MIGRAZIONE POST-NUZIALE DEL TORDO BOTTACCIO (Turdus philomelos):

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FONDAZIONE EUROPEA IL NIBBIO MIGRAZIONE POST-NUZIALE DEL TORDO BOTTACCIO (Turdus philomelos): 68 ANNI DI DATI (1941-2008) ALL OSSERVATORIO ORNITOLOGICO DI AROSIO (COMO) OSSERVATORIO ORNITOLOGICO FEIN via Cascina Perego n. 1, 22060 Arosio (CO) Tel/Fax 031-762162 E-mail fein@nibbio.org Web Site www.nibbio.org a cura di Silvia Capasso in collaborazione con Paola Magnani

La Fondazione Europea Antonio Bana per la ricerca ornitologica sulle migrazioni e per la tutela dell'ambiente - IL NIBBIO (FEIN) - Onlus è stata fondata nel 1988 allo scopo di studiare e di promuovere iniziative atte a contribuire alla conservazione della fauna e degli ambienti naturali. La FEIN gestisce l Osservatorio Ornitologico di Arosio (Como) in Lombardia (45 43 N- 09 12 E), dove dal 1977 viene praticata una costante e standardizzata attività di inanellamento a scopo scientifico che ha permesso di inanellare oltre 162.000 uccelli. La vegetazione dell impianto di cattura è costituita prevalentemente da piccoli arbusti e corridoi di Carpino bianco (Carpinus betulus), mentre nel bosco circostante padroneggiano il Castagno (Castanea sativa) e la Robinia (Robinia pseudoacacia). Numerosi ad Arosio sono anche i dati antecedenti il 1977; l Osservatorio, infatti, nasce dalla trasformazione di un antico roccolo, di cui si hanno testimonianze storiche già dal 1710; fino al 1957 veniva praticata attività di caccia con le reti, dal 1958 al 1976 è stato praticato l inanellamento, non ancora controllato e coordinato, infine dal 1977 è intrapresa una costante e standardizzata attività di inanellamento a scopo scientifico. Dal 1941 al 2008, cioè per ben 68 anni, l attività di cattura è stata continua e costante (fatta eccezione per l anno 1969 di vuoto legislativo), in particolare nel periodo di migrazione autunnale l impianto, costituito da circa 700 metri di mist-nets, è stato sempre attivo dal 4 agosto al 31 dicembre. Risulta pertanto possibile prospettare una breve analisi dei dati raccolti nel periodo 1941-2008 per il Tordo bottaccio (Turdus philomelos), una delle specie maggiormente inanellate dell Osservatorio. 2

Il Tordo bottaccio, specie politipica a distribuzione eurosibirica, è uniformemente distribuito come nidificante in tutte le aree boscate dell Europa centrale e settentrionale, Siberia occidentale ed Asia, mentre nel sud del continente è presente soprattutto sui rilievi; migratore a medio e corto raggio con popolazioni parzialmente o completamente migratrici, sverna nella parte centromeridionale dell areale europeo e nella regione mediterranea. In Lombardia è un migratore regolare, in parte svernante; nidifica con continuità lungo tutto l arco alpino e nella regione alto-collinare del settore dell Appennino pavese, ad un altitudine compresa tra i 250 ed i 1800-1900m, arrivando talvolta fino ai 2000m (Brichetti & Fracasso, 2008). In Italia ed in diverse altre nazioni europee, prime fra tutte Francia, Spagna e Grecia, il Tordo bottaccio è soggetto ad un forte prelievo venatorio. E incluso nell Allegato III della Convenzione di Berna e nell Allegato II/2 della Direttiva Uccelli 79/409/CEE; nella IUCN Red List Threatened Species è valutato a Minor Rischio (Least Concern - LC) e da BirdLife International è classificato come Non-SPEC E. Dal 1941 al 2008 presso l Osservatorio Ornitologico di Arosio sono stati catturati 50.345 tordi, in larghissima maggioranza durante la migrazione post-nuziale. Come si può evincere dal grafico (Figura 1), l anno in cui è stato registrato il più alto numero di catture è il 2008, con 1.758 tordi, subito a seguire c è il 1943 con 1.684 individui. A tal proposito si fa presente che l autunno delle ultime due stagioni (2007 e 2008) ha fatto registrare ad Arosio e in molte località dell Italia centro-settentrionale un passo migratorio di forte intensità per molte specie. Confrontando i dati inerenti le tre diverse fasi di attività attraversate dall Osservatorio (caccia, inanellamento non coordinato, inanellamento scientifico coordinato) non si rilevano differenze significative e le catture mostrano un andamento piuttosto continuo; le leggere fluttuazioni registrate in alcuni anni rientrano nel normale andamento della fenologia della migrazione in quanto è possibile che da un anno all'altro si verifichino delle grosse variazioni nei passaggi dei migratori. 3

1041 1182 1684 1163 1491 1017 902 778 722 704 594 899 548 920 696 628 1097 544 505 675 753 721 634 878 590 568 505 740 580 590 527 605 627 801 806 411 535 464 600 525 521 642 592 669 868 823 887 672 650 550 684 355 604 852 838 734 426 459 644 732 634 1025 694 974 768 1040 1758 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 1941 1942 1943 1944 1945 1946 1947 1948 1949 1950 1951 1952 1953 1954 1955 1956 1957 1958 1959 1960 1961 1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 inattività 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Numero di catture Anno Numero totale = 50.345 Figura 1: Numero di catture per anno, 1941-2008.

In Tabella 1 sono rappresentati i giorni, anno per anno, di massima cattura ed il rispettivo numero di tordi catturati, l andamento dei picchi nel corso dei 68 anni è invece visibile nel grafico di Figura 2. Solo in quattro anni (1958, 1977, 1993 e 2008) il giorno di picco delle catture è avvenuto in settembre, la data di picco più estrema è stata il 21 ottobre (anni 1980 e 1982), mentre la data in cui il massimo delle catture è stato registrato per più volte è il 10 di ottobre (9 anni). Dal grafico sembra delinearsi un interessante andamento ciclico delle giornate di picco, sono infatti visibili quattro cicli, in cui giornate di picco tardive (oltre la metà di ottobre) o precoci (fine settembre-inizio ottobre) si ripetono ogni 15-18 anni circa. ANNO GORNO DI MASSIMA CATTURA NUMERO DI CATTURE ANNO GORNO DI MASSIMA CATTURA NUMERO DI CATTURE ANNO GORNO DI MASSIMA CATTURA NUMERO DI CATTURE 2008 28/09 132 1985 18/10 46 1962 04/10 60 2007 2/10 96 1984 17/10 52 1961 03/10 65 2006 11/10 85 1983 14/10 38 1960 03/10 71 2005 6/10 136 1982 21/10 42 1959 07/10 71 2004 14/10 101 1981 08/10 40 1958 30/9 48 2003 14/10 151 1980 21/10 36 1957 10/10 178 2002 01/10 53 1979 08/10 34 1956 12/10 86 2001 10/10 50 1978 09/10 52 1955 04/10 62 2000 18/10 51 1977 28/09 62 1954 10/10 184 1999 14/10 54 1976 10/10 78 1953 10/10 108 1998 16/10 34 1975 09/10 71 1952 10/10 120 1997 14/10 59 1974 06/10 53 1951 06/10 62 1996 12/10 72 1973 04/10 104 1950 15/10 182 1995 11/10 61 1972 04/10 44 1949 09/10 108 1994 07/10 43 1971 04/10 39 1948 11/10 85 1993 30/9 42 1970 12/10 54 1947 12/10 102 1992 11/10 59 1969 Inattività 1946 10/10 167 1991 05/10 71 1968 6/10 71 1945 09/10 173 1990 06/10 58 1967 15/10 49 1944 08/10 127 1989 05/10 49 1966 06/10 52 1943 11/10 277 1988 9/10 91 1965 10/10 81 1942 08/10 120 1987 02/10 132 1964 03/10 85 1941 03/10 102 1986 11/10 72 1963 10/10 76 Tabella 1: Giorno di massima cattura e rispettivo numero di tordi catturati, 1941-2008. (In grassetto: catture superiori a 100; in rosso: picchi in settembre) 5

Figura 2: Giorni di massima cattura, 1941-2008. Per gli ultimi 16 anni (1993-2008), per i quali è disponibile un archivio informatizzato, è stato possibile calcolare l age-ratio degli individui catturati durante la migrazione post-nuziale (periodo 1 settembre 20 novembre). Il campione è risultato composto da 9.790 giovani, 2.315 adulti e 118 indeterminati (totale = 12.223). Il rapporto giovani/adulti risulta pertanto pari a 4,2, mentre la percentuale di giovani è dell 81%. Analisi simili, effettuate per uccelli inanellati in autunno sulle Alpi al di sotto dei 700 m s.l.m. (Pedrini et al., 2008) ed in Campania (Scebba, 2006), hanno rivelato percentuali di giovani leggermente superiori, pari rispettivamente all 86% (periodo 1997-2002) e all 83% (periodo 2003-2005). Ala di un giovane: presenza di grandi copritrici juvenili secondo Svensson (1992) 6

In Tabella 2 si riporta, infine, una sintesi delle numerose, oltre 300, di tordi inanellati ad Arosio e ripresi altrove (periodo 1977-2008); i dati permettono sia di individuare in Francia, Algeria, Spagna e Corsica le principali destinazioni per lo svernamento, sia di confermare per l Italia una rotta migratoria preminente verso sud-ovest attraverso Piemonte e Liguria ed una rotta meno seguita verso sud attraverso Toscana e Lazio (vedi figura a lato). E da segnalare, inoltre, che nel 2008 è stata registrata all Osservatorio una ricattura straniera: un tordo con anello H79387 del centro d inanellamento di Sempach (Svizzera), per il quale si attendono ulteriori informazioni dal centro d inanellamento italiano (ISPRA, ex INFS, Ozzano dell Emilia-BO). FRANCIA 80 GERMANIA 1 ITALIA - LIGURIA 15 ITALIA SARDEGNA 2 ALGERIA 50 GRECIA 1 ITALIA - TOSCANA 9 ITALIA - UMBRIA 1 SPAGNA 23 LETTONIA 1 ITALIA - LAZIO 4 ITALIA - CAMPANIA 1 BALEARI 21 REPUBBLICA CECA 1 ITALIA - VENETO 4 ITALIA - CALABRIA 1 CORSICA 11 ITALIA - LOMBARDIA 79 ITALIA - PIEMONTE 3 Tabella 2: Ricatture di tordi inanellati ad Arosio e ripresi altrove (1977-2008). Bibliografia Tordo bottaccio con anello svizzero, ricatturato ad Arosio il 7/10/08 Brichetti P. & Fracasso G., 2008. Ornitologia italiana. Vol. 5 Turdidae-Cisticolidae. Oasi Alberto Perdisa Editore, Bologna. Pedrini P., Rossi F., Rizzolli F., Spina F., 2008. Le Alpi italiane quale barriera ecologica nel corso della migrazione post-riproduttiva attraverso l Europa: risultati generali della prima fase del Progetto Alpi (1997-2002). Biol. Cons. Fauna 116: 183-184. Scebba, 2006. Tordo bottaccio Turdus philomelos: studio della migrazione autunnale in Campania. Gli Uccelli d Italia XXXI: 26-49. Svensson L., 1992. Identification guide to European passerines. Stockholm. 7