Tolleranze Geometriche

Documenti analoghi
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08

Le Tolleranze Geometriche

Le tolleranze geometriche

Prof. Caterina Rizzi. Tolleranze geometriche. Indicazione Elementi di riferimento Esempi. Caterina RIZZI. Dipartimento di Ingegneria Industriale

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA A.A. 2014/15. PAS Classe A020. Corso di Didattica della Specificazione i Geometrica dei Prodotti.

Tolleranze dimensionali, Rugosità e Tolleranze geometriche

Tolleranza di posizione: simile a quello sopra (concentricità)

TOLLERANZE GEOMETRICHE

TOLLERANZE GEOMETRICHE

Tll Tolleranze geometriche tih

Rugosità e Tolleranze geometriche

Riferimenti, modificatori e calcolo delle tolleranze di localizzazione.

Tolleranze di lavorazione

î IN QUESTA LEZIONE TOLLERANZE GEOMETRICHE PROF. CATERINA RIZZI DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA GESTIONALE, Tolleranze geometriche

A cura di Massimo Reboldi. Tolleranze geometriche

Tolleranze Geometriche

Tolleranze dimensionali, Rugosità e Tolleranze geometriche

TOLLERANZE DIMENSIONALI, RUGOSITÀ E TOLLERANZE GEOMETRICHE. Ing. Davide Russo Dipartimento di Ingegneria Industriale

Norme di produzione. Lavorazione meccanica. ICS Dimensioni in mm Sostitutiva di SN 200-5:

La quotatura è ottenuta con i seguenti elementi

DISEGNO DI MACCHINE IV FACOLTA DI INGEGNERIA POLITECNICO DI MILANO 1

Prof. Caterina Rizzi. Tolleranze dimensionali

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08

TOLLERANZE DIMENSIONALI

La quotatura nei disegni tecnici

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria A.A. 2009/10

Compenetrazione di solidi e intersezioni

Minicorso Regole di Disegno Meccanico

Disegno di Macchine. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana

Disegno di Macchine. Lezione n 6 Quotatura. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana

DISEGNO DI ATTREZZATURA PER FORATURA DI GHIERE

Quotatura. Metodi di Rappresentazione Tecnica, Facoltà di Ingegneria, Politecnico di Bari

PROIEZIONI ORTOGONALI: SEZIONI CONICHE

Modificatori calcolo delle tolleranze di localizzazione tolleranze generali

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08

Elementi di Disegno Tecnico B

TOLLERANZE DIMENSIONALI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria A.A. 2009/10

Norme in Vigore. pag. 1/5

A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z

Norme di produzione. Taglio termico e piegatura/curvatura. ICS Dimensioni in mm Sostitutiva di SN 200-3:

Università degli Studi di Catania

TOLLERANZE DIMENSIONALI

Superfici e solidi di rotazione. Cilindri indefiniti

PROCEDURA CHE PERMETTE DI AVERE TUTTE LE INFORMAZIONI PRECISE SULLE DIMENSIONI DI UN OGGETTO SI OTTENGONO SOLTANTO MEDIANTE LA QUOTATURA

ASSONOMETRIA E PROSPETTIVA

Problemi di massimo e minimo

DISEGNO E RAPPRESENTAZIONE

ERRORI DI LAVORAZIONE E TOLLERANZE TOLLERANZE DIMENSIONALI. Prof. Daniele Regazzoni

Per stabilire univocamente le caratteristiche dimensionali, occorre quotare i disegni tecnici per renderli inequivocabili.

Problema ( ) = 0,!

CRITERI DELLA QUOTATURA

Laboratorio di Disegno Assistito dal Calcolatore

Sigla: PT 15 Titolo: Capitolato Tecnico di Fornitura

QUOTATURA. Affinché un qualsiasi oggetto disegnato possa essere esattamente realizzato deve essere perfettamente individuato in forma e dimensioni

Tolleranze dimensionali

Nocchiero. Appunti di Scienze della navigazione a cura del Prof. Natalino Usai LE CARTE NAUTICHE

Università degli Studi della Calabria. Il sistema di tolleranze ISO

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE NEL PIANO. Parte 2

Tolleranze dimensionali di lavorazione

LE TOLLERANZE DIMENSIONALI

A cosa serve il disegno?

Rappresentazione degli elementi filettati

RUOTE DENTATE. A.Riccadonna

Anno Accademico

A livello internazionale il sistema di tolleranze è stabilito dalle tabelle UNI ISO 286/1-2

La quotatura. A cura di Massimo Reboldi. a cura di Massimo Reboldi

Tolleranze dimensionali e Rugosità

TOLLERANZE DIMENSIONALI DESIGNAZIONE DI FORI E ALBERI

Norme di rappresentazione dei disegni meccanici

Indice. Parte prima Metodi. XI Gli autori

UdA Controllo dimensionale degli elementi interni di un organo meccanico (ingranaggio) prodotto in serie Classe 3^Am - A.S.

Metrologia. L elemento che è contenuto nell altro è detto elemento interno. L elemento che contiene l altro è detto elemento esterno.

Geometria euclidea dello spazio Presentazione n. 6 Solidi di rotazione Prof. Daniele Ippolito Liceo Scientifico Amedeo di Savoia di Pistoia

I FACOLTÀ DI INGEGNERIA - POLITECNICO DI BARI Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica (corso A) A.A , Esercizi di Geometria analitica

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica

a cura di Massimo Reboldi LE TOLLERANZE DIMENSIONALI

[ RITORNA ALLE DOMANDE] 2) Definisci la parabola come luogo geometrico. 1) Che cos è una conica?

Nome file 2007_2008_dis_tecnico Ultima revisione 10/02/2008

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 10: soluzioni

1. INTRODUZIONE Norme UNI (Vedi prospetto) Testo di riferimento: Chirone - Tornincasa Disegno Tecnico Industriale Vol.I Cap.5 Par.6.11.

Anno accademico

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria A.A. 2009/10

RELAZIONI e CORRISPONDENZE

POLITECNICO DI BARI C.d.L. ingegneria CIVILE - AMBIENTALE CORSO DI DISEGNO

CORSO DI FONDAMENTI DI DISEGNO TECNICO LEZIONE 5 MATERIALE DI BASE COSTRUZIONI ELEMENTARI MISURE E QUOTE

Quotatura. Prof. Giorgio Colombo Dipartimento di Meccanica III FACOLTA DI ARCHITETTURA DISEGNO INDUSTRIALE POLITECNICO DI MILANO 1

Le rappresentazioni cartografiche sono modelli della superficie terrestre RIDOTTI APPROSSIMATI SIMBOLICI

LA FILETTATURA: ELEMENTI PRINCIPALI 1

NELLA LEZIONE PRECEDENTE FILETTATURE E ORGANI FILETTATI. Tolleranze dimensionali Rugosità Tolleranze geometriche. Prof.

LE COORDINATE CARTESIANE

GEOMETRIA ANALITICA

Geometria euclidea. Alessio del Vigna

LA GEOMETRIA DELLO SPAZIO

Condizione di allineamento di tre punti

TOLLERANZE DISEGNO ESECUZIONE IN SERIE CONTROLLO. Si definisce tolleranza il massimo scarto (errore) ammesso nella lavorazione di un pezzo

Applicazioni del teorema di Gauss

SUPERFICI CONICHE. Rappresentazione di coni e cilindri

GUIDA ALLA MISURA DELLA CIRCOLARITA

Nome file 2007_2008_dis_tecnico Ultima revisione 10/02/2008

Transcript:

Tolleranze Geometriche prof. Denis Benasciutti denis.benasciutti@unife.it A.A. 2017/2018 1 Classificazione degli errori di fabbricazione 2

Tolleranze geometriche: premessa Motivazioni per l uso delle tolleranze geometriche. Esempio: consideriamo questo semplice assemblaggio: piastra con 4 fori fissata ad una base 3 Tolleranze geometriche: premessa La piastra con 4 fori è quotata con il metodo tradizionale, nel quale le dimensioni lineari della piastra e le posizioni dei fori sono indicate con quote soggette tolleranza dimensionale La specificazione sul disegno è adeguata? 4

Tolleranze geometriche: premessa Cosa accade nel pezzo reale? gli "errori" di lavorazione sono stati volutamente esagerati A causa della lavorazione (es. flessione del pezzo, vibrazioni della macchina, ) l'oggetto reale avrà dimensioni e forma diverse da quanto indicato sul disegno, in particolare per: dimensioni della piastra, diametro dei fori; posizione dei fori; forma geometrica delle superfici della piastra (es. ondulate anziché piane, non perfettamente ortogonali) 5 Tolleranze geometriche: premessa Problema n. 1: Sono i fori ad essere localizzati rispetto ai bordi del pezzo, o viceversa? In quale direzione vanno misurate le quote degli interassi? 6

Tolleranze geometriche: premessa Problema n. 2: Qual è l orientamento del pezzo corretto per controllare le tolleranze dimensionali? Durante il controllo del pezzo, cambiando il piano appoggio (e quindi il riferimento per la misura), cambia anche la distanza dell'asse del foro dal bordo. Il controllo del pezzo non è univoco e ripetibile. 7 Tolleranze geometriche: premessa Problema n. 3: La zona di tolleranza dell'asse del foro è quadrata mentre la forma del foro è circolare. Qual è la dimensione critica della zona di tolleranza (lato del quadrato, o diagonale del quadrato)?. 2 0,2 0,28 8

Tolleranze geometriche: premessa Problema n. 4: La quotatura determina l accumulo dell'errore sulla posizione dei fori. 9 Tolleranze geometriche: premessa In breve: Una specificazione ambigua può portare a scartare il pezzo perché non conforme alle tolleranze prescritte a disegno, anche se in pratica il pezzo è accoppiabile e funzionante, e quindi accettabile. 10

Tolleranze geometriche: premessa Soluzione: adottare una specificazione non ambigua mediante l uso corretto delle tolleranze dimensionali e geometriche... Cerchiamo di intuire come funziona questo nuovo sistema di tolleranze 11 Tolleranze geometriche: premessa 1) Tolleranze dimensionali utilizzate solo per definire le dimensioni degli elementi e gli ingombri 12

Tolleranze geometriche: premessa 2) Indicazione esplicita di un sistema di riferimento a tre piani ortogonali (A, B, C) rispetto ai quali localizzare in maniera univoca gli assi dei fori (usato anche in fase di controllo). 13 Tolleranze geometriche: premessa 3) In particolare, gli elementi di riferimento utilizzati per localizzare i fori sono identificati e organizzati gerarchicamente (cioè secondo un preciso ordine, da seguire in fase di controllo). 14 devo misurare la posizione deiforiprimarispettoada, poi B ed infine rispetto a C

Tolleranze geometriche: premessa 4) La posizione teorica dei fori rispetto ai piani di riferimento A, B, C è definita dalle quote teoricamente esatte (cioè senza tolleranza), indicate entro riquadro. 15 Tolleranze geometriche: premessa 5) la "tolleranza di localizzazione" definisce una zona di tolleranza di forma cilindrica in cui devono trovarsi gli assi dei fori. È possibile ampliarla ulteriormente applicando la condizione di massimo materiale (cioè, foro di minimo diametro): se il foro ha diametro maggiore, sarà ammissibile una zona di tolleranza più ampia. M = condizione di massimo materiale "tolleranza di localizzazione" applicata agli assi dei fori 16

Tolleranze geometriche Posizione 17 Tolleranze dimensionali e errori geometrici Una tolleranza dimensionale (es. H7) controlla localmente gli scostamenti dalla quota nominale, ma non controlla anche variazioni di forma (es. rettilineità) e di posizione (es. parallelismo) della superficie effettiva rispetto alla superficie teorica indicata a disegno. scostamento superiore scostamento inferiore Pur rispettando la tolleranza dimensionale, la "superficie effettiva" risulta ondulata (non piana) e non parallela alla superficie di base 18

Tolleranze dimensionali e errori geometrici Esempio: accoppiamento di un perno in un foro. Controllare solo le quote lineari (tolleranza dimensionale sul diametro) non permette di verificare anche gli errori sulla forma. Domanda: l'albero è veramente cilindrico? Il suo asse è esattamente rettilineo? Un accoppiamento albero/foro con gioco (scorrevole) può diventare con interferenza (non scorrevole) se l'albero non rispetta condizioni di cilindricità e rettilineità adeguate, anche se localmente rispetta le tolleranze dimensionali prescritte. 19 Tolleranze geometriche Principio di indipendenza Le tolleranze geometriche consentono di controllare lo scostamento dell elemento reale dalla sua geometria ideale. Le tolleranze geometriche si applicano senza tener conto delle dimensioni dell elemento (principio di indipendenza UNI EN ISO 8015): ciascuna prescrizione dimensionale o geometrica specificata su un disegno deve essere rispettata in se stessa in modo indipendente, salvo non sia prescritta, sul disegno, una relazione particolare. Pertanto, in mancanza di indicazioni specifiche, le tolleranze geometriche si applicano senza tenere conto delle dimensioni dell elemento, e le sue prescrizioni (dimensionali e geometriche) devono essere trattate come esigenze tra loro indipendenti. Secondo questo principio gli errori di forma non sono più limitati dalle tolleranze dimensionali, che controllano invece solo le dimensioni reali locali di un elemento. 20

Tolleranze geometriche Lo scostamento rispetto alla configurazione geometrica teoricamente esatta può essere controllato tramite tolleranze geometriche di: Forma Orientamento Posizione Oscillazione 21 Simboli grafici 22

Zona di tolleranza geometrica Una tolleranza geometrica definisce una porzione di spazio (in 2D o 3D) limitato da una o più linee o superfici geometricamente perfette e caratterizzato da una dimensione lineare, denominata tolleranza. Secondo ISO 14660 1, un elemento geometrico (in inglese: "feature") può essere un punto, una linea o una superficie ("integrali "o"derivati"). Una tolleranza geometrica applicata ad un elemento geometrico definisce la zona all'interno della quale l'elemento geometrico deve essere contenuto. Esempio Il valore 't' della tolleranza definisce la distanza tra le superfici cilindriche ideali 23 Superfici cilindriche ideali (interna ed esterna) che delimitano la zona di tolleranza forma geometrica della superficie cilindrica reale (per rispettare la tolleranza, deve rimanere all'interno delle due superfici ideali) Zona di tolleranza geometrica La zona di tolleranza geometrica può essere: l area interna ad una circonferenza; l area compresa fra due circonferenze concentriche; l area compresa fra due rette parallele o tra due linee fra loro equidistanti; lo spazio compreso fra due piani paralleli ovvero fra due superfici fra loro equidistanti; lo spazio interno ad un cilindro o lo spazio compreso fra due cilindri coassiali; lo spazio interno ad una sfera; lo spazio interno ad un parallelepipedo. 24

Tolleranze associabili e non associabili Tolleranze non associabili: (toll. forma) non riferite ad altri elementi del pezzo meccanico Tolleranze associabili: (toll. orientamento, posizione, oscillazione) sono riferite ad un altro elemento preso come riferimento (in inglese: "datum"), il quale è indicato così: 25 Indicazione delle tolleranze geometriche (1) La tolleranza geometrica è scritta in un riquadro rettangolare suddiviso in due o più caselle contenenti, da sinistra verso destra: il simbolo della tolleranza; il valore della tolleranza espresso nell unità di misura del disegno (se preceduto dal simbolo la zona di tolleranza è circolare o cilindrica; se preceduto dal simbolo S la zona di tolleranza è sferica); senecessario, lalettera/e maiuscola latina che identifica il riferimento/i. simbolo della tolleranza identificazione del riferimento/i (se applicabile) valore numerico della tolleranza zona di tolleranza cilindrica 26 zona di tolleranza sferica

Indicazione delle tolleranze geometriche (2) L'ordine delle lettere da sinistra a destra definisce l'organizzazione gerarchica dei riferimenti (es. indica la sequenza da seguire nel controllo del pezzo): Eventuali annotazioni si scrivono sopra il riquadro rettangolare: quando la tolleranza si applica a più elementi si utilizza il simbolo x sopra il rettangolo si indica la quota e la toll. dimensionale applicata all elemento geometrico soggetto a toll. geometrica Usare riquadri sovrapposti per definire più tolleranze sullo stesso elemento geometrico: 27 Indicazione delle tolleranze geometriche (3) Il riquadro della tolleranza è unito all elemento soggetto a TOLLERANZA con una lineacontinuafineche termina con una FRECCIA Il riquadro viene unito all elemento o agli elementi di RIFERIMENTO con una linea continua fine che termina con un TRIANGOLO nero o bianco 28

Indicazione delle tolleranze geometriche (4) Tolleranza applicata ad una linea o ad una superficie (elementi "integrali") Il simbolo di tolleranza si applica sulla linea di contorno dell elemento o su una linea di prolungamento del contorno, ma ben distinta da una eventuale linea di misura. Uso di una linea di richiamo per indicare una tolleranza su una superficie. 29 Indicazione delle tolleranze geometriche (5) Tolleranza applicata all asse o al piano mediano della parte quotata (elementi "derivati") Il simbolo di tolleranza si applica sul prolungamento della linea di misura, sul contorno della figura o al di fuori di questo. 30

Indicazione delle tolleranze geometriche (6) ERRORI di identificazione di assi La freccia non deve mai puntare direttamente sull'asse, che è un elemento geometrico ideale che non esiste nella realtà 31 Indicazione delle tolleranze geometriche (7) Sull asse o sul piano mediano Sulla linea o sulla superficie Da evitare 32

Indicazione delle tolleranze geometriche (8) Da evitare 33 Indicazione delle tolleranze geometriche (9) L identificazione degli elementi di riferimento avviene secondo le seguenti regole: (a) (b) (c) elemento di riferimento stabilito da un singolo elemento geometrico elemento di riferimento stabilito da due elementi geometrici sistema di elementi di riferimento (due o più elementi geometrici in ordine di priorità) Prescrizioni restrittive (tolleranza su lunghezza limitata): Locale Generale e locale Il simbolo / separa l indicazione della lunghezza 100 sulla quale si intende applicata la tolleranza di parallelismo di 0,02 34

Dimensioni teoricamente esatte Le dimensioni teoricamente esatte determinano la posizione o l orientazione teoricamente esatta degli elementi geometrici posti in tolleranza. Esse sono indicate come quote all interno di un riquadro e non possono essere oggetto di tolleranze dimensionali. 35 Direzione della zona di tolleranza (1) A La dimensione della zona di tolleranza si applica in direzione perpendicolare alla geometria dell elemento geometrico cui si riferisce. Altrimenti ne deve essere specificata la direzione con indicazione dell angolo (anche se pari a 90 ). A 36 La zona di tolleranza è posizionata simmetricamente rispetto alla geometria ideale (salvo indicazioni particolari).

Direzione della zona di tolleranza (2) L estensione della zona di tolleranza è definita dalla direzione della freccia che unisce il riquadro della tolleranza all elemento geometrico posto in tolleranza. La presenza del simbolo Ø specifica che la zona di tolleranza ha forma cilindrica. La freccia in verticale indica che la zona di tolleranza è nel piano verticale (contenente il riferimento A) Il simbolo Ø specifica chelazonaditolleranza ha forma cilindrica A A 37 Direzione della zona di tolleranza (3) Lo stesso elemento può essere soggetto a più tolleranze secondo direzioni diverse. Specificando due tolleranze, queste devono essere fra loro perpendicolari, se non diversamente indicato. Esempio: indicazione di due tolleranze secondo due direzioni fra loro perpendicolari: A A B 38

Tolleranze di forma 39 Tolleranza di forma La tolleranza di forma limita gli scostamenti di un elemento geometrico dalla sua forma nominale o ideale. La superficie geometrica ideale deve essere tangente all elemento geometrico e posizionata in modo che la distanza del punto reale più lontano sia minima. h 1 < h 2 < h 3 ΔR 1 < ΔR 2 < ΔR 3 La forma di un elemento è corretta quando la distanza di tutti i suoi punti dalla superficie geometrica ideale tangente all elemento stesso è minore o uguale alla tolleranza prefissata. 40

A che elementi geometrici si applica? Tolleranze di forma Rettilineità assi e generatrici di elementi cilindrici (o conici) linee su superfici piane A che cosa serve? A limitare la deviazione dalla rettilineità di: linee su superfici integrali (piani o superfici rigate: cilindri, coni) o elementi derivati (assi) 41 Tolleranze di forma Rettilineità 1. Tolleranza di rettilineità nel piano: la zona di tolleranza è quella compresa fra due rette parallele distanti fra loro t. Ogni generatrice del cilindro deve essere contenuta fra due rette parallele distanti 0,1mm 2. Tolleranza di rettilineità nello spazio su due piani fra loro perpendicolari: la zona di tolleranza è lo spazio contenuto in un parallelepipedo di dimensioni trasversali t 1 xt 2. L'asse del parallelepipedo deve essere compreso nella zona di tolleranza di dimensioni t 1 x t 2 = 0,1 x 0,2 mm 42

Tolleranze di forma Rettilineità L asse del cilindro deve essere contenuto in una zona di tolleranza cilindrica di diametro 0,1 mm 43 A che elementi geometrici si applica? a superfici piane Tolleranze di forma Planarità A che cosa serve? A limitare la deviazione dalla planarità di: sedi di guarnizioni e tenute superfici di accoppiamento in componenti di assemblaggi A qualificare superfici da utilizzare come riferimenti ( datum ) 44

Tolleranze di forma Planarità 1) Tolleranza di planarità: la zona di tolleranza è lo spazio compreso fra due piani paralleli, distanti t fra loro. 45 A che elementi geometrici si applica? a (sezioni di) superfici cilindriche a (sezioni di) superfici coniche Tolleranze di forma Circolarità A che cosa serve? A limitare lobatura / ovalizzazione delle sezioni trasversali di cilindri e coni (controlla la circolarità solo localmente su qualunque sezione ortogonale all'asse del cilindro/cono) NOTA: Nel caso della tolleranza di circolarità, la zona di tolleranza appartiene ad un piano perpendicolare all asse nominale. 46

Tolleranze di forma Circolarità Preso un qualunque piano ortogonale all'asse, la superficie reale deve essere compresa tra due circonferenze concentriche distanti 0,05mm In un qualunque piano perpendicolare all asse, la zona di tolleranza è limitata da due circonferenze concentriche con distanza radiale t 47 A che elementi geometrici si applica? a superfici cilindriche Tolleranze di forma Cilindricità A che cosa serve? A limitare gli scostamenti di una superficie cilindrica dalla forma perfetta, dovuti a: lobatura / ovalizzazione delle sezioni (vedi circolarità); scostamenti dalla rettilineità delle generatrici; rastrematura della superficie (errore di parallelismo delle generatrici rispetto all asse) NOTA: la tolleranza di circolarità controlla le sezioni trasversali singole e non garantisce che la forma complessiva sia cilindrica 48

Tolleranze di forma Cilindricità Deformazioni geometriche tipiche per un cilindro deviazioni dell asse deviazioni in direzione radiale deviazioni della sezione trasversale 49 Tolleranze di forma Cilindricità 50

Forma di una linea/superficie qualunque A che elementi geometrici si applica? Tolleranze di forma a linee/superfici a forma libera a linee/superfici composite (definite da più linee/superfici regolari collegate assieme) A che cosa serve? A limitare gli scostamenti di linee/superfici da: forma perfetta (senza elementi di riferimento); orientazione (e forma) perfetta (rispetto ad un elemento di riferimento); posizione (e orientazione e forma) perfetta (rispetto ad un sistema di elementi di riferimento) 51 Tolleranze di forma Forma di una linea qualunque i centri delle circonferenze sono situati su una linea avente forma geometrica perfetta Nel caso di Linea Qualunque la zona tolleranza appartiene ad un piano parallelo al piano di proiezione 52

Tolleranze di forma Forma di una linea qualunque forma geometricamente perfetta Circonferenze di diametro con in centri sulla forma perfetta L'inviluppo delle circonferenze definisce la zona di tolleranza (di ampiezza 0,05mm) 53 Il profilo della superficie reale (rosso) deve trovarsi all'interno della zona di tolleranza Tolleranze di forma Forma di una superficie qualunque Tolleranza di forma di una superficie qualsiasi 54

Tolleranze di forma Esercizi Applicare le tolleranze geometriche indicate e fornirne una interpretazione geometrica. Esercizio 1: imporre all'asse del foro una tolleranza di rettilineità, avente forma cilindrica di diametro 0.08mm. Esercizio 2: imporre alla superficie 'a' una tolleranza di cilindricità di valore 0,1mm. a 55 Tolleranze di orientamento Richiedono di definire un riferimento ("datum") 56

A che elementi geometrici si applica? Tolleranze di orientamento Parallelismo assi linee su superfici (piani, cilindri, ecc.) superfici piane A che cosa serve? A limitare l errore di orientazione (0 ) di una linea/superficie rispetto al riferimento. Quando è applicata ad una superficie limita anche l errore di forma di planarità dell elemento tollerato. 57 Tolleranze di orientamento Parallelismo A A 58

Tolleranze di orientamento Parallelismo A In entrambi gli esempi, la zona di tolleranza è un parallelepipedo t 1 x t 2 = 0,1 x 0,2 mm 59 Tolleranze di orientamento Parallelismo A Nell esempio, il segno Ø che precede il valore di tolleranza indica che la zona di tolleranza è un cilindro di diametro t=0,03 mm, il cui asse è parallelo all'asse di riferimento A. 60

Tolleranze di orientamento Parallelismo A 61 Tolleranze di orientamento Parallelismo A 62

Tolleranze di orientamento Parallelismo A 63 A che elementi geometrici si applica? Tolleranze di orientamento Perpendicolarità assi linee su superfici (piani, cilindri, ecc.) superfici piane A che cosa serve? A limitare l errore di orientazione (90 ) di una linea/superficie rispetto al riferimento. Quando è applicata ad una superficie limita anche l errore di forma di planarità dell elemento tollerato. 64

Tolleranze di orientamento Perpendicolarità A 65 Tolleranze di orientamento Perpendicolarità 2) Tolleranza di perpendicolarità di una linea rispetto ad una superficie di riferimento: la zona di tolleranza è la superficie compresa tra due rette parallele distanti t, perpendicolari alla superficie di riferimento e giacenti nel piano su cui è prescritta la tolleranza. il simbolo Ø (es. Ø55) specifica la quota del diametro del cilindro 66

Tolleranze di orientamento Perpendicolarità Vista principale e vista laterale dello stesso pezzo cilindrico Nell'esempio, la zona di tolleranza è un parallelepipedo t 1 x t 2 = 0,2 x 0,1 mm 67 Tolleranze di orientamento Perpendicolarità il simbolo Ø specifica che la zona di tolleranza ha forma cilindrica 68

Tolleranze di orientamento Perpendicolarità A 69 Tolleranze di orientamento Perpendicolarità 70

A che elementi geometrici si applica? Tolleranze di orientamento Inclinazione assi linee su superfici (piani, cilindri, ecc.) superfici piane A che cosa serve? A limitare l errore di orientazione ( 0, 90 ) di una linea/superficie rispetto al riferimento. Quando è applicata ad una superficie limita anche l errore di forma di planarità dell elemento tollerato. 71 Tolleranze di orientamento Inclinazione 72

Tolleranze di orientamento Inclinazione 73 Tolleranze di orientamento Inclinazione 74

Tolleranze di orientamento Inclinazione 75 Tolleranze di orientamento Inclinazione 76

Tolleranze di orientamento Esercizi Applicare le tolleranze geometriche indicate e fornirne una interpretazione geometrica. Esercizio 3: imporre alla superficie 'a' una tolleranza di parallelismo di valore 0,1mm rispetto all'asse del foro preso come riferimento. a Esercizio 4: imporre alla superficie laterale 'b' una tolleranza di perpendicolarità di valore 0,08mm, rispetto all'asse del pezzo cilindrico. b 77 Tolleranze di orientamento Esercizi Applicare le tolleranze geometriche indicate e fornirne una interpretazione geometrica. Esercizio 5: imporre alla superficie 'c' (inclinata di 40 ) una tolleranza di inclinazione di valore 0,08mm, rispetto alla superficie orizzontale 'o' presa come riferimento c o Esercizio 6: imporre all'asse del cilindro verticale una tolleranza di perpendicolarità di valore 0,1mm, rispetto alla base del pezzo presa come riferimento. 78

Tolleranze di posizione 79 A che elementi geometrici si applica? Tolleranze di posizione Localizzazione punti assi, linee su superfici (piani, cilindri, ecc.) superfici piane, piani mediani A che cosa serve? A limitare la posizione di punto/linea/piano rispetto alla posizione teoricamente esatta dell elemento tollerato. Indirettamente controlla anche l orientazione (e la forma) di linea/piano rispetto al riferimento primario. 80

Tolleranze di posizione Localizzazione 81 Tolleranze di posizione Localizzazione 82

Tolleranze di posizione Localizzazione la stessa tolleranza si applica alle 3 linee La freccia specifica la direzione della zona di tolleranza 83 Tolleranze di posizione Localizzazione 84

Tolleranze di posizione Localizzazione 85 CONCENTRICITÀ A che elementi geometrici si applica? Tolleranze di posizione Concentricità / coassialità punti (centri di circonferenze su elementi sottili ) A che cosa serve? A limitare la posizione del centro di un cerchio rispetto al centro di riferimento. COASSIALITA A che elementi geometrici si applica? assi A che cosa serve? A limitare la posizione dell asse di un cilindro rispetto all asse di riferimento. 86

Tolleranze di posizione Concentricità Si riferisce ai punti medi di tutti gli elementi diametralmente opposti sulla superficie oggetto della tolleranza La zona di tolleranza è limitata da un cerchio di diametro Ø0,2 il cui centro coincide con il punto di riferimento A (centro del foro centrale) 87 Tolleranze di posizione Coassialità 88

Tolleranze di posizione Simmetria A che elementi geometrici si applica? elementi derivati (assi o piani mediani) A che cosa serve? A limitare la posizione dell elemento derivato (asse o piano medio) di due elementi opposti rispetto al piano di riferimento. 89 Tolleranze di posizione Simmetria 90

Tolleranze di posizione Esercizi Applicare le tolleranze geometriche indicate e fornirne una interpretazione geometrica. Esercizio 7: imporre al centro del cerchio di diametro maggiore una tolleranza di concentricità di diametro 0,01mm, rispetto al centro del cerchio di diametro minore preso come riferimento. Esercizio 8: imporre all'asse del cilindro centrale (di diametro maggiore) una tolleranza di coassialità di valore 0,08mm, rispetto all'asse del pezzo cilindrico preso come riferimento. 91 Tolleranze di posizione Esercizi Applicare le tolleranze geometriche indicate e fornirne una interpretazione geometrica. Esercizio 9: l'asse del foro è soggetto ad una tolleranza di localizzazione, con zona di tolleranza cilindrica di diametro 0,2mm, il cui asse si trova nella posizione teorica esatta rispetto alle facce del pezzo (indicate nel disegno con 'o', 'v'). Il foro ha diametro 30mm, con tolleranza dimensionale simmetrica di ampiezza 0,5mm o v 92

Tolleranze di oscillazione 93 Tolleranze di oscillazione Oscillazione circolare A che elementi geometrici si applica? a tutti gli elementi circolari (individuali) di elementi assialsimmetrici (riferimento = asse di rivoluzione) A che cosa serve? a limitare l oscillazione dell elemento tollerato in direzione radiale o in direzione assiale, mentre il pezzo ruota attorno all asse di riferimento; è una tolleranza composta poiché controlla contemporaneamente forma, posizione e orientazione dell elemento tollerato. 94

Tolleranze di oscillazione Oscillazione circolare 95 Tolleranze di oscillazione Oscillazione circolare 2) Tolleranza di oscillazione assiale: durante una rotazione completa attorno all'asse di riferimento, l'oscillazione assiale non deve superare il valore t su ogni posizione di misura A Oscillazione assiale tollerata nella generica posizione 96 di misura (raggio generico)

Tolleranze di oscillazione Oscillazione totale A che elementi geometrici si applica? a tutte le superfici di elementi assialsimmetrici (riferimento = asse di rivoluzione) A che cosa serve? A limitare l oscillazione dell intero elemento tollerato in direzione radiale o in direzione assiale, mentre il pezzo ruota attorno all asse di riferimento. È applicata all intera superficie. È una tolleranza composta poiché controlla contemporaneamente forma, posizione e orientazione dell elemento tollerato. 97 Tolleranze di oscillazione Oscillazione totale 98

Tolleranze di oscillazione Esercizi Applicare le tolleranze geometriche indicate e fornirne una interpretazione geometrica. Esercizio 10: la superficie laterale 'b' è soggetta ad una tolleranza di oscillazione assiale di valore 0,1mm, rispetto all'asse del pezzo cilindrico preso come riferimento. b Esercizio 11: la superficie del cilindro centrale (di diametro maggiore) è soggetta ad una tolleranza di oscillazione totale radiale di valore 0,1mm, rispetto all'asse del pezzo cilindrico preso come riferimento. 99