultimi anni grazie alle buone performance sui mercati esteri che assorbono più della metà dell offerta nazionale (TVMA 2007-16 +0,2%). 3,2 3,2 3,2 3,3 3,3 3,3 3,4 3,4 3,3 3,3 Fonte: elaborazione ISMEA su dati Aidepi 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 21

LOCALIZZAZIONE DEI MANGIMIFICI In Italia sono presenti 429 mangimifici per una potenzialità produttiva complessiva pari a circa 4.500 t/h 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 30% 21% Emilia Romagna quota % industrie quota % produzione 17% 18% Industria mangimistica 14% 8% 8% 9% 13% 18% 87% 82% Lombardia Veneto Piemonte Sud e isole Centro-Nord Fonte: elaborazione ISMEA su dati Assalzoo 22

4. PREZZI E COSTI I prezzi all origine della granella I costi di produzione del frumento Gli indici dei prezzi e dei costi

PREZZI ALL ORIGINE DELLA GRANELLA Il mercato italiano dei cereali dipende fortemente dalle dinamiche internazionali e ha una natura di «derivazione» in conseguenza degli elevati quantitativi importati. 400 300 200 100 Frumento tenero (euro/t) 400 350 300 250 200 150 100 Frumento duro (euro/t) Panificabile francese Northern Spring USA Frumento tenero fino nazionale Frumento duro non comunitario Frumento duro Fino nazionale 210 200 190 180 170 160 150 140 130 Mais (euro/t) Negli ultimi tre anni l offerta e le scorte mondiali di frumento e mais hanno raggiunto livelli record determinando una flessione dei listini all origine. Nel 2017, al contrario, le indicazioni sono per una flessione delle variabili di mercato che, conseguentemente, stanno determinando una rivalutazione dei prezzi della granella. Mais comunitario Mais ibrido nazionale Fonte: ISMEA 24

INDICI DEI PREZZI E DEI COSTI Frumento tenero (Indice base 2010 = 100) Frumento duro (Indice base 2010 = 100) 115 110 105 100 95 90 85 80 220 200 180 160 140 120 100 80 Indice prezzi Indice costi Indice prezzi Indice costi 120 115 110 105 100 95 90 85 80 Mais (Indice base 2010 = 100) Indice prezzi Indice costi Fonte: ISMEA 25

5. LA DOMANDA INTERNA

ACQUISTI DOMESTICI DI PASTA DI SEMOLA E DI PANE Volume Quota% 2016 Var.% 2016/15 Var.% I sem 17/ I sem 16 Pasta totale 100,0-2,6-1,2 Pasta ripiena 6,8-1,0 0,9 Pasta all'uovo 6,7-2,9-1,1 Pasta di semola 86,5-2,7-1,4 Sostituti del pane - 1,1 1,4 Pane - -4,7-3,3 Valore Quota% 2016 Var.% 2016/15 Var.% I sem 17/ I sem 16 Pasta totale 100,0-2,8-2,1 Pasta ripiena 24,8-0,7-0,5 Pasta all'uovo 13,5-3,1-2,0 Pasta di semola 61,7-3,5-2,8 Sostituti del pane - 1,7 1,8 Pane - -2,4-1,0 I consumi sul mercato interno rappresentano uno degli aspetti più critici della filiera italiana del frumento. Il cambiamento delle abitudini alimentari e degli stili di vita hanno inciso in maniera determinante sui consumi domestici, riflettendosi in una lenta ma costante riduzione degli acquisti delle famiglie italiane per pasta e pane, mentre, all opposto, si segnala una tendenza decisamente positiva dei prodotti sostituti del pane. Fonte: Elaborazione ISMEA su dati NIELSEN (Market Track per pasta e per sostituti del pane; Consumer Panel per il pane) 27

6. GLI SCAMBI COMMERCIALI

IMPORTAZIONI DI FRUMENTO TENERO Deficit strutturale della bilancia commerciale del frumento tenero, 958 milioni di euro nel 2016 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0-100 -300-500 -700-900 -1.100-1.300 Import di frumento tenero (.000 t) tvma 2007-2016: 0,8% 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Saldo della bilancia commerciale del frumento tenero (mln euro) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Provenienza delle importazioni (t) 2014 2015 2016 Var.% 16/15 Francia 1.107.560 957.741 999.317 4,3 Ungheria 665.303 658.546 761.497 15,6 Bulgaria 343.173 396.377 548.545 38,4 Austria 695.821 614.144 526.433-14,3 Ucraina 139.557 576.693 391.928-32,0 Stati Uniti 212.369 281.728 332.584 18,1 - Germania 505.571 383.781 325.259 15,2 Canada 155.677 174.354 210.714 20,9 Altri paesi 874.225 808.976 1.157.140 43,0 Mondo 4.699.257 4.852.340 5.253.418 8,3 Fonte: Elaborazione ISMEA su dati ISTAT 29

IMPORTAZIONI DI FRUMENTO DURO Deficit strutturale della bilancia commerciale del frumento duro, 535 milioni di euro nel 2016 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 0-100 -200-300 -400-500 -600-700 -800 Import di frumento duro (.000 t) tvma 2007-2016: +1,1% 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Saldo della bilancia commerciale del frumento duro (mln euro) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Fonte: Elaborazione ISMEA su dati ISTAT Provenienza delle importazioni (t) 2014 2015 2016 Canada 1.410.442 1.174.669 1.020.046 Stati Uniti 303.010 481.706 197.731 Var.% 16/15-13,2-59,0 Francia 402.099 144.485 152.427 5,5 Grecia 271.615 131.024 158.931 21,3 Russia 3.297 12.360 67.711 447,8 Kazakistan 2.994 61.664 109.684 77,9 Messico 125.080 25.500 195.974 668,5 Australia 102.924 91.247 128.412 40,7 Altri Paesi 162.695 251.988 368.394 46,2 Mondo 2.784.156 2.374.645 2.399.310 1,0 30

IMPORTAZIONI DI MAIS Deficit strutturale della bilancia commerciale del mais, 614 milioni di euro nel 2016 5.000 4.500 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 0-100 -200-300 -400-500 -600-700 -800-900 -1.000 Import di mais (.000 t) tvma 2007-2016: +7,5% 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Saldo della bilancia commerciale del mais (mln euro) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Fonte: Elaborazione ISMEA su dati ISTAT Provenienza delle importazioni (t) 2014 2015 2016 31 Var.% 16/15 Ucraina 1.296.079 1.134.336 1.250.017 10,2 - Ungheria 889.925 921.873 847.790 8,0 Austria 376.228 298.553 474.072 58,8 Francia 529.165 378.333 412.229 9,0 Romania 405.367 246.593 276.005 11,9 Croazia 209.552 255.453 283.297 10,9 Slovenia 210.240 115.862 263.881 127,8 Russia 67.623 128.632 161.476 25,5 Bulgaria 107.020 67.861 125.554 85,0 Altri Paesi 518.199 256.838 372.334 45,0 Totale 4.609.398 3.804.334 4.466.655 17,4

ESPORTAZIONI DI PASTA DI SEMOLA Surplus strutturale della bilancia commerciale della pasta di semola, 1,86 miliardi di euro nel 2016 2.000 1.750 1.500 1.250 1.000 750 500 250 0 2.000 1.800 1.600 1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 0 Export di pasta di semola (.000 t) tvma 2007-2016: +1,1% 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Saldo della bilancia commerciale della pasta di semola (mln euro) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Destinazione delle esportazioni (t) 2014 2015 2016 Var.% 16/15 Germania 359.127 367.083 368.651 0,4 Regno Unito 236.863 226.388 235.466 4,0 - Francia 260.287 234.479 222.325 5,2 Stati Uniti 156.837 153.780 171.318 11,4 Giappone 77.460 67.509 72.775 7,8 Svezia 48.608 48.247 49.061 1,7 Belgio 46.000 40.787 47.752 17,1 Spagna 24.189 25.519 27.900 9,3 Altri Paesi 687.745 619.497 647.198 4,5 Mondo 1.897.118 1.783.290 1.842.447 3,3 Fonte: Elaborazione ISMEA su dati ISTAT 32

ESPORTAZIONI DI PRODOTTI DA FORNO Surplus strutturale della bilancia commerciale dei prodotti da forno,1,0 miliardi di euro nel 2016 500 400 300 200 100 0 1.200 1.000 800 600 400 200 0 Export dei prodotti della panetteria e biscotteria (.000 t) tvma 2007-2016: +5,9% 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Saldo della bilancia commerciale dei prodotti della panetteria e biscotteria (mln euro) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Fonte: Elaborazione ISMEA su dati ISTAT Destinazione delle esportazioni (t) 2014 2015 2016 Var.% 16/15 Francia 82.530 77.286 78.093 1,0 Germania 64.919 67.984 77.983 14,7 Regno - Unito 40.818 44.098 41.235 6,5 Spagna 27.757 27.125 33.019 21,7 Paesi Bassi 15.066 17.267 18.860 9,2 - Austria 13.354 14.013 11.273 19,6 Svizzera 13.227 13.708 14.065 2,6 - Belgio 12.326 13.404 12.568 6,2 Altri Paesi 187.467 207.462 212.644 2,5 Mondo 457.464 482.347 499.739 3,6 33

7. LO SCENARIO MONDIALE

PROSPETTIVE DI MEDIO-LUNGO PERIODO Frumento 2016 2017 2019 2022 2026 tvma % 2017/26 Produzione (mln t) 759 744 763 788 821 0,9 Consumi (mln t) 743 754 761 783 815 0,9 Stock finali (mln t) 239 226 226 232 244 0,5 Export (mln t) 175 169 176 183 191 1,1 Prezzo* ($/t) 195,33 200,52 208,20 232,72 248,87 2,5 Mais 2016 2017 2019 2022 2026 tvma % 2017/26 Produzione (mln t) 1.034 1.042 1.066 1.110 1.164 1,2 Consumi (mln t) 1.040 1.041 1.072 1.107 1.161 1,2 Stock finali (mln t) 222 222 206 201 209-0,7 Export (mln t) 140 138 139 146 155 1,1 Prezzo** ($/t) 157,17 156,48 164,92 183,84 196,73 2,5 * prezzo frumento n. 2 hard red winter, US f.o.b. Gulf Ports **prezzo mais n. 2 yellow corn, US f.o.b. Gulf Ports Fonte: USDA (Agricultural outlook 2017-2026) 35

SCENARIO MONDIALE Dinamiche di breve periodo Nord America - Canada: leader nella produzione ed export di frumento duro. Nella campagna 2017/18 si stimano raccolti in linea con i valori medi pari a circa 5,5 milioni di tonnellate, dopo il record del 2016 (7,8 mln t). - USA: primo produttore ed esortatore di mais, con, rispettivamente, circa il 37% e il 40% del totale. Per il 2017/18 si stima un calo dell offerta (-8% a 352 mln t), dell export e anche delle scorte. Anche per il frumento tenero, con una quota pari in media all 8% del totale, si prospetta nel 2017 una flessione dei raccolti (-26% a 47 mln t)e delle scorte (- 23% a 25 mln t). Russia - Esprime circa il 10% dell offerta mondiale di frumento e il 18% dell export totale. Nel 2017/18 si stima una lieve flessione dei raccolti (-2% a 71 mln t), mentre le esportazioni vengono stimate in aumento (+7% a 30 mln t). Ucraina - Nonostante rappresenti solo il 3% dell offerta globale di mais, detiene un ruolo di rilievo nell export mondiale, con una quota del 14% circa. Nel 2017/18 si prospetta una lieve crescita dei raccolti (+ 2% a 28,5 mln t) e dell export (+0,5% a 20,5 mln t). Sud America - Brasile: dopo USA e Cina è il terzo paese produttore di mais, mentre per l export è secondo solo gli USA, con una quota pari a circa il 21% del totale. La dinamica produttiva di breve periodo evidenzia una crescita nel 2017/18 a circa 96 milioni di tonnellate. - Argentina: è il terzo paese esportatore di mais ( il 20% circa del totale) e detiene un ruolo di rilievo anche per l export di frumento (il 6% del totale). Nel 2017/18 si prospetta una crescita dei raccolti e delle esportazioni di mais, mentre per il frumento le indicazioni sono per una contrazione. Unione Europea - Esprime circa il 20% dei raccolti mondiali di frumento ed è tra i principali esportatori (circa il 18% del totale). Nel 2017/18 si stima un aumento dell offerta (+2,5% a 148 mln t) e, conseguentemente, anche delle esportazioni (+9% a 31 mln t). - Nello specifico del frumento duro, l Italia è, dopo il Canada, il secondo produttore mondiale (l 11% del totale) e il primo importatore (circa il 25% del totale). Nel 2017/18 viene stimata un calo dei raccolti (-16% a 4,2 mln t). Australia - È tra i principali esportatori mondiali di frumento tenero (l 11% circa); nel 2017 viene prospettata una flessione dei raccolti (-35% a 23 mln t) e delle esportazioni (-45% a 5 mln t). Fonte: International Grains Council (27 luglio 2017) 36

6. ANALISI SWOT

PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA DELLA FILIERA Fase agricola Punti di forza - diffuso ed elevato livello della conoscenza delle tecniche di coltivazione Punti di debolezza - polverizzazione produttiva - buon livello di specializzazione territoriale - disorganizzazione dell'offerta - prossimità territoriale materia primaindustria in alcune aree del Nord - diffusione del contoterzismo professionale e di strutture cooperative organizzate per la lavorazione del terreno e la mietitrebbiatura - stoccaggio poco differenziato in funzione della qualità - prodotto non omogeneo - condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo delle micotossine - elevata variabilità quali-quantitativa dei raccolti - elevata volatilità delle quotazioni all'origine Industria di I trasformaz. Industria di II trasformaz. - tecnica produttiva consolidata con ampi margini d innovazione e differenziazione del prodotto finale - industria pastaria competitiva e ben strutturata know-how industriale e impiego di tecnologie avanzate - elevata incidenza del costo delle materie prime - basso valore aggiunto dell'attività molitoria mancanza degli strumenti per la copertura dei rischi di volatilità dei prezzi - elevati costi di produzione - eccessiva fluttuazione dell'offerta agricola sul mercato interno e difficoltà nell'approvvigionamento di granella di qualità, certificata e tracciata Prodotto/filiera - affermazione della dieta mediterranea quale modello alimentare - buon posizionamento dei derivati del frumento sui mercati internazionali - aumento dell'integrazione contrattuale tra coltivatori ed industria di 2 trasformazione tramite produzioni sotto contratto 38

MINACCE E OPPORTUNITÀ PER IL SETTORE Minacce Opportunità - volatilità del prezzo della granella tra le campagne di commercializzazione e nell'arco della stessa annata - maggiore utilizzo dei contratti di coltivazione - entrata in vigore da febbraio 2018 del provvedimento che introduce l obbligo di indicazione di origine del frumento duro per la pasta in etichetta - sostituzione con colture a bassa intensità di capitali - realizzazione di strutture efficienti per lo stoccaggio differenziato per classi omogenee per qualità - problematiche di ordine sanitario, sempre più frequente negli ultimi anni soprattutto per il mais - sostegno agli investimenti strutturali (risorse PSR) - delocalizzazione della produzione di pasta di semola di frumento duro - implementazione della Rete Qualità Cereali per un più esteso monitoraggio qualitativo presso i centri di stoccaggio - sostituzione con colture più redditizie - crescente affermazione dei prodotti trasformati sui mercati esteri 39