Giornata di Lavoro sulle attività di: Verifica sismica delle arginature in sponda destra del fiume Po da Boretto (RE) a Ro (FE) Parma, 11 aprile 2012

Documenti analoghi
Verifiche di stabilità in condizioni statiche

Lo studio della stabilità dei pendii naturali richiede

5. CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO (NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008)

Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008)

MODELLAZIONE DELLA RISPOSTA SISMICA LOCALE

ASPETTI LEGATI ALLA RESISTENZA IN PRESENZA DI AZIONI SISMICHE. R.Berardi-Progettazione Geotecnica nella Difesa del S uolo

Metodo del cerchio attrito attrito TAYLOR

Leggi di attenuazione e zonazione sismica

opere di sostegno a gravità

Ponti Isolati Criteri di progettazione ed analisi

APPLICAZIONI SOFTWARE PER LA PROGETTAZIONE GEOTECNICA CON LE NTC 2008

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA

1 Introduzione Normativa di riferimento Sezione VERIFICATA Parametri geotecnici... 4

COMPLETAMENTO DELLA VARIANTE GENERALE ALLA S.P. 569 E VARIANTE ALLA S.P. 27 E ALLA S.P. 78 NEI COMUNI DI CRESPELLANO E BAZZANO

PROCEDURE DI RIFERIMENTO PER LE ANALISI DI TERZO LIVELLO DI APPROFONDIMENTO.

ESERCIZI DA ESAMI ( ) Stabilità dei pendii

Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta

Analisi di stabilita di un pendio naturale

OPERE DI SOSTEGNO. Normativa sismica Diego Lo Presti & Nunziante Squeglia Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Pisa

PROVINCIA DI FIRENZE. NUMERO ELABORATO formato A4

COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I


GEOTECNICA E RISPOSTA SISMICA LOCALE

Mezzo granulare complesso. Blocco scorrevole per attrito. Mezzo granulare elementare. F τ. (stati impossibili) curva limite

PERICOLOSITA SISMICA 2 VITA NOMINALE E CLASSE D USO 4 AZIONE SISMICA 5 CATEGORIA DEL SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE 6

Strutture esistenti: Calcolo e Verifica senza l ausilio della PushOver. Ing. Stefano Ciaramella, PhD

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PERICOLOSITA SISMICA DEL TERRITORIO PROVINCIALE E CALCOLO DELL AZIONE SISMICA LOCALE

Attrito statico e attrito dinamico

Prove sperimentali a rottura di travi rettangolari in cemento armato con staffatura tipo Spirex e staffatura tradizionale

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO

Relazione sulla pericolosità sismica del sito

Analisi dei meccanismi di collasso di manufatti arginali mediante il metodo degli elementi finiti

Università IUAV di Venezia corso : Fondamenti di Geotecnica a.a


Fasi della caratterizzazione geotecnica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria

Dinamica delle Strutture

ESERCITAZIONE SUL CRITERIO

Proposta su: CONTENUTI MINIMI DELLA RELAZIONE GEOLOGICA, DELLA MODELLAZIONE GEOTECNICA E DELLA RELAZIONE SULLA MODELLAZIONE SISMICA

LIVELLO 2 di MICROZONAZIONE SISMICA

SISMA APPENNINO CENTRALE CONSIDERAZIONI E VALUTAZIONI

Indice RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA INDAGINI GEOGNOSTICHE MODELLO GEOTECNICO VALORI CARATTERISTICI... 5

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE. DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE Sezione geotecnica SPINTA DELLE TERRE

Capitolo 2 - Fenomeni Endogeni Principali TERREMOTI TERREMOTI

FONDAZIONI PROFONDE TIPOLOGIA DEI PALI DI FONDAZIONE

Università degli Studi di Napoli Federico II

INDICE SUPERFICIE DI SCORRIMENTO CIRCOLARE... 43

Progetto di Ricerca N.6. Linea 6.3 Stabilità dei Pendii

LA MICROZONAZIONE SISMICA NEL CENTRO ABITATO DI FIVIZZANO (MS) GDL-Fivizzano

Ordine dei Geologi del Friuli Venezia Giulia. STABILITA DEI PENDII IN MATERIALI SCIOLTI 24 aprile 2009

COMUNE DI MASSA PROVINCIA DI MASSA CARRARA STUDIO DELLA PERICOLOSITA' IDRAULICA NEL COMUNE DI MASSA INTEGRAZIONE RELAZIONE IDROLOGICA E IDRAULICA

Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni

Valutazione del rischio strutturale degli ambienti di lavoro

VALUTAZIONE DELL'AZIONE SISMICA

Le Attività Regionali per la Microzonazione Sismica in Toscana

Lezione 10 GEOTECNICA

Lez. 9 Moto armonico

Messina 100 anni dopo. Eccentricità correttive per la valutazione della risposta sismica di edifici esistenti mediante analisi statica non lineare

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

La stima della pericolosità sismica delle aree è riferita ad una probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni.

FACOLTÀ DI ARCHITETTURA

IV ESERCITAZIONE. Esercizio 1. Soluzione

PROBABILITÀ DI COLLASSO DI UN TRATTO DI ARGINE MAESTRO DEL FIUME PO

PROGETTAZIONE STRADALE E FERROVIARIA

ESERCIZIO 1 (Punti 9)

A2.1 - Tabelle per il calcolo dei coefficienti di amplificazione sismica (secondo livello di approfondimento)

Edifici in muratura. L edificio soggetto a carichi verticali. Catania, 21 aprile 2004 Bruno Calderoni. DAPS, Università di Napoli Federico II

Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura

Politiche regionali per la riduzione del rischio sismico Maria Romani

Esempi applicativi L Aquila, scuola elementare De Amicis

Esercizio su sforzi tangenziali indotti da taglio T in trave inflessa

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE Allievi meccanici AA prova del Problema N.1. Problema N.2

Variante di adeguamento PAI. Valutazione della stabilità dei versanti. Territorio Comunale. - Relazione E -

SCUOTIMENTO DEL TERRENO - Accelerogramma

Statica delle murature

PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE

OPEREE DI SOSTEGNO II

ALLEGATO C (Classi di Rischio Geologico e indagini di tipo geologico, geofisico e geotecnico minime da eseguire)

OPEREE DI SOSTEGNO II

= 1+ = posta a distanza. dalla base del muro.

RELAZIONE ESERCITAZIONI AUTODESK INVENTOR

Ancona, 14 settembre prot.: 177/15RE

eseguito in Comune di... Località.. Via... n.. CAP... Comune Catastale.. Foglio n. Mappale o Particella. DICHIARA

La filosofia del metodo agli stati limite, il concetto di sicurezza, la probabilità degli eventi Capitolo 2 delle Norme

RISPOSTA SISMICA DI DEPOSITI DI TERRENO A GRANA GROSSA IN ALCUNE AREE DELLA TOSCANA

Università degli Studi del Sannio Corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche. Insegnamento di Geofisica Applicata modulo B 4 CFU

Università degli Studi di Napoli Federico II

Strutture esistenti: Calcolo e Verifica con l ausilio della PushOver. Ing. Stefano Ciaramella, PhD

RELAZIONE DI VERIFICA E CALCOLO DI OPERE DI SOSTEGNO A GRAVITA GABBIONATURE LUNGO L ATTRAVERSAMENTO DI UN CANALE NEL COMUNE DI BARANELLO

Terza edizione 15 aprile / 10 luglio 2004

Azioni della Neve e del Vento. Prof. Fabrizio Mollaioli Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica

Fondazioni superficiali

Metodi e risultati della microzonazione sismica: la lezione del terremoto aquilano

RELAZIONE DI CALCOLO PRELIMINARE INDICE

Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE L

CIRI EDILIZIA E COSTRUZIONI CENTRO INTERDIPARTIMENTALE PER LA RICERCA INDUSTRIALE UNIVERSIT DI BOLOGNA

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA MECCANICA E STRUTTURALE FACOLTA DI INGEGNERIA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO

Carta di classificazione dei suoli

Transcript:

Giornata di Lavoro sulle attività di: Verifica sismica delle arginature in sponda destra del fiume Po da Boretto (RE) a Ro (FE) Parma, 11 aprile 2012

Verifiche di stabilitàin condizioni statiche e dinamiche delle arginature Parte II Prof. Ing. Claudia Madiai Prof. Ing. Giovanni Vannucchi Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Università di Firenze

Programma generale delle verifiche 1. Raccolta dati disponibili e organizzazione di una banca dati GIS 2. Analisi dei dati disponibili 3. Carta delle pendenze 4. Carta della subsidenza 5. Carta preliminare delle aree suscettibili di effetti locali in caso di evento sismico 6. Analisi della pericolosità sismica di base 7. Indagini 8. Aggiornamento della banca dati e del quadro conoscitivo; realizzazione della cartografia geotematica di base 9. Carta dei fattori di amplificazione 10. Stima dell occorrenza di fenomeni di liquefazione 11a. Verifiche di stabilità di tratti di argine in condizioni statiche UniFI 11b. Verifiche di stabilità di tratti di argine in condizioni sismiche e post-sismiche sismiche 12. Carta di microzonazione sismica 13. Rapporto finale e proposta di interventi per la messa in sicurezza dei tratti di argine a maggiore rischio 3

Relazione tra le diverse attività DATI SOTTOSUOLO/ARGINE dati esistenti nuove indagini pericolosità di base analisi di RSL AZIONE SISMICA (PERICOLOSITÀ LOCALE) SCELTA DELLE SEZIONI DI VERIFICA ANALISI DI STABILITÀ SULLE SEZIONI PRESCELTE ESTENSIONE DEI RISULTATI A TRATTI DI ARGINE MAPPE DI STABILITÀ 4

Condizioni esaminate Le verifiche di stabilità sulle sezioni prescelte saranno effettuate con riferimento alle 3 condizioni: a) PRESISMICHE: condizioni statiche b) SISMICHE: condizioni dinamiche c) POST SISMICHE: condizioni statiche, modificando eventualmente la resistenza al taglio dei terreni per tener conto degli effetti conseguenti all azione sismica 5

MODELLO GEOTECNICO caratteristiche litostratigrafiche e geometriche proprietà fisiche e parametri meccanici in condizioni statiche e dinamiche/cicliche delle unità litostratigrafiche condizioni idrauliche METODO DI ANALISI (matematico/numerico) approssimazione (metodo di analisi) variabilità ed incertezza (modello geotecnico e azione sismica) AZIONE SISMICA (pericolosità locale) RISULTATI APPROSSIMATI E AFFETTI DA INCERTEZZA 6

Modello geotecnico - Condizioni idrauliche Per ciascuna sezione esaminata saranno considerate le seguenti condizioni idrauliche: a) STAZIONARIE (acqua al livello ipotizzato per un tempo sufficientemente lungo) Le analisi in tali condizioni dovranno essere svolte considerando differenti livelli d acqua nel fiume b) TRANSITORIE (con rapida variazione del livello d acqua) Innalzamento improvviso effetto stabilizzante Abbassamento improvviso tra due livelli l analisi dovrà essere effettuata tenendo conto della probabilità del verificarsi di tale condizione 7

Metodi all equilibrio limite Le condizioni di stabilità sono valutate in termini di FATTORE DI SICUREZZA: τ f FS = τ m τ f : resistenza al taglio (=c + σ n tanϕ ) τ m : sforzo di taglio mobilitato CONDIZIONI STATICHE W τ m σ n τ m σ n CONDIZIONI SISMICHE 0.5 aggravio delle condizioni di carico (forze di inerzia coefficiente sismico) riduzione della resistenza al taglio (aumento di u e degradazione di c e ϕ ) τ f = c + [( σ + σ ) -(u + u) ] tanϕ n n τ m k h W W k v W τ m σ n σ n bedrock -0.5 8

Metodi alle differenze finite E possibile seguire l andamento nel tempo e nello spazio l evoluzione dello stato di sforzo e di deformazione Ai fini della valutazione delle condizioni di stabilità i valori di c e tan ϕ vengono ridotti per passi successivi fino a raggiungere la condizione limite ( c trial = F 1 trial trial 1 c ; ϕ = arctan( F tanϕ ) (il fattore di riduzione è assunto come FATTORE DI SICUREZZA) trial 9

Metodi degli spostamenti massa in frana a(t) terreno stabile a (m/s 2 ) 5 4 3 2 1 0-1 -2-3 -4-5 inizio movimento istante di arresto ACCELERAZIONI a c v (m/s) r (m/s) 1 0 intervallo di integrazione VELOCITÀ RELATIVA blocco rigido s (m) 0.2 0.1 nessuno spostamento spostamento finale a(t) piano inclinato 0 0 1 2 3 4 5 t (s) La sicurezza è valutata in termini di SPOSTAMENTO FINALE ACCUMULATO 10

Azione sismica Per le analisi pseudostatiche, in accordo con il D.M. 14.01.2008, il coefficiente sismico orizzontale e verticale sono assunti rispettivamente pari a: K h = β s a max /g e K v = ± 0.5 K h con a max : accelerazione massima (in g) ottenuta dall analisi della risposta sismica locale β S : coefficiente di riduzione dell accelerazione massima a g : accelerazione massima su terreno rigido di riferimento Categoria di sottosuolo A B,C,D,E β s β s 0.2 < a g (g) < 0.4 0.30 0.28 0.1 < a g (g) < 0.2 0.27 0.24 a g (g) 0.1 0.20 0.20 Per le analisi dinamiche (differenze finite, metodo degli spostamenti) sono assunte le storie di accelerazione ottenute dalle analisi della risposta sismica locale in corrispondenza della sezione esaminata 11

ESEMPIO - Macroarea 1: Guastalla Azione sismica profilo sismico rappresentativo a (g) ] [g x a ma 0.20 0.22 0.20 0.18 0.16 0.14 0.12 0.10 0.08 0.06 0.04 0.02 0.00 0.150.20 0.100.15 0.20 0.050.10 0.150.20 Macroarea 1 - Guastalla P5 P10 P11 P12 P13 k h * 0.0382 0.0468 0.0411 0.0350 0.0428 P5 P10 P11 P12 P13 k v 0.0191 0.0234 0.0206 0.0175 0.0214 * calcolato per a max medio record 5a record 5b record 5c record 5d 0.000.05 0.100.15 0.20 0 10 20 30 40 50 60 70 80 record 5e -0.050.00 0.050.10 0.15 0.20 0 10 20 30 40 50 60 t(s) 70 80 record 5f -0.10-0.05 0.000.05 0.10 0.15 0 10 20 30 40 50 60t(s) 70 80-0.15-0.10-0.05 0.00 0.05 0.10 0 10 20 30 40 50 60 t(s) 70 80-0.20-0.15-0.10-0.05 0.00 0.05 0 10 20 30 40 50 60t(s) 70 80-0.20-0.15-0.10-0.05 0.00 0 10 20 30 40 50 60t(s) 70 80-0.20-0.15-0.10-0.05 t(s) -0.20-0.15-0.10 a (g) a (g) a (g) a (g) a (g) -0.20-0.15-0.20 12

Presentazione dei risultati Per ciascuna sezione esaminata i risultati saranno presentati: sia con riferimento al parametro considerato per valutare le condizioni di stabilità (fattore di sicurezza o spostamento) sia in termini di probabilità di rottura Spostamento [m/10] 13

Come estendere a tratti di argine i risultati ottenuti sulle singole sezioni? ESEMPIO - Macroarea 1: Guastalla Sezioni Atlante AIPO SEZIONI ANALIZZATE Sezioni indagate (modello geologico) 14

ESEMPIO - Macroarea 1: Guastalla - Sezioni indagate con CPT Confronto di alcuni parametri significativi 15

Grazie per l attenzione! l Prof. Ing. Claudia Madiai Prof. Ing. Giovanni Vannucchi Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Università di Firenze