PROPOSTE DI VINCOLO PER AREE AD ELEVATA SENSIBILITA PAESAGGISTICA

Documenti analoghi
TITOLO I - NORME GENERALI

TITOLO I - NORME GENERALI

Gualandi Angelo Roberto

3) Verificare la ricaduta in termini di impatto in zone a carattere ambientaleturistico.

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia

Abbiategrasso - via Pazienza Assago Brugherio Buccinasco. Nuove costruzioni a canone moderato Provincia di Milano

Zona destinata a insediamenti produttivi artigianali e di attrezzature commerciali e ricettive alberghiere nonché attività produzione servizi.

COMUNE DI FLAIBANO. PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE n 15 - GENERALE

Incarichi attualmente ricoperti Dirigente del Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio, Patrimonio, Espropri

SEDE DI MILANO Via A. Cechov, 50 - MILANO Tel Fax sede.milano@cmbcarpi.it

RESTAURO E RIQUALIFICAZIONE DEL CONVITTO NAZIONALE RUGGERO BONGHI DI LUCERA

Cap.3. IL PRG, LA SITUAZIONE IDROGRAFICA E IL PARERE DELLA SOVRINTENDENZA

Consumi ed iniziative del Comune di Pianezza

Pianificazione Urbanistica Partecipata

Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI CUSAGO SETTORE EDILIZIA

PROGETTO DEFINITIVO DI PUC ELENCO ELABORATI GENNAIO 2012

Albergo sociale diffuso Progetto alloggi sottosoglia. Milano, 4 dicembre 2014

RISTRUTTURAZIONE EX COLONIA NANNINI Via del Casone, Calambrone - Pisa. PIANO DI RECUPERO (Ai sensi artt. 9 e 10 L.R.

Art. 72 Altezza dell'edificio

Interventi di manutenzione delle alberature cittadine

Dipendenze: una sfida continua

Webinar. Una ipotesi di Piano di sviluppo culturale: la segmentazione della domanda dei visitatori

S.p.A. di trasformazione urbana (Stu)

COMUNE DI MONZA PIANO ATTUATIVO. AREA SISTEMA RESIDENZIALE Via della Birona_via Perosi

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI.

Dirigente Scolastico: Dott.ssa Antonella Ubaldi Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Annalisa Grussu

L ORGANIZZAZIONE ZONALE DI ASSOLOMBARDA per una presenza capillare sui 189 Comuni. 26 comuni 482 imprese dipendenti

Variante al P.R.G. di Besenello: Novembre 2005

A Borgomanero i tuoi sogni hanno nuovi orizzonti

Concorso per gli studenti delle scuole secondarie di I grado (classi seconde) e II grado (ad esclusione del quinto anno) statali e paritarie

VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14)

Autostrada: Strada extraurbana principale Strada extraurbana secondaria Strada urbana di scorrimento Strada urbana di quartiere Strada locale

RELAZIONE DEL PROGETTISTA

RELAZIONE INDIVIDUAZIONE NUOVO AMBITO PER TRASPOSIZIONE CUBATURA LOTTO C-108 IN ZONA B1.2

PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE

Podere La Torre. Localizzazione e Toponomastica

Comune di Pisa Assessorato all Urbanistica Direzione Pianificazione Urbanistica d Area PIANO DI RIQUALIFICAZIONE DEL LUNGOMARE DI MARINA DI PISA

L IMPIANTISTICA SPORTIVA CONI Veneto - Consiglio Regionale. 31 ottobre 2015 Padova Architetto Gabriele Bassi

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE

Nutrire Milano Energie per il cambiamento Il progetto dei nuovi connotati territoriali milanesi

Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti

ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 108 DEL

L analisi preliminare

MONTEBONELLO. Funzione prevalente

SCHEDA INTERVENTO. Realizzazione di un Centro Golfistico - Sportivo, Residenziale e Ricettivo

Laboratorio di Urbanistica. Introduzione alle lezioni frontali. Prof. Ignazio Vinci

LA CITTA DEI CITTADINI

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO

COMUNE DI BOLOGNA AREA QUALITA URBANA SETTORE TERRITORIO E RIQUALIFICAZIONE URBANA URBANISTICA

Cosa si intende per EXPO

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

Rimini: azioni per la valorizzazione del centro storico

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

Specifiche Operative

Progetto illuminotecnico del nuovo Congress Training Center di Palazzo Mezzanotte a Milano, sede storica della Borsa italiana

IL TURISMO IN CIFRE NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA GENNAIO

Alloggi protetti abitare con servizi

Individuazione nuclei di antica formazione ed insediamenti rurali tradizionali

STUDIO DI SETTORE TG42U ATTIVITÀ AGENZIE DI CONCESSIONE DEGLI SPAZI PUBBLICITARI

Schedatura degli immobili di interesse storico-documentale. per la redazione del Quadro Conoscitivo del PSC, ai sensi della L.R.

COMUNE DI SEGRATE M ILANO YO U

LICEO TECNOLOGICO PER GEOMETRI

La formazione delle nuove professionalità nel mercato liberalizzato del gas

Le Cure Palliative erogate in Rete

Ruolo e responsabilità degli infermieri nell'inserimento degli operatori di supporto nelle equipe assistenziali

CONDOMINIO AI CARPINI VIALE GIOTTO - QUINTO DI treviso

Università degli Studi di Napoli Federico II Esami di Abilitazione all'esercizio della professione di

COMUNE DI MONTECORICE

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO

PATTO TERRITORIALE SPECIALIZZATO PER L AGRICOLTURA DELL AREA METROPOLITANA DI BARI

Torino, una seconda vita per l ex caserma La Marmora - Il Sole 24 ORE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE CON IMPEGNO DI SPESA. Determinazione n 5876 del 17/12/2013

Piano assunzionale previsto dalla Legge n.107 del 13 luglio 2015 Buona Scuola

PROCEDURE PER L ISTALLAZIONE, SOSTITUZIONE O RINNOVO DI:

ALLEGATO 1 SCHEDE DI VALUTAZIONE AMBIENTALE

RELAZIONE SULLE FOGNATURE

PATRIZIA SPINA. Data di nascita: 26 maggio 1970 Luogo di nascita: Novara. Dati personali. Esperienze professionali

CENTRO DI DOCUMENTAZIONE SINDACALE E BIBLIOTECA "ADRIANO MASSAZZA GAL" CAMERA DEL LAVORO DI BIELLA

Sviluppo del progetto La Galleria delle Idee: COMMUNITAS (05) A seguito del processo di co-progettazione

solide realtà...

Saluto Dove siamo. Castel San Pietro

PATTO PER LO SVILUPPO LOCALE DI AREZZO

Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona

COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE

EFFICACY. Per la Scuola, per i Docenti, per gli Studenti. In collaborazione con l Università Bocconi

SCHEDA DI MONITORAGGIO

IL QUADRO GENERALE DELLE CATEGORIE CATASTALI

GIUNTA PROVINCIALE DI LECCO

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio

scheda per la presentazione delle idee progettuali Tavolo benessere e coesione sociale Scheda N.

PROGRAMMA DI INTERVENTO PER ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE ED URBANISTICHE

RESORT CASTAGNA Paladina (Bg)

STUDIO TERMOTECNICO PANINI P.I. GIULIANO

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell Ambiente. Deliberazione del , n. 47/13

PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE STAMPI PER MATERIE PLASTICHE

La Briglia. Comune di Vaiano. Invest in Prato: Opportunità localizzative SETTORE TURISTICO. Scheda di valutazione.

I primi strumenti e il fuoco

VIII ROBERTO FORMIGONI

Transcript:

PROPOSTE DI VINCOLO PER AREE AD ELEVATA SENSIBILITA PAESAGGISTICA Assessorato all Urbanistica, Edilizia Privata, Agricoltura Direzione Centrale Sviluppo del Territorio Settore Pianificazione Urbanistica Generale

Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO Capo II - Individuazione dei beni paesaggistici Art. 136. Immobili ed aree di notevole interesse pubblico 1. Sono soggetti alle disposizioni di questo Titolo per il loro notevole interesse pubblico: a) le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale, singolarità geologica o memoria storica, ivi compresi gli alberi monumentali; b) le ville, i giardini e i parchi, non tutelati dalle disposizioni della Parte seconda del presente codice, che si distinguono per la loro non comune bellezza; c) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici; d) le bellezze panoramiche e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze. Il presente articolo costituisce il riferimento normativo sulla base del quale sono stati individuati ambiti meritevoli di salvaguardia, in quanto caratterizzati da particolari valori identitari, riconducibili ad aspetti architettonico-urbanistici e storico-culturali. La necessità di tutela deriva dalla volontà di preservare tali ambiti da interventi urbanistici ed edilizi che alterino l aspetto originario dei luoghi, ancor oggi leggibili e significativamente riconoscibili.

Quartiere dell VIII Triennale (QT8) Una mostra permanente, sperimentale, vivente dell architettura moderna (P. Bottoni) Anno di realizzazione: 1947-1953 Progettisti: Piero Bottoni Ezio Cerutti Vittorio Gandolfi Mario Morini Gino Pollini Mario Pucci Aldo Putelli Il quartiere risulta essere l esito di tre successivi piani urbanistici e si configura fin dalle origini come progetto pilota di carattere pionieristico, innovativo ed esemplare, espressione di un inedito approccio multidisciplinare aperto a nuove sensibilità di percezione urbana.

Edifici residenziali A. B. F. Il quartiere ospita tipologie edilizie residenziali differenti, connotate da spiccati caratteri di innovazione e sperimentalismo, raggruppate in nuclei omogenei (realizzati in fasi successive). C. E. G. D. A. Casette a due piani per reduci B. Case a 4 piani realizzate con nuovi sistemi di industrializzazione, prefabbricazione e montaggio C. Case a schiera INA Casa e INCIS D. Case in linea a 10 piani con orientamento est-ovest E. Case in linea a 11 piani con orientamento nord-sud F. Case torri a 9 piani G. Ville a schiera a 2 piani

Edifici per servizi collettivi Sistema degli spazi aperti L attenzione alla ricerca architettonica e alla sperimentazione si riflette anche sui principali edifici pubblici, necessari alla vita collettiva del quartiere. A. B. Un elemento imprescindibile all interno del quartiere, che gioca un ruolo complementare con l edificato, risulta essere il sistema del verde, che struttura In particolare, spiccano per qualità architettonica e slancio innovativo: l impianto del quartiere in stretta relazione con il sistema viario. A. Chiesa di S. Maria Nascente (V. Magistretti e M. Tedeschi, 1954-55) B. Padiglione per mostre e riunioni (P. Bottoni, 1951) C. Ostello della gioventù (M. Righini, 1960-61() D. Casa della madre e del fanciullo (F. Mello e A. Mazzocchi, 1956-57) C. D. Oltre al ruolo fondamentale interpretato dal parco del Monte Stella, una delle peculiarità del quartiere è insita nello stretto rapporto tra verde privato e verde pubblico, connotati da una forte permeabilità dal punto di vista visivo.

MOTIVAZIONI alla base della richiesta di tutela ARMONIA COMPOSITIVA COMPLESSIVA derivante dall accostamento di differenti tipologie edilizie (palazzine, edifici in linea, edifici a torre, case a schiera, villette indipendenti) QUALITA ARCHITETTONICA propensione alla sperimentazione e all innovazione nell ambito dei singoli manufatti e del disegno urbano SPAZI APERTI attenzione al rapporto tra edificato e sistema del verde che assume rilievo sia dal punto di vista quantitativo sia da quello qualitativo ARCHITETTI DI RILIEVO collaborazione di alcuni fra i più celebri protagonisti della scena architettonica e urbanistica del dopoguerra a Milano: Piero Bottoni, Ezio Cerutti, Vittorio Gandolfi, Mario Morini, Gino Pollini, Mario Pucci, Aldo Putelli.

Villaggio dei Fiori Il quartiere sorge in risposta alla richiesta di alloggi di emergenza e temporanei in grado di ospitare sia gli sfollati delle distruzioni belliche sia gli immigrati giunti in città dalle campagne in cerca di lavoro. Anno di realizzazione: 1947-1953 Progettisti: Comune di Milano Il particolare nome trae origine dalla nominazione delle strade che lo percorrono (legata alla sfera floreale) e dalla composizione dei lotti edificati e degli spazi aperti che richiama le esperienze della città giardino.

Edifici residenziali e spazi aperti Il disegno del quartiere è caratterizzato da lotti minimi contigui disposti ortogonalmente, con case unifamiliari di un solo piano ( casette finlandesi ) circondate da un giardino privato (A). Nel 1953 sui lotti ancora non edificati sono state realizzate dal Comune case a schiera, definite case minime, con riferimento alle sperimentazioni razionaliste dell existenzminimum (B-C). A. C. E. F. B. D. Nel corso degli anni, a seguito dell alienazione da parte del Comune di gran parte delle case unifamiliari, si è assistito alla progressiva comparsa di nuove tipologie edilizie (D) a sostituzione di quella originaria, compromettendo l omogeneità tipologica del quartiere. Il sistema degli spazi aperti vede una stretta relazione tra verde privato e verde pubblico (E-F).

MOTIVAZIONI alla base della richiesta di tutela CONNUBIO TRA IMPIANTO INSEDIATIVO E TIPOLOGIE EDILIZIE costituisce una trama insediativa minuta e a bassa densità, innestata su una rete viaria a carattere strettamente locale con ampie aree a verde pubblico. QUARTIERE COME UNICUM rapporto differenziale tra lo specifico carattere morfologico-edilizio del quartiere e le forme urbane dell intorno, caratterizzate da una prevalente separazione tra disegno insediativo della forma dei lotti e in relazione al disegno delle strade. NECESSITA DI SALVAGUARDIA da interventi che ne alterino i caratteri edilizi e morfologici, al fine di preservarne la testimonianza storica e l unicità dal punto di vista urbanistico.

Via Gluck Anno di realizzazione: a partire dal 1910 Il tratto di via Cristoforo Gluck compreso tra viale Lunigiana e via Bruschetti riveste un particolare interesse paesaggistico in quanto vi si può riconoscere il nucleo abitativo originario di quel brano di città dei primi anni del Novecento, significativa testimonianza storicoculturale dello sviluppo insediativo (tipologico e morfologico) della periferia popolare milanese strettamente collegato alla crescita industriale del periodo.

Edifici residenziali e spazi aperti Gli edifici originari prospicienti il tratto di via Gluck per cui si richiede la tutela sono prevalentemente di tipo popolare, distribuiti a ringhiera. A partire dagli anni 50 sui lotti liberi che si affacciavano su via Gluck e in sostituzione di parte dell edificato è stata realizzata un edilizia di tipo economico-popolare propria del periodo, estranea al carattere storico del nucleo originario, risultando elemento di impatto negativo nella percezione dell insieme.

MOTIVAZIONI alla base della richiesta di tutela TESTIMONIANZA STORICA E CULTURALE di forte valore simbolico in riferimento ad un brano di periferia urbana milanese ormai pressochè scomparso TESTIMONIANZA ARCHITETTONICA di una tipologia edilizia popolare riconducibile allo sviluppo urbanistico dell inizio del 900 NECESSITA DI SALVAGUARDIA da interventi che alterino i caratteri edilizi e morfologici, al fine di preservarne la testimonianza storica

Ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini L insediamento rappresenta una prima cittadella satellite, essendo raffigurato nel piano regolatore del 1931 come elemento di organizzazione e strutturazione delle future espansioni urbane nord di Milano. Anno di realizzazione: 1922-1925 Progettisti: Ufficio Tecnico Provincia di Milano L attuale configurazione dell area deriva dalla stratificazione di interventi e usi che ne hanno definito e, di volta in volta, modificato la configurazione generale e le specifiche peculiarità paesaggistiche.

Il sistema costruito Il sistema del verde A corollario dell originario impianto edilizio del 1922, costituito da 9 edifici, vengono realizzati nel dopoguerra nuovi edifici complementari alla struttura ospedaliera (nuovi padiglioni di degenza, la chiesa, la clinica psichiatrica, il Centro di socio-terapia Villa Serena, ). A partire dagli anni 90 nell ambito si insediano anche due strutture scolastiche: l Istituto di Istruzione Secondaria Superiore G. L. Lagrange e l Istituto d'istruzione Superiore "V. F. Pareto. Si evidenzia uno stretto rapporto tra il sistema arboreo monumentale legato all insediamento dell ex ospedaliero psichiatrico e le aree adiacenti, un tempo utilizzate a fini agricoli, e oggi sede di giardini terapeutici, orti condivisi e molte altre iniziative socioculturali.

MOTIVAZIONI alla base della richiesta di tutela ARMONIA COMPOSITIVA COMPLESSIVA commistione tra attenzione al disegno morfologico complessivo con utilizzo della tipologia edilizia dell edificio a padiglione (anche rispetto alle caratteristiche paesaggistiche del territorio libero e aperto della campagna) QUALITA ARCHIETTTONICA connubio tra qualità architettonica dei singoli manufatti edilizi (caratterizzati da una forte propensione alla sperimentazione e all innovazione in campo sanitario, in relazione agli anni del progetto) e qualità del disegno urbano SISTEMA AMBIENTALE Lo stretto rapporto tra edificato e sistema del verde caratterizza profondamente l intera area, connotandola come una sorta di cittadella del verde.