L imposta sul valore aggiunto IVA Prof. Sartirana
L IVA è una imposta Indiretta (in quanto non colpisce il reddito ma una sua manifestazione mediata, ovvero il consumo o la produzione di ricchezza) Proporzionale (si applica mediante utilizzo di percentuali chiamate aliquote e pertanto è proporzionale in rapporto al valore del bene sulla quale è imposta Reale (in quanto tutti paghiamo l IVA indipendentemente dalle nostre caratteristiche personali e familiari come ad esempio familiari a carico, ecc)
Per applicare l IVA è necessario che si verifichino 3 presupposti: Presupposto OGGETTIVO Presupposto SOGGETTIVO Presupposto TERRITORIALE
Il presupposto OGGETTIVO L IVA si applica sulle cessioni di beni e sulle prestazioni di servizi Ad esempio l IVA si calcola. Sulla vendita di una auto Sulla vendita di un orologio Sul servizio di imbiancatura di una stanza Su un servizio di vigilanza effettuato Sulla vendita di una torta Ecc. Mentre non si calcola Sui beni lasciati in eredità Sulle cauzioni richieste per beni che verranno poi restituiti con conseguente restituzione della stessa cauzione Ecc.
Il presupposto SOGGETTIVO Applica l IVA l imprenditore ovvero l esercente una arte o professione mentre effettua cessione di beni o prestazione di servizi nell ambito della propria attività artigianale od imprenditoriale Ad esempio l imprenditore Mario Rossi, venditore di Elettrodomestici applica l IVA Sulla vendita di un televisore Sulla vendita di un frigorifero Sulla vendita di un tostapane Ecc Mentre non la applica Sulla vendita della sua automobile usata in quanto non la vende nell ambito della sua impresa di compravendita di elettrodomestici ma solo come bene usato occasionalmente da privato cittadino
Il presupposto TERRITORIALE L IVA, come tutte le imposte, si applica nei luoghi in cui lo Stato esercita la propria sovranità L IVA quindi si applica a livello nazionale Sulle vendite e sulle prestazioni di servizi avvenute all interno del territorio nazionale Sulle importazioni
Le operazioni che soddisfano tutti e tre i presupposti si definiscono Operazioni SOGGETTE all applicazione dell IVA In molte operazioni soggette ad IVA, comunque, l IVA non viene applicata a causa di vari motivi
Le operazioni soggette si dividono in Operazioni imponibili Operazioni non imponibili Operazioni esenti Solo sulle operazioni imponibili l IVA è effettivamente calcolata mentre sulle operazioni non imponibili e su quelle esenti l IVA non si applica per motivi diversi
Operazioni non imponibili L IVA non si applica per evitare una doppia tassazione del bene o del servizio Sono non imponibili le esportazioni all estero Es. se sulla vendita di un prodotto all estero si applicasse l IVA Questa verrebbe pagata due volte: sia allo Stato italiano che allo Stato estero. Per questo motivo le operazioni di esportazione Sono da considerarsi come non imponibili e l IVA non si applica Ma sarà solo lo stato estero ad incassarla dal proprio cittadino Che ha effettuato una importazione
Operazioni esenti Sono cessioni di beni o servizi che a livello sociale hanno una grande importanza Lo Stato esclude per questi beni o servizi l applicazione dell IVA per non aggravarne il costo per i cittadini e fare in modo che questi abbiano meno difficoltà a farne uso
Sono esempi di operazioni esenti Le prestazioni mediche Il servizio scolastico I servizi di trasporto persone (taxi, treni, metro, ecc) Operazioni di finanziamento (prestiti ecc) L affitto di abitazioni Servizi di pompe funebri
Le aliquote IVA sono tre: Minima: 4% (applicata su beni di prima necessità, ad es. pane, latte ecc.) Ridotta:10% (applicata su carne, servizi di ristorazione ecc) Ordinaria: 20% (applicata sulla quasi totalità dei prodotti e servizi venduti) Per calcolare l iva si applica l aliquota al prezzo del bene Effettuando un semplice calcolo percentuale Es. prezzo del bene = 1000 aliquota iva = 20% IVA = (1000 * 20) / 100 = 200 Prezzo del bene iva inclusa = (1000 + 200) = 1200
L IVA Viene incassata dallo STATO, che è il soggetto attivo dell imposizione Grava esclusivamente sul consumatore finale indipendentemente dai passaggi di vendita del bene dal produttore al consumatore
Un negoziante quando acquista un prodotto da rivendere Paga al fornitore il valore del prodotto (es. 80 ) + l IVA (es. 16 ) sull acquisto al proprio fornitore Il fornitore versa l IVA incassata allo Stato Non essendo il negoziante il consumatore finale del bene ed essendo l IVA un imposta a carico del consumatore finale, egli ha diritto di farsi restituire dallo Stato l IVA pagata al fornitore L IVA sugli acquisti si definisce Quindi IVA A CREDITO
Quando il negoziante rivende il prodotto al cliente Incassa dal cliente il prezzo del bene venduto (ad es. 100 ) + l IVA (ad es. 20 ) Deve versare l IVA incassata dal cliente allo Stato L IVA sulle vendite si definisce Quindi IVA A DEBITO
Calcolo dell IVA tramite i passaggi dal produttore al consumatore 96 120 240 produttore grossista dettagliante consumatore 80 100 200 16 20 40 16 20 16 4 20 STATO totale IVA incassata: 40
Per calcolare l ammontare che il negoziante dovrà versare allo Stato, quindi Si effettua una liquidazione dell IVA Si utilizza un metodo chiamato deduzione di imposta da Imposta Si sottrae l importo dell IVA a credito da quello dell IVA a debito Nell esempio: IVA a debito 20 - IVA a credito 16 = IVA da versare 4 L importo del credito potrà essere scalato dall importo da versare il mese od il trimestre successivo (es. liquidazione gennaio = a credito 50 ; liquidazione febbraio = a debito 300 ; da versare il 16/3 (300-50) = 250)
La liquidazione IVA Deve essere effettuata con scadenza mensile il giorno 15 del mese successivo a quello per il quale si liquida l IVA (ES. la liquidazione IVA del mese di gennaio viene fatta il 15/2/n ecc.) Può essere effettuata con scadenza trimestrale se il fatturato dell azienda o dell imprenditore (fatturato = somma totale delle prestazioni di servizi o cessioni di beni fatturate nell anno) dell anno precedente non ha superato i seguenti limiti: 309.870,14 per le attività di prestazione di servizi 516.456,90 per le aziende che svolgono altre attività (es. vendono beni) Es. la Alfa snc, azienda che presta servizi, nel 2009 ha fatturato 250.000 (< 309.870,14) e quindi nel 2010 può effettuare la liquidazione dell iva trimestralmente e non mensilmente Il calcolo dell iva trimestrale si effettua il giorno 15 del mese successivo al trimestre (es. per il primo trimestre gen feb mar si effettua al 15/4, ecc)
L IVA deve essere versata all Erario Compilando un apposito modello (il modello F24) da presentare in banca o da pagare tramite home banking Per chi non ha l home banking è possibile delegare il pagamento al proprio consulente finanziario (ad es. il commercialista), al quale si forniscono di dati del proprio conto corrente ed una delega scritta. Il commercialista utilizza un apposito programma (Entratel) per effettuare il versamento dell IVA prelevando il denaro dal C/C bancario del cliente Per le società di capitali è obbligatorio il pagamento in via telematica (home banking oppure entratel) Il versamento deve essere effettuato il giorno 16 del mese successivo al mese della liquidazione per chi liquida l iva mensilmente (es. mese gennaio liquidazione il 15/2 versamento il 16/2)
Per chi liquida l iva trimestralmente Il versamento deve essere effettuato il giorno 16 del mese successivo alla liquidazione con maggiorazione degli interessi dell 1% calcolati con il calcolo percentuale (es. primo trimestre gen feb mar liquidazione 15/4 versamento 16/5) Se la liquidazione è trimestrale l importo da versare deve essere maggiorato degli interessi dell 1% calcolati con il calcolo percentuale (es. iva a debito 500 + interessi 5 = iva da versare 505 ) Se il giorno 16 è sabato, domenica o festivo si deve versare il primo giorno feriale successivo (ad es. lunedì)
La partita IVA E un numero di 11 cifre Serve per identificare in modo chiaro chi esercita un attività imprenditoriale dato che non possono essere attribuiti due numeri di partita IVA identici: ogni numero di partita IVA è unico Viene attribuito a professionisti, titolari di ditte individuali e società E attribuito su richiesta dall Agenzia delle Entrate territorialmente competente E attribuito in seguito alla consegna di un apposito modulo compilato da chi fa la richiesta
Il calcolo della partita IVA è così effettuato: Le prime 7 cifre corrispondono al numero di protocollo della domanda (es. 0000351 corrisponde alla trecentocinquantunesima domanda di attribuzione partita iva presentata in quella Agenzia delle entrate) Le successive 3 cifre identificano l Agenzia delle Entrate che sta attribuendo la partita IVA L ultimo numero è un carattere di controllo calcolato tramite procedure matematiche che permette di controllare l esattezza della partita IVA 0 2 3 4 2 5 2 0 1 5 8 Numero di protocollo Es: domanda n 234252 Presentata all Agenzia Codice Agenzia Delle Entrate Es. 015 = Milano Codice Di controllo
L acconto IVA Deve essere versato il 27/12 di ogni anno (o il primo giorno seguente non festivo se il 27/12 è sabato o domenica) Fa riferimento al mese di dicembre (iva mensile) o al 4 trimestre (iva trimestrale) L importo da versare può essere calcolato in tre diversi modi: 1) Metodo storico: si versa l 88 % dell iva a debito calcolata per il mese di dicembre dell anno prima (o per il 4 trimestre dell anno prima per i trimestrali) 2) Metodo analitico (o contabile): si effettua la liquidazione in data 20/12 e si versa l importo calcolato 3) Metodo previsionale: si versa l 88 % dell importo che si presume risulterà a debito per la liquidazione di dicembre (o del 4 trimestre se trimestrale)
La comunicazione IVA E una semplice comunicazione che si effettua all Erario Serve per comunicare il fatturato dell anno, l ammontare degli acquisti effettuati nell anno, il totale iva a debito ed il totale iva a credito Va redatta e comunicata entro il 28/2
La dichiarazione IVA E una dichiarazione molto più completa della comunicazione Deve essere abbinata al modello Unico compilato per la dichiarazione dei propri redditi Contiene dati relativi al fatturato ed agli acquisti ma anche gli importi delle liquidazioni periodiche e dei versamenti effettuati nell anno Permette di calcolare il saldo iva a debito da versare oppure il saldo iva a credito Deve essere presentata entro il 31/7
Il saldo IVA se è a debito viene versato Per i contribuenti mensili: il giorno 16/1 Per i contribuenti trimestrali a regime speciale (es. autotrasportatori): il giorno 16/2 Per i contribuenti trimestrali: il giorno 16/3 oppure a rate mensili di cui la prima da pagare il 16/3 e le successive fino a novembre (con maggiorazione dello 0.33% mensile dell importo di ogni rata successiva alla prima a titolo di interesse)
A rate Unica soluzione I contribuenti che devono presentare la dichiarazione IVA unitamente al modello Unico possono scegliere tra versare l importo dovuto in unica soluzione entro il 16 marzo 2010; versare tale importo sempre in unica soluzione entro la scadenza per i versamenti dovuti per il modello Unico con la maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivi; rateizzare dal 16 marzo (rate mensili al massimo fino al 16 novembre) maggiorando dello 0,33% mensile l importo di ogni rata successiva alla prima; rateizzare dalla data di pagamento delle somme dovute in base al modello Unico, maggiorando dapprima l importo da versare con lo 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivi al 16 marzo e quindi aumentando dello 0,33% mensile l importo di ogni rata successiva alla prima.
Il saldo IVA se è a credito Può essere rimborsato su richiesta del contribuente Può essere portato in deduzione nella successiva liquidazione iva Può essere utilizzato per pagare altri tributi in compensazione
Il regime del Forfettone E un regime semplificato riservato a chi Ha conseguito ricavi o compensi inferiori a 30.000 nel precedente esercizio Non si avvale della collaborazione di dipendenti o collaboratori Non abbia effettuato nel precedente esercizio esportazioni Non prevede il versamento di IRPER, IVA o IRAP, sostituite da una imposta sostitutiva del 20% calcolata sul reddito (calcolato con principio di cassa) Non prevede alcun adempimento IVA (non si espone l iva nemmeno sulle fatture emesse) Non prevede l obbligo di registrare le fatture ma solo di numerarle e conservarle