Dipartimento di Scienze Pediatriche, Divisione Neonatologica, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma, CD della Società Italiana di Pediatria

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PROF. LUIGI CATALDI Dipartimento di Scienze Pediatriche, Divisione Neonatologica, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma, CD della Società Italiana di Pediatria L IMPEGNO DEI PEDIATRI SUL FRONTE DELLE MALATTIE RARE Le malattie rare, secondo una nota definizione da parte della comunità scientifica, sono quelle malattie che, nella popolazione europea, interessano meno di 1 individuo ogni 2000 abitanti. Ad oggi ne sono conosciute circa 7-8.000, con una evidente tendenza ad un certo incremento nel futuro prossimo. La stragrande maggioranza di esse si evidenzia in età pediatrica. Ciò comporta chiaramente l esigenza di un impegno della Società Italiana di Pediatria e dei pediatri italiani in questo importante settore, come recentemente ribadito in occasione della Giornata internazionale delle malattie rare. Il problema ha un impatto sociale assai rilevante in quanto pur registrandosi solo pochi casi per ciascuna malattia rara, complessivamente sono migliaia i bambini coinvolti, e quindi le famiglie interessate al problema. Sono famiglie che si aspettano risposte concrete che la comunità scientifica ha il dovere di fornire loro, e dall altra parte un importante sostegno sociale sia dal legislatore sia dagli organi istituzionali. L obiettivo, già esposto a suo tempo dal presidente della Società Italiana di Pediatria e dei pediatri italiani, è quello di creare una vasta ed articolata rete operativa regionale ed interregionale, costituita da ospedali di riferimento, particolarmente dediti ad uno o più gruppi di malattie rare dell infanzia, e dalle realtà territoriali presenti a livello distrettuale che coinvolgono sia la pediatria di famiglia sia i servizi di riabilitazione, le agenzie della formazione e del tempo libero. A tal proposito la SIP non potrà non acquisire una posizione che permetta di offrire ai pediatri la possibilità di maturare in breve livelli di formazione adeguati in materia, affinché il bambino, a prescindere dalla rarità della sua condizione, possa essere adeguatamente preso in carico e seguito nell evoluzione della malattia. Fondamentale per la conoscenza e la diffusione delle stesse è il Registro Nazionale Farmaci Orfani. Questo, istituito presso l Istituto Superiore di Sanità, predispone le schede di rilevazione per ogni patologia rara e relativi farmaci, raccoglie, verifica e analizza i dati inviati dai Centri regionali autorizzati all'erogazione dei farmaci stessi. In definitiva raccoglie dati importanti per la diagnosi e il follow up dei pazienti trattati con i farmaci orfani autorizzati a livello centralizzato dall Agenzia Europea di Valutazione dei Medicinali (EMEA) e rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Il Registro Nazionale Farmaci Orfani, è, nelle intenzioni dell Istituzione Responsabile, una sorta di garanzia, con copertura totale del territorio nazionale, per una equilibrata e corretta gestione del problema; con ovviamente la garanzia della tutela della riservatezza dei dati personali secondo le norme vigenti. Maggiore dovrebbe essere, a parere dello scrivente, la disponibilità dell applicazione delle norme esistenti allo scopo di poter erogare ai soggetti colpiti da malattie rare, in particolare ai bambini, una assistenza adeguata sia sanitaria sia sociale, peraltro formalmente garantita, ma non sufficientemente applicata nella realtà. 1 Associazione culturale ONLUS Giuseppe Dossetti: i Valori Sviluppo e Tutela dei Diritti Via Giulio Salvadori 14/16, 00135 Roma Tel. +39 06 3389120 +39 348 8118752 Fax +39 06 30603259 www.dossetti.it segreteria@dossetti.it

ART. 32 TUTELA DELLA SALUTE...E LE MALATTIE RARE? "Costruire Un Respiro Unico" L IMPEGNO DEI PEDIATRI SUL FRONTE DELLE MALATTIE RARE LUIGI CATALDI Dipartimento di Scienze Pediatriche, Divisione Neonatologica, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma, CD della Società Italiana di Pediatria (SIP)

Le malattie rare, secondo una nota definizione da parte della comunità scientifica, sono quelle malattie che, nella quota attuale di popolazione europea,, interessano meno di 1 individuo ogni 2000 abitanti. Ad oggi ne sono conosciute circa 7-8.000, con una evidente tendenza ad un certo incremento nel futuro prossimo.

La stragrande maggioranza di esse si evidenzia in età pediatrica. Ma la diagnosi precoce può essere sospettata t edefinita it in età prenatale

2008-20112011

Ma, e le terapie? Necessario l impegno della Società Italiana di Pediatria e dei pediatri italiani in questo importante settore. Ma non dobbiamo dimenticare il necessario impegno delle ISTITUZIONI!!

ISS Fondamentale per la conoscenza e la diffusione delle stesse è il Registro Nazionale Farmaci Orfani.

A tal proposito p la SIP ha già acquisito una posizione che permetta di offrire ai pediatri la possibilità di maturare in breve livelli di formazione adeguati in materia, affinché il bambino, a prescindere dalla rarità della sua condizione, possa essere adeguatamente preso in carico e seguito nell evoluzione della malattia. Gruppo di lavoro SIP sulle Malattie Rare

L obiettivo obiettivo, già esposto a suo tempo dal presidente della Società Italiana di Pediatria e dei pediatri i italiani, i è quello di creare una vasta ed articolata rete operativa regionale ed interregionale, costituita da: ospedali di riferimento, particolarmente dediti ad uno o più gruppi di malattie rare dell infanzia, realtà territoriali, presenti a livello distrettuale, che coinvolgono sia la pediatria di famiglia sia i servizi di riabilitazione, le agenzie della formazione e del tempo libero.

Istituzioni attente al bambino con malattia rara. Istituto Superiore di Sanità Centri regionali autorizzati all erogazione o e dei farmaci ac Agenzia Europea di Valutazione dei Medicinali (EMEA) Sistema Sanitario Nazionale (SSN).

Il Registro Nazionale Farmaci Orfani, è, nelle intenzioni dell Istituzione Responsabile, una sorta di garanzia, con copertura totale del territorio nazionale, per una equilibrata ecorretta gestione del problema; con ovviamente la garanzia della tutela della riservatezza dei dati personali secondo le norme vigenti.

Questo, istituito presso l Istituto Superiore di Sanità, predispone le schede di rilevazione per ogni patologia rara e relativi farmaci, raccoglie, verifica e analizza i dati inviati dai Centri regionali autorizzati all'erogazione dei farmaci stessi. In definitiva raccoglie dati importanti per la diagnosi e il follow up dei pazienti trattati con i farmaci orfani autorizzati a livello centralizzato dall Agenzia Europea di Valutazione dei Medicinali (EMEA) e rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN).

Maggiore dovrebbe essere, a parere della SIP e di chi vi parla, la disponibilità dell applicazione delle norme esistenti allo scopo di poter erogare ai soggetti colpiti da malattie rare, in particolare ai bambini, una assistenza adeguata sia sanitaria sia sociale, peraltro formalmente garantita, ma non sufficientemente i t applicata nella realtà.

Il problema ha un impatto sociale assai rilevante in quanto pur registrandosi solo pochi casi per ciascuna malattia rara, complessivamente sono migliaia i bambini coinvolti, e quindi le famiglie interessate al problema. Sono famiglie che si aspettano risposte concrete che la comunità scientifica ha il dovere di fornire loro, e dall altra parte un importante sostegno sociale sia dal legislatore sia dagli organi istituzionali.

A tal proposito la SIP non potrà non acquisire una posizione che permetta di offrire ai pediatri i la possibilità di maturare in breve livelli di formazione adeguati in materia, affinché il bambino, a prescindere dalla rarità della sua condizione, possa essere adeguatamente preso in carico e seguito nell evoluzione evoluzione della malattia.

Fondamentale per la conoscenza e la diffusione delle stesse è il Registro Nazionale Farmaci Orfani. Questo, istituitoi i presso l ISS: predispone le schede di rilevazione per ogni patologia rara e relativi farmaci; raccoglie, verifica e analizza i dati inviati dai Centri regionali autorizzati all'erogazione dei farmaci stessi. In definitiva iti valuta dati importanti ti per la diagnosi e il follow up dei pazienti trattati con i farmaci orfani autorizzati a livello centralizzato dall Agenzia a Europea di Valutazione dei Medicinali (EMEA) e rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN)

Il modello che voglia proporre un assistenza ottimale deve tenere dunque conto di quattro esigenze fondamentali: la competenza sullo screening neonatale, sulla diagnosi precoce, sulla diagnosi clinica ed il follow up della specifica patologia, che necessita di un centro di riferimento la competenza sui problemi trasversali a diverse patologie, che può trovarsi in servizi specialistici sul territorio (Es.: il servizio di neuropsichiatria infantile territoriale o di riabilitazione)

in strutture pediatriche ospedaliere locali che hanno sviluppato le competenze necessarie per la gestione del follow up pediatrico di utenti con disabilità complessa, o in centri/specialisti ti/ i tidi riferimento per singoli problemi specifici la competenza pediatrica e sanitaria di base la costruzione di reti assistenziali nel sistema sociale dove vive il bambino e dove è possibile la utilizzazione i dei fattori protettivi tti i tipici i i del capitale sociale localmente disponibile.